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Il Legno

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Il Legno Il legno un MATERIALE BIOLOGICO, prodotto da organismi viventi. La STRUTTURA MICROSCOPICA costituita da elementi cellulari sottili ed allungati ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Il Legno


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Il Legno
  • Il legno è un MATERIALE BIOLOGICO, prodotto da
    organismi viventi.
  • La STRUTTURA MICROSCOPICA è costituita da
    elementi cellulari sottili ed allungati,
    variamenti disposti a seconda della specie,
  • con orientamento, generalmente, parallelo
    allasse del tronco.
  • Il legno è un MATERIALE ANISOTROPO.

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Classificazione del Legname
  • In base alla durezza
  • Legni DOLCI conifere (abete bianco, abete rosso,
    larice, pino silvestre)
  • Legni DURI latifoglie (castagno, ciliegio,
    faggio, noce, pioppo)
  • In base alla provenienza
  • Legni EUROPEI
  • Legni ESOTICI O EXTRAEUROPEI

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Struttura Anatomica
  • Corteccia
  • formata da cellule morte
  • Alburno
  • parte giovane e attiva che si forma ogni anno
    sotto la corteccia
  • Durame
  • parte centrale, più compatta dura e scura
    dellalburno. Le cellule morte svolgono funzione
    di sostegno del fusto
  • Midollo e raggi midollari

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Altre caratteristiche macroscopiche
  • Anelli di accrescimento consentono di conoscere
    letà dellalbero e come è cresciuto
  • Colore può essere diverso tra alburno e durame
  • Fibratura disposizione delle cellule nella loro
    successione spaziale.
  • La fibratura normale è diritta e parallela
    allasse del fusto.
  • Venatura laspetto con il quale compaiono sulle
    sezioni longitudinali gli anelli di
    accrescimento.

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Composizione Chimica
Cellulosa Lignina Emicellulose Altre
Conifere 50 18 26 6
Latifoglie 47 27 22 4
Una maggiore quantità di lignina rispetto alla
cellulosa determina un legno più duro e compatto.
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Caratteristiche fisiche
  • Colore
  • Odore e sapore
  • Umidità
  • Difetti ed alterazioni degradative

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Umidità
  • Viene indicata in forma percentuale dal rapporto
    tra
  • acqua contenuta e peso anidro del legno.
  • Tale valore è generalmente pari a 12.
  • Variazioni igrometriche dellambiente possono
    creare forti variazioni
  • dimensionali (fenomeni di RITIRO e
    RIGONFIAMENTO).
  • Movimenti del legno dovuti a variazioni di
    umidità determinano delle
  • deformazioni diverse per aspetto ed entità a
    seconda dellorientamento dei
  • pezzi rispetto agli anelli di accrescimento.

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  • In realtà il legno esposto all'aria non
    raggiunge mai, anche in tempi lunghissimi, la
    secchezza assoluta (stato anidro) ma perviene
    soltanto a un equilibrio igrometrico con
    l'ambiente.
  • Inoltre il fenomeno di adeguamento del legno
    allumidità dellambiente esterno è in continuo
    divenire. In effetti, il legno manifesta un
    continuo interscambio di umidità con l'aria e
    solo in presenza di uguaglianza delle pressioni
    tra i due mezzi si ha l'equilibrio igroscopico e
    il legno raggiunge la cosiddetta "umidità di
    equilibrio".
  • Se l'umidità del legno è più elevata
    dellumidità di equilibrio, il legno trasferisce
    umidità allambiente (fenomeno di essiccazione o
    desorbimento). Se l'umidità del legno è inferiore
    allumidità di equilibrio, l'umidità si
    trasferisce dallambiente esterno al legno
    (fenomeno di inumidimento adsorbimento).
  • Per cui, essendo l'igroscopicità del legno
    una proprietà naturale permanente e non
    eliminabile, il raggiungimento dellequilibrio
    igroscopico del legno con l'ambiente risulta
    inevitabile. Per questo, durante l'essiccazione,
    il legno attraversa due momenti critici di
    vulnerabilità dovuti a
  • - attacco da parte di funghi e insetti, con
    conseguenti alterazioni cromatiche,
    disintegrazione, gallerie
  • -  azione di ritiro, con il manifestarsi di
    tensioni interne, variazioni dimensionali,
    deformazioni e fessurazioni.

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  • La variazione di umidità allinterno del legno in
    opera comporta variazioni dimensionali, che a
    causa dellanisotropia, risulteranno diverse
    nelle tre direzioni principali.
  • Il RITIRO RADIALE è circa la metà di quello
    TANGENZIALE.
  • Le procedure adottate per lessicamento,
    naturale o artificiale, se mal condotte,
    realizzate con rapidi cambiamenti di umidità
    possono portare a tensioni interne con
    conseguenti deformazioni.
  • Per limitare gli scambi di umidità da e verso
    lesterno del materiale in opera possono essere
    utili vernici superficiali o sostanze
    idrorepellenti, che però dovranno essere valutate
    caso per caso in quanto possono causare
    alterazioni cromatiche.

