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Einstein : La Relativit

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Einstein : La Relativit 1905-2005 : Anno mondiale della fisica La vita di Albert Albert Einstein nacque il 14 marzo 1879, da genitori ebrei nella citt tedesca ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Einstein : La Relativit


1
Einstein La Relatività
  • 1905-2005 Anno mondiale della fisica

2
La vita di Albert
  • Albert Einstein nacque il 14 marzo 1879, da
    genitori ebrei nella città tedesca di Ulm, nel
    Wurttemberg.La famiglia si trasferì a Monaco ed è
    nella città bavarese che si svolse la vita dello
    scienziato dal primo al quindicesimo anno di età.
    Latmosfera nella quale visse il giovane Albert
    non prevedeva però una forma di istruzione
    religiosa e per questo maturò in lui un profondo
    distacco da ogni forma di religione
    rilevata.Sembra strano ma Einstein non fu un
    bravo scolaro, infatti si era rifiutato di
    studiare a memoria qualsiasi cosa ciò cui si
    dedicò con vera passione fu lo studio del
    violino, un interesse che lo accompagnerà sino
    alla tarda vecchiaia.Nel 1889 si iscrisse al
    Gymnasium di Monaco che non frequentò fino alla
    fine perché preferì raggiungere la sua famiglia a
    Milano. Abbandonò la cittadinanza tedesca e si
    trasferì in Svizzera, dove tentò lesame per
    lammissione al politecnico di Zurigo, ma fu
    bocciato per la sua impreparazione in tutte le
    materie fatta eccezione della matematica. Al
    politecnico incontrò Mileva Maritsch, una ragazza
    di origini serbe, come lui studentessa di
    matematica e fisica e, contro il volere dei
    genitori, decisero di sposarsi.

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Einstein
  • Nel 1902, grazie ad una raccomandazione, riuscì a
    trovare impiego stabile all Ufficio Brevetti di
    Berna . Nel 1905 pubblicò quattro scritti di
    fondamentale importanza, fra cui uno
    sullelettrodinamica dei corpi in movimento.
    Nello stesso anno ottenne la libera docenza
    allUniversità di Berna e nel 1909 fu nominato
    professore di fisica teorica presso lUniversità
    di Zurigo lanno successivo fu chiamato alla
    medesima cattedra presso lUniversità di Praga e
    nel 1913 si trasferì a Berlino, ricoprendo la
    cattedra di fisica allAccademia Prussiana delle
    Scienze. Costretto dalle persecuzioni antisemite
    naziste nel 1933 Einstein si trasferì negli Stati
    Uniti dove divenne professore allInstitute for
    Advanced Studies di Princeton, assumendo nel 1941
    la cittadinanza Americana. Nel 1945 si ritirò
    dallattività accademica in questo periodo si
    dedicò al tentativo di elaborare una teoria
    unitaria generale del campo che unificasse la
    teoria del campo elettromagnetico e di quello
    gravitazionale. Benché questo sforzo di
    elaborazione teorica non giunse a risultati
    conclusivi, esso resta un punto basilare di
    riferimento per la scienza e la filosofia e uno
    dei punti più alti raggiunti dal pensiero
    scientifico di tutti i tempi. Morì alle 7.15 del
    mattino del 18 Aprile 1955 allospedale di
    Princeton.

4
La teoria della relatività ristretta
  • La teoria della relatività ristretta trae origine
    dagli studi di Albert Einstein e fu pubblicata
    nel 1905 in una memoria intitolataSulla
    elettrodinamica dei corpi in movimento.In quell
    articolo Einstein scrissenessuna caratteristica
    dei fatti osservati corrisponde al concetto di un
    etere assolutoFin dai tempi di Newton il
    problema principale consisteva nel trovare un
    sistema inerziale in quiete assoluta e si pensò
    di trovarlo introducendo lesistenza
    delletere,una sorta di quasi-vuoto ,impalpabile
    e legato alle stelle fisse.Tutti i sistemi
    inerziali ,secondo tale sistema,hanno quindi un
    moto rispetto alletere anche se tale moto è
    costante,cioè rettilineo uniforme.Sulla base
    dellesperimento fatto da Michelson e
    Morley,eseguito per misurare la velocità della
    Terra nelletere,con la dimostrazione finale che
    tale velocità è nulla,Einstein ipotizza che
    letere non esista e di conseguenza non esiste un
    sistema di riferimento assoluto TUTTI I MOTI
    SONO RELATIVI.Da questi presupposti Einstein
    enuncia i suoi postulati di relatività

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I Postulati della relatività ristretta
  • 1)Le leggi della fisica hanno la stessa forma in
    tutti i sistemi di riferimento inerziali.
  • 2)La luce ha una velocità finita sempre uguale in
    tutti i sistemi di riferimento inerziali.

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  • Il secondo postulato quindi pone un limite
    invalicabile alle velocità in natura.Se in
    qualsiasi sistema di riferimento inerziale un
    segnale luminoso ha la stessa velocità,sarà
    impossibile superare tale limite.Supponiamo di
    trovarci su unastronave in moto ad una velocità
    sostenuta.Se dallastronave viene inviato un
    segnale luminoso nel verso di percorrenza
    dellastronave,un osservatore fermo rispetto ad
    essa dovrebbe vedere quel segnale muoversi ad una
    velocità pari alla somma della velocità della
    luce più quella dellastronave.Il secondo
    postulato di relatività afferma che ciò non è
    veroil segnale luminoso per losservatore fermo
    si muoverà sempre alla velocità della luce.

