Title: Metodi chimici per la tracciabilit
1Presentazione del corso
- Metodi chimici per la tracciabilità degli
alimenti - Corso di laurea specialistica in Scienze Biologia
Applicate - Dott. Maurizio Aceto
- Tel. 0131 360265
- Email maurizio.aceto_at_unipmn.it
2Le frodi alimentari
- Probabilmente è un riflesso della condizione
umana il fatto che la frode abbia accompagnato le
transazioni commerciali sin dai tempi antichi. Ci
sono sempre stati commercianti disonesti che
massimizzavano i profitti diluendo i loro
prodotti con ingredienti meno costosi. Ai tempi
della Bibbia erano stabilite norme per
l'ispezione delle carni e criteri di idoneità,
che si trovano nel Libro del Levitico,
considerato il più codice sanitario mai scritto.
Galeno, uno dei padri della medicina, metteva in
guardia dall'adulterazione di erbe e spezie. I
Romani dicevano caveat emptor, cioè chi compra
stia in guardia - Al giorno doggi, nonostante esistano
legislazioni su ogni tipo di alimento, il numero
di frodi alimentari è elevatissimo, soprattutto
nei confronti degli alimenti di maggior qualità e
quindi di maggior valore. Prodotti come tartufi,
vini, formaggi, insaccati sono oggetto di
adulterazione e falsificazione in tutte le parti
del mondo, a scapito di chi opera con serietà nel
campo alimentare e a scapito, naturalmente, dei
consumatori, i quali, di fronte a questo
problema, non possono fare altro che un atto di
fede. Ciò che è riportato sulle etichette può
dare indicazioni, ma le leggi attuali non sono
sufficientemente restrittive in materia e, sempre
più spesso, commercianti senza scrupoli riescono
a passare tra le maglie non troppo strette della
legge
3Una montagna di denaro
- Lo schema fisso di ogni adulterazione alimentare
è la sostituzione, da parte del venditore, di un
ingrediente costoso con uno più economico,
sperando nel fatto che il consumatore non sia in
grado di cogliere la sostituzione/diluizione. Lo
scopo è ovviamente riceverne un maggior guadagno.
Per dare un'idea del guadagno che può dare la
contraffazione alimentare, consideriamo un caso
concreto il succo d'arancia. Il prezzo del
concentrato di succo è circa 1300-1700
/tonnellata (dati 1996), mentre il prezzo dello
zucchero è 900 /tonnellata all'interno della UE,
anche meno all'esterno. Siccome la composizione
del succo d'arancia pronto al consumo è
tipicamente 85 acqua, 10 carboidrati e 0.8
acidi, il vantaggio derivante dalla sostituzione
del concentrato con zucchero è già significativo
anche per una sostituzione del 10 (non troppo
difficile da eseguire), in considerazione degli
enormi volumi di prodotto in gioco. Si stima che
il mercato dei succhi di frutta nel solo Regno
Unito ammonti a circa 800 milioni di
sterline/anno (dati 1996)
4Tipi di frodi alimentari
- Come si è detto, la frode alimentare si riconduce
sempre al desiderio di vendere un prodotto meno
costoso al prezzo di uno di maggiore qualità. I
tipi di frodi possono essere
- Completa o parziale sostituzione di un prodotto
autentico con unalternativa simile ma meno
costosa, per esempio succo darancio adulterato
con succo di mela oppure olio doliva miscelato
con altri oli vegetali. Questo tipo di
adulterazione è relativamente facile da scoprire
in quanto spesso esistono nel materiale
adulterante sostanze che fungono da marcatori
naturali e che possono essere identificate - Falsa provenienza del prodotto è noto come
prodotti provenienti da una certa regione (es.
