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Diapositiva 1

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Title: Diapositiva 1 Author: Letizia Last modified by: Letizia Created Date: 8/28/2005 11:58:41 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Nucleosintesi primordiale
2
INDICE
  • esigenza di nucleosintesi cosmologica, ipotesi
    alla base
  • Reazioni di formazione elementi leggeri
  • Equilibrio termico, disaccoppiamento neutrino e
    conseguenze sul rapporto n-p
  • Rapporto densità barioni-fotoni
  • Deuterium bottleneck, temperature di sintesi
  • Sintesi elio, confronti tra abbondanze previste e
    osservate per elio 4, elio 3, deuterio e litio 7,
    processi astrofisici che ne modificano le
    abbondanze
  • inferenze sulla densità barionica e materia
    oscura
  • Modelli alternativi

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Perché nucleosintesi primordiale
  • Problema osservata abbondanza elio del 0.25
    (6 nuclei), non spiegabile per sintesi stellare
  • (es galassia, L costante, 10 mld yr ?fusione 1
    nuclei!)
  • Gamow (46), Alpher (48), modelli di
    nucleosintesi cosmologica, ma produzione
    eccessiva He
  • Possibile presenza di un significativo fondo di
    radiazione, oggi raffreddatosi a 5K
  • Abbondanze primordiali MWB
  • pilastri del BIG BANG MODEL

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Nucleosintesi standard
  • HP
  • Universo passa attraverso fase con alta
    temperatura (gt1012) componenti in equilibrio
    termico
  • Si applicano le leggi note e la GR
  • Universo omogeneo e isotropo
  • Numero di neutrini limitato (3)
  • No regioni distinte matter-antimatter
  • No campi magnetici apprezzabili
  • Densità eventuali particelle esotiche
    trascurabile rispetto ai fotoni

5
Nucleosintesi standard
  • Produzione elementi leggeri (primo piccoLi)


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Equilibrio termico
  • t(interazioni tra le specie)lt
    t(universo)
  • Densità totale di energia buona approssimazione
    somma delle componenti relativistiche

7
I nucleoni ed il neutrino
  • Le reazioni che coinvolgono i barioni conservano
    B (1 per nucleoni, -1 per antinucleoni, 0 per gli
    altri) ed il potenziale chimico

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Disaccoppiamento neutrino
  • Alla temperatura di qualche MeV la reazione
  • è in equilibrio. Man mano che luniverso si
    espande e diminuiscono la temperatura e la
    densità si inibiscono le reazioni inverse.
  • Disaccoppiamento quando il tempo di collisione
    supera il tempo cosmico
  • ( µµ- 1012 K, ee- 5x109 K)

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Disaccoppiamento neutrino
  • Quando la temperatura delluniverso scende al di
    sotto dei 1010 K (900 KeV) IL NEUTRINO SI
    DISACCOPPIA dal brodo termico.
  • Da questo punto in poi proseguirà nel cooling
    indipendentemente dal resto della
    materia/radiazione.
  • In questa fase radiazione e neutrino, pur
    evolvendo indipendentemente, mantengono la stessa
    temperatura in seguito, quando lenergia dei
    fotoni risulterà insufficiente per la reazione
  • essa procederà solo in verso opposto e lenergia
    dellannichilazione scalderà il campo fotonico.

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Temposcala di interazione del neutrino
  • Se la sezione durto non dipende da T
  • Se la sezione durto dipende da T come
  • con ßgt0 a maggior ragione il disaccoppiamento
    sarà
  • definitivo. Per linterazione debole

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Temposcala di interazione del neutrino
In rosa età delluniverso in funzione della
scala In blu e giallo temposcala di interazione
del neutrino rispettivamente per sigma
indipendente da T e sigma dipendente dal T alla
quarta
12
Entropia
  • Entropia
  • Universoespansione adiabatica
  • ?lentropia dei neutrini si conserva.
  • Annichilazione degli e- processo adiabatico
  • ?trasferimento entropia al campo fotonico

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Conservazione entropia
  • T1 soglia di produzione coppie ee-
  • T0i temperatura attuale della specie i-esima

