Title: LA TERAPIA TRASFUSIONALE
1LA TERAPIA TRASFUSIONALE
- Corso di Ematologia
- Medicina e Chirurgia V anno
- Prof. G. Cella
- Dr.ssa F. Polese
2COMPONENTI DEL SANGUEemocomponenti
- Globuli rossi concentrati
- Concentrati piastrinici
- Plasma fresco congelato
3GLI EMOCOMPONENTI
? Provengono dai donatori di sangue ? Ottenuti
mediante centrifugazione dal sangue intero o
mediante aferesi produttiva con limpiego di
separatori cellulari
4DERIVATI DEL SANGUEemoderivati
- ? Ottenuti dal frazionamento
- industriale del plasma dei donatori
- Albumina
- Concentrati dei fattori della coagulazione
- Immunoglobuline
- Concentrati del C1-inibitore
-
- ? Considerati più sicuri rispetto agli
emocomponenti poiché sottoposti a processi di
inattivazione virale
5SISTEMA ABO
- Gli Ag del sistema ABO sono H, A, B
- LAg H rappresenta il precursore sul quale
agiscono le glicosiltransferasi attaccando
molecole di zuccheri che danno la specificità A o
B - LAg H è espresso completamente sulle emazie di
gruppo O, mentre è parzialmente espresso sulle
emazie A e B. - Rari i soggetti Oh (fenotipo Bombay) che mancano
del gene H e hanno sempre Anticorpi anti-H nel
siero
6COMPATIBILITA ABO
- Il sistema ABO è lunico in cui gli anticorpi
sono sempre presenti nel siero indipendentemente
da una precedente esposizione ai corrispondenti
Ag (anticorpi naturali) - La trasfusione di sangue ABO incompatibile può
causare la sindrome emolitica acuta
7DETERMINAZIONE DEL GRUPPO ABO
- TEST DIRETTO testo le emazie con antisieri
anti-A, anti-B e anti-AB - TEST INDIRETTO testo il siero con emazie di
gruppo noto A e B (gli anticorpi naturali
iniziano a comparire a 6 mesi di vita) - GRUPPO O globuli rossi universali
- GRUPPO AB plasma universale
8SISTEMA Rh
- Il sistema Rh comprende circa 50 diversi Ag
- Il più importante è il D la cui presenza o
assenza condiziona la definizione Rh o Rh - E MOLTO IMMUNOGENO. Alcuni soggetti presentano
un D weak (Rh debolmente positivo), ma positivo! - Gli altri Ag importanti sono C, c, E, e di cui
soprattutto lE e il c sono immunogeni.
9SISTEMA Kell
- SISTEMA KELL Ag Kell presente nel 9 della
popolazione - Ag k (cellano) presente nel 99,8 della
popolazione - KK 0,2 Kk 8,8 kk 91
- Sia K che k sono molto IMMUNOGENI, secondi solo
al D - ? Gli anticorpi anti-D, anti-K o anti-k possono
dare la Malattia Emolitica Neonatale (MEN) e
reazioni emolitiche trasfusionali immediate e
ritardate
10MNS, LEWIS, DUFFY E KIDD
- SISTEMA MNS importante lanti S e anti s perché
possono causare MEN e reazione emolitica
trasfusionale - SISTEMA LEWIS Lea e Leb.
