Title: SINTASSI elementi introduttivi
1SINTASSIelementi introduttivi
Dott.ssa Beatrice Morandina - Università degli
studi di Macerata
2LINGUISTICA
- La linguistica è costituita da più discipline che
hanno oggetti di studio diversi - FONETICA (che studia i foni)
- FONOLOGIA (che studia i fonemi)
- MORFOLOGIA (che studia la struttura della parola)
- SINTASSI (che studia la struttura della frase)
- SEMANTICA (che studia il significato)
- 6. PRAGMATICA (che studia la prosodia e le
implicature della frase)
3SINTASSI COMBINAZIONI DI PAROLE
- Sintassi si occupa di combinazioni di parole
che possono essere di due tipi - 1) combinazione di parole più piccole di una
frase sintagmi - 2) combinazioni di parole che comprendono più
frasi discorsi o testi dove la frase è insieme
di più sintagmi. - PAROLA concetto molto discusso che assume
valori differenti (parola fonologica,
morfologica, sintattica, semantica). - PAROLA SINTATTICA coincide con quella
morfologica ma da un punto di vista diverso la
morfologia per la quale la parola è il
costituente massimo, si occupa della struttura
interna della parola mentre la sintassi, per la
quale la parola è il costituente minimo, indaga
le relazioni tra varie parole determinando la
loro appartenenza a classi diverse.
4Caratteristiche linguaggio umano
- La sintassi si basa su alcuni presupposti
- RICORSIVITA essendo la lingua un sistema
aperto dove si possono creare sempre parole nuove
e frasi nuove, si possono costruire frasi sempre
nuove di lunghezza indefinita, inserendo in una
data frase unaltra frase e così via. (da frasi
semplici a frasi complesse) - OCCORRENZA partendo dal fatto che si devono
delimitare le parti del discorso e non le singole
parole, si stabilisce quali sono le parole che
possono ricorrere o no assieme ad altre e quali
sono le posizioni di tali occorrenze. - CRITERIO DISTRIBUZIONALE le parole si
distribuiscono allinterno della frase secondo la
classe a cui appartengono.
5- CI SONO VARI TIPI DI SINTAGMI CIOE DI
RAGGRUPPAMENTI DI PAROLE - SN SINTAGMA NOMINALE ulteriormente scomponibile
in compl. N - SV SINTAGMA VERBALE ulteriormente scomponibile
in V ( compl.( SN)) - SA SINTAGMA AGGETTIVALE ulteriormente
scomponibile in A compl. - SP SINTAGMA PREPOSIZIONALE ulteriormente
scomponibile in P Compl. - Compl. si intende genericamente lintero
argomento della testa che può essere ad es, det.,
sn, ecc. - SINTAGMI si riescono a delimitare i sintagmi
grazie ad alcuni criteri principali - Movimento parole che fanno parte dello stesso
gruppo si spostano insieme - Ininseribilità un costituente non può essere
interrotto tramite linserzione di altri
costituenti - Enunciabilità in isolamento le parole che
formano un gruppo possono essere pronunciate
anche da sole e non in una frase completa, dato
un contesto opportuno. - Coordinabilita due sequenze di parole possono
essere coordinate solo se appartengono alla
stessa categoria (es. a mezzanotte E il
poliziotto Gianni è tornato nella sua città E
nel villaggio della sua infanzia) - .
6VALENZA
- Ci sono elementi della frase che richiedono
assieme ad essi la presenza di altri elementi. La
presenza di tali altri elementi può essere
obbligatoria (ARGOMENTI) oppure facoltativa
(ELEMENTI CIRCOSTANZIALI) - Potremmo dire che gli ARGOMENTI partecipano al
processo mentre i CIRCOSTANZIALI forniscono il
contesto. - Bisogna ricordare che, sia nel caso della valenza
verbale che della valenza dei nomi, possiamo
avere elementi che ammettono più costruzioni.
