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Nuove regole per un nuovo Circolo Pd

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Nuove regole per un nuovo Circolo Pd Crisi dei partiti Propriet del ragno e della stella marina Pierluigi Bersani e Salvatore Corona Circoli Pd e territorio ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nuove regole per un nuovo Circolo Pd


1
Nuove regole per un nuovo Circolo Pd
2
Crisi dei partiti
Il sistema dei partiti e, quindi,della
rappresentanza politica è in crisi. I risultati
delle recenti elezioni amministrative hanno
comprovato il distacco della società civile dai
partiti, causato anche dal disagio sociale
avvertito nel paese. Questa condizione impone una
riflessione approfondita per individuare un
percorso che permetta di recuperare il rapporto
di fiducia con i cittadini. Limpegno deve
considerare i problemi reali delle persone che
vanno compresi, condivisi ed affrontati
attraverso la costruzione di una prospettiva
strategica nuova. Occorre valutare il modello
organizzativo del partito per realizzare i
contenuti dellart. 49 che assegna ai cittadini
il diritto di associarsi liberamente in partiti
per concorrere con metodo democratico a
determinare la politica nazionale.
3
Modelli organizzativi dei partiti
Il modello organizzativo dei partiti viene
affrontato in un articolo, pubblicato su Il Sole
24 Ore del 3 giugno 2012, da Sergio Fabbrini.
Lautore sottolinea che i due modelli di partito
realizzati negli ultimi ventanni non hanno
funzionato - Partito come organizzazione
sociale Partito come organizzazione personale.
Secondo Fabbrini il primo modello ha dato vita a
organizzazioni a difesa di interessi specifici
(sindacali, nel caso del Pd, e territoriali, nel
caso della Lega Nord) a causa di una società
frammentata e corporativa degli interessi ed il
secondo modello per nulla innovativo, ideato per
primo da Berlusconi ed utilizzato poi da altri
partiti, ha trasformato i partiti in portavoce di
una accozzaglia di lobbies, di ordini
professionali e di associazioni varie.
4
Partiti e Partecipazione democratica
  • La distinzione di Sergio Fabbrini, utile per
    capire alcuni aspetti della crisi dei partiti,
    non tratta la partecipazione politica ed accomuna
    nel medesimo modello il Pd e la Lega, ignorando
    che la Lega può essere associata al modello di
    partito come organizzazione personale.
  • La difesa dei più deboli da parte del Pd non può
    essere associata ad una forma di partito che
    esprime interessi specifici in quanto la tutela
    delle persone che presentano problemi di
    sopravvivenza rientra tra i fini generali dello
    Stato.
  • I modelli dei partiti possono essere valutati
    rapportandoli alla partecipazione democratica.
  • Per capire ulteriormente i partiti e la presenza
    che esprimono nel territorio si richiamano due
    modelli organizzativi fra di loro contrapposti
    rispetto alla partecipazione dei cittadini, dai
    quali si possono desumere degli utili elementi
  • Organizzazione ragno
  • Organizzazione stella marina.

5
Organizzazione ragno
  • Lorganizzazione ragno possiede una testa
    centrale che impartisce ordini con la pretesa che
    vengano eseguiti dalle parti periferiche del
    corpo. In tale modello prevale la gerarchia e la
    leadership autoritaria ed è assente il
    coinvolgimento e la partecipazione delle persone
    al processo decisionale. Le persone non
    coinvolte, destinatarie delle decisioni,
    reagiscono in modo negativo e quelle presenti
    esprimono una scarsa passione, appartenenza ed
    impegno.
  • Questo modello non considera la partecipazione
    democratica.
  • La forma partito è caratterizzata da una
    struttura piramidale.

6
Organizzazione stella marina
  • Lorganizzazione stella marina è caratterizzata
    dallassenza di una testa centrale, rappresentata
    da unità operative indipendenti e flessibili, e
    dalla leadership che viene esercitata da tutti i
    membri della comunità.
  • Tale modello non è facile da attuare in modo
    completo nelle organizzazioni complesse e nei
    partiti che hanno bisogno di identificarsi in una
    leadership autorevole, capace ed in grado di
    esprimere una visione condivisa. Al contrario le
    caratteristiche della stella marina possono
    essere adottate per valorizzare le persone e la
    partecipazione di massa alla vita democratica. Il
    modello organizzativo è quello della piramide
    rovesciata.

