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PSICOLOGIA DELLA SALUTE

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PSICOLOGIA DELLA SALUTE OBIETTIVO DEL NOSTRO CORSO: Osservare e analizzare i processi psicologici e psicosociali che presiedono all assunzione di comportamenti e ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: PSICOLOGIA DELLA SALUTE


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PSICOLOGIA DELLA SALUTE
  •  OBIETTIVO DEL NOSTRO CORSO
  • Osservare e analizzare i processi psicologici e
    psicosociali che presiedono allassunzione di
    comportamenti e pratiche aventi implicazioni per
    la salute.
  •  
  • Questo approccio, che oggi può sembrare quasi
    banale, è invece relativamente recente (ultimi 25
    anni) ed è divenuto evidente in seguito
  •  
  • 1.     Allaffermarsi del modello biopsicosociale
    sulla salute che riconduce all'interazione
    dinamica tra fattori biologici, sociali/culturali
    e psicologici le cause delle condizioni di
    salute/malattia

2
  • 2.     Alla crescente consapevolezza della
    molteplicità dei significati assunti dai termini
    salute e malattia sia a livello scientifico, che
    del senso comune.
  •  
  • 3.     Il merito principale della psicologia
    della salute consiste nell'aver riconosciuto e
    dimostrato l'importanza degli stili di vita e
    dello stress psicosociale nella morbilità e nella
    mortalità, elaborando una serie di modelli e
    paradigmi che aiutano a comprendere le variabili
    (personali/soggettive e ambientali) responsabili
    degli effetti di questi fattori sulla salute.

3
  • 1.     La salute, così come le malattie e le
    disabilità, non esistono nel vuoto sociale, ma si
    inseriscono in contesti relazionali, sociali e
    culturali, nelle opinioni dei professionisti e
    della gente comune, interagiscono con i valori,
    le tradizioni, le immagini. Un ruolo di primo
    piano è svolto dalle credenze e dagli
    atteggiamenti degli individui, ma anche dalle
    rappresentazioni inerenti la condizione dello
    star bene e dello star male (vedere Muraro?)
    condivise all'interno dei vari gruppi sociali. La
    psicologia della salute ha approfondito l'analisi
    della dimensione soggettiva dell'esperienza della
    salute/benessere e malattia.
  •  
  • 2.     Oltre a offrire delle spiegazioni teoriche
    sui tipi di abitudini dannose e gli effetti che
    producono sulla salute, le ricerche psicologiche
    e psicosociali contribuiscono a chiarire come sia
    possibile prevenirne gli effetti, fornendo
    informazioni preziose per la progettazione degli
    interventi di prevenzione e di promozione della
    salute. (opuscolo e pubblic. Attegg. Culturali
    degli ins. Nei confr. Delle bevande alcoliche).

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  • PSICOLOGIA DELLA SALUTE
  • AREE DI RICERCA E DI INTERVENTO
  • Cenni storici
  • Il modello biopsicosociale
  • Le prospettive sulla salute
  • Comportamenti di salute e stili di vita sani
  • La gestione della malattia
  • CENNI STORICI
  • La storia come disciplina specifica è
    breve, anche se ha radici lontane.
  • anni '50 e '60 si inizia a enfatizzare la
    relazione tra malattia fisica e aspetti di vita
    stressanti
  • anni 70 si riconosce la salute come bene
    individuale, ma anche collettivo e si sottolinea
    oltre la fase curativa, anche quella preventiva.
    Si ricercano nuovi rapporti tra individuo, gruppi
    e sistema sanitario.
  • Rapido sviluppo a livello delle
    istituzioni in USA e in Europa
  • 1979 nasce la 38 sezione dellAPA (American
    Psychological Association) col titolo Psicologia
    della salute, il cui primo presidente propone la
    prima definizione della disciplina

5
  • DEFINIZIONE UFFICIALE DI PSICOLOGIA DELLA SALUTE
  • La psicologia della salute è linsieme dei
    contributi specifici (scientifici,
    professionali, formativi) della disciplina
    psicologica alla promozione e al mantenimento
    alla salute, alla prevenzione e al trattamento
    della malattia e all identificazione dei
    correlati eziologici, diagnostici della salute,
    della malattia e delle disfunzioni associate. Un
    ulteriore obiettivo consiste nel- lanalisi e
    miglioramento del sistema di cura della salute e
    nella elabora-zione delle politiche della salute