- Gli anti- Lea possono dare reazione
trasfusionale - SISTEMA DUFFY (Fya e Fyb) e SISTEMA KIDD (jka e
jkb) i cui anticorpi sono in grado di dare MEN e
reazioni emolitiche trasfusionali
11INDICAZIONI ALLA TRASFUSIONE DI GRC
- ANEMIA, CHIRURGIA, EMORRAGIA
- Valori di Hb lt a 7 g/dl, se cardiopatia Hb lt 8
g/dl - Criteri clinici paziente sintomatico
(tachicardia, astenia grave, dispnea) - insorgenza acuta o cronica dello stato
anemico febbre, pneumopatia - Pazienti in shock con una variazione di almeno 20
mm Hg di pressione arteriosa dal clino
allortostatismo (shock emorragico)
12INDICAZIONE ALLA TRASFUSIONE DI PIASTRINE
- Piastrinopatia o piastrinopenia con sintomi
emorragici (trasfusione per terapia) o a rischio
di sanguinamento (trasfusione per profilassi). Le
PLT devono essere - gt10.000/mcl in tutti i casi
- gt20.000/mcl se febbre
- gt50.000/mcl manovre invasive, chirurgia
- gt100.000 chirurgia del SNC e dellocchio
13VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA TRASFUSIONALE
PIASTRINICA
- Valutare dopo 1 e dopo 24 ore dalla trasfusione
il numero di PLT calcolando lIncremento Corretto
della Conta - ICC N PLT post-trasf. N PLT pre-trasf.
- N PLT trasfuse
- - Refrattarietà per alloimmunizzazione se ad 1
ora ICC lt 7.500 - - Consumo patologico se a 24 ore ICC lt 7500
(febbre, splenomegalia, CID)
X sup.corporea
14INDICAZIONE ALLA TRASFUSIONE DI PLASMA
- Carenza di singolo fattore della
- coagulazione con emorragia
- Carenza multipla di fattori della
- coagulazione con emorragia (CID,
- TAO, circolaz. extracorp.,)
- Porpora trombotica trombocitopenica
15VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO CON PLASMA
- Se il plasma è stato infuso per causa emorragica,
sarà la risposta clinica il migliore indice di
efficacia terapeutica - Se il plasma è stato infuso per correggere dei
parametri coagulativi, si dovrà valutare il grado
di correzione dei test di coagulazione.
16RICHIESTA TRASFUSIONALE - 1
-
- La trasfusione di emocomponenti ed emoderivati
costituisce una pratica terapeutica NON esente da
rischi infettivi - HIV1-2 rischio 1 2.000.000/unità trasfuse
- HBV rischio 1 250.000/unità trasfuse
- HCV rischio 1 200.000/unità trasfuse
- Yersinia, malaria, altro 1 1.000.000/unità
-
17RICHIESTA TRASFUSIONALE - 2
- ?Il sangue per uso trasfusionale è una risorsa
terapeutica limitata poiché di esclusiva origine
umana - ? Per ridurre i rischi ed evitare le carenze
fare una TERAPIA TRASFUSIONALE APPROPRIATA
18RICHIESTA TRASFUSIONALE - 3
- Deve essere debitamente compilata e firmata dal
medico richiedente la trasfusione - Necessario il consenso informato del paziente
- Se esiste un pericolo imminente di vita del
paziente il medico è autorizzato a trasfondere
anche senza il consenso - Il consenso viene espresso dal paziente mediante
la firma dello specifico modulo dopo aver
ricevuto adeguate informazioni sui rischi e
benefici della terapia trasfusionale
19COMPLICANZE TRASFUSIONALI
- A seconda di quando insorgono e del meccanismo
implicato si dividono in - COMPLICANZE IMMEDIATE (entro min./ore)
- Immunologiche
- Non immunologiche
- COMPLICANZE RITARDATE (dopo gg)
- Immunologiche
- Non immunologiche
20REAZIONI IMMEDIATEimmunologiche
- Reazione emolitica acuta
- Reazione febbrile non emolitica
- Reazione allergica
- TRALI transfusion-related-acute-lung-injury
- non immunologiche
- Reazione da contaminazione batterica
- Sovraccarico di circolo
21REAZIONE EMOLITICA ACUTA
- Complicanza rarissima, ma potenzialmente
letale (10) - Dovuta alla reazione antigene-anticorpo quasi
sempre da incompatibilità ABO (errata
identificazione del paziente). - Talvolta da alloimmunizzazione del ricevente
verso un altro antigene eritrocitario (Rh, Kell,
Duffy) indotta da pregresse trasfusioni o
