Presentazione di PowerPoint - PowerPoint PPT Presentation

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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: Gilberto Last modified by... Created Date: 1/4/2006 10:35:13 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
Ma
sai
cosa
mangi ?
Classi 2C-2E a.s.
2005/06
proff. Isabella Dosio, Simona Chiesa
2
Scienze
Contratto formativo
Inglese
Italiano
ALIMENTAZIONE
Incontri con gli esperti
Questionario introduttivo e sintesi dati
rilevazione pasti
Storia
Film
Geografia
3
Obiettivi
  • riconoscere in situazioni concrete gli effetti
    del rapporto alimentazione benessere.
  • valutare il proprio regime alimentare e
    confrontarlo allinterno di un contesto sociale
    allargato.
  • insegnare a leggere correttamente le etichette
    dei prodotti alimentari, cercando di capire quale
    sia il confine tra la parte informativa e la
    parte persuasiva e promozionale.
  • imparare a prendere le distanze dai nuovi cibi,
    intendendo tutti quegli alimentari che gli
    esperti di dietetica e nutrizione considerano
    ATTENTATI ALLA SALUTE .
  • fornire ai ragazzi un aiuto per non cadere nei
    tranelli tesi negli scaffali dei supermercati,
    dal reparto merendine, biscotti, latticini e
    formaggi.

4
  • imparare a non farsi ingannare da operazioni
    commerciali (pubblicità, partecipazione a
    concorsi, regali).

5
Sintesi dati rilevazione pasti
  • Consumo cibi extra.
    0/14
  • Consumo frutta/verdura.
    14/14 - 14/14
  • Consumo bevande. Acqua, succhi
    di frutta, the
  • Consumo carne/pesce.
    3/14 - 3/14
  • Consumo sia primo che secondo.
    10/14
  • Consumo colazione.
    7/7
  • Consumo cibo prima di dormire.
    No

6
Nomi
  • Colazione, pranzo, merenda, cena
    - Menù
  • - Pasto, spuntino
    - Fame, sete
  • Vitto
    - Alimentazione
  • Alimento
    - Bulimia
  • Dieta
    - Anoressia
  • Vivanda
    - Obesità
  • Ipocalorico
    - Kasherut
  • Digestione
    - Contorno
  • Digiuno
    - Verdura
  • Assimilazione
    - Vivanda
  • Ramadan
    - Vettovaglie
  • Cus Cus
    - Appetito
  • Cucina, ristorante, cuoco
    - Masticazione
  • Cibo
    - Proteine
  • Condimento
    - Vitamine
  • Dolce
    - Vino
  • Frutta
    - Salsa
  • Bibita
    - Lattonzolo

7
Aggettivi
  • Fresco, caldo
    - Stuzzicante
  • Conservato, scaduto
    - Omogeneizzato
  • Gustoso, disgustoso
    - Raffermo
  • Avariato
    - Speziato
  • Precotto
    - Elaborato
  • Conservato
    - Abbrustolito
  • Insipido, saporito
    - Bollente
  • Sostanzioso
    - Frizzante
  • Congelato, surgelato
    - Aromatico
  • Dimagrante
    - Prelibato
  • Affumicato, fritto
    - Agrodolce
  • Acido, dolce, piccante, salato, aspro
    - Fruttato
  • Nutriente
    - Grigliato
  • Vitaminico
    - Annacquato
  • Rancido
    - Frullato
  • Sano
    - Dolcificato
  • Cremoso
    - Amarognolo
  • Cotto, crudo
    - Insaporito
  • Fritto
    - Fermentato

8
Verbi
  • Mangiare, bere
  • Ingoiare, inghiottire
  • Digerire
  • Espellere
  • Gustare
  • Cucinare
  • Farcire
  • Frullare
  • Insaporire, dolcificare, aromatizzare, salare
  • Condire
  • Assaporare
  • Cuocere
  • Decorare
  • Digiunare
  • Urinare, defecare
  • Apparecchiare, sparecchiare
  • Ingrassare, dimagrire
  • Nutrire
  • Grattugiare

9
Proverbi e modi di dire
  • Al contadin non far sapere quanto è buono il
    fomaggio con le pere
  • Botte buona fa buon vino
  • Chi ha denti non ha pane, chi ha pane non ha
    denti
  • Col pane tutti i guai sono dolci
  • La fame è cattiva consigliera
  • Lappetito vien mangiando
  • O mangi la minestra o salti la finestra
  • Se non è zuppa è pan bagnato
  • Pancia vuota non sente ragioni
  • Corpo sazio non crede a digiuno
  • Gallina vecchia fa buon brodo
  • Una mela al giorno toglie il medico di torno
  • Gallina che canta ha fatto luovo
  • La buca lè no straca finchè la sa no de vaca

10
Poesie
Se alzandomi una mattina
non vedi lora di andare in cucina
di frutta e verdura non fare
indigestione lo sai! Quelle non vanno
bene per colazione dolce e salato
non
andrebbero mai mischiati
ma tu sei un esagerato
apri il frizer e mangi solo
surgelati il tuo stomaco
chiede aiuto se
non avverrà il processo di assimilazione
diventerai sempre più panzuto!
Te lo devo dire stai già un po
ingrassando non starai un po esagerando?
Se un amico vuoi
sentire prova
almeno a dimagrire.
Nella carne la proteina
negli agrumi la vitamina.
È la legge dell
alimentazione ci vuol
poco per non diventare ciccione. E se
anche un giorno ti dovesse capitare
scendi in strada e inizia a camminare!
  • Sono davvero affamato
  • mangerei un po di affumicato
  • lo mangerei con un po di macinata
  • ma non lho comprata
  • gli darei un buon sapore
  • se avessi un buon venditore
  • ci metterei un po di farina
  • se avessi comprato quella fina
  • ma questo non accadrà né qui né al mare
  • perché non si fidano di farmi cucinare.

