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I detergenti

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I detergenti L acqua Come sceglierli Leggere l etichetta L impatto ambientale Tensioattivi Composizione Chimica Rete di Gruppi d acquisto Umanisti e Solidali ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: I detergenti


1
I detergenti
Lacqua
Leggere letichetta
Come sceglierli
Tensioattivi
Limpatto ambientale
Composizione Chimica
Rete di Gruppi dacquisto
Umanisti e Solidali - Novembre 2006
2
Lo scenario
Lo scenario in cui viviamo
Una stilla dacqua evapora dal Mediterraneo e
cade come goccia di pioggia nei Balcani. In
Amazzonia ogni secondo scompare una superficie di
foresta grande quanto un campo di calcio e il
clima impazzito sommerge di alluvioni metà
Europa. Fenomeni positivi ed eventi catastrofici.
Tutti strettamente collegati e rappresentazioni
evidenti di come sia delicato, complesso e
articolato il ciclo di quella fonte di vita
insostituibile che è lacqua. Una risorsa che
diventa ogni giorno più rara non per una
oggettiva scarsità, ma a causa della rovinosa
gestione umana.
3
Lacqua un bene prezioso
Lacqua un bene prezioso
  • Mentre un miliardo e 680 milioni di persone nel
    mondo, su un totale di quasi 6 miliardi, non
    dispone di acqua potabile, nei Paesi ricchi
    usiamo acqua pura per tirare lo sciacquone del
    water.
  • E in particolare nel Sud del mondo, il territorio
    viene disseminato di immense opere di ingegneria
    idraulica che riempiono le tasche delle grandi
    multinazionali dellacqua ma svuotano le vite di
    milioni di persone e sconvolgono in modo
    irreparabile il territorio e gli equilibri
    ambientali.
  • Grandi contrasti globali, che arrivano fin dentro
    le nostre case. Rubinetti a secco e piogge
    incessanti, acquedotti colabrodo e sprechi
    quotidiani sono argomenti ricorrenti sulle prime
    pagine dei giornali e disegnano la fotografia di
    un paese ricco dacqua, ma solo in teoria.

4
(No Transcript)
5
Depurazione
Milano e la depurazione
La città di Milano ha una lunga storia alle
spalle nel campo della depurazione che non le fa
certo onore. Il primo episodio di ribellione per
le schiume e la puzza del fiume Lambro risalgono
al 1973 quando gli abitanti lungo il Lambro
meridionale organizzano blocchi sdradali e
proteste a Melegnano, fino a subire arresti a
Sant'Angelo. Già trentanni fa era evidente la
necessità di un depuratore delle acque nere. Dopo
varie gare dappalto, progetti e conseguenti
cause nonché mandati di cattura, nel 1991 una
nuova direttiva comunitaria impone agli stati
membri che tutte le città con più di 15.000
abitanti depurino le proprie acque entro la fine
del 1998. Nel gennaio del 2000 la Commissione
europea decide di denunciare l'Italia alla Corte
di Giustizia di Straburgo perché Milano è l'unica
città europea senza depuratore. Nel 2003 entra in
funzione 1/4 dell'impianto di Nosedo che, una
volta a regime, dovrebbe depurare circa il 45
del totale delle acque reflue. Tre anni fa quindi
Milano depurava appena il 12 delle proprie
fogne, mentre l'88 dei liquami prodotti dai
milanesi continuava allegramente a tinteggiare di
marrone le acque del Lambro. Dall' aprile 2006
il capoluogo lombardo è in grado di depurare i
reflui di circa 2.900.000 abitanti equivalenti e
la vertenza si è chiusa.
6
Uso e abuso dellacqua
Uso ed abuso dellacqua
Milano non è certo lunica città che si scontra
con il problema dellinquinamento dellacqua. In
realtà luso e in certi casi labuso dellacqua,
un utilizzo insensato e inconsapevole di
detergenti è la causa di buona parte dei nostri
problemi.
Se da una parte i comuni, la Comunità Europea, le
istituzioni in genere cercano di mettere una
pezza con un sistema di depurazione dellacqua
dallaltra parte milioni di persone, ogni giorno,
fanno un uso sconsiderato di prodotti detergenti
chimici che non solo inquinano ma inficiano il
corretto funzionamento di quei depuratori
costati milioni di euro ai cittadini.
