Title: Angina stabile
1Angina stabile
La Gestione della Sindrome Coronarica Acuta in
ambiente extraospedaliero
- Dott. Pietro Lo Verso
- Dirigente Medico U.O. MCAU del P.O. Ingrassia
di Palermo
20 giugno 2006 Palermo Aula Aziendale AUSL 6
2Definizione
- Langina stabile è una sindrome clinica
caratterizzata da disconfortal torace, alle
spalle, alle mandibole al dorso o alle braccia
tipicamente provocata dalla sforzo o dallo stress
psichico e che si risolve con il riposo o la
nitroglicerina. - Meno tipicamente il disconfort si può
localizzare alla regione epigastrica.
3Fisiopatologia
- Lischemia miocardica è causata dalla
sperequazione tra il flusso disponibile di sangue
e il consumo miocardio di O2
4- Lapporto miocardio di O2 è determinato dalla
saturazione arteriosa di O2 e lestrazione di O2,
che relativamente fissa in determinate
circostanze, ed il flusso coronario, che dipende
dalla sezione trasversa delle arterie coronarie
e dal tono arteriolare
5La cascata dellischemia è caratterizzata da una
sequenza di eventi, che conducono
- alterazioni metaboliche
- inadeguatezza della perfusione
- disfunzione regionale, cui segue disfunzione
globale sistolica e diastolica - anormalità elettrocardiografiche
- angina
6- Se invece la riduzione del diametro è superiore
al 50 si può avere ischemia nel momento in cui
il flusso sanguigno diviene inadeguato a supplire
alle richieste metaboliche durante lesercizio o
lo stress
7- La resistenza della stenosi cambia relativamente
poco con modesti gradi di stenosi ma aumenta
notevolmente in presenza di stenosi severe
arrivando a triplicarsi con stenosi tra l 80 ed
il 90.
8Per simili gradi di stenosi la soglia di ischemia
è influenzata da altri fattori comprendenti
- il grado di sviluppo del circolo collaterale
- il grado di distribuzione transmurale della
perfusione miocardica (dal più vulnerabile
subendocardio al subepicardio) - il tono vascolare
- laggregazione piastrinica
9- La variabilità dei sintomi è dovuta ad un
variabile grado di vasocostrizione a livello
della stenosi critica (stenosi dinamica) e/o a
livello delle coronarie distali dipendendo da
fattori come la temperatura ambientale, lo stress
mentale e fattori neuro-ormonali. - In un numero notevole di pazienti langina può
occasionalmente presentarsi anche a riposo. - I pazienti con angina stabile sono a rischio di
sviluppare una sindrome coronaria acuta.
10EPIDEMIOLOGIANei paesi dellEuropa occidentale
la prevalenza sembra essere la seguente
- 0,1 in donne tra i 45 e i 54 anni
- 10-15 in donne tra i 65 e 74 anni
- 2-5 in uomini tra i 45 e i 54 anni
- 10-20 in uomini tra i 65 e i 74 anni
Quindi per milione 20.000-40.000 soggetti
soffrono di angina.
11- Nelle ultime decadi si è assistito ad una
riduzione della prevalenza della angina, che bene
si associa ai risultati dello studio MONICA, che
ha messo in evidenza una riduzione della
mortalità per malattie cardiovascolari. - Ma se è vero che cambiamenti di stile di vita e
allontanamento dai fattori di rischio hanno fatto
si che un minor numero di soggetti sviluppasse
unangina, quelli già colpiti da questa patologia
vivono più a lungo, inoltre la nostra
sensibilità diagnostica è migliorata (con
contemporaneo incremento di una più alta
prevalenza di diagnosi di cardiopatia ischemica)
per cui in conclusione la prevalenza dellangina
non appare ancora sostanzialmente modificata.
12(No Transcript)
13(No Transcript)
14(No Transcript)
15DIAGNOSI E PROGNOSI
- Abbiamo cominciato con la descrizione dei sintomi
tipici dellangina perché la storia clinica
rimane lelemento fondamentale per la diagnosi di
questa malattia - Infatti è possibile porre una tale diagnosi con
molta verosimiglianza soltanto sulla base
dellanamnesi anche se lesame fisico ed i tests
oggettivi saranno necessari per confermare la
diagnosi e stabilire la severità della malattia.