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Movimenti
  • Nelle tavole
  • Le tavole radiali sono meno soggette a
    deformazioni rispetto a quelle tangenziali
    (fenomeno dellimbarcamento)
  • Nei tronchi e nelle travi
  • La differenza tra ritiro radiale e ritiro
    tangenziale crea delle aperture a V partenti dal
    midollo ed orientate radialmente.
  • Le fenditure da ritiro sono meno pericolose
    quando orientate in direzione del carico e non
    perpendicolarmente.

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Caratteristiche meccaniche
  • RESISTENZA MECCANICA di un materiale
  • carico massimo oltre il quale il campione
    sottoposto a sforzo si rompe.
  • Nel legno tale resistenza varia
  • - per specie diverse
  • - per grado di stagionatura e compattezza
  • - per direzione dello sforzo rispetto alla
  • direzione delle fibre.

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Caratteristiche meccaniche
  • Resistenza alla compressione
  • Resistenza alla trazione
  • Resistenza alla flessione
  • Resistenza al taglio
  • Resistenza alla penetrazione
  • Moduli di elasticità
  • Comportamento al fuoco

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Resistenza alla Compressione
  • Reazione che il legno oppone a forze che tendono
    ad opprimerlo.
  • La resistenza a compressione è massima nella
    direzione delle fibre e
  • compresa in media tra 40 e 50 N/mm2.
  • Laumento di umidità determina una diminuzione
    della resistenza a
  • compressione.

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Metodi di Prova
Prova di compressione
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Resistenza alla Trazione
  • Il legno costituito da lunghe fibre,
    strettamente connesse e compenetrate le une con
    le altre, è particolarmente adatto a resistere a
    trazione, con resistenze due o tre volte
    superiori rispetto a quelle di compressione (con
    sforzo applicato in direzione assiale).
  • Nelle altre direzioni, direzione tangenziale
    e direzione radiale, la resistenza a trazione è
    molto ridotta in quanto si ha il distaccamento
    degli anelli di accrescimento.
  • Laumento di umidità non è influente sulla
    resistenza a trazione.

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Metodi di Prova
Prova di Trazione
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Resistenza alla Flessione
  • Capacità del legno a riprendere la sua forma
    originaria al termine dellapplicazione di una
    forza che tende a fletterlo. Tale forza non deve
    superare il limite di elasticità del materiale.
  • Resistenza al Taglio
  • La resistenza a taglio varia da 4 a 12 N/mm2
    nella direzione delle fibre e dal triplo al
    quadruplo nella direzione normale alle fibre

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Moduli di Elasticità
  • Il modulo di elasticità varia a seconda del
    variare dellumidità, della temperatura e del
    peso specifico.
  • Lanisotropia del legno determina diversi
    moduli di elasticità a seconda della direzione di
    applicazione della forza.
  • Elasticità maggiore nel caso di forze
    applicate nel senso delle fibre (assiale)
    rispetto a forze perpendicolari ad esse.

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Comportamento al fuoco
  • Il propagarsi del fuoco è determinato dalla
    conducibilità termica del materiale.
  • Il legno, sottoposto allazione del fuoco,
    forma in superficie uno strato di carbone (tra i
    100 e i 300C) che riduce notevolmente la
    conducibilità termica.
  • (Conducibilità termica del carbone 6 volte
    minore del legno)
  • La carbonizzazione riduce il propagarsi del
    fuoco, quindi si può aumentare la resistenza al
    fuoco del legno
  • - aumentandone la sezione resistente
  • - trattandolo con sostanze ignifughe.
  • I prodotti ignifughi
  • non devono essere tossici alle basse od alte
    temperature,
  • non devono favorire attacchi da parte di funghi o
    insetti,
  • nè alterare eventuali materiali metallici.

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Pregi e Difetti
  • Leggerezza, economicità, elevata resistenza a
    compressione e a trazione, inattaccabilità da
    parte di agenti chimici, "stabilità" termica
    (essendo quasi non dilatabile al variare della
    temperatura), capacità termoisolante e facilità
    di lavorazione sono i punti di forza del legno
    rispetto agli altri materiali.
  • Non omogeneità costituzionale e
    lanisotropia tridimensionale dovute l'una alla
    diversità degli elementi costituenti e l'altra al
    loro orientamento la sensibilità alle
    variazioni di umidità ambientale (igroscopia)
    la sensibilità allazione deteriorante da parte
    di insetti, microrganismi o funghi gli
    eventuali difetti costitutivi del tessuto legnoso
    (nodi) e le deviazioni della fibratura, che ne
    possono diminuire la resistenza e, infine,
    l'infiammabilità.

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I prodotti derivati dal legno
  • Compensati, multistrati e paniforti (colle
    sintetiche)
  • Pannelli di particelle (resine sintetiche
    termoindurenti)
  • Pannelli di fibra
  • M.D.F. (Medium Density Fibre-board)
  • Pannelli in lana di legno
  • Pannelli sandwich e compositi
  • Pannelli tamburati
  • Legno lamellare
  • Lego a listelli paralleli (PSL)

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Prossime lezioni
  • Elementi strutturali in legno
  • Il legno lamellare
  • Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14-01-08
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