ISTITUTO D - PowerPoint PPT Presentation

1 / 27
About This Presentation
Title:

ISTITUTO D

Description:

... il metodo della martingala ancora usato per la roulette, ... Teoria dei Giochi di M.S. Bernabei 1944 Theory of Games and Economic Behavior di ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:67
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 28
Provided by: unin164
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: ISTITUTO D


1
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE
ADRIANO TILGHERvia Casacampora, 3
80056ERCOLANO (NA)e-mail nais01100g_at_istruzione.
it webistitutotilgher.it
2
  • Giocare o non giocare?
  • (questo è il problema!)
  • Gioco
  • Aristotele accostò il gioco alla gioia e alla
    virtù,
  • F.Schiller affidò al gioco la funzione di tramite
    per raggiungere la libertà e lespressione
    della fantasia,
  • S.Freud segnalò ,durante il gioco, il processo di
    identificazione del bambino
  • Ciò è vero quando si tratta di gioco senza premi
    in denaro!!!!

3
IL GIOCO
  • Le componenti dei giochi sono
  • - I giocatori.
  • - Linsieme delle azioni possibili.
  • - Linformazione a disposizione per
    prendere
  • una decisione.
  • - Una descrizione di tutte le preferenze
    dei
  • giocatori sugli esiti.
  • Si classificano in base alla cooperazione, la
    somma, alle loro informazioni

4
Cooperazione
  • Un gioco si dice cooperativo se cè la
    possibilità per i giocatori di sottoscrivere
    accordi vincolanti, che possono essere di
    vantaggio per i singoli giocatori (Neumann).
  • Un gioco si dice non cooperativo quando il
    meccanismo delle decisioni riguarda i singoli
    giocatori sulla base di ragionamenti individuali
    (Nash).

5
SOMMA
  • Si definisce a somma zero un gioco nel quale
    ciò che un partecipante vince viene perso
    dallaltro.(es. poker)
  • Nei giochi a somma diversa da zero, non esiste
    un rapporto diretto tra vincite e perdite, o
    meglio non esistono sconfitti in senso stretto
    (es. Bingo)

6
GIOCHI SIMULTANEI E SEQUENZIALI
  • I giochi sono simultanei se i giocatori scelgono
    le azioni contemporaneamente.
  • Es. vendite allasta
  • I giochi sono sequenziali se i giocatori scelgono
    le azioni secondo una successione particolare.
  • Es. scacchi

7
TIPI DI INFORMAZIONE
  • In un gioco ad informazione completa le regole
    del gioco e la funzione di utilità di tutti i
    giocatori sono conoscenza comune dei giocatori.
  • Un gioco si dice ad informazione perfetta se i
    giocatori conoscono con certezza la storia delle
    giocate precedenti.

8
GIOCHI CONTRO IL CASO
  • Giochi senza interazione strategica tra i
    giocatori es.(solitario)
  • Dove cè solo un giocatore che sfida la sorte e
    in cui la strategia non conta. es. (lotterie,
    slot machines..)

9
Gioco dazzardo, 30 di guadagno nel 2011. Per
lo Stato entrate da 9 miliardi di euro.
  • Gli italiani sono sempre più un popolo di
    giocatori, di appassionati della scommessa o
    dellazzardo puro e semplice, talvolta in forma
    gravemente compulsiva. Il fenomeno, come detto,
    va incontro da anni a una crescita vertiginosa.
    Più che una passione, sembrerebbe una vera e
    propria epidemia.

10
Giochi con premi in denaro
  • (generatori di Pathological gambling sul
    giocatore)
  • Si assiste ad un enorme proliferare di sistemi
    per vincere matematicamente offerti da ogni
    genere di canale di comunicazione.
  • La legge punisce chi esercita abusivamente la
    professione medica ma non prevede alcuna pena di
    chi fa abuso della professione di matematico
    (Peres).

11
PROBABILITA E FREQUENZA
  • La probabilità di un evento è data dal rapporto
    tra il numero dei casi favorevoli e quello dei
    casi possibili.

  • P(E) probabilità che si verifichi
    levento E
  • N numero di tutti i casi possibili
  • K numero dei casi favorevoli allevento E.