16- In pratica molti accertamenti diagnostici e
prognostici vengono condotti in tandem e molte
delle indagini adoperate per la diagnosi offrono
contemporaneamente delle informazioni
prognostiche.
17Algoritmo valutazione iniziale dei pazienti con
sintomi di angina (1 di 2)
18Algoritmo valutazione iniziale dei pazienti con
sintomi di angina (2 di 2)
191 di 2
202 di 2
21ESAMI DI LABORATORIO
- assetto lipidico
- glicemia
- Etc
22RX TORACE
- in pazienti con sospetto scompenso cardiaco
(livello di evidenza C) - In pazienti con evidenza clinica di malattia
polmonare significativa (livello di evidenza
B)
23INDICAZIONI ALLESECUZIONE DELLECG A RIPOSO
NELLA DIAGNOSI DI ANGINA
- Classe1 (in tutti i pazienti)
- ECG a riposo in assenza di disturbi (livello di
evidenza C) - ECG a riposo in presenza di disturbo (livello di
evidenza B)
24INDICAZIONI PER ECG DA SFORZO NELLA DIAGNOSI
INIZIALE DI AC
- Classe 1
- 1) Pazienti con angina e probabilità pre-test
medio-alte basata sulletà, il sesso, i sintomi a
meno che non sia in grado di svolgere lo sforzo o
presenti delle modificazioni dellecg che lo
rendono non valutabile - Classe IIb
- 1) Pazienti con depressione del tratto ST pari o
maggiore di 1 mm nellecg di base o che assumono
digossina (livello di evidenza B) - 2)Pazienti con probabilità pre-test bassa sulla
base di età, sesso e sintomi (livello di evidenza
B)
25Indicazioni per luso di Stress-test con imaging
- Classe 1
- 1) pazienti con alterazioni allecg di base, BBS,
Depressione del tratto ST maggiore di 1mm, ritmo
sinusale o WPW , che impediscono unaccurata
interpretazione dellecg durante stress (livello
di evidenza b) - 2) pazienti con ecg da sforzo non-conclusive, ma
buona tolleranza allo sforzo, che non hanno
elevata probabilità di avere una malattia
coronarica significativa e nei quali la diagnosi
è ancora dubbia (livello di evidenza b) - Classe IIa
- 1) pazienti con precedente rivascolarizzazione in
cui è importante la localizzazione dellischemia
(livello di evidenza b) - 2) Come alternativa allecg da sforzo dove ciò è
possibile per facilità, costi, disponibilità di
personale (livello di evidenza b) - 3) come alternativa allecg da sforzo nei
pazienti con bassa probabilità pre-test di
malattia ad esempio donne con dolore atipico
(livello di evidenza b) - 4) per stabilire la severità funzionale di
lesioni di grado intermedio presenti alla CVG
(livello di evidenza C) - 5) per pianificare la rivascolarizzazione in
pazienti, che sono già sottoposti a CVG (livello
di evidenza b)
26(No Transcript)
27ECOCARDIOGRAFIA DI BASE
- Classe1
- 1) pazienti con auscultazione anomala che faccia
sospettare una valvulopatia o una miocardiopatia
ipertrofica. (livello di evidenza b) - 2) pazienti con sospetta insufficienza cardiaca.
(livello di evidenza b) - 3) pazienti con precedente IMA (livello di
evidenza b) - 4) pazienti con BBS, onde Q o altre significative
variazioni patologiche dellecg, compreso
lESA(livello di evidenza C)
28Indicazioni alla Coronarografia
- Classe1
- 1) Severa angina stabile (Classe 3 o più della
CCSS) con unalta probabilità pre-test di
malattia particolarmente se i sintomi non
rispondono adeguatamente alla terapia medica
(livello di evidenza b) - 2) Sopravvissuti ad arresto cardiaco (livello di
evidenza b) - 3) Pazienti con aritmie ventricolari severe
(livello di evidenza b) - 4) Pazienti già sottoposti a rivascolarizzazione,
che presentano una precoce ripresa di angina
moderata o severa (livello di evidenza C) - Classe IIa
- 1) Pazienti con diagnosi non definitiva o con
risultati in contrasto come risultato di
differenti test non invasivi a rischio
intermedio-alto di coronaropatia (livello di
evidenza C) - 2) Pazienti ad alto rischio di restenosi dopo
angioplastica, se questa è stata eseguita in una
sede prognosticamente importante (livello di
evidenza C)
29CLINICA
STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA
- Classe 1
- 1) Storia clinica ed esame fisico dettagliato
comprendente una completa descrizione dei
sintomi, quantificazione della limitazione
funzionale, storia medica passata, profilo del
rischio cardiovascolare (livello di evidenza b) - 2) Ecg a riposo in tutti i pazienti.