7Valenza verbale
- A seconda del numero di argomenti che li
accompagnano possiamo avere 4 classi di verbi - 1) avalenti (zerovalenti) non sono accompagnati
da alcun argomento (es. piove, nevica,) - 2) monovalenti accompagnati solo da un
argomento (nome o sintagma nominale o frase)
(es. Antonio parla, bisogna che Antonio parta). - 3) bivalenti accompagnati da due argomenti,
(il primo sempre nome o SN mentre il secondo può
essere nome o sn oppure una frase) (es.
Giovanni teme il giudizio) - 4) trivalenti accompagnati da tre argomenti
(due gruppi nominali e un gruppo preposizionale)
(es. Giovanni dice qualcosa a Pietro)
8Valenza dei nomi
- I nomi come i verbi hanno una loro valenza ci
sono nomi argomentali e nomi non-argomentali
(DIPENDE DAI CONTESTI, LO STESSO NOME PUO ESSERE
SIA ARGOMENTALE CHE NON) - NOMI ARGOMENTALI debbono essere seguiti da un
complemento di specificazione. Anche i nomi
argomentali possono apparire da soli ma il loro
argomento è recuperabile in base al contesto.
Realizzano una funzione semantica definita (ruolo
tematico) (es. la partenza di Gianni indica
lindividuo che parte). NOMI ASTRATTI (la
costruzione della basilica) - NOMI NON-ARGOMENTALI possono ma non debbono
seguiti da un complemento di specificazione.
Normalmente largomento che segue indica
relazione di possesso. NOMI CONCRETI (quella
basilica)
9- 1) mono-argomentali corrispondono a verbi
monovalenti es. la camminata di Gianni (
Gianni cammina) - 2) biargomentali di solito derivati da verbi
transitivi es. la spiegazione di Newton della
forza di gravità ( Newton ha spiegato la forza
di gravità ) - 3) trivalenti come verbi trivalenti es. il
dono di una collana a Maria da parte di Antonio.
(Antonio ha donato una collana a Maria).
10TIPI DI FRASI
- FRASE SEMPLICE si intende una frase che in essa
non contiene altre frasi. - FRASE COMPLESSA si intende una frase che in
essa contiene altre frasi. - FRASI PRINCIPALI O INDIPENDENTI si intendono
frasi che hanno senso compiuto. - FRASI DIPENDENTI / SUBORDINATE / SECONDARIE si
intendono frasi che da sole non hanno senso
compiuto.
11- MODALITA DELLE FRASI
- 1) dichiarative (enunciative)
- 2) interrogative (distinte in interrogative
si/no e interrogative WH) - 3) imperative
- 4) esclamative
12- PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE FRASI
- POLARITA oppone le frasi positive da quelle
negative - DIATESI oppone le frasi attive da quelle
passive - SEGMENTAZIONE le frasi segmentate sono quelle
che staccano un determinato costituente da
tutti gli altri - 1) dislocate a sinistra (pronome di ripresa è
facoltativo) es. questo film, non lo avevo mai
visto. - 2) tema sospeso (elemento non è mai preceduto
dalleventuale preposizione che avrebbe nella
frase non segmentata il pronome di ripresa è
obbligatorio) il presidente, la folla invocava
soltanto lui. - 3) topicalizzate (non cè pronome di ripresa)
Gianni ho visto ieri - 4) dislocate a destra lo riferirò ai giudici,
quello che ho sentito. - 5) frasi scisse (frase principale verbo essere
dipendente introdotto da che) è in piazza che
Gianni parlerà stasera.
