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LE ORIGINI DELLA CRESCITA ENDOGENA

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Title: LE ORIGINI DELLA CRESCITA ENDOGENA


1
LE ORIGINI DELLA CRESCITA ENDOGENA
  • Vincenzo Sposato

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La crescita endogena si distingue dalla crescita
esogena
  • Essa non è il risultato di forze che spingono
  • dall esterno, ma è il risultato endogeno di
  • un sistema economico.

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La crescita endogena
  • Questo paper raccoglie due versioni che
  • sono state trattate sin dallorigine del lavoro
  • sulla crescita endogena
  • La crescita controversa
  • La seconda versione concerne la lotta per
    costruire unalternativa valevole alla
    concorrenza perfetta

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LA CONVERGENZA CONTROVERSA
  • La questione che ha attratto molta attenzione è
    come il reddito pro-capite stia convergendo nei
    diversi paesi
  • William Baumel (1986) utilizza per la sua analisi
    i dati contenuti nel Madison data. Da questa
    analisi emerse che i paesi più poveri come
    lItalia e il Giappone hanno ridotto il gap per
    il reddito pro-capite con i paesi ricchi come USA
    e Canada nel periodo 1870-1979.

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OBIEZIONI
  • Ci sono state due obiezioni a questa analisi.
  • La prima è che nel Madison data set la
    convergenza si sviluppa solo dopo la seconda
    guerra mondiale. Tra il 1870 e il 1950 il reddito
    pro-capite diverge.
  • La seconda è che il Madison data include solo le
    economie che erano industrializzate con successo
    alla fine del periodo.

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La fig. 1 mostra come la convergenza fallisce in
questo campione di paesi.Sullasse orizzontale è
plottato il reddito pro-capite nel
1960.Sullasse verticale è plottata la
percentuale media annua della crescita del
reddito pro-capite dal 1960 al 1985.
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DOMANDA
  • In media i paesi poveri in questo campione non
    crescono più velocemente dei paesi ricchi.
  • Perché i paesi poveri non riescono a raggiungere
    i paesi ricchi?

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La convergenza controversa
  • Si considera una semplice versione del modello
  • neoclassico.
  • Si prende in considerazione una Coob-Douglas.

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La convergenza controversa
  • Y Prodotto nazionale netto
  • K Stock di capitale
  • L Stock di lavoro
  • A Livello della tecnologia
  • La tecnologia è funzione del tempo, essa
  • migliora per ragioni che sono al di fuori del
  • modello.

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La crescita endogena
  • Si assume che una frazione costante di
  • prodotto netto, s, viene risparmiata ogni
  • anno dai consumatori.
  • sy è la percentuale di crescita dello stock di
  • capitale.
  • Y Y/L è la produzione per lavoratore
  • K K/L è il capitale per lavoratore

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Il comportamento delleconomia può essere
riassunto nella seguente equazione
  • Questa espressione specifica la procedura della
  • crescita tenendo conto nel calcolo della
    tecnologia
  • residua.

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Al di fuori dello steady states, la seconda linea
dellequazione mostra come variazioni percentuali
dellinvestimento nel livello di prodotto per
lavoratore provocherebbero delle variazioni
percentuali della crescita.
  • Sotto le ipotesi del modello neoclassico che
  • leconomia è caratterizzata dalla concorrenza
  • perfetta, ß è la quota di reddito totale che è
  • pagata come compenso al lavoratore.
  • ß è considerato pari a 0.6 nellintero
    esempio.
  • Quindi nella seconda linea lesponente del
  • prodotto per lavoratore è -1.5.

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Considerando ß pari a 0.6
  • Lequazione suggerisce che affinché USA e
  • Philippine avessero un tasso di crescita
  • uguale, la percentuale di risparmio negli
  • USA doveva essere 30 volte più grande
  • rispetto a quella delle Philippine.

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La figura 2 plotta il livello di reddito
pro-capite rispetto alla percentuale di
investimento lordo allinterno del prodotto
interno lordo.
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i dati riportati nelle due figure non sono
esatti, per cercare di riconciliare i dati con la
teoria la strada è quella di ridurre ß così che
il lavoro è relativamente meno importante nella
produzione.
  • Romer propose un modello in cui A è
  • determinata localmente dalla conoscenza.
  • Egli seguì un trattamento alla Arrows della
  • conoscenza e del capitale di investimento, e
  • assunse che ogni unità di capitale investito
  • non aumenta solo lo stock di capitale fisico
  • ma anche il livello di A.

