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CLASSIFICAZIONE

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Title: PARASITOLOGY Author: Cary Engleberg Last modified by: Arianna Created Date: 9/1/2001 5:03:40 PM Document presentation format: Diapositive 35 mm – PowerPoint PPT presentation

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Title: CLASSIFICAZIONE


1
CLASSIFICAZIONE
  • Protozoi
  • Intestinali e urogenitali
  • Del sangue e dei tessuti
  • Eliminti
  • Trematodi
  • Cestodi
  • Nematodi

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PATOGENESI DELLE MALATTIE PARASSITARIE
  • Dose infettiva ed esposizione
  • Penetrazione attraverso le barriere anatomiche
  • Ancoraggio
  • Replicazione
  • Danno cellulare e tissutale
  • Danneggiamente, elusione e inattivazione delle
    difese dellospite

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ALCUNI MECCANISMI PATOGENETICI
  • Produzione di sostanze tossiche da parte dei
    parassiti
  • Enzimi idrolitici (proteinasi, collagenasi,
    elastasi)
  • Ionofori
  • Endotossine
  • Cataboliti dellindolo
  • Meccanismi di danno tissutale
  • Blocco di organi interni
  • Atrofia da pressione
  • Migrazione attraverso i tessuti
  • Immunopatologia
  • Ipersensibilità
  • Autoimmunità
  • Enteropatie associate a perdita di proteine
  • Metaplasia

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PORTE DI INGRESSO DEI PARASSITI
  • Ingestione
  • Penetrazione diretta
  • Puntura di artropodi
  • Penetrazione transplacentare
  • Penetrazione guidata dallorganismo stesso

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BERSAGLI PER LAZIONE DI FARMACI ANTIPARASSITARI
  • I parassiti sono organismi eucariotici
  • Le vie metaboliche sono comuni a parassita e
    allospite
  • Essenziali le conoscenze di biologia di base
  • Captazione preferenziale del farmaco
  • Differenze nella sensibilità
  • Alterazioni metaboliche del farmaco
  • Bersagli parassito-specifici

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AGENTI ANTIPROTOZOARI
  • Gli agenti antiprotozoari sono indirizzati a
    cellule giovani, in fase di rapida crescita.
  • I bersagli più comuni sono
  • Sintesi degli acidi nucleici
  • Sintesi delle proteine
  • Vie metaboliche specifiche (folati)

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AGENTI ANTIPROTOZOARI
  • Metalli pesanti (a base di arsenico o antimonio)
    inattivano i gruppi sulfidricidi enzimi
    essenziali per il catabolismi dei carboidrati.
    Sono indicati per Leishmania e Tripanosomi
  • Analoghi dellamminochinolina (clorochina,
    primachina, meflochina) Si accumulano
    preferenzialmente negli eritrociti parassitati.
    Diversi meccanismi dazione proposti
    (interferenza con replicazione del DNA legame
    alla ferroprotoporfirina IX aumento pH
    intravescicolare interferenza con la capacità di
    degradare lemoglobina). Indicato per il
    trattamento del Plasmodium della malaria

8
AGENTI ANTIPROTOZOARI
  • Antogonisti dellacido folico inibiscono la
    diidropteroato sintetasi e la diidrofolato
    reduttasi (blocco della sintesi di purine,
    pirimidine e di alcuni aa). Indicati per
    Toxoplasma e Malaria
  • Inibitori della sintesi proteica un certo numero
    di antibiotici mostrano attività antiparassitaria
    in vitro e in vivo. Questi farmaci includono
    CLINDAMICINA e SPIRAMICINA (attive nei confronti
    di Amebe, Plasmodium e Babesia), TETRACICLINE e
    DOXICICLINA.

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AGENTI ANTIPROTOZOARI
  • Diammidine (pentamidina) essendo un policatione
    interagisce con il DNA e con lassorbimento e
    funzione delle poliammine. Indicata per
    Leishmaniosi e Tripanosomiasi
  • Nitromidazioli Meccanismo dazione non chiaro.
    Particolarmente efficace nellamebiasi
    disseminata, tricosomiasi e giardiasi

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RESISTENZA AI FARMACI
  • Le informazioni principali derivano dallo studio
    dei Plasmodi
  • La resistenza alla CLOROCHINA, il principale
    farmaco antimalarico, è dovuta alla presenza di
    un meccanismo di efflusso attivo
  • Lo sviluppo di resistenza a composti antifolici è
    legato a mutazioni del sistema enzimatico del
    parassita che combina deidrofolato reduttasi e
    timidilato sintetasi
  • Necessari ulteriori studi per ottimizzare
    lefficacia della chemioterapia

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DIAGNOSI DI LABORATORIO
  • Esame macroscopico
  • Esame microscopico
  • A fresco
  • Dopo fissazione e colorazione
  • Esami sierologici
  • Risposta anticorpale
  • Rilevazione antigenica
  • Coltura
  • Inoculazione nellanimale
  • Metodi Molecolari

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DIAGNOSI DI LABORATORIO
  • Parassiti intestinali e biliari
  • a) Identificazione nelle feci
  • Almeno 3 campioni raccolti sterilmente nellarco
    di 48 ore
  • Esame a fresco (sangue, muco, vermi adulti,
    consistenza)
  • b) Contenuto duodenale
  • Parassiti del sangue e dei tessuti
  • Striscio di sangue su vetrino e colorazione
    (Giemsa o Wright)
  • Osservazione di sezioni istologiche di tessuti,
    aspirati, CSF

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Classificazione dei protozoi
Sarcodinia-Amebe
Mastigophora-Flagellati
Sporozoa
Ciliata
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PROTOZOI DI INTERESSE MEDICO
  • Phylum Sarcomastigophora
  • Subphylum Mastigophora (flagellates)
  • Genus Leishmania, Trypanosoma
  • Giardia, Enteromonas,
    Retortomonas, Chilomastix,
  • Trichomonas
  • Dientamoeba
  • Subphylum Sarcodina (amoeba)
  • Genus Naegleria, Acanthamoeba
  • Entamoeba, Iodamoeba,
    Endolimax
  • Phylum Ciliophora (ciliates)
  • Genus Balantidium

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PROTOZOI DI INTERESSE MEDICO
  • Phylum Apicomplexa
  • Subclass Coccidia
  • Genus Isospora, Sarcocystis
  • Cryptosporidium, Cyclospora
  • Toxoplasma
  • Plasmodium
  • Subclass Piroplasmea
  • Genus Babesia
  • Phylum Microspora (microsporidia)
  • Genus Encephalitozoon
  • Enterocytozoon
  • Septata
  • Incertae sedis Pneumocystis carinii

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CILIATI
  • NUMEROSE CILIA
  • CITOPLASMA E CITOPIGIO
  • DUE NUCLEI CON DIVERSA STRUTTURA E FUNZIONE
  • MICRONUCLEO ? SI DIVIDE PER SCISSIONE E HA
    FUNZIONE TROFICA.
  • MACRONUCLEO ? SI DIVIDE PER MITOSI E HA
    FUNZIONE GENETICA.
  • RIPRODUZIONE ASESSUATA TRASVERSALE O SESSUATA PER
    CONIUGAZIONE
  • HABITAT H2O DOLCI E SALATE, PARASSITI IN VARI
    ORGANISMI
  • BALANTIDIUM COLI UNICO CILIATO PATOGENO PER LUOMO