prodotti DOP o DOC) possano attrarre di più i
consumatori rispetto a prodotti di regioni meno
nobili dal punto di vista alimentare. Questa
adulterazione può essere scoperta soltanto con
analisi chimiche che siano in grado di confermare
la regione dorigine - Falso processo produttivo molti prodotti hanno
un valore aggiunto di qualità se sono preparati
con un procedimento specifico, es. lolio doliva
extravergine può dichiararsi tale solo se
prodotto con mezzi meccanici o fisici. La frode è
tale se si sfrutta il nome di qualità utilizzando
metodi di produzione meno costosi - Processi non consentiti alcuni tipi di
adulterazione riguardano pratiche non consentite
che hanno lo scopo di migliorare le
caratteristiche del prodotto, es. laggiunta di
zucchero nel vino o nei succhi di frutta - Vendita di prodotti scaduti relativamente
semplice da scoprire
5Problemi legislativi
- Lautenticazione degli alimenti è strettamente
legata alla loro etichettatura. Per esempio, un
prodotto etichettato come olio vegetale sarà un
qualunque olio edibile di origine vegetale,
mentre un prodotto con letichetta olio doliva
dovrà essere ottenuto soltanto a partire da
olive. Dietro le etichette ci sono sempre
normative che impongono certe caratteristiche dal
punto di vista tecnico - I problemi insorgono spesso laddove le
legislazioni sono differenti da paese a paese.
Alcuni paesi perseguono norme più severe nella
commercializzazione degli alimenti, altri meno
ciò può richiedere il rispetto di parametri
analitici più o meno restrittivi. In Germania il
succo darancia deve rispettare lo standard di
composizione RSK (Richtwerte und
Schwankungsbreiten bestimmer Kennzahlen) prima di
poter essere etichettato come tale nel Regno
Unito non si parla di standard di composizione,
ma si punta sullobbligo di specificare che il
prodotto deve essere ottenuto dalla frutta. Un
esempio ancora più evidente è limpiego dello
zucchero nella vinificazione, permesso in Francia
ma non Italia
6Chi subisce il danno?
- Le notizie recenti ci suggeriscono che i soggetti
più colpiti dalle frodi alimentari sono i
prodotti italiani, essendo noti in tutto il mondo
per la loro qualità. Così è possibile trovare in
Germania il Parmesan, formaggio che richiama nel
nome il ben più pregiato Parmigiano ma è prodotto
secondo procedure assai meno rigorose dal punto
di vista qualitativo, oltre al fatto di usurpare
un marchio di eccellenza senza averne le
caratteristiche organolettiche - Le normative UE cercano in alcuni casi di
proteggere i prodotti di qualità con regolamenti
e denominazioni, ma spesso le pressioni del
mercato e della grande distribuzione fanno sì che
le produzioni di qualità abbiano meno spazio nel
cuore del legislatore...il caso del cioccolato è
lampante!
7Difficoltà nellautenticazione
- È virtualmente impossibile definire un prodotto
alimentare nei termini di una singola descrizione
scientifica omnicomprensiva. Pochissimi prodotti
sono costituiti da sostanze pure (es. zucchero,
sale da cucina) piuttosto, nella stragrande
maggioranza dei casi si tratta di miscele
contenenti sostanze principali ben definite e
ingredienti minori meno noti ma magari decisivi
per le caratteristiche organolettiche. Lo stesso
prodotto potrà mostrare piccole ma significative
differenze in dipendenza della varietà botanica,
di dove e quando sono cresciute le materie prime
e di come sono state processate - Per poter definire con certezza autentico un
prodotto alimentare è necessario disporre di un
database con tutte le possibili varianti degli
ingredienti maggiori e minori, continuamente
aggiornato in funzione delle nuove tecnologie
agricole e di processo disponibili, collezionato
da un organismo superpartes
1000 sostanze chimiche presenti, di cui non meno
di 400-500 sostanze attive sullaroma e sul gusto
8La tracciabilità
- In questo contesto assume unimportanza notevole
il concetto di tracciabilità Nel settore
agroalimentare questa parola è da qualche tempo
divenuta oggetto di particolare attenzione tra
gli imprenditori e i consumatori per le sue