  • Matarazzo, 1980

6
  • Quindi, la psicologia della salute si interroga
    sui fattori cognitivi, emozio-nali,
    comportamentali e sociali connessi alla malattia,
    che modulano il decorso, condizionandone la
    gestione e regolandone limpatto sulla vita della
    persona.
  • Si occupa di tutto questo, ma anche di quello che
    accade dopo linsorgenza di uno stato di malattia
    più o meno grave.
  • Quindi, mentre la medicina odierna, sempre più
    specialistica, si occupa della malattia
    considerandola oggettivamente, linteresse della
    psicologia è rivolto allinterazione tra malattia
    (o meglio, processo patologico) e individuo.
  •  

7
  • IN EUROPA E ITALIA
  • 1986 a Tilburg I Conferenza europea annuale di
    Psicologia della Salute promossa
  • dalla ESHP
  • da allora rapido sviluppo tramite Congressi,
    manuali e riviste specializzate, programmi di
  • formazione specifica,
    master, corsi di perfezionamento e di
    specializzazione
  • post-lauream,
    dottorato di ricerca, insegnamento universitario,
    ecc.
  • 1997 nasce la Società Italiana di Psicologia
    della Salute e la Rivista Psicologia della Salu-
  • te (1998)
  • Come mai tale rapido e diffuso sviluppo?

8
  • Principali Cause
  • dello Sviluppo della Psicologia della Salute
  • (Maes, 1989)
  • Spesa sanitaria eccessiva per cui è meglio
    prevenire che curare per diminuire i fattori di

  • rischio e agire sui comportamenti
    associati ad essi
  • Impulso della Psicologia moderna - i suoi
    metodi di intervento efficaci e i suoi approcci
    scien-

  • tifici applicabili
    allambito della salute.

  • - Maggiore
    consapevolezza del ruolo dei fattori psicologi-

  • co/comportamentali
    sulla malattia.

  • - Sviluppo delle
    neuroscienze.

  • - Trasformazioni
    socioculturali che smorzano il riduzioni-

  • smo del modello
    biomedico per valorizzzare la com-

  • plessità delle
    interdipendenze tra i vari livelli di analisi

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  • TORTA

10
  • QUALE POSIZIONE HA OGGI
  • LA PSICOLOGIA DELLA SALUTE IN ITALIA??
  • Posizioni molto diversificate che rivelano
  • una ricchezza di contenuti
  • proliferazione di forme vecchie e nuove di
    applicazioni della psicologia ai temi della
    salute
  • Auspicio di Zani e Cicognani
  • privilegiare la promozione della salute,
    intesa come benessere complessivo della persona
    nel suo contesto socioecologico
  • COSA SI STA FACENDO??

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  • VERSO QUALI DIREZIONI ? ? ?
  • (Amerio, 1993)
  • Autonomizzazione rispetto al modello medico
    tradizionale
  • Ampliamento dallottica individuale al sociale
  • Attenzione allintervento dello psicologo nel
    settore della salute e della prevenzione
  • Critiche
  • Scarsità di studi nellambito della in
    generale, della qualità dei servizi e dei modelli
    di prevenzione e promozione della salute
  • Questo si riflette sulla mancata
  • - individuazione dei bisogni legati
    alla salute
  • - progettazione degli interventi
  • - promozione dello sviluppo
  • - miglioramento dei servizi

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CONCETTO DI SALUTE
  • Di difficile definizione in genere viene
    definito per negazione (salute come assenza di
    malattia).
  • Per la maggior parte delle persone star bene
    semplicemente non essere malato.
  • Parlare di salute come assenza di malattia
    significa però
  • 1.  Eliminare la persona da questo processo La
    malattia è qualcosa che si subisce e rispetto
    alla quale nulla si può fare!!
  • 2.    Non ammettere lesistenza di segni di
    processi patologici.
  •  
  • COME SUPERARE QUESTA POSIZIONE RIDUZIONISTA?

