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Nessun titolo diapositiva

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Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) Disturbo ad esordio precoce (prima dei 7 anni, ma generalmente prima dei 3-4 anni), caratterizzato da iperattivit ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
Attention Deficit Hyperactivity Disorder
(ADHD) Disturbo ad esordio precoce (prima dei 7
anni, ma generalmente prima dei 3-4 anni),
caratterizzato da iperattività-impulsività e/o
disturbo dellattenzione, non riferibile ad altri
disturbi, presente da almeno 6 mesi, che si
manifesta in diversi contesti, e determina una
significativa compromissione funzionale.
2
Quadro clinico Iperattività - Incapacità di
star fermi - Attività motoria incongrua e
afinalistica - Gioco rumoroso e disorganizzato -
Eccessive verbalizzazioni - Sensazione soggettiva
di instabilità e tensione (adolescenti ed
adulti) - Limitate possibilità di inibizione
motoria
3
  • Quadro clinico Disattenzione
  • Disturbo di attenzione focale e sostenuta
  • - Distraibilità da stimoli banali
  • - Difficile esecuzione di compiti
  • scolastici, attività quotidiane, gioco
  • - Difficoltà nel seguire un discorso
  • - Incapacità di autoorganizzazione
  • - Interruzione di attività iniziate
  • - Evitamento di attività che richiedono
  • sforzo cognitivo
  • - Ruolo parziale della motivazione

4
Quadro clinico Impulsività - Difficoltà di
controllo comportamentale - Incapacità a
differire la risposta automatica ad uno stimolo
(es. una domanda) - Scarsa capacità di
riflessione - Difficoltà a rispettare il proprio
turno - Tendenza ad interrompere gli altri -
Difficoltà nel valutare le conseguenze di una
azione - Tendenza ad esporsi a situazioni
pericolose, con possibili danni fisici
5
DSM IV (American Psychiatric Assn) Tre forme
cliniche a) iperattiva-impulsiva b)
inattentiva c) combinata ICD 10 (World Health
Organization) Solo la forma combinata Frequenza
2-5 (??) Rapporto sessi MF6-91 in campioni
clinici, 41 in campioni epidemiologici. Femmine
ADHD non diagnosticate. Prevalenza inattentiva
nelle femmine?
6
Quadro clinico - Iperattività motoria -
Impulsività - Inattenzione - Difficoltà
relazionali - Difficoltà scolastiche - Bassa
autostima - Disturbo del comportamento
7
Quadro clinico Difficoltà relazionali -
Emarginazione da parte dei coetanei - Scarse
amicizie durature - Tendenza allisolamento -
Rapporti con bambini più piccoli o più
instabili - Incapacità nel cogliere indici
sociali non verbali
8
  • Quadro clinico Difficoltà scolastiche
  • - Rendimento inferiore alle potenzialità
  • cognitive
  • - Disturbo attentivo
  • - Disturbo nella memoria sequenziale
  • - Stile cognitivo impulsivo
  • - Deficit di controllo delle risorse cognitive
  • - Effetto sul piano emotivo-comportamentale

9
Diagnosi clinica Bassa autostima -
Demoralizzazione - Scarsa fiducia in sé stessi -
Solitudine - Sentimenti abbandonici -
Inadeguatezza per rimproveri, rifiuto sociale,
insuccesso scolastico, sportivo, ecc. - Rischio
di un disturbo depressivo, ansioso,
comportamentale
10
Diagnosi clinica Disturbo del comportamento -
Comportamento negativista e provocatorio - Crisi
di collera - Comportamento arrabbiato o
rancoroso - Comportamento dispettoso o
vendicativo - Frequenti litigi con gli adulti -
Incapacità di rispettare le regole - Accusare gli
altri per i propri errori - Sistematica
violazione delle regole sociali - Aggressioni a
persone o animali - Distruzione di proprietà -
Frode o furto
11
ADHD in età prescolare - Massimo grado di
iperattività - Comportamenti aggressivi - Crisi
di rabbia - Litigiosità, provocatorietà - Assenza
di paura, condotte pericolose, incidenti -
Disturbo del sonno
12
ADHD in età scolare - Comparsa di sintomi
cognitivi (disattenzione, impulsività) -
Difficoltà scolastiche - Possibile riduzione
della iperattività - Evitamento di compiti
prolungati - Comportamento oppositorio-provocatori
o
13
ADHD in adolescenza Possibili evoluzioni - 35
superamento dei sintomi, prestazioni scolastiche
talvolta inferiori ai controlli. - 45
permanenza della sindrome, frequente attenuazione
della componente iperattiva, crescente
compromissione emotiva (depressivo-ansiosa) e
sociale - 20 permanenza della sindrome,