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FLAGELLATI O MASTIGOFORA
  • UNO O PIU FLAGELLATI TALVOLTA UNITI AL CORPO DEL
    PROTOZOO DA UNA MEMBRANA ONDULANTE
  • HABITAT AMBIENTE OPPURE PARASSITI DELLUOMO
    (INTESTINO, APP. GENITO-URINARIO, SANGUE) E
    NELLINTESTINO DI VERTEBRATI E INVERTEBRATI)
  • RIPRODUZIONE ASESSUATA BINARIA LONGITUDINALE,
    PRECEDUTA DA DUPLICAZIONE DEL FLAGELLO
  • FITOFLAGELLATI (SIMILI ALLE PIANTE, CONTENGONO
    CLOROFILLA E SONO FOTOSINTETICI)
  • ZOOFLAGELLATI (SENZA CLOROFILLA, SIMILI AGLI
    ANIMALI)
  • TRYPANOSOMI (T. GAMBIENSE E T. RHODESIENSE, T.
    CRUZI)
  • GIARDIA LAMBLIA
  • TRICHOMONAS
  • LEISHMANIA

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AMEBE (SARCODINA)
  • PSEUDOPODI CHE MODIFICANO CONTINUAMENTE LA FORMA
    DEL CORPO CELLULARE E SERVONO PER CATTURARE CIBO
    (PER FAGOCITOSI) E PER IL MOVIMENTO.
  • RIPRODUZIONE ASESSUATA PER SCISSIONE ALCUNE
    POSSONO PASSARE DAL TROFOZOITE ALLA FORMA CISTICA
  • HABITAT H2O E SUOLO
  • ALCUNI SONO PARASSITI DELLINTESTINO DEI
    VERTEBRATI ALCUNE SONO PARTE DELLA NORMALE
    MICROFLORA INTESTINALE (ENTAMOEBA COLI E.
    HARTMANNI ENDOLIMAX NANA, IODAMOEBA BUTSCHILII)

19
SPOROZOI (SPOROZOEA)
  • FORMANO SPORE CONTENENTI SPOROZOITI INFETTANTI
  • PARASSITI OBBLIGATI INTRA-EXTRACELLULARI
  • DOPPIO CICLO RIPRODUTTIVO SESSUATO E ASESSUATO
    NELLO STESSO OSPITE O IN OSPITI DIVERSI
  • PLASMODIUM
  • TOXOPLASMA DI INTERESSE
  • PNEUMOCYSTIS MEDICO
  • CARINII??

20
Outline delle infezioni da protozoi
  • Infezioni intestinali
  • -Invasive
  • Entamoeba histolytica
  • -Non-invasive
  • Giardia lamblia
  • Cryptosporidia and Cyclospora
  • Microsporidia
  • Infezioni sistemiche


(diarrea/invasione del circolo sanguigno)
(diarrea acquosa/perdita di peso)

21
  • INFEZIONI INTESTINALI

22
(No Transcript)
23
E. histolytica

0.5 to 50 della popolazione mondiale è
parassitata da E. histolytica con prevalenza
nettamente maggiore nei paesi in via di sviluppo.
Linfezione è associata con scarse condizioni
igieniche. Luomo è lospite principale, anche se
cani gatti e roditori possono essere ugualmente
infettati.
24
Entamoeba histolytica ciclo vitale
  • Luomo è il serbatoio principale ed emette il
    parassita attraverso le feci (cisti)
  • Le cisti sono resistenti allambiente
  • La trasmissione è oro-fecale (cibo, acqua)
  • In risposta allambiente acido, le cisti
    rilasciano i trofozoiti a livello dellalto
    intestino
  • I trofozoiti invadono lintestino e si replicano
    per scissione.
  • I trofozoiti che raggiungono in colon si
    incistano nuovamente.

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Entamoeba histolytica -- patogenesi
  • I trofozoiti danneggiano la mucosa intestinale
  • Si possono identificare 3 fattori di virulenza
  • Lectine amebiche mediano il legame dei parassiti
    agli zuccheri contenenti galattosio presenti
    sulla cellula ospite
  • Pori causati sulla membrana citolisi dipendente
    dalladesione dellameba alla cellula
  • Cisteina proteasi clivano gli anticorpi e il C3
  • I trofozoiti fagocitano le cellule dellorganismo
  • Ulcerazioni a livello del colon - parassitemia

26
(No Transcript)
27
(No Transcript)
28
(No Transcript)
29
Amebiasi sindromi cliniche
  • Intestinali
  • Vanno da forme asintomatiche alla diarrea cronica
    fino alla dissenteria amebica
  • Extraintestinali
  • Ascessi a livello del fegato
  • Altri foci metastatici (ad esempio nel cervello)

Diagnosi identificazione di trofozoiti o cisti
nelle feci, rilevazione di antigeni nelle feci,
sierologia
30
Entamoeba sp.
  • E. histolytica
  • Invade i tessuti
  • Dovrebbe essere sempre trattata anche nei
    pazienti asintomatici
  • E. dispar
  • Non è associata a patologia, nemmeno nei pazienti
    AIDS
  • Non dovrebbe essere trattata

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Fegato con ascesso da ameba
32
(No Transcript)
33
Ulcera da amebiasi intestinale
34
Trattamento delle amebiasi
  • Forme invasive metronidazolo
  • Forme intestinali diiodoidrossiquinina,
    paromomicina, dilossanide furoato

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Giardiasi ciclo vitale
  • Linfezione da G. lamblia è una zoonosi (piccoli
    mammiferi contaminano con le cisti le acque
    superficiali)
  • Giardia ha una distribuzione mondiale
  • La trasmissione attraverso le acque contamintate
    è la più comune, ma si può anche verificare
    trasmissione inter-umana (comune nei bambini)
  • Ingeriti come cisti
  • Escistazione del trofozoita e lattacco alla
    mucosa avviene nel tratto superiore
    dellintestino tenue

36
(No Transcript)
37
(No Transcript)
38
Infezione a livello intestinale
Trofozoiti di Giardia in sezioni intestinali
39
Patogenesi dellinfezione da Giardia
  • I parassiti determinano una reazione di
    ipersensibilità localizzata
  • I villi intestinali vengono danneggiati
  • Si sviluppa malassorbimento

40
Giardia caratteristiche cliniche
  • Diarrea acuta, autolimitante
  • Diarrea cronica con malassorbimento, steatorrea,
    e perdita di peso
  • Emissione di cisti attraverso le feci anche in
    assenza di sintomi

Diagnosi esame delle feci, aspirato duodenale,
ricerca degli antigeni nelle feci
41
Giardiasi - trattamento
  • Metronidazolo

Giardiasi - prevenzione
  • Filtrazione delle acque
  • Riscaldamento dellacqua fino a 50C
  • Trattamento al 2 di iodio x 30 minuti