11
Richiesta Risposta
Numero dei pasti 3
Orario della colazione 7.00
Orario del pranzo 12.00
Orario della cena 19.30
Pasto principale Pranzo
Come si svolgeva In famiglia
Con chi si svolgeva Genitori, fratello, sorelle
Consumo della carne 1/14
Consumo del pesce 1/14
Consumo della frutta A fine pasto
Consumo della verdura Ogni pranzo e cena
Consumo delle bevande Acqua, vino
Piatto principale Pasta fatta in casa
Consumo della colazione Latte
Consumo della merenda Frutta
Alimento consumato più frequentemente Formaggio
12
Richiesta Risposta
Consumazione nei pasti festivi Tortelli fatti in casa
Consumo dei dolci Ogni tanto a fine pasto
Consumo degli alcolici Vino
Consumo del caffè Al mattino
Consumo del the Non consumato
Conservazione dei cibi In cantina in appositi contenitori
Insaporimento dei cibi Sale, noce moscata
Cibi conservati Pesce, salumi, formaggio
Alimentazione durante la guerra Polenta con formaggio e salumi
Quando si ha sofferto la fame Mai
Recarsi al ristorante Mai
Cibi estivi Verdura, formaggi, uova
Cibi invernali Polenta, salumi
Interviste a persone anziane a cura di Bosoni
Carlo, Polenghi Marco, Riboni Davide
13
APICIO la cucina dellantica Roma
  • Composizione di vino aromatico speciale. Siano
    versati in un vaso di bronzo un quarto di vino e
    due cucchiai di miele, in modo che mentre il
    miele bolle il vino diminuisca di volume.
    Scaldalo a fuoco lento di legna secca, gira il
    tutto con un bastoncino finché prenderà il
    bollore quando comincerà a salire trattienilo
    versando altro vino quando lo avrai tolto dal
    fuoco sarà diminuito di volume. Una volta freddo
    fallo scaldare di nuovo. Ripeti per altre due
    volte. Il giorno dopo lo schiumerai. Aggiungi
    allora 120 g di pepe, poco pistacchio, cannella
    e zafferano, cinque ossi arrostiti di datteri
    trita cinque datteri che dal giorno prima avrai
    posti nel vino per farli ammorbidire. Fatto ciò
    versa due litri circa di vino giovane. La cottura
    sarà perfetta quando avrai consumato circa un
    chilo e mezzo di carbone.
  • Vino dassenzio romano. Il vino dassenzio romano
    fallò così se non hai assenzio di Camerino usa
    pure quello del Ponto ben pulito, prendine 30g e
    3g di terebinto e di malabatro e 3g di datteri
    tebani, 5g di costo, 4g di zafferano e un litro
    circa di vino invecchiato. Non occorre scalcare
    perché è abbastanza amaro.
  • Vino rosato e violato. (Si usa la Rosa Gallica e
    la Viola Odorata) per questo rosato fai così
    cuci in un sacchettino di lino dei petali di rose
    ben asciutte dalla rugiada e senza lunghia
    bianca. Copri tutto di vino per sette giorni.
    Togli le rose dal vino e sostituiscile con altre
    rose fresche sempre nel sacchettino. Falle
    riposare per altri sette giorni. Togli le rose.
    Ripeti loperazione una terza volta e togli le
    rose. Cola il vino e quando lo vorrai bere
    aggingici del miele rosato.
  • Come rendere chiaro il vino nero. Versa in un
    orciuolo di vino nero delle fave ridotte in
    farina o lalbume di tre uova. Agita a lungo. Il
    giorno dopo il vino sarà scolorito. Lo stesso
    effetto produrranno le ceneri di vitalba.
  • Per correggere la salsa. Se la salsa di pesce
    manda cattivo odore, capovolgi il barattolo dopo
    averlo svuotato e mettilo sopra il fumo di foglie
    di alloro e di cipresso fallo stare allaria e
    riempilo di salsa. Se questa ti parrà salata,
    aggiungi un quartino di miele e mescola con gambi
    di lavanda. Così avrai migliorato il profumo
    della salsa. Anche col mosto recente otterrai lo
    stesso effetto
  • Per conservare a lungo la carne senza sale.
    Prendi carne fresca di ogni tipo e coprila di
    miele lascia appeso il contenitore in modo da
    poterlo usare quando vorrai. Durante linverno
    leffetto sarà migliore. Nellestate la carne si
    conserverà per pochi giorni. Potrai fare lo
    stesso con la carne cotta.
  • Per conservare le cotenne di maiale o di bue gli
    zampetti cotti immergili, fino a coprirli, nella
    senape fatta con aceto, sale e miele e quando
    vorrai li potrai usare rimarrai meravigliato.
  • Per rendere dolce la carne salata. Prima la
    cuocerai nel latte e poi nellacqua.
  • Per conservare i pesci fritti. Nello stesso
    momento in cui friggono e li toglierai dal fuoco,
    cospargili di aceto caldo
  • Per conservare le ostriche. Lavale nellaceto e
    conservala in un piccolo vaso impeciato che avrai
    lavato con aceto
  • Laser. (Il laser chiamato dai latini laserpizio
    era la Lacrima Cirenaica, sugo di una pianta
    usato in medicina e come condimento delle
    vivande, equivale a silphium) metti il laser in
    un barattolo grande di vetro con una ventina di
    pinoli. Quando è il momento di usarlo pesta i
    pinoli e ti meraviglierai del sapore che questi
    daranno ai cibi. Sostituisci nel barattolo tanti
    pinoli quanti ne avrai tolti.

14
  • Per conservare a lungo luva. Cogli dalla vite
    uva sana. Fai ridurre di un terzo lacqua piovana
    e mettila in un barattolo con luva. Impecia il
    vaso e copri di gesso il coperchio. Riponilo in
    un luogo fresco lontano dalla luce. Quando vorrai
    troverai luva fresca. Lacqua dalla ai malati
    invece dellidromele. Se avvolgerai luva nella
    farina dorzo la troverai intatta.
  • Come conservare le mele e le melagrane immergile
    nellacqua bollente, levale subito e appendile.
  • Sali preparati per molti usi. I Sali conditi
    facilitano la digestione, aiutano a sciogliere il
    ventre e vietano che si formino malattie,
    pestilenze e ogni altro tipo di febbre. Sono
    necessari più di quanto tu creda. Prendi 300g di
    sale comune molto asciutto, 300g di sale
    ammoniaco assai asciutto, 90g di pepe bianco, 60g
    di zenzero, 45g di amomo, 45g di timo, 45g di
    semi di sedano (se non vuoi mettere i semi di
    sedano mettici 90g di prezzemolo), 90g di
    origano, 45g di semi di ruchetta, 90g di pepe
    nero, 30g di zafferano, 60g di issopo di Creta,
    60g di foglie di nardo, 60g di prezzemolo e 60g
    di aneto.
  • Piatto di rose prendi delle rose e sfogliale
    togli il bianco dai petali che metterai nel
    mortaio, bagna di Salsa. Aggiungi dopo una
    tazza e mezza di Salsa e passa il sugo al colino.
    Prendi quattro cervella, snervale e tritaci 20
    chicchi di pepe. Bagna col sugo e mescola. Rompi
    dopo otto uova, aggiungi una tazza e mezzo di
    vino, una tazza di passito, poco olio. Dopo ungi
    una padella e mettila sulla brace calda
    versandoci ciò che abbiamo detto. Quando arriverà
    a cottura sulla brace cospargila di polvere di
    pepe e porta in tavola.
  • Piatto quotidiano prendi pezzi cotti di poppa di
    scrofa e carni cotte di pesci e di polli.
    Spezzetta bene ogni cosa. Prepara una padella di
    rame prendi delle uova, schiacciale in una
    pentola e sbattile. Motti nel mortaio del pepe,
    del liguistico e lavorali bagna con Salsa, col
    vino, col passito, con poco olio, getta nella
    pentola e metti a cuocere. Quando bollirà legala
    con lamido. Getta nel sugo le carni tritate che
    hai preparato. Stendi una doppia sfoglia nella
    padella di rame e riempila di ramaiolate di
    polpa. Cospargi dolio. Fai strati di pasta.
    Quanti strati avrai, fai tanti strati di trito.
    Spiana col matterello una sfoglia e, tagliata con
    un piatto, gettala sulla superficie del
    pasticcio. Copri di pepe e porta in tavola.
  • Piatto da usare come dolce prendi pinoli e noci,
    puliscili e abbrustoliscili, mescolali con miele,
    pepe e Salsa, latte, uova e poco vino puro e
    olio.
  • Piatto di pesci nel loro sugo puliscili da crudi
    qualsiasi tipo di pesce e componilo in padella.
    Aggiungi olio, Salsa, vino, mosto cotto, un
    mazzetto di porri e uno di coriandoli. Mentre si
    cuoce, trita del pepe, del ligustico,
    dellorigano e un mazzetto di maggiorana. Lavora
    bene il tutto col sugo stesso, batti delle uova
    crude e mescola bene. Versa nella padella facendo
    in modo che tutto si leghi. Quando sarà rappreso,
    cospergi di pepe e porta in tavola.
  • Piatto di sogliole batti le sogliole e mettile
    per bene in padella. Aggiungi olio, Salsa e vino.
    Mentre cuociono trita il pepe, il ligustico e
    incorpora. Versa sopra le sogliole e cuoci a
    fuoco lento. Quando tutto sarà rappreso cospargi
    di pepe e servi.
  • I VOLATILI
  • Modo di condire lo struzzo. Struzzo lesso metti
    a bollire nel tegame il pepe, la menta, il cumino
    abbrustolito, il seme di sedano, dei datteri o
    cariote, del miele, dellaceto, del passito,
    della Salsa con poco olio. Condensa con amido e
    così getta nel piatto dello struzzo tagliato a
    pezzi e cospargi sopra il pepe. Se vorrai
    cuocerlo e condirlo gettaci sopra della spelta.