disturbi comportamentali di adattamento sociale
14
ADHD in adolescenza - Disturbo dellattenzione
difficoltà scolastiche, di organizzazione della
vita quotidiana (programmazione) - Riduzione
del comportamento iperattivo (sensazione
soggettiva di instabilità) - Instabilità
scolastica, lavorativa, relazionale - Condotte
pericolose - Disturbi depressivo-ansiosi
15
ADHD in età adulta - Difficoltà di
organizzazione nel lavoro (strategie per il
disturbo attentivo) - Intolleranza di vita
sedentaria - Condotte rischiose - Rischio di
marginalità sociale Bassa autostima, tendenza
allisolamento sociale, vulnerabilità
psicopatologica
16
Etiopatogenesi LADHD può essere considerato un
disturbo della elaborazione delle risposte agli
stimoli, che può essere favorito o aggravato da
fattori ambientali. - Ricezione di
informazione - Elaborazione e processamento -
Selezione della risposta adeguata - Inibizione
della risposta errata Funzioni esecutive
organizzazione-coordinazione di comportamenti in
risposta a eventi esterni-interni
17
La diagnosi di ADHD è clinica e si basa sulla
raccolta di informazioni da fonti multiple (in
particolare i genitori e gli insegnanti) e sulla
osservazione diretta. Non esistono test
diagnostici sufficienti di per sé (inclusi i
questionari ed i test psicologici). Elementi
fondamentali della diagnosi sono la
individuazione dei falsi positivi (diagnosi
differenziale) e dei disturbi in comorbidità.
18
Specificità della diagnosi differenziale I
sintomi cardine (iperattività, impulsività,
inattenzione) POSSONO - essere parte integrante
del quadro clinico dellADHD - essere parte di
un quadro clinico che simula un ADHD - essere
parte di un quadro clinico che si associa
allADHD Diagnosi differenziale e comorbidità
sono tra loro strettamente correlate
19
Specificità della diagnosi differenziale Es
Iperattività, impulsività e disturbo attentivo
possono essere presenti in - ADHD - Disturbo
bipolare pre-puberale (ipomania) - ADHD
Disturbo bipolare pre-puberale Le tre diverse
possibilità implicano diversi percorsi evolutivi
e diversi trattamenti
20
Linterpretazione della diagnosi differenziale e
della comorbidità condiziona le stime
epidemiologiche. Tendenza ad attribuire i
sintomi ADHD a disturbi in diagnosi
differenziale o in comorbidità Mascheramento
diagnostico
21
Il 60-70 dei bambini ADHD ha un disturbo
psicopatologico associato sia in campioni clinici
che epidemiologici. La comorbidità condiziona
lespressività clinica, la gravità, la prognosi,
il trattamento. Diversi sottotipi di ADHD
22
Disturbo oppositivo-provocatorio Disturbo della
condotta Disturbo depressivo Disturbo
ipomaniacale-maniacale Disturbi dansia
Disturbi specifici di apprendimento Fanno
parte del quadro clinico ADHD o sono in
comorbidità?
23
Vera o falsa comorbidità? a) Non sono
condizioni associate, ma espressioni diverse
della sindrome ADHD b) Tali associazioni
rappresentano diversi sottotipi della stessa
sindrome ADHD
24
c) Sono condizioni cliniche diverse ed
indipendenti, in associazione d) Sono
manifestazioni cliniche diverse legate da una
condizione comune di vulnerabilità
25
e) ADHD è una manifestazione precoce di un
disturbo associato f) ADHD è una condizione che
aumenta il rischio di sviluppare altri disturbi
associati
26
Studi prospettici Le condizioni in comorbidità
sono un forte predittore dello stesso disturbo
nel follow-up Se fossero solo false comorbidità
(errori diagnostici, sovrapposizione di criteri,
epifenomeni di ADHD), nel follow-up non
riscontreremmo tale specifica continuità
27
Specificità della diagnosi differenziale -
Diagnosi differenziale con le condizioni di
normalità - Diagnosi differenziale con disturbi
reattivi a sfavorevoli condizioni ambientali -
Diagnosi differenziale con disturbi dello
sviluppo o affezioni sistemiche o del SNC -
Diagnosi differenziale con altri disturbi
psicopatologici
28
Diagnosi differenziale normalità-patologia I
sintomi dellADHD rappresentano dimensioni in un
continuum normalità-patologia, per cui è
necessario individuare una soglia di rilevanza
clinica, ed anche una soglia di allarme
subclinica, che può associarsi ad una
compromissione funzionale. La compromissione
funzionale, e quindi la soglia clinica, sono
legate ad un contesto socio-culturale specifico.