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  • TRADIZIONALE MODELLO MEDICO DI SALUTE
  • Ogni malattia ha una causa biologica primaria,
    oggettivamente identificabile

  • (deviazione dalla norma di variabili biologiche
    misurabili)
  • Nella diagnosi non entrano i fattori
    comportamentali e socio-psicologici, che vengono
  • spiegati con processi biochimici e
    neurofisiologici disturbati e non come cause
    potenziali di malattia.
  • Conseguenze di tale concezione
  • - concede poco spazio allazione
    preventiva (volta a ridurre lincidenza delle
    malattie
  • croniche tramite cambiamenti nelle
    credenze, atteggiamenti e comportamenti relativi
  • alla salute)

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  • MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE DI SALUTE
  • (Engel, 1977)
  • E un modello integrativo, basato sulla teoria
    generale dei sistemi, che superando il ridu-
    zionismo e il dualismo del tradizionale modello
    medico, sostiene che alla base delle alte-
    razioni della salute ci sia un interazione
    dinamica di più fattori.
  • Sulla base di questo, la diagnosi medica va a
    considerare linterazione degli aspetti
    biologici/psicologici/sociali nel valutare lo
    stato di salute e prescrivere la terapia
  • In tale modello si enfatizza, pertanto (Bertini,
    1988)
  • - sia la specificità dei livelli di
    analisi della complessità dellorganismo
  • - sia linterdipendenza o
    lintegrazione tra i livelli.
  • Si approfondisce il livello psicologico e sociale
  • Ci si orienta sulla salute globale della persona
    nel suo ambiente
  • Si enfatizza di la promozione della salute
    (intesa come realizzazione di sé ed esplorazione
    del nuovo) che la prevenzione della malattia
  • Si tiene conto delle necessità di interazione o
    integrazione tra i vari livelli di analisi
    (interdisciplinarietà) e i diversi ruoli
    professionali (multiprofessionalità)
  • QUAL E
    LATTUALE SITUAZIONE ??

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  •  SITUAZIONE ATTUALE
  • Il passaggio fra il modello tradizionale medico e
    quello bio-psico-sociale è ancora in corso ed è
    spesso problematico, a causa di
  • - carenza di adeguate metodologie
  • - scarsa chiarezza concettuale
    nellarticolare i diversi livelli.
  • il modello biopsicosociale è storicamente
    importante per avere sollevato il problema della
    comples-sità della salute, dando vigore alla
    pluralità di voci emergenti dalla psicologia e
    sociologia accanto alla biologia (Bertini, 1999)
  • Il modello biopsicosociale, al di là delle
    intenzioni, tende a scadere nel generico invece
    di una co-evoluzione interattiva dei vari livelli
    (biologico, psicologico e sociale) della
    con-dotta, si assiste spesso a una mancata
    relazione fra di loro (ad es. il rapporto tra
    stili di vita e rischi per la sa- lute nelle
    cardiopatie vede attivati soprattutto i modelli
    biologici, meno quelli sociali e quelli psi-
    cologici rimangono periferici, volti a manipolare
    con qualche strategia le condotte persuadendo le
    persone ad evitare rischi) (Romano, 1999)

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  • CONSEGUENZE DEL MODELLO BIOPSICOSOCIALE
  • psiche e corpo sono indivisibili (i malesseri
    fisici si ripercuotono sulla psiche e viceversa)
  • SI sottolinea il carattere dinamico del rapporto
    fra individuo e ambiente (sottolineando
    linstabilità di tale rapporto). Un individuo
    viene considerato
  • - sano quando è in armonia con il
    proprio ambiente interiore ed esteriore
  • - malato quando prevale la
    disarmonia.
  • Viene messa in evidenza linfluenza sullo stato
    di salute di fattori ambien-tali e sociali (fame,
    disoccupazione, emarginazione, stress,
    inquinamento ecc.)
  • La salute, quindi, non è solo il benessere
    derivante dal buon funzionamento dellorganismo,
    ma è il risultato dellinterazione dellambiente
    con lindivi-duo.

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  • Equilibrio significa benessere fisico, assenza
    di fatica, benessere psicologico, buone relazioni
    con gli altri.
  • Lequilibrio quindi non sinscrive in un codice
    esclusivamente organico, ma si definisce anche in
    relazione agli aspetti psicosociali della vita
    dellindividuo la salute, in questo senso,
    diventa il modo di relazione dellindividuo con
    lambiente.
  • Se torniamo alla definizione dellOMS, .,
    possiamo considerare che questa definizione è
    teorica e ideale, onnicomprensiva, e sicuramente
    irraggiungibile.
  • Il valore storico di questo modello sta nellaver
    sollevato il problema della complessità della
    salute..