15
  • VIVANDE PRELIBATE
  • Poppa di scrofa. Poppa lessala e infilzala con
    stecchi, cospargila di sale e mettila in forno o
    sulla gratella. Trita del pepe, del ligustico,
    della Salsa, del vino puro e passito. Addensa con
    lamido e copri la poppa.
  • Poppa ripiena trita del pepe, carni e ricci
    salati. Riempi e cuoci. Si mangia con salamoia e
    senape.
  • Prosciutti. Il prosciutto lessato con molti fichi
    secchi e foglie dalloro, scotennalo e taglialo a
    tasselli e riempilo di miele. Poi mescola la
    farina con lolio e avvolgi il prosciutto come se
    fosse una nuova cotenna. E quando la farina sarà
    cotta, levalo dal forno e portalo in tavola.
  • Cottura del prosciutto cuocilo nellacqua con i
    fichi secchi e servilo come duso con
    pezzetti di pane, vino cotto e condito.
  • Ventresca. Vuota bene il ventre di maiale, lavalo
    con aceto e acqua così pulito, riempilo di polpa
    di porco tritata, tre cervella, e uova crude cui
    aggiungerai i pinoli e il pepe a chicchi
    impasterai con questa salsa. Trita del pepe, del
    ligustico, del silfio, dellaneto, dello zenzero,
    poco ruta e dellottima salsa con poco olio.
    Riempi la ventresca in modo da lasciare dello
    spazio perché non scoppi quando bolle. Chiudi con
    stecchi e , legato il tutto con amido, immergila
    nel tegame bollente. Levala e pungila con un ago
    perché non schianti. Quando è a mezza cottura
    levala e sospendila sul forno perché si colori.
    Lessala completamente e poi la temprerai con un
    po di Salsa, col vino puro e con poco olio.
    Laprirai col coltello e la servirai con Salsa e
    ligustico.
  • Chiocciole. Chiocciole nutrite di latte prendi
    delle chiocciole pulite con la spugna, togli la
    membrana perché possano uscire. Mettile in
    pentola con il latte e il sale per un giorno, per
    altri giorni ci metterai del latte e ogni giorno
    le pulirai dagli escrementi. Quando saranno
    nutrite in modo che non potranno più entrare nel
    guscio, friggile nellolio. Mettile nella salsa
    acida. Così le potrai nutrire anche di carne.
  • Il cinghiale. Il cinghiale si condisce così va
    lavato con la spugna e si cosparge di sale e di
    comino fritto si lascia così. Il giorno dopo si
    mette in forno. Quando sarà cotto si cospargerà
    di pepe tritato, di miele, di Salsa, di vino
    dolce e di vino passito.
  • Altro modo per il cinghiale lesserai il
    cinghiale in acqua marina con ramoscelli
    dalloro, finché divenga tenero. Togli la pelle.
    Servilo con sale, pepe e aceto.
  • Lattonzolo, porchetta, maiale. Lattonzolo farcito
    in due modi puliscilo, svuotalo dalla gola e
    prepara il collo. Prima che indurisca apri
    lorecchio sotto la cute mettici del ripieno
    alla tarantina in una vescica di bue e legherai
    un cannello da allevatore di polli al collo della
    vescica attraverso quale getterai nellorecchio
    quanto ne può contenere. Poi chiuderai con la
    carta e legherai e preparerai altro ripieno.
    Fallo così trita del pepe, del ligustico,
    dellorigano, poca radice di laser bagnerai con
    Salsa aggiungerai cervella scottate, uova crude,
    della spelta cotta e il suo stesso sugo. Pinoli,
    pepe a chicchi condiscili condisci con la Salsa.
    Riempi il lattonzolo tappa con carta e lega.
    Metti in forno. Quando sarà cotto preparalo
    ungilo bene e servi.
  • Maiale ortolano il maiale ortolano va disossato
    per la gola come se fosse un otre. Va aggiunto ad
    esso un pollo ripieno, tagliato a pezzetti, di
    tordi, di beccafichi, di salsicce e della sua
    stessa carne, di lucaniche, di datteri disossati,
    di bulbi fabrili, chiocciole sgusciate, malva,
    biete, porri, sedano, cavoletti lessati,
    coriandolo, pepe a chicchi, pinoli bagna il
    tutto con quindici uova, e

16
  • Salsa cui avrai aggiunto dello zenzero ci
    aggiungerai delle uova tritate. Cuoci e rassoda.
    ArrostiSalsa cui avrai aggiunto dello zenzero ci
    aggiungerai delle uova tritate. Cuoci e rassoda.
    Arrostiscilo in forno. Poi lo taglierai sul dorso
    e lo bagnerai con questa salsa Mescola del
    passito con miele e poco olio. Quando bollirà
    legalo con lamido
  • scilo in forno. Poi lo taglierai sul dorso e lo
    bagnerai con questa salsa Mescola del passito
    con miele e poco olio. Quando bollirà legalo con
    lamido

17
Apicio e la cucina dellantica Roma
Malabatro
Assenzio
Vitalba
Costo
Tebani
Otre
Terebinto
Orciuolo
Spelta
Scalcare
Impeciato
Laser
Cumino
18
  1. Pianta erbacea perenne delle Composite, con
    foglie pelose e fiori gialli riuniti in capolini
    (Artemisia absinthium).
  2. Liquore ottenuto per macerazione e distillazione
    dei fiori e delle foglie della pianta omonima.
  3. Amarezza, dolore.

19
  1. Alberetto delle Anacardiacee che fornisce la
    resina detta trementina di Chio o di Cipro,
    frutti aromatici commestibili e semi oleosi
    (Pistacia terebinthus).

20
  1. Identità sconosciuta.

21
  1. Abitanti di Tebe.
  2. Tipo di marmo nero dellEgitto.

22
  • Spesa che bisogna sostenere per ottenere
    qualcosa.
  • Onere economico sostenuto per la produzione di
    beni o servizi.
  • Prezzo, valore.
  • Interesse, usura.

23
  1. Calcare, pestare.
  2. Trinciare le carni cotte per servirle in tavola

24
  1. Vaso di terracotta, talvolta anche smaltata e
    decorata, con corpo panciuto, generalmente a due
    manici e bocca ristretta.
  2. Brocca, boccale.

25
  1. Arbusto rampicante delle Ranuncolacee con foglie
    opposte, picciolate e fiori bianchi riuniti in
    pannocchie (Clematis vitalba).

26
  1. Spalmare di pece o altra sostanza.
  2. Restare invischiato in qualcosa di spiacevole.

