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MATERIE PRIME per la produzione della birra

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MATERIE PRIME per la produzione della birra Cos la birra ? La definizione legale di BIRRA stata stabilita in Italia dalla L. n 1354 del 16-08-1962 e s ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: MATERIE PRIME per la produzione della birra


1
MATERIE PRIME per la produzione della birra
2
Cosè la birra ?
  • La definizione legale di BIRRA è stata
    stabilita in Italia dalla L. n 1354 del
    16-08-1962 e s.m.i. fino al DPR n 272 del
    30-06-1998 che all art. 1 stabilisce che
  • c.1) La denominazione di birra è riservata al
    prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica
    con ceppi di saccharomyces carlsbergensis od i
    saccaromyces cerevisiae di un mosto preparato con
    malto, anche torrefatto, di orzo o di frumento o
    di loro miscele ed acqua, amaricato con luppolo o
    suoi derivati o con entrambi

3
  • c.3)Nella produzione della birra è consentito
    limpiego di estratti di malto torrefatto e degli
    additivi alimentari consentiti dal.DM n.229 del
    08-05-2006.
  • c.4) Il malto di orzo o di frumento può essere
    sostituito con altri cereali, anche rotti o
    macinati o sotto forma di fiocchi, nonché con
    materie prime amidacee e zuccherine nella misura
    massima del 40 calcolato sullestratto secco
    del mosto.

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  • Lart 2 - denominazione di vendita- del DPR n.272
    del 30-06-1998

Tipo di birra Gradi Plato Grado alcol. volumico
Birra analcolica gt 3 Platolt 8 lt 1,2
Birra light gt 5 Plato lt10,5 1,2lt 3,5
Birra Plato gt 10,5 g.a.v.gt 3,5
Birra speciale Plato gt 12,5 g.a.v gt3,5-4,0
Birra doppio malto Plato gt 14,5 gt 4,8
5
  • La classificazione delle birre viene fatta in
    base ai gradi saccarometrici contenuti nel mosto
    espressi in Gradi Plato ( 1 Plato 1 g zucchero/
    100g di mosto ). Sulletichetta viene, però,
    indicato il contenuto alcolico in volume. 1 grado
    alcol 3 gradi saccarometrici o Gradi Plato.
  • Lart. 2 c 4 stabilisce che Quando alla birra
    sono aggiunti frutta, succhi di frutta, aromi, o
    altri ingredienti alimentari caratterizzanti, la
    denominazione di vendita è completata con il nome
    della sostanza caratterizzante.

6
Ingredienti e materie prime
  • Acqua
  • Cereali
  • Lievito
  • Luppolo
  • I cereali possono essere
  • - maltati quali orzo, frumento,
    segale,sorgo, triticale, grano saraceno ecc
  • -non maltati quali mais, riso, sorgo, orzo,
    frumento, triticale, miglio, grano saraceno
  • Altri prodotti patate, castagne, frutta ecc
  • Aggiunte saccarosio, sciroppi, estratti di
    malti coloranti, aromi ecc

7
  • I cereali non maltati e sciroppi sono usati come
    fonte alternativa di estratto fermentescibile in
    tutto il mondo ad eccezione della Germania dove
    vige ancora oggi leditto del 1516 di Guglielmo
    IV di Wittelsbah duca di Baviera
    Rheinheitsgebot per il quale gli unici
    ingredienti permessi per la produzione della
    birra sono lorzo, luppolo ed acqua con eccezione
    del maltodi grano per le Weizen.

8
  • Perche si usano i cereali non maltati, sciroppi
    ecc.
  • - più economici
  • - caratterizzano il gusto e laroma della
    birra
  • - alcuni cereali crudi orzo, frumento
    migliorano la schiuma della birra
  • - laggiunta di estratti di malto può
    correggere il colore
  • - aumenta la capacità produttiva della sala
    cottura riducendo le filtrazioni

9
Dati produttivi della birra
  • La birra è la bevanda più diffusa al mondo dopo
    il tè, le bibite gassate e il latte.
  • Nel 2013 il mercato mondiale della birra
    supererà per la prima volta la soglia dei 2
    miliardi di ettolitri.

