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EQUILIBRIO CHIMICO

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EQUILIBRIO CHIMICO SILSIS VIII ciclo Paola Morandi EQUILIBRIO CHIMICO: UN ESEMPIO Ricordiamoci che.... Sistema isolato: non pu scambiare n energia n ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: EQUILIBRIO CHIMICO


1
EQUILIBRIO CHIMICO
SILSIS VIII ciclo Paola Morandi
2
CLASSE 2 I.T.C.S. con indirizzo biologico
(biennio comune triennio di indirizzo) Quadro
orario del biennio
1 anno 2 anno
Chimica/SN Laboratorio 4 2 4 2
3
EQUILIBRIO CHIMICO UN ESEMPIO
  • Spesso le reazioni chimiche non sono complete
  • una parte dei reagenti è presente anche al
    termine della reazione
  • Un esempio di equilibrio in fase gassosa
    N2O4/NO2

NB NO2 è un gas tossico di colore rossastro
esiste anche nella forma dimerica incolore N2O4
4
COSA SIGNIFICA EQUILIBRIO CHIMICO ?
  • Per qualsiasi concentrazione iniziale di NO2 e/o
    N2O4, la reazione NO2 ? N2O4 raggiunge una
    condizione di equilibrio
  • La condizione di equilibrio è quella in cui le
    concentrazioni (ovvero le pressioni parziali)
    delle specie chimiche presenti rimangono costanti
    nel tempo
  • Perché?
  • una parte di N2O4 continua a trasformarsi in NO2
    e viceversa
  • ma allequilibrio le velocità delle due reazioni
    sono uguali v1 v2

Quindi le proprietà macroscopiche del sistema
restano costanti, ma i processi microscopici
continuano bilanciandosi
5
Sulla base di misure sperimentali è stato
possibile definire un nuovo parametro la
costante di equilibrio (1864)
Esp. P0 (atm) NO2 P0 (atm) N2O4 Peq (atm) NO2 Peq (atm) N2O4 Peq NO2 Peq N2O4 (Peq NO2)2 Peq N2O4
1 0.0 1.0 1.56 0.22 7 11
2 1.0 0.0 0.86 0.07 12 11
3 1.0 1.0 2.16 0.42 5 11
costante di equilibrio Keq
Per la reazione
(P NO2)2eq
il rapporto è costante in un sistema chiuso, ad
una certa T tale rapporto viene definito
costante di equilibrio Keq
P N2O4 eq
6
Ricordiamoci che....
  • Sistema isolato non può scambiare né energia né
    materia con lambiente
  • Sistema chiuso può scambiare energia ma non può
    scambiare materia con lambiente
  • Sistema aperto può scambiare sia energia che
    materia con lambiente
  • Quindi in un sistema chiuso la massa complessiva
    di reagenti e prodotti rimane costante
  • A mano a mano che la reazione procede non vi sono
    perdite di prodotti o aggiunte di reagenti

7
Come già osservato per la reazione lequilibrio
viene raggiunto sia partendo dai reagenti che dai
prodotti !
diretta
H2(g) I2(g) 2 HI(g) 440C
  • Reazione diretta
  • inizio H2 I2 e HI 0
  • man mano che la reazione procede H2 e I2 ?
    e HI ? (v1 ?)
  • fino a quando H2, I2 e HI raggiungono un
    valore costante

inversa
HI
Concentrazione
  • Reazione inversa
  • inizio ho solo HI
  • man mano che la reazione procede HI ? e
    H2 e I2 ? (v2?)
  • fino a quando H2, I2 e HI raggiungono un
    valore costante