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  • Orientamento culturale attuale della psicologia
    della salute è di privilegiare la pista della
    promozione della salute, intesa come benessere
    complessivo della persona nel suo contesto
    socio-ecologico
  • Le tendenze attuali della psic. della salute
  • 1.     Autonomizzazione rispetto al modello
    medico
  • 2.     Allargamento dellottica dallindividuale
    al sociale
  • 3.     intersezione tra loperare dello psicologo
    e le politiche nel settore della salute e della
    prevenzione.
  •  
  •  

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CONCETTO DI SOCIALE
  • Il modello biomedico non solo richiede che
    la malattia sia trattata come unentità
    indipendente dal comportamento sociale, ma
    pretende anche che le deviazioni comportamentali
    siano spiegate sulla base di processi somatici
    (biochimici e neurofisiologici) disturbati
    (Engel, 1977)
  • Nel modello bio-psico-sociale di Engel (1977) gli
    aspetti sociali della salute sono intesi come
  • - norme sociali di comportamento (es. la
    norma di fumare o meno)
  • - pressioni a cambiare il proprio
    comportamento (es. le aspettative del gruppo dei
    pari o della famiglia)
  • - valore sociale della salute (es. se la
    salute è un bene positivo o meno)
  • - classe sociale
  • - appartenenza etnica
  • - altre variabili sociodemografiche (es. il
    lavoro).

20
  • Nellottica della promozione della salute, viene
    sempre di più sottolineata limportan-za del
    contesto sociale e culturale, e quindi della
    disuguaglianza per quanto riguarda la salute, tra
    i gruppi sociali. Da qui lattenzione per le
    politiche della salute.
  • Si tratta cioè di un sociale considerato
    come sfondo e influenza degli altri sul
    comportamento del singolo che fa riferimento a
    una posizione della psicologia a ispirazione
    socio-cognitiva dove il sociale è considerato
    come contesto esterno rispetto allindividuo,
    visto come colui che conosce ed elabora le
    informazioni, le valuta, prende decisioni ecc.
  • Non è un sociale che partecipa alla
    costruzione della conoscenza o che si foca-
  • lizza sulle interazioni fra individuo e
    ambiente in una prospettiva dinamica, come
  • quella sostenuta dal socio-costruttivismo
    che potrebbe meglio comprendere le
  • relazioni tra i livelli, valorizzando
    laspetto globale e integrativo del modello
    bio-
  • psico-sociale.

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  • Nel costruire nuovi modelli e paradigmi, il ruolo
    del sociale è importante, sostiene AMERIO (1993)
  • - sia per determinare le possibilità e le
    modalità con cui il soggetto cerca di far fron-
  • te alla malattia e ai problemi
    quotidiani,
  • - sia sul piano eziologico, nella
    produzione stessa dello stress e della eventuale
  • patologia psichica e fisica,
  • - sia come luogo di risorse terapeutiche
    e preventive, sotto forma di sistemi di so-
  • stegno sociale e di espressioni
    auto-aiuto.
  • Marks (1996), un sociocostruttivista, propone una
    psicologia della salute nel contesto
  • collocata in un ambito sociopolitico
    allargato la quale consente di analizzare la
    natura del benessere
  • - sia nellottica di una salute
    malata,
  • - sia nella prospettiva della
    salute nel contesto sociale e culturale.
  • Questo implica che la psicologia della
    salute si occuperà
  • - sia gli aspetti emotivi,
    cognitivi, motivazionali e comportamentali
    individuali,
  • - sia dei livelli più allargati
    (famiglia, gruppo, società, cultura e nazione)
  • - sia dei comportamenti ed
    esperienze di salute nel contesto dei fattori
    strutturali, di politica
  • economica e sociale.

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  • SALUTE e MALATTIA
  • ATTEGGIAMENTI E CREDENZE SULLA SALUTE
  • COMPORTAMENTI E STILI DI VITA
  • Quali sono queste credenze?
  • Perché le persone attuano comportamenti a
    rischio?
  • Come contrastare o ridurre le abitudini dannose?