10
  • Produzione mondiale birra (mil./hl)
  • Continenti 2008 2012 con.
    Var.

  • l/an
  • Europa 585 545 73
    -6,8
  • America 543 571 61
    5,2
  • Asia 577 688 17
    19,2
  • Africa 92 125 11
    35,9
  • Oceania 22 22 59
  • _____________________________________
  • Totale 1818 1951 28
    7,3

11
Mercato della birra in Italia
  • La produzione nel 2012 ha raggiunto i 13.482.000
    hl a cui si devono aggiungere 6.144.000 hl di
    importazioni e 1.990.000 di esportazioni per un
    totale di 17.636.000 hl di birra consumati pari a
    29,5 l pro capite anno.

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CEREALI
  • I cereali comprendono un gruppo di specie la cui
    caratteristica principale è quella di produrre
    frutti o semi secchi, amidacei, utilizzati per lo
    più nellalimentazione umana e/o animale.
    Limportanza che assunsero i cereali già nelle
    prime civiltà e che si è conservata nel tempo,
    deriva da alcune loro caratteristiche.

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  • Cereali caratteristiche
  • 1. Alto contenuto in carboidrati
  • 2. alta digeribilità
  • 3. elevato contenuto in sostanza secca
  • 4. facile conservabilità e trasportabilità
  • 5. sapore neutro
  • 6. diffusione in ambienti molto diversi
  • 7. produttività elevatissima
  • 8. basso contenuto proteico
  • 9. basso valore biologico proteine (manca lisina
    e triptofano)

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  • Specie
  • 1. microtermi
  • _ frumenti, orzo, avena, segale e triticale
  • 2. macrotermi
  • _ riso, mais e sorgo
  • 3. minori
  • _ Miglio, panico, grano saraceno, chinoa, miglio
    candela, panico indiano, teff_

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  • CEREALI
    Classificazione botanica
  • Famiglia Tribù Specie
    Nome comune
  • Graminaceae Hordeae Triticum aestivum L.
    Frumento t. (o Poaceae )
    Triticum durum Desf. Frumento d.



    ordeum vulgare L. orzo

    Secale cereale L. segale
    Avenae Avena
    spp. avene
    Oryzeae Oryza spp
    riso
    Paniceae Panicum
    miliaceum L. miglio
    Setaria
    italica L. panico
    Andropogoneae Sorghum spp.
    sorghi
    Maydeae Zea mays
    maisPolygonaceae
    Fagopyrum esculentum
    grano saracenoChenopodiaceae
    Chenopodium quinoa quinoa

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  • Utilizzazione
  • 1. Nazioni povere consumo diretto (circa 205
    kg/anno pro capite)
  • 2. Nazioni ricche parte dei cereali viene fatta
    trasformare dal bestiame (415kg/anno pro capite)
    e parte viene consumata direttamente (135 kg/anno
  • pro capite).

17
ORZO
  • Storia e curiosità
  • - Lorzo è probabilmente uno tra i più antichi
    cereali coltivati e la sua diffusione ha segnato
    lorigine dellagricoltura a partire dal
    Neolitico. Laddomesticamento dellorzo avvenne
    probabilmente in Asia Minore ( Mezzaluna Fertile
    ) attorno al 9000-10000 a. C.

18
(No Transcript)
19
  • La Mezzaluna Fertile (in arabo ?????? ??????) è
    una regione storica del Medio Oriente che include
    l'Antico Egitto, il Levante e la Mesopotamia.
    Questa regione viene spesso indicata come la
    "culla della civiltà" a causa della sua
    straordinaria importanza nella storia umana dal
    Neolitico all'Età del Bronzo e del Ferro. Fu
    nelle valli fertili dei quattro grandi fiumi
    della regione (Nilo, Giordano, Tigri ed Eufrate)
    che si svilupparono le prime civiltà agricole e
    le prime grandi nazioni dell'Antichità

