Title: Disturbi Alimentari Aspetti Clinici e Terapeutici
1Disturbi AlimentariAspetti Clinici e Terapeutici
- Lapproccio motivazionale
- Dott.ssa Rossella Paolicchi
- PerFormat 2008
2La motivazione
- La cura presuppone il cercare di comprendere e di
creare le condizioni per favorire un cambiamento.
- La motivazione al cambiamento è un aspetto
generale del lavoro sia diagnostico che
terapeutico con soggetti che hanno problemi
psichici. - Il lavoro sulla motivazione è finalizzato a
preparare un individuo ad un trattamento
terapeutico in modo da evitare il braccio di
ferro in cui al non-voglio-non posso cambiaresi
contrappone desidero-devo cambiarti. - Il colloquio motivazionale è un modo efficace
per lavorare sulla resistenza al cambiamento e
sullambivalenza.
3- La motivazione è la disposizione al cambiamento
da parte di una persona. - È uno stato dinamico che varia da un momento
allaltro, da una situazione ad unaltra. - Diverse variabili anche esterne alla persona,
influenzano la motivazione. - La motivazione è ciò che determina
- La scelta di iniziare ad impegnarsi in un compito
- La scelta di spendere una certa quantità di
energie - La scelta di mantenere nel tempo i risultati
raggiunti
4- In un approccio pragmatico la motivazione viene
definita come la probabilità che una persona
inizi, continui, aderisca ad una specifica
strategia di cambiamento. Il problema diventa
allora cosa rende più probabile il cambiamento
al di là di quello che le persone dicono è
importante ciò che fanno, appare predittivo del
cambiamento la reale aderenza di una persona ad
un programma (Miller, 1985).
5- La motivazione è uno stato di buona disposizione
o desiderio di cambiamento che può fluttuare da
un momento allaltro. Loperatore ha il compito
di incrementare la probabilità che la persona
compia delle azioni verso il cambiamento. - Dallaggettivo passivo motivato si passa la verbo
attivo motivare a
6Colloquio Motivazionale
- Il colloquio motivazionale è la
metodologia che - favorisce il riconoscimento da parte del
paziente, dei - problemi sottesi ai comportamenti
disfunzionali e - lindividuazione delle strategie
efficaci per la - risoluzione dei problemi. Gli obiettivi
- Riconoscere lesistenza di un problema
- Esprimere preoccupazione
- Esprimere la volontà di cambiare
- Essere ottimista rispetto alla possibilità di
cambiare
7- Deriva le sue strategie dal counseling centrato
sulla persona di Carl Rogers, dalla terapia
cognitiva, dalla teoria sistemica e dalla
psicologia sociale della persuasione - La relazione che viene creata con la persona ha
come cardine centrale lempatia, quindi
lobiettivo è quello di creare un contesto nel
quale la persona si senta compresa, sostenuta,
non giudicata
8Limpostazione del colloquio di motivazione
- Formulare domande aperte
- La riformulazione
- Sostenere il paziente nelle scelte e nei
comportamenti - Riassumere
- Suscitare affermazioni
9- Nel colloquio motivazionale è importante far
vedere tanta realtà quanto basta, affinché
lindividuo possa, pur con riluttanza, accettare
a sua volta il suo bisogno di cambiare
(Johnson,1973) - Il proposito è quello di aiutare la persona a
vedere ed accettare la realtà per poter cambiare
10- Strategie generali finalizzate alla motivazione
- Dare consigli (una strategia interamente non
direttiva può creare confusione) - Rimuovere le barriere significative ai tentativi
di cambiamento (problem solving) - Assicurare delle opzioni (riconoscere la libertà
di scegliere gli obiettivi) - Diminuire la desiderabilità del comportamento
disfunzionale (rischi e benefici) - Praticare lempatia, comprendere (calore,
rispetto, supporto, assistenza, interesse
attivo) - Dare feedback sulla reale situazione (esami
obiettivi, automonitoraggio, la bilancia) - Chiarificare gli obiettivi (confrontare lo status
percepito con gli standard personali, obiettivi
realistici e conseguibili) - Aiutare in modo attivo, essere interessati,
positivi, avere iniziative e attenzione partecipe
11Vorrei eNon Vorrei
- Le persone che vivono aspetti patologici hanno un
atteggiamento ambivalente nei confronti del
cambiamento se da un lato i pensieri, le
emozioni, le sensazioni legate alla patologia e i
comportamenti producono un intenso malessere e il
desiderio di cambiamento, dallaltro i
cambiamenti interni ed esterni necessari ad una
modificazione della patologia, producono forti
ansie e resistenze. - Lavorare sulla motivazione del paziente al
cambiamento significa muoversi in unottica in
cui la resistenza non viene attribuita
esclusivamente al paziente stesso, ma è un
aspetto che va a toccare anche la responsabilità
delloperatore e la metodologia con cui si
affronta questa problematica.