13TIPI DI FRASI DIPENDENTI
- FRASI INCASSATE dipendenti da quella
precedente, di vari livelli es. Maria ha detto
che Gianni crede1 che Paolo abbia mentito2 - FRASI ARGOMENTALI (la cui presenza è
obbligatoria) - 1) soggettive (es.è possibile che Gianni parta
domani) - 2) oggettive o completive (es. Gianni ha detto
che partirà domani) - 3) completive nominali (frasi che sono argomento
del nome es. il fatto che i soldati si
comportino così non ha meravigliato) - 4) interrogative indirette (es. Gianni non sa
chi partirà domani)
14- FRASI CIRCOSTANZIALI
- 1) temporale (es. quando è arrivato Antonio,
abbiamo potuto cenare) - 2) causale (es. dato che Antonio è arrivato
tardi, abbiamo cenato in fretta) - 3) finale (es. abbiamo aspettato Antonio per
cenare tutti insieme) - 4) consecutive (es. abbiamo mangiato tanto che
non abbiamo finito il dolce) - 5) condizionali (es. se Emma avesse telefonato,
avremmo potuto partire insieme) - 6) concessive (es. benchè io avessi avvertito
Antonio, il gruppo era partito) - 7) comparative (es. abbiamo scritto relazioni
più articolate di quanto fosse richiesto) - FRASI RELATIVE
- 1) restrittive indicano una delimitazione (es.
gli studenti, che non si sono iscritti solo
quelli e non tutti gli studenti, non possono
sostenere lesame) - 2) appositive aggiungono informazioni (Gianni,
che non si è iscritto aggiungo uninformazione
spiegando il perché, non può sostenere lesame)
15- LA TEORIA DELLA GRAMMATICA GENERATIVO-TRASFORMAZI
ONALE - Rappresenta una delle più importanti e complete
teorie riguardanti lo studio della sintassi ed è
stata sviluppata da NOAM CHOMSKY a partire dagli
anni Ottanta. -
- Bisogna notare che la teoria di Chomsky si è
sviluppata nellarco di un ventennio attraverso
varie fasi dove sono stati individuati elementi
diversi di conseguenza anche la teoria si è
evoluta in sottoteorie che trattano aspetti e
caratteristiche particolari del linguaggio.
Alcune tra le sottoteorie più importanti che
prenderemo in esame sono - TEORIA DEI PRINCIPI E DEI PARAMETRI
- TEORIA DELLA REGGENZA E DEL LEGAMENTO
- TEORIA X - BARRA
16Alcuni concetti fondamentali della Grammatica
Generativo- trasformazionale
- SI FONDA SULLIDEA DI UNA GRAMMATICA UNIVERSALE
INTESA COME TEORIA DELLA CONOSCENZA E NON DEL
COMPORTAMENTO. - SISTEMA DI PRINCIPI, CONDIZIONI E REGOLE CHE SONO
ELEMENTI E PROPRIETA COMUNI A TUTTE LE LINGUE
UMANE. - TUTTE LE LINGUE HANNO PROPRIETA COMUNI MA
ALLINTERNO DI ESSE SI POSSONO INDIVIDUARE DELLE
CARATTERISTICHE CHE VARIANO DA LINGUA A LINGUA - PRINCIPI ESISTONO DEI PRINCIPI COMUNI A TUTTE
LE LINGUE (FORMANO GRAMMATICA UNIVERSALE) - PARAMETRI ESISTONO ANCHE PARAMETRI SPECIFICI
DI CIASCUNA LINGUA (GRAMMATICA PARTICOLARE) - LINGUA INSIEME DI SPECIFICAZIONI DI PARAMETRI
ALLINTERNO DI UN SISTEMA INVARIANTE DI PRINCIPI
DELLA GRAMMATICA UNIVERSALE. - PARLANTE CONOSCE UN INSIEME PRECISO DI
PRINCIPI POTENZIALMENTE APPLICABILI AD OGNI
LINGUA E UN INSIEME DI PARAMETRI CHE POSSONO
VARIARE DA UNA LINGUA ALLALTRA ENTRO CERTI
LIMITI DEFINITI. - ACQUISIZIONE APPRENDERE IL MODO IN CUI QUESTI
PRINCIPI SI APPLICANO AD UNA LINGUA PARTICOLARE E
IL VALORE APPROPRIATO PER CIASCUN PARAMETRO.