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  • SALUTE e MALATTIA
  • quale definizione ???
  • MOLTE DEFINIZIONI A CAUSA DI MOLTEPLICI
    PROSPETTIVE
  • (Gochman, 1988)
  • COESISTENZA DI SIMILI E DIVERSE DEFINIZIONI E
    RAPPRESENTAZIONI SCIENTI-FICHE E PROFANE che
    intervengono a
  • - strutturare atteggiamenti
  • modificare comportamenti
  • definire rapporti
    operatori/utenti
  • MOLTEPLICITA DI DEFINIZIONI LEGATE AGLI AMBITI
    SCIENTIFICI O PROFESSIO-NALI
  • es. la medicina enfatizza la patologia

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  • CONSAPEVOLEZZA DI CONSIDERARE ALMENO 3
    DIMENSIONI
  • 1. assenza di sintomi (bio-)
  • 2. sentimento di benessere (psico-)
  • 3. capacità di agire
    (socio-culturale)
  • STATO DI BENESSERE FISICO,
    MENTALE E SOCIALE
  • E NON SOLO ASSENZA DI
    MALATTIA O INFERMITA

  • (Definizione della OMS)
  • VARIETA DEI FENOMENI SCELTI COME PUNTI FOCALI
  • - continuum o dicotomia?
  • - Assenza di malattia o stato
    positivo in sé?
  • - validità relativa delle
    definizioni scientifiche rispetto a quelle
    fenomenologiche
  • e popolari
  • ESISTENZA SIMULTANEA DI DIVERSI SISTEMI DI
    PRATICHE SANITARIE che rifletto-no il rapporto
    culturale di una data società fra
  • - medicina scientifica
  • - medicina popolare
  • - medicina alternativa

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  • La ricerca presente e futura
  • non vuole arrivare a precisare in modo
    definitivo
  • i concetti di salute/malattia,
  • bensì individuare
  • quali definizioni o culture in una data
    popolazione
  • quali sono i significati attribuiti alla
    salute/malattia/cure
  • - come questi significati vengono costruiti
    socialmente
  • - quale rapporto hanno con le
    rappresentazioni scientifiche professionali
  • - come queste differenze incidono su
  • - interazione medico/paziente
  • - la compliance dei pazienti
    alle cure
  • - la partecipazione ai
    programmi di prevenzione e promozione

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  • Risultati di una ricerca Italiana degli anni 80
  • nel campo delle tendenze culturali nellambito
    della salute
  • (Bosio, 1991)
  • affermazione della salute come attività volta al
    perseguimento del
  • benessere
  • sul piano dei valori ciò sosteneva la triade
    efficienza/bellezza/ /mantenimento del benessere
  • tale credenza ha guidato, anche se non sempre
    linearmente, certi comportamenti
  • - maggiore cura del corpo con maggiori
    pratiche igienico-cosmetiche
  • ma non facendo attività sportiva o
    motoria

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  • Risultati di una successiva ricerca degli anni
    90
  • nel campo delle tendenze culturali nellambito
    della salute (Bosio, 1993)
  • Individuazione di alcuni stili di culture.
  • STILE
  • COSTRUTTO MULTIVARIATO IN GRADO DI
    IDENTIFICARE E DESCRIVERE
  • LINSIEME DELLE RAPPRESENTAZIONI E AZIONI
    DI GRUPPI SOCIALI OMO-
  • GENEI SULLE DIMENSIONI CONSIDERATE
  • Tali stili vennero inseriti in una mappa a 2
    assi

28
  • Asse a) stile sport e benessere
  • (giovani meschi sportivi, curati
    nellaspetto, poco preoccupati per la salute)
  • al polo opposto
  • stile disagi e controlli medici
  • (anziani di bassa istruzione,
    con molti disturbi, uso di farmaci, attenti
    allalimentazione, medico-
  • dipendenti)
  • Asse b) stile problemi e risposte
  • (donne con alta istruzione,
    preoccupate per lefficienza fisica, attive,
    curate nellaspetto esteriore)
  • stile salute e bellezza
  • (giovani con istruzione elevata,
    con strategie per aumentarre il benessere
    psicofisico e lestetica,
  • usando anche prodotti non
    medicinali)
  • al polo opposto
  • stile deproblematizzazione

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  • FATTORI INFLUENZANTI LA SALUTE
  • Quali sono i comportamenti e le abitudini
    salutari e dannose per la salute ?
  • COMPORTAMENTI DI SALUTE
  • (Gochman, 1988)
  • le AZIONI, intese come fare (es. dieta) o non
    fare (es. non fumare)
  • gli EVENTI MENTALI o le SENSAZIONI
  • Quali le determinananti dei comportamenti di
    salute?
  • Elementi cognitivi (credenze, aspettative,
    motivazioni, valori, percezioni)
  • Caratteristiche di personalità, compresi gli
    stati affettivi ed emotivi
  • Modelli comportamentali (azioni e abitudini
    relative al mantenimento e al miglioramento della
    salute)
  • Tali determinanti sono influenzate da
  • Famiglia
  • Gruppo dei pari

