Title: Tacito
1Tacito
2Il contesto storico
- Il regno di Traiano e la conciliazione del
principato con la libertà - DOMIZIANO 81-96
- NERVA 98-96
- TRAIANO 96- 117
- ADRIANO 117-138
- ANTONINO PIO 138-161
ADOZIONE
3IL SECOLO DORO DELLIMPERO
- Marco Aurelio lo Stato gestito dal filosofo.
- Fine del sistema delladozione e successione di
Commodo, regno spietato e crudele - Commodo fu ucciso da uno dei suoi gladiatori
- Dopo un anno di instabilità va al trono Settimio
Severo. Dinastia dei Severi.
4il secondo secolo
- Limpero conobbe il suo periodo più felice
- Grazie alla successione per adozione si scelsero
uomini dotati di comando e capacità di governo. - Regnò una certa concordia , accompagnata da pace
sociale allinterno dellimpero.
5I germi della crisi
- Crescente importanza dellesercito
- Miglioramento dellapparato burocratico
- Crescita del peso economico di alcune provincie,
in piena espansione. - I germi della crisi,
- nelle difficoltà di finanziamento.
- Benessere economico riservato alle classi agiate.
- Proletariato sfaccendato e turbolento
- Nuove invasioni barbariche dal nord.
6Ricerca della spiritualità
- Rifiorire di culti orfici e misterici
- Nascita del neoplatonismo
- Il cristianesimo diffuso prima tra i ceti più
poveri per il suo messaggio di uguaglianza e di
fraternità poi tra i ceti aristocratici. - Marco Aurelio inaugurò una serie di persecuzioni.
- La nuova fede era percepita come estranea allo
spirito romano - La struttura della chiesa vista come alternativa
allo stato e perché i cristiani rivendicano
lautonomia della sfera religiosa da quella
politica.
7La cultura
- Rifioriscono le lettere sotto Nerva e Traiano
- Una nuova ellenizzazione della cultura.
- Tutti erano bilingui conoscevano greco e latino
- Fiorisce la seconda sofistica un revival di
ideali retorici e oratori dellantica sofistica,
esponente maggiore fu Luciano di Samosata.
8Gli inizi della letteratura cristiana
- Nel II sec. È ormai definito linsieme dei testi
che compongono il Nuovo Testamento. - Le comunità cristiane lasciano altri scritti come
gli Atti dei Martiri. - La produzione apologetica scritti in difesa
della fede ed esaltazione della nuova fede
9Lo stile
- Prevale lo stile atticista proseguendo la linea
tracciata da Quintiliano. - Tentativo di innovare il linguaggio latino,
attraverso il recupero dei classici - Ma si rivela unoperazione artificiosa che è
destinata a fallire, anche questo segno della
crisi.
10TACITO VITA
- Poche notizie biografiche, forse nato nella
Gallia Narbonense per la diffusione del cognome
tacitus. - Nasce forse nel 55 o 57 d.C.
- Intraprese la carriera forense e apprezzato
oratore ricoprì cariche importanti da Domiziano
fino agli imperatori adottivi.
11- Nel 77 sposa la figlia del senatore Giulio
Agricola. - Sotto Nerva venne nominato consul suffectus
- Proconsole in Asia nel 112
- Morì forse nel 117, nellultimo periodo si dedicò
alla composizione di opere storiche.
12- Nel proemio dellAgricola Tacito aveva annunciato
un programma storiografico - narrare gli eventi infausti del principato di
Domiziano - (il ricordo della servitù passata)
- e quelli più felici delletà di Nerva e di
Traiano - (la testimonianza del bene presente).
13Il progetto si modifica
- nelle Historiae
- lautore si concentra sul passato,
- dalla guerra civile seguita alla morte di Nerone
fino alletà flavia (69-96 d.C.).
Lo storico avverte i lettori, nel proemio
dellopera, che il compito di trattare del
principato di Nerva e di Traiano è stato rinviato
a unetà più matura.