17- COMPETENZA IL SISTEMA LINGUISTICO CONCEPITO
COME RAPPRESENTAZIONE MENTALE DELLA GRAMMATICA,
CIOE LINSIEME DI CONOSCENZE CHE UN PARLANTE
IDEALE DI UNA DATA LINGUA POSSIEDE E CHE E
SOTTOSTANTE AD OGNI SUA PRODUZIONE LINGUISTICA.
CIO CHE PERMETTE AL PARLANTE DI PRODURRE E
CAPIRE INFINITE FRASI E DI RICONOSCERE FRASI
GRAMMATICALI DA FRASI AGRAMMATICALI. - ESECUZIONE DATI E FRASI PRODOTTE CONCRETAMENTE
(TALVOLTA CON ERRORI, LAPSUS, CATTIVA
ORGANIZZAZIONE, DISTURBI DELLA SITUAZIONE, CHE
PERO NON INTERFERISCONO CON LA COMPETENZA) - GRAMMATICA DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA E NON
DELLESECUZIONE. - TEORIA LINGUISTICA CREAZIONE DI UNA GRAMMATICA
FORMALE CHE INDIVIDUA LA STRUTTURA INTERNA DELLA
MENTE UMANA.
18- PRINCIPIO DELLA DIPENDENZA DELLA STRUTTURA
- LA CONOSCENZA DEL LINGUAGGIO SI BASA SU RELAZIONI
STRUTTURALI CHE ESISTONO ALLINTERNO DELLA FRASE
E NON SULLA SEQUENZA DELLE PAROLE. - LA FRASE HA UNA STRUTTURA SINTAGMATICA UNA FRASE
NON E UNA SEMPLICE SUCCESSIONE LINEARE DI PAROLE
MA E STRUTTURATA IN SINTAGMI (RAGGRUPPAMENTI
STRUTTURALI DI PAROLE) CORRELATI LUNO ALLALTRO.
- LANALISI DELLA FRASE VIENE COMPIUTA ATTRAVERSO
LA SUDDIVISIONE IN COSTITUENTI IMMEDIATI CIOE
LINDIVIDUAZIONE DEI SINTAGMI E LA LORO ULTERIORE
SUDDIVISIONE IN COSTITUENTI PIU PICCOLI. - STRUTTURA PROFONDA STRUTTURA SOTTOSTANTE/SOGGIAC
ENTE A QUELLA CHE SI MANIFESTA (STRUTTURA
ASTRATTA CHE SOGGIACE AD OGNI FRASE
EFFETTIVAMENTE PRODOTTA) - STRUTTURA SUPERFICIALE STRUTTURA CHE SI
MANIFESTA CONCRETAMENTE (LA FRASE COSI COME
APPARE)
19Ci sono tre tipi di RAPPRESENTAZIONE della
STRUTTURA
- DIAGRAMMA AD ALBERO
- PARENTESI ETICHETTATE
- REGOLE DI RISCRITTURA
201) Diagramma ad albero
212) Parentesi etichettate
- F Il bambino mangia la mela
- F SN IL BAMBINO SVMANGIA SN LA MELA
- 3) Regola di riscrittura
- F SN SV
- SV V SN
22Teoria dei principi e dei parametri
- Ogni individuo conosce principi applicati alla
lingua e mediati da variazioni parametriche. - La conoscenza del linguaggio non consiste di
regole come tali ma di principi soggiacenti dai
quali derivano le regole. - Le regole quindi sono il modo per indicare la
combinazione di principi. - Ciascuna lingua è costituita da particolari
interazioni tra principi, parametri e proprietÃ
lessicali. -
23La grammatica generativa assume lesistenza, nel
linguaggio, di due componenti fondamentali un
lessico e un sistema computazionale.