Il valore della probabilità di E può essere
P(E)
La frequenza è il rapporto tra il numero di volte
in cui levento si è verificato e il numero
totale di tentativi effettuati.
FT(E)
  • T numero totale di tentativi effettuati
  • ST numero di successi ottenuti in T tentativi
  • FT(E) frequenza dellevento E,dopo T tentativi.

12
LA LEGGE EMPIRICA DEL CASO
Questa legge può essere applicata solo se l
evento presenta la stessa probabilità di
verificarsi. È fondamentale che l esito di ogni
tentativo sia indipendente da quello degli altri
e che tutti siano effettuati nelle stesse
condizioni.
Tanto più grande è il numero di tentativi
effettuati (al limite, infiniti) tanto più la
frequenza di un determinato evento tende alla
sua probabilità.
13
LA COMPENSAZIONE DEGLI SCARTI
  • Un errore nel quale è molto facile cadere,
    consiste nel credere che la validità della legge
    dei grandi numeri debba basarsi sulla
    compensazione finale di un eventuale scarto del
    valore atteso, riscontrato nelleffettuazione dei
    tentativi.
  • In realtà ogni risultato fa storia a sé il
    calcolo delle probabilità cerca di interpretare i
    disegni del Caso, ma il caso non si fa certo
    condizionare dal calcolo delle probabilità,
    infatti

14
  • Dire che la frequenza tende alla probabilità
    equivale a
  • dire che diventa sempre più trascurabile
    lincidenza di un
  • eventuale scarto del valore atteso.

15
La teoria dei ritardi.
  • Vana speranza.
  • Sin dal 1800 Pierre Simon de Laplace disse
    Quando un numero non esce da molto tempo, i
    giocatori corrono a coprirlo di denaro. Essi
    ritengono che quel numero debba uscire al
    prossimo turno a preferenza degli altri.
  • Una tale credenza scaturisce da
  • unerrata convinzione che alla lunga gli scarti
    debbano essere compensati (legge empirica del
    caso).
  • dalla considerazione che un ritardo
    eccessivamente elevato rispetto alle previsioni,
    abbia oggettivamente una probabilità estremamente
    bassa di verificarsi.

16
  • Bisogna però considerare che il valore della
    probabilità, (calcolato prima di effettuare
    tentativi) è diverso da quello che si può
    ricavare, una volta che si è venuti a conoscenza
    dellesito di alcuni tentativi.
  • Si supponga di lanciare una moneta 4 volte di
    seguito,
  • gli eventi TTTT e TTTC sono equiprobabili, dunque
    dopo
  • tre TESTE consecutive nulla autorizza a credere
    che
  • CROCE è più probabile di TESTA
  • levento non esce mai C è meno probabile di
  • C esce una volta.

17
Rendimento di un gioco
  • Speranza di vincita
  • Posta somma pagata
  • Rendimento probabilità di vincita X incasso
  • R(E) V x P(E)
  • V numero di poste in caso di vittoria
  • P(E) probabilità di E
  • R(E) ammontare delle vincite/ammontare delle
    giocategt
  • V x Ft (E)
  • Il risultato è in proporzione al numero della
    posta di ogni puntata variando, quindi, da evento
    ad evento.

18
Convenienza di un gioco
  • Un gioco con R(E)gt1 è vantaggioso.
  • Un gioco con R(E)1 è equo.
  • Un gioco con R(E)lt1 è svantaggioso.
  • Sono svantaggiosi, in genere, tutti gli eventi
    gestiti da un banco,ovvero colui che incamera
    tutte le vincite e che fissa i parametri (a suo
    piacimento) relativi alle somme da elargire, in
    caso di vincita.
  • Sono equi, in genere, tutti i giochi che non
    prevedono un banco o che, pur prevedendolo,
    assegnano il ruolo a turno ai vari partecipanti.
  • Non esistono giochi vantaggiosi!!!
  • N.B. Non esistono giochi con R(E)gt1 a meno che
    non ci siano errori di calcolo o chi gestisce
    levento non sia un benefattore.