H2, I2
0 0
Tempo ? ? Tempo
v1 v2
equilibrio
8
LA COSTANTE DI EQUILIBRIO
è il rapporto tra le pressioni
parziali/concentrazioni dei prodotti, ciascuna
elevata ad una potenza pari al proprio
coefficiente stechiometrico, e le pressioni
parziali/concentrazioni dei reagenti, elevate ad
una potenza uguale al proprio coefficiente
stechiometrico. Consideriamo una generica
reazione chimica in fase gassosa aA bB
cC dD KP
(PC)ceq ? (PD)deq
gas
(PA)aeq ? (PB)beq
Le pressioni parziali P sono proporzionali alle
concentrazioni molari PV nRT da cui P
(n/V) ? RT cioè P M ? RT
con KP KC (RT)?n ?n (cd) (ab)
per ?n 0 KP KC
KC
Keq dipende soltanto dalla temperatura
reazioni in soluzione
9
  • Tutte le reazioni chimiche raggiungono
    lequilibrio?
  • In alcune reazioni le concentrazioni dei
    reagenti che rimangono quando il sistema
    raggiunge lequilibrio sono troppo piccole per
    essere misurate. In questo caso si dice che la
    reazione è andata a completezza.
  • Esempio H2(g) Cl2(g) ? 2 HCl(g)
  • In alcune reazioni le concentrazioni dei
    reagenti e dei prodotti allequilibrio sono
    misurabili (reazioni reversibili).
  • Esempio H2(g) I2(g) 2 HI(g)

La Keq permette di prevedere quanto una reazione
chimica procede verso la completezza (più grande
è la Keq, più la reazione è spostata a destra).
In generale Keq ?? 1 favorita la formazione dei
prodotti Keq ?? 1 favoriti i reagenti NB La
Keq non dà informazioni sulla velocità di
reazione !
10
EQUILIBRIO DINAMICO
Lequilibrio raggiunto dal sistema non è una
condizione statica ma dinamica le reazioni
diretta e inversa continuano ad avvenire
bilanciandosi. Lequilibrio si stabilisce quando
le velocità della reazione diretta e inversa sono
uguali !
  • allequilibrio vd vi

Reazione diretta vdir kdir Ax By Reazione
inversa vinv kinv Cm Dn Allequilibrio
kdir Ax By kinv Cm Dn KC
kdir, inv f(T) Keq f(T)
11
RIASSUMENDO
  • Lequilibrio chimico è la condizione in cui le
    concentrazioni di tutte le specie chimiche
    presenti in un sistema sono costanti nel tempo
  • Ogni reazione chimica, in un sistema chiuso,
    raggiunge nel tempo una condizione di equilibrio
    che può essere più o meno spostato verso i
    prodotti di reazione
  • Ogni reazione chimica allequilibrio è
    caratterizzata da una costante di equilibrio,
    dipendente da T
  • Per una generica reazione
  • aA bB nN cC dD xX
  • KC

Cceq ? Ddeq ? ? Xxeq
  • Unità di misura mol/l
  • È adimensionale se nr molireagenti nr
    moliprodotti

Aaeq ? Bbeq ? ? Nneq
1
Naturalmente Keq (reazione diretta)
Keq (reazione inversa)
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IL QUOZIENTE DI REAZIONE
  • Si può usare la keq per prevedere in quale
    direzione procederà una reazione per ogni data
    concentrazione iniziale, cioè non di equilibrio,
    di reagenti e prodotti
  • Definiamo Q quoziente di reazione
  • aA bB ? cC dD Q
  • In breve, se sono note le concentrazioni iniziali
    di reagenti e prodotti, si può prevedere la
    direzione in cui procederà la reazione nel modo
    seguente
  • per Q ? Keq la reazione procederà verso i
    prodotti fino a raggiungere lequilibrio
  • per Q ? Keq la reazione procederà verso i
    reagenti fino allequilibrio
  • per Q Keq la reazione è già allequilibrio

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EQUILIBRIO E TERMODINAMICA
  • Esiste una relazione tra Keq ed energia libera di
    Gibbs G.
  • Ricordiamo che
  • ?G ?Gprodotti ?Greagenti ?G indica
    la spontaneità di un processo chimico
  • ?G ? 0 Keq ? 1 equilibrio spostato verso i
    reagenti
  • ?G ? 0 Keq ? 1 equilibrio spostato verso i
    prodotti
  • ?G 0 Keq 1 non sono favoriti né i
    prodotti né i reagenti alleq.
  • ?G -RTlnKeq
  • È quindi possibile calcolare la Keq di una
    reazione in condizioni standard (25C, 1 atm) dal
    valore di energia libera standard di reagenti e
    prodotti.

