Protocollo IVU febbrili in et - PowerPoint PPT Presentation

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Protocollo IVU febbrili in et

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Protocollo IVU febbrili in et pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre da considerare sempre una pielonefrite. 1) Quando, nei primi tre anni di ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Protocollo IVU febbrili in et


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Protocollo IVU febbrili in età pediatrica.
  • Premessa linfezione urinaria con febbre è da
    considerare sempre una pielonefrite.

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  • 1) Quando, nei primi tre anni di vita, bisogna
    sospettare un IVU e quindi fare un esame delle
    urine (o uno stix urine)?
  • febbre gt38C senza cause apparenti, senza segni
    di localizzazione (da gt24 ore nel maschio, da gt48
    ore nella femmina)
  • scarso accrescimento, vomito, diarrea, dolore
    addominale, aspetto settico nel neonato-lattante
    (anche in assenza di febbre)
  • urine maleodoranti

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Epidemiologia IVU
  • Nati a termine frequenza di IVU stimata fra
    0.1 e 5.5, con rapporto maschi/ femmine pari a
    1.61 (gt incidenza patologie malformative)
  • Pretermine e piccoli per l'età gestazionale
    incidenza 4-25
  • bambini pretermine di peso lt1500 g (VLBW)
    8.1,
  • bambini di peso lt 1000 g (EBLBW) 12
  • bambini con peso tra 1000 g e 1500 g 5.7
  • IVU 7.9 delle infezioni nosocomiali nelle
    terapie intensive neonatali

La prevalenza di IVU nei lattanti febbrili é
maggiore quanto più sono piccoli, con un valore
di quasi il 7 nei neonati febbrili
NB)
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  • 2) Come raccogliere il campione di urine e quali
    indagini fare su urine?
  • Il campione ideale è quello di urine raccolte al
    volo o da catetere o da puntura sovrapubica.
  • Un primo campione può essere raccolto con
    sacchetto (rispettando le raccomandazioni
    relative alla procedura).
  • ? se stix urine negativo per leucociti-nitriti ?
    STOP (assenza di IVU).
  • ? se stix urine positivo o dubbio ? possibilmente
    raccolta al volo di es.urine e urocoltura.
  • Metodiche invasive (catetere) riservate a
    rarissimi casi (clinica grave, mancata risposta
    clinica dopo 48/72 ore di terapia).

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  • Indicativi di infezione
  • esterasi leucocitaria (sensibilità 84)
  • nitriti (58)
  • esterasi leucocitaria nitriti (92)
  • batteriuria (88)
  • leucocitaria (78)
  • su esame microscopico delle urine a fresco.
  • La negatività di stix urine/es. urine è
    sufficiente per escludere la diagnosi di IVU. Se
    positività, utile, indispensabile per una
    diagnosi eziologia urocoltura raccolta
    sterilmente.
  • Se urocoltura da sacchetto positiva MA esame
    urine negativo
  • ? ripetere urocoltura (ed es. urine) con
    accuratezza per diagnosi certa.
  • Pertanto quando si raccoglie campione per
    urocoltura raccogliere sempre anche campione per
    es. urine.
  • Se stix urine/es.urine positivo e Tgt38C ? esami
    ematici emocromo, PCR, creatinina, ionogramma,
    emocolture (almeno 2).

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  • 3) Come trattare lIVU febbrile?
  • (vedi schema allegato)
  • pz gt6 mesi con anamnesi e/o ecografia prenatale
    negativa per malformazioni vie urinarie, al primo
    episodio di IVU
  • parità di efficacia tra trattamento orale e
    parenterale (decidere in base al quadro clinico e
    alla compliance)
  • pz lt a 6 mesi, o con anamnesi/ecografia positiva
    per malformazioni vie urinarie, o con IVU
    recidivanti
  • terapia antibiotica parenterale per 3-4 gg,
    quindi, in base al quadro clinico, orale.
  • Avviare la terapia antibiotica il più
    precocemente possibile, entro 24, massimo 48 ore,
    se stix/es. urine positivo, senza aspettare esito
    urocoltura.
  • Durata terapia 10-14 giorni.
  • Scelta antibiotico sulla base delle percentuali
    di resistenza locali e antibiogramma.

