Title: SEZIONE TEMATICA
1SEZIONE TEMATICA
- POLITICHE TERRITORIALI
- E
- TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Responsabile Ugo Leone UNIVERSITA DEGLI STUDI
DI NAPOLI FEDERICO II
2SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
3SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
4SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
5SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
6SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
7SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
8SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PARTECIPANTI ALLA SEZIONE
9SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PROGETTO DIMOSTRATORE
- Il Progetto dimostratore "Tecnologie innovative e
strategie di intervento per la riduzione del
rischio ambientale in Campania" si propone di
mostrare le capacità innovative del Centro,
rispetto alle strutture esistenti,
nell'affrontare problemi ambientali rilevanti per
il territorio campano e di dimostrare come queste
capacità si possano convertire in un volano per
l'imprenditorialità nella regione. - Per quanto riguarda la sezione tematica Politiche
territoriali e trasferimento teconologico Il
Workpackage Incubazione, comunicazione e analisi
delle trasformazioni territoriali, con
particolare riferimento allarea orientale di
Napoli è organizzato in tre sottoprogetti - Incubatore
- Centro di Monitoraggio e Comunicazione
- Osservatorio delle trasformazioni territoriali.
10SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PROGETTO DIMOSTRATORE
INCUBAZIONE
Descrizione Il laboratorio INCUBATORE ha lo
scopo di creare nuove convenienze ed opportunitÃ
imprenditoriali che valorizzino le esperienze e
le competenze maturate allinterno del CRdC e
considera opportuno focalizzare la propria azione
dimostrativa sulle potenzialità di ampliamento di
impresa per soggetti industriali già presenti sul
mercato. Un processo di vera e propria
incubazione verso giovani orientati alla
creazione di nuova impresa è possibile attraverso
una preliminare fase di pre-incubazione
necessaria a quella maturazione di processi
socioeconomici, scientifici e di mercato che si
rivela indispensabile ad evitare tassi di
mortalità dimpresa troppo elevati.
Lincubazione, oggetto della attivitÃ
dimostrativa, si riferisce sia ad iniziative,
proposte, risultati che emanano dalle attivitÃ
della Sezione Politiche Territoriali e
Trasferimento Tecnologico, sia soprattutto a
ciò che proviene dalle attività delle altre
sezioni tematiche del Centro.
11SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
OBIETTIVI
1) Accompagnamento allo sviluppo di progetti
cooperativi di ricerca industriale, innovazione e
alta formazione. La Sezione ricercherà almeno
un qualificato soggetto industriale campano con
il quale definire una specifica proposta volta
allindustrializzazione di quanto sviluppato in
forma prototipale dal CRdC. Risultato
dellattività dimostrativa sarà la definizione di
uno specifico progetto di innovazione e di
formazione specialistica per il personale
coinvolto. 2) Attivazione di una azione
esemplificativa di formazione diffusa (capacity
building). Tra gli elementi che la Sezione
intende sottolineare nellambito delle attivitÃ
dimostrative vi sono da un lato quelli relativi
alla costruzione di una capacità diffusa dei vari
sistemi locali nello sviluppo di azioni dirette
alla mitigazione dei rischi ambientali, e,
dallaltro, quelli relativi allo svolgimento
delle tradizionali attività economiche e
produttive in condizioni di maggiore sicurezza e
sensibilità al rischio. In particolare, la
Sezione proporrà in unarea-campione un
intervento esemplificativo di formazione diffusa
che avrà lo scopo di sensibilizzare e orientare i
soggetti economici e produttivi locali, al fine
di aumentare la capacità diffusa di mitigazione e
difesa dai rischi ambientali, offrendo gli
strumenti più appropriati per la gestione e la
prevenzione del rischio.