24 STRUTTURA PROFONDA S
INTASSI STRUTTURA SUPERFICIALE
FORMA FONETICA FORMA
LOGICA rappresentazione attraverso rappresentazi
one alcuni aspetti sequenza di
suoni significato
25- La struttura profonda rappresenta il punto di
congiunzione tra il lessico e il sistema
computazionale le descrizioni strutturali a
livello di struttura profonda sono collegate alle
proprietà del lessico e vengono poi trasformate
in rappresentazioni di struttura superficiale. Le
rappresentazioni della struttura superficiale
vengono convertite da un lato in rappresentazioni
in FORMA FONETICA struttura sintagmatica ,
dallaltro in rappresentazioni in FORMA LOGICA
componente semantica. -
- Cè bisogno di un sistema per descrivere i suoni
reali cioè di una rappresentazione fonetica, cè
bisogno di un sistema per rappresentare il
significato, cioè di una rappresentazione
semantica e cè bisogno di un sistema per
descrivere la struttura sintattica che li
collega, cioè di un livello di rappresentazione
sintattica. - La struttura sintattica collega forma fisica con
significato astratto. - Sintassi quindi attraverso principi e parametri
rende conto della relazione tra forma fonetica e
forma logica.
26Trasformazione o movimento
- La trasformazione o movimento consiste nel
passaggio dalla struttura profonda soggiacente,
livello nel quale tutti gli elementi della frase
stanno nella loro posizione originaria (funzioni
grammaticali corrispondenti alle valenze), alla
struttura superficiale al livello della quale gli
elementi sono stati mossi per assegnare ad
esempio ad una frase la modalità interrogativa o
passare da una frase attiva a passiva - es. hai mangiato che cosa al ristorante struttu
ra profonda - che cosa hai mangiatot al ristorante? struttura
superficiale - La relazione tra struttura p e struttura s è una
relazione di movimento il movimento modifica una
struttura p per dare una struttura s. Tuttavia
nella struttura superficiale rimangono le tracce
del movimento (indicate qui con t) che pur non
avendo alcun contenuto fonetico mantiene tuttavia
tracce nel contenuto mentale cioè nella forma
logica.
27PARAMETRO TESTA
- Specifica lordine di alcuni elementi di una
lingua - Permette di esprimere delle generalizzazioni
concernenti la struttura dei sintagmi - TESTA Elemento essenziale di ogni sintagma.
- Es. il SN ha come testa N il SV ha come testa
V il SP ha come testa P, il SA ha come testa A. - Parametro testa indica la diversa posizione che
la testa assume rispetto agli altri elementi del
sintagma a seconda della lingua presa in esame
testa iniziale (a sinistra) o testa finale (a
destra). In tutte le lingue le teste si trovano
nella stessa posizione per tutti i sintagmi. (es.
litaliano è una lingua con parametro testa a
sinistra quindi in tutti i tipi di sintagmi
dellitaliano ritroveremo la testa a sinistra
rispetto agli altri elementi contenuti nel
sintagma).
28Principio di proiezione e ruolo ?
- Principio di proiezione richiede che la
sintassi tenga conto delle caratteristiche
lessicali dei vari elementi. - Ciascuna voce lessicale ha una determinata
valenza e tale valenza ci indica il numero degli
argomenti che devono accompagnarla, ma non ci
indica la categoria sintattica che può variare a
seconda della voce lessicale. - Entrata lessicale offre solo delle restrizioni
sul tipo di parole che possono occorrere in un
determinato tipo di costruzione. - Entrata lessicale non offre descrizione della
relazione di significato che sussiste tra voce
lessicale e argomenti che realizzano le sue
valenze.
29Ruolo tematico o ruolo ?