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Dilatazione del tempo
  • Nella fisica di Galileo e Newton il tempo scorre
    in modo assoluto in tutti i sistemi di
    riferimento,infatti un intervallo di tempo tra
    due eventi in un sistema di riferimento inerziale
    è lo stesso se misurato in un altro sistema in
    moto rispetto al primo.Nella relatività ristretta
    la situazione non è la stessa.Per un osservatore
    che viaggia a velocità prossime a quella della
    luce il tempo scorre più lentamente che per
    losservatore fermo.Per losservatore in moto
    lintervallo di tempo è lo stesso,cambia la sua
    misura passando da un sistema allaltro.

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La contrazione delle lunghezze
  • Altra conseguenza della teoria della relatività
    ristretta è che un oggetto che si muove a
    velocità prossima a quella della luce appare, ad
    un osservatore in quiete,più corto rispetto alla
    dimensione delloggetto medesimo in
    quiete.Questeffetto noto come contrazione delle
    lunghezze è un effetto che non può essere
    misurato direttamente a differenza della
    dilatazione del tempo.La contrazione delle
    lunghezze e la dilatazione del tempo sono le
    conseguenze più vistose della relatività
    ristretta.

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  • Quando una particella viene accelerata sempre più
    affinchè raggiunga una velocità prossima a quella
    della luce,lenergia spesa per tale accelerazione
    si trasforma in massa,cioè aumenta la massa della
    particella in questione.Al limite,una particella
    che raggiunga la velocità della luce dovrebbe
    avere una massa infinita.
  • La relazione che lega queste grandezze è la ben
    nota
  • E mc2
  • Dove E è lenergia,m la massa e c la velocità
    della luce moltiplicata per se stessa due volte.

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  • Se un organismo vivente,dopo un volo
    arbitrariamente lungo ad una velocità
    approssimativamente uguale a quella della
    luce,potesse ritornare nel suo luogo
    dorigine,egli sarebbe solo minimamente
    alterato,mentre i corrispondenti organismi
    rimasti,già da tempo avrebbero dato luogo a nuove
    generazioni (Einstein,1911).

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  • IL PARADOSSO DEI GEMELLI
  • Albert Einstein giunse a considerare la costanza
    della velocità della luce non un risultato
    paradossale,bensì il punto di partenza per
    ribaltare i concetti newtoniani di spazioe
    tempoassoluti.A tale proposito Einstein suggerì
    ilparadosso dei gemelli ci sono due
    gemelli,inizialmente nello stesso posto e dotati
    di due orologi uguali,sincronizzati.Uno dei due
    parte per un viaggio interstellare a bordo di
    unastronave ,la cui velocità raggiunge quasi
    quella della luce,mentre laltro rimane a
    Terra.Al ritorno sulla Terra lorologio del
    gemello astronauta segna che sono trascorsi 30
    anni,mentre quello del suo gemello,rimasto a
    Terra, ne segnerà ben 50 dalla partenza
    dellastronave!

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Perché?
  • Poiché nel veicolo spaziale,in movimento ad
    altissima velocità,tutti i fenomeni scorrono più
    lentamente,nellipotesi che gli orologi biologici
    si comportino come i segnatempo,anche
    linvecchiamento avverrà con un ritmo più
    lento.In questo caso,poiché il gemello astronauta
    non compie un moto uniforme,ma deve accelerare e
    decelerare per effettuare landata e il
    ritorno,la situazione non è più
    simmetricalastronauta avrà,in effetti,vissuto
    meno rispetto al suo gemello rimasto a Terra.

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Il concetto di simultaneità
  • Una volta accettata la contrazione delle
    lunghezze,bisognava far crollare il concetto
    assoluto di simultaneità.
  • Supponiamo di avere quattro osservatori,A e B su
    un carro ferroviario in moto a velocità v ,e A e
    B fermi a Terra.Tutti gli osservatori sono
    muniti di cronometri precisi.Dal punto medio AB e
    da una sorgente in moto col carro,si lanciano
    contemporaneamente due segnali luminosi in
    direzione di A e B,nellistante in cui la
    sorgente transita per il punto medio di AB.

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  • Non essendoci moto relativo fra oservatori e
    sorgente,A e B potranno affermare di aver
    ricevuto il segnale nello stesso istante
  • TA TB
  • Così come ,appellandosi alla costanza della
    velocità della luce,anche A e B riceveranno il
    segnale nello stesso momento
  • TA TB

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  • Però sosterranno dal loro punto di vista,che A e
    B non hanno ricevuto il segnale
    contemporaneamente dato che B si muove verso il
    segnale mentre A se ne allontana quindi Il tempo
    di B sarà minore di quello di A.
  • Un ragionamento analogo lo fanno A e B nei
    confronti degli osservatori a terra. Quindi
  • Due fenomeni,simultanei per un osservatore,non lo
    sono per altri osservatori in moto relativo col
    primo.

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La dilatazione del tempo
  • Se si hanno due orologi identici,uno fermo e
    laltro in movimento,per lorologio in moto varrà
    un contrazione dei tempi data dalla formula

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La composizione della velocità
  • La costanza della velocità della luce ed il
    principio che si tratti di un limite
    invalicabile,comporta una riscrittura delle
    regole di composizione della velocità.
  • Supponiamo che da Terra parta unastronave che si
    muove nello spazio alla velocità di 200.000 Km/s
    e che,lastronave lanci una navicella con una
    velocità relativa allastronave di 150.000 Km/s.

18
  • Secondo le regole di Galileo,la navicella
    avrebbe,rispetto alla Terra,una velocità
    superiore a quella della luce,la regola di
    Einstein invece ci dà

19
Massa trasversale
20
Massa longitudinale
21
Massa ed energia
22
  • Lavoro svolto da Fusco Stefano
  • Gianfreda Valentina
  • Massolino Susanna
  • Telese Lisa
  • Torre Sabrina
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