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Proprietà del ragno e della stella marina
La stella marina non ha una testa ed un cervello
e il suo corpo centrale non ha funzioni di
governo. I pescatori per eliminarle una volta
pescate le tagliavano a metà e le ributtavano
in mare invano perché le stelle marine si
autoreplicano da una parte del corpo e diventano
il doppio. Le decisioni della stella marina
provengono dai membri del corpo che cooperano.
Il Pd ha le caratteristiche della stella marina
democrazia diffusa e struttura decentralizzata.
IL Pd deve replicare la stella marina
attraverso la conservazione delle cose buone
fatte, il miglioramento continuo e la
valorizzazione delle comunità e strutture locali.
  • Il ragno è un animale formato da una testa, dagli
    occhi e dalle zampe che fuoriescono da un corpo
    centrale. Il ragno se perde la testa muore.
  • Il ragno rappresenta una struttura centralizzata
    e gerarchica. La testa del ragno invia comandi
    alle zone periferiche del corpo che non
    partecipano al processo decisionale.
  • Il ragno raffigura il partito di Berlusconi
    leadership autoritaria, assenza di democrazia
    ed unità di comando in contrasto con lart. 49
    della Costituzione. Il Pdl, partito personale, è
    andato in frantumi non a caso da quando
    Berlusconi non detiene più il potere. Il Pdl
    sembra più ad una impresa tayloristica anziché ad
    un partito democratico.

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Pierluigi Bersani e Salvatore Corona
  • In una intervista recente, pubblicata su lUnità
    il 28 maggio, Pierluigi Bersani parla di un Pd
    aperto alla società civile, ai movimenti ed alle
    associazioni. La dichiarazione di Bersani che
    condivido pienamente esprime la strategia del Pd
    da perseguire a livello centrale e periferico.

In un articolo, pubblicato su lUnità il 17
giugno, Salvatore Corona scrive Dobbiamo sentire
su di noi la responsabilità di riaffermare il
ruolo e la funzione dei partiti. Questo obiettivo
lo possiamo raggiungere solo se saremo capaci di
mettere al centro il tema della partecipazione
consapevole degli iscritti e degli elettori alla
formazione delle decisioni. In questo senso
acquista un valore decisivo la funzione
dei circoli, che devono essere l'elemento
centrale della vita del partito.
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Circoli Pd e territorio
  • Il circolo Pd è
  • lunità territoriale di base che svolge attività
    politica
  • una struttura decentrata con pochi livelli
    gerarchici
  • un organismo territoriale che a sua volta si
    decentra rispetto agli elettori ed agli iscritti
    al fine di ascoltare le opinioni e le
    riflessioni, di capire il disagio sociale e
    trovare insieme le soluzioni possibili.
  • La scarsa mobilitazione e partecipazione alla
    vita del circolo è la conseguenza della bassa
    fiducia che i cittadini ripongono nei partiti e
    del tipo di organizzazione che il circolo si è
    dato.
  • I circoli sono titolari di un ruolo strategico
    rilevante
  • rappresentano il primo anello della catena di
    partecipazione alla vita politica nella quale si
    organizza la partecipazione responsabile e
    consapevole degli iscritti e degli elettori
  • svolgono le funzioni contenute nellart. 49
    della Costituzione
  • sono contro la trasformazione dei partiti in
    strutture gerarchiche autoritarie ed in comitati
    elettorali che gravitano intorno ai notabili di
    turno (rischio attuale).

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Prospettive dei Circoli
  • Occorre ripensare i circoli Pd, stabilire
  • nuove regole e nuovi strumenti per avviare un
    grande cambiamento che coinvolga i cittadini
  • valutazione dei problemi sociali dellarea di
    competenza
  • predisposizione di proposte efficaci per la loro
    soluzione.
  • Per avviare il processo di cambiamento dal basso
    e dal territorio occorre ridisegnare i fattori
    essenziali del modello di organizzazione del
    Circolo
  • adattamento continuo allincessante cambiamento
    del pianeta e della società
  • leadership cooperativa
  • organizzazione snella e veloce
  • strategia con obiettivi chiari e tempi certi
  • metodo di lavoro che si fonda sulle comunità
  • luso delle energie e delle risorse in direzione
    del cambiamento e non della difesa dello status
    quo.
  • Il modello stella marina può essere realizzato
    nei circoli Pd attraverso la costituzione di
    comunità di passione o di entusiasmo focalizzate
    su un argomento specifico scelto dai membri.

