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LISTEN TO M ASCOLTARE L'ideogramma cinese di ascoltare composto da diversi elementi: orecchio occhio per – PowerPoint PPT presentation

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Title: LISTEN TO


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LISTEN TO

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ASCOLTARE
  • L'ideogramma cinese di ascoltare è composto da
    diversi elementi
  • orecchio
  • occhio per "vedere" l'atteggiamento, lo sguardo
    del "tu", l'alterità che ci sta davanti, che non
    è lo specchio di me stesso, non è quello che io
    vorrei l'altro fosse, ma è proprio "un altro
  • cuore perché parodiando Il piccolo principe si
    vede (e si sente) bene solo col cuore

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Due tipologie di ascolto
  • ASCOLTO PASSIVO
  • È modo di connettersi e unabitudine di pensiero
    adeguata nelle situazioni e sistemi relativamente
    semplici (caratterizzata da comuni premesse
    implicite)
  • ASCOLTO ATTIVO
  • È adatto a sistemi complessi (premesse implicite
    diverse e contrastanti)

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Tavola sinottica ascolto passivo VS ascolto
attivo
  • ASCOLTO PASSIVO
  • Passivo (rispecchiare la realtà)
  • Statico (unica prospettiva)
  • In controllo (incidenti di percorso e imbarazzi
    negativi)
  • Soggettivo no, oggettivo sì
  • Neutralizzare le emozioni
  • Attenzione ai contenuti
  • ASCOLTO ATTIVO
  • Attivo (costruzione della realtà)
  • Dinamico (pluralità di prospettive)
  • Goffo (incidenti di percorso e imbarazzi
    positivi)
  • Né soggettivo, né oggettivo (esploratore di mondi
    possibili)
  • Centralità delle emozioni
  • Attenzione alla forma

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What is ascolto attivo?
  • Il termine ascolto attivo è stato coniato negli
    anni Settanta da Thomas Gordon si tratta di un
    metodo per imparare a comunicare accettazione e
    interesse se non sempre per i contenuti che si
    stanno ascoltando, comunque per la persona che li
    esprime

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Ancora sullascolto attivo
  • Capacità di sospendere il giudizio senza
    eliminarlo, per poter uscire dalle nostre
    cornici fatte di premesse implicite e
    inconsapevoli che nella vita di tutti i giorni
    diamo per scontate.
  • Reframing, reincorniciamento ogni percezione è
    sempre costruzione, fatta di giudizi e
    assunzioni inconsapevoli di significati e di
    cornici, appunto di riferimenti, quelli validi
    nei nostri mondi soggettivi e che ci fanno di
    solito reagire automaticamente credendo di aver
    ragione

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Qualche spunto
  • Ascolto attivo
  • Il ragionevole dubbio che le nostre non siano
    certezze certe
  • Il principio della falsificabilità di Karl
    Popper una teoria è vera fino a prova contraria
  • La serendipità farsi cogliere preparati dal
    caso
  • Labduzione dalleffetto alla causa

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Blocchi della comunicazione
  • È quasi naturale interrompere, dare giudizi,
    offrire consigli, minacciare, accusare,
    svalutare, deridere, generalizzare, incalzare,
    imporre, interpretare, anzi si crede di essere
    buoni ascoltatori preparando subito un consiglio
    e mostrando il proprio repertorio di personali
    soluzioni

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Esempi di blocchi
  • Interrompere. Sì, sì ho già capito, andiamo
    avanti.
  • Dare giudizi "Malissimo! Se vai avanti così.
  • Offrire consigli "Se fossi in te Io al tuo
    posto farei
  • Minacciare " Se non la smetti di piangerti
    addosso, vedrai come ti ridurrai.. Se la gente
    scopre come sei davvero.
  • Svalutare " Ma dai che ci sentiamo tutti così."
    Il tuo non è lunico problema al mondo.
  • Deridere "Ma va là che tra qualche ora non ci
    penserai più
  • Generalizzare "Tutti dicono questoAlla prima
    difficoltà dite tutti così.
  • Incalzare "E vero questo.Non sarà mica vero
    che.".
  • Imporre " Adesso basta Devi capire gli
    altri..

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Aspetti della comunicazione
  • Quando una persona si esprime, inevitabilmente
    rivela caratteristiche della propria personalità
    e il messaggio si proietta così inevitabilmente
    su quattro aspetti
  • il primo riguarda il contenuto, ovvero le
    informazioni fattuali, le notizie, le opinioni
    che si riferiscono alloggetto della
    comunicazione
  • il secondo aspetto rappresenta lappello, ovvero
    la dimensione psicologica, limplicito, le
    richieste sottese al messaggio. Cosa in realtà la
    persona sta chiedendo al di là delle parole
  • il terzo si riferisce allautorappresentazione,
    ovvero al modo in cui la persona si vede, si
    percepisce, come rappresenta se stesso in quello
    scambio comunicativo
  • il quarto aspetto si riferisce al tipo di
    relazione che la persona sta esplicitando, come
    si sta riferendo allinterlocutore, come
    percepisce linterazione. Questo aspetto rivela
    come il parlante percepisce chi gli sta di fronte
    e come sta vivendo la situazione comunicativa
    (situazione fra pari, vittima-avvocato,
    vendicatore-carnefice, ecc.).

