Title: Pezzata Rossa Italiana derivata Simmental
1Pezzata Rossa Italianaderivata Simmental
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5Non esistono razze superiori, ogni razza darà la
piena dimostrazione delle sue capacità produttive
solo in condizioni ottimali dambiente e
soprattutto di alimentazione. In ambienti poco
favorevoli la renderanno economicamente meno
produttiva delle razze locali.
6Origine e zona di diffusione Appartiene al gruppo
di razze Pezzate Rosse derivate Simmental.
L'originaria Pezzata Rossa di Simmental, grazie
al suo alto grado di adattamento, dalle Alpi
Bernesi si è diffusa in molti Paesi europei
nonché in numerose zone d'oltremare. Originaria
Pezzata rossa di Simmental ? ceppi locali In
Italia L'allevamento in Italia della Razza
Pezzata Rossa derivata Simmental ha avuto inizio
in Friuli attraverso un incrocio di sostituzione
della popolazione bovina locale. Ciò ha fatto sì
che per anni la stessa razza sia stata chiamata
"Pezzata Rossa Friulana", assumendo l'appellativo
di "Italiana" solo nel 1985, vista l'espansione
che ha avuto in tutto il nostro Paese. Nel 2003
il numero di capi iscritti al libro Genealogico e
controllati in Italia è di 47.591 presenti in
4.189 allevamenti, diffusi soprattutto nel
Nord-Est.
7Cenni Storici
- 1870 Inizia il lavoro di miglioramento in Friuli
della razza Simmental proveniente dalla Svizzera.
Lanimale presentava caratteristiche morfologiche
tipiche dellanimale da lavoro. Animale a
triplice attitudine che permetteva ai piccoli
agricoltori di avere una macchina da lavoro che
fornisse anche un po di latte per le esigenze
famigliari e il vitello per la produzione di
carne. - Verso la fine dell800, su tutto il territorio
friulano, si diffusero le Latterie Turnarie,
cooperative dallevatori nate con lo scopo di
trasformare il latte prodotto dai soci ciò rese
necessario il miglioramento dellattitudine
lattifera.
8 1870 1883 introduzione di tori lodigiani, 13
meranesi, 7 friburghesi, e nel 1884, 4 tori
simmental. I primi non portarono risultati
significativi mentre i simmental furono
fondamentali per la nascita di una nuova
pezzata rossa. 1914 Già dopo pochi anni di
selezione lanimale è profondamente migliorato
migliorata precocità, laltezza al garrese, il
peso e in generale tutta la struttura
morfologica, dando già un notevole ingentilimento
rispetto al vecchio tipo
91926 grazie alla notevole selezione i friulani
forniscono soggetti in grado di imporsi sul
mercato bovino per le sue attitudine lattifere,
carnee e dinamiche. 1960 Viene trascurata
lattitudine alla forza lavoro, e si punta su un
lavoro selettivo come duplice attitudine 1970
Nasce lassociazione nazionale allevatori razza
pezzata rossa. A questo punto la pezzata rossa è
un animale che ha sviluppato in equilibrio le due
attitudini, con lindubbio vantaggio di poterne
potenziare una sullaltra, a seconda delle
esigenze dellallevatore, e delle condizioni
pedo-climatiche presenti nella zona di allevamento
10Nelle zone appenniniche del centro e sud Italia,
dove non è possibile mungere dato lallevamento
estensivo, si è diffusa questa razza per la linea
Vacca-Vitello.
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12Numericamente una fra le più numerose nel mondo
(oltre 40 milioni di animali). Motivo di questa
sua diffusione è, principalmente, quello di
rappresentare per l'allevatore un valore sicuro
in quanto possiede una buona produzione di latte,
sia in termini di quantità ma soprattutto di
qualità, particolarmente adatto alla produzione
dei più rinomati formaggi contemporaneamente
fornisce un reddito aggiuntivo non indifferente
con la vendita della carne.Oltre a ciò possiede
una facilità di adattamento alle condizioni più
disparate e spesso disagiate di conduzione che la
rendono una bovina di semplice gestione per ogni
tipo di allevatore. L80 degli allevamenti e il
65 delle bovine sono allevate in comprensori
montani e collinari.
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14Latte di qualità Nel 2005, laumento di
produttività ha registrato un ulteriore notevole
balzo in avanti, pari a 74 kg di latte
(rispetto al 2004) che porta la produzione media
di razza a Kg 6.387 al 3,96 di grasso e al 3,41
di proteine, con un incremento notevole del
tenore lipidico del latte. Queste performance
sono ottenute, non va mai dimenticato, con un
numero medio di vacche/stalla molto basso e
spesso localizzate in zone montane, in contesti
produttivi che, soprattutto negli ultimi anni,
dove vi è un largo impiego di foraggi piuttosto
che di concentrati.
15A dimostrazione del fatto che le reali
potenzialità produttive della razza sono espresse
solo in minima parte, basta soffermarsi ad
osservare le performance dei migliori 60
allevamenti che, nel 2005, producevano mediamente
Kg 8.890 di latte con il 4,06 di grasso e 3, 52
di proteine pur rimanendo ancora strutture di
dimensioni medio piccole (33 bovine) e nella
maggior parte ubicate in zone montane, risultano
avere un intervallo parto/concepimento
incredibilmente basso di soli 114 giorni.