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il modello
  • dove le variabili con lesponente sono le sole
    che
  • lazienda j può controllare, e le variabili senza
  • esponente rappresentano leconomia nel totale.
  • Lesponente a misura leffetto privato di un
  • aumento del lavoro sulla produzione.

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supponiamo per semplicità che
  • se trasformiamo la funzione di produzione
  • aggregata come funzione di K e L, otterremo che
  • dove ßa-?
  • Lesponente ß rappresenta leffetto aggregato di
  • un incremento di lavoro. Questo è generato da un
    effetto
  • privato a e da un effetto esterno -?

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usando una regressione cross-country basata
sullequazione illustrata, Romer ha verificato
che
  • leffetto percentuale dellinvestimento sulla
  • crescita è positivo e leffetto del reddito
  • iniziale sulla crescita è negativo.

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Barro e Sala i Martin (1992)
  • Essi hanno provato che il valore di ß per
  • riconciliare la convergenza dinamica degli
  • Stati deve essere circa 0.2 nellequazione
  • descritta sopra. La convergenza in questo
  • caso potrebbe essere uniforme se si
  • introduce la mobilità di capitale (la
  • convergenza prende piede ma in maniera
  • molto lenta).

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Il modello
  • Dato che il flusso della conoscenza
  • tecnologica fa da guida alla veloce crescita
  • tecnologica nei paesi inseguitori, il reddito
  • pro-capite crescerà velocemente in questi
  • ultimi fino a chiudere il gap tecnologico. La
  • velocità di convergenza sarà principalmente
  • determinata dalla percentuale di diffusione
  • della conoscenza

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Il modello
  • Essi suggeriscono che il livello di tecnologia
  • A(t) può essere diverso nei diversi paesi. Si
  • ipotizza che la conoscenza di A si sia diffusa
  • lentamente dallalto verso il basso. Variazioni
    di
  • A(t) provocano variazioni in K e Y, nei diversi
  • paesi. Come risultato si ottiene che, differenze
  • nelloutput per lavoratore non necessariamente
  • segnalano grandi differenze nel prodotto
  • marginale del capitale.

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Una valutazione della convergenza controversa
  • Tutti concordano sul fatto che un
  • convenzionale modello neoclassico con un
  • esponente di circa 1/3 sul capitale e di circa
  • 2/3 sul lavoro non può essere adatto ai dati
  • cross-country o cross-state. Tutti
  • concordano che il prodotto marginale
  • dellinvestimento non può essere più piccolo
  • nei paesi ricchi rispetto ai paesi poveri.

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Mankiw,Romer and Weil (1992)
  • Essi dimostrano che è possibile giustificare
  • un basso valore di ß anche in un modello di
  • economia chiusa. Si ipotizza che tutti i paesi
  • hanno lo stesso livello di tecnologia. Lunico
  • cambiamento che fanno è quello di
  • estendere i due fattori usuali del modello
  • neoclassico considerando, il capitale umano
  • H allo stesso modo del capitale fisico K.

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Il modello
  • Tenendo conto della variazione nellinvestimento
  • dellistruzione come nellinvestimento di
    capitale
  • fisico, essi affermano che uno dei tre fattori è
  • irregolarmente conforme con le variazioni nella
    percentuale
  • dellinvestimento osservate nei paesi presi in
  • considerazione.

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Conclusioni
  • Il messaggio principale di questo paper è
  • che la convergenza controversa cattura solo
  • una parte di tutta la crescita endogena. La
  • teoria sulla convergenza controversa tende
  • a rinforzare un messaggio che Romer pensa
  • sia seriamente ingannevole, che i dati sono
  • la scarsa risorsa nellanalisi economica.

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Il passaggio della concorrenza perfetta
  • Si cerca di costruire modelli che rispettano 5
    punti
  • Ci sono molte aziende nel mercato
  • I diversi inputs scoperti possono essere
    utilizzati da più persone allo stesso tempo
  • E possibile replicare i fattori produttivi
  • Il progresso tecnologico proviene dalle cose che
    la gente fa
  • Molte persone e molte imprese godono di un potere
    di mercato che gli permette di ottenere un
    monopolio sulle scoperte

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Il modello neoclassico
  • Il modello neoclassico rispetta i punti 1,2 e
  • 3. Da un punto di vista teorico il vantaggio
  • di questo modello è il trattamento della
  • tecnologia come un bene pubblico.
  • Lassunzione del bene pubblico implica
  • anche che la conoscenza è non escludibile e
  • questo è chiaramente incoerente con il
  • punto 5.