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Balantidium coli
E soprattutto un parassita di bovini, suini e
cavalli
Balantidium coli trophozoites.
Cisti di Balantidium coli e trofozoita 
Trofozoita di Balantidium coli
43
Ciclo vitale di Balantidium coli 
Trofozoiti a livello intestinale
44
Cryptosporidium parvum
C. parvum è un piccolo parassita della dimensione
di 3 to 5 um che si ritrova nel tratto
grastrointestinale di molti animali e causa
epidemie di diarrea nelluomo al quale si
trasmette attraverso cibo e acque contaminati
Oocisti di Cryptosporidium sp
45
Ciclo vitale del Cryptosporidium
  • Le oocisti sporulate che contengono 4 sporozoiti
    vengono escrete dallospite infettato attraverso
    le feci e probabilmente attraverso altre vie,
    quali le secrezioni respiratorie
  • A seguito dellingestione (e probabilmente
    dellinalazione) avviene lescistazione 
  • Gli sporozoiti vengono rilasciati e parassitano
    le cellule epiteliali del tratto
    gastrointestinale o di altri tessuti come il
    tratto respiratorio. In queste cellule i
    parassiti si moltiplicano in maniera asessuata
    (schizogonia o merogonia) e quindi in maniera
    sessuata (gametogonia), producendo microgamonti
    (maschio) e macrogamonti (femmina). Dopo la
    fertilizzazione si sviluppano le oocisti che
    sporulano nellospite infettato.
  • Vengono prodotte due diverse oocisti, quelle a
    parete spessa che vengono comunemente escrete
    dallospite, e quelle a parete sottile che sono
    coinvolte nellauotinfezione. Le oocisti sono
    infettive una volta escrete e vengono trasmesse
    per la via oro-fecale

46
Isospora belli 
I. belli è un infezione rara nel soggetto
immunocompetente, più frequente nei pazienti
AIDS. Avviene attraverso la via oro-fecale
Oocysts of Isospora belli.
Oocisti matura il singolo sporoblasto si divide
in due che si rivestono di una parete
trasformandosi in sporocisti, che conterranno
alla fine quattro sporozoiti
Oocisti immatura
47
Quando viene escreta loocisti contiene uno
sferoblasto e più raramente due. Lo sferoblasto
si divide in due, secercendo una parete e
trasfornandosi in sferocisti la sferocisti si
divide originando quattro sporozoiti Linfezione
avviene per ingestione di sposocisti che
escistano nellintestino tenue e rilasciano gli
sporozoiti. Questi invadono le cellule epiteliali
e iniziano la schizogonia In seguito alla
rottura dello schizonte, i merozoiti vengono
rilasciari e invadono nuove cellule epiteliali
continuando a moltiplicarsi in maniera
asessuata I trofozoiti si sviluppano in
schizonti che contengono diversi merozoiti. Dopo
almeno una settimana inizia la riproduzione
sessuata con lo sviluppo di gametociti maschili e
femminili. La fertilizzazione dà origine allo
sviluppo di oocisti che vengono escrete con le
feci.
48
TRICHOMONIASI Eziologia Trichomonas vaginalis
(un flagellato) EpidemiologiaTrichomonas
vaginalis ha una distribuzione mondiale.
Lincidenza è minore del 5 nelle donne con
picchi del 70 tra le prostitute.
49
(No Transcript)
50
MorfologiaIl trofozoita ha una dimensione di
15-18 um in diametro e ha la forma di una mezza
pera con un unico nucleo, 4 flagelli anteriori e
un flagello laterale attaccato al corpo cellulare
da una membrana ondulata. Sono presenti 2
assostili in posizione asimmetrica. Lorganismo
non forma cisti. Ciclo vitale T. vaginalis
colonizza la vagina e luretra (più raramente la
prostata). Linfezione avviene principalmente per
contatto sessuale, anche se infezioni non veneree
sono possibili. Lorganismo non si incista e si
divide per divisione binaria favorita dal pH poco
acido (pH gt 5.9 il pH normale è 3.5-4.5). Non
ci sono altri serbatoi dinfezione oltre
alluomo. SintomiT. vaginalis dà uninfezione
raramente sintomatica nelluomo, anche se può
causare una uretrita di media gravità ed
occasionalmente prostatiti. Nelle donne è spesso
asintomatica, ma infezioni più gravi in ambienti
con pH elevato possono causare vaginiti gravi con
secrezioni giallognole copiose Patologia Lepitel
io dellorgano infettato viene danneggiato per
azione diretta dellorganismo
51
DiagnosiIl sospetto clinico viene confermato
dallidentificazione dellorganismo in vetrini
colorati con la tecnica Giemsa a partire da
secrezioni vaginali o dalla coltivazione dei
tamponi in terreni specifici (terreno di
Diamond). I trofozoiti dovrebbero essere
distinti da quelli di Trichomona hominis un
flagellato non patogeno Trattamento Il
metronidazolo (nonostante sia teratogeno) è
efficace sia nel trattamento delle infezioni
nelluomo e nella donna.
52
Trofozoiti di Trichomonas vaginalis
53
Summary Summary Summary Summary Summary
Organism Transmission Symptoms Diagnosis Treatment
Entameba histolytica Oro-fecal Dysentery with blood and necrotic tissue. Chronic abscesses Stool cysts with 1-4 nuclei and/or trophs. Trophs in aspirate. GI Iodoquinol or Metronidazole Abscess Metronidazole
Giardia lamblia Oro-fecal Fowl-smelling, bulky diarrhea blood or necrotic tissue rare. Stool typical old man giardia troph and/or cyst. Iodoquinol or Metronidazole.
Balantidium coli Oro-fecal zoonotic Dysentery with blood and necrotic tissue but no abscesses. Stool ciliated trophs and/or cysts. Iodoquinol or Metronidazole.
Cryptosporidium parvum Oro-fecal Diarrhea Ooocysts in stool Paromycin (investigational)
Isospora belli Oro-fecal Giardiasis-like Ooocysts in stool Sulpha drugs
Trichomonasvaginalis Sexual Vaginitis occasional urethritis/prostatitis. Flagellate in vaginal (or urethral) smear. Mebendazole vingar douche steroids
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Outline delle malattie parassitarie
  • Infezioni intestinali
  • Infezioni sistemiche
  • - Malaria (Plasmodium sp.)
  • - Babesiosi (Babesia sp.)
  • - Toxoplasmosi (T. gondii)
  • - Leishmaniosi
  • - Tripanosomiasi
  • Tripanosomiasi africana (malattia del sonno)
  • Tripanosomiasi americana (malattia di Chagas)



55
Replicazione asessuata
Forma ad anello
Ciclo extra-eritrocitico
trofozoita
Gli sporozoiti rilasciati dalle ghiandole
salivari della zanzara invadono gli epatociti nel
giro di pochi minuti
Ciclo eritrocitico
Rilascio dei merozoiti
schizonti
Gametociti maschili e femminili
Rottura dei globuli rossi e rilascio dei
merozoiti
Replicazione sessuata
fertilizzazione e colonizzazione dellapparato
digerente della zanzara
Le cellule infettate rilasciano sporozoiti che
migrano alle ghiandole salivari.
56
(No Transcript)
57
(No Transcript)
58
(No Transcript)
59
(No Transcript)
60
Specie di Plasmodium
  • Ciclo Latenza
  • SPECI eritrocitico
    epatica RICORRENZE
  • P. falciparum 48 h no no
  • P. vivax 48 h sì sì
  • P. ovale 48 h sì sì
  • P. malariae 72 h no sì