20
(No Transcript)
21
  • La specie di orzo coltivata ai primordi
    dellagricoltura si ritiene sia stato Hordeum
    disticum. Un orzo esastico comparve già nel 6000
    a. C in Anatolia e ,grazie alla maggior
    produttività soppiantò le altre forme. Lorzo fu
    probabilmente il cereale più importante nella
    progressione dellagricoltura verso lEuropa nel
    corso del neolitico dove veniva coltivato in
    Mesopotamia, in Egitto ed in Italia in tutta la
    penisola assieme ai frumenti primitivi Triticum
    monococcum e T. dicoccum.

22
  • Tra il 6e 5millenio a.C lorzo raggiunse la
    penisola Ellenica e fu introdotto nellEuropa
    centrale e occidentale, diventando in breve tempo
    la principale coltura cerealicola dei paesi a
    clima freddo. La bassa valle del Reno e il bacino
    del Mar Baltico ne furono interessate nel 4000 a.
    C, le Isole Britanniche e la Scandinavia circa
    nel 3000 a.C. Attraverso lAfrica settentrionale
    raggiunse raggiunse la penisola Iberica nel 4000
    a.C. Nei due millenni successivi la coltura
    dellorzo si spinse verso lestremo oriente fino
    alla Cina e Giappone.
  • Nellantichità, limportanza dellorzo era
    pari a quella del frumento in quanto era il
    cereale più economico. Il frumento divenne il
    cereale principale sia in Grecia che in Italia
    nel corso del 1 millennio a.C.

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  • Areale di coltivazione dellorzo
  • Diffusione della coltivazione dell'orzo nel mondo

24
  • Importazione dei principali cereali in Italia
    nella campagna di commercializzazione 2009/2010
  • Grano tenero 4.573.321
    tonnellate
  • Grano duro 2.195.079
    Mais
    2.150.028
  • Orzo
    798.934
  • Totale import . 9,7 milioni di
    tonnellate

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(No Transcript)
26
Notizie botaniche sullorzo
27
  • -Radici- Lapparato radicale è fascicolato,
    abbastanza superficiale ed è costituito da radici
    primarie che si originano dal seme e da radici
    secondarie che si originano dai primi nodi
    interrati del fusto.
  • -Fusto- Eretto cilindrico cavo è chiamato culmo
    presenta degli ingrossamenti chiamati nodi che
    separano gli internodi il cui numero è variabile.
    Dai nodi basali del culmo si originano nuovi
    fusti secondari o di accestimento.
  • -Foglie-Hanno forma lanceolata e nervature
    parallele e si originano dai nodi. Sono
    costituite dalla guaina, dalla lamina, dalla
    ligula, dalle auricole.

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(No Transcript)
29
Frumento orzo avena
segale
30
  • -Infiorescenza-E una spiga nel frumento,
    orzo,segale e mais ( parte femminile) o una
    pannocchia nel riso miglio mais (parte maschile).
    La spiga è costituita da un rachide sul quale
    sono inserite, in posizione alterna ed opposta le
    spighette sessili.

31
(No Transcript)
32
  • Le spighette sono costituite da una rachilla su
    cui sono inserite in posizione opposte delle
    brattee chiamate glume mentre le glumette o
    giumelle racchiudono un fiore. Il numero di fiori
    per spighetta varia da specie a specie e il
    numero di spighette varia da spesie a specie e da
    varietà a varietà ed è influenzato anche dalle
    condizioni ambientali in cui si sviluppa la
    coltura. I fiori sono ermafroditi in tutti i
    cereali ad eccezione del mais che è una specie
    monoica ( presenta entrambi i sessi separati e
    distinti sulla stessa pianta). Ogni fiore
    presenta una glumetta inferiore chiamata lemma
    che può essere dotata di una appendice rigida
    chiamata resta o arista e una glumetta superiore
    chiamata palea. Landroceo è costituito da tre
    stami provvisti da una voluminosa antera ( 6 nel
    riso ) e dal gineceo formato da un ovario
    monocarpellare con stigmi piumosi e bifidi nel
    frumento, orzo, ecc trifidi nel riso oppure da
    lunghi filamenti nel mais.

