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Isfol

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Title: Diapositiva 1 Author: fornara Last modified by: a.delellis Created Date: 3/19/2004 2:49:43 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Isfol


1
  • Roma, 15 luglio 2008
  • Gruppo di lavoro Placement
  • 2007-2013 la sfida della valutazione
  • Alessandra De Lellis e Silvia Ciampi

2
La valutazione
  • La valutazione produce analisi e giudizi sugli
    effetti della politica regionale nazionale e
    comunitaria unitariamente considerata (QSN
    2007-2013)
  • unitarietà
  • effetti

3
Una valutazione per tutte le stagioni?
  • No, cambiato il framework della valutazione
    (risorse, Regolamenti e unitarietà)
  • No, valutazione del valore aggiunto comunitario
  • No, obiettivi differenti per categorie di utenza

4
La programmazione unitaria i tanti strumenti
delle politiche di sviluppo delle risorse umane a
livello territoriale
FAS
FSE
FESR
territorio
dispositivi regionali r.u.
dispositivi nazionali r.u.
dispositivi nazionali a gestione regionale r.u.
5
La doppia sfida della valutazione delle politiche
per le risorse umane
  • Ricostruire linsieme degli strumenti di
    intervento negli ambiti oggetto di valutazione
    (direttamente o indirettamente finalizzati al
    raggiungimento di un obiettivo) allinterno di un
    quadro unitario
  • Analizzare i raccordi e le complementarietà degli
    strumenti che intervengono sugli stessi
    temi/problemi

6
Come è evoluta la valutazione
  • approccio demand-driven
  • approccio focalizzato
  • valutazione degli effetti
  • valutazione operativa e strategica
  • valutazione indipendente (interna e esterna)
    valutazione della politica unitaria
  • organizzazione valutazione (soggetti, relazioni
    fra soggetti e funzioni)
  • PUV

7
Approccio demand-driven
  • La valutazione non è utilizzata se non si è
    potuto o saputo porre le domande giuste al
    valutatore
  • quindi
  • rilevanza delle domande e del loro legame con la
    possibilità di revisione del programma

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Approccio focalizzato
  • Non più una valutazione di tutto il programma, ma
    come nellaggiornamento della valutazione
    intermedia, occorre operare delle scelte di
    temi/aree/priorità/tipi di intervento/tipi di
    intervento

9
Valutazione degli effetti .
  • Questo è il punto più conosciuto dai membri di
    questo gruppo di lavoro .
  • sappiamo che il cuore della questione è
    identificare quanto del cambiamento
    complessivamente osservato è frutto
    dellintervento/trattamento
  • e
  • abbiamo sufficiente esperienza per conoscere le
    difficoltà derivanti dalla disponibilità dei dati
    (ovvero della necessità di unorganizzazione
    preventiva dei dati necessari)

10
. ma attenzione
  • quello che chiede è il Qsn è una valutazione
    degli effetti in relazione agli obiettivi (di
    vario tipo) posti dai programmmi, dal Qsn stesso
    o dalle priorità trasversali, oltre che gli
    effetti dei singoli strumenti
  • Su questo siamo un po meno attrezzati
  • e vale la pena iniziare ad accumulare
    esperienza

11
Valutazione operativae valutazione strategica
(reg. 1083, art.47)
  • Una distinzione non chiara e di difficile
    implementazione
  • Valutazioni strategiche per esaminare
    levoluzione di un programma o di un gruppo di
    programmi in realzione alle priorità nazionali e
    comunitarie
  • Valutazioni operative per supportare il
    monitoraggio del programma operativo

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Chi realizza le valutazioni
  • Valutatori interni
  • Valutatori esterni
  • purchè in condizione di terzietà,
  • ovvero
  • funzionalmente indipendenti da autorità di
    certificazione e autorità di audit (reg.
    1083/2006)

13
Organizzazione della valutazione
  • Ovvero la definizione dei soggetti coinvolti nei
    processi valutativi, la strutturazione delle
    relazioni fra essi
  • Strumento principale il piano di valutazione

14
Il Piano di valutazione (o il piano delle
valutazioni) unitaria
  • Il Piano unitario di valutazione è lo strumento
    attraverso il quale organizzare le valutazioni.
    Ogni amministrazione approva un unico Piano per
    linsieme della politica regionale unitaria per
    il periodo 2007-2013 (delibera Cipe 21 dicembre
    2007)

15
Il processo di valutazione unitaria i Piani
(cfr. Sistema nazionale di valutazione,
Orientamenti per lorganizzazione della politica
regionale il piano di valutazione)
  • Il Piano come strumento flessibile
  • oggetti e domande di valutazione non sono
    confinati allinterno delle singole fonti di
    finanziamento
  • Sono oggetto di valutazione gli effetti degli
    interventi finanziati
  • La scelta degli ambiti e degli oggetti di
    valutazione dipenderà dalle scelte strategiche e
    dalle esigenze conoscitive. Le domande di
    valutazione dovranno invece essere definite in
    modo preciso nel momento in cui realizza la
    singola valutazione.
  • Il Piano rappresenta unazione propria
    dellazione amministrativa ed è importante che
    sia predisposto da soggetti interni
    allamministrazione
  • Il Piano dovrà contenere indicazioni precise
    sulle funzioni, la composizione e gli obiettivi
    dello Steering Group, che è chiamato a guidare e
    coordinare il processo di valutazione. La
    Commissione suggerisce di creare Steering Group
    per le singole valutazioni.

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La valutazione e le indicazioni dei Regolamenti
FSE ripresi nel documento di orientamento del SNV
  • Occorre inoltre tenere presenti le indicazioni
    del Reg.to Fse sulle valutazioni da effettuare
    (Art. 4 comma 5)
  • verifica del contributo delle azioni del FSE
    allattuazione della strategia europea per
    loccupazione
  • agli obiettivi comunitari nei settori
    dellinclusione sociale, della non
    discriminazione e della parità tra donne e
    uomini,
  • dellistruzione e della formazione nello Stato
    membro.

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Contenuto dei piani (EU WD 5)
  • Lista indicativa delle valutazioni (titoli)
  • Scopo di ciascuna valutazione
  • Domande di valutazione
  • Uso potenziale di ciascuna valutazione
  • Tempistica indicativa
  • Esterne/interne
  • Risorse finanziarie
  • Struttura di gestione delle valutazioni (p.e.,
    Steering Group)

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Gli orientamenti SNV sul contenuto dei piani
  • Assetto organizzativo (responsabile di piano,
    steering group, nucleo, adg e loro relazioni)
  • Tempistica
  • Modalità per individuazione valutazioni
  • Attività valutative già individuate (in
    particolare primi due anni)
  • Meccanismi per la garanzia della qualità delle
    valutazioni
  • Attività per la rilevazione degli indicatori
  • Attività di costruzione di capacità valutativa
  • Risorse umane e organizzative
  • Risorse finanziarie

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Supporto dal SNV
  • Diffusione di indicazioni scritte (in
    preparazione)
  • Partecipazione ad alcuni processi
    (predisposizione dei Piani, integrazione della
    valutazione nella programmazione, valutazione) su
    domanda
  • Sostegno per valutazioni a livello locale (sia
    per apprendere dalle pratiche esistenti, sia per
    fornire orientamento ove necessario)
  • Osservazione sistematica
  • Restituzione delle riflessioni
  • Altro? (p.e., discussione di esperienze di altri
    paesi, con supporto dalla CE)

20
Alcune domande
  • La vostra esperienza della costruzione del PUV?
  • La vostra posizione rispetto a coloro che
    decidono della valutazione?
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