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Caporali Francesca

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Gruppo TEORIA (Pampas) Caporali Francesca Paoloni Asja Rodriguez Yamila Bruni Milena * Fluorane is a product of the condensation of the phthalic acid residue in the ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Caporali Francesca


1
Gruppo TEORIA(Pampas)
  • Caporali Francesca
  • Paoloni Asja
  • Rodriguez Yamila
  • Bruni Milena

2
Le Pampas
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Preparare e identificare un campione di almeno
200 mg di fenolftaleina (phenolphthalein) da
fenolo (phenol) e anidride ftalica (phtalic
anhydride). In caso di successo valutare anche la
preparazione della fluoresceina.
Problema!!!!
4
Fenolftaleina
5
Proprietà della fenolftaleina
  • (nome IUPAC 3,3-bis(4-idrossifenile)-1,(3H)-isobe
    nzofuranone)
  • Numero CAS 77-09-8
  • La sua formula chimica bruta è C20H14O4 è un
    comune indicatore usato nelle titolazioni
    acido-base.
  • A temperatura ambiente la fenolftaleina si
    presenta in forma di polvere cristallina bianca
    inodore, insolubile in acqua (appena 0,4 g/L) e
    solubile in etanolo
  • è un acido molto debole (pKa 1 9.7)
  • Log Pow 2.41  (significa che la fenolftaleina,
    almeno in forma neutra, è molto più solubile in
    solventi organici che in acqua, e che quindi può
    essere estratta nei primi)
  • SICUREZZA
  • Non è in sé tossica, ma ha un forte effetto
    lassativo per il quale veniva usata, a bassi
    dosaggi, in alcuni farmaci. Oggi non si usa più
    perché
  • WARNING! HARMFUL IF SWALLOWED. SUSPECT CANCER
    HAZARD Ma in laboratorio non la swallowiamo,
    perciò la scheda di sicurezza riporta Sostanza
    non pericolosa secondo la Direttiva 67/548/CEE

6
Attenzione al FENOLO!
  • frasi di rischio-? R 35 provoca gravi ustioni
  • frasi di prudenza ?S 20 non mangiare non bere
    durante l'impiego S 26 in caso di contatto con
    gli occhi lavare immediatamente e abbondantemente
    con acqua S 30 non versare acqua sul prodotto S
    36/37/39 usare indumenti protettivi e guanti S
    45S 60 questo materiale e il suo contenitore
    devono essere smaltiti

7
(No Transcript)
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  • Fenolftaleina, in chimica organica, un composto
    derivato da phthalophenone, o difenil ftalide
    (formula di I.), l'anidride di trifenil-Carbinol-o
    rto-carbossilico acido che si ottiene dalla
    condensazione phthalyl con cloruro di benzene in
    presenza di alluminio cloruro. La phthaleins
    sono formate da questo di anidride l'ingresso di
    idrossile o ammino gruppi in due fenil residui, e
    sono pronti a condensazione di fenoli con
    ANIDRIDE FTALICA, fenolo stessa che ha dato luogo
    alla fenolftaleina (formula II.) Insieme con una
    piccola quantità di fluorane ( formula III.),
    mentre resorcina in condizioni simili rese
    fluoresceina. La riduzione a phthaleins resa
    phthalines, che sono derivati di triphenylmethane
    carbossilico acido riduzione questi prodotti
    sono incolore e può essere considerato come il
    leuco-composti del phthaleins, così si dà
    fenolftaleina phenolphthaline (formula IV.).
    Disidratazione agenti di solito convertire il
    phenolphthalines in antrachinone derivati. C6H4
    / C02H IV. Phenolphthaline

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  • Fenolftaleina si ottiene quando fenolo e
    anidride ftalico sono riscaldati con acido
    solforico concentrato. Essa cristallizza in
    croste e incolore è quasi insolubile in acqua, ma
    si scioglie nelle soluzioni diluite di alcali
    caustici con un bel colore rosso, essendo
    riprecipitata da queste soluzioni con l'aggiunta
    di acido minerale. Si scioglie in alcali
    concentrati formando una soluzione incolore che
    probabilmente contiene sali di carattere non
    chinoide. Questa differenza di comportamento ha
    portato a una notevole discussione (cfr. H.
    Meyer, Monats., 1899, 20, p. 337 R. Meyer, Ber.,
    1903, 3 6, pag 2 949 Perkin AG e verde, Jour.
    Chem. Soc., 1904, p. 398). La fusione con alcali
    caustici della fenolftaleina produce acido
    benzoico e para-dihydroxybenzophenone, il che
    dimostra che nella condensazione originaria con
    acido ftalico, i fenoli erano state attaccate
    nella posizione para.