connessioni con le problematiche della sicurezza
e dell'origine dei prodotti - Tracciabilità esprime la possibilità di risalire,
attraverso i diversi passaggi della filiera
produttiva, sino allorigine delle materie prime
del prodotto finale. Ciò può avvenire mediante un
procedimento di autocertificazione del produttore
oppure, in maniera più dispendiosa ma
scientificamente più corretta, attraverso la
misura di alcuni parametri chimico-fisici che si
suppongono invariati durante il cammino che porta
dalle materie prime al prodotto finale che arriva
sulle nostre tavole
9Tracciabilità di filiera
- Tracciabilità di filiera è unespressione molto
usata, alla quale, peraltro, non corrisponde
ancora una definizione ufficiale o universalmente
accettata. La proposta di Regolamento del
Parlamento europeo e del Consiglio sulligiene
dei prodotti alimentari senza proporre una
definizione, prescrive agli operatori di tenere
adeguati registri per lindividuazione dei
fornitori delle derrate alimentari e degli
ingredienti, nonché di mettere in atto adeguate
procedure per il ritiro dal mercato di quei
prodotti che dovessero presentare un rischio
serio per la salute del consumatore.
Evidentemente questo non è soddisfacente. Alcune
definizioni potrebbero allora essere - In questultima definizione il concetto si basa
sullipotesi che il controllo della filiera sia
credibile solo se tracciabile, cioè documentabile
e che la tracciabilità sia efficace come garanzia
soltanto se estesa a tutta la filiera
- capacità di ricostruire la storia,
lutilizzazione o lubicazione di ciò che si sta
considerando lorganizzazione, ove appropriato,
deve identificare i prodotti con mezzi adeguati
lungo tutte le fasi della realizzazione del
prodotto - capacità di ricostruire la storia e di seguire
lutilizzo di un prodotto mediante
identificazioni documentate relativamente ai
flussi materiali ed agli operatori di filiera - identificazione delle aziende che hanno
contribuito alla formazione di un dato prodotto
alimentare tale identificazione è basata sul
monitoraggio dei flussi materiali dal campo alla
tavola, cioè dal produttore della materia prima
al consumatore finale
10Approfondiamo la definizione
- Dalla definizione precedente di tracciabilità
deriva che il soggetto protagonista della
garanzia di filiera non è unazienda, ma
linsieme delle aziende che contribuiscono alla
realizzazione del prodotto. Nella situazione
attuale del mercato, la garanzia dei prodotti è
presentata al consumatore con il marchio
dellazienda che ha confezionato il prodotto.
Dove si vendono prodotti alimentari sfusi e a
taglio, la garanzia non può che essere quella del
dettagliante finale si tratta ovviamente di
garanzie parziali. Se infatti chi presenta il
prodotto al consumatore non conosce completamente
la storia del prodotto, non può offrire una
garanzia soddisfacente. La tracciabilità di
filiera propone dunque il più completo
coinvolgimento delle vere responsabilità ed un
modello di integrazione verticale tra le aziende
della filiera. Inoltre, senza garanzia di
tracciabilità nessuna pretesa di qualità è
pienamente credibile
11Componenti primari e secondari
- La tracciabilità deve essere riferibile ad ogni
singola porzione o confezione del prodotto. Essa
deve consentire di risalire a tutte le aziende
che hanno avuto un ruolo critico nella formazione
di quella specifica porzione o confezione del
prodotto - Un altro aspetto importante di questa definizione
è che la filiera viene identificata e tracciata
dal percorso dellingrediente o degli ingredienti
principali, non da quello di elementi secondari,
come additivi e coadiuvanti - Nella produzione di vino il percorso della
filiera è tracciato dalla materia prima
principale, luva e poi dal mosto e infine dal
vino nella varie fasi di finitura, invecchiamento
e miscelazioni fino al confezionamento. I
materiali usati per larricchimento del mosto o
per la chiarificazione o i lieviti o i vari
coadiuvanti non possono essere a loro volta
tracciati nelle rispettive filiere di produzione.