14Concluse intorno al 110 le Historiae, Tacito
rinuncia, per la seconda volta, a narrare
delletà presente, volgendosi a ricostruire dalle
origini la storia del principato
- Negli Annales parte dagli ultimi giorni di
Augusto, per finire con la morte di Nerone (14-68
d.C.).
15- Il racconto degli Annales veniva così a
ricongiungersi allinizio delle Historiae,
saldandosi con gli ultimi libri delle Storie di
Livio.
- Historiae gt 69-96 d.C
- Annales gt 14-68 d.C.
16Tacito non narrò di quelletà che più volte aveva
definita felice.
- Un passo degli Annales (III, 24, 3) documenta il
proposito, non attuato, di narrare gli eventi del
periodo augusteo. - Forse, dopo le prime speranze,
- registrate nellAgricola e nelle Historiae,
- lautore si era reso conto di come fosse
puramente formale il ripristino della libertas
assicurato da Traiano il senato restava
emarginato dal governo dello Stato gli antichi
mores irrecuperabili.
17le pagine degli Annales sono più cupe di quelle
delle Historiae, e lapprofondirsi del pessimismo
tacitiano potrebbe essere un segnale del disagio
che lautore provava nei riguardi del presente.
18Sia le Historiae sia gli Annales ci sono giunti
ampiamente incompleti
19- Annales possediamo i libri che trattano del
principato di Tiberio - perduti sono i libri dal VII al X, che trattavano
il principato di Caligola e la prima parte di
quello di Claudio - i fatti relativi al principato di Nerone si
fermano al 66.
- Historiae oltre a frammenti, sono pervenuti
- i libri che comprendono gli avvenimenti del 69 e
del principio del 70, - dal secondo consolato di Galba allassedio di
Gerusalemme e alla rivolta germanica di Giulio
Civile
20Quanti libri?
- Una notizia di Gerolamo
- (Commentarius in Zachariam III 14)
- ci avverte che Historiae e Annales, ai suoi
tempi, circolavano in un unico blocco di 30
libri, disposti secondo lordine cronologico
degli avvenimenti narrati (prima gli Annales, poi
le Historiae) , non secondo lordine di
composizione.
21La composizione delle Historiae va collocata fra
il 100 e il 110 quella degli Annales
probabilmente a partire dal 111, appena dopo la
pubblicazione delle Historiae.
- La mancanza di informazioni sugli ultimi anni
della vita di Tacito impedisce di stabilire una
datazione certa sulla composizione e sulla
pubblicazione dellultimo lavoro.
22Il titolo delle Historiae viene ricavato da
Tertulliano (Apologeticum 16, 2)
- quello degli Annales risale agli autori del
Rinascimento - i codici pervenuti riportano il titolo Ab excessu
divi Augusti (Dalla morte del divo Augusto), - forse il titolo originale.
23Proemio delle Historiae
- dopo aver esposto largomento dellopera e le
ragioni che lo hanno indotto a scrivere, lautore
illustra la situazione di Roma, dellesercito e
delle province al 1 gennaio 69.
24La trattazione inizia con il breve regno di
Galba, proclamato imperatore dalle legioni di
Spagna dopo la morte di Nerone, nel giugno del
68.
- Un episodio di rilievo è quello delladozione di
Pisone Liciniano da parte dellanziano principe,
che enuncia il criterio della scelta del
migliore per regolare la successione imperiale. - Ben presto Galba viene assassinato e Otone eletto
al suo posto dai pretoriani - contemporaneamente, in Germania le legioni
proclamano imperatore Vitellio.
25Il II e il III libro la fine di Vitellio
- Si narrano le lotte fra Otone e Vitellio, poi,
dopo la sconfitta e il suicidio di Otone, fra
Vitellio e Vespasiano, acclamato imperatore dalle
legioni dOriente. - Dopo i sanguinosi scontri tra flavianì e
vitelliani, cui il popolo di Roma assiste
indifferente, Vitellio viene snidato dal palazzo
imperiale e trucidato
26Il saccheggio di Roma ad opera dei flaviani
- intanto in Gallia e in Germania si accendono
focolai di rivolta contro Vespasiano.
