Title: Composizione fibrosa: regole di etichettatura
1Composizione fibrosa regole di etichettatura
- Legislazione EUROPEA ed ITALIANA vigente
-
- Situazione antecedente la Direttiva 96/74/CE
- D.lgtvo n. 194 del 22.05.99 (illustrazione)
- Le regole in USA
2Composizione fibrosa regole di etichettatura
- La prima azione normativa europea relativa
allarmonizzazione delle modalità di
etichettatura dei materiali tessili ha preso
luogo con la pubblicazione della Direttiva
Comunitaria 71/307/CE il 26.07.71. - In ottemperanza alla suddetta direttiva lItalia
emanò il 26.11.73 la Legge 883 che ha
rappresentato il primo provvedimento legislativo
italiano in materia. Successivamente in data
30.04.76 è stato pubblicato il decreto di
attuazione della legge 883, il DPR 515/76. La
legge 883 ha subito in seguito numerosi
aggiornamenti, a partire dalla Legge 632 del
08.08.77. - La Comunità europea, tenuto conto che
lemanazione delle varie leggi nazionali, in
ottemperanza alla Direttiva 71/307/CE, aveva
generato numerose divergenze di applicazione e
dinterpretazione, che tendevano a creare
disorientamento nei consumatori e difficoltà
nelle transazioni commerciali tra i vari paesi,
emanò la Direttiva 86/623 del 15.12.83 che
apportava parziali modifiche alla citata
direttiva. -
- Lo stato italiano recepì la direttiva dell83
emanando la Legge 669 del 04.10.86. - Ulteriori modifiche alla direttiva 86/623 furono
introdotte con la Direttiva 87/140/CE del
06.02.1987, recepita in Italia con il DM n. 482
del 12.10.87. - Viste le numerose modifiche a cui è stata
sottoposta di direttiva 71/307/CE, ai fini di una
maggiore chiarezza e comprensibilità, la
Commissione Europea ha pubblicato il 16.12.96 la
Direttiva 96/74/CE (denominazioni nel settore
tessile), che abrogava la precedente legislazione
comunitaria.
3Legislazione italiana
- LItalia ha recepito la direttiva 96/74/CE
emanando il Decreto Legislativo n. 194 del
22.05.99, legislazione italiana relativa
alletichettatura dei materiali tessili,
attualmente in vigore. Il DL n.194/99 ha abrogato
gli articoli da 1 a 13 della Legge 883/73 e succ.
modifiche ed i seguenti articoli del Regolamento
di esecuzione, DPR 515/76 (art.2,3,4,6,11,12,13,1
4). - La comparsa di alcune nuove fibre nel panorama
tecnico commerciale mondiale ha portato
alladeguamento della direttiva precedente con
lemanazione della direttiva 97/37/CE del
19.06.97. Lo stato italiano ha recepitola questa
normativa con la pubblicazione del Decreto del
19.10.1999 che integra e modifica il Dec. Lgtvo
194/99.
Direttive comunitarie Norme italiane
71/307/CE del 26.07.71. Legge 883 del 26.11.73 DPR 515/76 del 30.04.76
86/623 del 15.12.83 Legge 669 del 04.10.86
87/140/CE del 06.02.1987 DM n. 482 del 12.10.87
96/74/CE del 16.12.96 Decreto Legislativo n. 194 del 22.05.99
97/37/CE del 19.06.97 Decreto del 19.10.1999
4Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 1 (Campo di applicazione)
- Il decreto fissa i requisiti e le modalità
applicabili ai prodotti tessili per essere
immessi sul mercato interno prima di qualsiasi
trasformazione, oppure durante il ciclo ind.le e
durante le diverse operazioni inerenti alla loro
distribuzione. - Art. 2 (Definizioni)
- Per prodotti tessili si intendono tutti i
prodotti che allo stato grezzo, di semilavorati,
di lavorati, semimanufatti, manufatti
semiconfezionati o confezionati, sono
esclusivamente composti da fibre tessili. - Sono assimilati ai prodotti tessili, e perciò
assoggettati al decreto - - i prodotti contenenti almeno l80 in peso di
fibre tessili - i tessuti le cui parti tessili costituiscano
almeno l80 in peso, per la copertura di mobili,
per ombrelli, ombrelloni e, alla stessa
condizione, le parti tessili dei rivestimenti a
più strati per pavimenti, dei materassi e degli
articoli da campeggio, nonché le fodere coibenti
di calzature e guanti. - I prodotti tessili incorporati in altri prodotti
di cui siano parte integrante, qualora ne venga
specificata la composizione. - Art. 3 (Denominazioni)
- Le denominazioni delle fibre tessili e le
rispettive descrizioni sono riportate
nellallegato 1. - E vietata lutilizzazione del termine seta per
indicare fibre in filo continuo.
5Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
6Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
7Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
8Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 4 (Tolleranze)
- Soltanto un prodotto tessile composto interamente
da una stessa fibra può essere qualificato con il
termine 100 o puro o tutta. - E tollerata una quantità pari al 2 di altre
fibre sul peso del prodotto tessile, se
giustificata da motivi tecnici e non risulta da
aggiunta sistematica. - Tale tolleranza è portata al 5 per il ciclo
cardato. - Art. 5 (Denominazioni)
- Un prodotto di lana può essere qualificato lana
vergine quando è composto esclusivamente da una
fibra mai precedentemente incorporata in un
prodotto finito e che non ha subito altre
operazioni di filatura o di feltratura che quelle
richieste per la fabbricazione del prodotto. - Il termine lana vergine può essere indicato anche
in presenza di miste il cui contenuto in lana
vergine non sia inferiore al 25 e che, in caso
di mischia intima, la lana non si mescolata con
più di unaltra fibra. - La tolleranza per impurità fibrose è limitata
allo 0,3. - Art. 6 (Designazione della composizione)
- Per i prodotti composti da 2 o più fibre, di cui
una rappresenti almeno l85, i prodotti tessili
possono essere cosi etichettati -
9Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- A con la denominazione e la sua percentuale
- 91 POLIESTERE
- B- con la fibra seguita dalla dizione
- POLIESTERE minimo 91
- C - con la composizione completa in ordine
decrescente in peso - 91 POLIESTERE 9 VISCOSA
- Per i prodotti composti da 2 o più fibre, di cui
NESSUNA raggiunge l85 del peso, si deve
indicare la fibra e la di almeno 2 delle fibre
presenti in maggiore peso percentuale, seguita
dalle denominazioni delle altre fibre in ordine
decrescente di peso con o senza percentuale - Dizione altre fibre per linsieme delle
fibre, ciascuna delle quali non raggiunga il 10
in peso della composizione del prodotto può
essere utilizzata lespressione altre fibre .