12Ambivalenza
- È esperienza comune sentire in due modi distinti
qualcosa o qualcuno. Le persone che hanno
disturbi dellalimentazione, hanno una
motivazione fluttuante e conflittuale. Possono
passare da una richiesta di aiuto ad un
atteggiamento di sfida velocemente vogliono e
non vogliono (malgrado i costi, i danni, i
rischi) - Lambivalenza nellottica del colloquio
motivazionale non è qualcosa da attaccare o un
atteggiamento della persona su cui esercitare una
pressione ma un fenomeno complesso normale,
accettabile e comprensibile - Metafora della bilancia o dellaltalena per
illustrare il confitto dellambivalenza
13Il bilancio decisionale vantaggi e svantaggi
Se non cambio
Se cambio
14Reazioni negative delloperatore
- È importante sottolineare come lambivalenza
e la - resistenza al cambiamento del paziente,
vadano a - scontrarsi con la motivazione alla cura
da parte - delloperatore da qui possono derivare forti
reazioni - emotive come rabbia, aggressività,
frustrazione, - atteggiamenti punitivi ed espulsivi etc. o al
contrario - un accanimento terapeutico.
15Modalità tecniche
- Dai principi generali alcune modalità tecniche
- Formulare domande aperte, devessere soprattutto
lindividuo a parlare - Praticare lascolto riflessivo, riformulare, fare
supposizioni su quanto viene detto, mettere in
discussione la certezza di capire quello che la
persona intende dire - Essere assertivi, sostenere lindividuo e
confermarlo in certe sue posizioni, fare
apprezzamenti in modo diretto - Riassumere, collegare vari aspetti che sono stati
discussi, tirare le somme di quanto è stato
detto, collegare le informazioni che derivano da
fonti diverse - Suscitare affermazioni auto-motivanti
- Lammissione di un problema (dimensione
cognitiva) - Esprimere preoccupazione (dimensione affettiva)
- La volontà di cambiare (dimensione
comportamentale, intenzione di agire) - Sentirsi ottimisti (pensare di potercela fare,
auto-efficacia)
16Ancora sui principi e strategie del colloquio di
motivazione
- Esprimere empatia ? laccettazione facilita il
cambiamento unefficace capacità di ascolto è
fondamentale, lambivalenza va considerata
normale - Amplificare le fratture interiori ? la
consapevolezza delle possibili conseguenze del
comportamento è importante la discrepanza tra il
comportamento attuale ed importanti obiettivi
personali stimolerà il cambiamento deve essere
lutente stesso a trovare le motivazioni a favore
del cambiamento - Evitare dispute e discussioni ? le discussioni
sono controproducenti un atteggiamento
aggressivo produce un atteggiamento dello stesso
tipo un atteggiamento di resistenza è il segnale
che si devono cambiare strategie - Rotolarsi con la resistenza ? limpeto
dellutente può essere usato a proprio vantaggio
le percezioni possono essere deviate nuove
prospettive sono suggerite ma non imposte
lutente è un valido aiuto per scoprire la
soluzione di problemi - Sostenere il senso di auto-efficafcia ? la
convinzione che il cambiamento è possibile è un
importante fattore di motivazione allindividuo
è lasciata la scelta e il modo di attuazione
anche gli insuccessi non devono far perdere la
speranza.