30TEST DA SFORZO
STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA
- Classe 1
- 1) Tutti i pazienti senza significative
alterazioni a riposo dellecg vanno sottoposti ad
una valutazione iniziale (livello di evidenza b) - 2) Pazienti con AS dopo significativa
modificazione del livello dei sintomi (livello
di evidenza C). - Classe IIa
- 1) Pazienti dopo rivascolarizzazione con
significativo deterioramento del quadro clinico
(livello di evidenza B)
31TEST DA SFORZO CON PERFUSIONE ED ECOGRAFIA
STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA
- Classe 1
- 1) Pazienti con alterazioni dellecg a riposo
BBS, sottoslivellamento del tratto ST maggiore di
1 mm, ritmo da PM o WPW, che impedisce
unaccurata interpretazione delle eventuali
modifiche dellecg (livello di evidenza C). - 2) Pazienti con test da sforzo non dirimente, ma
con probabilità di malattia intermedio-alto
(livello di evidenza b) - Classe IIa
- 1) Pazienti sottoposti a rivascolarizzazione che
presentano deterioramento dei sintomi. - 2) Come alternativa al semplice ecg da sforzo
quando la situazione lo consente(livello di
evidenza b)
32STRESS FARMACOLOGICO(ECOGRAFIA O SCINTIGRAFIA)
STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA
- Classe 1
- Pazienti che non sono in grado di eseguire uno
sforzo
33INDICAZIONI ALLA STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA
MEDIANTE VALUTAZIONE DELLFE CON ECOCARDIOGRAFIA
NELLA AS
Stratificazione prognostica sulla base dellEF
- Classe1
- 1) Ecocardiografia a riposo nei pazienti con
pregresso IMA, segni e sintomi di insufficienza
cardiaca, o presenza di alterazioni nellecg a
riposo (livello di evidenza b) - 2) Ecocardiografia a riposo nei pazienti con
ipertensione arteriosa (livello di evidenza b) - 3) Ecocardiografia a riposo in pazienti con
diabete
34 STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA MEDIANTE
CORONAROGRAFIA IN PAZIENTI CON AS
Stratificazione prognostica sulla base dellEF
- Classe1
- 1) Pazienti considerati ad alto rischio con
cattiva prognosi sulla base dei risultati dei
test non invasivi pur in presenza di di angina
lieve o moderata. (livello di evidenza b) - 2) Angina stabile severa particolarmente se i
sintomi rispondo in modo insufficiente alla
terapia medica (livello di evidenza b) - 3) Angina stabile in pazienti che dovrebbero
sottoporsi a chirurgia maggiore non cardiaca
(soprattutto vascolare (riparazione di aneurisma
aortico, bypass femorale, endoarterectomia
carotidea) che ai test non invasivi hanno
mostrato un quadro di rischio intermedio-alto.
(livello di evidenza b) - Classe IIa
- 1) Pazienti con diagnosi non chiara ai vari test
non invasivi (livello di evidenza C) - 2) Pazienti con alto rischio di restenosi dopo
angioplastica, se il sito dove langioplastica è
stata eseguita è prognosticamente importante.
(livello di evidenza C)
35Il trattamento è di due tipi
TRATTAMENTO
- Rivascolarizzazione chirurgica o interventistica
- Trattamento farmacologico
36Gli scopi del trattamento farmacologico sono
sostanzialmente due
TRATTAMENTO
- Migliorare la prognosi prevenendo linfarto e la
morte - Ridurre o eliminare i sintomi
371. Gli sforzi in questo caso sono principalmente
diretti a ridurre la trombosi acuta e lo
sviluppo di disfunzione ventricolare. Questi
fini sono raggiunti attraverso interventi sullo
stile di vita e farmacologici
TRATTAMENTO
- a) cercando di ridurre la progressione della
placca - b) cercando di stabilizzare la placca, riducendo
linfiammazione e preservando la funzione
endoteliale ed infine prevenendo la trombosi se è
presente una disfunzione endoteliale o si
verifica la rottura della placca.