Nel caso si intenda specificare il peso di una
delle fibre presenti in misura inferiore al 10
si deve anche indicare il contenuto delle altre
fibre.
55 viscosa 25 cotone 16 poliammide 4 elastam 55 viscosa 25 cotone poliammide elastam
10Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Esempio
- Misto Lino si intendono i prodotti costituiti da
trama in lino con non inferiore al 40 in peso
ed ordito in puro cotone il termine deve essere
completato con la dizione ordito puro cotone e
trama puro lino. - Tolleranza di fabbricazione è ammessa una
differenza pari a 3 riferito al peso totale tra
le percentuali indicate in etichetta e quelle
risultanti dallanalisi. - Tolleranza per aggiunta non sistematica di altre
fibre è ammessa una quantità di altre fibre non
dichiarate in etichetta pari al 2 sul peso del
prodotto tessile, se giustificata da motivi
tecnici e non risulta da aggiunta sistematica.
Tale tolleranza è portata al 5 per il ciclo
cardato. - Cumulo delle tolleranze è ammesso soltanto
qualora le fibre estranee eventualmente
constatate in sede di analisi, risultino della
stessa natura chimica di una o più fibre indicate
in etichetta. - Composizione tessile non determinata fibre
varie queste espressioni possono essere
utilizzate per qualsiasi prodotto la cui
composizione sia difficile da precisare quando
viene fabbricato. - Art. 7 (Tolleranze)
- Oltre alle tolleranze di fabbricazione ed alla
tolleranza per aggiunta non sistematica di altre
fibre vengono introdotte le seguenti tolleranze - Fibre ad effetto decorativo è ammessa la
presenza di fibre isolabili ad effetto
decorativo, non dichiarate in etichetta, fino ad
una percentuale del 7 del peso del prodotto. - Fibre ad effetto antistatico è ammessa la
presenza di fibre ad effetto antistatico (es.
metalliche), non dichiarate in etichetta, fino ad
una percentuale del 2 del peso del prodotto.
55 viscosa 25 cotone 20 altre fibre 55 viscosa 25 cotone 9 poliammide 8 seta 3 elastam
11Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
PRODOTTI TOLLERANZA
2 Presenza non sistematica di altre fibre
Prodotti 100 -puro tutto 5 Presenza non sistematica di altre fibre (cardati)
7 Presenza di fibre ad effetto decorativo
2 Presenza di fibre ad effetto antistatico
0,3 Presenza impurità altre fibre
Prodotti 100 lana vergine 7 Presenza di fibre ad effetto decorativo
2 Presenza di fibre ad effetto antistatico
0,3 Presenza impurità altre fibre
Prodotti contenenti lana 7 Presenza di fibre ad effetto decorativo
vergine in quantità ? 25 2 Presenza di fibre ad effetto antistatico
3 Tolleranza di fabbricazione
2 Presenza non sistematica di altre fibre
Prodotti misti con fibre di cui 5 Presenza non sistematica di altre fibre (cardati)
una è ? 85 oppure di cui 7 Presenza di fibre ad effetto decorativo
nessuna raggiunge l85 2 Presenza di fibre ad effetto antistatico
3 Tolleranza di fabbricazione
12Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Decreto di attuazione della legge 883 - DPR
515/76 - Art. 26 (Tolleranza globale)
- Il decreto di attuazione, ancora in vigore,
riporta quanto segue per laccertamento della
composizione fibrosa, la tolleranza globale è
ottenuta calcolando la radice quadrata della
somma del quadrato del valore della tolleranza di
fabbricazione e del quadrato del valore della
precisione del metodi di analisi. - Esempio
Etichetta Risultato analitico Tolleranze Commento
80 lana 10 nylon 10 kashmir 83 lana 11 nylon 6 kashmir Toll. di fabbricazione 3 Toll. Metodi analitici fibre animali/nylon 1 (chimico) lana/kashmir 3 (microscopico) Tolleranza globale Tg (tol.fab)2(tol.analit.)21/2 (3232)1/2 (18)1/2 4,24 Essendo la Tolleranza globale uguale a 4,24, il contenuto in kashmir rilevato può essere considerato in tolleranza, pur essendo superiore alla tolleranza di fabbricazione. WS in tolleranza tra 5,76 - 14,24
13Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 8 (Etichette e contrassegni)
- I prodotti tessili devono essere etichettati o
contrassegnati allatto di ogni operazione di
commercializzazione attinente al ciclo
industriale e commerciale letichetta ed il
contrassegno possono essere sostituiti o
completati da documenti commerciali
daccompagnamento quando questi prodotti non sono
offerti in vendita al consumatore finale. - La denominazione, i qualificativi ed i dati
relativi alla composizione in fibre tessili vanno
chiaramente indicati nei documenti commerciali. - Questo obbligo esclude limpiego di abbreviazioni
sui contratti e nelle fatture è però ammesso il
ricorso ad un codice meccanografico, a condizione
che nello stesso documento figuri anche il
significato delle abbreviazioni. - Le etichette o i contrassegni, allatto della
vendita al consumatore finale, devono essere
redatti anche in lingua italiana. - Il Regolamento di Attuazione della legge 883 (DPR
n. 515/76) prevede che letichetta possa essere
in cartone, tessuto o altro materiale. Essa deve
essere applicata al prodotto tessile, mediante
cucitura, graffatura, adesivi, allacciatura con
cordoncino fissato da apposito sigillo. Il
contrassegno è applicato direttamente al
prodotto tessile o sullinvolucro contenente il
prodotto stesso, mediante stampa,stampigliatura,
ovvero tessitura in cimosa o altrove. - Qualificativi sono consentiti se sono conformi
agli usi leali del commercio ed ai principi della
correttezza professionale. Detti qualificativi
non possono tuttavia sostituire le denominazioni
ufficiali contenute nellAllegato I del Dlgvo
194/99.
