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Attivit

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Title: Attivit di Vigilanza - Cagliari 23/02/2001 Author: ARSIA Last modified by: Masimo Biagioni Created Date: 2/5/2001 11:31:32 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Transcript and Presenter's Notes

Title: Attivit


1
UNIVERSITA DI PISACentro Interdipartimentale
di Ricerche Agro-ambientali Enrico Avanzi
NORMATIVA / NOTIZIE TECNICHE IN MATERIA DI
COESISTENZATRA COLTIVAZIONI O.G.M. E NON
Intervento del dr. Riccardo Russu Dirigente ARSIA
del Settore Servizi agroambientali di vigilanza
e controllo Pisa, 23 gennaio 2006
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Direttiva del Consiglio n. 220 del
23/04/1990 Emissione deliberata nellambiente di
OGM Lo Stato membro è libero di scegliere la
forma ed i mezzi più idonei per lattuazione
dellatto comunitario. La direttiva detta norme
per lautorizzazione ad effettuare unemissione
nellambiente a scopi di ricerca o sviluppo di
OGM.Esclude lemissione di OGM per prodotti da
immettere sul mercato.
Decisione della Commissione n. 584 del 22/10/1993
e n. 730 del 04/11/1994 Criteri e procedure
semplificate per lemissione deliberata
nellambiente di piante OGM Detta norme per la
semplificazione delle autorizzazioni ed impone
agli Stati membri il rilascio dellautorizzazione
entro 15 giorni dalla notifica
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Direttiva n. 18 del 12/03/2001 Emissione
deliberata nellambiente di OGM che abroga la
Direttiva n. 220/1990
Obblighi generali (art. 4) Gli Stati membri, nel
rispetto del principio precauzionale, provvedono
affinché siano adottate tutte le misure atte ad
evitare effetti negativi sulla salute umana e
sullambiente che potrebbero derivare
dallemissione deliberata o dallimmissione in
commercio di OGM. Omissis Gli Stati membri
provvedono affinché lAutorità competente compia
ispezioni ed eventualmente adotti altre misure di
controllo per garantire losservanza della
presente Direttiva.
Etichettatura (art. 21) Gli Stati membri
adottano tutte le misure necessarie per garantire
che, in tutte le fasi dellimmissione in
commercio, letichettatura e limballaggio degli
OGM siano conformi ai requisiti specificati
nellautorizzazione
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa nazionale
D.Lgs. 8 luglio 2003 n. 224 in attuazione della
Direttiva n. 18 del 12/03/2001 concernente
lemissione deliberata nellambiente di OGM
  • Divieto di emissione deliberata o immissione sul
    mercato di OGM (art. 1)
  • Autorità nazionale competente (art. 2)
  • Autorizzazioni allimmissione deliberata di OGM
    (art. 21)
  • Monitoraggio e ricerca (art. 22)
  • Etichettatura (art. 24)
  • Pubblici registri (art. 30)
  • Attività di vigilanza (art. 32)
  • Sanzioni (artt. 35 - 36)

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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 Alimenti
e mangimi geneticamente modificati
  • Detta procedure per limmissione sul mercato di
    alimenti e mangimi G.M.
  • Obiettivi
  • Favorire la tutela della vita e della salute
    umana, del benessere degli animali,
  • dellambiente in relazione agli alimenti e
    mangimi G.M.
  • Istituire un regime di autorizzazione e
    vigilanza degli alimenti e mangimi G.M.
  • Stabilire norme per letichettatura degli
    alimenti e dei mangimi G.M.

Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 Alimenti
e mangimi geneticamente modificati
  • Autorizzazione e vigilanza
  • Nessuno può immettere in commercio un OGM
    destinato allalimentazione umana,
  • ad eccezione degli alimenti per i quali sia
    stata rilasciata unautorizzazione.
  • La domanda di autorizzazione deve essere
    indirizzata allAutorità Nazionale
  • competente di uno Stato membro.
  • LAutorità nazionale informa lAutorità europea
    per la Sicurezza alimentare.
  • LAutorità nazionale per la Sicurezza alimentare
    avvisa gli altri Stati membri e
  • mette a disposizione del pubblico il dossier
    della domanda di autorizzazione.

Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 Alimenti
e mangimi geneticamente modificati
  • Domanda di autorizzazione
  • Contiene
  • Nome ed indirizzo del richiedente
  • Denominazione dellalimento e la sua
    trasformazione
  • Informazioni sulla biosicurezza (Protocollo di
    Cartagena)
  • Metodo di produzione o fabbricazione
  • Copia di studi e/o analisi effettuati e
    informazioni sullalimento modificato
  • Proposta per letichettatura

Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 Alimenti
e mangimi geneticamente modificati
Autorizzazione Entro 3 mesi dal Parere
dellAutorità, la Commissione UE sottopone la
domanda al Comitato Permanente per la Catena
Alimentare e la Salute degli Animali per un
parere e rilascia o non rilascia
lautorizzazione. Lautorizzazione è valida 10
anni e può essere rinnovata per periodi decennali.
Etichettatura Si applica per gli alimenti che
contengono materiale OGM in misura superiore allo
0,9.
Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 Alimenti
e mangimi geneticamente modificati
  • Laboratorio Comunitario di riferimento
  • E il Centro Comune di Ricerca della Commissione.
  • Detto Centro è assistito da un Consorzio di
    Laboratori nazionali di riferimento denominato
    Rete Europea di Laboratori per gli OGM.
  • Il Laboratorio Comunitario di riferimento è in
    particolare responsabile dei seguenti aspetti
  • ricevimento., preparazione, immagazzinamento,
    mantenimento e distribuzione ai laboratori
    nazionali di
  • riferimento degli appropriati campioni di
    controllo positivi e negativi,
  • test e convalida del metodo di rilevazione,
    compresi il campionamento e lidentificazione
    dellevento di
  • trasformazione e, se del caso, rilevazione e
    identificazione dellevento di trasformazione
    nellalimento o
  • nel mangime,
  • valutazione dei dati forniti dal richiedente
    lautorizzazione a immettere in commercio
    lalimento o il
  • mangime per verificare e convalidare il metodo
    di campionamento e rilevazione,
  • presentazione di relazioni valutative complete
    allAutorità.
  • Il Laboratorio Comunitario di riferimento
    partecipa alla risoluzione delle controversie tra
    gli Stati membri in relazione ai risultati delle
    mansioni indicate nel presente allegato.

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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1830 del 22/09/2003 Tracciabil
ità ed etichettatura di OGM Tracciabilità di
alimenti e mangimi ottenuti da OGM
  • Tracciabilità
  • Nella fase di immissione in commercio di un
    prodotto contenente OGM, o da esso costituito,
    gli operatori assicurano al cliente finale le
    seguenti informazioni per iscritto
  • Indicazioni che il prodotto contiene OGM
  • Indicazione degli identificatori