7
Lautodepurazione
Lautodepurazione
Nelle acque si trovano dei microrganismi che si
nutrono dei composti organici provenienti da
organismi morti, liquami, ecc. e li trasformano
in minerali non inquinanti. Le sostanze che
possono essere distrutte da questi organismi sono
dette biodegradabili.
Oggi però, con laumento dellinquinamento
rispetto a qualche decina di anni fa, le sostanze
biologiche sono presenti in quantità tale da
superare la naturale capacità di autodepurazione.
Inoltre riversando sostanze non biodegradabili,
lautodepu-razione non ha alcun effetto, le acque
dolci rimangono perciò inquinate.
8
Effetti
Detergenti effetti sulle acque dolci
Cosa avviene se i detergenti sono presenti in
acqua dolce? I detersivi possono avere effetti
tossici in tutti i tipi di vita acquatica se sono
presenti in quantità sufficiente, e questo
include i detersivi biodegradabili. Tutti i
detersivi distruggono gli strati esterni di muco
che proteggono i pesci dai batteri e dai
parassiti in più possono danneggiare
considerevolmente le branchie. La maggior parte
dei pesci muoiono quando le concentrazioni di
detersivi si avvicinano 15 ppm. Le
concentrazioni basse di detersivo intorno a 5 ppm
uccidono le uova dei pesci. I detersivi degli
agenti tensioattivi contribuiscono a ridurre
l'abilità di coltura degli organismi acquatici. I
detersivi inoltre aggiungono un altro problema
alla vita acquatica dal momento che riducono la
tensione superficiale dell'acqua. I prodotti
chimici organici come gli antiparassitari ed i
fenoli sono quindi assorbiti molto più facilmente
dai pesci.
9
Effetti
Effetti
Il fosforo nei detersivi puo' provocare la
fioritura d'alghe acquatiche, le quali liberano
le tossine ed esauriscono l'ossigeno dei canali
navigabili.
Quando le alghe si decompongono, esauriscono
l'ossigeno disponibile per la vita acquatica. I
principali contri-buenti alla tossicità dei
detersivi sono le soluzioni del sili-cato di
sodio e gli agenti tensio-attivi, mentre il resto
dei com-ponenti contribuiscono pochissimo alla
tossicità dei detersivi. Una concentrazione di
detersivo di soltanto 2 ppm può indurre i pesci
ad assorbire il doppio dei prodotti chimici che
assorbirebbero in condizioni normali, anche se
tale concentrazione in se non e' abbastanza alta
da interessare direttamente i pesci.
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Inquinamento in casa
Linquinamento che si crea in casa
I detergenti, una volta rappresentati dai soli
saponi, contengono oggi composti chimi-ci che, se
presenti in grande concentrazione, possono sia
arrecare danno alla salute umana, sia
compromettere i delicati equilibri degli
ecosistemi, a causa della loro tossicità, della
loro persistenza nellambiente e dellalto
potenziale di bioaccumulo. Per una valutazione
corretta del prodotto è indispensabile disporre
di informazioni precise e attuali sulla
composizione, sulla biodegradabilità, sulla
tossicità, sia dei singoli composti che
dellintero formulato.
In tal modo possono essere indivi-duati i
prodotti più adatti ad essere utilizzati per uno
specifico scopo. Al contrario i multiuso sono
scon-sigliati. Una delle princi-pali fonti di
inquinamento delle acque è, oltre a quelle
agricola e industriale, la fon-te domestica e
lentità della conta-minazione ambientale dipende
ov-viamente dalla scelta del prodotto e dalle
modalità dimpiego.
11
Etichetta
Etichetta
  • 1. Deve essere ben chiara e contenere alcune
    importanti indicazioni sui requisiti base del
    prodotto
  • le indicazioni per il lavaggio e il dosaggio
    riferito anche alla durezza dellacqua
  • la composizione chimica del prodotto e
    lintervallo percentuale presente di ciascun
    componente
  • il grado di biodegradabilità dei tensioattivi
    sintetici presenti che, secondo la vigente
    normativa italiana, non può essere inferiore al
    90,
  • indicazioni sulleventuale pericolosità del
    prodotto o di un suo ingrediente,
  • il tenore dei composti del fosforo, espressi come
    fosforo P, nei detersivi per il bucato (P non
    superiore all1),
  • eventuale presenza di disinfettanti, enzimi,
    conservanti.