33
  • -Il frutto è una cariosside ( frutto secco
    indeiscente con seme unico avvolto in un
    pericarpo sottile ). Alla sgranatura in certe
    specie ed in certe varietà le cariossidi
    rimangono racchiuse fra le glumette per cui si
    parla di cariossidi vestite (orzo, avena, riso,
    sorgo, miglio ), quando ciò non avviene si parla
    di cariossidi nude ( frumento tenero en duro ).
    Nella cariosside, oltre agli involucri di
    rivestimento ( pericarpo ), si distingue
    lembrione dal quale si svilupperà la nuova
    pianta. Gran parte della cariosside è costituita
    da una massa di tessuto parenchimatico, ricco di
    amido ( endosperma ), che fornisce nutrimento
    allembrione in fase di germinazione.
    Lendosperma è rivestito da una strato aleuronico
    costituito da proteine, grassi e vitamine.

34
(No Transcript)
35
Ciclo biologico-fasi fenologiche 0)
Germinazione
36
(No Transcript)
37
  • 1) sviluppo delle foglie ( fusto principale)
  • 2) Accestimento formazione germogli laterali
  • 3) Levata (la pianta ultimato lo accestimento e
    la differenziazione delle spighe, inizia
    lallungamento degli internodi crescendo in
    altezza)

38
(No Transcript)
39
(No Transcript)
40
(No Transcript)
41
  • 4)Botticella
  • 5)Spigatura emergenza delle infiorescenze
  • 6)Fioritura
  • -piena, oltre il 50 delle antere
    fuoriescono dalla spiga
  • -fine fioritura, le antere iniziano a
    disiidratarsi

42
(No Transcript)
43
  • 7) Sviluppo del frutto e dei semi
  • 8) Maturazione del frutto cariosside
  • lattea 55-60 di H20
  • cerosa- -40-45 di H20
  • fisiologica - 20-25 di H20

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(No Transcript)
45
  • 9) Senescenza inizio dormienza 14-16 di H2O
  • maturazione piena

46
(No Transcript)
47
(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
50
Tecnica colturale
  • 1)Ambienti adatti
  • Le esigenze pedoclimatiche, unite alla
    plasticità della coltura, fanno si che possa
    essere coltivato in tutte le aree a colture
    avvicendate.
  • Rispetto al frumento
  • - è più precoce nella spigatura e
    maturazione
  • - ha minori esigenze nutritive

51
  • - minori esigenze idriche
  • - tollera meglio il ristoppio.
  • Lorzo nella cerealicoltura è una risorsa in
    quanto specie più sobria, rustica ed adattabile
    rispetto al frumento.
  • 2) Posto nellavvicendamento
  • Come per il frumento
  • ottimo dopo bietola, patata, soia,
    rinnovi
  • sconsigliabile dopo leguminosa
  • polistici----?allettamento
  • distici---? eccesso di N nella
    granella

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  • 3) Preparazione del terreno
  • -propfondità di aratura 25 cm
  • - si adatta bene alla lavorazione
    minima e/o non lavorazione
  • 4) Seme e semina
  • - è necessario garantire lappartenenza del
    seme impiegato alla varietà prescelta
  • - evitare mescolanze con varietà diverse
  • - la concia del seme, con prodotti ammessi,
    è indispensabile contro i patogeni del suolo e
    contro quelli portati dal seme

53
  • epoca e modalità di semina
  • - normalmente è lautunno leggermente
    ritardata rispetto al frumento ( afidi-virus ),
  • quella primaverile è riservata ad orzi da
    birra, o per recuperi per andamenti climatici
    sfavorevoli
  • - semina a file ad una profondità che non
    deve superare i 3-4 cm,
  • - densità per lorzo è di 350-450 cariossidi
    germinabili per mq per ottenere
  • 600 spighe mq nei distici (ind. Acc.
    1,5-2)
  • 900 spighe mq nei polistici (ind. Acc.
    2,5-3)