27
  1. Pianta erbacea delle Ombrellifere con fusto
    sottile e ramoso, fiori in ombrelle e frutto
    allungato dai semi aromatici usati in cucina,
    nella preparazione del Kummel e come medicinali
    (Cuminum cyminum).
  2. Pianta erbacea delle Ombrellifere con fiori di
    color bianco e rosa con frutto aromatico ad
    achenio (Carum carvi).

28
  1. Dispositivo che permette di ottenere fasci molto
    concentrati di luce, generando radiazioni elettro
    magnetiche di uguale frequenza ed in fase tra
    loro è applicato in vari campi scientifici e
    tecnologici ed anche in medicina per interventi
    di grande precisione su bersagli molto piccoli.
  2. Deriva leggera monoposto armata con sola randa.

29
  1. Farro, cereale molto usato dai Romani anche con
    valore beneaugurante e propiziatorio

30
  1. Recipiente costituita da una pelle intera,
    specialmente di capra, usato per portarvi
    liquidi.

31
Incontro con la tecnologa alimentare dott.ssa
Ganelli
  • Decalogo del buon consumattore
  • Leggere sempre le etichette dei prodotti
    alimentari.
  • Consumare pasti completi di primo, secondo,
    contorno e frutta. Bisogna mangiare 5 volte al
    giorno colazione, pranzo, cena, 2 spuntini.
  • Far si che la colazione sia il pasto principale
    della giornata.
  • Variare il più possibile lalimentazione che non
    deve essere monotona.
  • Consumare la carne 2/3 volte alla settimana.
  • per salumi si intende comunque carne

32
  1. Mangiare 5 (7) porzioni di frutta e verdura al
    giorno.
  2. Bere 8 bicchieri di acqua al giorno.
  3. Evitare il consumo di alimenti che sono ricchi di
    additivi glutammato monosodico, oli vegetali,
    oli vegetali idrogenati, grassi vegetali
  4. Cominciare a consumare alimenti ottenuti con
    ingredienti biologici (agricoltura biologica)
  5. Consumare alimenti integrali o ricchi di fibre
    (pasta, cereali), (legumi).

Sì al biologico
33
Vari tipi di oli
  • Olio di semi di girasole
  • Olio vegetale
  • Olio extravergine doliva
  • Olio doliva
  • Olio di mais
  • Olio di soia
  • Olio darachide
  • Olio vegetale idrogenato
  • Olio
    di palma
  • Olio vegetale
  • Olio
    di cocco

OGM
Pane industriale
Fertilizzanti
Pesticidi
Additivi
Coadiuvanti tecnologici
34
Principi nutritivi
OGM
Zuccheri semplici o complessi
Agricoltura biologica
22
Additivi
Privi di valore nutrizionale
Grassi
Coadiuvanti tecnologici
Vitamine
Alimento
Ormoni
Proteine
Antibiotici
Sali minerali
Fertilizzanti chimici
Pesticidi
Acqua
Fibre
  • Promotori della crescita
  • Scopo preventivo

35
Ricchi di additivi
Ricchi di grassi
Junk Food

Poveri di vitamine e sali minerali
Ricchi di zuccheri semplici
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Etichette degli alimenti
Nome SantAnna
Marca SantAnna
Ingredienti Bicarbonati, solfati, silice, nitriti, sodio, calcio, nitrati, fluoruri, ammoniaca
Data di scadenza 11/10/07
Luogo di produzione Vinadio fr. Roviera (CN)
Quantità 0.5 litri
Codice a barre 80582588
Tagliando di controllo Non presente
Conservazione Al riparo dalla luce del sole
Numero verde 0171/959433
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Tabelle nutrizionaliAcqua SantAnna
Bicarbonati HCO3 26.2
Solfati SO4 7.8
Silice SiO2 5.2
Sodio Na 0.9
Calcio Ca 10.5
Nitrati No3- 0.9
Fluoruri 0.04
Ammoniaca (Nh4) e Nitriti (NO2-) Non rilevati
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Incontro con il tecnologo alimentare dottor
Savini
  • Sabato 4/02/06, presso l auditorium della scuola
    media Griffini, nell ambito del progetto
    trasversale Alimentazione, le classi seconde A,
    C, D, E e F hanno seguito la relazione del
    tecnologo alimentare dottor Stefano Savini,
    addetto al controllo qualità presso il macello
    Inalca di Ospedaletto Lodigiano.
  • Egli ha innanzitutto definito la tecnologia
    alimentare come quella scienza che studia i
    processi produttivi degli alimenti distinguendoli
    in artigianali e industriali, questi ultimi
    portano alla produzione di cibi standardizzati e
    tutti uguali.
  • Il tecnologo alimentare controlla la qualità
    delle materie prime, i processi produttivi e le
    condizioni sanitarie dell intera filiera al fine
    di ottenere un alimento sano e gustoso. Un altro
    compito del tecnologo alimentare è quello di
    innovare continuamente gli alimenti con nuove
    ricette e nuovi gusti al fine di affluire
    prodotti che piacciano di più al consumatore.
  • Lobiettivo di un tecnologo, e a maggior ragione
    di un azienda alimentare, è di conoscere il
    consumatore, in particolare le sue esigenze, i
    suoi desideri, i suoi gusti e i suoi bisogni per
    puntare alla produzione di un prodotto
    perfetto, che piaccia, che costi poco, che non
    faccia ingrassare, che faccia bene alla salute,
    che si possa consumare ovunque tutto ciò, se
    applicato correttamente, garantisce il successo
    ad un impresa alimentare.

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  • Un alimento, prima di essere lanciato sul
    mercato, è sottoposto a più analisi tra le quali
    quella del dinamometro, un sofisticato strumento
    che permette di simulare i processi di
    masticazione definendo così lo stato di
    croccantezza o morbidezza di un determinato cibo.
  • Il dinamometro inoltre è utilizzato per il
    controllo quantitativo, per migliorare la
    friabilità e per misurare gli attributi
    sensoriali di un alimento. A questo proposito, il
    dottor Savini ci ha riferito alcuni esempi molto
    significativi. Mentre il consumatore esprime un
    giudizio soggettivo, il dinamometro da una
    valutazione oggettiva, fornendo dati utili per
    migliorare le caratteristiche organolettiche dei
    prodotti.
  • Lincontro con il dottor Savini è stato molto
    interessante, perché mi ha permesso di conoscere
    ed approfondire alcuni aspetti degli alimenti che
    prima non mi erano noti.