61
Malaria caratteristiche cliniche
  • parossismi associati con il rilascio simultaneo
    di merozoiti dai globuli rossi
  • Rilascio di sostanze che stimolano la produzione
    di TNF? e IL-1 dalle cellule
  • Brividi di freddo, febbre, mialgie, forti mal di
    testa sintomi GI (5-6 ore)
  • Sudorazione profusa e perdita delle forze (2-3
    ore)

62
(No Transcript)
63
Malaria caratteristiche cliniche
  • Cambiamenti ematologici mediati da reazioni
    immunologiche
  • anemia
  • trombocitopenia
  • leucopenia

64
Maggiore virulenza di P. falciparum
  • I merozoiti penetrano nelle cellule rosse del
    sangue a qualunque stadio di sviluppo
  • La parassitemia raggiunge livelli molto elevati
  • Proteine di adesione vengono espresse sulla
    membrana delle cellule rosse del sangue infettate
    dai trofozoiti e schizonti
  • Attacco alle cellule endoteliali (via ICAM-1)
  • Ridotto flusso sanguigno nei piccoli vasi --gt
    microinfarti, emorrargie

65
(No Transcript)
66
Malaria cerebrale
67
Circa 600 milioni di nuove infezioni e 3 milioni
di morti ogni anno
68
Malaria importata Viaggiatori ed immigranti che
provengono da zone endemiche dove si sono
infettati e sviluppano i sintomi nel paese di
arrivo Malaria da aeroporto" Si riferisce alla
malaria causata da zanzare infettate trasportate
da aeromobili che provengono da paesi dove la
malaria è endemica. Malaria congenita Nella
malaria congenita, madri infettate trasmettono i
parassiti ai loro figli o durante il parto.
69
FARMACI ANTIMALARICI
  • Schizonticidi tissutali
  • Schizonticidi ematici
  • Gametocidi
  • Sporontocidi

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Schema terapeutico per la chemioprofilassi Schema terapeutico per il trattamento
Clorochina fosfato (infezione da P.falciparum Clorochina-sensibile, P.malariae, P.vivax, P.ovale) Clorochina fosfato e cloridrato (infezione da P.falciparum Clorochina-sensibile, P.malariae, P.vivax, P.ovale)
Meflochina Doxiciclina ClorochinaCloroguanide ClorochinaPirimetaminaSulfadoxin (infezione da P.falciparum Clorochina-resistenti) ChininoTetraciclina ChininoPirimetaminaSulfadoxina ChininoDoxiciclina Meflochina Alofantrina
71
Chinino
  • Il chinino è il principale alcaloide della
    corteccia della pianta di china.
  • Nel 1820 Pelletier e Caventou isolarono il
    chinino e la cinconina.
  • Nel 1945 avvenne la prima sintesi del chinino
  • Della miscela di 20 alcaloidi contenuti nella
    china, i più importanti sono due coppie di
    isomeri ottici chinino-chinidina e
    cinconidina-cinconina.

72
(No Transcript)
73
Meccanismo dazione
  • Inibizione delleme-polimerasi.
  • Formazione di legami-H con la doppia elica del
    DNA.

74
Clorochina
  • 4-aminochinolina valutata nel corso di un
    programma di ricerca durante la seconda guerra
    mondiale.
  • Presenta la stessa catena laterale della
    chinacrina da cui differisce per il nucleo
    chinolinico al posto di quello acridinico e per
    la mancanza del metossile.

75
Meccanismo dazione
  • Inside the red blood cells, the malarial parasite
    must degrade the hemoglobin for the acquisition
    of essential amino acids, which the parasite
    requires to construct its own protein and for
    energy metabolism. This is essential for
    parasitical growth and division inside the red
    blood cell. It is carried out in the digestive
    vacuole of the parasite cell.
  • During this process, the parasite produces the
    toxic and soluble molecule heme. The heme moiety
    consists of a porphyrin ring called
    Fe(II)-protoporphyrin IX. To avoid destruction by
    this molecule, the parasite polymerises heme to
    form hemozoin, a non-toxic molecule. Hemozoin
    collects in the digestive vacuole as insoluble
    crystals.
  • Chloroquine enters the red blood cell, inhabiting
    parasite cell, and digestive vacuole by simple
    diffusion. Chloroquine then becomes protonated
    (to CQ2) as the digestive vacuole is known to be
    acidic (pH 4.7), chloroquine then cannot leave by
    diffusion. Chloroquine caps hemozoin molecules to
    prevent further polymerisation of heme. Thus
    leading to heme build up. Chloroquine binds to
    heme (or FP) to form what is known as the
    FP-Chloroquine complex, this complex is highly
    toxic to the cell and disrupts membrane function.
    Action of the toxic FP-Chloroquine and FP results
    in cell lysis and ultimatly parasite cell
    autodigestion. Basically the parasite cell drowns
    in its own metabolic products.
  • Some resistant forms of the parasite can
    effectively neutralize the drug by developing a
    mechanism that drains chloroquine away from the
    digestive vacuole. CQR cells efflux chloroquine
    at 40 times the rate of CQS cells, this is
    related to a number of mutations that trace back
    to transmembrane proteins of the digestive
    vacuole, including a essential mutation in the
    PfCRT gene. This mutated protein may actively
    pump chloroquine from the cell.

76
Meccanismo dazione
  • Inibizione eme-polimerasi per legame delleme.

77
  • Recentemente è stato dimostrato che la Clorochina
    è in grado dinteragire con lenzima lattato
    deidrogenasi del plasmodio.
  • La capacità della Clorochina di legare sia leme
    che la lattatodeidrogenasi fa in modo che il
    farmaco sia tossico solo per il parassita (Read
    J.R. et al.,1999).

78
Azione antimalarica
  • Molto efficace sulle forme eritrocitarie di
    P.vivax, P.ovale, P.malariae e sui ceppi di
    P.falciparum Clorochina-sensibili.
  • Esercita attività contro i gametocidi di P.vivax,
    ovale e malariae.
  • Non presenta azione sulle forme tissutali di
    P.vivax e P.ovale.

79
Ceppi resistenti
  • La comparsa di numerosi ceppi di Plasmodium
    resistenti rende necessario lo sviluppo di nuovi
    farmaci.
  • Un approccio nuovo e promettente riguarda gli
    inibitori delle proteasi.
  • Lo sviluppo di un vaccino antimalarico è reso
    difficile dallesistenza dei diversi stadi di
    sviluppo del parassita, caratterizzati da
    meccanismi molecolari e biologici diversi e molto
    variabili.