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ESERCIZIO
  • In un recipiente da 1 l si introducono 2 moli di
    H2 e 1 mole di I2 a 440C e si ha la reazione H2
    I2 ? 2 HI (NB I2 è solido a 25C).
  • Calcolare la concentrazione delle specie
    allequilibrio, sapendo che Kc 50 a 440C.

H2 I2 ? 2 HI
Inizio 2 1
/ Variazione -x -x
2x Equilibrio 2-x 1-x 2x
KC 50 da cui x 0.935, perciò
HIeq 2x 1.870 M H2eq 2-x 1.065
M I2eq 1-x 0.065 M
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PRINCIPIO DI Le Chatelier
  • Un sistema che si trova in condizioni di
    equilibrio reagisce ad una perturbazione esterna
    in modo da ripristinare lequilibrio
  • Lequilibrio può essere perturbato dalla
    variazione di
  • Concentrazione delle specie chimiche presenti
  • Temperatura
  • Pressione (nel caso di specie chimiche allo stato
    gassoso)
  • Ricordiamoci che la Keq è una costante che
    dipende soltanto dalla T

NB Lequilibrio non viene influenzato dalla
presenza di un catalizzatore Un catalizzatore è
un composto in grado di aumentare la velocità con
cui è raggiunto lequilibrio chimico, senza
modificarne la posizione
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VARIAZIONE DI CONCENTRAZIONE
  • Se in un sistema allequilibrio si varia la
    concentrazione di una delle specie presenti,
    lequilibrio si sposta in modo da compensare la
    variazione di concentrazione.
  • Supponiamo che la seguente reazione sia
    allequilibrio
  • aA bB cC dD KC
  • Si aggiunge A o B lequilibrio si sposta a dx
    in modo da consumare una maggiore quantità di
    reagenti
  • Si allontana C o D lequilibrio si sposta a dx
    per ripristinare il prodotto allontanato
  • Se si aggiunge un prodotto o si allontana un
    reagente, lequilibrio si sposta a sinistra

aA bB cC dD
aA bB cC dD
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ESEMPI
  • Consideriamo la seguente reazione H2 I2 ?
    2 HI
  • aggiunta di H2 spostamento a dx ?
  • aggiunta di HI spostamento a sin ?
  • allontanamento di I2 spostamento a sin ?
  • allontanamento di HI spostamento a dx ?
  • Consideriamo la seguente reazione CaCO3(s)
    CaO(s) CO2(g)
  • Operando in un recipiente aperto la CO2 si
    allontana man mano che viene prodotta ciò
    comporta lo spostamento dellequilibrio verso
    destra (con conseguente dissolvimento del
    carbonato di calcio)
  • Quando si elimina un prodotto, si può far
    arrivare a completezza una reazione che
    altrimenti andrebbe allequilibrio !

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VARIAZIONE DI PRESSIONE
  • Se in un sistema allequilibrio in cui siano
    presenti uno o più gas si ha una variazione di
    pressione, allora le pressioni parziali (e quindi
    le concentrazioni) dei gas reagenti cambiano in
    corrispondenza.
  • In particolare, ciò si verifica nel caso di
    reazioni in cui tra reagenti e prodotti varia il
    numero di moli allo stato gassoso, e quindi la
    pressione.
  • RICORDIAMOCI
  • Legge dei gas ideali P ?
    V n ? R ? T
  • Legge di Dalton delle pressioni parziali
    Ptotale p1 p2 pn

