Title: Le imprese industriali 2
1Le imprese industriali 2
Albez edutainment production
2In questo modulo
- Lorganizzazione aziendale
- Le strutture organizzative
- La struttura funzionale
- La struttura divisionale
- La struttura a matrice
3Lorganizzazione aziendale
- Nello svolgimento di ogni attività umana vi è
lesigenza di operare in maniera efficace, cioè
idonea a raggiungere determinati obiettivi, e in
maniera efficiente, così da ottenere i migliori
risultati possibili in rapporto alle risorse
impiegate. - La predisposizione di una razionale
organizzazione aziendale, allora, è condizione
necessaria, anche se non sufficiente, per il
proficuo andamento della gestione. A tal fine
occorre - predisporre le risorse necessarie
- definire le funzioni, le strutture (unitÃ
organizzative), i rapporti e le procedure
operative che siano in grado di garantire un
impiego ottimale di tali risorse - attuare gli opportuni adeguamenti dei suddetti
elementi via via che cambiano le situazioni
interne o esterne allimpresa.
4Lorganizzazione aziendale
- In concreto, in ogni sistema organizzativo
aziendale si possono ravvisare - lorganizzazione fisico-tecnica, che si riferisce
alle modalità operative con cui sono utilizzati i
mezzi materiali relativi ai processi produttivi,
di distribuzione e di amministrazione - lorganizzazione del fattore umano, che concerne
i rapporti fra gli individui che, con ruoli e
responsabilità differenti, operano in ambito
aziendale. - Poiché il primo aspetto riguarda problemi che
esulano dai nostri studi, ci limiteremo a
considerare lorganizzazione del fattore umano. - La risorsa umana, infatti insieme con la
tecnologia e con le informazioni -, è un elemento
di importanza centrale nella vita della moderna
impresa industriale.
5Lorganizzazione aziendale
Gli elementi fondamentali che caratterizzano il
sistema organizzativo di unimpresa possono
essere così schematizzati
6Le strutture organizzative
- I principi fondamentali tradizionali
dell0organizzazione del lavoro sono - la divisione del lavoro, che dà luogo a
organizzazioni basate sulla specializzazione e
sulla competenza non solo dei soggetti che
svolgono mansioni di tipo tecnico-esecutivo, ma a
tutti i livelli aziendali - la dipendenza gerarchica, per cui il responsabile
di ogni unità organizzativa deve dipendere da una
sola posizione di livello superiore, da cui
riceve ordini e alla quale rispondere. - Le strutture organizzative delle aziende di ogni
tipo sono il risultato di una serie di scelte e
di decisioni che riflettono essenzialmente il
criterio con cui è stata data attuazione al
principio della divisione del lavoro. - Sotto questo aspetto, esse possono essere
analizzate secondo un duplice profilo - un profilo verticale
- un profilo orizzontale.
7Le strutture organizzative
- Il profilo verticale riguarda i diversi livelli
fra i quali viene suddiviso, dallalto verso il
basso, il potere gerarchico con le relative
responsabilità . - Tradizionalmente si distinguono tre livelli, cui
corrispondono le tre note categorie di organi - organi volitivi o istituzionali (assemblea dei
soci e consiglio di amministrazione) - organi direttivi (direzione generale, direzioni
centrali, ecc.) - organi operativi o esecutivi (servizi, uffici,
reparti, ecc.). - In realtà , i livelli gerarchici possono essere
ben più di tre in concreto infatti sia gli
organi direttivi sia quelli operativi possono a
loro volta essere articolati su più livelli.
8Le strutture organizzative
Ecco come può essere rappresentato graficamente
il profilo verticale di una struttura
organizzativa
9Le strutture organizzative
- Il profilo orizzontale delle strutture
organizzative, invece, considera la suddivisione
delle attività aziendali e delle risorse
disponibili tra i diversi organi dei vari livelli
secondo determinati criteri di specializzazione,
i principali dei quali sono i seguenti - specializzazione per funzione suddivide il
personale e le altre risorse aziendali in base
alle tipiche funzioni aziendali produzione,
vendita, amministrazione, personale, finanza e
controllo, ricerca e sviluppo, e così via - specializzazione per prodotti le risorse
aziendali vengono suddivise in base ai diversi
tipi o linee di prodotti o di servizi che
limpresa produce e colloca sul mercato. Ad
esempio unazienda di abbigliamento potrebbe
avere una linea o divisione uomo, donna e
bambino - specializzazione per area geografica suddivide
le risorse in funzione dellarea territoriale in
cui vengono utilizzate - specializzazione per progetto le risorse
aziendali vengono suddivise in base ai diversi
progetti, ossia in base alle diverse opere o
iniziative che limpresa realizza.
10Le strutture organizzative
- Le strutture organizzative adottate dal top
management in una certa azienda dipendono dalle
dimensioni dellimpresa, dalla tecnologia
utilizzata e dalla conseguente organizzazione del
lavoro, nonché dalla volontà di accentrare o
decentrare le decisioni di carattere produttivo,
commerciale e finanziario, ecc. - I modelli organizzativi adottati dalle aziende
sono molteplici. Noi esamineremo i seguenti tre
modelli fondamentali, caratterizzati dal diverso
criterio con cui viene realizzata la divisione
orizzontale del lavoro al livello direttamente
dipendente dalla Direzione generale - la struttura funzionale
- la struttura divisionale
- la struttura a matrice.
