Title: Presentazione di PowerPoint
1Enterobacteriaceae
E.coli
Shigella
Salmonella
2Â MORFOLOGIA E GENERALITA
- La famiglia delle Enterobacteriaceae comprende
una grande varietà di batteri di forma variabile
da coccoidi a forme filamentose, dotati di
caratteristiche morfologiche e colturali comuni - Gram-negativi
- Aerobi e anaerobi facoltativi
- Asporigeni
- Ossidasi negativi
- Possono essere mobili per flagelli peritrichi
- Possono produrre capsula o esopolisaccaridi
3- Sono stati individuati 30 generi e più di 120
specie - La classificazione dei generi è basata su
proprietà biochimiche, struttura antigenica,
tecniche di ibridazione e sequenziamento degli
acidi nucleici.
4- Sono microrganismi ubiquitari suolo, acqua,
vegetazione, flora intestinale di molti animali
compreso luomo - 95 dei ceppi isolati, importanti dal punto di
vista medico, appartengono a 10 generi soli e
costituiscono meno di 25 specie - Causano una vasta gamma di infezioni
intestinali, setticemie (30-35) malattie
nelluomo infezioni delle vie urinarie (70) - Alcune specie sono sempre associate a malattia
(Salmonella, Shigella, Yersinia), altre sono
normale flora commensale e possono dare infezioni
opportunistiche (Escherichia, Klebsiella,
Proteus) - Le infezioni possono originare da un serbatoio
animale o avere diffusione endogena
5(No Transcript)
6Siti di Infezioneda parte delle più comuni
Enterobatteriacee (elencate in ordine di
prevalenza)
7COLONIZZAZIONE E INVASIONE DELLEPITELIO
INTESTINALE
8ANTIGENICITÀ E PATOGENICITÀ
La patogenicità degli enterobatteri è
strettamente legata alla struttura antigenica
della parete cellulare che contiene tre categorie
principali di antigeni.
CAPSULA Nel genere Klebsiella lantigene K, di
natura polisaccaridica, circonda il germe e
rappresenta la base per la suddivisione in
sierotipi. La sua localizzazione periferica può
mascherare gli antigeni sottostanti Compito
principale di questa struttura capsulare è quello
di eludere la fagocitosi e la successiva
attivazione del complemento.
ENTEROTOSSINA Lantigene somatico 0, di natura
polisaccaridica, è identificabile con
l'endotossina la cui parte attiva, di natura
lipidica (lipide A), è causa delle manifestazioni
generali comuni a tutti i Gram-negativi quali
febbre, leucopenia, attivazione della cascata del
complemento, coagulazione intravascolare
disseminata, shock.
PROTEINE FLAGELLARI Gli antigeni proteici H,
flagellari, sono deputati alla mobilità . Nelle
specie uropatogene questo carattere viene
considerato importante per linvasività e la
possibile risalita al parenchima renale. Fimbrie
o pili (P) che iniziano la colonizzazione in
distretti specifici e la produzione di proteine
che, trasportate all'esterno della cellula,
manifestano attività cito- ed entero-tossiche.
9EnterobacteriaceaeStruttura Antigenica
10FATTORI DI VIRULENZA
ENDOTOSSINA (rilasciato dopo lisi cellulare)
COMPONENTE
ATTIVITÀ Lipide A
Attivazione del
complemento
Rilascio di
citochine
Leucocitosi
Trombocitopenia
Coagulazione
intravascolare disseminata
Febbre
Diminuita
circolazione periferica
Shock e morte
11SEQUESTRO DI FATTORI DI CRESCITA
La capacità di chelare il ferro attraverso la
sintesi di enzimi con altissima affinità per
questo cofattore favorisce la sopravvivenza e lo
sviluppo delle Enterobacteriaceae nelle possibili
fasi invasive. Questi microrganismi liberano i
siderofori (enterobactina e aerobactina) che si
contrappongono alla transferrina e lattoferrina
del siero). Il ferro può essere liberato da
cellule uccise con enzimi litici.
- RESISTENZA AL KILLING SIERICO
- (UCCISIONE MEDIATA DAL SIERO)
- Sebbene la capsula protegga il batterio dal
killing sierico altri fattori, poco definiti,
possono prevenire il legame dei componenti del
complemento al batterio e la seguente lisi
complemento-mediata
12Escherichia coli
- E il patogeno opportunista più frequente.