Consideriamo lequilibrio 2 A(g) B(g)
C(g) 4 D(g) In questo caso la reazione
verso dx implica un aumento del numero di moli
totali (da 3 a 5) e quindi di P Laumento di P fa
spostare lequilibrio verso sinistra
P ? eq ?
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ESEMPI (1)
  • Consideriamo la seguente reazione 2 CO(g)
    O2(g) ? 2 CO2(g)
  • La trasformazione dei reagenti nei prodotti
    comporta una diminuzione del numero di moli (da 3
    a 2), quindi
  • Se P ? allora spostamento a dx
  • Se P ? allora spostamento a sin
  • Consideriamo la seguente reazione H2O(g)
    CO(g) ? H2(g) CO2(g)
  • La reazione non comporta variazione del numero di
    moli tra reagenti e prodotti. In questo caso una
    perturbazione della pressione non comporta
    effetti sullequilibrio

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ESEMPI (2)
NH3
N2
Consideriamo la reazione N2(g) 3 H2(g) ?
2 NH3(g)
H2
N2 3 H2 ? 2 NH3
N2 3 H2 ? 2 NH3 N2 3 H2 ?
2 NH3
Equilibrio Non
equilibrio Equilibrio ristabilito
Quando il volume viene dimezzato, lequilibrio si
sposta a destra ? diminuisce il numero totale di
molecole e quindi la pressione totale
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VARIAZIONE DI TEMPERATURA
  • Una variazione della temperatura influenza la
    posizione di un equilibrio perché cambia il
    valore della costante di equilibrio.
  • Anche senza conoscere il valore della Keq alle
    diverse T, è possibile prevedere come si sposta
    lequilibrio in conseguenza ad una variazione di
    T.
  • Per fare questa previsione devo sapere se la
    reazione è esotermica o endotermica
  • Reazione esotermica, ?H ? 0 aA bB ? cC dD
    calore
  • Reazione endotermica, ?H ? 0 aA bB calore ?
    cC dD
  • Il calore ceduto o assorbito può essere indicato
    nel simbolo di reazione insieme a reagenti e
    prodotti.
  • Es nel caso di una reazione esotermica, un
    aumento di T provoca lo spostamento
    dellequilibrio a sinistra Keq diminuisce.
  • Processi esotermici favoriti da una diminuzione
    di T (Keq aumenta)
  • Processi endotermici favoriti da un aumento di T
    (Keq aumenta)

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ESEMPI (1)
Consideriamo la seguente reazione esotermica
2 NO2(g) ? N2O4(g) calore
rosso incolore
25C raffreddo
25C scaldo
equilibrio
equilibrio
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ESEMPI (2)
Consideriamo la seguente reazione esotermica
H2(g) I2(g) ? 2 HI(g) calore Se diminuisce
la T, lequilibrio idrogeno-iodio si sposta verso
destra il calore così prodotto tende ad
aumentare la T, contrapponendosi alla diminuzione
iniziale di T. Il contrario per una diminuzione
iniziale di T. Si può arrivare alla stessa
conclusione se si conoscono i valori delle Keq
alle due T. In questo caso ho che KC
KC 67.5 a 325C KC 50.0 a 450C
La resa di HI diminuisce con laumento di T
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RIASSUMENDO
VARIAZIONI DI CONCENTRAZIONE
PERTURBAZIONE EFFETTO Aumento di un reagente o diminuzione di un prodotto Spostamento a destra
PERTURBAZIONE EFFETTO Diminuzione di un reagente o aumento di un prodotto Spostamento a sinistra
VARIAZIONI DI TEMPERATURA
REAZIONE ESOTERMICA PERTURBAZIONE ed EFFETTO PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento di T, spostamento a sin Diminuzione di T, spostamento a dx
REAZIONE ENDOTERMICA PERTURBAZIONE ed EFFETTO PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento di T, spostamento a dx Diminuzione di T, spostamento a sin
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VARIAZIONI DI PRESSIONE
Moli reagenti ? moli prodotti PERTURBAZIONE ed EFFETTO PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento di P, spostamento a dx Diminuzione di P, spostamento a sin
Moli reagenti ? moli prodotti PERTURBAZIONE ed EFFETTO PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento di P, spostamento a sin Diminuzione di P, spostamento a dx
Moli reagenti moli prodotti PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento o diminuzione di P, nessun effetto
Tutte le specie chimiche solide, liquide o sciolte in soluzione PERTURBAZIONE ed EFFETTO Aumento o diminuzione di P, nessun effetto
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EQUILIBRI ETEROGENEI
  • Sono gli equilibri in cui le sostanze coinvolte
    non sono tutte nello stesso stato di aggregazione
    (fasi gassose con fasi condensate)
  • In questi sistemi la posizione dellequilibrio è
    indipendente dalla concentrazione di liquido o di
    solido presente, perché tale concentrazione è
    costante nel corso della reazione
  • Pertanto le concentrazioni delle specie
    condensate non compaiono nellespressione della
    Keq
  • Solo le specie in fase gassosa determinano
    lequilibrio