Ne verrebbe fuori un sistema così complesso da
essere ingestibile. Nello schema di tracciabilità
della filiera vino tutti questi componenti
secondari del processo, che sono importanti sia
per la qualità che per la sicurezza del prodotto
dovrebbero essere identificati nella filiera con
il nome delle ditte fornitrici
12Flow-sheet di tracciabilità della filiera
13Alcuni esempi di filiera
- Nelle seguenti figure sono indicati gli
ingredienti principali (filiera integralmente
tracciata) e quelli secondari (indicazione del
fornitore) per diverse categorie di prodotti
alimentari
14Filiera della carne
15Filiera dellolio
16Filiera dei salumi
17Filiera del vino
18Aspetti tecnici della tracciabilità
- Secondo la definizione precedente, in sostanza,
il metodo della tracciabilità consiste nel
monitoraggio dei flussi materiali dalla
produzione della materia prima alla vendita
finale. Questo è il più basilare strumento di
controllo dei processi unazienda che è in grado
di seguire i flussi materiali al suo interno e di
identificare in ogni momento qualunque massa di
materia prima, semilavorato o prodotto finito che
si trovi nei confini della propria
responsabilità, è unazienda in grado di
razionalizzare i processi, di isolare le cause di
errore, di valutare i rendimenti di ogni fase e
del processo nel suo insieme
19Gestione per lotti
20Limportanza della tracciabilità per il
consumatore
- La grande importanza della tracciabilità di
filiera risiede nellinteresse che essa può
suscitare nel consumatore. Essa contiene
implicitamente due messaggi rassicuranti - In questo modo la relazione tra produttore e
consumatore non è generica ed anonima, ma
personale ed esplicita e ciò costituisce il più
essenziale ingrediente della fiducia. Pertanto la
dichiarazione della tracciabilità di filiera ha
un significativo effetto di attrazione sul
consumatore e può costituire un interessante
strumento di promozione e valorizzazione dei
prodotti
- Questo prodotto non ha misteri nel processo che
ha portato alla sua formazione non ci sono
passaggi sconosciuti o non identificabili la sua
storia è trasparente e documentata - Chi ha fatto questo prodotto lo attesta con una
formale ammissione di responsabilità. È fiducioso
di ricevere apprezzamento per quello che ha
fatto, ma è pronto a riconoscere la propria
responsabilità per gli errori che può aver
commesso
21Cause della sfiducia del consumatore
- Attualmente cè una crescente crisi di fiducia
del consumatore nei cibi, nei sistemi di
produzione alimentare e nei controlli pubblici
della genuinità e della sicurezza, benché la
qualità e la sicurezza dei prodotti siano
sostanzialmente migliorate. Tale crisi di fiducia
è attribuibile alla progressiva perdita di
contatto fra i consumatori e il sistema di
produzione dei cibo. I consumatori delle grandi
città non hanno la più pallida idea di quale sia
lorigine e la storia dei prodotti alimentari che
acquistano e mangiano, hanno forse una certa
fiducia nel macellaio o nel panettiere che li
serve da decenni, ma si rendono conto che, salvo
rare eccezioni, né il panettiere né il macellaio
conoscono molto della filiera che li rifornisce - Una serie di eventi recenti (diossine nella carne
di pollo, acque di acquedotto spacciate per acque
minerali, ecc.) ha poi contribuito a rendere
ancora più acuta questa sensazione di opacità del
sistema che ci fornisce il cibo. Il problema
della mucca pazza è un tipico problema di timori
accresciuti dalla mancanza di tracciabilità e
dalla confusione e sovrapposizione di flussi
degli animali, delle carni e dei mangimi - Anche i cibi transgenici, con il loro richiamo a
manipolazioni lontane e misteriose, non fanno che
accrescere lopacità della filiera alimentare