Etichettatura scorretta Etichettatura corretta
100 Lambswool 100 lana Lambswool
100 Filo di Scozia 100 cotone Filo di Scozia
14Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Al fine di uniformare e semplificare la redazione
dei documenti il Comitato di Coordinamento delle
Industrie Tessile (COMITEXIL), con sede a
Bruxelles, ha approvato ed adottato allunanimità
un Codice Meccanografico Uniforme Europeo
(Tabella 1), chiedendo alle autorità comunitarie
lautorizzazione a non riportare nei documenti la
legenda relativa alle abbreviazioni, nel caso
venga utilizzato il suddetto codice. A tuttoggi,
però, non risulta emanata nessuna norma che
approvi tale comportamento, e di conseguenza, il
significato delle abbreviazioni deve essere
sempre riportato nei documenti relativi alle
transazioni commerciali. - Si ricorda che il citato articolo 8 permette
lutilizzazione di codici meccanografici
esclusivamente nei documenti commerciali e non
nei manufatti offerti in vendita al pubblico
finale o consegnati in esecuzione di
unordinazione dello stato o di altra persona
giuridica di diritto pubblico. -
- In alcuni casi (Germania) sono presenti degli
accordi di settore tra le diverse componenti
della filiera tessile-abbigliamento, che
estendono lutilizzazione del Codice
Meccanografico Europeo (debitamente illustrato),
anche al commercio al dettaglio ed ai cataloghi
di vendita per corrispondenza. -
- A livello nazionale italiano è anche presente una
norma tecnica UNI 9963-(92) che indica le
abbreviazioni delle fibre chimiche di interesse
commerciale e tecnico (Tabella 2). Naturalmente
per lutilizzazione di queste abbreviazioni
valgono le limitazioni descritte dalle già citate
leggi e direttive comunitarie. -
- Come si potrà notare dalle successive tabelle non
esiste una grande chiarezza ed omogeneità nei
codici di abbreviazione presenti nel mercato
infatti in alcuni casi una stessa fibra viene
descritta nelle diverse norme con codici
completamente differenti (es. poliestere PL
COMITEXIL e PES UNI 9963). - Tale situazione, in teoria può comunque essere
superata dallobbligo, espresso dalle
legislazioni in materia, di descrivere per esteso
il significato dellabbreviazione. - E comunque evidente che lutilizzazione in tutta
la filiera di un codice meccanografico uniforme
(es. COMITEXIL), non possa che facilitare la
leggibilità ed il trattamento delle informazioni
fornite ai propri clienti. -
15Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 1
- CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO
(COMITEXTIL) -
16Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 1
- CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO
(COMITEXTIL) -
17Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 1
- CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO
(COMITEXTIL) -
18Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 1
- CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO
(COMITEXTIL) -
19Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 1
- CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO
(COMITEXTIL) -
20Abbreviazioni e Codici Meccanografici
- Tabella 2
- UNI 9963 - FIBRE CHIMICHE ABBREVIAZIONI
21Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 9 (Etichettature di prodotti compositi)
- I prodotti tessili composti da due o più parti
con diversa composizione fibrosa devono avere
unetichetta indicante la composizione fibrosa di
ciascuna parte. - Esempio
- Giubbotto composto da
- - corpo in tessuto 100 poliammide
- - maniche in tessuto 65 cotone 35 poliestere
- Tale etichetta non è obbligatoria per le parti
che rappresentano meno del 30 del peso totale
del prodotto. - Fodere
- La composizione fibrosa delle fodere principali
(es. fodere per giacche, giacconi, cappotti,etc)
deve essere sempre indicata, anche nel caso in
cui essa pesi meno del 30 del prodotto. - Esempio
- Cappotto in pura lana vergine con fodera in 100
rayon cupro
Corpo 100 poliammide
Maniche 65 cotone 35 poliestere
Tessuto 100 lana vergine
Fodera 100 cupro
22Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 9 (Etichettature di prodotti compositi)
- Corsetteria
- I prodotti di corsetteria possono essere
etichettati indicando la composizione globale,
oppure indicando separatamente le seguenti parti - Reggiseni
- Tessuto esterno tessuto interno delle coppe
tessuto della parte posteriore - Guaine
- Parti davanti, dietro e laterali
- Guaine intere (modellatori)
- Tessuto esterno tessuto interno delle coppe
parti frontali,laterali e posteriori. - Letichettatura non è obbligatoria per le parti
che rappresentano meno del 10 del peso totale
del prodotto. - Prodotti a corrosione
- La composizione fibrosa è data dalla totalità del
prodotto e può essere indicata precisando
separatamente la composizione del tessuto di
fondo e dello strato sottoposto a corrosione. - Ricami
- La composizione fibrosa è data dalla totalità del
prodotto e può essere indicata precisando
separatamente la composizione del tessuto di
fondo e del ricamo. Se le parti ricamate sono
meno del 10 del peso totale del prodotto,
letichettatura non è obbligatoria. - Velluti e felpe
- La composizione fibrosa è data dalla totalità del
prodotto e, ove questi prodotti presentino un
tessuto di fondo ed uno strato di usura, può
essere indicata precisando separatamente la
composizione delle due parti.
23Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 10 (Deroghe)
- Letichetta di composizione dei dei prodotti
tessili venduti a metraggio può figurare soltanto
sulla pezza o sul rotolo presentato alla vendita. - Art. 11 (obbligo di chiarezza delle
informazioni) - Art. 12 (Ulteriori modalità di etichettatura)
- Le percentuali delle fibre devono essere
calcolate escludendo i seguenti elementi - - parti non tessili, cimose, etichette,
contrassegni, paramonture, bottoni e fibbie
ricoperte di materiali tessili, accessori ed
ornamenti - Esempio
- Tessuto spalmato 100 cotone con applicazione di
resina poliuretanica (parte non tessile) - - nastri non elastici e nastri elastici,
aggiunti in posti specifici e limitati del
prodotto - - per pavimenti e tappeti tutti gli elementi
che non costituiscono strato di usura - - tessuti per mobili imbottiti (tende) orditi e
trame di legamento che non costituiscono lo
strato di usura - - supporti come rinforzi, interni del collo e
fusti, fili per cucito, imbottiture non isolanti,
etc. - - materie grasse, leganti, cariche, appretti,
prodotti di impregnazione, etc.
Etichetta non corretta Etichetta corretta
90 cotone 10 poliuretano Tessuto 100 cotone Resina poliuretano (opzionale)
24Decreto Legislativo n.194 del 22.05.1999
- Art. 13 (Controlli)
- Effettuati con i metodi di analisi previsti dalla
presente normativa. Si calcolano le percentuali
sui pesi secchi delle fibre applicando i tassi di
ripesa convenzionali descritti nellallegato II. - Art. 14 (Esclusioni)
- Le disposizioni del seguente decreto non si
applicano ai prodotti tessili che - - sono destinati ad essere esportati in paesi
terzi - - sono introdotti in transito sotto controllo
doganale nei paesi membri - - sono dati in lavorazione, senza dar luogo a
cessione onerosa, a domicilio o imprese che
lavorano conto terzi. - Art. 15 (Sanzioni)
- Art. 16 (Disposizioni finali)
- Art. 17 (Abrogazioni)
25Le regole nel mercato USA
- Rules and Regulations Under the Textile Fiber
Products Identification Act (FEDERAL TRADE
COMMISSION effective 03.03.1960 amended
07.09.86) - Il documento regolamenta i termini, le
definizioni, le modalità di etichettatura, le
tolleranze e quanto necessario per eseguire
letichettatura della composizione fibrosa di
tutti i materiali tessili, ad eccezione di quelli
compresi nel Wool Labelling Act.,
Letichettatura di composizione è ovviamente
obbligatoria per il mercato statunitense. - Si riporta un breve estratto della normativa
- Rule 1 (Terms Definited)
- Descrive i termini e le definizioni che possono
essere utilizzati per la descrizione dei
manufatti (es. elastic material, ornamentation,
wool, recycled wool, etc). - Rule 3 (Fibers Present in Amount of Less Than
5) - Le fibre presenti in quantità inferiore al 5 e
non funzionali al prodotto tessile devono essere
indicate come other fiber quando presenti più
fibre delle quali nessuna raggiunge il 5 devono
essere indicate come other fibers. - Nel caso invece che la fibra sia funzionale, deve
essere indicata la e la funzionalità - Esempio
- 96 acetate - 4 spandex for Elasticity
- Rule 4 (English Language requirement)
- Rule 5 (Abbreviations, ..)
- E vietata lutilizzazione di abbreviazioni nelle
etichette.
26Le regole nel mercato USA
- Rule 6 (Generic names)
- Descrive lutilizzazione dei termini di
designazione delle fibre (naturali), quando
eccedono il 5. - Rule 7 (Generic Names and Definitions for
Manufactured Fibers) - Descrive lutilizzazione dei termini di
designazione delle fibre artificiali e
sintetiche, quando eccedono il 5. - Rule 14 (Products containing Unknown Fibers)
- Quando il prodotto tessile è costituito da
materiali la cui composizione non è nota oppure è
altamente variabile, oppure proviene dal circuito
dei prodotti di sconda mano possono essere
utilizzati termini quali - 100 unknown fibers rags
- All undetermined fibers textile by-products
- Secondhand materials fiber content unknown.
-
- Rule 26 (Ornamentation)
- Quando le fibre a motivo ornamentali sono
presenti in quantità inferiore al 5 possono
essere non dichiarate, ma deve essere data
indicazione della loro presenza. - Possono comunque anche essere dichiarate con la
loro percentuale - Es 100 rayon Exclusive of 3 Sik
Ornamentation. - Rule 43 (Fiber Content Tolerances)
- E ammessa esclusivamente una tolleranza di
fabbricazione pari a /- 3.
27Le regole nel mercato USA
- Rules and Regulations Under the Wool Products
Labelling Act of 1939 (FEDERAL TRADE COMMISSION
effective 07.15.1941 amended 07.09.86) - Il documento regolamenta i termini, le
definizioni, le modalità di etichettatura, le
tolleranze e quanto necessario per eseguire
letichettatura della composizione fibrosa dei
materiali tessili, contenenti fibre animali
cheratiniche (lana e peli animali). - Letichettatura di composizione è ovviamente
obbligatoria per il mercato statunitense. - Si riporta un breve estratto della normativa,
dove soprattutto si hanno differenze rispetto
alla precedente regolamentazione - Rule 3 (Required Label Informations)
- Descrive che tipo di informazioni devono essere
riportate nelle etichette, ed in particolare - il contenuto delle fibre presenti
- Il massimo contenuto di lana quando presenti
materiali come imbottiture, etc - Il nome o il nr. di registrazione del produttore
assegnato dalla Federal Trade Commision - Il paese di origine del prodotto.