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  • FATTORI AGENTI COME DETERMINANTI DELLA SALUTE
  • (Whitehead, 1995 e Marks, 1996)
  • Possiamo rappresentarli con una struttura con al
    centro
  • gli INDIVIDUI (sesso, età e fattori ereditari)
  • Circondati da 4 livelli di variabili che li
    influenzano
  • Stili di vita individuali ( insieme di pratiche
    e modelli comportamentali durevoli)
  • Influenze sociali e della comunità
  • Condizioni di vita e di lavoro
  • Condizioni generali socioeconomiche, culturali e
    ambientali
  • Sono tutte le determinanti della salute in
    generale che spiegano i comportamenti dei singoli
    e dei gruppi

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  • GLI INDIVIDUI POSSONO ATTIVARE DEI
    COMPORTAMENTI POSITIVI DI SALUTE, FACENTI PARTE
    DI UNO STILE GENERALE DI VITA CHE RIFLETTE LA
    LORO CAPACITA DI
  • Anticipare i problemi
  • Prevenire la morbilità e la mortalità, e
  • Attivarsi per fronteggiare attivamente i problemi
  • IN REALTA, NON E COSI !!!!
  • Principali comportamenti patogeni degli italiani
  • Sedentarietà (65 ? malattie cardiovascolari)
  • Sovrappeso (41 ? ipertensione)
  • Alcool (10 ? cirrosi)
  • Fumo (30 ? tumore)
  • COME MAI TUTTO QUESTO???

32
  • Progetto The Alameda Study
  • (Belloc e Breslow, 1972)
  • Ricerca longitudinale in piccola Comunità della
    Contea di Alameda (California)
  • sugli indici di
    mortalità dal 1965 al 1983
  • Scopo iniziale Misurare la salute in base alla
    definiziome OMS
  • Strumenti alcuni indici che misurano vari
    aspetti del benessere
  • Risultati alcune abitudini sane possono
    influenzare lo stato di salute presente
  • e hanno conseguenze future
    (salute, mortalità)
  • - dormire 7-8 ore
  • - fare colazione ogni giorno
  • - mangiare mai o di rado tra
    i pasti
  • - attività fisica regolare
  • - uso adeguato o nullo di
    alcool
  • - non fumare

33
  • Follow-up 1970, 1974, 1982
  • Minori erano le abitudini seguite e maggiore
    rischio di morte nei 5 anni dopo
  • Era la somma delle abitudini che risultava
    significativa
  • Analisi del benessere sociale
  • (il grado in cui gli individui erano membri
    attivi della loro comunità)
  • (Renne, 1974)
  • Indici di indagine
  • Istruzione
  • Stabilità lavorativa
  • Soddisfazione coniugale
  • Indice di socievolezza (numero e frequenza di
    amici intimi)
  • Grado di coinvolgimento nellla comunità
    (politico, religioso, sindacale, professionale,
    ricreativo)
  • Risultati Indice di benessere era gt negli
    adulti che nei giovani
  • Tra i Non cgt era gt nelle donne

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  • INDICE DI RETE SOCIALE
  • (Berkman e Syme, 1979)
  • Status coniugale
  • Numero e frequenza di contatti con amici e
    parenti
  • Essere membro di una chiesa
  • Partecipazione a gruppi formali e informali
  • Risultati (follow-up del 1974)
  • la presenza di una componente poteva compensare
    lassenza di altre
  • ad es. lindice di mortalità dei non cgt
    con molti amici simile ai cgt con pochi amici
  • Risultati (follow-up del 1982)
  • i legami sociali erano predittori significativi
    dello stato di salute anche dei gt 70 enni

35
  • PERCHE E IMPORTANTE TALE INDAGINE ?
  • Produce CAMBIAMENTI nella popolazione verso
    ladozione di abitudini di vita più sane
  • Le 7 abitudini di Alemada suggeriscono che uno
    stile di vita più modera-to porta a un buono
    stato di salute,
  • - non solo in termini
    biologici, ma anche
  • - psicosociali, culturali,
    socioeconomici, oggetto di ricerca attuale

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  • LA GESTIONE DELLA MALATTIA
  • La psicologia della salute si occupa anche della
    malattia.
  • Come ci rappresentiamo lo stato di malattia e di
    infermità?
  • Quali comportamenti attiviamo quando avvertiamo
    dei sintomi?
  • Quali strategie usiamo per fronteggiare le
    difficoltà associate a
  • - insorgenza di una malattia (es.
    diagnosi)?
  • - gestione di una malattia cronica?
  • - dolore?
  • - adattamento a particolari malattie di
    diversa gravità e durata?