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Modelli che rispettano il quarto punto
  • Shell propose un modello in cui A è
  • finanziata con le tasse incassate dal
  • Governo. Altri modelli di crescita endogena
  • hanno tentato di seguire Arrow (1952)
  • enfatizzando le attività del settore privato
  • che hanno contribuito allavanzamento
  • tecnologico piuttosto che la ricerca del
  • settore pubblico.

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Il modello di Arrow (1962)
  • Arrow ha costruito un modello lungo le linee del
    modello di
  • spillover. In questo modello il prodotto per
    lazienda j può
  • essere scritto come la funzione sopra. K senza
    pedice
  • indica lo stock di capitale aggregato. Per il
    valore dei
  • parametri che egli studia se la popolazione è
    costante, la
  • crescita si ferma.

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Il modello di Lucas
  • Questo modello ha una struttura molto simile al
    modello di
  • Arrow. In questo modello si considera
    linvestimento nel
  • capitale umano piuttosto che quello fisico.
    Questo produce
  • effetti di spillover che fanno aumentare il
    livello di
  • tecnologia. La produzione per lazienda j prende
    la forma
  • sopra indicata.
  • Entrambi i modelli rispettano i punti 1-4 ma non
    il quinto.

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Il modello di Romer (1986)
  • In questo modello Rj indica i risultati della
    spesa in
  • ricerca e sviluppo effettuati dallazienda j. Si
  • assume che siano gli sforzi della ricerca privata
    ad
  • indurre miglioramenti in A (stock di conoscenza
  • pubblica). Rendendo F una funzione omogenea di
    primo
  • grado includendo anche R, questo modello non
    rispetta il
  • punto 2 ( la ricerca è un bene non rivale) e il
    punto 3 ( solo
  • i beni rivali possono essere replicati).

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Critica
  • Il modello precedente fu proposto da Romer nel
    suo primo
  • articolo sulla crescita. Egli critica la
    distinzione tra beni
  • rivali e non rivali affermando che se è stata
    violata la
  • complessità del sistema economico assumendo che
    esiste
  • una funzione di produzione aggregata, quanta
    differenza
  • può esserci tra beni rivali e non rivali? Molto
    poca.
  • Coloro che partecipano a questi tipi di
    discussione
  • dovrebbero fare più attenzione nella di
    distinzione, essi
  • dovrebbero guardare più formalmente alla non
    rivalità e
  • non escludibilità.

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Crescita neoschumpeteriana
  • Sia Nordhauss che Arrow hanno prodotto modelli di
  • crescita endogena dove lespressione A(t)
    prendeva
  • la forma indicata sopra. Dove A con il punto
    indica
  • la variazione rispetto al tempo. I modelli che
    non
  • producono crescita inseriscono una costante nello
  • spazio vuoto e rendono lesponente pari zero. Se
    lesponente
  • è anche di poco gt 1 lequazione implica che lo
    stock
  • tecnologico tende allinfinito. Se lesponente è
    lt 1 la crescita
  • si sarebbe fermata.

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Crescita neoschumpeteriana
  • Questi due economisti imposero che lesponente
    doveva
  • essere lt1. Così in un modello come quello di
    Nordhauss la
  • crescita poteva aumentare solo aggiungendo un
    secondo
  • tipo di conoscenza, che cresce esogenamente.
    Lautore
  • rivolge gran parte della sua attenzione al
    problema della
  • robustezza nella sua analisi sui modelli di
    spillover,
  • ottenendo così robusti modelli di crescita
    endogena nei
  • quali, il livello di output e la crescita
    percentuale sono stati
  • accompagnati per tutto il tempo da un valore
  • dellesponente poco maggiore di 1. Lanalisi
    matematica si
  • è rivelata particolarmente difficile quando
    lesponente
  • era pari a 1.

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Risultato
  • Secondo lautore in ogni modello di
  • competizione monopolistica, i profitti
  • monopolistici motivano la crescita. La ricerca
  • questi tipi di modello è progredita
  • rapidamente e ha scoperto un grande
  • numero di connessioni tra la grandezza del
  • mercato, il commercio internazionale e la
  • crescita.

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CONCLUSIONI
  • Se i macroeconomisti guardano solo alla
    regressione cross-
  • country evoluta nella convergenza controversa è
    facile
  • essere soddisfatti dal modello neoclassico, nel
    quale gli
  • incentivi di mercato e le politiche di mercato
    non hanno
  • effetto sulla scoperta, diffusione e avanzamento
    della
  • tecnologia. Ma se fanno uso di tutto ciò che è
    disponibile,
  • essi possono muoversi oltre questi modelli
    iniziando
  • così a creare progresso. Solo così questi saranno
    capaci di
  • indirizzare le più importanti questioni politiche
    sulla
  • crescita.
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