29
Diagnosi differenziale normalità-patologia La
difficoltà di individuare una soglia chiara è
stata utilizzata come elemento per sostenere
linconsistenza nosografica del disturbo (i
cosiddetti bambini vivaci). Un continuum tra
normalità e patologia è presente in gran parte
dei disturbi psichici (es. depressione, ansia,
ecc), ma anche in disturbi non psichici
(ipertensione, ipercolesterolemia) la cui
validità nosografica è fuori dubbio.
30
Diagnosi differenziale con affezioni sistemiche o
a carico del SNC Epilessia (piccolo male) Esiti
di traumi cranici Nascita pretermine Disturbi
tiroidei Affezioni dermatologiche Disturbi del
sonno Manifestazioni iatrogene (barbiturici,
antiepilettici, benzodiazepine,
anti-istaminici) Abuso di sostanze
31
Diagnosi differenziale psicopatologica I
sintomi dellADHD, se considerati di per sé, non
sono specifici della sindrome, ma possono essere
individuati in diversi altri disturbi
psichiatrici, che entrano in diagnosi
differenziale (oltre che in comorbidità). Sono
necessari strumenti e procedure diagnostiche che
consentano di discriminare lADHD da altri
disturbi psichici ad esordio in età evolutiva
32
Diagnosi differenziale Disturbo
oppositivo-provocatorio Disturbo della
condotta Depressione (depressione maggiore,
distimia) Disturbo bipolare ((ipo)maniacale,
misto) Disturbi dansia (disturbo dansia
generalizzata) Disturbo ossessivo-compulsivo
(/- s. di Tourette) Disturbi pervasivi dello
sviluppo Disturbo di adattamento con alteraz.
della condotta Disturbi della personalità
33
D. Oppositivo-Provocatorio/D. della Condotta/
Disturbo di Personalità Antisociale Il disturbo
oppositivo provocatorio è caratterizzato da un
comportamento provocatorio, negativista ed ostile
(collera, litigiosità, sfida, provocazione,
ecc.). Il disturbo della condotta è
caratterizzato da una tendenza stabile alla
violazione delle regole e dei diritti altrui
(aggressioni a persone o animali, distruzione di
proprietà, frode o furto, gravi violazioni di
regole, ecc.). La nosografia attuale tende a
considerare i due disturbi come distinti, ma il
primo precede sempre il secondo, e ne rappresenta
una forma attenuata o subsindromica. Il disturbo
della condotta ad esordio precoce è un fattore di
rischio per il disturbo di personalità
antisociale.
34
Disturbo oppositivo-provocatorio - spesso va in
collera - spesso litiga con gli adulti - spesso
sfida o non rispetta le regole degli adulti -
spesso irrita deliberatamente le persone - spesso
accusa gli altri per i propri errori - spesso è
suscettibili o è irritato dagli altri - spesso è
arrabbiato o rancoroso - spesso è dispettoso o
vendicativo Almeno 4 dei sintomi precedenti sono
presenti per almeno 6 mesi e determinano una
alterazione del funzionamento sociale,
scolastico, lavorativo.
35
Disturbo della condotta -Aggressione a persone o
animali (minacce, scontri fisici, uso di armi,
crudeltà fisica su persone o animali, coercizioni
sessuali) -Distruzione di proprietà (appiccare il
fuoco, o distruggere proprietà in altro
modo) -Frode o furto (entrare in un edificio o in
un auto per rubare, mentire per ottenere
vantaggi, furto in negozi) -Gravi violazioni di
regole (fuggire di casa almeno 2 volte, passare
la notte fuori di casa prima di 13 anni contro il
volere dei genitori, marinare sistematicamente la
scuola) Almeno tre dei criteri precedenti per
almeno 6 mesi, con significativa compromissione
funzionale.