12
Da evitare
Componenti da evitare
Tra i composti inorganici sono da evitare a causa
della loro tossicità per le acque i sali come
fosfati, cloruri, solfati Le sostanze contenenti
metalli pesanti il rame,il cromo, il nichel,
piombo, zinco Essi non sono biodegradabili,
attraverso la catena alimentare entrano
nellalimentazione umana. Altre sostanze
assolutamente da evitare sono gli sbiancanti
ottici, i tensioattivi cationici e i profumi
nitromuscosi I profumi in genere ed i
coloranti, non essendo essenziali per il processo
detergente, dovrebbero in ogni caso essere
ridotti al minimo.
13
I tensioattivi
Gli agenti tensioattivi
Sono i principali ingredienti dei detersivi e
svolgono un ruolo importante nelle attività di
rimozione dello sporco. Si legano al grasso e
allacqua e aiutano a solubilizzarlo. Permettono
allacqua di penetrare meglio nelle fessure,
nelle trame dei tessuti, veicolare lo sporco e
quindi aumentare il potere detergente. La maggior
parte dei tensioattivi utilizzati sono sintetici,
quindi non presenti in natura e non
biodegradabili. Si suddividono in 4 categorie
Tensioattivi ANIONICI in maggior numero
attualmente sul mercato. I più comuni sono di
origine petrolchimica. Tensioattivi NON IONICI
sono più facilmente degradabili. di origine
petrolchimica o vegetale. Tensioattivi
CATIONICI. Sono utilizzati per realizzare
ammorbidenti e balsami Tensioattivi ANFOTERI
hanno caratteristiche intermedie tra i NON IONICI
e ANIONICI. Per alcuni ANFOTERI è stato
dimostrato che sono biodegradabili anche in
condizioni di anaerobiosi, mentre alcuni sono
ancora sotto esame da parte di disciplinari
internazionali (come l'Ecolabel).
14
I complessanti
I complessanti
Addolciscono lacqua, rafforzano il potere
lavante dei tensioattivi, miglio-rando il
processo di rimozione dello sporco ed evitando
che lo sporco rimosso si ri-depositi sulla
biancheria o sulle superfici. Tra i più diffusi
ed utilizzati, l'EDTA, (acido diammino
tetracetico sale sodico), non è
biodegradabile. Danni ecologici - a contatto
con i depositi marini riesce a solubilizzare i
metalli pesanti (manganese, cromo, mercurio,
piombo, eccetera). Segue la contami-nazione dei
pesci al punto tale che nelle loro carni è stato
rinvenuto un livello di inquinamento superiore
anche 5000 volte allambiente originario. - si
depositano sul fondo dei corpi idrici impedendo
la crescita della fauna e flora acquatica Danni
alla persona introducono metalli pericolosi
nella catena alimentare. Sono quindi da preferire
i Fosfonati che sono fotodegradabili e non sono
di origine petrolchimica e le silici lamellari
che sono completamente solubili in acqua.
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Perossidi e sbiancanti
Perossidi e Sbiancanti
  • Decolorano le macchie, danneggiano la struttura
    delle sostanze colorate che divengono così più
    idrosolubili.
  • Se a base di Cloro innescano una reazione
    secondaria che porta alla formazione di composti
    organici del cloro particolarmente tossici.
  • Danni alla persona
  • entrano nella catena alimentare accumulandosi
    nei tessuti adiposi degli animali per giungere
    fino alluomo.
  • sono inoltre poco biodegradabili
  • - il perborato è da evitare. Se non attivato con
    TAED non agisce a temperature inferiori a 30. A
    breve verrà messo al bando per il riscontrato
    effetto teratogeno (danni sul feto).
  • E quindi da preferire il Percarbonato che libera
    ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti
    sulluomo e sullambiente, ha una soglia termica
    molto più bassa del perborato, quindi comincia ad
    agire già a 30C, per raggiungere la sua maggiore
    azione a 50C, senza attivatori.

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Sbiancanti ottici
Sbiancanti ottici
  • Sono introdotti nei detersivi per puri motivi
    estetici.
  • Dato che non tutte le fibre possono essere
    sbiancate con i comuni candeggianti, nelle
    polveri vengono aggiunti gli sbiancanti ottici
    che si depositano sulle fibre del tessuto e per
    un semplice effetto ottico ad opera della luce
    UV, viene percepito bianchissimo quello che in
    realtà ha un colore tendente al giallino.