37
  • Adler e Matthews (1994) hanno osservato che i
    temi più comuni sono stati
  • Chi diventa malato?
  • Perché ci si ammala?
  • Chi guarisce tra i malati e perché?
  • Come si può prevenire la malattia?
  • Come si promuove la guarigione?
  • Tale studio è avvenuto tenendo conto di
  • caratteristiche individuali, predisponenti a una
    malattia (es. cancro, malattie endo-


  • crine, malattie cardiovascolari)
  • fattori legati allambiente sociale
  • Notevole importanza interazione
    individuo-ambiente

38
  • Le disposizioni personali possono predisporre
    alla vulnerabilità a specifici fattori ambientali
    che sono causa di malattia
  • Le variabili ambientali e personali possono
    influenzare linsorgere di una malattia tramite i
    meccanismi fisiologici (es. reattività
    cardiovascolare allo
  • stress, capacità immunologica)
  • Esiti di salute sono legati a sostegno sociale,
    ostilità disposizionale e stress lavorativo
  • La percezione soggettiva di una situazione come
    stressante è più importante nellincidere sullo
    stato di salute della semplice esposizione agli
    eventi stressanti

  • (Baum e Posluszny, 1999)

39
  • CONCETTO DI STRESS
  • Ha Influenzato molto gli studi sulla relazione
    fra
  • - richieste dellambiente
  • - percezione soggettiva
  • - valutazione delle richieste
  • - uso di strategie di coping in
    situazioni di stress
  • COPING ?
  • (cap. 3)
  • STRATEGIE CON CUI AFFRONTIAMO LE SITUAZIONI
    POTENZIALMENTE STRESSANTI
  • Modello relazione stress/coping di Lazarus e
    Folkman

40
  • Individuo è agente attivo che influenza limpatto
    degli eventi stressanti tramite strategie
    emotive, cognitive e comportamentali
  • Il processo di coping consiste in una duplice
    valutazione della situazione stressante
  • - stabilirne il significato e il
    probabile effetto sul benessere
  • - verificare gli effetti delle
    risposte sulla base dei cambiamenti avve-
  • nuti nelle condizioni interne
    ed esterne
  • Diversi STILI DI COPING
  • Centrato sul problema o strumentale (si cerca di
    modificare la situazione)
  • Centrato sulle emozioni o palliativo (cerca di
    ridurre le emozioni negative)
  • Orientato allevitamento (impegno in attività
    sostitutive)
  • COME SI REAGISCE AGLI EVENTI MINACCIOSI?
  • Es. esordio di una grave malattia (cancro)

41
  • TEORIA DELLADATTAMENTO COGNITIVO
  • (Taylor, 1983 Taylor e Lobel, 1989)
  • RICERCA DI SIGNIFICATO (Perché mi è successo?)
  • TENTATIVO DI MANTENERE IL CONTROLLO SULLEVENTO E
    SULLA PROPRIA VITA (Cosa fare per impedire che
    riaccada o per gestire la malattia?)
  • SFORZO DI POTENZIARE LAUTOSTIMA TRAMITE IL
    CONFRONTO CON ALTRI. (ad es. confronto verso il
    basso)
  • Spesso tali credenze sono ILLUSORIE
  • Le cause del tumore non sono chiare
  • Il controllo personale sulla malattia è limitato
  • Tali illusioni sono, comunque, utili per attivare
    strategie funzionali di coping

42
  • COME GESTIRE POSITIVAMENTE UNA GRAVE MALATTIA
    (es. Cancro) ?
  • (Albanesi, 1999)
  • Se i processi cognitivi di
    ridefinizione del significato non si attivano,
  • il benessere è legato a fattori
    sociocontestuali
  • es. i comportamenti di sostegno dei
    familiari a livello emotivo, affetti-
  • vo e informativo
  • facilitano strategie di coping
    dei pz oncologici, aiutandoli a
  • - ridefinire il significato
    attribuito alla situazione,
  • oppure
  • - modificare le risposte
    emotive alla situazione

