Title: La gestione della classe plurilingue: spunti di linguistica acquisizionale
1La gestione della classe plurilingue spunti di
linguistica acquisizionale
- Simone Casini, Francesca Gallina
- Università per Stranieri di Siena
- 17 Marzo 2010
2Obiettivi
- attuale condizione di contatto linguistico
presente nelle società contemporanee e nella
scuola vista come luogo paradigmatico del
contatto - gestione del contatto in relazione
allinsegnamento / apprendimento dellitaliano L2
3Parole chiave
- Scuola
- Multilinguismo / Plurilinguismo nella scuola come
fattore storico - Multilinguismo / Plurilinguismo nella scuola
(anni 2000) - italiano, dialetti, italiano L2, lingue (di
origine)
4In Italia
- 4.329.000 immigrati, tra il 6,5-7,2 della
popolazione - 862.453 minori, di cui circa 628.937nel sistema
scolastico, - 7 della popolazione scolastica di cittadinanza
non italiana - Processi migratori sempre più stanziali
- (Caritas, 2009)
5Caritas (2009 3)
- Si tratta di alunni stranieri per modo di dire,
perché quasi 4 su 10 (37) sono nati in Italia e
di questo Paese si considerano cittadini. - Per costoro la lingua, spesso invocata come
motivo di separazione, non costituisce un
ostacolo e così potrebbe essere anche per i
ragazzi ricongiunti nel corso dellanno, a
condizione di potenziare le misure di sostegno
per lapprendimento dellitaliano.
6Straniero / immigrato /cittadino non italiano
- Ambiguità nella definizione di
- alunni di cittadinanza non italiana
- (MIUR, 2007-2008)
- straniero / immigrato (ISTAT, 2004, 2009)
7Dati quantitativi
- nellanno scolastico 1995/96 si contavano circa
50.000 presenze - nellanno scolastico 2007-2008 6,4 del totale
degli alunni corrispondenti a 574.133 unità, nel
2006-2007 erano 5,6 (501.494) - circa il 40 nella scuola primaria
- in Emilia Romagna, Umbria, Lombardia e Veneto
rappresentano più del 10 della popolazione
scolastica regionale. - (MPI, 2008, Gli alunni stranieri nel sistema
scolastico italiano 2007-2008, Luglio 2008 - MIUR, 2009, Alunni con cittadinanza non italiana,
aprile 2009)
8 Analisi delle condizioni e dei modi del
contatto tra gruppi con identità, culture, lingue
diverse. Ipotesi della creazione di uno spazio
linguistico, caratterizzato da dinamiche
complesse. Si tratta di unarea di non confine
in cui le identità, le culture e le lingue si
ristrutturano per mezzo di un processo di
negoziazione che coinvolge ciascun locutore, sia
esso nativo sia esso non nativo.
9 Nel caso italiano, le peculiarità dello spazio
linguistico fanno sì che le forme del contatto si
possano evidenziare strutturate per livelli
allinterno dei quali trova spazio anche
litaliano che per i circa 4 milioni di persone
di origine straniera e per i loro figli crea un
territorio di confine e di contatto che rende
possibili intricate sovrapposizioni, scambi,
interferenze che costituiscono le risorse
espressive e, soprattutto, di identità dei
soggetti (Vedovelli, 2005 28).
10- Lattenzione rivolta al contatto linguistico
parte dalla consapevolezza che è in corso, ormai
a partire dagli ultimi decenni, quello che De
Mauro (2005) ha definito declino del monolitismo
linguistico. - Infatti
- è declinata e tramontata la rappresentazione
monolitica della realtà linguistica delle
popolazioni che si raccolgono in ciascuno degli
Stati del mondo. - Tra i linguisti la percezione della
coesistenza di lingue diverse in una stessa
compagine statuale ha attratto sempre di più
l'attenzione sui fenomeni del contatto
linguistico.
