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MEDICINA POPOLARE

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E doveroso ricordare che il bulbo contiene OE, olioelementi, sali minerali ... Anche i greci ne apprezzavano i benefici terapeutici e lo chiamarono rosa fetida . – PowerPoint PPT presentation

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Title: MEDICINA POPOLARE


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MEDICINA POPOLARE
  • IL MITO DI
  • DRACULA
    E LE PROPRIETA DELLAGLIO

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DRACULA E LAGLIO
  • Fin dallantichità è profondamente sentita,
    nelle varie tradizioni popolari, la convinzione
    che laglio faccia bene alla salute ed allontani
    le entità-creature malefiche quali streghe,
    demoni e vampiri quali appunto il Conte Dracula.
  • Nei Carpazi, terra appunto del Conte Dracula,
    questa usanza protettiva era molto radicata e
    seguita. Cerchiamo di capire e giustificare le
    ragioni di questa credenza popolare, con un
    podi sana fantasia, perché spesso la fantasia e
    lintuito precedono la Scienza, ma comunque
    rimanendo con i piedi ben saldi a terra e
    seguendo la falsa riga del ragionamento
    scientifico.

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DRACULA E LAGLIO
  • Nei Carpazi, come in tutti i luoghi freddi per
    molti mesi dellanno, le abitazioni erano anguste
  • per poterle riscaldare con più facilità e
    cupe per le ridotte dimensioni delle finestre,
    volutamente piccole per difendersi dal freddo.
    Ciò rendeva
    bui e mal areati quegli ambienti spesso
    superaffollati anche dalla presenza degli animali
    domestici ed utili. Le abitazioni si presentavano
    quindi come spelonche, buie, fredde e
    puzzolenti.
  • I servizi igienici, si fa per dire, erano assenti
    o aleatori ed il riscaldamento era offerto da
    fuochi di legna che ardevano in caminetti usati
    anche per cucinare.

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DRACULA E LAGLIO
  • In conclusione, pochi metri quadrati lezzi e
    fumosi, erano lhabitat domestico usuale e
    protettivo dal freddo delle lunghe e buie
    giornate invernali.
    Tutto ciò offriva evidentemente
    le condizioni migliori per lo sviluppo delle
    varie infezioni respiratorie, quali la tbc, che
    al pari del Conte, ama e prolifica nel buio, odia
    laria aperta e soleggiata e colpisce le sue
    vittime subdolamente, succhiandone il sangue.

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DRACULA E LAGLIO
  • Sì, succhia quel sangue che rappresenta lenergia
    vitale, lessenza della vita, riducendo le
    vittime ad esangui spettri che, ancore una volta,
    come nel mito, diventano a loro volta, ignari
    seguaci e malefici untori di morte.
  • Ma cosa centra laglio con il mito di Dracula?
  • La risposta plausibile sta nel fatto che questo
    bulbo, una volta ingerito, libera le sue
    proprietà curative che passano dal tubo
    digerente al sangue e da questo agli alveoli
    polmonari dove, accomulandosi, vengono eliminate
    con la ventilazione.

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DRACULA E LAGLIO
  • Gli alveoli polmonari divengono quindi la
    struttura anatomica comune, cioè la porta
    dingresso del bacillo alcool-acido resistente di
    Koch, ma anche la porta duscita dei
    vapori del tubero curativo!.
  • Se Dracula con il suo morso assiderante è
    paragonabile alla tbc, possiamo capire il culto
    ed il mito, creato intorno
    allaglio.
  • Luso domestico del bulbo rappresentava una base
    preziosa per arricchire la povera cucina dei
    tempi antichi, si intuisce quindi facilmente come
    fosse amorosamente conservato e protetto.

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DRACULA E LAGLIO
  • Le varie ghirlande o trecce che, come tuttora
    raccoglievano le teste daglio sono così fatte
    per permetterne una sana e lunga conservazione,
    preservandole dal temuto rischio della muffa. Una
    volta così aggiustate dove potrebbero esser
    meglio conservate se non vicino al camino o alle
    finestre che tuttaltro che ermetiche, permettono
    una pur minima areazione protettiva dalla muffa
    ed insieme responsabile di diffondere nellaria
    il segreto terapeutico ?