è mol/l PM è g/mol ? PM
densità g/l la densità di un solido puro
è costante, indipendentemente dalla quantità
presente
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UN ESEMPIO DI EQUILIBRIO ETEROGENEO
CaCO3(s) ? CaO(s) CO2(g)
Quindi Kc CO2eq o in termini di pressioni
parziali Kp (p CO2)eq
Kp CO2 1.04 atm a 900C
CO2(g)
25C
900C 1.04 atm
900C
CO2(g)
CaCO3 CaCO3 CaO
CaO
CaCO3(s) ? CaO(s) CO2(g) CaCO3(s) ?
CaO(s) CO2(g)?
equilibrio lequilibrio
non si raggiunge la reazione va a
completezza
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EQUILIBRI IONICI IN SOLUZIONE
  • Gli equilibri che si stabiliscono tra ioni in
    soluzione acquosa vengono interpretati secondo le
    leggi generali che regolano gli equilibri
    chimici.
  • Verranno considerati due tipi di equilibri
    ionici
  • Lequilibrio esistente tra un solido indisciolto
    e le sue specie disciolte (eq. di solubilità)
  • Lequilibrio che si stabilisce tra una specie
    indissociata ed i suoi ioni dissociati (eq. di
    dissociazione), che spesso riguarda ACIDI e BASI
  • Ricordiamo che
  • ELETTROLITA sostanza che in soluzione si
    dissocia totalmente o parzialmente in ioni
    (cationi e anioni -). Si distinguono
  • Elettrolita forte, completamente dissociato
    (sali, alcuni acidi e basi)
  • Elettrolita debole, parzialmente dissociato
    (solo acidi e basi)
  • Grado di dissociazione a rapporto tra nr di
    molecole dissociate e nr totale di molecole

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EQUILIBRI DI SOLUBILITÀ INTRODUZIONE
  • H2O solido poco solubile ? soluzione
    SATURA
  • gli ioni di sale disciolto sono in equilibrio
    con il soluto non sciolto

Ag Cl-
Esempio AgCl(s) ? Ag(aq) Cl-(aq)
KC ma AgCl(s) è costante (vedi eq.
eterogenei), quindi Ag Cl- KC AgCl
Kps Kps prodotto di solubilità è una costante
che dipende da T
AgCl(s)
Per un generico composto ionico AmBn(s) ?
mA(aq) nB(aq) Kps Ameq ?
Bneq Conoscendo il valore di Kps si può
prevedere se in una soluzione si ha o meno
precipitazione in determinate condizioni.
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ACIDI E BASI INTRODUZIONE
  • Nel corso dei secoli gli ACIDI e le BASI sono
    state definiti in vari modi, e ogni nuova
    definizione ha cercato di comprendere un numero
    progressivamente maggiore di casi.
  • Arrhenius
  • Acido sostanza che in H2O si dissocia in ioni
    H e X- Es. HCl ? H Cl-
  • Base sostanza che in H2O si dissocia in ioni M
    e OH- Es. NaOH ? Na OH-
  • Brönsted-Lowry
  • Acido sostanza in grado di cedere protoni Es.
    HCl ? H Cl-
  • Base sostanza in grado di accettare
    protoni Es. NH3H2O ? NH4 OH-
  • Alcune sostanze possono sia cedere che accettare
    protoni (anfoteri).
  • Lacqua è un anfotero (lo scambio può
    avvenire anche tra due molecole di acqua
    H2O H2O ? H3O OH- autoprotolisi
    dellacqua)