36
Disturbo antisociale di personalità -Incapacità
di conformarsi alle norme sociali, con condotte
suscettibili di arresto -Disonestà (mentire,
usare falso nome, truffare ripetutamente gli
altri per profitto personale) -Impulsività o
incapacità a pianificare -Irritabilità,
aggressività (scontri o assalti fisici
ripetuti) -Inosservanza spericolata della
sicurezza prorpia o altrui -Irresponsabilità
abituale (incapacità di mantenere un lavoro, o di
far fronte ad obblighi finanziari) -Mancanza di
rimorso dopo un danno arrecato ad altri Tale
quadro si manifesta dopo 15 anni, è stabile, e
compromette il funzionamento sociale o lavorativo.
37
Disturbo antisociale di personalità Solo una
parte dei DOP evolvono in DC. Circa 1/3 dei
soggetti con DC evolvono verso un disturbo
antisociale di personalità. Il DC ad esordio più
precoce è quello più negativo sul piano
prognostico. LADHD è un fattore di rischio per
un DC ad esordio più precoce. Lassociazione con
ADHD aumenta il rischio prognostico negativo di
DC. ADHD DC rappresentano un sottotipo
clinicamente e geneticamente specifico.
Mediatore prognostico fondamentale condizioni
sociali. Il rischio antisociale dellADHD (e
probabilmente del DOP e dellADHD-DOP) è mediato
dal DC, in particolare ad esordio precoce.
38
ADHD Disturbi del comportamento Disturbo
oppositivo-provocatorio (DOP)50 Disturbo della
condotta (DC) 20-30 La maggioranza dei bambini
lt12 aa con DOP e/o DC hanno anche ADHD, ma
adolescenti con DC ad esordio tardivo spesso
(70-80) non hanno ADHD. LADHD può essere un
precursore di DOP/DC ad esordio precoce (e
prognosticamente più grave?)
39
DIAGNOSI DIFFERENZIALE a) Familiarità con d.
antisociale prevale in bambini con DC e
ADHDDC (non in ADHD) b) Livello socioeconomico
inferiore e gt frequenza di esperienze precoci
negative prevale in DC c) Gravità maggiore in
soggetti con DC, minore iperattività e
inattenzione (uguale impulsività) d) Prognosi
migliore in bambini con ADHD e) Trattamento con
stimolanti efficace in ADHD ed ADHD-DC, non
in DC puri f) Follow-up rischio antisociale gt in
ADHDDC (alto rischio che in DC?) g)
ADHDDOP gravità intermedia
40
Implicazioni nel trattamento Necessità di
interventi psicosociali tempestivi, in
particolare nel disturbo della condotta precoce
(il disturbo oppositivo-provocatorio è un debole
predittore di comportamento antisociale)
Interventi individuali, familiari,
scolastici Stimolanti (MPH) generalmente
utili II scelta clonidina, anche associata a
MPH III scelta litio, valproato, carbamazepina
41
ADHD e disturbi depressivi Associazione 15-75,
con oscillazione tra sottosoglia cronico ed
aggravamenti acuti (in età evolutiva il 10-15
dei bambini depressi ha un episodio
(ipo)maniacale) ADHD depressione insorgenza
più tardiva, lt compromissione cognitiva, lt
neurological signs gt compromissione sociale,
soprattutto nelle forme non trattate.
42
Distimia - Disturbo stabile della durata di
almeno due anni (un anno nei bambini),
caratterizzato da disturbo dell'alimentazione
disturbo del sonno faticabilità, scarsa
energia bassa autostima difficoltà di
concentrazione o nel prendere decisioni
sentimento di disperazione - Esordio spesso
precoce ed insidioso, andamento cronico, spesso
(70 dei casi) con sovrapposizione di un disturbo
depressivo maggiore (depressione doppia).
43
ADHD e disturbi depressivi Nelle interviste i
bambini ed adolescenti possono riportare sintomi
depressivi e/o ansiosi e negare manifestazioni
esternalizzate, mentre i genitori (e gli
insegnanti) riportano sintomi esternalizzati e
non depressione-ansia. A chi dare ascolto?
44
ADHD e disturbi depressivi Associazione 10-50,
con oscillazione tra sottosoglia cronico ed
aggravamenti acuti (in età evolutiva il 10-15
dei bambini depressi ha un episodio
(ipo)maniacale) ADHD depressione insorgenza
più tardiva, lt compromissione cognitiva, lt soft
neurological signs gt compromissione sociale,
soprattutto nelle forme non trattate.