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Incontro con Franco Albertini fotografo di
viaggio
Argomento l alimentazione nel mondo Obiettivi
dell attività informare sull alimentazione nei
paesi poveri Partecipanti il relatore Franco
Albertini e gli studenti delle classi 2e, 2f e
2c della scuola media Griffini Tempo dell
esposizione due ore Metodo riunione delle tre
classi nell auditorium della scuola ed
esposizione orale del relatore Materiale e
strumenti usati proiezione di diapositive
tramite un telone posto al centro della sala
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Esposizione il signor Albertini ci ha proposto
una panoramica delle abitudini alimentari in
alcuni dei paesi più poveri del mondo la sua
testimonianza è stata resa possibile dalla sua
passione di viaggiare ogni anno in uno dei paesi
di cui ci ha parlato. Ogni paese che il relatore
ci ha presentato, ha, oltre a una propria
alimentazione, una lunga serie di tradizioni, di
costumi ed un vasto scenario che ci sono stati
mostrati tramite le diapositive
L INDIA è stato il primo paese affrontato
essendoci molta povertà, i bambini indiani
guadagnano soldi vendendo acqua e cibo ( ad
esempio cereali ). C è talmente bisogno di cibo
che anche quando i vitelli sono affamati, li si
allontanano dalle mucche affinché le si possa
mungere maggiormente. Tipiche di questa zona sono
le spezie e, per il ruolo che la mucca ha nell
alimentazione, è considerata sacra. Altro cibo
tipico sono i ciapati, l equivalente delle
nostre piadine.
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IL NEPAL, al problema della povertà economica, si
aggiunge quello della conservazione dei cibi e
quello dell igiene. Un caso insolito agli occhi
degli europei è quello dei macellai nepalesi che,
in alcune zone del paese, sono soliti ricoprire
con una tintura gialla le carni per allontanare
gli insetti da esse.
Per quanto riguarda il sud-america abbiamo
parlato del PERU in questo paese si usa
mangiare i cibi poveri. Un esempio classico è il
riso con puré di patate e piselli. Il viaggio di
Albertini risale agli anni settanta, periodo in
quale i giapponesi si sono impossessati del
numeroso quantitativo di pesce che il Perù
possedeva. Nelle diapositive si intravedevano
anche dei ristoranti nei quali era possibile
pranzare all aperto e bere la cicia, una
bevanda del posto che può presentarsi di colore
rosso o giallo.
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La panoramica procede nel CENTRO-AMERICA, zona in
cui è molto diffuso il caffé che viene raccolto
nei mesi di novembre, dicembre e gennaio. Il
relatore ci ha raccontato che, durante il suo
viaggio,l unica bevanda che avesse a
disposizione era quella derivata dalla mescolanza
di acqua e cacao triturato. Il caffè e tipico
anche del sud-est del MESSICO. A livello
alimentare, sono diffusi i pandulse, cibi
derivati dalla mescolanza di farina, uova,
zucchero.
Conclusioni Attraverso questo viaggio tra le
abitudini alimentari nel mondo, sono emerse delle
realtà molto diverse da quelle europee. Nei paesi
presi in considerazione, i cibi sono carenti, di
natura povera, e insipidi tanto da sbalordire il
nostro relatore. Dalle immagini è emerso che tale
povertà deriva, per alcune di queste zone, da
cause economiche, ma anche dagli effetti causati
dalle guerre. Riteniamo che questo incontro sia
stato utile poiché ci ha permesso di avere un
contatto visivo con realtà che potevamo solo
immaginare essere così scioccante.
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SUPER SIZE MECosa ti succederebbe se per un mese
intero mangiassi al fast food??
In questo film un uomo decide di provare a
mangiare per un mese intero solo al McDonalds,
facendo tre pasti al giorno, colazione, pranzo e
cena. A seguirlo ci sono molti medici, che
registrano i suoi dati (altezza, peso, tasso di
colesterolo ) e li tengono sotto controllo,
giorno dopo giorno. Intanto il protagonista si
sposta allinterno degli U.S.A. da un McDonalds
allaltro, parlandoci della situazione bilancia
degli Statunitensi
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Dati inerenti al protagonista del film Dati inerenti la popolazione degli Stati Uniti
prima 65 adulti soprappeso
Peso 84 kg 17 milioni Statunitensi diabetici
Altezza 1,88 m Deltroit, città più grassa degli U.S.A.
Trigliceridi 43 1 persona su 10 è obesa
Colesterolo -200 Manattan, 83 McDonalds
Mense scolastiche cibo di bassissima qualità
1 giorno inizio dieta McDonaldiana I costi per la sanità dovuti ai problemi di peso toccano i 75 miliardi di dollari allanno
2 giorno nausea e vomito Circa 100.000 casi di malattia tumorale sono riducibili allobesità
5 giorno 88 kg (4kg) Il 75 dei cibi lavorati contiene OGM
7 giorno dolore ed oppressione al petto Lalimentazione maggiorenni è più salutare di quella dei minorenni
10 giorno dolore allo stomaco // 91 kg (7) L80 di soia messa su mercato è geneticamente modificata
17 giorno diminuzione massa muscolare Il 40 di mais messo su mercato è geneticamente modificato
18giorno alta depressione I bambini americani diventano obesi alletà di 2 anni
19 giorno iperglicemia // forte dolore al fegato 15 miliardi di dollari allanno per pubblicizzare i fast food.
30 giorno fine dieta, diamo unocchiata sotto 11 tonnellate lanno di diserbanti vengono spruzzate sui campi
dopo 1 McDonalds nutre giornalmente 46 milioni di americani
Peso 91 kg 13 mila punti vendita McDonalds in USA
Altezza 1,88 m 15 bambini americani in sovrappeso
Trigliceridi 150 McDonalds spende 2 miliardi per pubblicità
Colesterolo 230 40 delle donne sono in sovrappeso
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Il pranzo di Babette
Anno1987NazioneFrancia Regia di Axal
Gabriel
InterpretiStéphane AudranJarl KulleBodil
KjerBirgitte FederspielBentt RotheJean-Philippe
LafontBibi Andersson TramaBabette giunge in
Scandinavia dopo i giorni della Comune di Parigi
perchè ricercata dalla polizia.si rifugia in un
piccolo paesino dove lavora come donne delle
pulizie e cuoca presso due anziane sorelle,
figlie di un pastore protestante.Dopo qualche
anno a Babette giunge la notizia di aver vinto
una grande somma alla lotteria.Con quella somma
decide di organizzare un luculliano ed epicureo
pranzo per gli abitanti del villaggio per
ringraziarli.Si fa mandare tutto il necessario
dalla Francia e riesce a stupire tutti per la
raffinatezza e la bontà dei piatti cucinati.Il
regista, Gabriel Axel imbastisce, su un racconto
di Karen Blixen, un inno alla gioia. Tratto da
un racconto di Karen Blixen. Premio oscar per il
miglior film straniero del 1988.
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Visita al supermercato AO di Casalpusterlengo
  • Giovedì 16 febbraio 2006, dalle ore 8,30 alle ore
    10,30, la mia classe ed io, accompagnati dalle
    insegnanti Dosio e Volpari, siamo stati impeganti
    nella visita del supermercato AO di via Buozzi
    di Casalpusterlengo come approfondimento ed
    applicazione del progetto pluridisciplinare
    Alimentazione che stiamo affrontando in questo
    periodo.
    Dopo
    una breve passeggiata, siamo giunti al
    supermercato dove siamo stati accolti dal
    direttore il quale ci ha illustrato e spiegato
    con esempi pratici il mondo del commercio dei
    prodotti alimentari. Prima di tutto ci ha esposto
    il percorso dellAO allentrata vi sono
    prodotti facilmente deperibili, poi, procedendo
    nel percorso, vi sono via via meno deteriorabili
    a lunga scadenza o addirittura senza
    lindicazione di questa. Il direttore ci ha anche
    detto che frutta e verdura sono collocate vicino
    allingresso in quanto sono prodotti freschi di
    rapido deterioramento e di consumo quotidiano,
    mentre i surgelati sono posti in fondo al
    supermercato, affinché si acquistino per ultimi,
    senza interrompere per troppo tempo la loro
    catena del freddo. Ho successivamente notato che
    i prodotti sugli scaffali, lungo la linea
    verticale, sono collocati in base alle varie
    marche, in particolare quelli più in vista, ad
    altezza duomo, sono della Selex, marchio del
    supermercato AO. Il direttore ci ha poi riferito
    e spiegato taluni termini proprio del commercio
    di alimenti quali lay-out, display, ceck list,
    MSI, Libro Guida Ordini, inventario, prodotto
    reso, giacenza, vendita, esistenza.
    Successivamente siamo stati divisi in gruppi,
    ciascuno composto da tre persone e ad ognuno è
    stata assegnata lanalisi di un genere alimentare
    specifico. Io sono stato inserito con Fakhy e
    Chand ne gruppo dacquisto dei cereali. Dopo aver
    analizzato in modo dettagliato questi alimenti
    abbiamo compilato la scheda di lavoro assegnata
    dalla professoressa Dosio. Mentre osservavo le
    scatole dei cereali ho notato che una di esse era
    scaduta da oltre un mese.

