Title: La Contro Pulsazione Aortica
1La Contro Pulsazione Aortica
2Definizione
- La CPAo è una metodica di assistenza
cardiocircolatoria meccanica, intravascolare e
cruenta, che richiede una preparazione ed una
conduzione sterile sia delle apparecchiature che
del personale.
3Uso del CPAo vs sopravvivenza da shock
cardiogeno
Hudson, MP, et al, Presented at the American
Heart Association 72nd Scientific Sessions,
November 1999
4Mortalità in pz con CPAo prima e dopo il 1997
(esperienza personale)
5Il catetere di CPAo
6Premesse
- Fattori di rischioSClt1,5, F, MPV
- Il pallone è sempre da 25 cc
- L'approccio è femorale nel 98 dei pz.
- La CPAo può essere mantenuta, in via teorica,
indefinitamente se la pervietà del flusso
nellarto è garantita. In realtà non viene mai
superata la settimana. - Il Ø del catetere è ormai l'8F
- Durante la CPAo il paziente mantiene una
eparinizzazione ev tra le 5000 e 15000 U/24h.
7Test macchina
- Controllo carica bombole
- Accensione centrale
- Autotest e stand-by
8Preparazione del catetere
- Connettere la valvola ad 1 via ed
- una siringa da 60 cc alla presa
- maschio del catetere
- Aspirare 30 cc dal catetere
- Rimuovere il catetere dalla confezione con
trazione longitudinale.
9L'accesso
- La via di accesso è sempre quella vascolare
arteriosa. - Limpianto può essere condotto per via percutanea
periferica o - con esposizione chirurgica del vaso sia
periferica che centrale.
10L'accesso
111) LACCESSO PERCUTANEO PERIFERICO
- sede
- puntura arteriosa
- mandrino
- dilatatori
- catetere
- connessione
- protezione e controlli
- regolazione
12La sede
- La via di accesso è larteria femorale comune sn
o dx. - Tale via è preferita per la facilità di accesso,
il percorso centripeto dellintroduttore
praticamente rettilineo ed il calibro del vaso. - La principale controindicazione a tale via è
rappresentata dalla patologia aterosclerotica
dellaorta che predilige il carrefour aortico
fino alla biforcazione dellarteria femorale
comune la tortuosità dei vasi interessati può
rendere impossibile e rischiosa la risalita
dellintroduttore.
13La puntura arteriosa
- La puntura dellarteria femorale è eseguita due
centimetri sotto il legamento inguinale laddove
venga apprezzata la pulsazione dellarteria
omonima. Tale sede corrisponde al triangolo di
Scarpa ed alla giunzione dei due terzi laterali
col terzo mediale del legamento stesso. Larteria
è mediale rispetto alla vena. Lago è inclinato
di 45 sulla cute e diretto verso lombelico.
14La puntura arteriosatecnica
15La puntura arteriosaproblemi
- non si apprezza manualmente/non è possibile
pungere larteria. - La puntura femorale non può essere tentata più di
tre o quattro volte per non ledere larteria
stessa e provocare un ematoma periarterioso. La
pressione arteriosa può essere aumentata
farmacologicamente per evidenziarne il polso.
Quindi si cambia sede di puntura e/o si scopre
chirurgicamente larteria.
16Il mandrino
- Dopo la puntura diretta dellarteria e la
constatazione del reflusso di sangue arterioso e
pulsatile, si introduce il mandrino attraverso
lago e lo si fa risalire per circa due terzi
della lunghezza totale, oltre cioè la sede di
posizionamento del pallone. - La comparsa sul monitor di extrasistoli
ventricolari suggerisce una eccessiva
introduzione del mandrino fino alla valvola
aortica od alla cavità ventricolare in tal caso
il mandrino viene ritratto fino al posizionamento
corretto in arco aortico. Il mandrino deve
procedere con facilità ed in caso di arresto non
va forzato.
17Il mandrinotecnica
18Il mandrinoproblemi
- Il mandrino non procede.
- Se lo stop è immediato, inclinare lago di
introduzione per aumentarne langolo di incidenza
sullarteria, ritirare il mandrino e riprovare.