Etichettatura Per i prodotti preconfezionati e
non, contenenti OGM o da essi costituiti,
letichetta deve contenere la seguente
dicitura QUESTO PRODOTTO CONTIENE
OGM Oppure QUESTO PRODOTTO CONTIENE (nome
Organismo/i) GENETICAMENTE MODIFICATO/I
Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa europea
Regolamento CE n. 1830 del 22/09/2003 Tracciabil
ità ed etichettatura di OGM Tracciabilità di
alimenti e mangimi ottenuti da OGM
Soglie di tolleranza 0,9 per OGM
autorizzati 0,5 per OGM non autorizzati ma
valutati sicuri Tolleranza 0 per OGM non
autorizzati e non sicuri
Segue tabella ?
12
Specie vegetali OGM autorizzate in UE
Paese richiedente OGM Titolare del brevetto Modifiche apportate Destinazione duso
Francia Mais Bt 11 Novartis Resistente insetti Coltivazione/alimentazione
Francia Mais Monsanto 809 Pioneer Hi breal Resistente insetti Coltivazione/alimentazione
Francia Mais Monsanto 810 Monsanto Resistente insetti Coltivazione/alimentazione
Francia Mais T25 AgrEvo Tolleranza erbicida Coltivazione/alimentazione
Francia Mais Bt-176 CIBA-GEIGY Novartis Resistente insetti Coltivazione/alimentazione
Spagna Cotone 531 Monsanto - Europe Resistente insetti Coltivazione/alimentazione animale
Spagna Cotone 1445 Monsanto - Europe Tolleranza erbicida Coltivazione/alimentazione animale e umana
Germania Colza (Falcon GS40/90pHoe6/az) Hoechst schering AgrEvo Tolleranza erbicida Coltivazione/alimentazione animale e umana
Germania Colza Liberator pHoet/Az182 Hoechst AgrEvo Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Gran Bretagna Colza Topas 19/2 AgrEvo Tolleranza erbicida Importazione/Alimentazione umana
Gran Bretagna Colza (MS1/RF1) Plant Genetic System Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Gran Bretagna Colza (MS1/RF2) Plant Genetic System Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Gran Bretagna Colza (GT73) Monsanto Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Belgio Colza MS8/RF3 Plant Genetic System Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Belgio Soia GTS40/3/2 Monsanto Tolleranza erbicida resistente insetti Alimentazione umana
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Specie vegetali OGM non autorizzate in UE
valutate positivamente dai Comitati scientifici
Paese richiedente OGM Titolare del brevetto Modifiche apportate Destinazione duso
Olanda Mais BT11 Syngenta Resistenza insetti Alimentazione umana
Olanda Mais GA21 Monsanto Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Olanda Mais NK603 Monsanto Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Francia Mais BT11 Syngenta Seeds SAS Resistenza insetti Alimentazione umana
Danimarca Barbabietola da zucchero Roundup Ready Sugar Beat Monsanto Tolleranza erbicida Alimentazione umana
Svezia Patata Amylogene HB Resistenza antibiotico Produzione di amido
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa nazionale
Raccomandazione della Commissione agli Stati
Membri del 23 luglio 2003 Linee guida per lo
sviluppo di normative nazionali sulla coesistenza
di colture OGM e colture tradizionali
  • Fonti di commistione accidentale
  • - Dispersione del polline a distanze o - grandi
  • Mescolanza di colture durante la raccolta o
    nelle operazioni successive
  • Trasferimento di sementi dal raccolto al
    magazzino, ecc
  • Piante spontanee (dovute alle sementi che
    rimangono nel terreno)
  • Impurezza delle sementi

Coesistenza Possibilità per gli agricoltori di
praticare una scelta tra colture OGM, produzione
convenzionale e biologica, nel rispetto degli
obblighi regolamentari in materia di
etichettatura o standard di purezza.
La Commissione UE nella riunione del 5 marzo 2003
si è espressa a favore della soluzione che
lascerebbe agli Stati membri il compito di
elaborare ed attuare misure di gestione relative
alla coesistenza.
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa nazionale
L. n. 5 del 28/01/05 recante Disposizioni
urgenti per la coesistenza tra le colture
transgeniche, convenzionali e biologiche Art. 2
Salvaguardia dei principi di coesistenza Art. 4
Piano di coesistenza Art. 5 Responsabilità
dellimprenditore agricolo Art. 6
Sanzioni Art. 7 Valutazione, monitoraggio e
informazione sulla coesistenza
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Notifiche ricevute alla Commissione ai sensi
della Direttiva 98/34/EC
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Member State Notification Measure adopted
Austria Burgenland Carinthia Lower Austria Salzburg Styria Tyrol Vienna 2004/459/A2003/200/A2005/005/A2003/475/A2005/297/A2004/311/A2004/538/A yesyesyesyesyes
Denmark 2004/393/DK2004/546/DK yes
Germany 2004/133/DE2004/241/DE withdrawnyes
Luxembourg 2004/426/L
Portugal 2005/271/P
17
Firenze, 4 febbraio 2005
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
CARTA DELLE REGIONI
Impegno delle REGIONI a
  • Promuovere Piani specifici regionali
  • Proporre sanzioni per chi inquina e tassazione
    per costi della coesistenza
  • Effettuare la ricerca su OGM in massima
    sicurezza
  • Utilizzare sementi OGM free (tolleranza minima
    consentita non tolleranza 0,9)
  • Stipulare accordi internazionali di prodotti OGM
    free
  • Tutelare la biodiversità con iscrizione varietà
    e razze ai cataloghi di conservazione, non
    brevettabili
  • Rilasciare nuove autorizzazioni OGM anche in
    considerazione degli effetti positivi per i
    consumatori
  • Rafforzare la Rete delle Regioni e delle
    Autorità locali dEuropa