27La rivolta giudaica e lexcursus sugli ebrei
- Quanto resta del libro v è dedicato allassedio
posto da Tito a Gerusalemme, e contiene un
excursus sulla Giudea e sulle origini, la storia
e i costumi del popolo ebraico. - Analisi della società romana lesercito ha preso
il sopravvento ed elegge gli imperatori, il
popolo massa amorfa che assiste agli scontri. - La scena si sposta poi in Germania, dove sono in
corso le operazioni contro i ribelli, che
cominciano a mostrare segni di cedimento. A
questo punto il testo si interrompe.
28- Graffiti contro il cristianesimo ritrovati a
Roma sul Palatino con le quali si testimonia i
cristiani confusi con gli Ebrei come adoratori di
un asino.
29Gli Annales hanno inizio con un breve riepilogo
della storia di Roma dalle origini fino alla
conclusione delle guerre civili e allascesa al
potere di Augusto
- mutano gli antichi ordinamenti politici, così che
tutti, rinunciando alluguaglianza, aspettavano
gli ordini del principe (I, 4, 1).
30Nei primi sei libri domina la cupa e ambigua
figura di Tiberio, maschera impenetrabile della
dissimulazione.
- Inizialmente conservatore dellordine augusteo,
egli si trasforma, fra intrighi, congiure e
delitti, in un despota crudele e tirannico. - Tacito gli oppone la nobile figura di Germanico,
impegnato in importanti operazioni militari in
Germania e in Oriente, dove morirà assassinato - gli affianca Seiano, consigliere subdolo e
spietato.
31Sullo sfondo, il servilismo dei senatori e
lindifferenza politica della plebe anonima.
32Il racconto riprende, dopo la vasta lacuna,
nellanno 47, settimo del principato di Claudio.
- Limperatore è un debole, succube delle mogli,
- Messalina e Agrippina
- questultima, dopo averlo indotto a designare
come successore Nerone, si sbarazza di lui col
veleno.
33Con il libro XIII inizia la parte conclusiva
degli Annales, dedicata al principato di Nerone.
- Dispotico, insensibile ai più elementari valori
etici, preda di pulsioni incontrollabili e di
sentimenti disonorevoli - (odio, paura, rancore),
- egli si macchia di orrendi delitti.
- Pagine famose riguardano lincendio di Roma, il
matricidio la morte di Seneca , il ritratto di
Petronio.
34Come già per Tiberio, Tacito distingue tuttavia
un periodo iniziale, durante il quale lindole
malvagia del giovane principe sembra tenuta a
freno dai consiglieri-istitutori Seneca e Burro.
- Luccisione di Agrippina (59 d.C.), la morte di
Burro e il ritiro dalla vita pubblica di Seneca
(62 d.C.) introducono il periodo più triste del
principato - la congiura di Pisone, malamente organizzata,
consente allimperatore di eliminare gran parte
della fronda intellettuale e senatoria. - Il racconto pervenuto si interrompe sullepisodio
della morte eroica di Trasea Peto.
35Le fonti di Tacito
- la letteratura storica precedente (Aufidio
Basso, Servilio Noniano, Plinio il Vecchio), - i documenti ufficiali (acta senatus, cioè i
resoconti delle sedute del senato acta diurna
populi Romani, cronache assai varie della vita
dellimpero lettere ed orazioni imperiali), - le memorie private (come quelle redatte da
Agrippina Minore, da Vespasiano e dal generale
Corbulone), - i libelli composti negli ambienti
dellopposizione senatoria, - le testimonianze orali.
36Spesso, per il medesimo avvenimento, sono date
più versioni, senza che lautore prenda posizione
per luna o per laltra.
- vengono riportati anche i rumores, ai quali
tuttavia viene concesso scarso credito.
37Del rigore storiografico di Tacito fanno fede
alcune lettere di Plinio il Giovane
- quella sulleruzione del Vesuvio fu scritta su
richiesta dello storico, - che voleva essere informato da una fonte
attendibile - lo stesso Plinio (Ep. VI, 16) accenna alla
diligentia con cui lamico era solito lavorare.