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I fattori del cambiamento
Lavorare con gli altri e per gli altri si
consegue attraverso i seguenti obiettivi Unità
nel realizzare la strategia, Trasparenza dei
comportamenti, Visione comunitaria, Sistema
aperto alle collaborazioni degli iscritti e degli
elettori.
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Unità
La prima condizione da realizzare è lunità
allinterno del circolo per utilizzare al meglio
tutte le risorse e le capacità disponibili della
struttura. A tal fine occorre cambiare le regole
del Congresso Provinciale e Comunale che
prevedono una partecipazione diretta dei circoli
con proprie liste che si ispirano a determinate
componenti. Bersani ha voluto coinvolgere
direttamente i circoli alla vita del Partito. La
finalità della proposta è nobile ma crea dei
problemi in quanto la competizione non
dilazionabile nel momento congressuale si
trasforma dopo in divisione stabile tra i quadri.
Pertanto, è necessario cambiare le regole
prevedere la presentazione di liste provinciali o
comunali nei rispettivi Congressi territoriali.
Tale regola attenua le disgregazioni che
accompagnano la vita del circolo ed assegna agli
iscritti piena libertà di scelta. Viene
spontanea la domanda Unità su che cosa e per
quali finalità? Ritengo che lunità possa e debba
realizzarsi sui valori (solidarietà, uguaglianza,
democrazia, visione) e obiettivi condivisi che
stanno alla base del processo fondativo del Pd.
Le finalità da perseguire sono rappresentate
dalla visione di una società giusta ed equa.
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Trasparenza
Si ritiene necessario ispirare i comportamenti ed
i rapporti alla cultura della trasparenza, della
sincerità e della franchezza. Le bugie e
lopacità non consolidano lappartenenza al Pd e
creano una falsa rappresentazione della realtà
che inficia il processo decisionale ed allontana
le persone nel momento in cui scoprono di essere
stati oggetto di bugie strumentali. La sincerità
è un fattore non sostituibile per realizzare
proficui rapporti di stima e di fiducia ed una
visione comunitaria che stanno alla base
dellunità del circolo nel perseguire gli
obiettivi programmati. Si ricorda che la
politica della falsità causa corruzione,
inefficienza, speculazioni, aumento dei costi
reali per le attività economiche e cattiva
politica. Le organizzazioni che barano fanno la
fine di Enron, di Parmalat e di Lehman Brothers
e causano disastri per le persone e per
leconomia.
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Comunità
  • La comunità del circolo, che valorizzi le persone
    ed affronti i problemi reali, viene realizzata
    tramite lunità del circolo e la condivisione dei
    valori.
  • Per articolare il Circolo in comunità di passione
    occorre pazienza, impegno, conoscenza delle
    persone e dei temi di loro gradimento. Pertanto,
    si rende necessario effettuare nel territorio di
    competenza inchieste, interviste, questionari e
    relazioni personalizzate a campione nei borghi,
    analizzare e valutare i risultati di tali
    interventi ed invitare le persone più disponibili
    a collaborare nelle comunità. Si potrebbe
    adottare la banca del tempo per conoscere la
    disponibilità delle persone a lavorare nelle
    comunità. Inoltre, i problemi esposti dalle
    famiglie potrebbero trovare soluzione nel circolo
    (sostegno scolastico, consumi, virus nel PC,
    biblioteca virtuale, tempo libero ed altro). In
    sintesi occorre co-creare valore per le comunità
    locali.
  • Le comunità si caratterizzano per i seguenti
    elementi
  • sono costituite secondo le proposte delle
    persone
  • le persone scelgono spontaneamente la comunità
    alla quale aderire
  • il portavoce della comunità è eletto dai membri
  • gli obiettivi sono stabiliti dalla comunità
  • la comunità è dotata di autonomia nel perseguire
    gli obiettivi prestabiliti
  • la solidarietà è il valore che contraddistingue
    le comunità
  • gli organi del circolo mantengono con le
    comunità rapporti di collaborazione.

