APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA MEDICINA 3 - PowerPoint PPT Presentation

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APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA MEDICINA 3

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Title: SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Author: Danilo Rossetti Last modified by: rpizzi Created Date: 3/13/2002 9:00:00 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA MEDICINA 3


1
APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA
MEDICINA3
2
RETE NEURALE PER LA DEFINIZIONE DI QUADRI
PROGNOSTICI
3
I DATI BIOMEDICI
  • I sistemi di diagnosi automatica hanno avuto
    scarso impatto in medicina.
  • I dati biomedici hanno caratteristiche resistenti
    allanalisi standard
  • - soggettività di segni e sintomi
  • - inaccuratezza delle msiure (apparecchiature e
    medici diversi)
  • - alto contenuto in rumore
  • - incompletezza.

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RETI NEURALI BIOMEDICHE
  • Le reti neurali, essendo fault tolerant, sono
    ottime per il trattamento di informazione
    incompleta e rumorosa.
  • Reti famose
  • BP si Saito e Nakano sullemicrania
  • Bounds e Lloyd sul mal di schiena
  • Yoon sulla dermatologia
  • Hutton e Blumenfeld sul diabete
  • Calvert sulle lesioni cerebrali
  • Apolloni sullepilessia
  • Anderson , The Instant Physician.
  • Le prestazioni di queste reti non scendono mai
    sotto l80 di successi .

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IL PROBLEMA
  • Cardiochirurgia pediatrica Ospedali Riuniti di
    Bergamo
  • 589 operazioni di shunt sistemico-polmonare
  • 22 variabili
  • ID paziente
  • Diagnosi
  • Data di nascita
  • Data I operazione
  • Peso
  • Chirurgia pregressa
  • Tipo di chirurgia
  • Tipo di shunt
  • Diametro shunt
  • Posizione shunt (sx/dx)
  • Diametro arteria polmonare
  • Diametro arteria succlavia
  • Chirurgia associata
  • Data follow-up
  • Lunghezza follow-up
  • Esito (vivo/morto)
  • Esito (shunt chiuso/aperto)
  • Circolazione extracorporea (sì/no)

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IL PROBLEMA
  • Interessa identificare le variabili
    significative nel predire lesito dello shunt e
    del paziente.
  • Questa informazione è utile al medico per
    scegliere in seguito il tipo di shunt.
  • E stata utilizzata una rete Counterpropagation
    (R. Hecht-Nielsen) che unisce due differenti
    strati
  • uno strato di Kohonen e uno tipo instar-outstar
    di Grossberg.
  • In questo secondo strato la rete propaga in
    controflusso associando un output a ciascun
    neurone vincente.
  • Ciascun elemento dello strato di Grossberg riceve
    un insieme di input (x1,...xn,y) ciascuno con
    peso wi ed emette un output y.
  • Gli xi vanno pensato come stimoli condizionati
    (interni al cervello) e y come stimolo
    condizionato esterno.

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RETE COUNTERPROPAGATION
  • Laggiornamento dei pesi sarà
  • winew wiold a(xi y wiold) U(xi)
  • dove U vale 1 se wiold gt0 e zero altrove.
  • Questa legge modifica solo il peso associato
    allelemento vincente di Kohonen, in modo che
    apprende la media dei valori yj associati ai
    valori di x che fanno vinvìcere lelemento di
    Kohonen i.
  • Lo MSE della rete può essere reso piccolo a
    piacere pur di scegliere N abbastanza grande.
  • La counterpropagation ha tempo di apprendimento
    inferiore alla backpropagation.

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CONFIGURAZIONE
  • Le variabili di input prescelte
  • Età allintervento
  • Peso
  • Chirurgia pregressa
  • Tipo di chirurgia
  • Tipo di shunt
  • Diametro shunt
  • Posizione shunt (sx/dx)
  • Diametro arteria polmonare
  • Diametro arteria succlavia
  • Lunghezza follow-up.
  • La variabile di Output prescelta è stata
  • Esito (vivo/morto).

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CONFIGURAZIONE
  • La rete è stata configurata con 9 neuroni di
    input, 15 di strato di Kohonen, 1 di output.
  • Un valore di output prossimo a 1 indica
    sopravvivenza .
  • I tassi di apprendimento sono stati lievemente
    decrementati ogni 2000 cicli, partendo da 0.4 per
    arrivare a 0.1 per il tasso di Kohonen e a 0.001
    per quello di Grossberg.
  • Da 520 pazienti iniziali, 420 sono stati scelti
    per laddestramento e 100 per il file di test.