45
ADHD e depressione La depressione segue
allADHD, non è aggravata dallADHD preesistente,
evolve indipendentemente dalla eventuale
remissione dellADHD Non è maggiore il rischio
suicidario (influenzato invece dalla comorbidità
con disturbo della condotta o abuso di sostanze).
46
a) Parenti di primo grado di bambini con
ADHD, ADHD depressione, depressione gt
incidenza di dist. depressivi che in controlli b)
Figli di genitori depressi gt incidenza di
ADHD Possibile legame genetico depressione -
ADHD? MA Follow-up la depressione NON è più
frequente in adolescenti/adulti con pregresso
ADHD la depressione dei bambini non evolve negli
adulti? Distinzione depressione -
demoralizzazione
47
Distinzione depressione - demoralizzazione Reazion
e depressivo-disforica in soggetti ADHD, in
genere transitoria e a seguito di un evento
sfavorevole. In genere è assente perdita di
energia, anedonia, senso di colpa, ideazione
suicidaria. Diagnosi differenziale
depressione-ADHD - Precocità - Intensità -
Finalizzazione di iperattività-impulsività Il
grado di impulsività è in genere ridotto, così
come il rischio di evoluzione dissociale, anche
nelle forme in comorbidità ADHD-depressione
(mentre è più significativo il rischio di abuso
di sostanze).
48
Implicazioni nel trattamento Atteggiamento
psicoeducativo Monitoraggio dei sintomi
depressivi e maniacali Trattamento
farmacologico - MPH (?) - Antidepressivi ad
azione su ADHD (?) Triciclici (?) NSRI
(venlafaxina) (?) noradrenergici puri
(reboxetina, tomoxetina) (?) bupropione (?)
RIMA (?). - Doppia terapia MPH SSRI
49
ADHD e disturbo maniacale Umore abnormalmente e
persistentemente elevato, associato ad almeno tre
dei seguenti - autostima ipertrofica o
grandiosità - ridotto bisogno di sonno - maggiore
loquacità del solito - fuga delle idee, eccessiva
rapidità del pensiero - distraibilità - aumento
dellattività, agitazione psicomotoria -
coinvolgimento in attività rischiose Marcata
compromissione funzionale
50
ADHD e disturbo bipolare (ipomaniacale) Il
disturbo bipolare ad esordio prepuberale è
attualmente sottostimato, perché esistono
controversie sulla sua natura -Definizione
stretta, criteri di DB adulto, andamento
episodico, prevalenza di sintomi
affettivi -Definizione larga, criteri adattati
al bambino, andamento subcontinuo, prevalenza di
sintomi comportamentali Sovrapposizione
sintomatologica tra DB ed ADHD Comorbidità
10-15 di bambini con ADHD hanno un disturbo
bipolare associato, 10 lo sviluppa nel follow-up
51
DISTURBO BIPOLARE PREPUBERALE . Andamento
subcontinuo . Affettività mista o rapidamente
oscillante, disforia . Irritabilità, ostilità,
aggressività verbale o fisica . Grandiosità
(identificazione con personaggi onnipotenti,
convinzione di possedere facoltà superiori,
intolleranza a autorità, essere al di sopra
delle regole o della legge) . Piccoli atti
dissociali, vittimizzazione altrui . Impulsività
ed iperattività finalizzata
52
QUADRO CLINICO forme prepuberali (segue) .
Ipersessualità (iperseduttività, esibizionismo,
linguaggio ipersessuale, masturbazione) .
Logorrea, tono concitato, ideorrea . Disturbo
attentivo . Improvvisi momenti di depressione,
autosvalutazione, idee di morte, ruminazioni
esistenziali
53
QUADRO CLINICO (adolescenza) . Andamento più
spesso episodico . Irritabilità . Accelerazione
del pensiero e del linguaggio . Iperattivismo
pleasure-seeking . Ipersessualità confusa ed a
rischio . Riduzione del sonno . Comportamenti a
rischio (alta velocità) . Dipendenza da sostanze
dabuso . Rischio suicidario . Sintomi psicotici
(deliri, allucinazioni, comportamento e
pensiero disorganizzato)
54
DIAGNOSI DIFFERENZIALE . ADHD esordio più
precoce, impulsività ed iperattività meno
finalizzate, andamento più continuo. Minore
grandiosità, umore espanso, fuga delle idee,
ipersessualità. . Anamnesi familiare
(temperamento ipertimico o ciclotimico,
diagnosi di DB, abitudini peculiari, tendenza
allalcolismo) . Intervista diagnostica
strutturata (Kiddie-SADS, DICA-R, ecc) . Mania
Rating Scale (Fristad et al., 1992)
55
ADHD e disturbi dansia Associazione nel 25 dei
casi (GAD, fobie, ansia di separazione, fobia
sociale, panico). Frequenza maggiore in
ADD? Minore impulsività, minore frequenza di
disturbo della condotta, maggiori difficoltà
relazionali in adolescenza. Storia naturale?