- Rule 17 (Use of Term All or 100)
- E ammesso quando il prodotto è costituito da una
sola fibra. Se presente fibra rigenerata deve
essere indicata ad. Esempio come Recycled
wool. E ammessa soltanto la tolleranza per
presenza di fibre di ornamento in quantità
inferiore al 5. - Rule 18 - 19 (Use of Name od Specialty Fiber and
Terms of Mohair and cashmere) - Vengono definite le modalità di etichettatura del
prodotti contenenti fibre nobili in particolare
si ricorda che lutilizzazione del termine
cashmere è ammesso per lutilizzazione delle
fibre vergini, mentre se le fibre provengono dal
processo di rigenerazione deve essere indicato
come Recycled Cashmere
28Le etichette di manutenzione
- Normativa EUROPEA ed ITALIANA vigente
- simboli GINETEX e norma EN 23758.
- Le regole in USA
29Le etichette di manutenzione in Europa
- Le etichette di manutenzione sono state
introdotte al fine di fornire al consumatore
semplici, ma corrette informazioni relativamente
ai cicli di manutenzione applicabili al manufatto
acquistato. - La grande variabilità delle composizioni fibrose
oggi presenti nei tessuti, rende sempre più
importante tale etichettatura. - Da notare che le problematiche ecologiche
connesse allutilizzazione di certi cicli di
manutenzione, ed anche il loro costo, rendono,
per un manufatto tessile, sempre più qualificante
la semplicità di manutenzione. - Le etichette, oltre che alla composizione ad alle
caratteristiche del materiale tessile devono,
ovviamente, tener conto dellinsieme del
manufatto (es. accessori, applicazioni, etc.). - SIMBOLI DI MANTENZIONE
- Nella comunità europea letichetta di
manutenzione prevede lutilizzazione di simboli
grafici di manutenzione, internazionalmente
unificati, e protetti giuridicamente da GINETEX. - Detti simboli sono descritti anche nella norma
UNI EN 23758. - Letichettatura di manutenzione è facoltativa in
Europa ad eccezione dellAustria, Danimarca,
Finlandia ed Italia. -
- In Italia, infatti a partire dal febbraio 2001,
con Circolare del Ministero dellIndustria,
concernente letichettatura di manutenzione sui
capi di abbigliamento, si riporta quanto segue
.. Le disposizioni della Legge 126/91 (Norme per
linformazione del consumatore) che stabiliscono
che i prodotti o le confezioni dei prodotti
destinate al consumatore commercializzati sul
territorio nazionale devono riportare in lingua
italiana indicazioni chiaramente visibili e
leggibili relative alle istruzioni, alle
eventuali precauzioni ed alle destinazioni duso
sono applicabili anche per la manutenzione,
compreso quindi il lavaggio dei capi di
abbigliamento.
30Le etichette di manutenzione in Europa
- I simboli di manutenzione indicano il trattamento
massimo previsto e devono essere riportati sempre
in un determinato ordine - Vaschetta simbolo grafico per il trattamento di
lavaggio ad umido (obbligatorio) - Triangolo simbolo grafico per il trattamento di
candeggio con cloro (obbligatorio) - Ferro da stiro simbolo grafico per il
trattamento di stiratura
(obbligatorio) - Cerchio simbolo grafico per il trattamento di
lavaggio a secco (obbligatorio) - Quadrato simbolo grafico per il trattamento di
asciugatura (obbligatorio) - Le etichette devono essere attaccate al capo in
modo permanente, devono resistere ai trattamenti
e risultare perfettamente leggibili. - Vedere prospetto I, II,III, IV e
- CONVERSIONE DEI SIMBOLI IN CODICI (rapporto tra
fornitore e cliente) - Per le informazioni relative alla manutenzione
che il produttore di tessuti trasmette al
confezionista, possono essere utilizzati dei
codici derivanti dalle istruzioni di lavaggio.
(vedere tabella seguente)
31(No Transcript)
32(No Transcript)
33(No Transcript)
34(No Transcript)
35(No Transcript)
36Le etichette di manutenzione negli USA
- CARE LABELING OF TEXTILE WEARING APPAREL AND
CERTAIN PIECE GOODS - (Federal Trade Commission - Trade Regulation
Rule) - 423.1 Definitions.
- (a) Care label means a permanent label or tag,
containing regular care information and
instructions, that h attached or affixed in such
a manner that it will not become separated from
the product and will remain legible during the
useful life of the product. - (b) Certain piece Goods means textile products
sold by the piece from bolts or rolls for the
purpose of making home sewn textile wearing
apparel. This includes remnants, the fiber
content of which known, that are cut by or for a
retailer but does not include manufacturers
remnants, up to ten yards long, that are dearly
and conspicuously marked pound goods or
"fabrics of undetermined origin " (i.e., fiber
content not known and cannot be early
ascertained) and trim, up to five incheswide. - (c) Dryclean means a commercial process by which
soil is removed from products or specimens in a
machine which uses common organic solvent (e.g.
petroleum, perchlorethylene, fluorocarbon). the
process may also includeadding moisture to the
solvent, up to 75 relative humidity, hot tumble
drying up to 160 degrees F (71 degrees C) and
restoration by steam press or steam-air
finishing. - (d) machine Wash means a process by which soil is
removed from products in a specially designed
machine using water, detergent or soap and
agitation. When no temperature be given, e.g.,
warm" or "cold, hot water up to 150 degrees F
(68 degrees C) can be regularly vied. - (e) Regular Care means customary and routine
care, not spot care. - (f) Textile Product means any commodity, woven,
knit or otherwise made primarily of fiber, yarn
or fabric and intended for sale or resale,
requiring care and maintenance to effectuate
ordinary use and enjoyment. - (g) Textile wearing Apparel means any finished
garment or article of clothing made from a
textile product that is customarily used to cover
or protect any part of the body, including
hosiry, excluding footwear, gloves, hats or other
articles used exclusively to cover or protect the
head or hands.
37Le etichette di manutenzione negli USA
- 423.2 Terminology.