INCUBAZ IONE
12SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
INCUBAZ IONE
- Il raggiungimento degli obiettivi potrà essere
verificato attraverso i seguenti milestone - 18 Mesi
- Audit interno
- Individuazione dei soggetti economici locali da
coinvolgere nelle azioni dimostrative - 24 Mesi
- Individuazione del soggetto industriale
definizione e formalizzazione di un intervento
specifico di RSTI (Ricerca, Sviluppo,
Trasferimento e Innovazione) - Redazione del materiale di supporto (cartaceo e
elettronico) - 36 Mesi
- Networking, composizione di una partnership e
redazione di un progetto pilota di RSTI - Realizzazione dell'azione pilota di capacity
building
13SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
BENEFICI ATTESI
INCUBAZ IONE
1. Il primo beneficio atteso è la progressiva
creazione di una rete di relazioni e
lattivazione di processi di networking e
interscambio tra il Centro ed il sistema
produttivo campano capaci di fornire in
prospettiva opportunità di committenza per il
Centro stesso e, dunque, occasioni di
autofinanziamento. 2. Lazione pilota di
formazione diffusa (capacity building) permetterÃ
di mettere a punto protocolli/procedure di
interrelazione tra Centro, Amministrazione
Pubblica e Associazioni professionali utili ad
avviare sistematiche azioni di trasferimento
tecnico-scientifico ai soggetti economici e
tecnici che operano sul territorio campano. I
benefici attesi si riferiscono alla possibilitÃ
di attivare lo sviluppo di una organica capacitÃ
di mitigazione e riduzione dei rischi ambientali
connessi con luso del territorio. Tra i
risultati dellazione dimostrativa va annoverata
la messa a punto e realizzazione di moduli
didattico-formativi che potranno essere
disponibili anche per altre realtà del nostro
Paese soggette ad elevati rischi ambientali.
14SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
SOGGETTI ATTUATORI PARTECIPANTI
INCUBAZ IONE
- Progetto Speciale Clima Globale, ENEA
- Consorzio Technapoli
- Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e
delle Aree Interne della Campania.
15SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PROGETTO DIMOSTRATORE
CENTRO DI MONITORAGGIO E COMUNICAZIONE
Descrizione Il laboratorio MONITORAGGIO E
COMUNICAZIONE mira a fare emergere con chiarezza
le reali esigenze del territorio della Regione
Campania in tema di difesa dal rischio
ambientale, verificando approfonditamente le
dinamiche della domanda e dellofferta di
innovazione. Le azioni dimostrative consisteranno
nella sperimentazione di due importanti
tipologie di attività del laboratorio.
16SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
OBIETTIVI
MONITORAGGIO
1. Screening delle potenzialità di Spin-Off
offerte dal CRdC. La Sezione realizzerÃ
unazione di verifica dei risultati e dei
prodotti del CRdC, finalizzata ad individuare
prospettive di nascita di nuova impresa o di
sviluppo di nuove opportunità di business, nelle
quali possano essere eventualmente coinvolte
risorse umane che si distaccano dal CRdC o dai
soggetti attuatori. In particolare, saranno
esaminati gli ambiti in cui lattività di ricerca
è matura per il passaggio ad una dinamica a
carattere imprenditoriale. 2. Sviluppo di
interventi-pilota di sensibilizzazione e
divulgazione. La Sezione intraprenderÃ
specifiche azioni pilota di sensibilizzazione e
divulgazione finalizzate a far conoscere e
diffondere le competenze, le attività ed i
risultati del CRdC. Tali azioni potranno
realizzarsi in particolare in occasione di eventi
scientifici a valenza nazionale ed internazionale
da svilupparsi in Campania.
17SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
ATTREZZATURE DA ACQUISIRE
MONITORAGGIO
Sistema informativo WEB oriented (Area
Repository Data, Storage Server Cluster)
18SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
BENEFICI ATTESI
MONITORAGGIO
1. Dalla fase di screening delle potenzialità di
Spin-Off i benefici che scaturiscono sono la
possibilità di verifica del know-how e delle
tecnologie sviluppate allinterno del Centro, dei
mercati di riferimento e dei possibili partner al
fine di evidenziare le potenzialità del Centro in
termini di autofinanziamento al termine del
triennio iniziale di attività . 2. Dagli
interventi-pilota di sensibilizzazione e
divulgazione deriverà una conoscenza diffusa
dellimmagine del Centro, delle sue attività e
delle finalità per cui opera.
19SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
SOGGETTI ATTUATORI PARTECIPANTI
MONITORAGGIO
- Progetto Speciale Clima Globale, ENEA
- Consorzio Technapoli
- Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e
delle Aree Interne della Campania.
20SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
DESCRIZIONE
OSSERVATORIO DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI
ANALISI TRASF
- Il laboratorio Osservatorio delle trasformazioni
territoriali studia ed analizza le
trasformazioni che hanno interessato ed
interessano il territorio della Regione Campania.
In tal senso, il laboratorio - opera, a beneficio delle Amministrazioni locali e
regionali, il monitoraggio e la previsione degli
effetti sulla riduzione del rischio ambientale
dei fenomeni di trasformazione degli assetti
territoriali. - definisce e quantifica idonei indicatori utili a
sviluppare le forme più opportune di
concertazione dei processi decisionali in materia
di politiche territoriali per la mitigazione del
rischio ambientale. - fornisce supporto allo sviluppo di strategie di
prevenzione, anche attraverso l'introduzione
negli strumenti della pianificazione ordinaria
della problematica del rischio ambientale - In particolare, il Progetto Dimostratore intende
evidenziare le capacità dellOsservatorio
mediante unanalisi delle azioni necessarie per
interpretare le trasformazioni territoriali in
atto su unarea della superficie regionale.
21SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
OBIETTIVI
ANALISI TRASF
- Analisi delle trasformazioni che hanno
interessato ed interessano larea orientale della
città di Napoli termine con ilm quale ci si
riferisce alla superficie di circa 120 ettari al
confine tra il Comune di Napoli ed i comuni
Vesuviani. Tale area è caratterizzata da un'ampia
realtà industriale in via di dismissione,
soggetta a riconversione in un nuovo sistema
insediativo destinato alla "produzione di beni e
servizi". - Tale area, anche dopo la chiusura della
raffineria della Q8, è caratterizzata dalla
permanenza di elevate cause di rischio per la
popolazione (circa 150.000 residenti) e per le
infrastrutture di trasporto (tratti autostradali
e ferroviarii) e sociali (scuole). - In presenza di questa situazione, già nel 1992 il
Servizio Aree a Rischio (IAR) del Ministero
dellAmbiente sollecitò assoluta priorità di
interventi urgenti.
22SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
OBIETTIVI
- L Osservatorio delle trasformazioni territoriali
intende mostrare - relativamente a questarea -
le proprie capacità di supporto alle attività del
Centro e a quelle dei soggetti preposti - ai vari
livelli di scala - alla pianificazione
territoriale. - Gli obiettivi possono dunque sintetizzarsi nei
seguenti - Identificazione delle linee fondamentali di
assetto territoriale dell'area orientale di
Napoli, con particolare riferimento alle figure
di rischio ambientale risultanti. - Analisi delle trasformazioni territoriali in atto
in ragione dei piani e dei progetti di intervento
che insistono sull'area e dei meccanismi
socioeconomici endogeni. - Analisi del ruolo dell'informazione/comunicazione
quale supporto strategico allo sviluppo e al
consolidamento delle trasformazioni territoriali
previste. - Studio dellimmagine urbano-paesistica dellarea.
- Analisi di quegli elementi di permanenza (cardini
dellorientamento spaziale primario, morfologie
naturali/artificiali, assi infrastrutturali,
archeologia industriale) che possono sia svolgere
un ruolo di volano nei processi di
trasformazione, sia caratterizzare l'identità del
nuovo paesaggio urbano. - Analisi dei vincoli e degli effetti normativi e
legislativi, ai fini del ridisegno degli assetti
territoriali relativamente allo sviluppo e alla
gestione dei sistemi e alla mitigazione dei
rischi ambientali. - Valutazione delle figure finali di rischio
ambientale emergenti dalle trasformazioni
territoriali in atto e previste.
ANALISI TRASF
23SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
SOGGETTI ATTUATORI PARTECIPANTI
ANALISI TRASF
- Dipartimento di Scienze della Terra
- Università degli studi di Napoli Federico
II - Dipartimento di Progettazione Urbana
- Università degli studi di Napoli Federico II
- Dipartimento di Scienze Ambientali
- Seconda Università degli Studi di Napoli
- Progetto Speciale Clima Globale, ENEA
- Consorzio Technapoli
- Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e
delle Aree Interne della Campania
24SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
ATTREZZATURE DA ACQUISIRE
ANALISI TRASF
Scanner 3D laser e attrezzature di supporto
25SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
ANALISI TRASF
- La ricerca si svolgerà nelle seguenti fasi, il
completamento di ciascuna delle quali costituisce
un milestone che può essere verificato per
controllare lo stato di avanzamento del progetto - Â
- 18 Mesi
- Acquisizione e organizzazione dei dati
territoriali dell'area in esame. - 24 Mesi
- Riconoscimento delle linee fondamentali di
assetto territoriale dell'area orientale di
Napoli dal secondo dopoguerra ad oggi attraverso
la realizzazione di mappature tematiche e analisi
storico-documentarie idonee a chiarire i
caratteri insediativi. - 36 Mesi
- Completamento delle attività e raggiungimento
degli obiettivi fissati attraverso la
restituzione informatizzata dei risultati delle
indagini. - Â
26SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
BENEFICI ATTESI
ANALISI TRASF
I benefici attesi dallanalisi condotta sullarea
orientale di Napoli consistono nella messa a
punto di metodologie e strumenti prototipali da
impiegare a base del funzionamento
dellOsservatorio. Lapplicazione di tali
strumenti potrà poi essere estesa allintera
superficie regionale, nella logica di supportare
gli Enti e le strutture preposte alla