11La struttura funzionale
- Presenta le seguenti caratteristiche
- raggruppa le attività e le competenze che
dipendono direttamente dalla Direzione generale
per funzioni gestionali omogenee (produzione,
marketing, amministrazione, finanza, personale,
ecc.) - enfatizza il principio della specializzazione dei
capi di grado elevato e intermedio, per cui
ciascuna unità organizzativa operativa può
ricevere ordini da più superiori nellambito
delle rispettive competenze. Quando il principio
della specializzazione è applicato a tutti i
livelli gerarchici, questa struttura si dice
plurifunzionale ed è caratterizzata da tre
livelli organizzativi principali - primo livello, costituito dalla Direzione
generale, cui compete il coordinamento delle
attività delle varie aree funzionali in vista
degli obiettivi programmati - secondo livello, che comprende le varie direzioni
di funzione o specialistiche, ciascuna delle
quali fa capo a un responsabile che programma,
coordina, gestisce e controlla lattivitÃ
dellarea gestionale di sua competenza - terzo livello, formato dalle varie unitÃ
operative (settori e servizi) che hanno la
funzione di dare pratica attuazione alle
direttive dei responsabili di funzione.
12La struttura funzionale
- generalmente è una struttura di tipo accentrato,
in quanto la delega di potere dalla Direzione
generale alle singole direzioni di funzione è
limitata ai problemi relativi alla specifica area
funzionale, mentre non sono oggetto di delega le
decisioni di tipo imprenditoriale, cioè quelle
relative a tutti gli aspetti della gestione
riguardanti un dato prodotto, un dato mercato,
una data area geografica - è adatta a imprese di dimensioni non grandi e con
unattività tecnicamente o commercialmente non
molto diversificata - Per il suo carattere accentrato, però, con il
crescere delle dimensioni e con lintensificarsi
della diversificazione produttiva, la struttura
funzionale evidenzia una certa rigidità , che può
essere attenuata collocando, dopo il livello dei
responsabili delle aree funzionali, un livello
formato da organi specialistici per prodotto o
per linea di prodotti, non titolari di potere
gerarchico, detti product manager.
13Organigramma di struttura plurifunzionale
14La struttura divisionale (o multidivisionale)
Risponde efficacemente alle esigenze
organizzative delle aziende di grandi dimensioni
e con produzioni diversificate. Le sue
caratteristiche fondamentali sono le
seguenti 1. raggruppa le attività gestionali
in divisioni, cioè per linee di prodotti o per
aree geografiche o per categorie di clienti,
sicchè per ciascuna divisione è posssibile
individuare per ogni specifica combinazione
prodotto/mercato le fondamentali funzioni
aziendali (produzione, marketing, personale,
ecc.) 2. è una struttura organizzativa di tipo
decentrato ogni divisione, infatti, è dotata di
autonomia organizzativa e decisionale in quanto
opera sotto la guida di un direttore di divisione
che, potendo agire sui costi e sui ricavi
relativi al suo ambito di competenze, ha la
responsabilità dei risultati economici nel suo
settore 3. in essa il coordinamento della
gestione delle divisioni spetta alla Direzione
generale, da cui dipendono direttamente sia i
responsabili delle varie divisioni, sia gli staff
centrali aventi compiti di indirizzo,
coordinamento e controllo.
15La struttura divisionale (o multidivisionale)
- I principali vantaggi della struttura divisionale
sono - il migliore e più efficace coordinamento
dellattività aziendale - la tempestività e competenza delle decisioni
operative, in quanto prese a livello di divisione
e non di Direzione generale, e quindi anche una
maggiore elasticità operativa, cioè una maggiore
capacità di reazione di fronte ai mutamenti delle
situazioni. - I limiti del modello divisionale, invece, sono i
possibili conflitti fra le divisioni riguardo
alla assegnazione delle risorse, nonché i
possibili conflitti fra le divisioni e gli staff
centrali. - Talora le aziende cercano di razionalizzare la
produzione esternalizzando alcune attivitÃ
produttive o ricorrendo alle sub-forniture in
tal caso i rapporti tra imprese committenti e
sub-fornitori originano la cosìddetta
organizzazione a rete.
16Organigramma di struttura divisionale
Organi di staff
17La struttura a matrice o per progetti
- È tipica delle aziende che operano per progetti
realizzando su commessa prodotti singoli
complessi nei settori dellimpiantistica, delle
costruzioni navali, delle attività di ricerca,
delle grandi infrastrutture, ecc. - In questo modello organizzativo viene attuata una
divisione del lavoro basata su un duplice
criterio organizzativo una divisione per
funzione e una divisione per progetto da
realizzare. - Esiste pertanto una doppia linea di comando
- una linea facente capo al responsabile di
funzione (direzione di progettazione, di
marketing, di produzione, ecc.), cui continua a
rispondere il relativo personale temporaneamente
assegnato a uno specifico progetto - una linea facente capo al project manager o capo
progetto, il quale per tutta la durata del
progetto dirige, coordina e gestisce i soggetti
provenienti dalle diverse aree funzionali
assegnate al progetto.
