Title: La filiera lattiero casearia
1La filiera lattiero casearia
2Argomenti
- Filiera lattiero casearia
- il latte e il formaggio
- i dati del settore
- il conferimento latte
- la questione delle quote
3Il latte
- Con il termine latte si intende esclusivamente il
latte vaccino, il latte di altri animali deve
riportare la denominazione della specie
dorigine (latte di capra) - Il latte è un alimento completo contiene in
quantità ottimali tutti i principali elementi
nutritivi indispensabili alluomo (glucidi,
lipidi, protidi, Sali minerali, vitamine), è
fonte importante di calcio e fosforo.
- Il latte alimentare deve essere confezionato in
contenitori chiusi ed aver subito almeno un
trattamento termico di risanamento
4Il latte - classificazioni in base al trattamento
termico
- Latte pastorizzato trattato a circa 72, dura 4
giorni dal confezionamento e si conserva in
frigo, per essere qualificato fresco deve
pervenire crudo allo stabilimento ed essere
sottoposto ad un solo trattamento entro 48 ore - Latte UHT trattato a ultra alta temperatura, si
conserva a temperatura ambiente per 6 mesi - Latte sterilizzato in contenitore sigillato si
conserva per 6 mesi, sapore di cotto - Latte microfiltrato fresco equiparabile a quello
fresco pastorizzato, è sottoposto alla
microfiltratura per eliminare cellule
responsabili del precoce deterioramento, dura
fino a 12 giorni
5Il latte - classificazioni in base al tenore di
materia grassa
- Latte intero materia grassa non inferiore al
3,5 - Latte parzialmente scremato materia grassa
portata al 1,5-1,8 tramite scrematura () - Latte scremato materia grassa non superiore a
0,3 () - () latti indicati per diete ipolipidiche
6Il latte tipi speciali
- Latte delattosato per individui con intolleranza
al latte (privi dellenzima lattasi) - Latte desodato impoverito di sodio
- Latte vitaminizzato arricchito di vitamine (p.e.
D) - Latte fresco pastorizzato di alta qualità
prodotto in condizioni rigidamente controllate,
presenta particolari requisiti igienico-sanitari
e di composizione (grassi e proteine)
7Il latte le frodi più frequenti
- Tenore di grasso differente rispetto al
dichiarato - Trattamenti di risanamento non consentiti
- Latte fresco ottenuto da latti precedentemente
pastorizzati - Latte ottenuto dalla ricostruzione del latte in
polvere
8Il formaggio
- Il formaggio è il prodotto ricavato dalla
coagulazione delle caseine presenti nel latte
(cagliata) mediante luso di un enzima
originariamente animale. Salatura e stagionatura
rendono il prodotto stabile nel tempo. - E frutto di una delle più antiche tecnologie
alimentari per conservare un prodotto altamente
deperibile come il latte. - Il formaggio può essere vaccino, pecorino,
caprino o bufalino
9Il formaggio classificazione (1)
- in base alla pasta
- Pasta molle Gorgonzola, Taleggio, Quartirolo
- Semiduri, Provolone, Asiago, Montasio
- Pasta dura Parmigiano Reggiano, Grana Padano,
Pecorino - in base al tenore di grasso
- Magri (meno del 20)
- Leggeri (tra il 20 e il 35)
10Il formaggio classificazione (2)
- in base al tempo di maturazione
- Freschissimi (48-72 ore)
- Freschi (15 giorni)
- Semistagionati (da 40 giorni a 6 mesi)
- Stagionati (da 6 mesi ad un anno)
- Molto stagionati (oltre un anno)
- in base a tecnologia particolare
- a pasta filata (cagliata modellata in acqua
bollente) - fusi (ottenuti fondendo formaggi diversi con sali
e additivi) - Mascarpone (coagulazione della crema del latte)
11Tecnologia della caseificazione (1)
12Tecnologia della caseificazione aspetti
particolari (1)
- Per produrre 1 Kg di formaggio servono
indicativamente 10 litri di latte. - La coagulazione avviene mediante laggiunta del
caglio (enzima responsabile della cagliatura del
latte) - Lestrazione della cagliata prevede il recupero