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DRACULA E LAGLIO
  • Sembra quindi traducibile in questi termini il
    folclore che vuole i mazzi daglio esposti alle
    finestre per allontanare i demoni.
  • Concludendo la parte romanzata, possiamo dire che
    luso commestibile ha permesso in duplice maniera
    e più o meno inconsciamente di praticare un sana
    prevenzione antinfettiva sia a livello
    respiratorio che enterico.
  • Non è facile capire fino a quando e come, vi
    possa essere una conoscenza dietro a questi usi
    popolari ma certo è suggestivo verificare che le
    usanze popolari hanno dietro di se una profonda
    verità terapeutica.

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AGLIO
  • Fu PASTEUR ad evidenziare lazione antibatterica
    dellaglio. La Scienza ufficiale ha recentemente
    avvallato e confermato le teorie terapeutiche
    degli antichi.
  • Già gli Egizi ne suggerivano luso consigliando
    ben ventidue piatti a base daglio, con i quali
    curare svariate malattie, sia di natura
    infettiva, ma anche astenia e cefalee. E
    doveroso ricordare che il bulbo contiene OE,
    olioelementi, sali minerali, vitamine A, B1, B2 e
    C.
    Anche i greci ne
    apprezzavano i benefici terapeutici e lo
    chiamarono rosa fetida.

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AGLIO
  • Recentemente, vari Ricercatori hanno messo in
    evidenza che il tubero possiede proprietà
    antibatteriche, antimicotiche e antiblastiche.
    Viene considerato
    lantisettico ed antibiotico naturale più
    potente.
  • Possiede inoltre proprietà ipoglicemizzante e
    vasodilatatrici modulando il metabolismo ed il
    tono della struttura muscolare delle arterie, in
    virtù del OE (0,2) contenente diversi prodotti
    solforati, tra cui lallicina. Il contenuto
    totale di zolfo è pari all1 del peso secco.

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AGLIO
  • Per la riconosciuta azione di rinforzare il tono
    e ritmo cardiaco (effetti inotropo e batmotropo
    positivi), oltre che nel dilatare le arterie,
    riducendone la costrizione e fungendo da
    ipotensivo ( riduce del 5 della PA sistolica)
    laglio si dimostra unottima arma naturale
    contro lipertensione ed arteriosclerosi anche
    in virtù della diminuzione della colesterolemia
    totale (del 7), diminuzione del colesterolo HDL
    (quello dannoso) nellordine del 4, associata
    allazione di inibizione dellaggregazione
    piastrinica nellordine del 30. L
    indicazione clinica deriva dalla somma di questi
    effetti singolarmente modesti ma utili.

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AGLIO
  • Altre proprietà documentate sono quella di
    tonificare il SN Autonomo per azione sui
    recettori colinergici dai quali dipende il tono e
    motilità del tubo digerente.
  • E ben evidente lazione dellaglio (fonte di
    cisteina) quale antiossidante come ben dimostrano
    sia la diminuzione del livello plasmatico della
    malonaldeide (indice di ossidazione lipidica) che
    laumento di concentrazione eritrocitaria del
    glutatione (la cisteina è il precursore del
    glutatione, ovvero dellantiossidante per
    antonomasia).

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AGLIO
  • Sintetizzando laglio ha le seguenti
    indicazioni principali
  • Profilassi dellarteriosclerosi,
  • supporto nel trattamento delle dislipemie,
  • miglioramento della circolazione arteriosa,
  • azione antibatterica, antisettica e vermifuga,
  • prevenzione delle forme e malattie degenerative,
  • potenziamento delle difese immunitarie

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AGLIO
  • Secondo la letteratura , gli effetti benefici
    dellaglio dovrebbero aversi con una posologia di
    4gr. di bulbi freschi al di, distribuiti ai
    pasti, ovvero 4-10 mg di alliina con conseguenti
    effetti secondari dati dlleffetto irritante dei
    solfati che dellalitosi
  • La soluzione ideale sarebbe rappresentata
    dallassunzione di estratti daglio invecchiato,
    procedura brevettata (AGE, ovvero aged garlic
    extract- Kyolic), che trasforma i composti
    solforati pungenti e puzzolenti in inodori e non
    irritanti, tra cui la S-allil- cisteina (SAC)
    presente nellAGE,(2mg/g) e da assumere in misura
    di 2-3 gr/die.
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