382. le modifiche dello stile di vita, i farmaci e
la rivascolarizzazione hanno tutti lo scopo di
ridurre al minimo i sintomi o addirittura di
farli regredire del tutto.
TRATTAMENTO
39TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
- Lo scopo di questa terapia è quello di migliorare
la qualità della vita riducendo la severità dei
sintomi e/o la frequenza degli stessi e
migliorando la prognosi.
40TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
- Occorre tenere presente che la prognosi dei
pazienti con angina stabile è spesso benigna e
che la terapia farmacologia è una valida
alternativa alle terapie interventistiche nel
trattamento della maggior parte di questi
pazienti ed è associata ad un minor numero di
effetti collaterali rispetto alla PCI ed alla
CABG nel primo anno di follow-up dello studio
MASS-II. - Un trattamento invasivo va riservato ai pazienti
in cui con la terapia medica si ottiene uno
scadente controllo dei sintomi. - Il livello della terapia preventiva farmacologia
va commisurato al rischio del singolo paziente
tenendo a mente, come già detto il rischio
relativamente basso di molti pazienti con angina
stabile.
41Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
Farmaci antitrombotici
- La terapia antitrombotica è indicata nei pazienti
con AS dato il favorevole rapporto tra i benefici
ed i rischi. - Laspirina a basse dosi è il farmaco di scelta
nella grande maggioranza dei casi - Il clopridogrel lo si può prendere in
considerazione in alcune circostanze.
42Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
Aspirina a basse dosi
- Laspirina rimane la pietra miliare della
prevenzione farmacologia della trombosi
arteriosa. - Il dosaggio terapeutico oscilla tra i 75 ed i 150
mg. - Gli effetti lesivi gastrointestinali aumentano
con laumentare della dose. - Comunque va ricordato che al dosaggio pari o
superiore a 75 mg al di il rischio assoluto di
unemorragia intracranica è inferiore ad 1 per
mille pazienti per anno di trattamento. Non vi è
con laumento della dose un incremento dei rischi
di emorragia intracranica quindi tenendo presente
che nei pazienti con malattia vascolare
aterosclerotica la principale causa di ictus è
quella ischemica occorre ottimizzare il dosaggio
dellaspirina facendo un bilancio tra il dosaggio
terapeutico e gli effetti collaterali
gastro-intestinali in corso di terapia cronica.
43Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
- Come si sa i COX-2 inibiscono la produzione di
prostacicline, che hanno effetto vasodilatatorio
e inibente le piastrine. - Questi farmaci hanno dimostrato di possedere la
tendenza a determinare un aumento della
pressione, unaccelerazione dellaterogenesi ed
un effetto favorente la rottura della placca. - Per tali motivi essi devono essere evitati nei
pazienti con angina stabile. - Per quanto concerne gli antinfiammatori non
steroidei certamente vanno evitati,negli stessi
pazienti libuprofene ed il naprossene, mentre il
diclofenac può essere adoperato in concomitanza
con laspirina.
44Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
CLOPIDOGREL E TICLOPIDINA
- Essi agiscono hanno degli effetti antitrombotici
simili a quelli dellaspirina. - Il primo ha meno effetti collaterali rispetto al
secondo tra cui la neutropenia e la
piastrinopenia - Soprattutto il primo è molto più costoso
dellaspirina, ma devono essere presi in
considerazione nei pazienti con intolleranza
allaspirina e rischio significativo di trombosi
arteriosa. - Come sappiamo se ne fa un uso combinato in alcune
patologie coronariche ma nellAS il suo uso allo
stato attuale non è giustificato.
45Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
TERAPIA ANTIAGGREGANTE IN PAZIENTI CON
INTOLLERANZA GASTRICA ALLASPIRINA
- Il clopidogrel può essere unalternativa come
farmaco antiaggregante dato che non ha effetto
diretto sulla mucosa gastrica e provoca meno
effetti dispeptici. - Tuttavia qualunque antiaggregante può favorire
emorragie gastrointestinali - Studi recenti hanno dimostrato tuttavia che luso
di farmaci che inibiscono la secrezione ga strica
e la eradicazione dellHelicobacter Pilori
forniscono buoni risultati nel migliorare la
tolleranza allaspirina o addirittura sono da
preferire al passaggio al clopidogrel.
46Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
DIPIRIDAMOLO E ANTICOAGULANTI
- Il dipiridamolo ha uno scarso potere
anti-aggregante ed inoltre può determinare
fenomeni di furto. - Gli anticoagulanti non sono indicati nellAS a
meno che non siano presenti altri problemi come
la FA
47Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
RESISTENZA ALLASPIRINA
- Questa come la resistenza al clopidogrel sono
aree di notevole interesse, ma attualmente non si
hanno notizie certe.
48FARMACI IPOLIPEMIZZANTI
- Il trattamento con statine riduce il rischio di
complicanze aterosclerotiche cardiovascolari sia
come prevenzione primaria che secondaria. - Nei suddetti pazienti sia la pravastatina che la
simvastatina riduce del 30 lincidenza di
compliacanze cardiovascolari rilevanti. - Anche sottogruppi di pazienti ad alto rischio
come i diabetici ed i pazienti di età superiore
ai 70 anni con problemi cardiovascolari traggono
beneficio dalla terapia con simili farmaci. - Nei pazienti diabetici senza problemi
cardiovascolari il trattamento, come prevenzione
primaria, con 40 mg di simvastatina o 10 mg di
atorvastatina ha dimostrato un effetto benefico
nei confronti degli eventi cardiovascolari
maggiori. - Lo stesso risultato si è ottenuto nel trial
ASCOTT-LLA nella prevenzione della cardiopatia
ischemica in pazienti ipertesi trattati con
atorvastatina. - Nessun Trial è stato eseguito specificatamente su
pazienti affetti da AS, ma nei Trial citati
questi erano presenti in larga quantità. - Occorre sottolineare che che il meccanismo di
azione delle statine non si limita alla
inibizione della sintesi del colesterolo, ma esse
riduco il rischio cardiovascolare anche perché
dotate di attività antiaggregante ed
antinfiammatoria.
49FARMACI IPOLIPEMIZZANTI
- Il trattamento con statine è associato a scarsi
effetti collaterali possono verificarsi danni
muscolari (sintomi,elevazione del CPK e raramente
rabdomiolisi) inoltre dovrebbero essere
monitorizzati gli enzimi epatici prima di
iniziare la terapia. - I disturbi gastrointestinali possono limitare il
dosaggio. - Se questi farmaci sono mal tollerati ad alte dosi
o malgrado lelevata posologia non si riesce a
raggiungere un buon controllo del colesterolo è
necessario ridurne la dose ed associare farmaci
che riducano lassorbimento del colesterolo. - Non abbiamo a disposizione ancora dati di rilievo
sulleffetto che questa associazione da sulla
mortalità e sulla morbilità
50(No Transcript)
51(No Transcript)
52Terapia avente lo scopo di migliorare la prognosi
ACE-INIBITORI
- Vari Trias di dimensioni più o meno grandi, con
molecole diverse, con pazienti a diverso rischio
sono stati eseguiti di recente (EUROPA, HOPE,
PEACE, QUASAR, QUO VADIS) i risultati ottenuti
non mettono in evidenza un quadro chiarissimo
sullazione di questo tipo di farmaci nella
cardiopatia ischemica - LHOPE (ramipril) e lEUROPA (perindopril) hanno
dimostrato una riduzione significativa del
rischio (infarto, morte), circa del 20 a
differenza di quanto è avvenuto nello studio
PEACE. - Gli Studi QUASAR e QUO VADIS, molto più piccoli,
hanno fornito risultati tra loro discordanti.