80
(No Transcript)
81
BABESIOSI
  • Babesia microti è lunico membro di questa
    famiglia che infetta luomo

82
E una zoonosi trasmessa alluomo da zecche
83
Babesiosi
  • Sintomi
  • Anemia emolitica, ittero, febbre e epatomegalia.
    Compaiono generlamente 1-2 settimane dopo
    linfezione

84
TOXOPLASMA GONDII
  • PARASSITA INTRACELLULARE
  • CAUSA TOXOPLASMOSI
  • TROFOZOITE (FORMA VEGETATIVA) HA LA FORMA DI
    FALCE
  • PSEUDOCISTI NEL CERVELLO E MUSCOLI IN CONDIZIONI
    AVVERSE
  • PER ROTTURA SI LIBERANO I TROFOZOITI CHE CAUSANO
    INFEZIONE NEI TESSUTI DELLANIMALE
  • GATTO
  • SERBATOIO NATURALE NEL CUI TRATTO INTESTINALE
    VIVE.
  • OSPITI INTERMEDI UCCELLI, RODITORI, SUINI,
    BOVINI, ETC.
  • RIPRODUZIONE ASESSUATA NELLUOMO E NEGLI ANIMALI
  • NEL GATTO PUO AVERE RIPRODUZIONE SESSUATA CHE
    INFETTA
  • INGERENDO UCCELLI O RODITORI CONTENENTI
    PSEUDOCISTI

85
Toxoplasma gondii ciclo vitale
86
Intracellular toxoplasma
87
Toxoplasmosis Sindromi cliniche
  • Toxoplasmosi acuta
  • Toxoplasmosi congenita
  • Toxoplasmosi oculare
  • Toxoplasmosi cerebrale (AIDS)

88
Toxoplasmosi congenita
  • Trasmissione transplancetale nel 30-40 dei casi
    se linfezione è acquisita in gravidanza
  • Il 60 dei neonati infettati sono asintomatici
    (ma successivamente sviluppano corioretinite)
  • I neonati sintomatici presentano idrocefalo,
    epatosplenomegalia, ittero, febbre, anemia,
    polmonite

89
Cisti di T. gondii
Riattivazione di T.gondii in un paziente AIDS
90
CT di un paziente AIDS con Toxoplasmosi cerebrale
91
Diagnosi di toxoplasmosi
  • La coltura non viene effettuata di routine
  • Sierologia
  • IFA o ELISA
  • IgM o titoli di IgG molto elevati
  • Nel paziente AIDS difficile rilevare la
    sieroconversione
  • Caratteristiche cliniche e risposta al trattamento

92
Trattamento della toxoplasmosi
Quando indicato . . .
sulfadiazina pirimetamina
OR
clindamcina pirimetamina
acido folinico
93
PNEUMOCYSTIS PNEUMONIA
  • Pneumocystis jiroveci (precedentemente noto come
    Pneumocystis carinii)

94
La polmonite da Pneumocystis è uninfezione
tipica dei pazienti immunocompromessi, in
particolare dei pazienti AIDS
95
LEISHMANIASI Eziologia Diverse specie di
Leishmania sono patogene per luomo L. donovani
causa la leishmaniasi viscerale (Kala-azar, black
disease, dumdum fever) L. tropica (L. t. major,
L. t. minor and L. ethiopica) causa
la Leishmaniasi cutanea (oriental sore, Delhi
ulcer, Aleppo, Delhi or Baghdad boil) e
L. braziliensis (anche, L. mexicana and L.
peruviana) sono agenti eziologici della
leishmaniasi mucocutanea (espundia, Uta, chiclero
ulcer). Epidemiologia La prevalenza è mondiale
con alcune zone più colpite  
96
(No Transcript)
97
Morfologia
  • AMASTIGOTE FORMA SEMPLICE, OVOLARE
    INTRACELLULARE,
  • FLAGELLO RUDIMENTALE
  • PROMASTIGOTE FORMA ALLUNGATA CON FLAGELLO CHE
  • FUORIESCE DALLA PARTE ANTERIORE DEL CORPO
    PROTOZOARIO
  • EPIMASTIGOTE FORMA RISCONTRABILE IN COLTURA E
    NELLE GH.
  • SALIVARI DEI VETTORI. FORMA ALLUNGATA DI
    DIMENSIONI SIMILI
  • AL PROMASTIGOTE.
  • IL FLAGELLO FUORIESCE NELLA PARTE ANTERIORE DEL
    CORPO
  • PROTOZOARIO CUI RIMANE ATTACCATA PER MEZZO DI
    MEMBRANA
  • ONDULANTE
  • TRIPOMASTIGOTE GRANDI DIMENSIONI FORMA
    CIRCOLANTE NEL
  • SANGUE, FLAGELLO LIBERO MEMBRANA ONDULANTE

98
Morfologia
amastigote
promastigotes
tripomastigote
99
(No Transcript)
100
Leishmaniasi cutanea
Skin ulcer due to leishmaniasis, hand of Central
American adult
101
Leishmaniasi mucocutanea
Girl with diffuse muco- cutaneous leishmaniasis
of the face which is responding to treatment 
102
Leishmaniasi viscerale
Enlarged spleen and liver in an autopsy of an
infant dying of visceral leishmaniasis.
A 12-year-old boy suffering from visceral
leishmaniasis. The boy exhibits splenomegaly and
severe muscle wasting
103
Ciclo vitale Lorganismo è trasmesso attraverso
la puntura di diversi pappataci (Phlebotomus) che
presentano i promastigoti a livello del tratto
digerente anteriore e della faringe. I parassiti
invadono i fagociti dove si trasformano in
amastigoti e si dividono fino alla rottura delle
cellule infettate. Gli organismi rilasciati
infettano altre cellule. I pappataci si infettano
durante il pasto di sandue. Gli amastigoti si
trasformano in mastigoti dotati di flagelli e si
moltiplicano nellapparato digerente fino alla
regione anteriore e la faringe. I cani e i
roditori funzionano da serbatoio Sintomi Leishmani
asi viscerale (kala-azar, dumdum fever) L.
donovani viene rapidamente eliminata dal sito
dinfezione, quindi è raramente presente una
lesione locale, anche se nei bambini sono state
descritte piccolissime papule. Gli organismi si
localizzano e moltiplicano nei fagociti della
milza, del fegato, dei linfonodi, del midollo
osseo, della mucosa intestinale e di altri
organi. Da uno a quattro mesi dopo linfezione si
manifesta febbre che diventa elevata e
accompagnata da brividi e sudorazione. La milza e
il fegato si ingrossano progressivamente. Con la
progressione della malattia si sviluppano zone
granulomatose ed iperpigmentate sulla pelle (kala
azar significa malattia nera). La malattia
cronica rende i pazienti suscettibili ad altre
infezioni. In assenza di trattamento la mortalità
è elevata..  
104
Leishmaniasi cutanea (Oriental sore, Delhi ulcer,
Baghdad boil) Lorganismo si moltiplica
localmente, producendo una papula (L. tropica),
1-2 settimane dopo la puntura. La papula cresce
gradualmente fino a generare unulcera non
dolorosa che permane per 2-10 mesi e può dare
origine a cicatrici. La malattia può essere
disseminata nellimmunocompromesso.
Leishmaniasi mucocutanea (espundia, Uta,
chiclero) I sintomi iniziali sono gli stessi
della cutanea, ma lorganismo (L. braziliensis,
L. mexicana and L. peruviana) si diffonde alle
mucose (orali, faringee, nasali) e porta a
malformazioni.
105
PatogenesiE legata alla reazione del sistema
immunitario, principalmente alla risposta
cellulo-mediata. Leucopenia, anemia,
trombocitopenia. Le IgM e le IgG presentano
livelli elevati anche per attivazione
policlonale. DiagnosiLa diagnosi è basata
sullanamnesi e sullisolamento di organismi
dallaspirato prelevato dalle lesioni o da
biopsie, attraverso lesame diretto e la coltura.
Un test cutaneo (ipersensibilità ritardata, test
di Montenegro) e la rilevazione di anticorpi
anti-leishmania attraverso IF sono indicativi di
un contatto con lorganismo. Trattamento e
controllo Il Pentostam è il farmaco delezione.
Misure preventive sono mirate al controllo della
diffusione dei vettori. Limmunizzazione non è
efficace.  
106
(No Transcript)
107
Leishmaniasi cutanea
108
(No Transcript)
109
TRYPANOSOMI
  • T. GAMBIENSE MALATTIA DEL SONNO O
    TRIPANOSOMIASI
  • T. RHODESIENSE AFRICANA
  • T. CRUZI ? TRIPANOSOMIASI AMERICANA O MALATTIA
    DI CHAGAS
  • 1 FLAGELLO E MEMBRANA ONDULANTE
  • T. GAMBIENSE
  • T. RHODESIENSE
  • IL LORO CICLO VITALE IN PARTE AVVIENE IN INSETTI
    EMATOFAGI (MOSCA TSE-TSE,
  • GLOSSINA PALPALIS ETC.), E IN PARTE NELLUOMO E
    ALTRI VERTEBRATI)
  • INSETTO INFETTATO (GH. SALIVARI)
  • ? PUNTURA UOMO O VERTEBRATI
  • ? INCUBAZIONE 2-3 SETTIMANE O MESI
  • ? MALATTIA DEL SONNO (ANEMIA, INSONNIA, CEFALEA,
    INTERESSAMENTO S.N.C.)
  • DIAGNOSI
  • RICERCA TRYPANOSOMI NEL SANGUE (DA CUI TRAGGONO
    SOST. NUTRITIVE) E NEL

