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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
Fondamenti di urbanistica Schemi delle
lezioni Capitolo terzo
2
La città dallaffermazione alla crisi
  • Laffermazione del sistema capitalistico-borghese
    porta a un fortissimo sviluppo della città.
  • La città si afferma come casa della società, in
    funzione di valori propri alla collettività in
    quanto tale.
  • Il capitalismo provoca il gigantesco sviluppo
    della città, ma introduce pesanti elementi di
    crisi.
  • Vediamo quali sono alcuni punti nodali di questa
    crisi.
  • è

3
La contraddizione di fondo
  • Un punto nodale della crisi della città la
    questione della rendita fondiaria urbana.
  • La contraddizione tra la funzione sociale della
    città e lappropriazione privatistica del suolo
    urbano.
  • La rottura tra città dellOttocento (la
    borghesia matura) e quella del medioevo (la
    nascita della città e della borghesia).
  • Con Hans Bernoulli riflettere sul modo in cui si
    è trasformato il rapporto tra città e suolo
    urbano in termini di diritti, di valori
    economici, di soggetti e loro ruoli, di
    configurazione degli spazi e costruzione della
    città è

4
La tesi di Hans Bernoulli

La città nasce su un suolo indiviso. Dalla non
divisione del suolo deriva la possibilità di
regolare e trasformare, di governare le
trasformazioni della città in funzione di
interessi comuni. Quando prevale
lappropriazione privata del suolo urbano
cominciano a entrare gli elementi di crisi. è
5
La contraddizione di fondo

Le pagine di Hans Bernoulli testimoniano come la
grande maggioranza delle ragioni di crisi della
città, anche contemporanea, è riconducibile alla
contraddizione tra il carattere collettivo,
comunitario, sociale della città e le
caratteristiche individualistiche dei
fondamentali aspetti dellorganizzazione della
produzione o del consumo. Questo è il peccato
dorigine con cui lurbanistica moderna da due
secoli si scontra. y
6
Trasformazioni territoriali

Il cuore del sistema capitalistico è nelle
fabbriche il cervello è nelle banche e negli
uffici delle società la rete che alimenta le
une e impartisce gli ordini delle seconde è nel
sistema delle comunicazioni. La crescita delle
fabbriche e della rete dei trasporti e delle
comunicazioni è la trasformazione territoriale
più vistosa nel Settecento e nellOttocento. Ma
la borghesia ha bisogno di avere mercati
nazionali ampi e sicuri per i propri prodotti ha
bisogno di uno Stato nazionale è
7
Le città capitali
  • Lepoca del trionfo della borghesia è anche
    lepoca della formazione dei grandi stati
    nazionali e della costruzione delle città
    capitali
  • Le grandi capitali diventano città speciali
  • per la rappresentazione che in esse si svolge,
  • per il potere che in esse deve esprimersi,
  • per il prestigio che dalla loro forma deve
    emanare,
  • perché sono il luogo della residenza della classe
    dirigente dei funzionari delle imprese e delle
    banche, dei membri dellamministrazione pubblica
  • è

8
Nuovi fuochi, nuovi assi

Alla casa del podestà e del vescovo, al palazzo
del ricco mercante, si aggiunge, moltiplicandosi,
la residenza delle famiglie borghesi. Si afferma
un nuovo disegno urbano, i cui punti di forza non
sono più solo i fuochi della città greco-romana
o medioevale (la cattedrale, il foro o la piazza,
il municipio, la rocca, il mercato) ma sono
prospettive, percorsi, viali ecc., che riprendono
elementi dellinsediamento signorile è
9
Zonizzazione di classe

Il dato più rilevante nella città della borghesia
èÒ lenorme espansione quantitativa Ò il
peggioramento delle condizioni di vita delle
masse popolari. Si sviluppano le zonizzazioni
funzionali e le segregazioni di classe Ò gli
assi e le zone della residenza alto-borghese, Ò
i quartieri di casermoni operai, Ò le estese
periferie della middle class, Ò i tuguri del
lumpenproletariat. è
10
La città dialettica

La città della borghesia trionfante è una città
dialettica. La dialettica nasce da una tesi e
unantitesi. la tesi è il lusso e il prestigio,
lordine e la regolarità, le grandi fughe della
prospettiva e i maestosi tracciati a misura
dImpero, lantitesi sono i quartieri dove
vivono i proletari. Leggiamo una pagina di
Leonardo Benevolo è
11
Ricca borghesia e miserabili quartieri

Mentre la ricca borghesia londinese si
raccoglie negli squisiti ambienti di Bedford
Place e di Russell Square, i miserabili quartieri
dellEst crescono compatti, senza pause e senza
speranza. Presto la loro estensione e i loro
inconvenienti igienici metteranno in crisi
lintera città, e si dovrà costruire da capo una
nuova metodologia urbanistica, senza più contatti
con quella antica è
12
Un testo classico