gravidanze - Gravità varia dipendente da
- ? Quantità di sangue incompatibile trasfuso
- ? Caratteristiche e concentrazione degli
anticorpi anti-eritrociti presenti nel ricevente
22REAZIONE EMOLITICA ACUTA meccanismo
fisiopatologico
- I complessi antigene-anticorpo attivano
- il Fattore XII -gt cascata coagulativa -gt CID
- il Sistema Nervoso Simpatico -gt catecolamine -gt
tachicardia, vasocostrizione spt. rene, polmone,
nausea, vomito - il Complemento con produzione di C3a C5a
(anafilotossine) -gt vasodilatazione, aumento
permeabilità capillare, vasodilatazione,
liberazione di istamina, serotonina -gt
ipotensione -gt shock
23REAZIONE EMOLITICA ACUTA diagnosi e terapia
- SINTOMI febbre con brividi, dolore lombare,
ipotensione, sudorazione profusa, dispnea, dolore
toracico, nausea, vomito, anuria, shock - Nel paziente anestetizzato emorragia
persistente dalle ferite e dai punti di sutura
(emorragia a nappo). - LABORATORIO indici di emolisi e di CID, ripetere
gruppo e prove di compatibilità - TERAPIA
- Interrompere immediatamente la trasfusione,
mantenendo laccesso venoso - Correggere lipotensione e ripristinare il
circolo renale (somministrare liquidi e
diuretici), se CID infondere PFC
24RACCOMANDAZIONE
- Opportuno trasfondere lentamente (15 gocce al
minuto) nei primi 10-15 minuti - monitorare i parametri vitali del paziente (
temperatura, pressione arteriosa, frequenza
cardiaca, frequenza respiratoria) - Attenzione ai primi segni di una possibile
reazione trasfusionale
25 REAZIONE FEBBRILE NON EMOLITICA
- Reazione trasfusionale più frequente
- Tipica del paziente politrasfuso
- Insorge durante o subito dopo la trasfusione
- Si manifesta con brividi e febbre
- Dovuta ad anticorpi del paziente contro leucociti
dellemocomponente trasfuso o alle citochine
rilasciate dai leucociti dellemocomponente
durante la conservazione - Si risolve con cortisone e antipiretici
- Si previene con emocomponenti leucodepleti
26REAZIONE ALLERGICA
- Da ipersensibilità del ricevente verso le
proteine del plasma del donatore - Eritema, orticaria, prurito generalizzato
- Reazioni anafilattiche molto rare (tosse,
broncospasmo, nausea, crampi addominali, vomito,
diarrea, shock, in assenza di febbre) nei
deficit di IgA con anti-IgA per effetto
dellattivazione del complemento con liberazione
di anafilotossine e sostanze vasoattive - Terapia anti-istaminici. Cortisone e adrenalina
- Prevenzione emocomponenti lavati
27TRALI (transfusion-related acute lung injury)-1
- Insufficienza respiratoria in assenza di
sofferenza cardiaca - Si manifesta con febbre, brividi, cianosi, tosse,
dispnea, ipotensione anche dopo un volume ridotto
di emocomponente trasfuso - Rx tipico delledema polmonare (addensamenti
bilaterali a chiazze) - Entro 4-6 ore dalla trasfusione
28TRALI (transfusion-related acute lung injury)-2
- Presenza nellemocomponente trasfuso di anticorpi
anti leucociti del ricevente o presenza nel
ricevente di anti-leucociti del donatore - Aggregati leucocitari che intrappolati nel
microcircolo polmonare rilasciano granuli
danneggiando lendotelio dei capillari polmonari
(edema alveolare e interstiziale)
29REAZIONE DA CONTAMINAZIONE BATTERICA-1
- ? La reazione febbrile può essere provocata anche
da contaminazione batterica dellemocomponente
(endotossine prodotte da GRAM tipo
Pseudomonas, E.Coli) - ? Brividi, febbre alta, DIC, insufficienza
renale, nausea, vomito, diarrea, dolori
muscolari, dispnea - ? Terapia antibiotici, steroidi, vasopressori,
plasma-expanderterapia intensiva
30REAZIONE DA CONTAMINAZIONE BATTERICA-2
- Prevenzione
- accurata disinfezione cute donatore
- mantenere sterilità durante la preparazione degli
emocomponenti - conservazione a temperatura idonea, ispezione
dellemocomponente prima di trasfonderlo
(coaguli, colore anomalo?)