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RISULTATI
  • La rete ha ottenuto un successo dell88.
  • Poichè solo 3 neurono venivano attivati, sono
    stati eliminati i 12 che non vincevano per
    snellire il calcolo.
  • Su 10000 cicli e con 10 diversi file di training
    sono stati osservati successi fra il 91 e il 99
    sul singolo test.
  • Questi risultati, decisamente più alti da quelli
    ottenibili dal medico esperto., sono un risultato
    che va considerato utile per la pratica clinica.

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  • UN SISTEMA BASATO SU CONOSCENZA PER LA DIAGNOSI
    DELLE POLMONITI DA HIV

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LA POLMONITE DA HIV
  • La polmonite nei soggetti affetti da HIV si
    accompagna spesso a sintomi non specifici
    (febbre, stanchezza, perdita di peso) ed è
    causata da moltissimi batteri (pneumococco,
    legionella, stafilococco,Haemofilo, ecc.) che ne
    rendono diffifile la corretta diagnosi
    differenziale e terapia.
  • E quindi utile un sistema che riesca a dare una
    valutazione diagnostica e terapeutica a partire
    da un set di dati ristretto.
  • Il sistema può anche servire come strumento
    didattico e per controllare la validità delle
    ipotesi del medico.

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RAPPRESENTAZIONE DELLA CONOSCENZA
  • La rappresentazione della conoscenza prescelta
    deve tener conto di dati di laboratorio e
    strumentali oltre che dellosservazione
    obiettiva.
  • E stato utilizzato un approccio object-oriented
    perchè cattura meglio il modo in cui il clinico
    lavora.
  • La procedura di inferenza usa il concetto di
    ereditarietà e permette di creare nuove classi
    senza dover modificare o cancellare le vecchie.
  • Classi e oggetti sono stati implementati usando i
    frames.
  • Ogni frame ha un nome e 4 slots che contengono
    informazioni di diverso genere.

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UN FRAME
  • Es. Polmonite da Citomegalovirus
  • DATI EPIDEMIOLOGICI
  • Appare generalmente in associazione con altre
    polmoniti, specialmente la Pneumocystis Carinii
  • Compare quasi sempre in pazienti con CD4 lt
    200/mmc
  • QUADRO CLINICO
  • E in genere associata con infezione da
    Citomegalovirus in altri siti (retina, fegato,
    tratto gastrointestinale, SNC,...)
  • Sintomi frequenti ma non obbligatori febbre,
    tosse non produttiva, dispnea, peggioramento
    delle condizioni generali
  • TEST DI LABORATORIO
  • Raggi X del torace diffuso infiltrato
    bilaterale, raramente noduli e piccole cavità
  • DIAGNOSI
  • dimostrazione dellevidenza di Citomegalovirus
    nel sangue, proncoaspirato, sputo, biopsia
    polmonare, urine
  • esclusione di altri tipi di polminite
    interstiziale.

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SLOT AKO
  • Si forma così la classe POLMONITE INTERSTIZIALE
    e loggetto Polmonite da Citomegalovirus con i 4
    slots che ne definiscono gli attributi.
  • Ogni frame comprende anche uno slot AKO (a kind
    of) che contiene informazioni su come il frame in
    esame sia specializzazione di altri e chiarisce
    il meccanismo di ereditarietà.
  • Frame (citomegalovirus , ako-polmonite
    interstiziale
  • Dati epidemiologici
  • altri tipi di polmonite YES
  • CD4 meno di 200/mmc
  • .......)

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REGOLE DI PRODUZIONE
  • La domain knowledge pertanto è rappresentata dai
    frames connessi fra loro per mezzo di relazioni
    di specializzazione, generalizzazione e
    causalità.
  • E stata anche immagazzinata conoscenza di tipo
    diverso (aspetti medici più generali) attraverso
    regole di produzione
  • IF anni(più di 18) AND n_leucociti(meno di 2500)
  • Then N_LEUCOCITI (BASSO).

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TRATTAMENTO DELLINCERTEZZA
  • Le regole di produzione vengono confrontate con i
    dati del paziente ed il loro valore è usato negli
    oggetti.
  • Sono state aggiunte anche regole di inferenza
    euristica per stabilire una connessione causale
    fra sintomi e malattie.
  • Lincertezza delle regole è stata trattata con
    pesi da 0 a 100 in base allimportanza nel
    processo di diagnosi. Dati assenti hanno valore
    negativo.

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PROLOG
  • Lalgoritmo è stato poi implementato in PROLOG
    che possiede un motore di inferenza backward
    chaining interno.
  • Il sistema si è rivelato utile per la possibilità
    di spiegare le catene di inferenza utilizzate per
    giungere alla conclusione, dando modo al medico
    di verificare la correttezza dellipotesi
    diagnostica.
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