38il rapporto fra la nobilitas senatoria,
sistematicamente umiliata nel corso dellultimo
secolo, e il principato attraversa tutte le opere
di Tacito
39Malgrado le nostalgie repubblicane, Tacito pone
il problema in termini di realismo politico..
- Sa che il principato è una realtà inevitabile, e
che sarebbe anacronistico sperare in un ritorno
alle antiche istituzioni politiche, tramontate
allepoca di Augusto - la scelta non è fra repubblica e principato, ma
fra un regime tirannico e intollerante e una
monarchia che governi coadiuvata dal senato
40Nel proemio delle Historiae Tacito dichiara di
voler narrare sine ira ac studio
- proprio ciò che gli storici del principato,
aggiunge, non avevano saputo fare, abbandonandosi
ora alladulazione (obnoxii) ora alla
malevolenza(infensi)
41 egli legge nella storia recente di Roma i segni
di un irreversibile decadenza
- il suo punto di vista è quello di un
aristocratico, - vir senatorii ordinis,
- un conservatore che guarda con diffidenza ad ogni
forma di cambiamento.
42Ho deciso di non riferire se non le opinioni
particolarmente notevoli per nobiltà o per
bassezza poiché giudico che il compito precipuo
degli annali sia di preservare dalloblio gli
atti virtuosi e di far sì che contro le parole e
le azioni disoneste vi sia il timore dellinfamia
da parte della posterità.
43Augusto è un modello?
- Fra Augusto e Traiano T. vede una profonda
analogia nella gestione del potere. - Criticando Augusto, prima volta nella storia di
Roma, si vuole dare un segnale a Traiano, reo di
aver ingannato Roma dando la sensazione di
garantire la libertas ma di fatto negandola.
Annales I,2, 1-2 (Augusto è un modello?) pag.
691 T4 - Accentramento dei poteri
- Donazioni
- Eliminato il dissenso con liste di proscrizione
- Ha sollecitato il servilismo del senato.
44Lindagine storiografica viene subordinata ai
valori morali
- Tacito non scrive solo per comprendere,
giungendo alle radici del principato, la realtà
presente di Roma, ma anche per sollecitare la
memoria delle grandi virtù e delle grandi
infamie seleziona gli avvenimenti sulla base
della forza esemplare, in positivo o in negativo,
che essi sanno esprimere.
45Sine cura deum
- Talora può sembrare incerto, e chiedersi se mai
gli eventi umani siano governati dal destino
(fatum) e da una immutabile necessità, oppure se
si svolgano a caso (Ann. VI, 22, 1). - Ma in altri passi giunge ad affermare recisamente
che la storia procede sine cura deum (Ann. XIV,
12, 2) e che le divinità sono indifferenti così
al bene come al male (Ann. VI, 33, 1).
46Termini come fato, divinità, fortuna, in Tacito
appaiono intercambiabili, e denunciano una
visione scettica e pessimistica della storia
- Per narrare e interpretare il nuovo tempo,
occorre affondare lo sguardo nelle singole
personalità, negli individui piuttosto che nelle
istituzioni - e poiché la nuova storia è storia di principi e
di cortigiani, indagare nelle psicologie tortuose
e deliranti prodotte dai sistemi autoritari e
dinastici.
47il tradizionale schema narrativo
annalistico,fondato sul rinnovo annuale delle
cariche pubbliche, entra in crisi.
- Le storie di Tacito presentano affinità con il
genere biografico, dal quale divergono - per una maggiore solennità della narrazione e
per una più rigorosa selezione dei materiali
48Come sono descritti i personaggi?
- Non mancano i tradizionali ritratti, nei quali,
secondo la lezione sallustiana, vengono messi in
evidenza i vizi e le virtù del protagonista - talvolta il ritratto del personaggio, seguito da
un giudizio complessivo sul suo operato pubblico,
viene introdotto in forma di epitaffio, dopo il
racconto della morte. - i protagonisti delle storie vengono illuminati
nelle loro private ambizioni, seguiti nei loro
pensieri più reconditi, in un processo che li
vede ondeggiare fra contrastanti pulsioni, cedere
ai desideri più torbidi.