31SOVRACCARICO DI CIRCOLO
- Dovuto alla somministrazione rapida e/o eccessiva
di emocomponenti - Può causare uno scompenso cardiaco congestizio
con edema polmonare acuto - A rischio i pazienti con sistema cardiovascolare
compromesso o con anemia cronica grave con
aumentato volume plasmatico - Possibile anche nei neonati
32REAZIONI RITARDATE immunologiche
- Reazioni emolitiche ritardate
- GVHD
- Effetto immunomodulatore
- Alloimmunizzazioni
- non immunologiche
- Sovraccarico di ferro
- Trasmissione di agenti patogeni
33REAZIONI EMOLITICHE RITARDATE
- In pazienti precedentemente immunizzati
- Il titolo degli anticorpi è basso e le prove di
compatibilità negative - Risposta anticorpale anamnestica che porta
allemolisi - Entro 3-7 gg calo Hb e aumento indici emolisi
34GVHD
- Attecchimento dei linfociti trasfusi che
reagiscono contro i tessuti del ricevente - Complicanza rara, ma grave
- Febbre, rash cutaneo, epatite, diarrea, ipoplasia
midollo - Emocomponenti irradiati negli immunodepressi (a
rischio)
35EFFETTO IMMUNOMODULATORE
- La trasfusione di sangue comporta una
significativa depressione della risposta
immunitaria - Vantaggio per i trapiantati
- Svantaggio per maggiore suscettibilità alle
infezioni e alle recidive tumorali
36ALLOIMMUNIZZAZIONE
- Le trasfusioni possono determinare immunizzazione
verso Ag eritrocitari o leuco-piastrinici - Le piastrine esprimono sulla superficie Ag dei
sistemi HLA di classe I, Ag piastrino specifici e
Ag del sistema ABO - Refrattarietà alle piastrine in genere per Ab
anti-HLA-A, B - Emocomponenti leucodepleti
37SOVRACCARICO DI FERRO
- Ogni unità di emazie contiene circa 250 mg di
ferro - Pazienti politrasfusi (talassemie,
mielodisplasie) - Emosiderosi accumulo di ferro su cuore, fegato,
pancreas, sistema endocrino
38LA TERAPIA FERROCHELANTE-1
- Desferrioxamina (Desferal) somministrazione
parenterale 20-60 mg/kg - La modalità di somministrazione più efficace è
linfusione continua, lenta per e.v. o s.c. (8-10
ore di infusione in pompa) - Spesso lemosiderosi si accompagna ad un deficit
di vit. C riduzione dellefficacia del
trattamento - Effetti collaterali lesioni oculari, delludito,
simil-rachitismo
39LA TERAPIA FERROCHELANTE-2
- Nuovi ferrochelanti per os
- DEFERIPRONE (Ferriprox)
- Nella talassemia major se desferrioxamina è
controindicata - Monitorare gli indici epatici
- 25 mg/kg/peso x 3 /die (1 cpr 500 mg)
40EMOCOMPONENTI LEUCODEPLETI
- La leucodeplezione degli emocomponenti
previene - 1- lalloimmunizzazione (refrattarietà
piastrinica) - 2- le reazioni trasfusionali febbrili non
emolitiche (rilascio di citochine) - 3- le infezioni virali (CMV)
- Vengono usati appositi filtri al letto del
paziente o in laboratorio (pre-storage)
41EMOCOMPONENTI IRRADIATI - 1
- Per la prevenzione della GVHD (Graft Versus Host
Disease) associata a trasfusione di globuli rossi
concentrati e piastrine - Vengono allestiti irradiando lunità di globuli
rossi o di piastrine con una dose di raggi ? tale
da impedire la replicazione dei linfociti senza
alterare la funzionalità eritrocitaria e
piastrinica
42EMOCOMPONENTI IRRADIATI - 2
- Le indicazioni sono
- Trapianto di midollo osseo autologo a partire
dal 7 giorno prima della raccolta fino al III