del siero, che viene utilizzato per produrre la
Ricotta oppure per lalimentazione animale
13Tecnologia della caseificazione aspetti
particolari
- Per alcuni formaggi (erborinati come il
Gorgonzola) vengono introdotte muffe nella
preparazione del latte - Durante le fasi di maturazione e stagionatura il
prodotto perde peso per effetto della
concentrazione della parte liquida. Tale
circostanza è chiamata calo peso ed è parte
parte integrante della lavorazione. - Tipicamente il formaggio, prodotto in forme, ha
un peso variabile, quindi non definibile a
priori. Questo introduce una serie di
problematiche tipiche per altro del settore
Agroalimentare
14Il formaggio le frodi più frequenti
- Formaggio ottenuto con latte in polvere
ricostruito - Formaggi pecorini con percentuali di latte
vaccino - Mozzarella di bufala contenente latte vaccino
- Designazione DOP a formaggi comuni
- Vendita di formaggi di provenienza diversa come
formaggi tipici
15Lo yogurt
- Fa parte della famiglia dei latti fermentati,
ottenuti per coagulazione del latte ad opera di
microrganismi della fermentazione acida (yogurt)
o acido-alcolica (kefir). - Il latte viene omogeneizzato, pastorizzato,
concentrato fino al 14 per cento di residuo secco
(per conferire al prodotto una certa consistenza)
e inoculato con batteri lattici lasciati incubare
per alcune ore. Il prodotto così ottenuto può
essere addizionato di frutta fresca o surgelata . - Gli yogurt possono essere interi, magri,
biologici, probiotici, da bere, arricchiti con
fibre, alla frutta
16Argomenti
- Filiera lattiero casearia
- il latte e il formaggio
- i dati del settore
- il conferimento latte
- la questione delle quote
17Dati di settore (1)
- La produzione di latte costituisce la filiera
più importante in quasi tutti i paesi UE dove
rappresenta il 18,4 del valore totale della
produzione agricola - Il settore lattiero caseario è al primo posto fra
i settori dellindustria alimentare nazionale - Il latte che si stima sia stato utilizzato nel
2001 ammonta a 13.000.000 tonnellate (di cui il
75 destinato alla trasformazione industriale e
il 20 al consumo alimentare)
dati Ismea Osservatorio latte 2001
18Dati di settore (2)
- Le esportazioni rappresentano ancora una
componente molto bassa (6) ma il passivo della
bilancia commerciale è in calo - Il grado di auto-approvvigionamento è superiore a
85 per latte e formaggi, 81 per il burro.
dati Ismea Osservatorio latte 2001
19Dati di settore (3)
- La produzione industriale nazionale del 2001 è
stata circa in tonnellate - Latte alimentare 3.000.000 tonnellate
- Formaggi 1.000.000 tonnellate
- Burro 128.000 tonnellate
- Yogurt 270.000 tonnellate
- Altri prodotti 134.000 tonnellate
dati Ismea Osservatorio latte 2001
20Dati di settore (4)
- Le aziende di trasformazione sono oltre 2000 ed
occupano circa 29.000 addetti - Gli allevatori nazionali sono circa 60.000 (oltre
1.700.000 vacche da latte). Il comparto è
soggetto ad una forte concentrazione (solo 10
anni fa le stalle erano il doppio, ma nello
stesso periodo la produzione media annua per
stalla è passata da 76 a 157 tonnellate)
dati Assolatte e Ismea 2001
21La catena del valore fase agricola (mio Euro)
Materia prima Nazionale 4.397 (88)
Semilaviorati 56
Totale materia prima 5.000 (100)
Materia prima Importata 608 (12)
Latte sfuso 551
dati Ismea Osservatorio latte 2001
22La catena del valore fase industriale (mio Euro)
Burro 300
Altri 1.202
Yogurt 650
Altri prod. 2.150 (19)
DOP 2.870
UHT 1.200
Formaggi 6.458 (58)
Latte alim. 2.540 (22)
Altri 3.588
Fresco 1.340
Totale valore Industriale 11.100 (100)
dati Ismea Osservatorio latte 2001
23La catena del valoreDistribuzione alimentare
(mio Euro)
Latte alim. 2.092
DOP 514
Latte alim. 1.470
DOP 2.610
Altri form. 456
Formaggi 6.000
Altri form. 946
Burro 32
Yogurt 640
Yogurt 520
Altri 60
