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1ITS-HHP PER IL MONITORAGGIO DELLE COMUNITÀ
BATTERICHE RUMINALI DI BOVINE ALIMENTATE CON
SILOMAIS TRANSGENICO Bt
Borin Sara1, Cittaro Davide1, Tamburini Alberto2,
Succi Giuseppe2, Sorlini Claudia1 e Daffonchio
Daniele1 Università di Milano, Via Celoria 2,
20133 Milano 1Dipartimento di Scienze e
Tecnologie Alimentari e Microbiologiche
(DISTAM) 2Istituto di Zootecnia ?
sara.borin_at_unimi.it
Piano sperimentale
ANALISI LIQUIDO RUMINALE
3 giorni al termine di ogni periodo
ANALISI CONTENUTO NYLON BAGS (FRAZIONE SOLIDA
RUMINALE)
4 bovine fistolate sono state alimentate per un
periodo pre-prova con silomais commerciale
(silomais controllo). Sono stati quindi
effettuati 2 trial sperimentali ciascuno di 4
settimane, somministrando insilato preparato con
mais transgenico (Novartis Bt evento 176) o con
mais isogenico normale, seguendo uno schema a
cross over,con inversione della dieta al termine
del primo periodo. Nei giorni di prelievo sono
stati inseriti nella cavità ruminale per 6 ore
dei nylon bags contenenti lo stesso silomais
presente nella dieta, con lo scopo di analizzare
la microflora che colonizza direttamente il
materiale solido introdotto con la dieta.
Riproducibilità del metodo ITS-HHP
LITS-HHP fingerprinting è stato applicato al DNA
estratto in due replicati da 2 campioni di
liquido ruminale prelevati da ciascuna delle 4
bovine.
A1 A2 B1 B2 C1 C2 D1 D2
Analisi comparativa degli insilati
Il metodo ha dimostrato una buona
riproducibilità tra i campioni è stata
calcolata identità di bande pari in media
all89, e valori di similarità tra i profili tra
il 98 ed il 69
Analisi bromatologiche e di degradabilità
ruminale in vivo sono state condotte sui due tipi
di insilato, coltivati raccolti ed insilati nelle
medesime condizioni, allo scopo di valutare
quanto le diete sottoposte alle bovine fossero
sostanzialmente diverse.
Nelle analisi bromatologiche condotte sui 2
silomais non sono state riscontrate differenze
statisticamente significative (?lt0,05). Alcuni
valori sono tuttavia prossimi alla
significatività il silomais Bt contiene più
fibra ed acido lattico, in connessione con un
minor contenuto in zuccheri solubili, indici che
la fermentazione lattica è stata più intensa
durante linsilamento. Questi dati sono in
accordo con studi precedenti (Masoero et al.,
1999, Maydica)
Analisi delle comunità microbiche ruminali
Prove di digeribilità in vivo non hanno
evidenziato differenze nei 3 silomais in studio
Cluster Analysis
Dai campioni di liquido ruminale e di silomais
contenuto dei nylon bags inseriti nel rumine, è
stato estratto il DNA totale ed è stato applicato
il metodo ITS-HHP fingerprinting. I profili
ottenuti, formati rispettivamente da 263 e 219
bande polimorfiche, risultano altamente
informativi. È stata costruita una matrice di
similarità che riporta per ogni campione la
presenza/assenza di ogni banda polimorfica,
elaborata successivamente con 2 tipi di analisi
statistica Principal Component Analysis e
Cluster Analysis.
Liquido ruminale
Nylon bags
Bt
A
A/B
N
B/C
N
Bt
C
N
D
B
Bt
D
Lanalisi cluster ha raggruppato i campioni in 2
dendrogrammi di similarità che descrivono
significativamente la loro diversità
(coefficienti di correlazione 0,87 e 0,93). Anche
questanalisi riporta sostanzialmente gli stessi
risultati ottenuti con lanalisi PCA la
variabilità esistente tra le comunità batteriche
dei diversi animali è superiore alla variabilità
creata dai diversi regimi alimentari. Nel liquido
ruminale, i campioni della bovina operata (B)
risultano nettamente divergenti dagli altri,
sottolineando la variabilità conferita
dalloperazione.
Analizzando separatamente i campioni da nylon bag
di ogni singola bovina, si evidenzia che la
microflora di ciascun animale è nettamente
differenziata in base al regime alimentare.
Questo risultato si presenta solo nei campioni
provenienti da nylon bag, e non nel liquido
ruminale, che probabilmente risente maggiormente
della forte omeostasi ruminale.