mese dopo il trapianto - Trapianto di midollo osseo allogenico a partire
dallinizio del condizionamento fino al 6 mese
dopo il trapianto - Trasfusione intrauterina ed exanguino trasfusione
- Immunodeficienze congenite cellulo-mediate
43EMOCOMPONENTI (globuli rossi) LAVATI
- Le emazie lavate sono utilizzate per il
trattamento dei pazienti con ipersensibilità
verso le proteine plasmatiche (allergia), come i
soggetti con deficit di IgA - Possono essere indicate anche nella terapia
trasfusionale in epoca neonatale per ridurre la
somministrazione di anticoagulante, di K
extracellulare e di prodotti del metabolismo
cellulare - Si ottengono lavando lunità di globuli rossi
concentrati con soluzione fisiologica a 4C per
diminuire appunto il contenuto proteico
44EMOCOMPONENTI CRIOPRESERVATI
- Vengono utilizzate soluzioni criopreservanti a
base di diacilglicerolo - Per fare scorta di emocomponenti di gruppo raro
45LAUTOTRASFUSIONE - 1
-
- ? Tra le strategie per evitare, o almeno
limitare limpiego del sangue allogenico - ? In particolare viene utilizzato negli
interventi di chirurgia elettiva -
- Esistono tre forme
- 1- il PREDEPOSITO
- 2- lEMODILUIZIONE pre-operatoria
- 3- il RECUPERO OPERATORIO
46LAUTOTRASFUSIONE - 2
- 1- Il predeposito (donazione da parte del
paziente nelle settimane che precedono
lintervento chirurgico delle unità di
sangue/plasma necessarie) - Unica possibilità per chi ha un gruppo sanguigno
raro o - presenta anticorpi che rendono difficile
reperire - sangue compatibile
47LAUTOTRASFUSIONE - 3
- lemodiluizione isovolemica preoperatoria
(prelievo del sangue subito prima dellintervento
chirurgico e infusione di un volume uguale di
soluzioni colloidi o cristalloidi) - - Recupero intra e post operatorio (il sangue
viene recuperato con dispositivi idonei dal campo
operatorio e dai drenaggi per alcune ore dopo la
fine dellintervento, filtrato e poi reinfuso)
48LERITROPOIETINA
- E considerato un preparato ricombinante con
effetto anti-anemico per la sua capacità di
accelerare e incrementare la produzione di nuovi
eritrociti. Viene utilizzata - nel trattamento dellanemia associata ad
insufficienza renale - nel trattamento dellanemia e riduzione del
fabbisogno trasfusionale in pazienti oncologici
spt. se in chemioterapia - nel trattamento dellanemia in corso di
mielodisplasie
49LERITROPOIETINA E IL PAZIENTE CHIRURGICO
- LEritropoietina può essere usata per aumentare
la quantità di sangue autologo raccolto in
pazienti facenti parte di un programma di
predeposito candidati ad interventi elettivi di
chirurgia maggiore che richiedano un elevato
quantitativo di sangue o con valori di Hb lt 11
g/dl che di per sé non consentirebbero il
predeposito - Valutare sempre i depositi di ferro
dellorganismo (dosaggio ferritinemia)
50GLI EMODERIVATI
- Sono ricavati per frazionamento industriale del
plasma - I procedimenti adottati per la loro preparazione
e le tecniche di inattivazione virale impiegate
(trattamento al calore, con solvente-detergente..)
consentono di ottenere prodotti più sicuri
degli emocomponenti - Notevolmente concentrati e purificati permettono
di ottenere un risultato terapeutico
somministrando volumi ridotti di preparato e da
non rendere necessarie lesecuzione di prove di
compatibilità.