Se lo stop è più a monte ritirare e ruotare il
mandrino. Eventualmente sfilare del tutto il
mandrino, controllare la pigtail e/o sostituirlo
col secondo mandrino disponibile nel set. Se lo
stop è insuperabile cambiare vaso di accesso.
19Il mandrinorimozione
- A mandrino posizionato, lago viene sfilato lungo
il mandrino stesso. La fuoriuscita di sangue
dalla sede di introduzione è controllata con la
sola pressione manuale.
20I dilatatori
- Nel set per CPAo sono presenti due dilatatori di
Ø differente. Quello di Ø inferiore è di uso
comune. - Esso viene fatto scorrere sul mandrino fino
allelsa. Lo scopo è quello di dilatare
minimamente la parete vascolare per ridurre il
traumatismo del passaggio del pallone. - Il primo dilatatore deve opporre una resistenza
minima solo al passaggio della cute. Dopo uno o
due sondaggi del vaso esso viene ritratto lungo
il mandrino. La fuoriuscita di sangue dalla sede
di introduzione sarà maggiore che per il solo
mandrino ma è controllata ancora con la sola
pressione manuale.
21I dilatatoritecnica
22I dilatatori 2
- Se viene usato anche il secondo dilatatore è
consigliabile di incidere minimamente con
bisturi a punta la cute della sede di puntura per
facilitarne il superamento. Si ripetono con il
secondo dilatatore le manovre compiute col
primo. E consigliabile impiegare anche il
secondo dilatatore solo se si decide di
posizionare quindi anche lintroduttore cavo.
Questultimo viene adottato solo nelle sale di
emodinamica perché consente lintroduzione e lo
sfilamento di più cateteri in successione ed è
pertanto inutile per il semplice posizionamento
di un CPAo. In questultimo caso dopo
lintroduzione del primo dilatatore si passa al
catetere di CPAo.
23I dilatatoriproblemi
- i dilatatori sono entrati con difficoltà,
posizionati non controllano il sanguinamento ed
in sede di puntura compare un vistoso ematoma.
Probabilmente larteria è stata lacerata o
trapassata ed è opportuno rimuovere anche il
mandrino, comprimere la sede di puntura e
cambiare sede. In un secondo tempo larteria
dovrà essere esplorata chirurgicamente.
24Il catetere
- Controllando manualmente lemorragia intorno al
mandrino e mantenendo questultimo in posizione
lineare, si procede quindi ad introdurre il
catetere di CPAo lungo il mandrino stesso. Prima
dellintroduzione da esso vanno sfilati i due
mandrini di mantenimento e di pressione. - Il catetere deve scivolare lungo il mandrino
senza incontrare resistenza. Esso viene
introdotto fino alla doppia marcatura nei
pazienti di dimensioni medie, fino solo a quella
semplice nei pazienti piccoli o poco oltre la
doppia nei pazienti oversized. Lapice del
catetere è radio opaco ed il suo posizionamento
va comunque controllato ai raggi X.
25Il catetereproblemi
- il catetere non scorre lungo il mandrino. Se il
mandrino è nella corretta sede, il catetere
deve scorrere ed è quindi probabile che il
mandrino sia stato malposizionato è
consigliabile rimuovere tutto e ricominciare. - Il catetere scorre ma si attorciglia tutto
sottocute dove risulta palpabile il mandrino o
il catetere hanno preso una falsa via perforando
larteria. Rimuovere tutto e comprimere.
26La connessione
- Durante le manovre di posizionamento del catetere
lapparecchiatura di CPAo è stata accesa e
posizionata in stand-by. Con gli elettrodi ECG di
guida applicati al paziente prima della procedura
il tracciato ECG compare sul monitor. Lopzione
di guida sul CPAo (ECG, PM o fissa) è stata
settata su ECG. Il cavo sterile di connessione
viene unito al catetere da un lato e passato al
tecnico preposto e connesso dallaltro alla via
di uscita del gas. Viene avviata la
contropulsazione sul rating 21 ed con pallone a
gonfiaggio massimo.