54
  • 5)Scelta della varietà
  • criteri
  • a) requisiti agronomici positivi
  • - giusta precocità
  • - resistenza al freddo
    (vernalizzazione per fiorire )
  • - resistenza allallettamento
  • - collaudata resistenza o tolleranza a
    fitopatie
  • b) aspetti qualitativi
  • devono essere indicati in funzione
    della destinazione della granella orzo
    zootecnico, orzo da malto per birra.
  • Le caratteristiche sopra indicate possono essere
    conosciute dagli agricoltori solo attraverso
    prove sperimentali condotte nellarea geografica
    di riferimento.

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  • 6) Fertilizzazione
  • - tenere conto delle asportazioni
  • - posto nellavvicendamento
  • - dotazione del suolo
  • Norme desunte dal PSR della regione
    Piemonte-Norme tecniche per la fertilizzazione
    delle colture erbacce di pieno campo 2013.
  • - asporti per ql di prodotto all 87 di SS
    2,3 kg di N, 1,0 kg P2O5 , 2,4 Kg K2O

56
  • - limiti massimi di fertilizzazione azotata
    100 Kg/ha
  • - epoca di distribuzioen P e K
  • tutto il P interrato alla preparazione
    del letto di semina
  • il k può essere frazionato,
    somministrando una quota non superiore al 50 in
    copertura
  • - epoca di distribuzione dellN
  • lazoto minerale solo in copertura a
    partire dal mes di febbraio, se la quantità è
    inferiore a 70Kg/ha si può fare ununica
    somministrazione.

57
  • 7) Raccolta
  • Per evitare perdite di prodotto e
    salvaguardare la qualità della granella è
    necessaria una attenta regolazione degli organi
    della mietitrebbia.
  • Iniziare la raccolta al mattino inoltrato ed
    evitare la sera tardi.
  • Iniziare la raccolta quando lumidità della
    granella è scesa sotto il 13,5.

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(No Transcript)
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I.I.S.S.Umberto I di Alba sez. ass. IPAA di
Cussanio-Fossano
  • Orzi da malto in prova nel 2013 data di semina
    15-04-2013 data raccolta 12-08ò2013
  • Risultati produttivi

Var U P/ha ql Pes. Ett.
Beatrix 12,05 45,02 62,15
Grace 11,80 32,68 62,40
Sebastian 11,90 34,11 63,45
60
  • I campioni sono stati sottoposti alle analisi di
    qualità maltaria dal CRA di Fiorenzuola (PC) .
  • Semina ORZO da birra 07-11-2013
  • Varietà
  • - Concerto
  • -Callas
  • -Pariglia

61
Semina orzo da birra 07-11-2013
62
(No Transcript)
63
(No Transcript)
64
(No Transcript)
65
Il malto e la birra
66
La produzione di malto in Italia ( 2007 )
  • Produzione anno 67.555 ton (43 fabb.)
  • Fabbisogno orzo 84.500 ton ( 21500 ha )
  • Consumi anno 158.289 ton
  • Import anno 90.734 ton
  • Tale produzione è realizzata quasi totalmente
    dalle due uniche malterie industriali presenti in
    Italia

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  • Malteria Agroalimentare Sud S.p.a-Melfi (PZ)
  • Malteria Saplo S.p.a Pomezia Roma
  • BIRRA PRODOTTO AGRICOLO
  • -La pubblicazione del decreto del Ministero
    delleconomia e delle finanze del 05-08-2010 che
    ha per titolo Individuazione dei beni che
    possono essere oggetto delle attività agricole
    connesse di cui allart.32,comma 2. lettera c),
    del testo unico delle imposte sui redditi ha
    stabilito che la produzione di malto e birra
    sono prodotti agricoli.
  • -Ciò ha consentito alla COPAGRI Marche di
    sostenere il Consorzio Marchigiano Produttori
    dellOrzo e della Birra ( COBI ) che ha una
    malteria in provincia di Ancona con una capacità
    produttiva di 1500 ql di malto lanno in forte
    espansione.