- (a) Any appropriate terms may be used on care
labels or care instructions so long as they
dearly and accurately describe regular care
procedures and otherwise fulfill the requirements
of this regulation. - (b) any appropriate symbols may be used on care
labels or care instructions, in addition to the
required appropriate terms so long as the terms
fulfill the requirements of this regulation. - (c) The terminology set forth in Appendix A may
be used to fulfill the requirements of this
regulation. - 423.3 What this regulation does.
- This regulation requires manufacturers and
importters oftextile wearing apparel and certain
piece goods, in or affecting commerce, as
"commerce" b defined in the Federal Trade
Commission Act, to provide regular care
instructions at the time such products are sold
to purchasers through the use of care labels or
other methods described in this Rule. - 423.4 Who is covered
- Manufacturers and importers of textilewearing
appar' and certain piece goods are covered by
this regulation. This includes any person or
organization that directs or controls the
manufacture or importation of covered products. - 423.5 Unfair or deceptive acts or practices,
- (a) Texts wearing apparel and certain piece
goods. In connection with the sale, in or
affecting commerce, of textile wearing appar' and
certain piece goods, it h an unfair or deceptive
act or practice for a manufacturer or importer - (1) to fail to disclose to a purchaser, prior to
sale, instructions which prescribe a regular care
procedure n for the ordinary use and enjoyment of
the product - (2) to fail to warn a purchaser, prior to sale,
when the product cannot be cleaned by any
cleaning procedure, without brag harmed - (3) to fail to warn a purchaser, prior to sale,
when any part of the prescribed regular care
procedure, which a consumer or professional.
Cleaner could reasonably be expected to use.
would harm the product or others being cleaned
With it - (4) to fail to provide regular care instructions
and warnings. except as to piece goods. in a form
that can be referred to by the consumer
throughout the useful life of the product
38Le etichette di manutenzione negli USA
- (5) to fail to possess. prior to sale. a
reasonable basis for all regular care information
disclosed to the purchaser. - (b) Violations of this regulation. The Commission
has adopted this regulation to prevent the unfair
or deceptive acts or practices. defined in
subsection (a) of this Section. Each manufacturer
or importer covered by this regulation must
comply with the requirments in 423.2 and 423.6
through 423.8 of this regulation. Any
manufacturer or importer who complies with the
requirements of 423.2 and 423.6 through 423.8
does not violate this regulation. - 423.6 Textile wearing apparel.
- This section applies to textile wearing apparel.
- (a) Manufacturers and importers must attach care
labels so that they can be seen or easily found
When the product is offered for sale to
consumers. If the product is packaged. displayed.
or folded so that customers cannot see or easily
find the label, the cere information miff also
appear on the outside of the package or on a hang
tag fastened to the product. - (b) Care labels must state what regular care is
needed for the ordinary use of the product. In
general, labels for textile wearing apparel must
have either a washing instruction or a
drycleaning instruction. If a washing instruction
is included, it must comply with the requirements
set forth in paragraph (b)(1) of this section. If
a drycleaning instruction is included, it must
comply with the requirements set forth in
paragraph (b)(2) of this section. If either
washing or drycleaning can 4 used on the product
the label need have only one of these
instructions. If the product cannot he cleaned by
any available cleaning method without being
harmed, the label must so state. For example, if
a product would he harmed both by washing and by
drycleaning, the label might cay "Do not wash
do not dryclean," or "Cannot he successfully
cleaned.") The instructions for washing and
drycleaning ere as follows - (1) Washing, drying, ironing, bleaching and
warning instructions must forlltw these
requirements - (i) Washing. The label must state whether the
product should be washed by hand or machine. The
label .must also state a water temperature that
may be used. However, if the regular use of hot
water will not harm the product, the label need
not mention any water temperature. For example,
"Machine wash" means hot. warm or cold water can
be used.) - (ii) Drying. The label must state whether the
product should be dried by machine or by some
other method. If machine drying is called for,
the label must also state a drying temperature
that may be used. However, if the regular use of
a high temperature will not harm the product, the
label need not mention any drying temperature.
For example, "Tumble dry" means that a high,
medium, or low temperature setting can be used. - (iii) Ironing. Ironing must be mentioned on a
label only if it will be needed on a regular
basis to preserve the appearance of the product.
or if it is required under Subsection (v).
Warnings. If ironing is mentioned. the label must
also state an ironing temperature that may be
used. However, if the regular use of a hot iron
Will not harm the product. the label need not
mention any ironing temperature.
39Le etichette di manutenzione negli USA
- (iv) Bleaching. (A) If all commercially available
bleaches can safely be used on a regular basis,
the label need not mention bleaching. - (B) If all commercially available bleaches would
harm the product when used on a regular basis,
the label must say "No bleach" or "Do not
bleach." - (C) If regular use of chlorine bleach would harm
the product, but regular use of a non-chlorine
bleach would not, the label must say "Only
non-chlorine bleach, when needed." - (v) Warnings. (A) If there is any part of the
prescribed washing procedure which consumers can
reasonably be expected to use that would harm the
product or others being washed with it in one or
more washings, the label must contain a warning
to this effect. The warning must use the words
"Do not," "No," "Only," or some other clear
wording. For example, if a shirt is not
colorfast, its label should state "Wash with Like
colors" or "Wash separately." If a pair of pants
will be harmed by ironing, its label should state
"Do not iron." - (B) Warnings are not n for any procedure that b
an alternative to the procedure prescribed on the
label. For example, if an instruction states
"Dry flat," it b not necessary to give the
warning "Do not tumble dry." - (2) Drycleaning.
- (i) General. If a drycleaning instruction is
included on the label, it must also state at
least one type of solvent that may be used.