salvaguardia e alla gestione del territorio. Â
27SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
UNITA OPERATIVE
Â
Alla sezione fanno capo 4 Unità Operative Â
28SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
U.O.1 Identificatori dei processi e dei risultati
- Responsabile Prof. Donatella Mazzoleni
- Fornisce supporto al CRdC per lidentificazione e
la razionalizzazione dei processi e dei risultati
prodotti dai laboratori del CRdC relativamente
allo sviluppo di nuove tecnologie, di metodologie
e di conoscenze. - A tal fine
- Analizza e razionalizza i processi e i risultati
provenienti dalle sezioni tecnico-scientifiche. - Analizza e razionalizza le componenti
metodologiche, ivi compresi software e banche
dati, sviluppate dalle sezioni tecnico-scientifich
e fornendo alle PPAA strumenti di pianificazione
territoriale e di mitigazione del rischio
ambientale. - Analizza l'innovazione tecnologica sviluppata
dalle sezioni tecnico-scientifiche con
riferimento alle strutture produttive presenti
sul territorio. - Struttura ed armonizza i diversi livelli di
conoscenza rispetto alle discipline e agli utenti
ai fini del trasferimento di conoscenze e della
formazione.
Â
29SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
U.O.2 Animazione e diffusione
- Responsabile dr. Lucio Amato
- Fornisce supporto al CRdC nella sollecitazione
e/o nella formazione della domanda di innovazione
attraverso la messa a punto di metodologie e lo
sviluppo di strumenti di - informazione (su identità , organizzazione ed
attività del CRdC) - sensibilizzazione (sulle problematiche
dellanalisi e del monitoraggio dei rischi
ambientali e sulle soluzioni disponibili e in
sviluppo) - networking (tra i diversi attori coinvolti nel
CRdC e gli attori del mercato potenziale) - promozione (delle competenze e dei servizi
offerti dal CRdC) - divulgazione (delle attività in corso e
realizzate, delle esperienze e delle competenze
maturate e dei risultati ottenuti)
Â
30SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
U.O.3 Audit e assistenza tecnico legale
- Responsabile prof. Alberto Lucarelli
- Fornisce supporto, in relazione alle figure di
rischio ambientale prodotte dal CRdC, al sistema
produttivo campano per la promozione di sistemi
di gestione ambientale in azienda attraverso
analisi ambientali ed audit normativi,
organizzativi e tecnologici ed assistenza tecnico
legale. - A tal fine
- effettua analisi ambientali dei siti produttivi
individuando i punti di forza e di criticità dei
sistemi di gestione adottati sia per gli aspetti
di tipo produttivo che di tipo organizzativo - analizza la conformità delle aziende alla
normativa nazionale ed internazionale - assiste alla pianificazione di interventi
migliorativi dei processi e dellorganizzazione
delle aziende - sostiene la diffusione di una cultura ambientale
sul territorio tesa a favorire il corretto
insediamento di nuove imprese e garantire la
compatibilità con lo sviluppo turistico della
zona.
Â
31SEZIONE TEMATICA POLITICHE TERRITORIALI E
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
U.0.4 Analisi e promozione della domanda e
dell'offerta
- Responsabile dr. Francesca D'Elia
- Fornisce supporto al CRdC per la verifica e lo
studio delle dinamiche della domanda e
dellofferta di innovazione rispetto alle
tematiche di interesse e per lo sviluppo degli
investimenti in innovazione. A tal fine - A) mette a punto metodologie di analisi e
sviluppa strumenti per - linquadramento e la verifica dellofferta di
innovazione riferita al CRdC - linquadramento e la verifica della domanda di
innovazione attuale e potenziale - la messa a punto di matrici di intervento
domanda/offerta - la razionalizzazione e la messa in rete di dati e
di informazioni di settore, di filiera e
territoriali - B) sviluppa procedure e tool di monitoraggio e
sintesi - della normativa di riferimento
- degli strumenti di pianificazione esistenti
- degli strumenti di programmazione negoziata
esistenti - delle misure e degli strumenti di sostegno a
scala regionale, nazionale ed europea - C) elabora modalità di promozione e
accompagnamento relativamente a - ambienti tematici di interscambio Domanda-Offerta
- progetti cooperativi di RSTI (Ricerca, Sviluppo,
Trasferimento e Innovazione) ed iniziative di
Alta Formazione - azioni pilota di sperimentazione cooperativa
Â