56
ADHD e disturbi dansia Disturbi dansia nei
parenti di primo grado sono superiori rispetto ai
controlli solo in soggetti con ADHD disturbo
dansia, non in soggetti con ADHD ADHD e
disturbi dansia sono entità cliniche separate e
trasmesse autonomamente. ADHD-disturbo dansia
sottotipo specifico?
57
ADHD e disturbi dansia Disturbo dansia
generalizzato - ansia anticipatoria e
preoccupazioni eccessive - irrequietezza, nervi a
fior di pelle - affaticabilità - difficoltà di
concentrazione o memoria - irritabilità -
tensione muscolare - alterazione del sonno Ansie
scolastiche, conformismo, perfezionismo, ricerca
di approvazione e rassicurazione
58
ADHD-ansia diagnosi differenziale Sintomi
cognitivi Disturbo di concentrazione, tensione
soggettiva Sintomi comportamentali
Irritabilità, iperattività. Sintomi emozionali
Labilità emotiva, demoralizzazione, necessità di
rassicurazioni. Le manifestazioni
comportamentali sono meno intense, prevalgono
lansia anticipatoria e le manovre di evitamento.
Prevalenza dei sintomi di inattenzione (diagnosi
differenziale GAD-ADD!) La associazione
ansia-ADHD ha un effetto protettivo sulla
evoluzione disadattiva
59
ADHD e disturbi dansia Fobia sociale Paura
marcata e persistente di una o più condizioni
sociali o prestazionali nelle quali il soggetto è
esposto a situazioni non familiari o al possibile
giudizio degli altri Attacco di
panico Palpitazioni, sudorazione, tremori,
dispnea, asfissia, dolore al petto, nausea o
disturbi addominali, sbandamento o svenimento,
depersonalizzazione-derealizzazione, paura di
perdere il controllo o di morire, parestesie.
60
ADHD e disturbo ossessivo-compulsivo Disturbo
ossessivo-compulsivo Pensieri, impulsi, immagini
ricorrenti, o comportamenti ripetitivi, vissuti
come intrusivi (?), che il soggetto tenta di
ignorare, eliminare, o neutralizzare per ridurre
il disagio. Malattia di Gilles de la
Tourette Tic motori multipli e vocali (anche non
concomitanti), con significativa interferenza
funzionale.
61
ADHD e disturbo ossessivo-compulsivo Sintomi
ADHD presenti in 30 di DOC. Frequente presenza
in DOC di disturbo della attenzione, impulsività
e discontrollo di impulsi vera comorbidità o
diagnosi differenziale? NB elevata frequenza di
disturbo bipolare ad esordio precoce in soggetti
con pregresso DOC possibile confusione con
ADHD. Implicazioni sul trattamento farmacologico
(SSRI, stabilizzatori, MPH o associazioni?).
62
ADHD e tic-disturbo ossessivo-compulsivo Trattame
nto Gli stimolanti peggiorano i tic? Evidenze
recenti limiterebbero questo rischio. Ruolo dei
farmaci alfa-adrenergici (clonidina). Doppia
terapia, per ADHD e per tic-disturbo
ossessivo-compulsivo.
63
ADHD in età adulta - Sensazione soggettiva di
tensione - Instabilità scolastica, lavorativa,
relazionale - Impulsività - Intolleranza di vita
sedentaria - Condotte pericolose (sport,
abitudini) - Difficoltà di organizzazione nel
lavoro e nella vita quotidiana (strategie) -
Disturbi depressivi e/o ansiosi - Rischio di
marginalità sociale
64
Specificità della diagnosi differenziale -Valutaz
ione neuropsicologica . Continuous Performance
Test . Wisconsin Card Sorting Test . Matching
Familiar Figure Test . Torre di Hanoi strategie
cognitive . Subtest di WISC . Valutazione di
apprendimenti scolastici . . Non valore
diagnostico (neppure di esclusione), ma
importante per la caratterizzazione clinica e
limpostazione di trattamento
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