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Sistema aperto
  • Lobiettivo è quello di realizzare un sistema
    aperto agli elettori ed agli scritti al partito
    ed una struttura da top-down a bottom-up che
    favorisce le decisioni prese alla periferia
    (comunità) del sistema (circolo) per affrontare i
    problemi più complessi alla presenza di pochi
    elementi di controllo dallalto.
  • Occorre realizzare progetti di bottom-up
    utilizzando
  • le conoscenze e le competenze delle persone
  • le relazioni
  • la creatività (vedi video del Circolo di
    Pontecagnano)
  • la capacità di pensare oltre lequilibrio
    raggiunto perché ogni cosa ed ogni processo sono
    migliorabili
  • le nuove tecnologie, le quali vanno utilizzate
    per creare una partecipazione virtuale ed
    orizzontale dal basso e non per comunicazioni
    unidirezionali dallalto (es. groups.google, blog
    del circolo).
  • Le comunità di passione possono contribuire nella
    fase di proposta e di realizzazione dei progetti.

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Rischi dei Circoli
  • Occorre eliminare i limiti che si frappongono ad
    una gestione libera, democratica ed efficace del
    circolo (vedi intervento di Maria Rosaria
    Calvio). Di seguito i principali limiti
  • La ricerca costante di consensi allinterno del
    Partito sottovaluta limportanza di recuperare
    consensi allesterno nella società civile e
    genera conflitti e divisioni non facilmente
    componibili
  • Lobiettivo di lavorare per la propria
    sopravvivenza ed ascesa politica pone in secondo
    piano il processo di formazione ed attuazione
    della strategia del circolo, ladattamento
    continuo ai cambiamenti che avvengono nella
    società e la possibilità di lavorare con gli
    altri e per gli altri
  • Il controllo e linterferenza delle correnti
    nella vita del circolo è un ulteriore motivo di
    divisione che blocca la crescita e ladesione
    libera e responsabile delle persone al Pd.
  • Le sole attività del tesseramento e della
    propaganda centralizzata, anche se realizzate
    bene, non sono sufficienti a costruire un modello
    di circolo aperto alla società e partecipato
  • Gli incarichi tradizionali dellesecutivo che
    non creano valore e rispondono ad esigenze di
    equilibrio interno vanno eliminati e sostituiti
    con responsabilità nuove che rispondono alle
    necessità della società civile.

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DallAssemblea dei coordinatori dei circoli
  • Pierluigi Bersani Il partito deve essere
    uninfrastruttura della democrazia in ogni luogo.
    Dobbiamo essere aperti, inclusivi e amichevoli.
    Sapere tirar dentro e dare la mano. La politica
    deve sentirsi assolutamente comunità, quel
    bisogno implicito che esiste sotto la pelle del
    paese e nella vita reale dei territori. Noi
    dobbiamo essere amichevoli con tutti coloro che
    producono coesione.
  • Maria Rosaria Calvio, sindaco di Orta Nova
    Voglio che il Partito, il nostro Partito,
    esprima una politica in cui le persone non siano
    numeri. Ma una politica che abbia un tratto
    fortemente umanistico che sia capace di disegnare
    un futuro con una visione. Convinta che la
    politica non è solo comunicazione ma pensiero e
    struttura di pensiero . ascoltando le realtà
    locali. Basta con la guerra tra bande che
    infiacchiscono la buona azione locale. La gente
    non capisce la guerra per bande e si danneggiano
    gli amministratori locali che spesso non ne fanno
    parte.
  • Alessandro De Nicola, segretario circolo di
    Camerata Picena Il Partito Democratico è un
    partito vero senza padroni e non ne vogliamo
    avere mai.

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La speranza è quella di creare con il nostro
impegno tante stelle marine nei circoli al
servizio dei cittadini e delle comunità locali,
rafforzando il rapporto tra il Partito
Democratico ed il paese reale.
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