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  • Lewis
  • Acido accettore di una coppia di elettroni
    (elettrofilo)
  • Base donatore di una coppia di elettroni
    (nucleofilo)
  • La reazione tra un acido di Lewis e una base di
    Lewis porta alla formazione di un legame
    covalente DATIVO
  • Es

acido base
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FORZA DEGLI ACIDI E DELLE BASI
Un generico acido HA si dissocia in H2O secondo
la reazione HA H2O ? H3O A-
KC Ka costante di
dissociazione acida Acido FORTE molto
dissociato alti valori di Ka Acido DEBOLE poco
dissociato bassi valori di Ka NB gli acidi
POLIPROTICI possono dare la dissociazione di più
protoni H generalmente le Ka sono
progressivamente più piccole negli stadi
successivi al primo (es. H3PO4).
Stesso discorso vale per le basi !
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ESPERIENZE DI LABORATORIOModifiche
dellequilibrio chimico
  • Prima esperienza spostamento dellequilibrio al
    variare di T
  • Obiettivo lesperienza permette di osservare uno
    degli esempi di equilibrio chimico illustrati nel
    corso della lezione. In particolare, si
    verificherà come un equilibrio in fase gassosa
    venga influenzato dal variare della temperatura.
  • Note sicurezza gli acidi utilizzati provocano
    gravi ustioni per contatto ed i loro vapori sono
    nocivi. I gas prodotti nel corso della reazione
    sono forti irritanti delle vie polmonari. Il
    solfato di rame è tossico. Tutte le operazioni
    richiedono luso di camice, guanti e occhiali.
    Evitare lingestione di soluzioni o solidi.
    Evitare di respirare i vapori degli acidi e i gas
    prodotti nel corso della sperimentazione
    (LAVORARE SOTTO CAPPA). In caso di contatto della
    pelle o degli occhi con gli acidi lavarsi
    abbondantemente con acqua corrente. Ricordarsi di
    aggiungere gli acidi allacqua e mai viceversa
    (lidratazione di alcuni acidi quali lacido
    solforico è fortemente esotermica), lentamente e
    senza produrre schizzi. Lavare bene tutto il
    materiale utilizzato e il banco di lavoro al
    termine dellesperimento.

34
  • Premessa per portare in soluzione un metallo (ed
    ottenere i suoi composti) bisogna ossidarlo. Lo
    ione H3O è in grado di ossidare la maggior parte
    dei metalli, ma non il rame (e tutti i metalli
    detti nobili). Per ossidare il rame è
    necessario utilizzare acidi che siano forti
    ossidanti, quali lacido solforico concentrato o
    lacido nitrico. Il rame metallico, in presenza
    di questi acidi, reagisce secondo la reazione
  • 3 Cu(s) 2 HNO3 3 H2SO4 ? 3 CuSO4 2 NO(g)
    4 H2O
  • NO(g) si ossida allaria per dare biossido di
    azoto NO2(g) .
  • Materiali occorrenti trucioli di rame acido
    nitrico sol. 65 - acido solforico conc.
    ghiaccio - vetreria.
  • Esecuzione dellesperienza
  • Porre dei trucioli di rame in una provetta e
    coprirli con circa 2 ml di acqua.
  • Sotto cappa aggiungere circa 2 ml di acido
    solforico conc., lentamente.
  • Sotto cappa aggiungere circa 2 ml di acido
    nitrico sol. 65 e chiudere velocemente la
    provetta con un tappo munito di tubo di sviluppo,
    raccogliendo il gas prodotto in un palloncino.
    Infine chiudere il palloncino con un tappo di
    gomma. Annotare il colore del gas prodotto.
  • Porre il palloncino in ghiaccio e lasciar
    raffreddare per almeno 15 minuti. Annotare il
    colore del gas.
  • Lasciar riscaldare il palloncino alla T ambiente
    (per es. tenere il palloncino tra le mani) e
    annotare il colore del gas.