19
Il Metodo di D AlembertTi piace vincere facile?
  • Il matematico francese Jean Baptiste dAlembert,
  • convinto sostenitore della teoria dei ritardi
    (anche i matematici possono sbagliare!) ideò un
    sistema per
  • vincere con certezza, noto anche come
  • metodo della martingala.
  • Nonostante sia stata dimostrata da secoli
    linconsistenza della convinzione che puntando su
    un particolare evento ritardato si potesse
    riuscire a ridurre il tempo medio di attesa
    della sua uscita, il metodo della martingala è
    ancora usato per la roulette, per il gioco del
    Lotto e per altri giochi simili.

20
  • RAGIONIAMO
  • Se si pone
  • N numero d ordine delle estrazioni
  • I posta iniziale
  • P(N) posta da giocare all estrazione N
  • T(N)totale delle somme giocate fino all
    estrazione N
  • M coefficiente di vincita
  • K coefficiente di incremento delle poste
  • G guadagno previsto per la puntata iniziale
  • V(N) vincita allestrazione N

21
Si haG M x I - IV(N) M x P(N) Dato che la
somma incassata deve essere uguale alla spesaM
x P(N) T(N) M x I - IValido per tutte i
valori di N. Ponendo N2P(2) K x IT(2) P(2)
I K x I IM x K x I K x I I M x I -
IM x K x I K x I M x IM x K K M M x K
K M K( M - 1) Mda cui si ricava (KM/ M-1)
22
  • Lapplicazione di un metodo del genere, rischia
    di portare velocemente alla rovina. Si può
    calcolare che,già dopo cinque estrazioni,il
    totale delle somme da investire è uguale a 31xG,
    dove G è il guadagno previsto, dopo dieci
    estrazioni arriva a 1.023xG e,dopo venti
    estrazioni raggiunge il vertiginoso valore di
  • 1.048.575xG.
  • In ogni caso, questo metodo risulta di difficile
    applicazione anche perché i regolamenti di tutte
    le case da gioco prevedono un tetto massimo per
    lentità delle puntate.

K M/ (M-1)
23
  • Diversa è la situazione del Lotto, dove
  • K
  • In questa situazione, il capitale da investire
    cresce in maniera sensibilmente più lenta, ma a
    causa dei tempi lunghi richiesti dal meccanismo
    del gioco può, comunque, arrivare a livelli
    preoccupanti.
  • Da tali considerazioni si spiega perché tanti
    gente va in rovina con il gioco del Lotto
    inseguendo i ritardi.

24
  • CONCLUSIONI
  • Nel caso di giochi di puro azzardo gestiti da un
  • BANCO (ovvero da una figura che raccoglie le
    somme
  • giocate e stabilisce le quote da ripartire tra i
    vincitori)
  • la MATEMATICA può fornire solo suggerimenti per
  • minimizzare le perdite e tra questi il più
    semplice ed
  • efficace è
  • NON GIOCARE!

25
BIBLIOGRAFIA
  • Rivista Archimedelinconsistenza dei sistemi per
    vincere al gioco di ENNIO PERES
  • Teoria dei Giochi di M.S. Bernabei 1944 Theory
    of Games and Economic Behavior di John von
    Neumann eOskar Morgenstern 1953 John Forbes
    Nash jr., Premio Nobel per lEconomia nel
    1994http//it.wikipedia.org/wiki/Teoria_dei_giochi
    http//it.wikipedia.org/wiki/Equilibrio_di_Nash.

26
Grazie ai docenti dei corsi PLS 2012 ed in
particolare al prof Aniello Buonocore, Da
  • Ausiello Gabriele
  • Finamore Ciro
  • Giampaglia Girolamo
  • Pane Salvatore
  • Resto Giuseppe
  • Scognamiglio Francesco
  • Veneruso Anna
  • Veneruso Fabio
  • Vitiello Benedetta
  • Casapullo Roberta
  • Cozzolino Libero
  • De luca Carla
  • Oliviero Lucia
  • Punzo Raffaella
  • Morelli Roberta
  • Sorrentino Rossana

27
Questo lavoro è stato svolto da
  • 4B liceo
    4D liceo
  • Ausiello Gabriele
  • Finamore Ciro
  • Giampaglia Girolamo
  • Resto Giuseppe
  • Scognamiglio Francesco
  • Veneruso Anna
  • Veneruso Fabio
  • Vitiello Benedetta
  • con la collaborazione della Prof.ssa Rita Punzo.
  • Cozzolino Libero
  • Punzo Raffaella
  • Morelli Roberta
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com