43
  • COME SU AFFRONTA UNA MALATTIA CRONICA ?
  • (cancro, diabete, artrite ecc.)
  • DUE TENDENZE IN LETTERATURA
  • I TRATTI, GRAVITA
  • E VISIBILITA DI UNA
  • MALATTIA
  • INFLUENZANO IL FUNZIONAMENTO PSICOSOCIALE
  • ???
  • SI
    NO
  • la reazione è differenziata
    la reazione è uniforme
  • (McAnarney, 1985)
    (Cassileth, Lusk e
    Strouse, 1984)

44
  • COME LE PERSONE GESTISCONO LE LORO RISORSE DI
    COPING DI FRONTE A UNA MALATTIA CRONICA ?
  • (cancro, diabete, artrite ecc.)
  • RISORSE DI COPING
  • CURE MEDICHE
  • SOSTEGNO SOCIALE
  • (famiglia, amici, colleghi, gruppi di auto-aiuto)
  • Se si rompe il rapporto con gli operatori
    sanitari,
  • il sistema informale diventa molto importante

45
  • Il sociale è infatti il luogo della cura e della
    prevenzione anche a livello dei servizi, delle
    istituzioni, delle politiche che sono volte alla
    tutela della salute in senso lato.
  •  
  • Nel contesto della promozione della salute, la
    salute viene considerata meno come uno stato
    astratto e più come la capacità di realizzare il
    potenziale della singola persona e di rispondere
    positivamente alle sfide dellambiente. In questi
    termini la salute viene vista come una risorsa
    per la vita di ogni giorno e non come lobiettivo
    della vita si tratta di un concetto positivo che
    mette in evidenza le risorse sociali e personali,
    oltre che le capacità fisiche.

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  • Il sociale è infatti il luogo della cura e della
    prevenzione anche a livello dei servizi, delle
    istituzioni, delle politiche che sono volte alla
    tutela della salute in senso lato.
  •  
  • Nel contesto della promozione della salute, la
    salute viene considerata meno come uno stato
    astratto e più come la capacità di realizzare il
    potenziale della singola persona e di rispondere
    positivamente alle sfide dellambiente. In questi
    termini la salute viene vista come una risorsa
    per la vita di ogni giorno e non come lobiettivo
    della vita si tratta di un concetto positivo che
    mette in evidenza le risorse sociali e personali,
    oltre che le capacità fisiche.

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  • Il sociale è infatti il luogo della cura e della
    prevenzione anche a livello dei servizi, delle
    istituzioni, delle politiche che sono volte alla
    tutela della salute in senso lato.
  •  
  • Nel contesto della promozione della salute, la
    salute viene considerata meno come uno stato
    astratto e più come la capacità di realizzare il
    potenziale della singola persona e di rispondere
    positivamente alle sfide dellambiente. In questi
    termini la salute viene vista come una risorsa
    per la vita di ogni giorno e non come lobiettivo
    della vita si tratta di un concetto positivo che
    mette in evidenza le risorse sociali e personali,
    oltre che le capacità fisiche.

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  •  
  • Da qui tutti gli interventi di prevenzione,
    promozione, educazione alla salute, tesi a
    mantenere in qualche modo lo stato di salute.
  •  
  • Se ripartiamo dal significato dei termini
  •  
  •         Prevenzione (pre-venio arrivo prima), si
    colloca in una dimensione temporale di tipo
    lineare. Intervenire prima che si instauri un
    determinato processo patologico (es. prev
    secondaria alla tossicodipendenza).
  •  
  •         Promozione (pro-muovo andare verso). In
    questo senso gli ostacoli che trovo sul cammino
    fanno parte del cammino stesso. Non cè più
    lansia dellarrivare prima.
  •  

49
  • Quindi da un lato leducazione e la promozione
    della salute come processi di apprendimento che
    possono essere facilitati da unazione educativa
    che stimola e si coordina con processi di azione
    sociale volti alla creazione di ambienti
    favorevoli. Dallaltra parte la prevenzione e
    leducazione sanitaria.
  •  
  • Tutto questo significa anche passare dalla
    centralità della malattia ad una focalizzazione
    sulla salute.
  • Non si parla di campi contrapposti (bene/male),
    ma lemergere della promozione della salute va
    interpretato come il segno del maturare
    dellesigenza di nuovi orientamenti che sono
    comunque e sempre fra loro complementari.
  •  
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