35
  • Seconda esperienza
  • spostamento dellequilibrio al variare delle
    concentrazioni
  • Obiettivo lesperienza è un esempio di
    equilibrio ionico in soluzione. Essa permette di
    osservare come varia lequilibrio
    cromato/bicromato in seguito al variare della
    concentrazione delle specie chimiche coinvolte in
    tale equilibrio. Inoltre, la precipitazione di
    una delle specie chimiche coinvolte consente di
    ragionare sullequilibrio in fase eterogenea.
  • Note sicurezza i composti del cromo(VI) sono
    molto tossici se ingeriti. Anche se le quantità
    utilizzate in questo esperimento sono modeste,
    evitare assolutamente di ingerire le soluzioni.
    Evitare il contatto della pelle e degli occhi con
    tutti i reagenti utilizzati e nel caso di
    contatto lavarsi abbondantemente con acqua
    corrente. Indossare camice, guanti e occhiali.
    Lavare con sapone le mani al termine
    dellesperimento. Lavare bene anche tutto il
    materiale utilizzato e il banco di lavoro.
  • Premessa una soluzione acquosa di cromato di
    potassio è gialla una soluzione acquosa di
    bicromato di potassio è arancione. Lequilibrio
    che verrà preso in considerazione è il seguente
  • 2 CrO42-(aq) 2 H(aq) ? Cr2O72-(aq) H2O
  • Laggiunta di nitrato di bario Ba(NO3)2 ad una
    soluzione contenente ioni cromato determina la
    precipitazione del cromato di bario BaCrO4.

36
Materiali occorrenti cromato di potassio sol.
0.1 M bicromato di potassio sol. 0.1 M acido
cloridrico sol. 1 M idrossido di sodio sol. 1 M
nitrato di bario sol. 0.1 M vetreria (tubi da
13 x 100 mm).
  • Esecuzione dellesperienza Parte prima
  • In un tubo pulito versare ca. 1 ml (10 gocce) di
    CrO42- sol. 0.1 M. In un secondo tubo pulito
    versare ca. 1 ml di Cr2O72- sol. 0.1 M. Annotare
    il colore delle soluzioni.
  • A ciascun tubo aggiungere goccia a goccia
    (massimo 5 gocce) 1 M HCl e annotare il colore
    selle soluzioni.
  • Ripetere il punto 1 utilizzando due tubi puliti.
    Aggiungere a ciascun tubo, goccia a goccia
    (massimo 5 gocce) 1 M NaOH. Annotare il colore
    delle soluzioni.
  • Aggiungere ai tubi del punto 2 ( HCl) 1 M NaOH
    (massimo 10 gocce). Annotare il colore delle
    soluzioni.
  • Aggiungere ai tubi del punto 3 ( NaOH) 1 M HCl
    (massimo 10 gocce). Annotare il colore delle
    soluzioni.
  • Parte seconda
  • In un tubo pulito versare ca. 1 ml (10 gocce) di
    0.1 M CrO42- e aggiungere 2 gocce di 1 M NaOH
    aggiungere goccia a goccia 0.1 M Ba(NO3)2 ed
    osservare cosa succede.
  • In un tubo pulito versare ca. 1 ml di 0.1 M
    Cr2O72- e aggiungere 2 gocce di 1 M HCl
    aggiungere goccia a goccia 0.1 M Ba(NO3)2 e
    osservare cosa succede.
  • Aggiungere al tubo del punto 1 del 1 M HCl
    goccia a goccia e osservare.
  • Aggiungere al tubo del punto 2 del 1 M NaOH
    goccia a goccia e osservare.
  • Preparare due nuovi tubi uno con ca. 1 ml di
    0.1 M CrO42- e uno con 1 ml di 0.1 M Cr2O72-.
    Aggiungere ca. 5 gocce di 0.1 M Ba(NO3)2 e
    annotare cosa succede.