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  • Successivamente ognuno di noi ha acquistato un
    prodotto alimentare ed, infine, dopo i
    ringraziamenti, siamo ritornati a scuola per
    seguire le lezioni di inglese e matematica.
    Luscita didattica al supermercato AO è stata
    veramente interessante, perché ho avuto modo di
    apprendere le tecniche di vendita dei prodotti
    secondo le regole di marketing definite.

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Vocabolario aggiornato in tema di alimentazione
  • Fast food trad. inglese cibo veloce parola
    usata per indicare quei tipi di ristoranti che
    hanno cibi subito pronti o molto veloci da
    preparare.
  • Happy hour trad.ingl. ora felice ha due
    significati diversi in Italiano e Inglese. In
    italiano indica un buffet al bar che sostituisce
    la cena in Inglese indica un momento (di unora
    circa) in cui la birra viene venduta a metà
    prezzo.
  • Brunch parola inglese composta da BREAKFAST
    LUNCH (colazione pranzo) e indica una colazione
    molto abbondante che sostituisce il pranzo.
  • Take-away trad.ingl. portare via indica alcuni
    tipi di ristorante che consegnano a domicilio le
    ordinazioni.
  • Junk food cibo spazzatura perché ricco di grassi

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Finger food cibo da consumare con le
mani Snack spuntino affrettato Coffee break
pausa caffè Winebar enoteca
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(No Transcript)
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INGREDIENTI FUNZIONE INTERIEZIONE NELLORGANISMO
Zucchero Energetica- plastica Usare con moderazione. Labuso causa obesità malattie metaboliche legate in modo indiretto allinsorgenza di tumri
Emulsionanti ( mono e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale Privi di valori nutririvi Dose giornaliera accettabile non determinata. Effetti collaterali non conosciuti.
Emulsionanti ( lecitina di soia) Protettiva Combatte eccesso di colesterolo prevenendo infarto, ictus, calcoli. Depura fegato e reni, favorisce digestione dei grassi.
Uova Plastica Parte bianca bomba proteica, parte rossa ricca di colesterolo. Non più di 2 o 3 alla settimana considerando quelle di preparazione.
Farina di frumento Prevalentemente energetica ma anche plastica Fornisce notevole quantità di calorie, è facilmente digeribile e assimilabile
Grassi vegetali non idrogenati Energetica Indispensabile per lorganismo usare con parsimonia, preferire ai grassi animali.
Sciroppo di glucosio Energetica Usare con moderazione. Labuso causa obesità malattie metaboliche legate in modo indiretto allinsorgenza di tumori.
Cacao magro Energetica Contiene magnesio che favorisce lassorbimento di fosforo e calcio lassenza provoca disfunzione cardiache, danni polmonari e decalcificazione delle ossa
TEGOLINO
Continua
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Fecola di patatine Energica Amido ottenuto per essicamento della patata utilizzata come addensante. Apporto calorico elevato usare con moderazione
Lattosio Energica Usare con moderazione. Labuso causa obesità, malattie metaboliche legate in modo indiretto allinsorgenza di tumori
Agenti lievitanti Plastica Ha elevato potere nutritivo, fornisce ferro e vitamine, soprattutto B, ristabilizza la flora intestinale.
Aromi Privi di valori nutritivi Dose giornaliera accettabile no determinata. Effetti collaterali non conosciuti.
Sale Plastica Indispensabile per lorganismo, in eccesso causa ipertensione arteriosa, ritenzione idrica, cellulite.
Latte intero pastorizzato Plastica Alimento fondamentale composto da proteina, lipidi, glucidi, Sali minerali, vitamine.
Latte scremato in polvere Energica- Plastica Meno calorico del latte intero e meno complete di vitamine.
Cioccolato fondente Energica Consumare con moderazione particolarmente calorico dotato di proprietà stimolanti simili alla caffeina a piccole dosi ottima fonte energetica.
Proteine del latte Plastica Contengono una elevata quantità di fosforo
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INGREDIENTI FUNZIONI EFFETTI NELL ORGANISMO
Zucchero Energetica Usare con moderazione. Labuso causa obesità, malattie metaboliche legate in modo indiretto allinsorgenza di tumori
Uova Plastica Parte bianca bomba proteica, parte rossa ricca di colesterolo, non più di due o tre volte alla settimana.
Burro Energetica Indispensabile per lorganismo, usare con parsimonia labuso ha effetti nocivi
Farina Prevalentemente energetica, ma anche plastica Fornisce notevoli quantità di calorie, è facilmente digeribile e assimilabile
Sale Plastica Indispensabile per lorganismo, in eccesso causa ipertensione arteriosa
Cioccolato fondente Energetica Consumare con moderazione, calorico
Zucchero in zollette Energetica Labuso causa obesità, malattie
Acqua ( mezzo bicchiere ) Sostanze in cui avvengono le reazioni biochimiche e fisiologiche
Pan di spagna
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INGREDIENTI FUNZIONI EFFETTI NELL ORGANISMO
Mais Prevalentemente energetica, ma anche plastica Ricco di proteina, amido, contiene vitamine e sali minerali.
Olio vegetale Energetica Indispensabile per lorganismo usare con parsimonia, preferire ai grassi animali.
Sale Plastica Indispensabile per lorganismo, in eccesso causa ipertensione arteriosa, ritenzione idrica e cellulite.
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Relazione di scienze
  • Apparato digerente

Inerente allapparato digerente abbiamo osservato
un fegato e, come qualche mese fa, uno stomaco di
granivoro. Il fegato aveva una consistenza
molliccia e viscida, tipica del tessuto
ghiandolare, internamente ed esternamente era
molto simile. Lo stomaco, invece, essendo formato
da tessuto muscolare, è molto più duro, aprendolo
si osservava il mangime del granivoro formato da
semi e mangime. Si intravedeva la sottile
pellicola che protegge il muscolo dai succhi
gastrici. Attaccato allo stomaco vi era il
proventriglio, ovvero uno stomaco ghiandolare,
dove il cibo ingerito dallanimale veniva
ammorbidito prima di entrare nello
stomaco. Abbiamo provato anche a fare un
esperimento con la bile nella cistifellea vicino
al fegato, provando ad aggiungere dellacqua e
dellolio in due vaschette differenti. Alla fine
dellora la bile e lolio erano diventati una
soluzione, mentre lacqua e la bile un emulsione,
infatti il compito della bile è quello di
immagazzinare i grassi (olio).
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Rappresentazioni organi
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Cuore di ciccia
  • Susanna Tamaro ha scritto un romanzo destinato
    soprattutto ai bambini grassi. Michele, il
    protagonista, è un bambino sovrappeso
    ossessionato da una madre tutta diete e body
    building che ogni sera gli misura la
    circonferenza di vita e gli impone disgustosi
    cibi ipocalorici. Michele affronta le sue
    tristezze stringendosi al frigorifero, il secondo
    personaggio forte della storia. Il libro è un
    manifesto contro limperativo angosciante che
    vuole tutti magri e sodi e ignora le
    problematiche affettive.
  • Lorologio sul muro batté le sei in punto.
    Michele, che stava ancora disteso sul letto, aprì
    gli occhi. Ecco, due o tre minuti avrebbe sentito
    la macchina della mamma frenare davanti a casa,
    la porta che si apriva, i suoi passi svelti che
    si dirigevano verso la cucina e poi, dopo una
    pausa, il famoso urlo. E infatti dopo un minuto e
    mezzo giunsero alle sue orecchie quei rumori
    hiiiiii, crich crich, sblam, toc toc toc, squik
    e alla fine Ahhhaaaahhhaa!