- E lagente eziologico dell'80-90 delle
infezioni delle vie urinarie in ambito
comunitario. Dall'intestino, dove alberga nella
popolazione microbica normale, può colonizzare le
vie urinarie con meccanismo solitamente
ascendente anche grazie alla sua mobilità per
flagelli peritrichi e alla presenza di fimbrie
(tipo 1) che ne permettono l'adesione al
recettori specifici (D-mannoso) delle cellule
uroepiteliali delle basse vie escretrici - Anche se usualmente E. coli è ospitato nella
popolazione microbica normale dell'apparato
digerente, può in alcuni casi causare affezioni
intestinali che, sulla base dei diversi
meccanismi di patogenicità posti in atto, è
possibile ricondurre a cinque microrganismi
distinti
- Escherichia coli Enterotossigeni (ETEC)
- Escherichia coli Enteropatogeni (EPEC)
- Escherichia coli Enteroinvasivi (EIEC)
- Escherichia coli Enteroemorragici (EHEC)
- Escherichia coli Enteroadesivi (EAEC)
13ETEC produce enterotossina Colonizzazione
dellepitelio intestinale (adesine).Sono
responsabili di sindromi diarroiche (diarrea del
viaggiatore) dovuto alla produzione di
enterotossine termolabili (LT) e/o termostabili
(ST) (plasmide) Linfezione è caratterizzata da
diarrea acquosa crampiforme, di lieve entità che
si limita per lo più ad un senso di nausea e
prostrazione in usuale assenza di febbre La
trasmissione avviene come sempre per via
oro-fecale EIEC I ceppi EIEC provocano una
sintomatologia simile a quella presente nella
dissenteria bacillare sostenuta da Shigella. Il
meccanismo patogenetico è infatti analogo, con
invasione degli enterociti e moltiplicazione
intracellulare di E. coli cui conseguono lesioni
necrotico-emorragiche della mucosa. La
sintomatologia comprende pertanto diarrea
mucosanguinolenta, febbre, compromissione dello
stato generale e presenza di leucociti nelle
feci. La trasmissione avviene come sempre per
via oro-fecale EHEC I ceppi enteroemorragici
(EHEC), sono produttori di una tossina
citotossica simile a quella sintetizzata da
Shigella che inibisce la sintesi proteica. Dopo
una iniziale fase di adesione del germe alla
mucosa, la tossina determina una vera e propria
colite emorragica non accompagnata da febbre.
Leventuale passaggio in circolo della tossina
può determinare la sindrome emolitico-uremica
provocando danni renali. Il principale serbatoio
è rappresentato da alimenti provenienti da
animali contaminati carni macinate mal cotte e
latte crudo EAEC I microorganismi di tipo EAEC
attualmente si distinguono solo per la capacitÃ
di aderire in vitro a cellule diploidi ed in vivo
agli enterociti, provocando diarrea acquosa con
tendenza alla cronicizzazione
14(No Transcript)
15ALTRE MANIFESTAZIONI CLINICHE
- Alcuni ceppi di E. coli, in particolare quelli
provvisti di polisaccaride capsulare K, sono tra
i maggiori responsabili di meningiti neonatali, - E.coli può anche comportarsi da patogeno
opportunista, specie in ambito nosocomiale,
sostenendo infezioni delle vie respiratorie,
dell'apparato urogenitale sia nel maschio che
nella femmina ed inoltre peritoniti,
osteomieliti, artriti, sepsi, ecc.. Tali quadri
sono favoriti sia da una diminuita sorveglianza
da parte delle difese dell'ospite, sia dalla
circolazione di ceppi particolarmente virulenti.
16Salmonella Agente eziologico dellenterite,
setticemia, febbre enterica
S.typhi, Salmonella enterica serovar
Typhi S.paratyphi, Salmonella enterica serovar
Paratyphi S.choleraesuis, Salmonella enterica
serovar choleraesuisi S.typhimurium, Salmonella
enterica serovar Typhimurium S.enteritidis,
Salmonella enterica serovar Enteritidis
17- Contagio oro-fecale
- Cibi contaminati pollame, uova, prodotti caseari,
cibi poco cotti o manipolati da persone infette - La carica infettiva varia con il variare delle
persone da lt1000 organismi a oltre 10 milioni - Dopo ingestione (13 giorni incub.) gtgtfebbre,
diarrea (non sempre presente). - Dalla intestino ai linfat. noduli mesenterici,
circ. sangue -
- Isolabile da sangue, feci, urine
- Vi sono portatori sani
18CARATTERI DI PATOGENICITÀ
- Resistenza agli acidi
- MobilitÃ
- Induzione di segnali sulle cellule epiteliali
- Ruffling della membrana
- endocitosi
- secrezione IL8
- Sopravvivenza nei macrofagi (catalasi,
superossidismutasi) -
- La salmonella è ingerita con alimenti. Passa
indenne attraverso lo stomaco perché ha un
sistema genetico (ATR) di resistenza agli acidi.