37
Terza esperienza spostamento dellequilibrio al
variare delle concentrazioni e di T Obiettivo
lesperienza è un esempio di equilibrio ionico in
soluzione. Permette di osservare come varia
lequilibrio tetraclorocobalto/esacquocobalto in
seguito al variare della concentrazione di cloro
e, inoltre, di valutare leffetto della
temperatura sullequilibrio in esame. Infine tale
esperienza consente un curioso richiamo alla vita
di tutti i giorni. Note sicurezza lacido
cloridrico al 37 provoca gravi ustioni per
contatto ed i suoi vapori sono nocivi. Tutte le
operazioni richiedono luso di camice, guanti e
occhiali. Evitare lingestione di soluzioni.
Evitare di respirare i vapori dellacido
(prelevare SOTTO CAPPA). In caso di contatto
della pelle o degli occhi con lacido lavarsi
abbondantemente con acqua corrente. Ricordarsi di
aggiungere lacido allacqua e mai viceversa.
Lavare bene tutto il materiale utilizzato e il
banco di lavoro al termine dellesperimento.
Premessa lo ione Co2 manifesta la tendenza a
legarsi con specie chimiche ricche di elettroni
(basi di Lewis) quali H2O e ioni Cl-, formando
ioni complessi spesso colorati. Lequilibrio che
verrà preso in considerazione è il seguente
Co(H2O)62 4 Cl- calore ? CoCl42- 6
H2O Lo ione esacquocobalto è rosa e si forma
sciogliendo CoCl2 in acqua lo ione
tetraclorocobalto è blu. Ricordiamo inoltre
che AgNO3 Cl- ? AgCl(s) NO3-
38
  • Materiali occorrenti CoCl2 soluzione acquosa 0.4
    M HCl sol. 37 - AgNO3 soluzione acquosa 0.1 M
    ghiaccio piastra riscaldante vetreria.
  • Esecuzione dellesperienza
  • In una provetta versare circa 5 ml di 0.4 M
    CoCl2 (soluzione rosa) e aggiungere goccia a
    goccia HCl 37 (sotto cappa) fino a colorazione
    intermedia tra rosa e blu.
  • Dividere il contenuto in tre provette A, B e C
    (questultima da usare come riferimento).
  • Immergere la provetta A in acqua bollente e la
    provetta B in acqua e ghiaccio. Annotare le
    variazioni di colore.
  • Ripetere il punto 1 e aggiungere 0.1 M AgNO3
    osservando come varia il colore.
  • CURIOSITÀ il colore delle statuine segnatempo
    varia dallazzurro (con il bel tempo) al rosa
    (quando volge al brutto e aumenta lumidità
    nellaria). La superficie di queste statuine è
    rivestita di un sale di Co2.

39
SCHEDA DI LABORATORIO
  • Prima esperienza
  • Scrivere la reazione che descrive lequilibrio
    in fase gassosa e spiegare le variazioni di
    colore del gas osservate
  • Spiegare come la temperatura influenza
    lequilibrio chimico
  • Seconda esperienza
  • Scrivere la reazione che descrive lequilibrio
    cromato/dicromato
  • Spiegare la variazione di colore osservata in
    seguito allaggiunta dellacido o della base o di
    acido e base insieme
  • Spiegare in quale condizione si è osservata
    formazione di un precipitato e perché
  • Facendo riferimento alla formazione del
    precipitato, spiegare perché si ottengono
    risultati diversi in presenza o in assenza
    dellacido o della base (quindi qual è leffetto
    dellacido o della base sulla reazione di
    precipitazione)
  • Potete aiutarvi utilizzando la tabella alla
    pagina seguente
  • Terza esperienza
  • Scrivere la reazione che descrive lequilibrio
    in esame
  • Spiegare la variazione di colore in seguito al
    variare della temperatura
  • Spiegare la variazione di colore dopo aggiunta
    di nitrato dargento
  • Provare a spiegare come funzionano le statuine
    segnatempo

40
Step Variazione introdotta 2 CrO42- 2 H Cr2O72- H2O
2 1 M HCl
3 1 M NaOH
etc.
41
cromato NaOH Ba(NO3)2
HCl
bicromato HCl Ba(NO3)2
NaOH
NaOH HCl
cromato bicromato
Ba(NO3)2
2 CrO42- 2 H ? Cr2O72- H2O
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