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Modalità di risposta
  • Ci sono alcune modalità di risposta che possono
    ostacolare e alla fine bloccare una relazione di
    aiuto interpretare, interrompere, svalutare,
    generalizzare sono modi comuni di articolare
    delle risposte, ma spostano lattenzione dal
    vissuto e dallesperienza dellutente ai
    riferimenti valoriali del consulente

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Gli atteggiamenti da evitare
  1. Latteggiamento di indagine molto spesso sposta
    lattenzione dal senso che lutente sta cercando
    di spiegare, orientando il discorso in tuttaltra
    direzione.
  2. Latteggiamento di decisione si manifesta
    nellimporre soluzioni, anche valide e di buon
    senso, che però scaturiscono dallesperienza
    delloperatore e non dalla scelta dellutente.
  3. Latteggiamento di sostegno, si traduce in frasi
    consolatorie, con le quali si cerca di dare
    conforto e sostegno morale, cercando spesso di
    rassicurare lutente.
  4. Latteggiamento valutativo si esplicita in
    formulazioni di giudizi gratuiti, che ancora una
    volta rappresentano i valori, il vissuto, le
    percezioni delloperatore e mancano di esplorare
    invece quelli dellutente.
  5. Latteggiamento interpretativo viene spesso
    considerato come una ricerca di spiegazioni del
    problema e quindi considerato come intervento
    efficace, ma se viene utilizzato prematuramente
    viene avvertito come un rifiuto o come
    pregiudizio.

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Atteggiamenti da assumere
  • Latteggiamento di ascolto corretto deve essere
    orientato alla comprensione non strutturata degli
    stati danimo dellutente, avviando una relazione
    che in questa fase iniziale è flessibile, non
    direttiva e incoraggia lapertura

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Forme di intervento
  • Nella gamma delle forme di intervento di risposta
    si può scegliere fra forme verbali non direttive
    altre più attive.
  • Forme non direttive
  • chiarire
  • parafrasare
  • verbalizzare
  • Forme attive
  • esplorare
  • dare informazioni
  • confrontare

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Chiarire
  • Quando il messaggio dellutente è ambiguo,
    confuso, mette insieme vari problemi di genere
    diverso si può avviare una chiarificazione,
    richiesta con frasi del tipo "Lei mi sta dicendo
    che.Può chiarire il primo di questi problemi".
    Lobiettivo è quello di rendere esplicito il
    messaggio, cercandone una chiara percezione ed
    evitando il rischio di perderne dei punti
    essenziali

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Parafrasare
  • Le stesse parole in sequenza diversa danno
    risultati differenti. B. Pascal
  • Con parafrasi si intende invece la riformulazione
    del contenuto del messaggio, che può servire a
  • restituire allutente la comprensione della
    propria situazione
  • comunicare contemporaneamente una totale
    disponibilità ad assumerne il punto di vista
  • riassumere i principali punti critici quando per
    esempio la comunicazione è stata molto ampia e
    articolata
  • riformulare contenuti confusi sul piano
    percettivo e logico
  • La parafrasi è molto utile per sintonizzarsi con
    lutente, focalizzarne i problemi

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Un caso
  • Silvia è una ragazzina di I media. Ha una buona
    famiglia alle spalle, nessuna difficoltà
    particolare a scuola o con i compagni. Dimostra
    qualche di avere qualche atteggiamento malizioso
    verso i ragazzi e comunque preferisce le
    compagnie più grandi.
  • Per due volte di seguito in due settimane lamenta
    con linsegnante del pomeriggio (dopo la mensa)
    di sentirsi male, di sentirsi male da un po.
    Dice che la mamma da la colpa alla mensa, ma che
    lei si sente a volte così anche a casa

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  • Alla terza settimana Silvia è avvicinata
    dallinsegnante che le chiede come sta
  • Silvia sta bene, ma dice che ha preso
    appuntamento allo spazio ascolto perché vuole
    parlare

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  • Silvia parla con linsegnante e le confessa che
    di aver fumato, di aver comprato un pacchetto di
    sigarette e di essere stata scoperta dalla madre

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Le 7 regole dellarte di ascoltare
  1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni.
    Le conclusioni sono la parte più effimera della
    ricerca.
  2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per
    riuscire a vedere il tuo punto di vista devi
    cambiare punto di vista.
  3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta
    dicendo, devi assumere che ha ragione e
    chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli
    eventi dalla sua prospettiva.
  4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi
    fondamentali, se sai comprendere il loro
    linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su
    come guardi. Il loro codice è relazionale e
    analogico.

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Le 7 regole dellarte di ascoltare
  • Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi
    possibili. I segnali più importanti per lui sono
    quelli che si presentano alla coscienza come al
    tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali
    e irritanti, perché incongruenti con le proprie
    certezze.
  • Un buon ascoltatore accoglie volentieri i
    paradossi del pensiero e della comunicazione.
    Affronta i dissensi come occasioni per
    esercitarsi in un campo che lo appassiona la
    gestione creativa dei conflitti.
  • Per divenire esperto nellarte di ascoltare devi
    adottare una metodologia umoristica. Ma quando
    hai imparato ad ascoltare, lumorismo viene da
    sé.
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