- La relazione di significato tra voce lessicale
(nome, verbo, aggettivo, ecc.) e argomenti è
detta ruolo tematico (ruolo semantico) o ruolo ?. - Ruoli tematici
- Agente autore dellazione
- Paziente cosa colpita dallazione
- Scopo punto finale verso cui è rivolta lazione
- Tema la cosa mossa da unazione
- Esperiente entità che sperimenta un certo stato
danimo - Beneficiario entità che trae profitto da
unazione - Uno stesso ruolo tematico può essere realizzato
tramite categorie sintattiche differenti - ma ciò non è arbitrario ANZI in alcuni casi AD UN
DETERMINATO RUOLO TEMATICO - CORRISPONDE SEMPRE UNA REALIZZAZIONE TRAMITE UNA
DETERMINATA - CATEGORIA SINTATTICA LA SELEZIONE C
(CATEGORIALE) è DETERMINATA DA - SELEZIONE S (SEMANTICA) (es. agente sempre
realizzato da SN, nella passiva - compl. dagente si realizza come SP poiché non è
argomento ma circostanziale)
30PRINCIPIO DI PROIEZIONE
- Esiste una corrispondenza biunivoca tra argomenti
e ruoli ?. - Ogni argomento ha un ruolo ? ed uno solo, ed ogni
ruolo ? è assegnato ad un argomento ed uno solo. - Le proprietà delle entrate lessicali si
proiettano sulla sintassi della frase. - Garantisce che le proprietà delle entrate
lessicali siano mantenute durante tutta la
derivazione della struttura (trasformazione da
struttura p a struttura s) per esempio
garantisce la traccia mentale non realizzata
foneticamente ma obbligatoria per il principio di
proiezione. (es. chi1 prevedi che Gianni
incontrerà t1 a roma?) dove chi non è argomento
ma operatore e quindi il tema obbligatorio per il
verbo incontrare e realizzato da un SN lascia la
traccia - Tale principio ci permette anche di verificare la
grammaticalità di una frase poiché possiamo
riscontrare la mancanza di ruoli obbligatori per
esempio.
31reggenza
- Relazione sintattica altamente astratta che
sussiste tra un elemento reggente ed uno che
viene retto. - Gli elementi reggenti sono tutti quelli che
possono essere le teste lessicali di un sintagma
(N, V, A, P) e la categoria flessionale (fless)
finita (ciò significa che deve esserci il morfema
attaccato al verbo che contiene tempo e accordo
Mary plays the play dove plays indica sia tempo
presente che genere sing. mentre nel caso di he
considers Mary to play the piano dove play è
privo di flessione e preceduto dal marcatore
infinitivale to). - PRINCIPIO DELLA REGGENZA PROPRIA le categorie
lessicali reggono propriamente mentre le
categorie non lessicali no. Quindi N, V, A, P,
sono automaticamente elementi che reggono
propriamente, mentre FLESS non lo è. - Influenza unidirezionale dallelemento reggente
verso lelemento retto. (es. Prep. A regge SN e
quindi pronome prende forma me e non forma io). - Oltre al principio di proiezione dove vengono
definiti i ruoli assegnati agli argomenti di
unentrata lessicale, grazie alla reggenza
vengono ora assegnati - 1) caso (teoria del caso) determinati casi
vengono assegnati a determinate posizioni di una
struttura (es. viene da me e non da io) - 2) flessione (tempo, accordo) (es. i fiori sono
belli)
32Parametro del soggetto nullo o parametro pro-drop
- Etichetta pro che rappresenta il soggetto
fonologicamente vuoto che è presente in queste
frasi e da to drop che significa lasciar
cadere. Riguarda il fatto che in una lingua
siano possibili o meno delle frasi dichiarative
senza che compaia un soggetto (frasi a soggetto
nullo o senza soggetto). - PRINCIPIO DELLA CATEGORIA VUOTA indica una
categoria vuota in generale che può essere - 1) quella della traccia t di un movimento
- 2) quella determinata dal PRINCIPIO DI PROIEZIONE
ESTESO che assume che tutte le lingue debbano
avere un soggetto. - UNA CATEGORIA VUOTA DEVE ESSERE PROPRIAMENTE
RETTA
33- Qualsiasi categoria vuota che sia t (traccia
movimento) che pro (caduta soggetto) deve
trovarsi in relazione strutturale di reggenza. - In altri termini per avere una frase a soggetto
nullo ci deve essere un elemento che regge
propriamente il soggetto (e quindi anche se non
realizzato ne deve dar conto foneticamente) - Es. in italiano sono a Torino implica che la
categoria fless. può reggere propriamente la
categoria vuota pro pro sono a Torino. - Es. in inglese speak dove la categoria fless.