110
TRYPANOSOMIASI AFRICANA
Ogni anno vengono documentati dai 6,000 ai 10,000
casi nelluomo. 35 milioni di persone e 25
milioni di bovini sono a rischio.
111
Mosca Tse-tse. Il vettore della trypanosomiasi
africana 
112
Tripanosomiasi africana (TAU)
  • La malattia del sonno o tripanosomiasi africana
    umana (abbreviata in TAU) è una malattia
    tropicale diffusa solo nelle regioni equatoriali
    dell'Africa, nella fascia compresa tra il 15
    parallelo nord e il 20 parallelo sud.
  • Il nome "malattia del sonno" è dovuto al fatto
    che l'ultimo stadio della malattia è
    caratterizzato da apatia, sonnolenza e cachessia.
    Nell'ultima fase di questo stadio il malato non è
    più in grado di alzarsi né di mangiare.
  • L'agente patogeno della TAU è il Tripanosoma
    brucei.

113
Tripanosomiasi africana
  • Esistono due varianti di TAU
  • la TAU occidentale, provocata dalla sottospecie
    Tripanosoma brucei gambiense, è diffusa
    nell'Africa Occidentale e Centrale, tra il
    Senegal a nord, l'Angola a sud e il Lago Vittoria
    a est. Viene anche detta anche malattia del sonno
    cronica, dato che lo sviluppo della malattia può
    durare anche alcuni anni.
  • la TAU orientale è provocata dalla sottospecie
    Tripanosoma brucei rhodesiense ed è diffusa in
    nell'Africa sud-orientale. Viene anche detta
    malattia del sonno subacuta, perché l'intero
    decorso della malattia dura alcune settimane o
    mesi, ma a volte anche solo 6-7 giorni.

114
Reazione alla puntura
parassitemia
Stadio cerebrale
115
Diagnosi
  • Messa in evidenza del parassita nel sangue
    (concentrato attraverso centrifugazione) e nel
    liquido cerebrospinale
  • Immunosierologia (ELISA)

116
Trattamento
  • Pentamidina isethionato o Suramina. Questi
    farmaci sembrano attivi come profilassi anche se
    potrebbero mascherare le infezioni durante gli
    stadi precoci aumentando il rischi di
    coinvolgimento del CNS
  • Casi di malattia localizzata al CNS vanno
    trattati con il Melarsoprol, un composto organico
    contenente arsenico
  • Il mezzo migliore per prevenire la patologia è
    controllare il vettore. La vaccinazione non
    funziona

117
Tryoanosomiasi americana (malattia di Chagas)
  • Trypanosoma cruzi

118
16-18 milioni di persone sono infettate dal
parassita e 50 milioni sono a richio. Circa
50,000 persone muoiono ogni anno di questa
malattia.
119
(No Transcript)
120
Incubazione La malattia segue un periodo di
incubazione di una settimana circa nella
trasmissione vettoriale e di 20-40 giorni circa
nella trasmissione post-trasfusionale, che è più
lunga perché i tripanosomi circolanti sono meno
infettanti delle forme metacicliche
dellinsetto La fase acuta della malattia nella
maggior parte dei casi decorre in modo
inapparente o paucisintomatico e si manifesta più
spesso nei bambini. Il parassita si moltiplica
nei macrofagi presenti nel punto di entrata e poi
si propaga a tutto lorganismo per via ematica e
linfatica, con un periodo di alta parassitemia
che dura 1-2 mesi. Nel punto di entrata del
protozoo compare il cosiddetto chagoma, una
lesione cutanea rosso-violacea, foruncoloide,
edematosa, ricca di tripanosomi in
moltiplicazione attiva allinterno dei macrofagi.
Il parassita si propaga per via linfatica locale
con comparsa di linfoadenite satellite. Se la
porta di entrata è la mucosa congiuntivale si ha
il cosiddetto segno di Romaña o complesso
oftalmo-linfonodale, che consiste in un edema
bipalpebrale monolaterale, indolore, con
congestione ed edema congiuntivale e linfoadenite
pre-auricolare. È presente nel 20-50 dei casi e
persiste per 30-60 giorni. Si può avere
contemporaneamente una dacrioadenite
(infiammazione della ghiandole lacrimali), detta
segno di Mazza-Benìtez Cardiopatia chagasica
acuta È una miocardite acuta che è clinicamente
evidente in meno del 5 dei casi, di solito nei
casi pediatrici in aree endemiche. La maggior
parte delle volte è lieve e reversibile. Si hanno
tachicardia e turbe della ripolarizzazione
ventricolare, ischemia sub-epicardica, blocchi
atrio ventricolari di vario grado. Si possono
avere anche altre manifestazioni cardiache,
conseguenza di una vera e propria pancardite
(epicardite, miocardite ed endocardite), che può
evolvere in insufficienza cardiaca congestizia
la morte può anche sopravvenire in pieno
benessere per fibrillazione ventricolare o
tromboembolia acuta. Le più comuni anomalie
elettrocardiografiche nella fase acuta sono la
tachicardia sinusale, lallungamento del tratto
P-R, il sottoslivellamento del tratto S-T e
linversione dellonda T, il basso voltaggio del
complesso QRS, e lallungamento del tratto Q-T
(segni di miocardite acuta). Forme
congenite Linfezione intrauterina può dare
aborto spontaneo o parto prematuro. Nella forma
acuta, il morbo di Chagas congenito ricorda la
malattia acquisita insorge alla nascita o
qualche mese dopo. Il neonato può presentare
basso peso alla nascita, epato-splenomegalia,
ittero, anemia, febbre o meningoencefalite con
convulsioni, ipotonia, iporiflessia e tremori.
Alcuni presentano chagomi metastatici emorragici,
su cute e mucose. Sono state descritte
calcificazioni intracraniche e lesioni oculari.
Il coinvolgimento cardiaco è raro, mentre
anomalie gastrintestinali (megaesofago) possono
causare morte per polmonite ab ingestis. La morte
spesso si verifica nelle prime settimane di vita
e quelli che sopravvivono presentano gravi
sequele neurologiche, deficit mentale,
comportamentale e difficoltà nellapprendimento