agli occhi del consumatore - La tracciabilità di filiera rappresenta quindi
una misura in controcorrente, il tentativo di
ridare trasparenza al sistema alimentare, uno
strumento per ristabilire un contatto fra chi
produce e chi consuma alimenti
22La tracciabilità in senso chimico
- Tutti gli argomenti sinora affrontati sono per lo
più adatti ad un corso di merceologia. La chiave
della tracciabilità di filiera, secondo la
definizione che abbiamo visto, è la
documentazione dei flussi materiali. Tuttavia,
anche se lanalisi chimica dei materiali non è
mai lelemento cruciale o unico di
identificazione, laspetto chimico-analitico è
interessante perchè citare dati analitici del
lotto che viene acquistato o venduto può essere
un elemento di conferma della veridicità. Per
esempio, nelle situazioni di incertezza, quando
si dubita che la filiera possa essere stata
contaminata da prodotti non tracciati,
unanalisi chimica può rappresentare lo strumento
per verificare lidentità dei lotti nel loro
passaggio da unazienda allaltra della filiera - Nel Manuale di tracciabilità della filiera
proposto da Unioncamere e Agroqualità, è previsto
un sistema delle verifiche analitiche per il
quale occorre indicare in maniera dettagliata e
precisa
- quali prodotti devono essere analizzati e in
quale punto della filiera - il sistema di campionamento
- il tipo di analisi e relativi metodi
- una scheda analitica da compilare, la sua
destinazione e le eventuali elaborazioni dei dati
per ricavarne utili informazioni
23Il ruolo della chimica analitica
- La chimica analitica ha quindi un ruolo
importante nella salvaguardia della qualità
alimentare. Al di là dellaspetto prettamente
merceologico, ovvero il soddisfare le esigenze
del controllo sulla tracciabilità di filiera,
numerose tecniche analitiche sono impiegate per
riconoscere le frodi perpetrate ai danni di
prodotti alimentari di qualità - Inoltre, studi scientifici negli ultimi anni
hanno riguardato e riguardano la possibilità di
supportare la tracciabilità con dati analitici.
Tecniche come la spettrometria ICP-MS, l'analisi
isotopica o la spettrometria NMR sono ormai in
grado di riconoscere prodotti provenienti da
regioni diverse, in ragione di parametri
associati alla regione di provenienza o al ciclo
produttivo impiegato. Esistono possibilità
concrete di creare procedure di routine per
lapplicazione di queste tecniche allanalisi
degli alimenti
24Autenticazione e tracciabilità
- È opportuno a questo punto puntualizzare la
differenza tra autenticazione e tracciabilità.
Mentre lautenticazione presuppone la possibilità
di verificare le proprietà dichiarate da un
prodotto, la tracciabilità mira a trovare il
collegamento tra il prodotto e le materie prime
da cui deriva. Quindi lautenticazione sarà
maggiormente rivolta a individuare le variabili
chimiche che differenziano un prodotto autentico
da uno non autentico, mentre la tracciabilità
sarà rivolta a identificare parametri chimici che
permettano di seguire la filiera nei suoi vari
stadi. Se un prodotto tracciabile è sicuramente
autentico, non è detto che un prodotto autentico
possa essere anche tracciabile - Nellambito di questo corso i due concetti, che
non sono sinonimi, sono però strettamente
collegati. Una tecnica analitica che sia in grado
di autenticare un prodotto alimentare è senza
dubbio di supporto ad uno studio di tracciabilità
in senso chimico. È quindi evidente che i due
concetti puntano nella stessa direzione, cioè
garantire la qualità dei prodotti agroalimentari
a vantaggio del consumatore. Nel seguito del
corso i due concetti saranno perciò usati in
maniera intercambiabile, sottolineando di volta
in volta le differenze laddove significative