(quinapril)
53Farmaci volti a ridurre o eliminare i sintomi
BETA-BLOCCANTI, CALCIO-ANTAGONISTI E NITRATI
- I Beta-bloccanti sono una famiglia eterogenea di
farmaci. - Le linee-guida correnti non privilegiano nessun
farmaco specifico, dato che nella pratica clinica
essi appaiono tutti egualmente efficaci
nellangina-pectoris. - In verità sono stati eseguiti soltanto pochi
trials, piccoli e di breve durata, in cui erano
arruolati 1986 pazienti, che non avevano avuto
infarto e non erano ipertesi, nei quali venivano
confrontati i beta-bloccanti con altri farmaci
anti-anginosi. - Unanalisi dettagliata eseguita dallAHA/ACC
guidelines tra leffetto antianginoso dei
beta-bloccanti vs calcio-antagonisti non dimostra
che un gruppo di farmaci sia superiore allaltro
nellangina. - Gli effetti collaterali dei beta-bloccanti sono
noti - riduzione del 15 del lavoro massimo eseguibile
- impotenza vera (rara)
- disfunzione erettile (25)
54Farmaci volti a ridurre o eliminare i sintomi
I CALCIOANTAGONISTI
- Devono essere evitati i diidropiridinici a breve
durata di azione in quanto possono aumentare il
rischio di eventi avversi. - Quelli a lunga durata di azione sono efficaci nel
migliorare la sintomatologia. - La loro contemporanea somministrazione con i
bete-bloccanti può consentire un lieve ulteriore
incremento delleffetto antianginoso.
55Farmaci volti a ridurre o eliminare i sintomi
NITRATI
- Nitrati a breve durata di azione
- La nitroglicerina nelle sue formulazioni ad
azione rapida è utile sia negli attacchi di
angina che come profilassi. - La tolleranza ai nitrati annulla leffetto della
TNG a rapida azione e quindi va evitata. - Un sovradosaggio di questi farmaci può provocare
ipotensione ortostatica ed attivazione riflessa
del sistema simpatico con conseguente tachicardia
e angina paradossa. - Nitrati a lunga durata di azione
- Essi posseggono un effetto benefico sulla
sintomatologia, ma fino ad ora non vi sono studi
che dimostrano un effetto positivo sulla
prognosi. - E nota a tutti la necessità della finestra
terapeutica per evitare che si instauri la
tolleranza.
56Farmaci volti a ridurre o eliminare i sintomi
TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA
- I trias recenti randomizzati hanno portato alla
conclusione che nel campo della prevenzione sia
primaria che secondaria tale terapia non
determina alcun vantaggio,anzi è possibile che
possa determinare degli effetti negativi. - Pertanto nelle donne con coronaropatia dimostrata
non vi è indicazione ad una terapia estrogenica
nel periodo post-menopausale a meno che essi non
vengano prescritti per altre ben stabilite
indicazioni e non sono disponibili terapie
alternative
57(No Transcript)
58(No Transcript)
59RIVASCOLARIZZAZIONE MIOCARDICA
- Sono due gli approcci fondamentali di
rivascola-rizzazione per il trattamento dellAC - langioplastica e il by-pass coronarico.
- Entrambe le metodiche stanno facendo grandi passi
in avanti con la chirurgia a invasività ridotta,
la chirurgia a cuore battente e gli stents
medicati. - Come nel caso della terapia medica gli scopi
della rivascolarizzazione sono sostanzialmente
due - migliorare la sopravvivenza e ridurre la
incidenza di IMA - ridurre o eliminare i sintomi.
- Nel processo decisionale sono due gli elementi
guida - il rischio del paziente
- la sua qualità di vita.
60Indicazioni alla rivascolarizzazione
- In generale i pazienti che hanno avuto
lindicazione alla CVG e nei quali sono state
scoperte delle stenosi critiche sono dei
potenziali candidati alla rivascolarizzazione. - Sono potenzialmente eleggibili alla
rivascolarizzazione i pazienti - nei quali la terapia medica non controlla i
sintomi in maniera che il paziente ritiene
soddisfacente. - In quelli in cui i tests non invasivi avevano
messo in evidenza unampia area di miocardio a
rischio - Vi è unelevata probabilità di successo ed un
rischio accettabile. - Il paziente preferisce lintervento allapproccio
medico
611 di 2
622 di 2
63(No Transcript)
64(No Transcript)
65(No Transcript)
66(No Transcript)
67(No Transcript)