non è in grado di comportarsi come una categoria
lessicale e quindi non regge propriamente la
categoria vuota pro dando luogo ad una frase
agrammaticale. - Es. in italiano parla dove categoria fless. ha
tratti nominali quali lei/lui, sing. - Solo le lingue che contengano FLESS come elemento
in grado di reggere propriamente permetterà dei
soggetti nulli (la categoria fless. deve
contenere dei tratti nominali)
34Principio del Legamento (forma di reggenza)
- Si chiede se determinate espressioni allinterno
di una frase possano o meno riferirsi alla stessa
entità alla quale si riferiscono altre
espressioni. - Riguarda il modo in cui i pronomi e altri tipi di
nomi si pongano in relazione uno con laltro.
(condizioni nelle quali due espressioni possono
essere coindicizzate) - Le classi di parole implicate sono
- 1) espressioni referenziali
- 2) anafore
- 3) pronomi liberi
35PRONOMI
- PRONOMI PERSONALI io, me, mi, tu, te pronomi
riflessivi - PRONOMI CLITICI mi, ti, lo,la, ci, vi, li,le.
- 1) ricorre in posizione rigida (non può
ricorrere nella posizione in cui sono gruppi nom.
o pronomi liberi dotati della stessa funzione) - 2) posizione condizionata dal verbo a cui sono
collegati (proclitici se lo precedono, enclitici
se lo seguono) - 3) non può comparire in isolamento
- 4) non possono essere coordinati tra loro
- PRONOMI LIBERI me, te, lui,lei, noi, voi, loro
- Uso deittico il loro riferimento è interno
allenunciato ma non esplicito. - Uso anaforico (personali possono essere deittici
mentre riflessivi sempre anaforici) rimanda ad
elemento presente allinterno della frase detto
ANTECEDENTE.
36- 1) ESPRESSIONI REFERENZIALI la loro referenza è
necessariamente basata su qualcosa che si trova
allesterno della proposizione, non su qualche
elemento interno. - Es. Aldo sparò a lui (Aldo è una porzione di
linguaggio messa in relazione con una porzione
del mondo postulato) - 2)ANAFORE hanno antecedente allinterno della
proposizione di cui fa parte - Es. Aldo sparò a se stesso (se stesso ha lo
stesso indice di Aldo, si riferiscono alla stessa
entità ) però Oscar disse che Aldo sparò a se
stesso (se stesso non può che essere riferito ad
Aldo, non ad Oscar). - 3) PRONOMI (personali) non hanno antecedente
nella proposizione. Hanno antecedente allesterno
oppure in unaltra proposizione - Es. Aldo sparò a lui (lui non ha come
antecedente Aldo) - Es. Oscar disse che Aldo sparò a lui (dove lui
ha come antecedente Oscar che si trova in
unaltra proposizione).
37DIFFERENZA ESSENZIALE TRA ANAFORE, PRONOMI E
ESPRESSIONI REFERENZIALI
- Concetto di proposizione diventa dominio locale
dove prop. È solo un esempio. - Per es. Marta vedeva se stessa correre sulla
neve dove apparentemente anafora non è legata
alla proposizione però tale prop. È infinitivale
e ha come sogg. Unanafora . Quindi non cè
relazione di reggenza tra fless. non finito e
sogg. Quindi va inteso come dominio locale non
solo la prop. Incassata ma anche la prop.