However, if all commercially available types of
solvent can be used, the label need not mention
any types of solvent. The terms "Drycleanable" or
"Commercially Dryclean" may not be used in an
instruction. For example, if drycleaning in
perchlorethylene would harm a coat, the label
might say "Professionally dryclean fluorocarbon
or petroleum." - (ii)Warnings. (A) If there b any part of the
drycleaing procedure which consumers or
drycleanerscan reasonably be expected to use that
would harm the product or others being cleaned
with it, the label must contain a warning to this
effect. The warning must use the words "Do not,"
"No," "Only," or some other clear wording. For
example, the drycleaning process normally
includes moisture addition to solvent up to 75
relative humidity, hot tumble drying up to 160
degrees F and restoration by steam press or
steam-air finish. If a product can be drycleaned
in all solvents but steam should not be used, its
label should state ""Professionally dryclean. No
steam." - (b) Warnings are not n for any procedure which is
an alternative to the procedure prescribed on the
label. For example, if an instruction states
"Professionally dryclean, fluorocarbon," it is
not necessary to give the warning "Do not use
perchlorethylene,"
40Le etichette di manutenzione negli USA
- (c) A manufacturer or importer must establish a
reasonable brie for care information by
possessing prior to sale - (1) Reliable evidence that the product was not
harmed when cleaned reasonably often according to
the instructions on the label. including
instructions when silence has.a meaning. For
sample. if a shirt is labeled "Machine wash.
Tumble dry. Cool iron.." the manufacturer or
importer most have reliable proof that the shirt
is not harmed when cleaned by machine washing (in
hot water). With any type of bleach. thimble
dried (at a high setting. and ironed with a cool
iron) or - (2) Reliable evidence that the product or a fair
sample of the productwas harmed when cleaned by
methods warned against on the label. However. the
manufacturer orimporterneednothaveproofof harm
when silence does not constitute a warning. For
example, if a shirt b labeled "Machine wash warm.
Tumble dry medium", the manufacturer need not
have proof that the shirt would be harmed if
washed in hot water or dried on high setting.)
or - (3) Reliable evidence, like that described in
paragraph (c)(1) or (2) of this section. for each
component part of the product or - (4) Retable evidence that the product or a fair
sample of the product Was successfully tested.
The tests may simulate the care suggested or
Warned against on the label or - (5) Reliable evidence of current technical
literature, past experience, or the industry
expertise supporting the care information on the
label or - (6) Other reliable evidence.
- 423.7 Certain piece goods.
- This a section applies to certain piece goods
- (a) Manufacturers and importers of certain piece
goods must provide care information clearly and
conspicuously on the end of each bolt or roll. - (b) Care information must say what regular care
is needed for the ordinary use of the product.
pursuant to the instructions set forth in 423.6
of this Rule. Care information on the end of the
bolt need only address information applicable to
the fabric.
41Le etichette di manutenzione negli USA
- 423.8 Exempions.
- (a) Any item of textile wearing apparel. without
pocKets, that b totally reversible (i.e.. the
product is designed to be used With either side
as the outer part or face) is exempt from the
care label requirement. - (b) Manufacturers or importers can ask for an
exemption from thecare label requirement for any
other textile wearing apparel product orproduct
line. if the label Would harm the appearance or
usefulness of the product. The request must be
made in Writing to the Secretary of the
Cnmmission. The request must be accompanied by a
labeled sample of the product end a frill
state.ment explaining why the request should be
granted. - (c) If an item is exempt from care labeling under
(a) or (b). the con-sigmers still must be given
the required care information for the product.
Package, or in some other conspicuous place, so
that consumers will be able to see the care
information before buying the product. - (d) Manufactures and importers of products
covered by Sertion 423.5 are exempt from the
requirement for a permanent care label if the
product can be cleaned safely under the harshest
procedures. This exemption is available only if
there is reliable proof that all of the following
washing and drycleaning procedures can safely be
used on a product - (1) Machine washing in hot water
- (2) Machine drying at a high setting
- (3) Ironing at a hot setting
- (4) Bleaching with all commercially available
bleaches - (5) Drycleaning with all commercially available
solvents. - In such case, the statement "wash or dry dean,
any normal method" must appear on a hang tag, on
the package, or in some other conspicuous place,
so that consumers will be able to see the
statement before buying the product. If e product
meets the requirements outlined above, it b
automatically exempt from the care label
requirement. It is not necessary to file a
request for this exemption. - (e) Manufacturers and importers need not provide
care information with products sold to
institutional buyers for commercial use. - (f) All exemptions granted under Section
423.1(c)(1) or (2) of the Care Labeling Rule
issued on December 9, 1971, will continue to be
in effect if the product still meets the
standards on which the original exemption was
based. Otherwise, the exemption b automatically
revoked. - 423.9 Conflict with flammability standards.
- If there is a conflict between this regulation
and any regulations issued under the Flammable
Fabrics Act, the Flammable Fabrics regulation
govern over this one. - 423.10 Stayed or invalid parts.
- If any part of this regulation is stayed or held
invalid, the rest of it will stay in force.
42Le etichette di manutenzione negli USA
- Appendix A
- Glossary of Standard Terms
- 1. Washing. Machine Methods
- a. Machine wash a process by which soil may be
removed from products or sped mens through the
use of water, detergent or soap, agitation and a
machine designed for this purpose. When no
temperature h given, e.g.. "warm" or "cold". hot
water up to 150 F (66 C) can be regularly used. - b. Warm initial water temperature setting 90
to 110 F (32 to 43 C) (hand comfortable). - c. Cold initial water temperature setting same
as cold water tap up to 85 F (29 F). - d. Do not have commercially laundered do not
employ a laundry which uses special formulations.
sour rinses. extremely large loads or extremely
high temperatures or which otherwise is employed
for commercial. industrial or institutional use.
Employ laundering methods designed for
residential me or use in a self-service
establishment. - e. Small load smaller than normal washing load.
- f. Delicate cycle or gentle cycle sloW
agitation and reduced time. - g. Durable press cycle or permanent press cycle
cool down rinse or cold rinse before reduced
spinning. - h. Separately alone
- i. With like color With colors of similar hue
and intensity. - j. Wash inside out turn product inside out to
protect face of fabric - k. Warm rinse initial water tcmpcrature setting
90 to 110 F (32 to 43 C) - l. Cold rinse - initial water r temperature
setting same as cold Water tap Up to 85 F (29
C). - m. Ringe thoroughly rinse several times to
remove detergent, soap and bleach. - n. No spin or Do not spin remove material start
of final spin cycle - o. No coring or Do not wring do not use roller
wringer, nor wring by hand.