  • Danni alla persona
  • - insorgenza di eczemi e dermatosi con luso
    indiscriminato degli sbiancanti ottici.
  • - Lesposizione della pelle alla luce solare,
    dopo il contatto con queste sostanze, favorisce
    la comparsa di dermatosi.
  • Danni ecologici
  • - si accumulano negli organi animali (fegato e
    reni) e nelle radici delle piante.
  • - si degradano difficilmente e molto lentamente.

17
profumi
Profumi
  • I profumi sono sostanze per la maggior parte
    sintetiche che vengono aggiunte ai prodotti per
    attribuire un gradevole odore di pulito e
    mascherare le eventuali esalazioni meno gradevoli
    dei tensioattivi.
  • Danni alla persona
  • - i profumi sintetici al muschio (derivati
    nitro-muscosi, muschio-xilene, muschio-toluene)
    si accumulano nella catena alimentare e possono
    avere effetti dannosi sul sistema nervoso.
  • Danni ecologici
  • - alterano il senso dellorientamento degli
    esseri viventi acquatici.
  • - si accumulano nei tessuti adiposi dei pesci.
  • Sono quindi da preferire additivi di origine
    vegetale come gli oli essenziali.

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Coloranti
Coloranti, perlanti e conservanti
  • Coloranti e perlanti
  • Sono componenti del tutto inutili e generalmente
    poco biodegradabili
  • Conservanti
  • Danni alla persona Le sostanze utilizzate sono
    spesso dannose per lambiente e la salute
    delluomo, quali per esempio le Aldeidi
    sospettate di essere cancerogene o i Fenoli
    clorurati difficilmente biodegradabili e dannosi
    per la salute.

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Enzimi
Enzimi, riempitivi e addensanti
Enzimi Gli enzimi sono in grado di disgregare,
frazionare e sciogliere lo sporco di natura
proteica (proteasi), gli amidi (amilasi) e le
sostanze grasse (lipasi). Si degradano a medie
temperature ed in ambiente acido. Non esistono
enzimi non ogm, hanno un loro potere
allergenico. Riempitivi, addensanti ed
additivi I detersivi in polvere contengono
riempitivi come il Solfato di sodio e/o i Cloruri
utilizzati per dare alla polvere una struttura
granulare ed impedire che il detersivo si
indurisca solidificandosi. I detersivi liquidi
contengono invece addensanti per dare al prodotto
una consistenza più viscosa senza, anche in
questo caso, migliorarne le prestazioni. Il
risultato è semplicemente psicologico,
lutilizzatore associa alla maggior viscosità la
maggior concentrazione e quindi un miglior potere
lavante del prodotto.
20
Emollienti
Emollienti e denaturanti
Emollienti Gli emollienti sono sostanze
normalmente aggiunte allo scopo di rendere più
compatibile con la pelle le sostanze detergenti
(presenti normalmente dei detergenti che vengono
a contatto con le mani detersivo piatti
ecc.), riducendone il forte potere sgrassante,
essi possono essere sia di sintesi che di origine
naturale. Denaturanti Sono sostanze che
normalmente vengono aggiunte per evitare
lingestione od un uso improprio dei prodotti.
Sono normalmente prodotti di sintesi.
21
Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
1 Passo - Eliminare i detersivi inutili I
detersivi che servono davvero sono Detersivo
lavatrice Detersivo lavastoviglie Detersivo
generico Detersivo Lavapiatti Detersivo
Pavimenti Percarbonato (usare al posto degli
sbiancanti) In lavatrice non usate
lammorbidente chimico, si può ottenere unottima
azione ammorbidente usando al suo posto laceto
che funziona anche come anticalcare. Lo stesso
anticalcare chimico è inutile perché i detersivi
moderni sia chimici che biologici lo contengono
già. Questa lista vale sia che utilizziate i
prodotti chimici che detersivi ecologici, ma
soprattutto per quelli chimici.