Raggiunge le cellule M (microfold) dellintestino
ove stimola la endocoitosi, le supera e viene a
contatto con i macrofagi. Sfugge alla fagocitosi
e viene portata in circola atrravesrso il sitema
linfatico e quindi nel circolo ematico
19(No Transcript)
20PROTOCOLLO DIAGNOSTICO PER SALMONELLA
Prima settimana
EMOCOLTURA
Seconda settimana
COPROCOLTURA
Seconda-terza settimana
SIERODIAGNOSI DI WIDAL
21Shigella
Produce una tossina, subunità A e cinque B. Le
subunità B si legano ad un glicolipide favorendo
lingresso di A. Questa taglia rRNA 28S della sub
rib. 60S. Legame t-RNA, blocco sintesi proteica.
Sintomi dopo 3 giorni, diarrea sanguinolenta e
pus, crampi addominali, infezione autolimitante
ma trattamento antibiotico Rari i portatori
sani.
22(No Transcript)
23(No Transcript)
24Proteus mirabilis
Questo bastoncino dallo spiccato plelomorfismo
si distingue per la sua capacità di sciamare sul
terreni di coltura ricoprendo tutti gli altri
batteri con una patina che lo rende subito
riconoscibile. Non fermenta il lattoso ed è un
forte produttore di ureasi. P.mirabilis
colonizza normalmente il tratto intestinale
dell'uomo e, al pari di E. coli, può determinare
infezioni delle vie urinarie, specie in ambito
comunitario.
25FATTORI DI VIRULENZA FLAGELLI grande
modilità può risalire sino ai reni PILI
adesività ATTIVITÀ UREASICA che determina
alcalinizzazione delle urine, L
alcalinizzazione delle urine determina la
formazione di calcoli di fosfato-ammonico-magnesia
co
26Klebsiella pneumoniae
K.pneumoniae si distingue dagli altri
enterobatteri per essere assolutamente immobile.
In compenso essa sintetizza una cospicua capsula
che conferisce alle colonie un aspetto mucoso su
terreni di coltura solidi e costituisce la base
della tipizzazione degli oltre 80 sierotipi
(antigene K).
E un commensale del tratto intestinale ma è
causa di infezioni delle vie urinarle di natura
per lo più comunitarie. A livello ospedaliero
K.pneumoniae esprime tutta la sua potenziale
patogenicità . Lacronimo K.E.S. (Klebsiella,
Enterobacter-, Serratia) definisce infatti un
gruppo di patogeni accomunati dalla prevalente
diffusione nosocomiale e dalla difficoltà di
eradicazione.
27ALTRE MANIFESTAZIONI CLINICHE
K.pneumoniae come altri germi capsulati
(emofili, pneumococchi) causa polmoniti lobari,
favorite da situazioni quali alcolismo,
broncopneumopatie croniche ostruttive, deficit
immunitari. A partenza dal foci urinari o
respiratori può evolvere verso sepsi o meningiti.
28DIAGNOSI MICROBIOLOGICA
- ISOLAMENTO DA CAMPIONI DI INFEZIONI LOCALIZZATE
- Crescono con facilità nei terreni di coltura
complessi o selettivi (Agar desossicolato-citrato,
eosina-blu di metilene). Al fini identificativi
possono essere utili i terreni differenziali
quali il McConkey che permette di discriminare i
ceppi fermentanti il lattoso (es. E. coli) da
quelli privi di ß-galattosidasi - I DENTIFICAZIONE MEDIANTE PROVE BIOCHIMICHE E
SIEROLOGICHE - ANTIBIOGRAMMA
29DIAGNOSI MICROBIOLOGICA
- ISOLAMENTO DA CAMPIONI DI INFEZIONI LOCALIZZATE
- Crescono con facilità nei terreni di coltura
complessi o selettivi (Agar desossicolato-citrato,
eosina-blu di metilene). Al fini identificativi
possono essere utili i terreni differenziali
quali il McConkey che permette di discriminare i
ceppi fermentanti il lattoso (es. E. coli) da
quelli privi di ß-galattosidasi - I DENTIFICAZIONE MEDIANTE PROVE BIOCHIMICHE E
SIEROLOGICHE - ANTIBIOGRAMMA
30Salmonella
E. coli
Proteus
Chromogenic Salmonella Agar (Rambach Agar)
31APPROCCIO TERAPEUTICO
In presenza di una patologia sostenuta da
Enterobacteriaceae s'impone, specie nelle
infezioni nosocomiali, una terapia guidata
dall'antibiogramma. Lincidenza di resistenze
sconsiglia infatti un approccio empirico poichè
tra questi patogeni è frequente lo scambio di
informazioni plasmidiche che veicolano numerosi
geni capaci di conferire refrattarietà a più
antibiotici contemporaneamente.