Burro 850
Burro 120
Altri 540
Altri 1.262
Retail 7.550 (42)
Export 1.060 (6)
Catering 9.500 (52)
dati Ismea Osservatorio latte 2001
24La catena del valoretotale materia prima (mio
Euro)
Totale materia Prima 5.000
Totale valore Industriale 11.100
Valore finale generato dalla filiera 18.100
dati Ismea Osservatorio latte 2001
25Andamento del commercio estero (tons)
dati Ismea Osservatorio latte 2001
26Vendita lattiero casearia nazionale (valore per
tipologia di canale distributivo)
Tradizionali 15
Hard Discount 5,5
Neg. Specializzati 6
Superette 20
dati Ismea Osservatorio latte 2001
27Disponibilità di latte e suo impiego in Italia
(in quantità)
Export latte Sfuso 0,0
Import latte Sfuso 11,3
Produzione 88,5
Disponibile 100
Import semilav 0,1
Fresco 9,5
Alim. Umana 21,1
Autoconsumo 3,5
Impiego Ind.le 75,4
UHT 11,6
Altro 5,4
Formaggi 70
dati Ismea Osservatorio latte 2001
28Impiego del latte in Italia per i vari formaggi
(in quantità)
Formaggi 70
Altri formaggi 31,4
DOP 38,7
Per denominazione
Duri 29,8
Molli 8,3
Per tipologia
Semiduri 10,7
Freschi 21,2
dati Ismea Osservatorio latte 2001
29La produzione industrialelattiero casearia
italiana
- in quantità (tons) in valore
(euro) -
- Latte alimentare 65 22,8
- Formaggio 23 58
- Yogurt 6,1 5,8
- Burro 2,8 2,7
- Altro 3 10,8
dati Ismea Osservatorio latte 2001
30La produzione di formaggio per tipologia di latte
- Vaccini e misti 88,8 952.000 tons
- Ovini 7,9 84.000 tons
- Caprini 0,8 8.600 tons
- Bufalini 2,5 27.000 tons
dati Ismea Osservatorio latte 2001
31Primato
- Parmigiano Reggiano e Grana Padano
- Rappresentano oltre il 28 in tonnellate della
produzione nazionale - Consumano il 38 del latte per impiego
industriale - Totalizzano oltre 3.500.000 forme produzione
gennaio-luglio 2002
dati Ismea Osservatorio latte 2001
32Alcune aziende del settore
- Parmalat
- Nestlè italiana
- Granarolo
- Sitia-Yomo
- Danone
- Sterilgarda
- Muller
- Carnini
- Fattorie Scaldasole
- Auricchio
- Latteria Soresina
- Candia Italia
- Cooperlat Scarl
- Arborea
- Zanini
- Meneghini
33Argomenti
- Filiera lattiero casearia
- il latte e il formaggio
- i dati del settore
- il conferimento latte
- la questione delle quote
34Il conferimento del latte (1)
- Il latte viene prodotto dai conferenti latte e
successivamente raccolto e consegnato alle
industrie di trasformazione dai menalatte, per
via diretta o attraverso forme di associazione
cooperativa - Ogni versamento (cisterna) prevede un prelievo
campione da inviare allIstituto zoo-profilattico
provinciale (riconosciuto da ambo le parti) per
le analisi sanitario-qualitative, determinanti
anche per il pagamento ai conferenti - Il latte deve essere lavorato entro le 48 ore
dalla consegna
35Il conferimento del latte (2)
- Il prezzo del latte ha una base che viene fissata
in modo interprofessionale, attualmente intorno
alle 620-630 /litro iva. Il prezzo di scambio
effettivo viene poi definito dagli accordi fra
produttori e aziende - Esiste poi il fenomeno del latte spot, cioè
quello scambiato fuori dai normali contratti di
fornitura (anche latte dallestero) - Fra i maggiori raccoglitori di latte citiamo
Parmalat, Galbani, Zanetti, Meneghini, Kraft
36Argomenti
- Filiera lattiero casearia
- il latte e il formaggio
- i dati del settore
- il conferimento latte
- la questione delle quote
37La questione delle quote latte (1)
- LU.E., sin dal 1984, ha emanato regolamenti tesi
a stabilizzare la produzione europea di latte
bovino per limitare le eccedenze, istituendo il
cosiddetto "regime delle quote latte". - In pratica vengono fissati dei tetti massimi alla
produzione annuale nazionale. - Lazienda agricola che intende produrre e
commercializzare latte deve possedere la quota
latte, ovvero il quantitativo di latte
commercializzabile (è unautorizzazione alla
vendita dello stesso)