51INDICAZIONE ALLUSO DI ALBUMINA-1
- Patologie acute
- Shock emorragico o non emorragico
- ARDS dopo la normalizzazione della permeabilità
dei - capillari polmonari
- Interventi di chirurgia maggiore dopo la
normalizzazione - della volemia
- Interventi di cardiochirurgia può essere utile
se il paziente - è allergico ai colloidi sintetici
- Ustioni estese sconsigliata nelle prime 24 ore
- Trapianto dorgano può essere utile solo nel
postoperatorio - del trapianto di fegato
- Paracentesi 4 g di albumina/litro di liquido
ascitico estratto - Ittero neonatale grave
- Plasma-exchange
52INDICAZIONE ALLUSO DI ALBUMINA-2
- Patologie croniche
- Cirrosi epatica ascitica in pazienti con
- albumina lt 2,5 g/dl se non responsivi alla
terapia - diuretica somministrazione intraospedaliera di
- 12,5 g/die di albumina eventualmente seguita
da - 25 g /settimana come terapia domiciliare
- Sindrome nefrosica albumina solo nei pazienti
- con albuminemia lt 2,5 g/dl con ipovolemia e/o
- edema polmonare
53INDICAZIONI INAPPROPRIATE PER LALBUMINA
- Albuminemia gt 2,5 g/dl
- A scopo nutritivo
- Per accelerare la cicatrizzazione di ferite
- Ipoalbuminemie croniche in assenza di edemi e/o
ipotensione - Ischemia cerebrale (unica scelta le soluzioni
cristalloidi) - Dialisi
54LINEE GUIDA PER LUSO CORRETTO DELLATIII-1
- Per il difetto congenito di ATIII (indicazioni
raccomandate) - tromboembolia acuta
- trombosi refrattaria a terapia standard
- gravidanza, parto, aborto
- neonati
- profilassi perioperatoria in pazienti a rischio
di trombosi
55LINEE GUIDA PER LUSO CORRETTO DELLATIII-2
- Per il difetto acquisito di ATIII (indicazioni
parzialmente comprovate) - resistenza a terapia eparinica
- CID legata a sepsi, trauma, ustione, gravidanza
- Insufficienza epatica con CID
- Neonati figli di madre con difetto congenito
- Profilassi durante la terapia con L-asparaginasi
56LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL F. VIII
E F. IX
- Nome commerciale del Fattore VIII
- EMOCLOT (plasmaderivato)
- COGENATE (ricombinante)
- Indicazioni terapeutiche EMOFILIA A
- N.B. Per luso del F.VIII ricombinante
considerare - prima priorità pazienti mai precedentemente
trattati - seconda priorità pazienti già trattati con
plasmaderivati, ma esenti da infezioni virali
post-trasfusionali - terza priorità pazienti HIV positivi
- Nome commerciale del Fattore IX
- AIMAFIX plasmaderivato
- BENEFIX ricombinante
- Indicazioni terapeutiche EMOFILIA B
57LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL
F.VIII/F.von Willebrand
- Nome commerciale Haemate P
- Indicazioni terapeutiche Malattia da carenza di
F.di V.W. - N.B. La Desmopressina (DDAVP) dovrebbe essere
usata, quando possibile, in preferenza ai
prodotti plasmatici. Se DDAVP inefficace o
controindicata (malattia di tipo IIB) lHaemate P
costituisce il prodotto di scelta.
58LINEE GUIDA PER UN CORRETTO UTILIZZO DEL
COMPLESSO PROTROMBINICO
- Nome commerciale Uman Complex
- Indicazioni terapeutiche
- Utile per carenze congenite singole di fattori
del complesso protrombinico (F. II, FIX e
F.X). - Utile per carenze acquisite singole o multiple di
fattori del complesso protrombinico (epatopatie,
TAO)
59UTILIZZO DEL FATTORE SETTIMO ATTIVATO
- Nome commerciale NOVOSEVEN
- Indicazioni terapeutiche
- Deficit di fattore VII
- Tromboastenia di Glanzmann
- Emofilia congenita A o B con inibitore
- Emofilia acquisita
- Sindrome emorragica grave non gestibile
altrimenti