11Crisi del monolitismo linguistico (De Mauro, 2006)
- crisi della rappresentazione monolitica della
realtà linguistica dei singoli Stati e paesi - (ne sono un esempio gli strumenti che
inventariano e schedano le circa 7300 lingue
parlate nei 220 paesi del mondo) - crisi dellideologia politica monolingue
(triunità una lingua-una nazione-uno stato) - crisi dellidea di purezza delle lingue
compresenza sociale e mescolanza di lingue
diverse - risveglio delle volontà linguistiche identitarie,
fenomeno anche non pacifico - crisi della concezione monolitica e calcolistica
della lingua (Saussure, ELG, CLG ma anche
Chomsky, 2002)
12La scuola come luogo di contatto
- Descrivere il fenomeno migratorio negli ultimi
trenta anni in Italia, concentrandoci sulla
lettura dei dati quantitativi - analizzare i dati relativi al mondo scolastico
- dal punto di vista delle normative messe in atto
dal Governo centrale - da quello della prassi operativa e delle
modalità con le quali il mondo della scuola ha
reagito allingresso di alunni stranieri
13Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- LItalia ha vissuto da sempre la questione della
lingua come nodo principale della propria
identità culturale. - In ugual misura la questione della lingua si
riflette oggi secondo sponde diverse, ma
investendo uguali spunti di identità culturale. - (Vedovelli 2001)
14Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- Per quanto riguarda gli immigrati la lingua
esalta la propria funzione identitaria, formativa
del pensiero, lasciando in secondo piano la
posizione che ha per anni occupato anche nella
riflessione teorica di mero strumento di
comunicazione. - (Vedovelli 2001)
15Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- Nella lingua si catalizzano problemi di identità
perduta - quando si lascia il proprio paese e si perde il
contatto quotidiano con la propria lingua, con
la propria L1 -
- (Vedovelli 2001)
16Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- Nella lingua si catalizzano problemi di identità
cercata - nel tentativo di essere nel paese ospite,
vivere il paese ospite -
- (Vedovelli 2001)
17Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- Nella lingua si catalizzano problemi di identità
scissa - quando per motivi linguistici e non linguistici
le identità cultuirali non si ricompongono e
lapprendimento linguistico si blocca non
consentendo lintegrazione
18Questione della lingua in Italia una questione
storica, una questione moderna
- Nella lingua si catalizzano problemi di identità
equilibrata - quando il migrante, nella adeguata competenza
linguistica, segnala il successo migratorio, non
rinnegando le radici di origine - (Vedovelli 2001)
19Questione della lingua questione di identità
- In tutti questi processi che riguardano adulti e
bambini la lingua è strumento della formazione di
identità. -
- (Vedovelli 2001)
20Questione della lingua questione di
adeguatezza linguistica
- La lingua intesa come
- Adeguata competenza comunicativa
- Adeguata capacità di mobilità nello spazio
linguistico. - Una competenza linguistica adeguata consente di
inserirsi in contesti di socializzazione
21Questione della lingua questione di contatto tra
lingue e culture
- Lapprendimento linguistico di un immigrato non
va visto nei termini riduttivi dellimparare la
grammatica, le strutture, le parole di una
lingua, ma come luogo di contatto tra lingue e
culture. - Luogo di contatto luogo di confine non confine
22Questione della lingua questione di contatto tra
lingue e culture
- Tale luogo, tale spazio di azione è una area di
miscuglio e cambiamento una area dove lingue e
culture entrano in contatto e lapprendimento/acqu
isizione può fare balzi in avanti o indietro fino
al suo blocco. - Lapprendimento linguistico non è mai visto come
la progressiva assimilazione di una lingua
23Le tappe di acquisizione/apprendimento
dellitaliano L2 in contesto migratorio
Il ruolo della linguistica acquisizionale
presupposti teorici, tappe della ricerca, scopi,
stadi acquisizionali
24Varietà interlinguistica di apprendimento
- Rete di regole che si configura come un sistema
di regole altro, diverso dalla L1 di partenza e
dalla L2 di arrivo, ma che si fonda anche su
regole provenienti da queste due lingue. - Sistema dinamico, creativo, variabile (da
individuo a individuo e nelle produzioni dello
stesso individuo) soggetto a fossilizzazioni che
idealmente tende alla lingua darrivo.
25Linterlingua è condizionata da
- Input - Fattori linguistici (L1, L2, Ln)
bussola/e di orientamento utile ai fini della
comprensione della L obiettivo e della
individuazione delle sue regole
26Linterlingua è condizionata da
- - Fattori extralinguistici
- Età sistema fonetico
- Attitudine linguistica
- Fattori affettivi
- Motivazione integrativa strumentale
27Linterlingua è condizionata da
- Strategie universali di apprendimento
riferimento alla propria L1 parole chiavi
(varietà prebasica) semplificazione
evitamento analogia (varietà postbasica).
28Le varietà interlinguistiche dellitaliano
Anche se ogni individuo sviluppa un sistema
proprio (fattori affettivi) è possibile
raggruppare le varie interlingue per stadi o
tappe dapprendimento. Gli apprendenti imparano
in ordine ricorrente le strutture della L2 Per
litaliano sono stati individuati 5 stadi da
varietà pre-basica pochissimi termini (formule
di saluto, sì no) fino a varietà simili alla
competenza del parlante nativo.
29Le varietà interlinguistiche dellitaliano
I risultati degli studi compiuti hanno
evidenziato che nello sviluppo delle interlingue
si ha un passaggio da varietà di apprendimento
prevalentemente basate su principi pragmatici e
semantici a varietà in cui diviene più importante
il peso della sintassi e della morfologia
(varietà di arrivo)
30Le varietà interlinguistiche dellitaliano
Fase molto iniziale o pre-basica. Frasi prive di
verbo, di preposizioni e di articoli. Struttura
essenzialmente nominale che ruota intorno ad
alcune parole chiave. Aiuto di linguaggio non
verbale Aiuto del nativo Struttura enunciati di
tipo nominale I e i tuoi genitori? Tuo padre,
tua madre? Quando sono venuti in Italia? H
cinqanni e mamma eh duodicanni Domina il modo
pragmatico su quello sintattico.