Leggiamo un testo classico, che descrive con
precisione impietosa le condizioni delle
abitazioni nella fase dellaffermazione del
sistema capitalistico-borghese nel suo epicentro
lInghilterra dellOttocento. Frederich Engels,
nella sua analisi della Situazione della classe
operaia in Inghilterra, descrive il piano che
presiede alla costruzione della città per gli
operai è
13
La residenza degli operai
un lato è costituito dalle case di prima fila,
che sono tanto fortunate da avere una porta
posteriore ed un piccolo cortile, e per le quali
è richiesto laffitto più alto. Dietro il muro
dei cortili di queste case vi è unangusta
viuzza. La via secondaria, che è ostruita da
costruzioni alle due estremità e nella quale
sbocca lateralmente uno stretto vicolo o un
passaggio coperto. Le case che guardano su questa
viuzza pagano un fitto minore degli altri, e in
generale sono le più trascurate. Esse hanno il
muro posteriore in comune con la terza fila di
case, che guardano dal lato opposto sulla via e
pagano un fitto inferiore a quello della prima
fila, ma superiore a quello della seconda. è
14
Due ragioni per superare la crisi
  • Alla crisi della città si cerca, nel corso del
    XIX secolo, di reagire per più duna ragione
  • perché ci si emoziona alle condizioni di vita
    delle famiglie operaie, sfruttate prima nella
    fabbrica e poi nella città, o si vogliono
    comunque migliorarne le condizioni di vita
  • perchè una città disordinata, vaste porzioni
    della quale sono lasciate alla miseria e al
    degrado igienico, non funziona e minaccia di
    corrompere anche laltra città, quella dove
    abita la borghesia.
  • è

15
Tre tentativi di risposta

Alla crisi della città si tentò di rispondere
secondo strade riconducibili a tre filoni
principali gli utopisti, i quali tentano di
costruire una nuova città e insieme una nuova
società i funzionalisti, che si propongono di
realizzare qui e là dei miglioramenti sul piano
dellefficienza, della salubrità, dellintervento
tecnico i socialisti scientifici (Marx ed
Engels), che si pongono il problema di
comprendere e trasformare la società nel suo
insieme, senza scendere nei dettagli per quanto
riguarda i singoli aspetti tecnici è
16
Due utopisti Owen e Fourier
  • Le persone che raggruppiamo sotto il termine di
    utopisti sono personaggi molti diversi. Per
    limitarci ai due principali,
  • Robert Owen (1771-1858), era commesso di negozio
    a Londra con i suoi risparmi mette su una
    piccola industria tessile, e dopo dieci anni
    compra le filande di Lanark. Un uomo pratico,
    dunque, sebbene frequenti gli ambienti culturali
    riformisti e giacobini a Manchester.
  • Charles Fourier (1772-1837) è saggista e
    filosofo, lautore di una meticolosa ed esatta
    utopia basata su un macchinoso sistema
    filosofico-politico è un teorico, non ha
    responsabilità operative
  • Vediamo alcune immagini delle loro proposte
    urbanistiche è

17
Interventi concreti in Francia

Si comincia a prendere coscienza delle gravi
condizioni igieniche determinate dalle caotiche
agglomerazioni comincia ad affermarsi una
regolamentazione igienica ed edilizia. Francia
dopo lepidemia di colera del 1849 viene emanata
una legge che disciplina le caratteristiche degli
alloggi e consente lesproprio delle case
malsane, che può essere decretato non solo con
legge ma anche con semplice atto amministrativo.
è
18
e in Gran Bretagna

Inghilterra 1842 relazione ufficiale (Chadwick)
sulle condizioni della povertà si scopre che le
cause erano inseparabilmente connesse
allambiente edilizio. Nuove amministrazioni
locali elettive, con grandi poteri per la tutela
delligiene e la regolamentazione edilizia. Vasti
programmi di fognature, preparati da una evoluta
manualistica tecnica, obbligo di servizi igienici
nelle case. Regolamentazione edilizia che
prescrive norme sui distacchi, sulle
ventilazioni, dimensioni minime ecc. Si
cominciano a realizzare i primi parchi pubblici. è
19
Nuovi quartieri operai
  • In Francia, in Gran Bretagna e in Germania gli
    industriali cominciano a progettare i quartieri
    operai, realizzando insediamenti nei quali
  • le strade sono regolarmente tracciate,
  • le case collocate in un giusto rapporto tra loro
    e con gli spazi pubblici,
  • alle case si aggiungono quantità spesso notevoli
    di parchi pubblici e giardini, scuole e altri
    servizi sociali.
  • è

20
e città giardino

Si progettano le prime città giardino secondo
le teorie di Ebenezer Howard gli urbanisti
inglesi Parker e Unwin progettano nei primi anni
del XX secolo una città di 35mila abitanti,
Letchworth, a 30 km a nord di Londra. Sempre in
Gran Bretagna si teorizzano le città satelliti,
per contribuire a decongestionare le grandi città
rese ipertrofiche dallindustrializzazione
inizia insomma una politica del territorio è
21
I piani urbanistici delle città

Sulla base dei progetti tracciati da veri e
propri piani urbanistici vengono fondate le città
di colonizzazione, nelle colonie degli imperi
europei e nelle terre del Nuovo mondo
dellAmerica del nord. Conoscono dei piani
urbanistici anche le grandi città europee è del
1857 la prima urbanizzazione pianificata di
Vienna, del 1859 il piano di Barcellona,
progettato da Ildefonso Cerda, del 1864 il piano
di sistemazione e ampliamento della nuova
capitale dItalia, Firenze. È nata insomma
lurbanistica moderna, e sono stati foggiati i
suoi primi strumenti, le cui potenzialità saranno
sviluppate in tutto il secolo successivo.
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