    Michele
    sospirò, si raggomitolò tutto nella sua ciccia e
    attese rassegnato il suo ingresso nella stanza.
    La porta si spalancò quasi subito.



    Michele gridò
    la mamma, gialla e viola in volto. Lhai fatto
    unaltra volta?!

    Fa fatto cosa, mammina? balbettò Michele.


    Mi prendi in giro, eh?
    Hai svuotato il frigo unaltra volta, ecco cosa
    hai fatto!
    Oh,
    non è vero, mammina, sono solo passato là davanti
    e ho dato unocchiatino dent

    Prima che finisse la frase, la mamma gli era
    piombata addosso e con due mani come artigli gli
    aveva afferrato la pancia. Aveva le mani fredde e
    le sue unghie erano lunghe. Gli tirò i due
    salvagenti della vita avanti e indietro Guarda!
    Guarda che schifo! Sono occhiatine secondo te
    questa qua dentro? Michele abbassò la testa e
    guardò la sua pancia in silenzio. Sopra
    lombelico si era formata un specie di
    meravigliosa tettoia che ricadeva con morbide
    piege verso le ginocchia.
    Sono
    occhiatine? continuava a gridare la mamma. E
    mai possibile che non ti vergogni?! La ciccia ti
    avvolge dalla testa ai piedi come un tapiro!
    Sembri una frittella, un bombolone, una
    mongolfiera, un ippopotamo un pachiderma, una
    balena! gridava sempre più forte. Michele sapeva
    che da lì a qualche istante sarebbe scoppiata a
    piangere. Andava così ogni volta. E infatti dopo
    aver detto mongolfiera la mamma allimprovviso
    diventò rossa in faccia, annaspò con le mani in
    aria, tirò su con il naso ed esplose in
    singhiozzi. Tesoro, possibile che non capisci?
    Quante folte mi hai promesso che non lo avresti
    più fatto, eh? Non ti vergogneresti se io fossi
    una donna cannone, eh? E allora perchè io non mi
    devo vergognare? Oh, tesoro, perchè non fai uno
    sforzo per volermi bene?



    Oh, mammina, io te ne
    voglio! gridò Michele.


    E allora perchè non fai uno sforzo per
    diventare un bambino normale? Cosa ti manca? Ti
    facciamo mancare qualcosa io e il papà?



  • Oh no, mammina, non mi manca niente bisbigliò
    Michele, e senza che lei vedesse si asciugò due
    lacrime che gli erano spuntate negli occhi.



    Poi andò come
    andava ogni volta. La mamma prese il quaderno
    nero con il programma di smaltimento e il metro
    giallo per sarti, lo misurò, lo fece salire nudo
    sulla bilancia, poi fece i suoi calcoli di etti e
    calorie, e alla fine pronunciò la condanna
    cinquanta giri di corsa per il giardino,
    cinquanta flessioni complete, unora e mezza di
    salti sul tappeto elastico e per completare
    lopera, al momento di andare a dormire, due
    straspaventose purghe.

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Cronaca di una vita tra anoressia e bulimia
  • La scrittrice Fabiola De Clerq è passata
    attraverso la terribile esperienza dellanoressia
    e della bulimia che racconta in Tutto il pane
    del mondo, il libro da cui è tratto il seguente
    brano. Dopo aver letto il testo prova a
    immaginare quali possono essere i motivi che
    spingono a una scelta così drammatica.

Ho cominciato a ingrassare a tredici anni. Non
volevo accettare quella che era una normale
metamorfosi delletà. Mi setivo gonfia e la
certezza e la certezza che non avrei mai più
smesso di lievitare mi procurava una tale ansia
che solo il cibo, paradossalmente, riusciva a
colmare. Ero stata fino a poco prima una bambina
normale e, tutta un tratto, dovevo convivere con
un corpo che non riconoscevo. Molte mie amiche
erano rimaste normali nel periodo della pubertà e
questo accentuava la mia angoscia, mi faceva
sentire ancora più diversa. Passavo ore davanti
allo specchio, nel tentativo di trovare un
abbigliamento che potesse farmi sentire a mio
agio, senza mai trovare una soluzione. Ero sempre
a disagio e, qualsiasi cosa indossassi di cattivo
umore. Solo raramente e per pochi attimi mi
sentivo in accordo con me stesa, ma qualsiasi
contrattempo faceva crollare questo compromesso.
Seguivo diete rigidissime,
alternate a digiuni implacabili e, di
conseguenza, il mio peso subiva oscillazioni
enormi. Il mio umore era strettamente legato al
mio peso.


Ho sedici anni, sto aspettando che mi
venga a raggiungere il mio ragazzo durante le
vacanza estive. Sono ingrassata troppo durante i
primi giorni di vacanza e ho deciso di dimagrire
nel più breve tempo possibile. Inizio un digiuno
totale di quindici giorni. Mangio solo una mela
divisa in quattro e un bicchiere dacqua.
Dimagrisco di dieci chili in dieci giorni, ma
comincio anche ad avere un irresistibile voglia
di mangiare. Mangio una fetta di dolce e mi sento
persa. Vado in bagno e, per la prima volta, mi
procuro il vomito.


In
un attimo avevo così annullato il danno fatto
mangiando quella porzione di cibo che mi avrebbe
sicuramente fatto perdere tutti i benefici del
digiuno così massacrante che mi ero imposta, o
almeno così mi sembrava. Ho trovato in questo
modo un sistema infallibile, apparentemente
facile e innocuo per poter mangiare ciò che
voglio senza dover pagare in termini di
sofferenza un insopportabile ingrassamento che mi
fa sentire inadeguata e priva di volontà. (da
Fabiola De Clercq, Tutto il pane del mondo,
Bompiani, 2002)
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  • Michele obbedì a tutti gli ordini corse sul
    prato ansimando forte, si piegò cinquanta volte,
    saltò sul tappeto elastico per il tempo esatto, e
    prima di spegnere la luce trangugiò due bicchieri
    di spaventosa purga. Poi spense la luce girò su
    un fianco e sospirò. Avrebbe dovuto essere
    felice, e invece non era felice affatto. Si
    sentiva la pancia vuota e le gambe e le braccia
    deboli come stracci. La voce comparve subito
    Sei triste? Consolati! Mangia!.

    Per
    distrarsi, allora Michele cercò di pensare a
    qualcosa di bello. Lunica cosa bella che gli
    venne in mente fu la nonna, e il mese che ogni
    estate passava a casa sua in campagna.