121
Forme croniche In meno del 5 dei casi cè un
passaggio diretto dalla forma acuta a una forma
cronica sintomatica. 1) Forma indeterminata La
forma acuta di malattia di Chagas di solito
regredisce spontaneamente dopo 3-8 settimane e
viene seguita da un periodo asintomatico che, nel
50-70 circa dei casi, dura tutta la vita e
durante il quale il parassita sparisce dal
circolo ematico o vi permane a bassissima
parassitemia. Questo periodo corrisponde alla
forma cronica di malattia di Chagas detta
indeterminata. La guarigione definitiva spontanea
è eccezionale i pazienti restano sieropositivi,
infetti e contagiosi ma non hanno alcun segno
manifesto di malattia, né clinico, né
elettrocardiografico, né radiologico. La forma
indeterminata è la forma cronica più comune nelle
popolazioni endemiche e pone importanti problemi
di salute pubblica, di diagnosi e di prognosi,
poiché gli individui affetti sono asintomatici e
possono condurre una vita del tutto normale, ma,
pur essendo apparentemente sani, possono
sviluppare forme croniche clinicamente evidenti
in qualsiasi momento e, pertanto, vanno
sottoposti a regolare monitoraggio clinico e
strumentale. Ogni anno circa il 3 di questi
pazienti sviluppa una patologia chagasica
clinicamente determinata inoltre questi sono
individui ancora contagiosi, quindi vanno
indiscutibilmente esclusi dalla donazione di
sangue ed emoderivati. 2) Le forme croniche
determinate clinicamente evidenti di solito si
manifestano dopo 10-20 anni dallinfezione. La
Cardiopatia chagasica cronica è la più comune
delle forme determinate e insorge nel 30 circa
degli individui infetti, soprattutto maschi. È la
forma con la maggiore morbidità e mortalità ed è
quella che influisce più pesantemente sulla
qualità della vita del paziente. Si ha un
progressivo deterioramento del tessuto
miocardico, con evoluzione inesorabile verso
linsufficienza di pompa, a volte anticipata
dalla morte cardiaca improvvisa del paziente per
linsorgenza di unaritmia fatale. In Brasile la
cardiopatia cronica colpisce il 25-30 degli
individui infetti, 1/5 dei quali (il 5 del
totale) sono destinati a morirne. Linsufficienza
cardiaca congestizia, quando si manifesta, è
solitamente difficile da trattare e da
controllare. Prevalgono le manifestazioni
congestizie (cuore destro) su quelle da
insufficienza di pompa (cuore sinistro). Si hanno
dispnea da sforzo, edema periferico, ascite,
fegato da stasi, dolore toracico, e palpitazioni.
Di solito non evolve in edema polmonare acuto. Le
complicazioni più frequenti sono lembolizzazione
sistemica e polmonare e la morte cardiaca
improvvisa, per aritmie fatali. Pertanto rispetto
ai pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa
di altra natura (ipertensiva, ischemica,
idiopatica), quelli affetti dalla forma chagasica
hanno una prognosi peggiore. Le più comuni
anomalie elettrocardiografiche nella fase cronica
sono i blocchi intraventricolari (blocco di
branca destra e emiblocco anteriore sinistro),
bradicardia sinusale, blocchi atrio-ventricolari
di vario grado, blocco seno-atriale,
fibrillazione atriale, aritmie ventricolari
(extrasistoli polimorfe, tachicardia ventricolare
fino alla fibrillazione ventricolare),
conseguenze del danno al tessuto di
conduzione.
122
Diagnosi
  • Diagnosi prettamente clinica nelle zone endemiche
  • La diagnosi definitiva richiede la messa in
    evidenza dei tripanosomi attraverso microscopia o
    test nei modelli animali
  • Ricerca di anticorpi attraverso fissazione del
    complemento

123
Trattamento e controllo
  • Non esiste alcuna terapia efficace
  • Due farmaci sperimentali (Benznidazolo e
    Nifurtimox) hanno fornito alcuni risultati
    promettenti nelle fasi acute dellinfezione, ma
    con effetti collaterali gravi nel trattamento
    prolungato (fase cronica)
  • La prevenzione è larma migliore
  • Non esiste un vaccino

124
(No Transcript)
125
Ciclo biologico dei coccidi
  • Endoduogenia tachizoite bradizoite
  • Schizogonia (sporozoite) ? trofozoite ?
  • schizonte ?
    merozoiti
  • Gamogonia merozoiti sessuati
  • macrogametocito ?
    macrogamete
  • microgametocito ?
    microgameti
  • Sporogonia zigote (oocinete) ? oocisti ?
  • sporoblasti
    (sporocisti) ?
  • sporozoiti

126
ELMINTI
 
  • Nematelminti vermi rotondeggianti
  • nematodi
  • Platelminti vermi piatti
  • cestodi vermi nastriformi
  • trematodi