Principale. - 1) anafora è legata in un dominio locale
- 2) pronome è libero in un dominio locale
- 3) espressione referenziale è libera
- Tale principio si integra con le specificazioni
di tipo lessicale poiché i principi dipendono
dalla conoscenza di quali parole sono anafore e
quali pronomi. - Ancora una volta stretta relazione tra sintassi
ed elementi lessicali.
38Teoria x-barra
- La struttura sintagmatica è un sistema per
cogliere le relazioni strutturali della frase per
mezzo del concetto consiste di. Un sintagma
consiste di uno o più costituenti. - La struttura sintagmatica della frase è una
gerarchia in cui ogni costituente consiste
successivamente di altri costituenti, finchè
restano solo elementi non espandibili
ulteriormente. - Nella teoria x-barra si afferma che ogni sintagma
è conforme ad alcuni requisiti - 1) sintagmi sono endocentrici ogni sintagma
contiene almeno una testa - 2) la testa di un sintagma deve appartenere a
una determinata categoria in relazione al tipo di
sintagma (es. un sintagma nominale contiene una
testa nominale SN N
39- 3) ci sono 4 tipi di sintagmi lessicali SN, SV,
SA, SP. - 4) ogni sintagma consiste di una testa lessicale
(S,V,A,P,) e di altri elementi che a loro volta
sono sintagmi - Es. geloso di Maria SA A geloso SPPdi
SNmaria - La teoria x-barra sostiene che il livello
sintagmatico (SX, in cui X sta per qualsiasi
categoria lessicale) non è sufficiente a cogliere
tutti i dettagli della struttura ma che è
necessario un livello intermedio - Es. saluta suo figlio dalla finestra SV V
(saluta) SN (suo figlio) SP (dalla finestra) - In questo schema non si distingue tra la
relazione che intercorre tra saluta e suo figlio
dove salutare è verbo transitivo (monovalente) e
richiede argomento e la relazione tra salutare e
dalla finestra dove dalla finestra è solo
elemento facoltativo aggiuntivo (circostanziale)
40- Sembra quindi esserci un livello intermedio che
rende conto di queste relazioni CE UNA
PROIEZIONE DI V SEGNALATO CON V1 - SV
- V1 SP
-
-
- dalla finestra
- V SN
- saluta suo figlio
-
41- La sintassi X-barra prevede un livello intermedio
per tutti i sintagmi. - Si chiama teoria X-barra perché a seconda del
livello di espensione vengono assegnate le barre
il livello più alto possiede due barre, livello
intermedio una barra e la testa zero barre SN
NII, mentre N testa. - Ogni sintagma è costituito da una testa e da una
serie di complementi (sintagmi completi)
determinati dalle proprietà lessicali della
testa. - La struttura X-Barra deve includere il livello in
cui si coglie la relazione tra testa di categoria
zero e il suo complemento - XI X COMPL / COMPL X (posizione dipende dal
parametro testa) - Bisogna inoltre segnalare che i sintagmi hanno
anche un terzo elemento principale cioè
SPECIFICATORE (art. o pron. Dimostrat.) che
stanno al fianco di XI - XII XI SPECIFICATORE / SPECIFICATORE XI
42- Si ha quindi una successione di specificatore
sintagma principale compl. - Si aggiunge sintagma flessionale che porta
morfema grammaticale in alto - Si ha poi sintagma complementatore per prop.
Incassate.
43Bibliografia di base
- Si segnalano i seguenti manuali di base da cui
sono stati tratti esempi e definizioni - 1) Graffi-Scalise, Le lingue e il linguaggio, Il
Mulino, Bologna, 2002 - 2) Cook-Newson, La grammatica universale, Il
Mulino, Bologna, 1988 - 3) Graffi, Sintassi, Il Mulino, Bologna, 1994