49Racconto delle vicende della vita di un
personaggio, dalla nascita alla morte
Definizione
Rispetto alla storiografia, maggiore interesse
per gli aspetti privati e per il carattere del
personaggio
Caratteri
Biografia
Peripatetico esposizione dei fatti in ordine
cronologico lineare Grammaticale esposizione
dei fatti per rubriche tematiche
Tipi
Descrizione di abitudini di vita, organizzazione
politica e sociale, economia di popoli stranieri
Definizione
Etnografia
Stretta connessione con la storiografia, che
ospita tradizionalmente sezioni etnografiche
Caratteri
50Genere che riproduce una conversazione tra
personaggi, di cui sono riportate in forma
diretta le battute
Definizione
Dialogo
- Argomentazione o confutazione di tesi diverse
sostenute dai personaggi - Temi dinteresse filosofico o letterario
Caratteri
Esposizione in prosa di vicende storiche e
indagine sulle loro cause
Definizione
Storiografia
- Impostazione letteraria
- Presenza di elementi biografici, geografici,
etnografici - Inserzione di discorsi diretti
- Prevalente interesse per vicende
politico-militari
Caratteri
51il personaggio non è mai unilaterale, exemplum di
vizio o di virtù
- ma una figura assai complessa, impasto di buone
qualità e di vizi ignobili (il modello è
Sallustio) - Tacito esprime il suo radicale pessimismo sulla
natura umana insistendo sugli aspetti negativi e
gettando fosche ombre anche sui personaggi
apparentemente più nobili.
52 lautore non sminuisce i personaggi virtuosi in
modo esplicito
- utilizza una tecnica più raffinata e insidiosa,
introducendoli sulla scena quasi inavvertitamente
mentre danno sfogo a rancori personali, o si
dispongono a compiere azioni vergognose.
53La storia sembra impegnata a sconvolgere la
nostra opinione sui protagonisti
- Petronio, noto per le sue immoralità, in Bitinia
si dimostra governatore energico e avveduto - Seneca, coinvolto nelle infamie di Nerone e
circondato dalla fama di rapacità, muore tuttavia
nobilmente come un filosofo - Elvidio Prisco, che sembrerebbe incarnare la
perduta virtus degli antichi, viene presentato
allinizio mentre tratta gli affari pubblici
mosso esclusivamente da rancori privati.
54Sallustio è il modello fondamentale
- nella tecnica narrativa scorciata
- nellapprofondimento psicologico dei personaggi,
- colti nei loro moventi più segreti
- nel dinamismo tragico degli episodi,
- con scene di forte pathos
- nellasimmetria e nellirregolarità dello stile,
- che rende il movimento contraddittorio e confuso
degli avvenimenti umani.
55Lingua e stile
- Uno stile innovativo e in continuo assestamento,
specchio delle inquietudini, umane e civili, del
grande scrittore.
56Color poeticus
- Sulla prosa di Tacito esercitano notevole
influenza anche - Cicerone, Livio e Seneca,
- E gli autori epici (Virgilio e Lucano in
particolare), - ai quali lo storico si ispira per dare una
coloritura poetica alla sua lingua.
57Con le opere annalistiche, Tacito tocca il
vertice della prosa latina di ogni tempo.
58Brevitas, inconcinnitas e gravitas
- si esprime attraverso una sintassi disarticolata,
concisa, ricca di bruschi passaggi, di improvvise
accelerazioni, di forti contrasti, mediante i
quali lautore cerca di far luce su una materia
oscura e controversa.
59Arcaismi
- Laustera solennità della scrittura è assicurata
dalluso di un lessico raro, scelto, arcaizzante,
ricco di poetismi
60Infiniti descrittivi, frasi nominali, costrutti
participiali, asindeti, ellissi, asimmetrie
sintattiche, antitesi, sentenziosità pregnanti,
audaci metafore