43Le etichette di manutenzione negli USA
- 2. Washing, Hand Methods
- a. Hand wash a process by which soil may be
manually removed from products or specimens
through the use of water, detergent or soap, and
gentle squeezing action. When no temperature is
given. e.g.. warm or cold, hot water up to 150 F
(68 C) can be regularly used. - b. Warm initial water temperature 90 to 110 F
(32 to 43 C) (hand comfortable). - c. Cold initial water temperature same as cold
water tap up to 85 F (29 C). - d. Separately alone.
- e. With like colors with colors of similar hue
and intensity. - f. No wring or twist handle to avoid wrinkles
and distortion. - g. Rinse thoroughly rinse,several times to
remove detergent. soap. and bleach. - h. Damp wipe only surface clean with damp cloth
or sponge. - 3. Drying. All Methods
- a. Tumble dry use machine dryer. When no
temperature setting is given, machine drying at a
hot setting may be regularly used. - b. Medium set dryer at medium heat
- c. Low set dryer at low heat.
- d. Durable prese or permanent press set dryer
at permanent press setting. - e. No heat set dryer to operate without heat.
- f. Remove promptly when items are dry, remove
immediately to prevent wrinkling. - g. Drip dry hang dripping wet with or without
hand shaping and smoothing. - h. Linc dry hang damp from line or bar in or
out of doors. - i. Linc dry in shade dry away from sun.
44Le etichette di manutenzione negli USA
- 4. Ironing and Pressing
- a. Iron Ironing is needed. When no temperature
is given iron at the highest temperature setting
may be regularly used. - b. Warm iron medium temperature setting.
- c. Cool iron lowest temperature setting.
- d. Do not iron item not to be smoothed or
finished with an iron. - e. Iron wrong side only article turned inside
out for ironing or pressing. - f, No steam or Do not steam steam in any form
not to be used. - g, Steam only steaming without contact
pressure, - h. Steam prese or Steam iron use iron at steam
setting. - i. Iron damp articles to be ironed should feel
moist. - f. Use press cloth use a dry or a damp doth
between iron and fabric. - 5. Bleaching
- a. Bleach cohen needed all bleaches may be used
when necessary. - b. No bleach or Do not bleach no bleaches may
be used. - c. Only non-chlorine bleach, when needed only
the bleach spewed may be used when necessary.
Chlorine bleach may not be used. - 6. Washing or Drycleaning
- a. Wash or dryclean, any normal method can be
machine washed in hot water, can be machine dried
at a high setting can be honed at a hot setting,
can be bleached with all commercially available
bleaches and can be drycleaned with all
commerially available solvents.
45Le etichette di manutenzione negli USA
- 7. Drycleaning. All Procedurese
- a. Dryclean a process by which soil may be
removed from products or specimens in a machine
which uses any common organic solvent (for
example, petroleum, perchlorethylene,
fluorocarbon) located in any commercial
establihment. The process may include moisture
addition to solvent up to 75 relative humidity,
hot tumble drying up to 160 F (71 C) and
restoration by steam press or steam-air
finishing. - b. Professionally dryclean use the dryclaaning
p but modified to ensure optimum results either
by a drycleaning attendant or through the use of
a drycleaniag machine which permits such
modifications or both. Such modifications or
special warnings must be included in the care
instruction. - c. Petroleum, Fluorocarbon, or Perchlorethylene
employ solvent(S) specified to dryclean the item. - d. Short cycle reduced or minimum cleaning
time, depending upon solvent used. - e. Minimum extraction least passible extraction
time. - f. Reduced moisture or low moisture decreased
relative humpty. - g. No tumble or Do not tumble do not tumble
dry. - h. Tumble warm tumble dry up to 120 F (49 C).
- i. Tumble cool tumble dry at room temperature.
- j. Cabinet dry Warm cabinet dry up to l20 F
(49 C). - k. Cabinet dry cool cabinet dry at room
temperature. - l. Steam only employ no contact pressure when
steaming. - m. No steam or Do not steam do not use steam in
pressing, finishing, steam cabinets or wands. - 8. Leather and Suede Cleaning
- a. Leather clean have celaned only by a
professional cleaner who uses special leather or
suede care methods.
46Le etichette nei paesi UE
Paese Etichetta di composizione Etichetta di manutenzione Lingua Note
AUSTRIA obbligatoria obbligatoria tedesco
BELGIO obbligatoria facoltativa qualsiasi lingua UE
DANIMARCA obbligatoria obbligatoria danese
FINLANDIA obbligatoria obbligatoria finlandese svedese Indicare in caso Facilmente infiammabile In caso di presenza di formaldeide norma SFS 4996 pone i limiti max
FRANCIA obbligatoria facoltativa francese
ITALIA obbligatoria obbligatoria italiano
GERMANIA obbligatoria facoltativa tedesco
47Le etichette nei paesi UE
Paese Etichetta di composizione Etichetta di manutenzione Lingua Note
INGHILTERRA obbligatoria facoltativa inglese In caso di indumenti da notte facilmente infiammabili warning keep away from fire.
GRECIA obbligatoria facoltativa greco (consigl.)
PAESI BASSI obbligatoria facoltativa (consigliata) olandese In caso di indumenti da notte facilmente infiammabili waarschuwing verwijderd houden van open vuur (tenere lontano dal fuoco) zelfdovend (infiammabile)
PORTOGALLO obbligatoria facoltativa portoghese
SPAGNA obbligatoria facoltativa spagnolo
48 Giuseppe Bartolini Responsabile
Tecnico LABORATORIO ANALISI I.T.I.S. Tullio
BUZZI - PRATO - Tel 39 574 589887 Fax 39
574 589890 g.bartolini_at_itisbuzzi.it