17Errori tecnici da evitare
- Domanda-risposta (fare delle domande a cui la
persona risponde con brevi risposte) - Confronto-negazione (affrontare in modo
aggressivo il conflitto, polemizzare) - La trappola dellesperto (possedere e dare tutte
le risposte) - Il rischio delletichettatura (dare etichette
diagnostiche e cercare di farle accettare alla
persona) - La trappola dellattenzione prematura (dare
attenzione a quanto loperatore giudica essere
importante e non basarsi sulle preoccupazioni
dellutente) - La trappola del biasimo (le persone si sentono
spesso in colpa e si aspettano di essere
giudicati)
18Come gestire la resistenza
- Nellottica del counseling, la resistenza della
persona è un problema delloperatore, di come la
gestisce. Loperatore si affianca negoziando il
processo del cambiamento con la massima efficacia - Non vanno confusi i motivi con i movimenti
(Di Clemente, 1990). Benchè lobiettivo sia la
modificazione del comportamento, è importante
ricordare che i motivi e la motivazione sono
stati psichici necessari per passare da uno
stadio allaltro e allazione
19 Comportamenti di resistenza
- Discutere? la persona contesta la capacità
delloperatore, lo sfida, lo scredita, è ostile - Interrompere la persona ? disturba ed interrompe
loperatore in maniera difensiva, si inserisce
bruscamente mentre loperatore sta parlando, lo
blocca - Negare ? la persona non vuole riconoscere i
problemi, cooperare, attribuisce la colpa agli
altri, minimizza, è pessimista - Ignorare ? la persona mostra di non seguire
loperatore, è disattento, non risponde, cambia
direzione nella conversazione
20Rafforzare limpegno al cambiamento
- Le strategie del colloquio motivazionale non
vanno abbandonate quando lutente è entrato nella
fase dellazione quando ha dato lavvio al
processo di cambiamento. - I principi e le strategie sono gli stessi che
abbiamo già descritto. Un ruolo attivo da parte
delloperatore può ridurre la probabilità che si
interrompa il processo.
21I rischi che loperatore può correre in questa
fase sono
- Sottostimare lambivalenza
- Sopravvalutare i segnali di disponibilità
- Prescrizioni eccessive, imporre un processo che è
inaccettabile per la persona, in contrasto con lo
spirito del colloquio di motivazione che è
centrato sulla persona - Mancanza di direttività, il rischio opposto è
quello di fornire alla persona direttive
insufficienti, è utile proporre un ventaglio di
scelte - In questa fase dovrebbe essere possibile un
progetto per realizzare il cambiamento
22Stendere un contratto scritto
- Il progetto si configura come un processo di
negoziazione che richiede di - Fissare gli obiettivi
- Prendere in considerazione le diverse possibilità
- Al fine di stendere un contratto scritto
23Le ragioni più importanti per cui voglio
realizzare il cambiamento sono___________________
__________________________________________________
___________________________________________Gli
obiettivi che mi propongo di raggiungere con il
cambiamento sono________________________________
__________________________________________________
______________________________Al fine di
raggiungere i miei obiettivi, progetto di fare le
seguenti cose piano di azione
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
____________quando ______________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
______________________________________
24I primi passi che intendo intraprendere per dare
corso al cambiamento sono ...Vi sono altre
persone che mi potrebbero aiutare nel cambiamento
e in questo modoPersone________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
______________________________________Modalità
di aiuto _________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
___________________________Spero che il mio
piano potrà avere i seguenti risultati positivi
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________
25Il Modello Transteoretico del Cambiamento di
Prochaska e Di Clemente
26La ruota del cambiamento di Prochaska e
DiClemente (1983)
- Questi due autori hanno cercato di comprendere il
come ed il perché del cambiamento, hanno
descritto una serie di fasi attraverso le quali
lindividuo passa nel tentativo di risolvere i
suoi problemi. - La ruota del cambiamento prevede 5 stadi
- Precontemplazione il problema non esiste, non si
pensa di dover modificare il comportamento - Contemplazione consapevolezza del proprio
problema senza una visione chiara dellesigenza
di cambiare - Determinazione lintenzione di cambiare
necessita di essere rafforzata e organizzata - Azione vengono individuate e sperimentate
strategie nuove di comportamento - Mantenimento prevenire le ricadute e consolidare
il cambiamento.