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Fondo neutrinico
  • Esiste un fondo neutrinico a meno di 2K.
  • Importantissimo se si riuscisse a rivelare,
    fotografia del cosmo più antica di quella del MWB

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I nucleoni ed il neutrino
  • Reazioni n-p possibili fino al v decoupling.
  • Dopo il disaccoppiamento fondamentalmente lunico
    processo che modifica la proporzione tra protoni
    e neutroni è il decadimento beta
  • (tn15)

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Densità numerica di n e p
  • Limite NR densità numerica della specie i-esima
  • in equilibrio termico
  • E in particolare, per n e p

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Abbondanza relativa n-p
  • Trascurando il rapporto tra le due masse
  • Con
  • Al disaccoppiamento di ? avremo quindi

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Abbondanza relativa n-p
  • Mentre ad ogni tempo successivo
  • La percentuale di n rispetto ai barioni dopo il
    disaccoppiamento scende sotto 0.19.

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Rapporto barioni-fotoni
  • Consideriamo la densità numerica dei fotoni

1 miliardo di fotoni per ogni barione
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Creazione-distruzione deuterio
  • Man mano che scende T sempre meno fotoni sono in
    grado di dissociare il deuterio
  • Equilibrio densità fotoni attivi densità
    barioni

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Temperature di sintesi
  • ? potrebbero formarsi nel range 1-30
    MeV
  • ? perché allora a 0.1 MeV?
  • alta entropia,
  • alto rapporto n?/nb

Elemento simbolo B (MeV)
deuterio 2.225
tritio 6.92
Elio 3 7.72
Elio 4 28.3
22
Temperature di sintesi
  • Dal Padmanabhan
  • Con

23
Temperature di sintesi
  • Per avere non è sufficiente che TltBA

Elemento simbolo B (MeV) TA (MeV)
deuterio 2.225 0.07
Elio 3 7.72 0.11
Elio 4 28.3 0.28
24
Temperature di sintesi

25
Neutroni alla nucleosintesi
  • Mean life neutron 900s
  • t70 220s
  • t900 ?
  • Posso trascurare t900 rispetto a t70

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Neutroni alla nucleosintesi
  • I neutroni alla nucleosintesi costituiscono il
    12 dei barioni. Se ogni neutrone reagisce con un
    protone per dare deuterio e poi elio avremo il
    24 di barioni in elio

27
Sintesi dellelio
  • Quando si apre il deuterium bottleneck siamo già
    al di sotto della temperatura di sintesi
    dellelio
  • ? Nucleosintesi veloce

28
Formazione elementi leggeri

29
Abbondanze elementi leggeri

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Abbondanza Elio
  • Dipende solo debolmente dal rapporto
    barioni/fotoni
  • dipende dal numero
  • delle famiglie di
  • neutrini in gioco
  • (best 3 4, 5)
  • e dal tempo di
  • decadimento del
  • neutrone

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Numero di famiglie di neutrini

Esperimenti in fisica delle particelle (LEP,
CERN) sulla produzione e il decadimento del
bosone Z0 dallampiezza della risonanza (Breit
Wigner) si risale al numero delle famiglie
neutriniche. Nv3
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Abbondanza Elio
  • Previsione teorica
  • Rappresenta un limite inferiore alle osservazioni
    (He prodotto nelle stelle)
  • Osservazioni
  • Da regioni HII (le meno contaminate)
  • linearità tra labbondanza di elio e quella dei
    metalli (O/H) Yp è data dallestrapolazione per
    metallicità zero.

33
Abbondanza Elio

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Abbondanza deuterio
  • Non tutto il deuterio viene processato in He,
    tracce rimangono perché il processo che lo
    elimina non è completamente efficiente al calare
    della densità
  • rimane un fondo, 10-5-10-4
  • Forte dipendenza dal rapporto barioni/fotoni
  • Pone limiti alla densità barionica
  • Abbondanza teorica limite superiore
  • deuterio non prodotto nelle stelle ma
    riprocessato (astrazione) in elio3 ?spesso si da
    la somma delle loro abbondanze

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Abbondanze elementi leggeri

36
Abbondanza deuterio
  • OSSERVAZIONI
  • 1973 COPERNICUS Lyman absorption lines spettro UV
  • Misurazioni nellISM
  • Misurazioni in quasar distanti (z3)
    assorbimenti negli spettri di nubi di idrogeno
    neutro
  • Dati recenti
  • Errore grande su D/H da piccolo errore su ?