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CHARTER OF THE REGIONS AND LOCAL AUTHORITIES OF
EUROPE ON THE SUBJECT OF COEXISTENCE OF
GENETICALLY MODIFIED CROPS WITH TRADITIONAL AND
ORGANIC FARMINGCHARTE DES REGIONS ET DES
AUTORITES LOCALES DEUROPE SUR LA COEXISTENCE
ENTRE LES OGM ET LES CULTURES TRADITIONNELLES ET
BIOLOGIQUES






Regione Marche Provincia Autonoma di Bolzano/Südtirol Regione Lazio Regione Sardegna Regione Emilia-Romagna
Regione Umbria Regione Abruzzo Burgenland
Kärnten
Midi Pyrénées
Principato de Asturias Drama- Kavala-Xanthi ENAE Schleswig-Holstein
Mazovia Tyrol Franche-Comté Regione Molise Regione Piemonte Wien Isole Baleari










CHARTER OF THE REGIONS AND LOCAL AUTHORITIES OF
EUROPE ON THE SUBJECT OF COEXISTENCE OF
GENETICALLY MODIFIED CROPS WITH TRADITIONAL AND
ORGANIC FARMING CHARTE DES REGIONS ET DES
AUTORITES LOCALES DEUROPE SUR LA COEXISTENCE
ENTRE LES OGM ET LES CULTURES TRADITIONNELLES ET
BIOLOGIQUES
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
DOCUMENTO COESISTENZA
Rénnes, 30 Novembre 2005 I principi e le regole di coesistenza LA POSIZIONE DELLA RETE DELLE REGIONI E AUTORITÀ LOCALI DEUROPA SULLA COESISTENZA TRA OGM E AGRICOLTURA CONVENZIONALE E BIOLOGICA Le Regioni e le Autorità Locali dEuropa firmatarie della Carta sulla coesistenza tra OGM e colture convenzionali e biologiche, al fine di assicurare la coesistenza tra OGM, agricoltura convenzionale e agricoltura biologica a livello Locale, Regionale, Nazionale e Internazionale, considerando che l'assenza di contaminazione tra OGM, agricoltura convenzionale e agricoltura biologica deve essere garantita a livello Locale, Regionale, Nazionale, Europeo ed Internazionale la biodiversità naturale e agricola deve essere preservata a livello Locale, Regionale, Europeo ed Internazionale al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile nel rispetto dei principi enunciati nella Convenzione sulla Diversità Biologica (CDB) adottata a Rio de Janeiro nel giugno 1992 e ripresi nel Protocollo di Cartagena sulla prevenzione dei rischi biotecnologici adottati a Montreal nel gennaio 2000 in agricoltura la contaminazione non deve essere tollerata e devono essere introdotte rigorose regole in caso di contaminazione accidentale o tecnicamente inevitabile, senza tener conto della soglia dello 0,9 introdotta con il Regolamento CE 1829/03 Rivendicano il diritto a - Definire tipologie di territori dove sia vietata ogni coltivazione o allevamento di OGM (es riserve naturali, agricoltura biologica, produzione di qualità certificata DOP - IGP, ecc.) - Stabilire regole a livello regionale o locale per definire le aree in cui chi impiega OGM è obbligato a informare i vicini, conservando una prova documentale dellavvenuta comunicazione informare preventivamente le competenti Autorità Locali e/o Regionali della volontà di impiegare OGM - Definire ed adottare misure di prevenzione, quali fasce di separazione e zone di rispetto, al fine di evitare la contaminazione dellagricoltura biologica, convenzionale e certificata da parte di OGM - Individuare e precludere alla coltivazione di OGM aree in cui storicamente sono stati registrati eventi climatici particolari e/o eccezionali, a carattere ciclico e/o periodico, che potrebbero disperdere il materiale genetico OGM in modo incontrollabile - Obbligare chi subentra nella conduzione di un fondo in cui siano coltivati e/o allevati OGM a mantenere gli impegni assunti dal suo predecessore - Imporre a livello regionale un periodo di transizione per riconvertire aziende/zone GM in aziende/zone non GMO, da stabilire sulla base di precise indicazioni tecnico-scientifiche - Definire calendari regionali/locali di semina per le specie OGM, al fine di limitare la possibilità di contaminazione incrociata con le colture convenzionali e biologiche
Segue ?
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