68
  • Il malto è il prodotto della germinazione
    controllata di un cereale.
  • La specie storicamente più utilizzata e che
    per le sue caratteristiche meglio si adatta a
    tale processo è lorzo per lalto contenuto in
    amido, basso contenuto in lipidi e proteine,
    elevata capacità di produrre enzimi e la presenza
    di glumette che favoriscono la filtrazione del
    mosto di birra.

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Composizione chimica dellorzo da birra ( SS)
  • Carboidrati totali 70-85 di cui
  • -amido 55-65
  • -zuccheri semplici 1,8-2
  • -cellulosa 5-6
  • -emicellulosa 6-12
  • ( gomme )

70
  • Proteine 10,5-11,5
  • Lipidi 1,5-2,0
  • Sostanze inorganiche 2,0-4,0
  • Altre sostanze 1,0-2,0
  • Amido è depositato in granuli nelle cellule
    dellendosperma (amiloplasti) ed è formato da due
    polimeri del glucosio
  • -amilopectina 75-80 con catena
    ramificata
  • -amilosio 20 -25 con catena lineare

71
  • Zuccheri semplici costituiti prevalentemente da
    saccarosio e in misura minore da glucosio e
    fruttosio
  • Cellulosa si trova nella glumelle,conferisce
    resistenza meccanica al seme, favorisce la
    filtrazione del mosto, è un polimero del glucosio
    non idrolizzabile dagli enzimi
  • Emicellulose sono costituite da beta- glucani
    80-90 e per il10-20 da pentosani e si trovano
    nelle pareti delle cellule dellendosperma a cui
    conferiscono rigidità(durezza del seme non
    maltato). Con la maltazione si ottiene la
    friabilità delle cariossidi. I beta-glucani
    condizionano negativamente la filtrazione del
    mosto per la loro viscosità
  • Proteine sono presenti nello strato aleuronico,
    nellembrione e nellendosperma. Solo un terzo
    passa nella birra finita e sono importanti per la
    schiuma e la nutrizione dei lieviti, possono
    causare intorbidamenti

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  • Lipidi si trovano nellembrione e nello strato
    aleuronico come trigliceridi. Effetto negativo
    sulla schiuma
  • Sostanze minerali sono rappresentate dai fosfati
    importanti nel biochimismo della birra, silicati
    nelle glumelle intorbidanti, Sali di K e Zn
    importante per il metabolismo dei lieviti
  • Altre sostanze presenti in piccole quantità quali
    Vitamine (B1,B2,C,E ) per il metabolismo dei
    lieviti e sostanze polifenoliche( nelle glumelle)
    responsabili di un gusto aspro e di
    intorbidamento con le proteine.

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Caratteristiche orzo da birra richieste dalle
malterie
  • Appartenere a una singola varietà da malto
  • Essere esente da semi diversi (lt2), corpi
    estranei(lt1) e grani rotti(0,5)
  • Peso ettolitrico gt64 Kg/hl
  • Granella uniforme orzo distico con l85 delle
    cariossidi con diametro gt 2,5mm
  • Bassi livelli di azoto 10-11 di proteine
  • Peso di mille semi 41-45 g,
  • Umidità lt 13
  • Capacità germinativa gt96
  • Energia germinativa gt 96 entro tre giorni,
  • Beta-glucani
  • Condizioni igienico sanitarie ( fusarium produce
    la micotossina DON deossinevalenolo, glushing
    nella birra)

74
(No Transcript)
75
Fasi del processo di maltazione
  • Conservazione dellorzo
  • - superare lo stato di dormienza
  • - conservare la germinabilità dellorzo
    (capacità ed energia germinativa )
  • - evitare lo sviluppo di parassiti
    (insetti e funghi )
  • umidità lt14
  • temperatura. 15 C

76
  • Pulitura e calibratura dellorzo
  • - pulitura_ separare lorzo da paglia e pula,
    semi estranei, eventuali sassi e corpi estranei,
  • - calibratura
  • per omogeneità dellassorbimento dellacqua
    e di germinazione
  • calibri
  • I gt 2,5 mm
  • II 2,2 2,5 mm
  • III lt 2,2 mm scarto zootecnia