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  • Problemi aperti
  • Profilassi antibiotica nel RVU e nelle IVU
    recidivanti secondo protocollo nefrologia IGG ?
    SÌ nel RVU (III?)-IV-V grado.
  • Correzione chirurgica o endoscopica secondo
    protocollo IGG da valutare dopo il 6 mese di
    vita.

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  • 4) Follow up.
  • Dopo IVU febbrile senza altri fattori di rischio
    ? ecografia rene e vie urinarie
  • - da eseguire entro pochi giorni dalla
    fase acuta solo in caso di scarsa risposta alla
    terapia (mancato sfebbramento entro 48/72 ore)
    potrà rilevare eventuali anomalie dilatative,
    ipoplasia o aumento del volume renale.
  • - da eseguire a 4-6 settimane dalla fase
    acuta, potrà evidenziare anomalie anatomiche con
    minor percentuale di falsi positivi legati alla
    flogosi.

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  • Dopo IVU febbrile fattori di rischio quali
  • - ecografia prenatale patologica
  • - familiarità per RVU
  • - presenza di insufficienza renale
  • - età lt 6 mesi nel maschio
  • - difficoltà nella minzione sospetta
    disfunzione vescicale
  • - mancata riposta alla terapia entro 72 ore
  • - urocoltura positiva per germe diverso da
    E. coli
  • - infezioni recidivanti
  • - famiglia non affidabile
  • ?ecografia rene e vie urinarie
  • ?cisto-uretrografia minzionale o
    cistoscintigrafia

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  • ATTENZIONE! ECOGRAFIA RENE E VIE URINARIE
  • Falsi negativi per scar 14-95, falsi positivi
    10.
  • Falsi negativi per RVU 40-90, falsi positivi
    10-24.
  • Esame utile per escludere patologie ostruttive,
    valvole, ureterocele. Sempre operatore-dipendente.
  • Si raccomanda di istruire i genitori a tenere
    alta lattenzione sulle possibili recidive di IVU
    in modo da diagnosticarle e trattarle
    tempestivamente.
  • Bibliografia
  • Linee guida dellAAP sulle infezioni urinarie
    febbrili dei primi due anni di vita 2011
  • Linee guida NICE su infezioni urinarie in età
    pediatrica 2007
  • Raccomandazioni della Società Italiana di
    Nefrologia Pediatrica (SINP) su infezioni
    urinarie febbrili in età pediatrica 2009
  • Protocollo operativo Nefrologia Pediatrica IGG
    2012

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TRATTAMENTO IVU FEBBRILI
Emocromo, PCR, creatinina, onogramma,
urocoltura, emocolture (gt2)
T gt 38C Stix urine positivo
Anamnesi e/o ecografia prenatale positiva per
malf vie urinarie
Anamnesi/Eco negativa per malf vie urinarie
RICOVERO
lt 6 mesi RICOVERO Ampicillina/Sulbactam ev 150
mg/kg/die in 3 somm
gt 6 mesi RICOVERO In base al quadro clinico
Ceftazidime ev 100 mg/kg/die in 3 somm
Gentamicina ev 5-7 mg/kg/die in dose singola
SI
NO
Rivalutare dopo 3-4 gg con antibiogramma
Ampicillina/Sulbactam ev 150 mg/kg/die in 3 somm
Rivalutare dopo 3-4 gg, se esami e quadro
clinico migliorati
Eventuale antibiotico per os
antibiotico per os
Rivalutare dopo 3-4 gg con antibiogramma
Valutare prosecuzione terapia con antibiotico
per os
Eventuale antibiotico per os
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  • ANTIBIOTICI ATTIVI PER OS
  • amoxicillina-clavulanato 80-100 mg/Kg/die in 3
    somm.
  • cefaclor 50 mg/Kg/die in 3 somm
  • cotrimossazolo 8 mg/Kg/die in 2 somm (in Italia
    resistenza 25)
  • acetossi-cefuroxime 30mg/Kg in 2 somm
  • Altri nitrofurantoina,ciprofloxacina (off
    label),fosfomicina.

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  • ANTIBIOTICI PER VIA PARENTERALE
  • ampicillina sulbactam 150 mg/Kg/die in 3 somm
  • ceftazidime 100 mg/Kg/die in 3 somm (max 6 g)
  • gentamicina 5-7 mg/Kg/die in dose singola in 30
    (max 320 mg)
  • Altri amikacina, meropenem.
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