DOCUMENTO COESISTENZA
- Modificare, dintesa con la Commissione Europea ed in accordo con gli Stati Membri, i disciplinari tecnici dei prodotti agro-alimentari protetti e valorizzati da un marchio di qualità (DOP, IGP, IGT), escludendo dai processi produttivi i vegetali e gli animali geneticamente modificati - Adottare percorsi formativi specifici per gli agricoltori che vogliono impiegare piante e/o animali GM - Istituire dei registri di coltivazione e dei sistemi per inventariare i mezzi di produzione (macchine, attrezzi e lavoratori) impiegati nella filiera di produzione di OGM, obbligando gli agricoltori ad adottarli ed aggiornali - Tenere completamente separata, tramite misure Locali e/o Regionali, la filiera di produzione OGM da quella non OGM - Definire, di concerto con la Commissione Europea, un meccanismo di tracciabilità per le piante GM e gli animali GM al fine di assicurare la trasparenza della filiera OGM - Istituire a livello Regionale, con il sostegno della Commissione Europea, dei sistemi di vigilanza e controllo, basati anche su tecnologie innovative (osservazioni satellitari, sistemi informatici di previsione, etc.) per verificare la presenza di OGM sul territorio poter applicare un sistema sanzionatorio adeguato al principio di chi inquina paga - Istituire un idoneo sistema sanzionatorio per dare piena attuazione al principio chi inquina paga. Pertanto chiedono alle Istituzioni Europee che i territori regionali siano individuati quali livello più appropriato per attuare e gestire le misure di coesistenza, modificando in tal senso il punto 2.1.5 della Raccomandazione CE 556/2003, considerando che le regole di coesistenza sono inapplicabili a livello aziendale o interaziendale, vista la dimensione media delle aziende agricole nei diversi Stati membri dellU.E. il livello regionale è il livello operativo più adeguato per attuare la coesistenza in cooperazione con tutti i soggetti interessati e nel rispetto del principio di trasparenza, come previsto dal punto 2.1.1 della Raccomandazione. siano definite delle linee guida che permettano lattuazione di una coesistenza sostenibile, tenendo conto dei parametri tecnici indispensabili alla salvaguardia della biodiversità della conferma dello zero tecnico quale soglia di tolleranza alla presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di OGM nelle sementi della trasparenza verso il consumatore nelle produzioni zootecniche che fanno uso di mangimi contenenti OGM di un equo indennizzo secondo il principio chi inquina paga di un regime sanzionatorio adeguato della necessità di una valutazione dellimpatto economico e dei costi aggiuntivi sostenuti per attuare la coesistenza.
21
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
SENTENZA del Tribunale della Corte di Giustizia
europea del 5 ottobre 2005 contro LAND
OBEROSTERREICH
La sentenza ha interessato il ricorso del Land
Oberosterreich contro la decisione della
Commissione europea del 2 settembre 2003, che ha
bocciato le disposizioni nazionali sul divieto
dimpiego di OGM sul territorio di tale
Regione. La Commissione, sentito il parere
dellEFSA, ha bloccato la moratoria stabilita con
Legge dell Oberosterreich, in quanto tale
decisione non era supportata da parere
tecnico-scientifico. Il Tribunale ha condannato
la Regione. Il Land Oberosterreich ha presentato
ricorso allAlta Corte di Giustizia, documentando
la moratoria con nuove prove scientifiche.
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • LR 53/2000 e suo regolamento attuativo

ARSIA
Coordinamento attività controllo OGM
ARSIA controllo sulle coltivazioni e produzioni
agricole
ARPAT controllo sullambiente e sulle sementi
ASL controllo sugli alimenti
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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Colture a controllo 2005
  • Mais
  • Soia
  • Pomodoro
  • Barbabietola
  • Patata