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  • Macero dellorzo
  • - idratazione uniforme e completa
    dellendosperma
  • - inizio del processo germinativo
  • Umidità di Umidità di
  • conservazione germinazione
  • lt 14 gt 32
  • Si alternano fasi di immersione dellorzo in
    acqua con insufflazione dellaria con fasi di
    asciutta dellorzo con aspirazione di aria (
    eliminazione CO2 )

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  • Germinazione dellorzo
  • - sviluppo dellembrione in plantula
  • - sintesi di fitoregolatori ( ac. giberellico
    ) nellenbrione e trasferimento nellaleurone
  • - Sintesi di enzimi idrolitici nellaleurone
    ed in parte nello scutello
  • - sviluppo di un adeguato livello di enzimi
  • - idrolisi delle pareti cellulari e della
    matrice proteica

80
  • Fattori che influiscono sul processo
  • -durata della germinazione da 120 a 168 ore
  • -umidità di germinazione ( da 45-47 a 42-44
    9
  • -temperatura di germinazione ( 20-14 C )
  • -ricircolo e quantità dellaria

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  • Essicazione del malto
  • Umidità di Umidità di
  • germinazione conservazione
  • 44 - 45 4,5
    5,0
  • - interruzione della germinazione riducendo al
    minimo la denaturazione degli enzimi
  • - ottenere un prodotto stabile e conservabile
  • - allontanare le radichette
  • - degradare gli aromi sgradevoli ( DMS )
  • - ottenere un prodotto macinabile
  • - sviluppare laroma ed il colore utile per le
    diverse tipologie di birre ( reazioni di Maillard
    melanoidine-composto coloranti e reazione di
    Strecker pirroli, imidazoli, tiazoli, piridine,
    furani, ecc aromi )

84
  • Malto ripulito dalle radichette ( sotto )
  • e radichette ( sopra )

85
  • TIPI
    DI MALTO
  • MALTO VERDE CON ESSICCAZIONE
  • Malti tipo pilsen e pale-ale(lt8 EBC)
  • Malti vienna (8-10 EBC)
  • Malti monaco (17-20 EBC)
  • MALTO VERDE-ESSICAZIONE-TAMBURO DI TORREFAZIONE
  • Malti amber (40-85 EBC)
  • Malti scuri (90-180 EBC)
  • Malti chocolate (1100-1300 EBC)
  • Malti coloranti (1300-1500 EBC)
  • MALTO VERDE-TAMBURO DI TORREFAZIONE
  • (con saccarificazione)
  • Malti caramello chiaro (25-35 EBC)
  • Malti crystal (60-250 EBC)
  • Malti cara-pils (26-35 EBC)
  • Malti caramello (120-500 EBC)

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  • Principali tipi di malto
  • -malto chiaro tipo pils. Usato per tutte le
    birre chiare, essicazione di 80-85C. Aroma
    morbido e bilanciato. Colore EBC 3-5
  • -malto tipo Vienna. Usato per birre ambrate,
    essicazione di 90-95C. Aroma morbido di
    biscotto. Colore 8-10 EBC
  • -malto tipo Monaco. Usato per birre scure,
    essicazione di 105-110C. Aroma di biscotto,
    dolciastro di caramello. Colore 18-21 EBC

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  • -malto speciale Caramello. Da malto verde
    fatto saccarificare a 60-75C in tamburi di
    torrefazione e poi tostato a 150-180C. Aromi di
    caramello, mou, dolciastro.Sul mercato svariati
    tipi di malto caramello con aromi più o meno
    intensi. Colore 120-130 EBU
  • -malto speciale Colorante. Da malto e tostato
    in appositi tamburi fino a 200-220C. Ha colore
    ed aromi tipici di liquirizia, caffè, cereali
    tostati. Utilizzato per birre scure. Colore
    900-1200 EBC.

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