38La questione delle quote latte (2)
- Il latte commercializzato in esubero rispetto al
quantitativo autorizzato dalla quota è soggetto
ad una multa al produttore (di cui a livello
nazionale gran parte se ne è fatto carico lo
Stato contravvenendo alle direttive comunitarie) - Prima di applicare la multa al soggetto in
esubero, viene effettuata la compensazione
nazionale tra i quantitativi di latte prodotti in
esubero e quelli non prodotti rispetto al
consentito fino alla concorrenza del plafond
nazionale
39La questione delle quote latte (3)
- Tale controllo avviene attraverso la tenuta
obbligatoria di una contabilità da parte delle
aziende prime acquirenti che svolgono anche ruolo
di soggetti sostituti dimposta. - Esse sono tenute al pagamento allAGEA (Agenzia
preposta del Ministero delle Politiche Agricole)
del prelievo supplementare in relazione
alleffettivo superamento della quota da parte
del produttore
40La questione delle quote (4)
- Limporto di prelievo supplementare (le famose
multe latte), relativo al latte prodotto in
esubero. si determina a chiusura della Campagna
Lattiero-Casearia (1 aprile 31 marzo) sulla
base degli elementi registrati - Il prelievo fissato al 115 del prezzo indicativo
del latte, si applica a tutti i quantitativi di
latte commercializzati nel periodo di dodici mesi
che superano i quantitativi di riferimento
stabiliti dallUE - Esso è ripartito tra i produttori che hanno
contribuito al superamento
41La questione delle quote latte (5)
- Ad oggi la quota latte italiana ammonta a 103
milioni di quintali, un tetto che è stato sforato
in media di circa 2 milioni di quintali lanno
(). - Tra il 1995 e il 2001 si sono così accumulate
multe per un totale di 924 milioni di Euro, di
cui 276 esclusi dalla sanatoria, 486 a carico
dello Stato e 162 che dovranno essere pagati
dagli allevatori () - Il regime è prorogato fino al 2008, con
lobiettivo di porvene fine a partire dal 2006.
Ultimamente è stata approvata la sanatoria UE che
prevede pagamenti in 14 anni a tasso zero.
() Fonte Sole 24 Ore
42La questione delle quote latte (6)
- Le regioni in cui si registra una produzione
superiore al 100 delle quote attribuite ai
relativi produttori - Piemonte
- Lombardia
- Veneto
- Friuli Venezia Giulia
- Emilia Romagna
- Puglia
dati Ismea Osservatorio latte 2001
43La questione delle quote latte (7)
- La questione delle quote latte è poi complicata
da - Attribuzione allItalia di una quota inferiore al
consumo interno (al contrario di altri paesi) - Produzione di latte in nero (al di fuori del
regolamento delle quote) - Esistenza di detentori di quote virtuali senza
stalle e vacche - In generale il clima legato al fenomeno delle
quote latte è caratterizzato da scontento e da
frequenti richieste di accordi e revisioni.
44Altri aspetti normativi
- LOCM del settore latte e dei prodotti
lattiero-caseari dispone interventi che
continueranno a basarsi sullintervento e
sullammasso pubblico di burro e latte scremato
in polvere per salvaguardare il mercato da
eventuali squilibri (andamento dei prezzi e delle
scorte) - Sono previsti aiuto diretti ai produttori di
latte (non ai detentori di quote) in base alla
resa (litri/vacca) - Ai prodotti lattiero-caseari importati da paesi
terzi si applicano le aliquote dei dazi della
tariffa doganale comune
45Gli interlocutori di riferimento
- Assolatte
- Associazione Italiana Industria Lattiero-Casearia
- Unalat
- Unione Nazionale Associazione Produttori Latte
Bovino - AGEA
- Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura
46Problematiche di filiera
- Gestione del regime delle quote e lotta al latte
in nero - Rafforzo dei controlli e della tutela delle
produzioni DOP - Accordi interprofessionali di rafforzo della
filiera - Politiche mirate al tessuto delle PMI nazionali