127
NEMATODI
NEMATODI INTESTINALI importanti per luomo sono
Ascaris lumbricoides (verme rotondeggiante),
Trichinella spiralis (trichinosi), Trichuris
trichiura, Enterobius vermicularis, Strongyloides
stercoralis, Ancylostoma duodenale, Necator
americanes e Dracunculus medinensis. E.
vermicularis e T. trichiura sono parassiti
esclusivamente intestinali. Gli altri elminti
citati si trovano sia a livello intestinale sia
nei tessuti
BLOOD AND TISSUE NEMATODI I principali sono le
microfilarie, quali Wuchereria bancrofti e W.
(Brugia) Malayi, Onchocerca volvulus, e Loa
loa.  
128
Enterobius vermicularis (1) Epidemiologia E la
più comune infezione da elminti nei paesi
industrializzati, con circa 210 milioni di
infetti. E una patologia soprattutto dei bambini
con incidenza maggiore nella popolazione
caucasica Morfologia Le femmine misurano 8 mm x
0.5mm il maschio è più piccolo. Le uova sono
asimmetricamente piatte su un lato Ciclo
vitaleLinfezione avviene per infgestione di
uova embrionate attraverso il cibo o per
autoinoculazione. Le larve uncinate si attaccano
al duodeno e diventano mature nellileo
superiore. I vermi adulti discendono nel basso
ileo, ceco e colon e vivono qui per 7-8
settimane. Le femmine gravide contengono più di
10000 uova e migrano nella notte alì livello
della regione peri-anale dove depositano le uova.
Le uova maturano in abìmbiente ossigenato e umido
e rimangono infettive per 3-4 ore
129
(No Transcript)
130
Enterobius vermicularis (2) Sintomi Infezione
innocua DiagnosiIdentificazione delle uova e
degli organismi adulti Trattamento e
controlloDue dosi (10 mg/kg, al massimo 1g per
ciascua) di Pomata Pyrental o Mebendazole  
131
Summary
Organism
Transmission
Diagnosis
Treatment
Symptoms
Ascaris lumbricoides
Oro-fecal
Stool corticoid oval egg (40-70x35-50 µm)
Mebendazole
Abdominal pain, weight loss, distended abdomen
Trichinella spiralis
Poorly cooked pork
Depends on worm location and burden
gastroenteritis edema, muscle pain, spasm
eosinophilia, tachycardia, fever, chill headache,
vertigo, delirium, coma, etc.
Medical history, eosinophilia, muscle biopsy,
serology
corticosteroid and Mebendazole
Trichuris trichiura
Oro-fecal
Abdominal pain, bloody diarrhea, prolapsed rectum
Stool lemon-shaped egg (50-55 x 20-25µm)
Mebendazole
Enterobius vermicularis
Oro-fecal
Peri-anal pruritus, rare abdominal pain, nausea
vomiting
Stool embryonated eggs (60x27 µm), flat on one
side
Pyrental pamoate or Mebendazole
Strongyloides stercoralis
Soil-skin, autoinfection
Itching at infection site, rash due to larval
migration, verminous pneumonia, mid-epigastric
pain, nausea, vomiting, bloody dysentery, weight
loss and anemia
Stool rhabditiform larvae (250x 20-25µm)
Ivermectin or Thiabendazole
Necator americanes Ancylostoma
duodenale (Hookworms)
Oro-fecal (egg) skin penetration (larvae)
Maculopapular erythema (ground itch),
broncho-pneumonitis, epigastric pain, GI
hemorrhage, anemia, edema
Stool oval segmented eggs (60 x 30 20-25µm)
Mebendazole
Dracunculus medinensis
Oral cyclops in water
Blistering skin, irritation, inflammation
Physical examination
Mebendazole
Wuchereria bancrofti W. brugia
malayi (elephantiasis)
Mosquito bite
Recurrent fever, lymph-adenitis, splenomegaly,
lymphedema, elephantiasis
Medical history, physical examination,
microfilaria in blood (night sample)
Mebendazole Diethyl-carbamazine
Black fly bite
Nodular and erythematous dermal lesions,
eosinophilia, urticaria, blindness
Medical history, physical examination,
microfilaria in nodular aspirate
Mebendazole Diethyl-carbamazine
Onchocerca volvulus
Loa loa
As in onchocerciasis
Deer fly
As in onchocerciasis
As above
132
CESTODI
Patogeni importanti per luomo sono Tenia
solium, T. saginata, Diphyllobothrium lattum,
Hymenolepis nana e Echinococcus granulosus e
multilocularis.
133
Tenia solium  T. saginata Epidemiologia Sono
distribuiti a livello mondiale con incidenza
maggiore nei paesi in via di sviluppo. . Morpholog
ia T. saginata può essere lunga fino a 6 metri e
larga 12 mm. Ha una testa (scolex) a forma di
pera e 4 ventose. Ha un corpo lungo e piatto con
centinaia di segmenti (proglottidi). Ogni
segmento contiene un utero ramificato. T.
solium è leggermente più piccola. Ha uno scolex
rotondeggiante con ventose e uncini (rostrello)
che la fanno somigliare ad un sole. Presenta
anche un collo. Anche le sue proglottidi sono
fornite di utero con ramificazioni.
134
Ciclo vitaleLa cisti larvale (cisticerco) viene
ingerita attraverso alimentazione con carni poco
cotte. La larva fuoriesce dalla cisti e si
attacca alla mucosa intestinale attraverso le
ventose. Si trasforma in verme maturo in 3-4
mesi. Gli adulti possono vivere nellintestino
fino a 25 anni ed emettere proglottidi gravide
attraverso le feci. Le uova emesse dalle
proglottidi possono persistere nellambiente a
lungo ed essere ingerite da bovini ed ovini dove
si riformano i cisticerchi
135
SintomiGeneralmente leggeri e grastrointestinali.
Cisticercosi Le uova di T. solium possono anche
infettare luomo e causare cisticercosi (con
cisti a livello di polmoni, fegato, occhio,
cervello) che determinano cecità e disturbi
neurologici. Lincidenza è di 1 caso per 1000
la cisticercosi oculare si verifica in circa il
2.5 dei pazienti, mentre il coinvolgimento
muscolare avviene nel 10 (India). Patologia and
ImmunologiaRisultato della risposta
immunitaria. Diagnosi Identificazione di uova e
proglottidi nelle feci e dalla zona perianale.
Anticorpi. Trattamento e controlloIl farmaco
delezione è il Praziquantel. Controlli accurati
delle carni  
136
   
137
TREMATODI
Dal punto di vista clinico i più significativi
sono Schistosoma mansoni, S. japonicum e S.
hematobium. Altri trematodi interessanti sono
quelli intestinali Fasciolopsis buski,
Clonorchis sinensis e Paragonimus westermani.
138
Schistosomiasi Le tre specie di Schistosoma hanno
una diversa distribuazione geografica. S.
hematobium è prevalente in Africa, S. mansoni in
Africa e America e S. japonicum è comune in
Oriente. Epidemiologia Circa 250 milioni di
persone sono infettate da schistosomi con 600
milioni a rischio. MorfologiaI vermi adulti sono
lunghi 10- 20 mm i maschi hanno una forma
inusuale con i margini del corpo ripiegati a
formare un canale dove risiede la femmina. Sono a
sessi separati. Ciclo vitale Luomo viene a
contatto con la cercaria che si trova nellacqua
dolce e che penetra attivamente la pelle. La
cercaria attraverso il circolo giunge al cuore,
polmoni, circolazione portale. In circa 3
settimane matura e raggiunge i vasi mesenterici o
della vescica dove vive e depone uova per tutta
la vita dellindividuo infettato. Le uova
germinano passano attraverso le pareti dei vasi
nellintestino o vescica e vengono escrete. In
acqua la larva (miracidio) esce dalluovo e nuota
fino a trovare una chiocciola ospite. Dopo due
generazioni di replicazioni nellintestino la
cercaria caratterizzata da una coda biforcuta
ritorna in acqua e infetta un altro uomo.
139
(No Transcript)
140
Sintomi Splenomegalia, diarrea, lesioni
granulomatose a livello vescicale, ematuria,
occlusioni uretrali. Può determinare cancro alla
vescica, formazione di polipi intestinali,
fibrosi periportale ed ipertensione con
epatomegalia, allargamento delle vene gastriche
ed esofagee con possibile rottura. In alcuni casi
le uova di S. japonicum arrivano al SNC e causano
forti mal di testa, disorientamento, amnesia,
coma. Le uova se raggiungono il cuore causano
arterioliti e fibrosi che possono danneggiare il
ventricolo destro. Patologia e
ImmunologiaIpersensibilità di I e IV tipo sono
responsabili di molti sintomi, ma anche sostanze
prodotte dalle uova embrionate Le IgE e gli
eosinofili sembrano responsabili delluccisione
degli individui adulti Le risposte immunitarie
dellospite, umorali e cellulo mediate, hanno
valore protettivo
141
Diagnosi Basata sulla residenza in aree endemiche
e sintomi specifici. Le uova sono molto
caratteristiche e servono a confermare la
diagnosi Trattamento e controlloIl
Praziquantel è efficace verso tutte le specie. Le
acque contaminate andrebbero evitate. Misure di
controllo includono il corretto smaltimento delle
acque nere e leliminazione delle chicciole. Non
esiste vaccino
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(No Transcript)
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