16Resa casearia di assoluto valore Con oltre il
3,43 di proteine e oltre 3,97 di grasso (vacche
presenti tutto lanno, dati A.I.A. 2005) la
P.R.I. dimostra le sue eccezionali attitudini
casearie. Anche in questo caso, nelle aziende
migliori, dove si può attuare la tecnica
dellunifeed e dove il livello energetico della
razione è alto non è difficile trovare stalle con
medie del 3,60 di proteine. Lo hanno capito
ultimamente parecchi allevatori della zona
parmigiano - reggiano nonché della Pianura Padana
che hanno visto nella P.R.I. una razza adatta ad
essere inserita nelle stalle di altre razze per
aumentare il valore del latte. Alta è pure la
frequenza del genotipo B delle K caseine e delle
b-lattoglobuline che consente una migliore resa
alla caseificazione e quindi un immediato
guadagno per quelli che trasformano il latte
direttamente.
17La produzione di carne Ciò che differenzia la
P.R.I. rispetto alle altre razze da latte è la
produzione di CARNE che consente un ulteriore
guadagno allallevatore e ciò avviene, in quelle
zone alpine ed appenniniche ove fare zootecnia è
più difficile, ma dove, spesso, lallevamento del
bestiame, risulta essere lunica attività
economica che consenta un reddito
dignitoso. Negli ultimi anni, diversi allevatori,
sotto linflusso delle quote latte, o, nel Sud
Italia per il problema della Blue Tongue, hanno
pensato di ingrassare i maschi prodotti in
azienda per poter aumentare le entrate aziendali.
Lincremento medio giornaliero del vitellone si
aggira fra i 1.300 e i 1.400 grammi al giorno.
18Anche dalle vacche a fine carriera si raggiunge
una retribuzione di molto superiore a quello
delle altre razze da latte e se, adeguatamente
ingrassate, trovano nei mercati del sud Italia,
uno sbocco commerciale molto interessante. Non
va dimenticato che i vitelli Simmental sono molto
ambiti dagli ingrassatori che li importano
attualmente da Germania, Austria e paesi dellEst
Europa. In molte aziende Italiane ed estere si
nota con sempre maggior frequenza che vengono
utilizzate vacche PR con funzione di balia per 2
o 3 vitelli ciò avviene per la grande capacità
della razza a svezzare anche più vitelli di
diverse razze grazie alle innate attitudini
materne. Quanto affermato sopra fa capire che è
lideale anche per chi produce biologico non
avendo eccessivi bisogni di cure sanitarie,
potendo utilizzare il pascolo e producendo ottimi
formaggi e buona quantità di carne
contemporaneamente.
19La rusticità
La P.R.I. è dotata di grande rusticità e
adattabilità per svariati motivi a) si è
originata in un ambiente severo quale quello
delle Alpi Svizzere sua culla dorigine
attualmente buona parte delle Pezzate Rosse
Europee sono allevate nei difficili ambienti di
montagna. Il fatto di essere diffusa in ogni
continente, di per se, dovrebbe far comprendere
lestrema adattabilità di questa razza che
possiamo trovare in Canada ed in Siberia come in
Australia o in Sud Africa.
Australia o in Sud Africa.
20b) poter scegliere riproduttori provenienti da
paesi diversi e, soprattutto, di linee di sangue
molto lontane fra loro, preserva la razza dalla
debolezza tipica delle popolazioni in forte
consanguineità. A titolo indicativo, attualmente,
nella P.R.I., la consanguineità è inferiore al
1, valore decisamente più basso rispetto a
quanto accade per altre razze. c) La curva di
lattazione è tendenzialmente priva di alti picchi
nel primo periodo dopo il parto che è compensato
con una lunga persistenza produttiva. Ciò
consente di poter alimentare gli animali in
maniera semplice senza che la fertilità abbia a
risentirne. d) una buona copertura adiposa, una
rilevante muscolosità e un meccanismo fisiologico
di mobilitazione lenta delle riserve corporee
permette di avere una quota di energia
supplementare da utilizzare quando
lalimentazione non riesce a sopperire alle
esigenze nutritive.
21Poco frequente inoltre è riscontrare parti
difficili e quasi assenti le dislocazioni
abomasali. La facilità di gestione Anche negli
allevamenti dove si spinge maggiormente la
produzione di latte, la mediana del periodo
parto-concepimento si situa attorno ai 100
giorni, mentre lintervallo fra i parti è
inferiore ai 390 giorni. Questo vuol dire più
latte nellintera carriera produttiva del
soggetto e più denaro in tasca al suo allevatore.
Il dato del Bollettino dei controlli A.I.A. del
2004 afferma che la mediana del
parto-concepimento nella P.R.I. è solamente di
101 giorni In definitiva possiamo dire che gli
allevatori la considerano una vacca robusta,
resistente alle più svariate condizioni di
allevamento e che, anche nelle condizioni più
dure, attraverso la vendita combinata di latte e
carne permette allallevatore di far quadrare il
bilancio.
22PEZZATA ROSSA ITALIANAMEDIE PRODUTTIVE LATTE,
GRASSO E PROTEINEVACCHE CONTROLLATE PER IL LATTE
anno. N. VACCHE allevamenti Kg latte Grasso proteine
1999 44.452 4.070 5802 3.96 3.37
2004 47.630 4.180 6313 3,91 3,42
2009 p.r. bruna b.s 54.712 104.333 4.775 7453 6466 6.852 3,87 3,44 3.80 3.46
23Vitelloni bruna bs-pezzata rossa
Età macellazione giorni Peso media finale Accrescimento medio giornaliero Resa a caldo al macello
Bruni B.S 50 443 483 kg 0984 58,7
Pezzati Rossi 450 gt 500kg 1,2-1,4 58-60