27Lavoro sulla motivazione
Uscita
permanente
Ricaduta
solving
Mantenimento
Problem
Prevenzione ricadute
Contemplazione
Azione
Pre
-
contemplazione
consapevolezza
-
Sperimentazione
assenza di consapevolezza
ambivalenza
il problema non esiste
vorrei e non vorrei
Determinazione
Presentare alternative
La ruota del cambiamento secondo il modello di
Prochaska
e
DiClememte
Riadattata da Oltre la dieta Didasco
28Precontemplazione
- Chi si trova nello stadio di precontemplazione
non avendo consapevolezza del problema non pensa
di dover modificare il suo comportamento e
raramente chiede aiuto. Si presenta riluttante,
ostile, oppositivo. - Ruolo delloperatore ? dare informazioni,
insinuare il dubbio. - Modalità ? riassunti, riformulazioni, offrire una
serie di scelte possibili che abbiano senso per
laltro. - Da evitare ? consigli, soluzioni, giudizi
aprioristici, proprie attribuzioni di senso.
29Contemplazione
- La persona ha una parziale consapevolezza del
problema ed il suo atteggiamento è
caratterizzato dallambivalenza. Laspettativa
oscilla tra uninformazione che sia
decisiva e una soluzione magica del
problema.. - Ruolo delloperatore ? lavorare sullambivalenza
e sulla consapevolezza del problema. - Modalità ? stimolare nella persona una presa di
coscienza dei costi e dei benefi-ci, sia del
cambiamento che del mantenimento del
comportamento disfunziona-le (Es. bilancia).
Utilità del lavoro di psicoeducazione ed
introdurre strategie di cambiamento cognitive. - Lesplorazione del dove mi trovo e dove
desidero essere - Può essere utile chiedere di scrivere due
lettere, una al presente in cui viene descritta
la situazione attuale ed una al futuro in cui si
racconta quanto di nuovo è accaduto in un anno. - Da seguire ? lavorare sugli aspetto positivi,
gratificazioni, fornire incentivi, riformulare
espressioni come fallimento in successi
parziali, aumentare il senso di autoefficacia.
30Determinazione
- È la fase in cui si ricercano
strategie di comportamento più efficaci,
appropriate, accessibili al paziente, che ha
bisogno di essere aiutato a confermare e
giustificare la scelta fatta, in quanto ancora
ambivalente ed insicuro. - Ruolo delloperatore ? lavorare sulla
responsabilità e sullimportanza della scelte
personali - Modalità ? proporre e discutere con la persona
una sintesi di quanto emerso dai colloqui avuti
con lui fino a quel momento, presentando diverse
alternative e lasciando libero il paziente di
decidere. - Da Evitare ? imporre obiettivi o progetti che non
nascono dallesperienza del paziente
31Azione
- Si ha quando la persona progetta azioni volte al
raggiungimento di particolari obiettivi o mette
concretamente in atto i vari passi del programma
concordato per modificare il suo comportamento
superando così il problema. - Ruolo delloperatore ? aiutare laltro a mettere
in atto le strategie individuate come la più
favorevoli al conseguimento dellobiettivo. - Modalità ? dare al paziente un feedback rispetto
alle azioni che mette in atto, al fine di
conoscere il livello di prestazioni raggiunto e - - Iniziare una nuova esplorazione della sua
esperienza - - Avere una migliore comprensione e definizione
degli obiettivi - - Mettere in atto azioni più efficaci e
maggiormente in accordo con il programma
32Mantenimento
- Iniziare un cambiamento non garantisce
che verrà mantenuto. È possibile che nel
mantenere un cambiamento ci siano diverse
battute darresto prima di risolvere
completamente il problema. Importante è aiutare
la persona ad imparare a prevenire le ricadute - Un impulso o unazione particolarmente forte
- Un volersi mettere alla prova
- Un impegno vissuto come troppo pesante
- Ruolo delloperatore ? evitare lo scoraggiamento
e aiutare a stabilizzare il cambiamento - Modalità ?lavorare sui sentimenti negativi e
sugli atteggiamenti irrazionali, imparare dagli
errori ridefinendo gli obiettivi, modificando le
strategie, dare informazioni sulla normalità
delle ricadute e sul tempo necessario per
stabilizzarsi accrescere le capacità di problem
solving e lassertività.
33Interazione tra le abilità delloperatore e le
abilità dellutente
Abilità interpersonali delloperatore
Porre attenzione
Saper rispondere
Passare allazione
Personalizzare
Passare allazione
Abilità interpersonali dellutente
Lasciarsi coinvolgere
Esplorare
Comprendere
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