18La struttura a matrice o per progetti
Vantaggi e svantaggi della struttura a matrice
VANTAGGI SVANTAGGI
Elevata flessibilità che deriva dalla possibilità di gestire le risorse umane secondo le necessità dei vari progetti Addestramento al coordinamento e alla collaborazione Sviluppo della professionalità del personale, grazie al passaggio da un progetto allaltro Economie di scala che consente di conseguire I principali punti di debolezza sono legati alla sua complessità . La doppia linea di comando, infatti, determina Condizioni di potenziale conflittualità tra responsabili di funzione e responsabili di progetto Un senso di insicurezza e di precarietà del proprio ruolo per la temporaneità dellimpiego nei diversi progetti
19Struttura a matrice
Direzione generale
FUNZIONI
Direzione progettazione
Direzione approvvigionamento
Direzione produzione
Direzione amministrativa
PROGETTI
Progetto ALFA
Progetto BETA
20Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
La continua evoluzione dei mercati che diventano
sempre più ampi e globali, sta inducendo le
imprese più sensibili ai cambiamenti e decise ad
acquisire un vantaggio competitivo nei confronti
dei propri concorrenti ad attivare nuove
soluzioni organizzative per conseguire una
maggiore flessibilità operativa e
decisionale. Infatti solo strutture e processi
flessibili assicurano la possibilità di
conseguire i risultati programmati con il minimo
dispendio di risorse e quindi permettono di
raggiungere i livelli di efficacia, di efficienza
e di produttività desiderati. La riprogettazione
della struttura organizzativa e dei processi
operativi aziendali (reengineering) porta a un
alleggerimento delle strutture e ad una maggiore
responsabilizzazione e autonomia decisionale
delle persone (empowerment). Sono espressioni
di tale processo la lean organization e la
learning organization.
21Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
- La lean organization (organizzazione snella) si
sviluppa attraverso la riduzione del numero dei
livelli gerarchici soprattutto dei livelli
intermedi - , con conseguente appiattimento della
struttura organizzativa, compensate dalla
maggiore responsabilizzazione delle persone, che
vengono dotate di più ampia autonomia
decisionale. - Ciò produce un risparmio di costi e un
avvicinamento tra i vertici aziendali e i livelli
operativi, per cui si ottengono una comunicazione
più diretta tra i soggetti che operano in azienda
e una più rapida assunzione delle decisioni. - Inoltre, con la lean organization, si realizzano
- il decentramento dellattività e, quindi, una
maggiore autonomia delle unità organizzative - un ampliamento delle mansioni, a causa della
ridefinizione dei ruoli e delle competenze
determinata dalla riduzione delle figure
intermedie - un maggior ricorso al lavoro di gruppo (team
work), che rafforza nei dipendenti lo spirito di
collaborazione, di solidarietà e di appartenenza
allazienda.
22Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
La learning organization (organizzazione che
apprende) ha lo scopo di promuovere in tutta la
struttura un processo di continuo apprendimento,
basato sulla formazione e sulla capacitÃ
dellazienda e delle persone che ne fanno parte
di capire i cambiamenti in atto e di produrre
innovazione. Diventa quindi fondamentale
coinvolgere le persone, portandole a condividere
gli obiettivi e la missione aziendale, nonché
ricercare modalità operative capaci di far
emergere e valorizzare le capacità e la
creatività dei singoli e dei gruppi, favorendo al
tempo stesso lapprendimento individuale. La
learning organization, dunque, favorisce la
creazione e lacquisizione di conoscenze che
consentono allazienda di prevedere e di cogliere
tempestivamente i cambiamenti nelle tecnologie
produttive, nei gusti dei consumatori, nei
sistemi di amministrazione e controllo, ecc. e di
fornire risposte adeguate alle richieste
provenienti dal mercato.
23GLOSSARIO
Organizzazione aziendale È il risultato del
coordinamento tra le risorse disponibili
(personale, beni strumentali, ecc.) e le
strutture, i rapporti e le procedure operative
che lazienda utilizza nellimpiego di tali
risorse e nelle relazioni con lesterno per
conseguire i propri obiettivi. Product
manager È il soggetto che sollecita e coordina
lattività delle varie unità funzionali per la
gestione del prodotto o della linea di prodotti
di cui è responsabile, in modo da assicurarne
tramite la piena attuazione del relativo piano di
marketing il successo sul mercato e la
redditività .
24Ronronron.. organizzazione zzz....
.divisione.ronronnsottrazione..
.org...snellaronronron..
F I N E
25Bibliografia
P. Boni P. Ghigini C. Robecchi Telepass Percorsi
modulari in Economia aziendale Istituti tecnici
Tomo 1 Scuola Azienda editore Milano 2010