27La connessioneproblemi
- Problema 1 il pallone non si gonfia. Controllare
la bombola del gas. Se il pallone esterno non si
gonfia manca il gas. Se si gonfia vi è stato un
danno alla tenuta del pallone e/o cavo interno
il catetere va cambiato. - Problema 2 il pallone si gonfia ma non compare
onda pressoria.Controllare che il gonfiaggio sia
al massimo e la sede del pallone corretta
contrastare leccessiva vasodilatazione del
paziente farmacologicamente o con volume.
28Il posizionamento
29Protezione e controlli
- Solo a pallone normofunzionante, viene fissata
alla cute la guaina sterile fatta risalire fino a
coprire integralmente il cavo. Questa guaina
oltre a fissare il catetere consentirà, anche a
fine procedura, di introdurre ulteriormente il
catetere se il pallone apparirà malposizionato al
controllo Rx. La sede corretta per una efficace
contropulsazione è laorta sottoistmica.Una
collocazione più prossimale ostacola il flusso
cerebrale mentre una troppo distale disperde
lincremento diastolico. - Se indicato viene eseguito il raccordo della
linea arteriosa con sede di lettura e/o prelievo
allapice del catetere di CPAo. - Nella gestione della CPAo deve sempre essere
inclusa la monitorizzazione della temperatura
dellarto interessato e dei valori ematici di
mioglobina.
30Regolazione
- Vengono quindi aggiustati i tempi di gonfiaggio e
sgonfiaggio del pallone in rapporto allonda
sfigmica. Lincremento sistolico deve iniziare
nella fase dicrota dellonda sistolica e la fase
diastolica terminare prima del successivo
incremento sistolico. - Infine si regolano i rapporti tra sistole nativa
e indotta secondo i valori 1 o 2 o 31 secondo
indicazione clinica. - La CPAo viene guidata solitamente dallECG.
Alternativamente può essere guidata dal ritmo di
PM, dalla curva di PA o essere interna fissa.
31L'accesso chirurgico periferico
- In caso di insuccesso dellapproccio percutaneo
sarà necessario esporre chirurgicamente larteria
femorale. - Ad arteria esposta la puntura della stessa viene
eseguita per via percutanea con controllo visivo
dellago. Una volta effettuata la puntura del
vaso si eseguono nello stesso ordine le manovre
1c-h. Lincisione inguinale viene quindi chiusa a
strati secondo protocollo chirurgico standard.
32La rimozione del CPA0tricks
- Gesto chirurgico vero e proprio.
- Rimozione notturna giustificata solo da ischemia
acuta o per riposizionamento. - Le complicanze da compressore sono equivalenti a
quelle da catetere. - Monitorizzare Hct anche senza sanguinamenti
esterni.
33L'accesso centrale
- Laccesso centrale direttamente in aorta
ascendente è possibile solo nel sottogruppo dei
pazienti chirurgici ed in sala operatoria. - Qualora a fine intervento si ponga indicazione
alla CPAo e lapproccio periferico usuale di cui
sopra risulti inagibile può essere adottato
lapproccio centrale. Tale accesso è strettamente
chirurgico.
34L'accesso centraletecnica
- Una protesi vascolare Ø 8 mm / 15 cm viene
suturata tan- genzialmente allaorta ascendente - Il dilatatore di Ø maggiore viene manualmente
arcuato ed attraverso la protesi viene introdotto
nellarco aortico. - Un volta accertato manualmente che il dilatatore
sia in ao discendente, il mandrino viene fatto
passare nel dilatatore - Il catetere del CPAo viene posizionato attraverso
la protesi vascolare lungo il mandrino. - Alla chiusura del torace il catetere del CPAo
fuoriesce dal- - la ferita. Lestremità legata della protesi è
lasciata sotto fasciale. - Per la rimozione si espone la protesi
sottofasciale, si sfila il catetere e si lega la
protesi lasciandola in sede.
35Complicanze
8
7.2
6
4
3.2
2.8
2
1.2
0.9
0
Ischemia dell'arto
Sanguinamento
Cohen et al, Suppl. to Circ. Scien. Sessions
Abstracts 2000 Vol. 102 No. 18, II-854-5