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Abbondanza elio 3
  • Anche lelio 3 decresce velocemente con ?
  • Resiste meglio del deuterio alla distruzione
    termonucleare
  • Creato e distrutto attraverso il processo di
    astrazione
  • bisognerebbe avere modelli precisi per
    paragonare osservazioni a previsioni
  • OSSERVAZIONI

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Abbondanza litio 7
  • CURVA TEORICA
  • minimo a
  • OSSERVAZIONI
  • Prodotto sia per fusione elio3elio4 sia dal
    berillio 7
  • Osservazioni in stelle vecchie, abbastanza
    uniforme
  • Si pensa che metà del litio primordiale sia
    distrutto per astrazione, mentre più di un terzo
    prodotto da raggi cosmici.

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Concordanze
  • deuterio più stringente
  • elio solo debole verifica

DARK MATTER
40
Elementi pesanti
  • Cosmologicamente prodotti solo elementi leggeri
    (A4) ad eccezione del litio
  • problema non esistono elementi stabili con A5,
    8, difficoltà nel costruire nuclei con A11
  • ? Nelle stelle si risolve con processo 3a
  • ? universo primordiale densità troppo bassa per
    avere reazione a tre corpi!!

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Elementi intermedi
  • 6Alt12
  • B2FH spallation
  • raggi cosmici su 12C, 16O
  • 12C, 16O accelerati in ambiente H
  • Sezioni durto non variano molto sopra i 200MeV
  • Calcolando dellordine dellabbondanza solare
  • flusso protoni
  • età galassia

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Non-standard nucleosintesi
  • Variando i parametri
  • Se nb fosse maggiore eccesso di 7Li
  • Se fosse minore eccesso di D 3He
  • Se lespansione fosse veloce rimangono più
    neutroni, si produce più elio (stessa T)
  • Se lespansione fosse lenta meno elio
  • NUCLEOSINTESI IN UNIVERSO STAZIONARIO
  • (B2HN) fireball

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Non-standard nucleosintesi
  • NUCLEOSINTESI NON OMOGENEA
  • n, p differente distribuzione spaziale
  • transizione quark-adroni al primo ordine
  • ? nucleazione di bolle di adroni nel plasma di
    quark
  • ?n possono diffondersi, p legati da e al campo
    radiativo
  • ? differenze da zona a zona
  • ? meno elio, più deuterio, forse compatibile con
    O1

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Conclusioni
  • La nucleosintesi standard costituisce un modello
    semplice in grado di fornire previsioni delle
    abbondanze degli elementi leggeri confrontabili
    con le osservazioni
  • Le osservazioni danno risultati coerenti tra loro
    e forniscono limiti stringenti ad alcuni
    parametri fondamentali della teoria
  • Confronto non diretto necessità di migliorare il
    metodo di osservazione e costruire modelli
    dettagliati per studiare come labbondanza degli
    elementi di modifichi nel tempo.
  • È una teoria falsificabile se dalle osservazioni
    future si trovasse unabbondanza di elio
    inferiore a 0.235 fissato il numero di famiglie
    neutriniche non si avrebbe più accordo con le
    altre abbondanze.

45
Bibliografia
  • Modern cosmology, Scott Dodelson Academic Press
    2003 University Press 1996
  • Cosmological Physics, J.A. Peacock Cambridge
    University Press 1999
  • Cosmology The origin and evolution of cosmic
    structure, P.Coles and F. Lucchin John Wiley
    Sons 2002
  • An introduction to cosmology, J. V. Narlikar
    Cambridge University Press 2002
  • A different approach to cosmology, Hoyle,
    Burbidge Narlikar Cambridge University Press
    2000
  • appunti
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