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Storia dellalimentazione
  • Preistoria
  • Il pasto tipo degli uomini primitivi, per noi che
    viviamo nel XXI secolo, potrebbe essere poco
    attraente termiti, cavallette, formiche o
    piccoli topi di campagna, oppure uova di uccello,
    tuberi o radici. Periodicamente si consumano
    carni crude di grandi animali o di pesci.
  • Neolitico
  • Sono stati appena scoperti lagricoltura e
    lallevamento, così si possono mangiare i cereali
    e le carni degli animali allevati nei territori
    delle tribù. E stato scoperto anche il fuoco,
    quindi si consumano i cibi cotti.
  • Età dei metalli
  • Nelletà dei metalli, sulla tavola si aggiungono
    ai cereali la frutta e i prodotti dellorto.
  • 4000 a.C.
  • Egizi
  • Presso gli antichi egizi, cioè per almeno prima
    4000 anni prima della nascita di Cristo, il pane,
    fatto con farina di frumento o, più spesso, di
    orzo, era alla base dellalimentazione. Gli egizi
    non usavano la carne o quasi, così, insieme al
    pane, si consumavano pesce sotto sale, affumicato
    o seccato al sole, formaggio, legumi e frutta. Si
    preparavano anche focacce, dolci con frutta e
    miele. Da bere cerano già il vino e la birra, un
    po diversa da quella che conosciamo oggi non
    avevano bollicine.
  • Babilonesi
  • Più o meno nello stesso periodo, in Mesopotamia,
    i babilonesi bollivano tutto, in particolare la
    carne con cipolla, porri, aglio, sangue,
    formaggio fresco e magari anche samidu e
    shuhutinnu, piante aromatiche usate per
    insaporire i cibi. Come condimento veniva usato
    l olio di sesamo o do oliva, e come dolcificante
    il miele o la frutta.

62
  • 1000 a.C.
  • Ebrei
  • Anche per questo popolo il pane era alla base
    dell alimentazione e, oltre al pane lievitato,
    veniva preparato anche un pane senza lievito,
    detto pane azzimo. Gli ebrei consumano carne di
    montone, di vitello o di bue quella di maiale
    no, perché era proibita. Queste pietanze venivano
    lessate o arrostite, ma si trattava di cibi non
    comuni e riservati ai giorni di festa.
    Quotidianamente si consumavano legumi frutta e
    formaggi. Da bere anche qui cera il vino,ma
    cerano anche bevande ricavate dalla fermentazione
    dellorzo, del miele delle mele.
  • Greci
  • Nellantica Grecia, allora dellariston, il
    pranzo, il pasto era veloce olive, pesce fritto
    o formaggio e pane dorzo. Si conoscono
    addirittura 72 tipi diversi di pane, tra cui il
    daraton, un pane senza lievito il phaios, un
    pane scuro il semidelites, fatto con fior di
    grano il caibanites, un pane composto da varie
    farine. E poi pani con olive, uva passa e fichi
    secchi. I greci consideravano la carne un cibo di
    lusso, essa compariva solo sulle tavole dei
    ricchi la preferita era la carne di maiale,
    anche perché il pollame fece la sua comparsa solo
    nell Età classica. Le famiglie non troppo ricche
    avevano a disposizione principalmente pane e
    legumi, oppure pesci affumicati o sottosale, e
    usavano il garon, una specie di salsina a base di
    pesce e erbe aromatiche. Le famiglie molto povere
    si accontentano di pane e frutta. Ciliege, uva e
    fragole erano molto comuni, mentre le pesche, di
    origine persiana, furono portate in Grecia dopo
    il IV secolo a.C. Da bere, anche qui, c era il
    vino, che si consumava anche nei thermopolita, i
    bar dellepoca. Cera anche una bevenda, il
    kikeon, a base di farina dorzo, semi di
    coriandolo e lino, vino, formaggio grattuggiato e
    foglioline di menta.

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Fenici In tavola erano disponibili zuppe di farro
o di legumi come lenticchie, fave o ceci. Insieme
al pane, fatto con farina dorzo, si consumavano
cipolle, radici commestibili, cetrioli o lattuga.
In una famiglia ricca si gustava anche
dellottima selvaggina in una povera, invece,
del buon pesce. I fenici usavano conservare le
pietanze facendole essiccare o mettendole sotto
sale. I frutti più diffusi erano i fichi, uva,
datteri o melagrane. Come condimento veniva usato
lolio sesamo e miele si usavano per i dolci. Si
bevevano birra e vino.
  • Tra il III secolo a.C. e il X secolo d.C.
  • Romani
  • I romani avevano per la buona tavola un grande
    amore. Anche per loro il pane era alla base dei
    pasti, però il suo uso si diffuse solo verso il
    II secolo a.C. Prima si mangiava una specie di
    pappa di farro e grano, detta puls. Questa veniva
    consumata con legumi come fave, lenticchie e
    ceci, oppure con la carne allo spiedo. Tra i
    romani, oltre alle solite carni come bue, agnello
    e vitello, avremmo trovato anche quella di asino,
    di ghiro, di cinghiale, di fagiano e di pavone.
    Nelle villae si allevavano i pesci, la selvaggina
    e gli uccelli. I funghi venivano cucinati col
    miele i piccioni con datteri, pepe, miele,
    aceto, vino, olio e senape e le pesche venivano
    preparate come noi facciamo le anguille marinate.
    Si trattava di una cucina in cui venivano
    mescolati sapori pungenti e sapori dolciastri
    nelle stesse pietanze, accanto allaceto e alla
    menta, si usavano il miele, il mosto cotto e la
    frutta ridotta a puré. Anche qui il vino era la
    bevanda preferita, si beveva caldo anche nei bar,
    che, a giudicare da Pompei, erano diffusi come ai
    giorni nostri.

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  • Tra lXI secolo e lXV secolo d.C.
  • Il cibo principale era la selvaggina cotta allo
    spiedo e accompagnata da un vino molto forte.
    Erano abitualmente presenti le salse forti
    infatti nel Medioevo si faceva un uso massiccio
    di spezie, sia nei cibi che nelle bevande. Si
    potevano anche assaggiare i cigni e le gru.
    Formaggi, verdure e frutta completavano i
    banchetti. I poveri, però, erano denutriti e
    correvano anche il rischio di morire di fame
    potevano consumare verdure, frutta e uova sode.
    Comunque alla base dellalimentazione medievale
    cera sempre il pane e tra le bevande quella che
    andava per la maggiore era la birra, poi il vino
    e il sidro.
  • Dal 1500 al 1600
  • La vera arte nella preparazione dei cibi inizia
    nel 1500. Con la scoperta dellAmerica e i
    contatti più facili con Asia e Africa, arrivarono
    le patate, il riso, il mais, gli asparagi, gli
    spinaci, i pomodori, ecc. Tra il XVI e il XVII
    secolo, il mais diventa lalimento di base dei
    contadini, soprattutto nellItalia
    settentrionale, sotto forma di polenta. In
    Francia, nel XVII secolo, i re cominciarono ad
    occuparsi personalmente di cucina. Luigi XIV
    amava molto le bevande cordiali, a base di
    alcol, zucchero e aromi. Al regno di Luigi XV
    risalgono il consommé e la fricassea di pollo e
    di piccione, e alcune salse che usiamo ancora
    oggi la besciamella e la maionese. Il caffè, il
    tè e la cioccolata chiudevano i pranzi più
    importanti.
  • 1700
  • Durante la grande carestia del 1769, furono le
    patate a salvare la gente dalla fame. Esse
    venivano coltivate già da molti anni in Germania
    e furono introdotte in Francia solo sotto Luigi
    XVI. Nel XVIII secolo il pranzo diventa
    loccasione per riunirsi e a Parigi viene aperta
    la prima trattoria. Larte della conservazione
    dei cibi fa enormi progressi e ora è possibile
    avere marmellate, formaggi di molte qualità,
    salumi e salsicce. Nasce larte dolciaria torte,
    pasticcini e
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