31Le varietà interlinguistiche dellitaliano
Varietà di base Lapprendente è più autonomo
dal punto di vista comunicativo, il lessico più
ricco dal punto di vista delle parole contenuto
Frasi che si organizzano intorno ad un verbo
realizzato in una forma non flessa (presente o
infinito). Grammatica quasi assente. Stile
telegrafico. Realizzazione attraverso mezzi
lessicali di significati affidati di norma alle
desinenze. Mio fratello è più maggiore Non cè
tanti soldi
32Le varietà interlinguistiche dellitaliano
Varietà post-basica. Frasi con verbo flesso.
Compare la morfologia più regolare e forme di
accordo sintattico (soggetto-verbo,
aggettivo-nome). Compaiono le prime subordinate
(di causa, fine e tempo). Infine, compaiono i
mezzi per rendere più coeso e ben strutturato un
testo.
33Il trattamento dellerrore
- Distinzione tra lapsus e errore sistematico gli
errori non sono tutti uguali. - Lerrore sistematico è la traccia di superficie
per individuare eventuali fossilizzazioni. - Si interviene solo sullerrore sistematico e non
su tutti gli errori.
34Continuum interlinguistico
- È suddivisibile in stadi.
- La transizione da uno stadio allaltro è
segnalata dalluso sporadico di una nuova
struttura. - Gli stadi sono tra loro in una relazione
implicazionale. - I ritmi di acquisizione sono personali e possono
essere influenzati dalla distanza tipologica tra
litaliano e la lingua di partenza
dellapprendente.
35Esempi di sequenze di acquisizione
- Il sistema temporale
- presente gt (ausiliare) passato prossimo gt
imperfetto gt futuro gt condizionale gt congiuntivo - Motivazioni di complessità morfologica e
ricorrenza nellinput - Accordo di genere
- articolo determinativo gt articolo indeterminativo
gt aggettivo attributivo gt aggettivo predicativo gt
participio passato
36Esempi di sequenze di acquisizione
- Negazione
- No gt X Xnno gt non gt niente gt nessuno, mai gt
neanche gt mica - negazione olofrastica
- no gt no(n) V gt non V mica
- Modalità
- Modalità implicita (segnali non verbali,
intonazione, gesti ecc.) gt elementi lessicali
(avverbi, verbi di opinione, verbi modali
(nellordine volere, potere, dovere) gt mezzi
grammaticali come il condizionale e il
congiuntivo
37La linguistica acquisizionale in una prospettiva
didattica
La linguistica acquisizionale può fornire utili
spunti applicativi in campo didattico. Cade il
rapporto dicotomico tra apprendimento e
acquisizione Si punta alla acquisizione guidata,
cioè ad un processo di insegnamento che punta a
favorire lacquisizione. Docente e programmi in
sintonia con lo sviluppo dellapprendimento
adeguatezza dellinput offerto.
38Quante lingue nel sistema formativo?
- Italiano e le sue varietà regionali
- Lingue curricolari, dominio dellinglese
- e ANCHE
- Lingue immigrate, ma non è previsto quasi mai il
mantenimento della L1 di origine - Italiano di contatto
39Quali lingue di origine per gli alunni di
famiglia straniera o mista?
- Per i giovanissimi alunni di famiglia straniera
- - litaliano non è
- né lingua madre (cioè lingua dellidentità
primaria) - né lingua straniera o seconda (cioè oggetto di
acquisizione successiva al processo primario di
sviluppo della competenza linguistica) - - litaliano
- entra nella coscienza e nellidentità
linguistica a - costituire un continuum con altri idiomi
- la lingua (le lingue) dellambiente familiare
- i dialetti
40Quali lingue di origine per gli alunni di
famiglia straniera o mista?
- litaliano
- crea un ambiente di contatto dove lindividuo
costruisce e ricostruisce la propria identità,
innanzitutto linguistica - Il contatto, linterferenza e il miscuglio vanno
visti come elementi positivi, fonti di ricchezza
identitaria ed espressivo-comunicativa
(Baker-Eversley, 2000)
41materiali didattici
paradigma della fotocopiatrice. a partire dagli
anni 80 è strumento didattico più utilizzato dai
docenti per la costruzione di unità di lavoro,
moduli e percorsi, rielaborando il materiale
esistente o creandone di nuovo. prodotto
materiali grigi, cioè prodotti didattici
realizzati dai docenti, con bassa strutturazione
editoriale e un aspetto grafico-tipografico non
guidato da competenze tecnico professionali
Creativi, ma frutto delle necessità temporanee
e contingenti legate al singolo o ai singoli
apprendenti. non proposti alla discussione fra
docenti, alla verifica intersoggettiva, e non
disseminati nellottica di sfruttamento delle
buone pratiche.
42Materiali didattici
Molti autori scrivono che limperativo serve per
dare consigli, ordini, istruzioni è assai
improbabile che un apprendente principiante possa
trovarsi nella situazione comunicativa di dare
ordini o consigli. Congiuntivo Si impersonale
il peso della frequenza non è abbastanza pesante