3 superficie media coltivata in Toscana
limitatamente ad alcune aree per mettere a punto
la metodologia di laboratorio
24
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Soggetti di supporto allARSIA
  • Centro Interdipartimentale di Biotecnologie
    di Interesse Agrario, Chimico e Industriale
    dellUniversità di Firenze (C.I.B.I.A.C.I.)
  • Gruppo scientifico coordinato dal Prof. M.
    Buiatti
  • Attrezzature necessarie per lesecuzione di tutta
    la parte analitica di ricerca di OGM
    (sequenziamento di controllo)
  • Per il 2005 anche messa a punto di un protocollo
    di analisi per PCR quantitativa su Pomodoro,
    Barbabietola e Patata (attualmente è possibile
    solo PCR qualitativa)

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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Il controllo si articola in
  • azienda con prelievo di campione vegetale
  • analisi molecolare del campione per la ricerca
  • di trasgeni

Visti gli ottimi risultati degli anni precedenti,
viene confermata la metodologia per il 2005
26
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Normativa regionale
Specie agrarie interessate allattività di
controllo
  • Mais (Zea Mais)
  • Soia (Glicine Max)
  • Colza (Brassica Natus)
  • Barbabietola da zucchero
  • (Beta Vulgaris)
  • Pomodoro
  • (Lycopersicon Esculentum)
  • Tabacco (Nicotiana Tabacum)
  • Patata (Solanum Tuberosum)
  • Crisantemo
  • (Chrysanthemum SPP)
  • Vite (Vitis Vinifera)

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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Verifica documentale
  • Sopralluogo visivo in campo
  • Prelievo campione vegetale
  • MAIS
  • SOIA
  • POMODORO

3 superficie media coltivata negli ultimi 3 anni
MAIS 727 ettari SOIA. 11
ettari POMODORO 75 ettari
  • ripartite in modo proporzionale fra le varie
    province a seconda della diffusione delle colture
  • nelle province stesse
  • Estrazione casuale e progressiva negli elenchi
    forniti da ARTEA (PAC seminativi) fino ad
  • arrivare al valore programmato

28
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
Per completare la messa a punto della metodica di
laboratorio
Sono individuate 8 aziende in altra zona della
Toscana a maggior diffusione per un totale di ha
47 Provincia di Arezzo
  • Barbabietola

Sono individuate 5 aziende in altra zona della
Toscana a maggior diffusione per un totale di ha
18 Provincia di Pisa
  • Patata

29
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Analisi biomolecolare dei campioni prelevati
  • PCR qualitativa laboratori
    ARSIA Capannori

In caso positivo ulteriore analisi con PCR
quantitativa (ARPAT) ed eventuale sequenziamento
di controllo (CIBIACI)
30
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Centro di Saggio OGM dellARSIA
  • Nel 2003 e 2004 iniziate sperimentazioni sul Mais
    con marcatori naturali non OGM per la valutazione
    del flusso genico e di inquinamento partendo da
    seme inquinamento accidentale noto
  • Per il 2005
  • Ulteriore prova mais per il flusso genico
    (determinazione distanze per la coesistenza)
  • Sperimentazione su mais progetto Piano OGM
    finanziata MIPAF con uso di mais OGM

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Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Controllo sugli Alimenti Servizio Sanitario
  • effettuato su n. 10 campioni a base di Soia e
    Mais (privilegiando alimenti per la prima
    infanzia)
  • Azienda USL 10 Centro di riferimento regionale
  • Laboratorio dellUnità Operativa di
    Biotossicologia
  • Analisi qualitative di screening e quantitative
    per Soia RR e Mais Bt 11 e Bt 176

32
Modulo Legislazione agroalimentare
CONTROLLI IN TOSCANA
Programma attività OGM 2005
  • Controllo dellambiente e prodotti sementieri
  • ARPAT
  • Definizione di un metodo analitico per analisi
    PCR quantitativa su pomodoro, barbabietola e
    patata
  • Campionamento sulle sementi, di cui n. 11
    campioni di Mais e n. 14 campioni di Soia
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