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Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
Imparare la differenza tra detersivo in polvere
e liquido e usarlo secondo lo sporco. La polvere
lava molto di più del liquido. E' indicata per il
bucato più grosso e sporco. È efficace anche a
basse temperature. Il detersivo in polvere è meno
solubile (quindi va usato con acqua calda) e
tende a depositarsi sui tessuti si può ovviare
al problema facendo un doppio risciacquo. Il
liquido è meno potente, quindi indicato per un
bucato meno sporco, e più delicato. Ha il
vantaggio che è molto più solubile, quindi si può
usare in acqua fredda e più difficilmente
ristagna sui tessuti lavati. Dosare non
sprecare E la regola aurea, principalmente per
l'inquinamento, secondariamente per l'economia.
Inoltre una eccessiva quantità di detersivo non
riesce a sciogliersi e di conseguenza a lavare.
Il modo più logico ed efficace per imparare ad
usare bene qualunque tipo di detersivo, è leggere
attentamente le istruzioni, e pesare con
precisione il quantitativo, almeno fino a che non
si è capito esattamente quanto usarne. Usare la
pallina dosatrice nel cestello aumenta
lefficacia dei detersivi favorendone lo
scioglimento e permettendo così di ridurre il
dosaggio del 20 . Pesare i panni, così da
valutare meglio e con precisione la quantità di
detersivo da usare.
23
Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
2 Passo - I detersivi fai da te E possibile
preparare da sé molti dei detersivi che servono
in casa. Per esempio il detersivo per
lavastoviglie e piatti a mano, detersivi
multiuso, per il pavimento, per i vetri
utilizzando semplicemente acqua calda, aceto,
bicarbonato, acido citrico etc.. Nei detersivi
"fai da te" bisogna fare molta attenzione a non
mescolare prodotti acidi con prodotti basici (o
alcalini). Ad esempio non mescolare bicarbonato
(basico) con aceto (acido).
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Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
3 Passo - Attrezzi utili da avere in casa -
Spruzzini per i vari detersivi fai da te (acqua
e aceto, acqua e bicarbonato, acqua e acido
citrico) - Spatola tiracqua per pulire i vetri
risparmiando anche tempo - Dosatore potete
realizzarlo anche voi utilizzando per esempio un
vasetto sul quale segnare le tacche -
Importantissimi i panni magici che si trovano in
ogni supermercato è un buon investimento
scegliere quello di buona marca che dura di più
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Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
4 Passo - Limportanza dellacqua calda E il
più facile ed economico e di una efficacia spesso
dimenticata usare acqua calda potenzia
qualunque tipo di lavaggio e detersivo. Recuperia
mo i gesti più semplici, efficaci e di buon
senso, che con l'uso dei detersivi chimici a
massima tossicità ci siamo scordati!
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Cosa consigliamo
5 piccoli gesti semplici e quotidiani
5 Passo - Il tempo Impariamo che qualche attimo
di attesa permette sia all'acqua stessa, che al
detergente in essa disciolto, di AGIRE. Il tempo
è necessario. In questo modo un detergente
blando ottiene in qualche minuto quello che un
detergente super aggressivo ottiene in 2
secondi. Il tempo è indispensabile anche per
l'aspetto igienico molti disinfettanti hanno
bisogno di un minimo di tempo di posa per agire.
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Cosa consigliamo
Sapevate che...?
Lammoniaca è un detergente ma non
disinfettante Lalcool rosa è un detergente ma
non disinfettante Lalcool etilico (bianco per
bevande alcoliche) non è tossico per l'uomo e
l'ambiente. Non è disinfettante. Il vapore
disinfetta, ma anche la semplice acqua
bollente Il sole è antibatterico
28
Fonti
Fonti
1. Biodizionario - Dizionario online dei
componenti nei detersivi http//www.biodizionario
.it 2. Dossier di Legambiente Roma, 4 giugno
2003 H ZERO 2 LACQUA NEGATA IN ITALIA E NEL
MONDO 3. Agenzia per lambiente Provincia
Autonoma Bolzano - Progetto Hydrahttp//www.provi
nz.bz.it/umweltagentur/2909/ecotossicologia/hydra_
i.htm
29
Fonti
Fonti
4. Sito web Officina Naturae http//www.officina
naturae.com 5. Detersivi Ecologici Chimici
Fai da te. Impariamo a conoscerli ed ad usarli a
cura del gruppo MondoNuovo http//www.rcmodellismo
.it/detersivibioallegri 6. Manuale per la
tutela dei consumatori. Consigli dalla A alla Z.
Provincia Autonoma Bolzano presidenza, Ufficio
di Gabinetto
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