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  • Il Fluorano è un prodotto della condensazione
    del residuo di acido ftalico in orto rispetto
    alla posizione dellossidrile dei gruppi fenolo,
    con la formazione dellanidride che può
    coinvolgere anche questi gruppi ossidrilici. Si
    scioglie in acido solforico concentrato con una
    fluorescenza giallo verde.
  • Le rodamine, che sono strettamente connesse alle
    ftaleine, sono formate dalla condensazione degli
    alchil metaaminofenoli con annidride ftalica in
    presenza di acido solforico. I loro sali sono
    dei bei coloranti rossi.

Tradotto da http//www.1911encyclopedia.org/Pheno
lphthalein
11
Dalla traduzione precedente si ricava dunque che
lacilazione nelle posizioni orto e
leliminazione di una seconda molecola dacqua
potrebbero essere entrambe favorite dallalta
temperatura di condensazione e dai tempi lunghi,
portando alla formazione di un prodotto stabile,
ma da noi indesiderato il fluoran. Potrebbe
essere questa la sostanza incolore a pH acidi e
arancio a pH basici che abbiamo ottenuto nei
nostri secondo e quarto tentativo.
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Calcoli Stechiometrici
  • Fenolo CH6H6O? PM94,11
  • Anidride ftalica? C8H4O3 PM148,12
  • Fenoltaleina ? C20H14O3 PM318,33
  • Acido solforico ? PM 98,08
  • Mg fenolo
  • Mg anidride ftalica

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Piano di lavoro
  1. prendiamo due vaschette e pesiamo 236 mg di
    fenolo,nell'altra 186 mg di anidride ftalica.
    Mettiamo il tutto in un becher e aggiungiamo
    goccia a goccia dell'acido solforico.
  2. mettiamo il becher a riscaldare e si deve vedere
    una colorazione marroncina arancione.
  3. Lasciamo il tutto a raffreddare per un po,
    quindi travasare la miscela di reazione in un
    volume maggiore di acqua distillata, lentamente e
    agitando.
  4. Poi aggiungere NaOH in pasticche fino ad arrivare
    a pH 3-4 (se la soluzione diventa rosa
    ri-acidificare con qualche goccia di acido
    solforico).
  5. Estrarre con 3 x 10 mL di diclorometano, riunire
    gli estratti, essiccarli passandoli su un imbuto
    con solfato di sodio anidro, evaporare a b.m a
    secchezza. Ricristallizzare da soluzione
    idroalcolica concentrata a caldo.

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Prove preliminari
  • unire quantità casuali di fenolo, anidride
    ftalica, acido solforico e riscaldare. Verificare
    l'avvenuta reazione diluendo una piccola quantità
    di miscuglio di reazione e basificare con NaOH.
    La fenolftaleina sarà riconoscibile dalla
    colorazione rosa.

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Miscuglio in acido solforico ottenuto dopo il
riscaldamento.
Fenolftaleina, dopo laggiunta di NaOH
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Prima prova
  • abbiamo preso il miscuglio preparato all'inizio
    (quello con le quantità a caso) e l'abbiamo
    messo  in un becher contenente 50 mL di acqua,
    agitando lentamente abbiamo notato una
    colorazione gialla con dei piccoli
    cristalli.Abbiamo aggiunto piano piano quantità
    di NaOH fino ad arrivare a pH 5/6. A pH basici si
    otteneva l'inconfondibile colorazione fucsia
    della fenolftaleina. Quindi i cristalli ottenuti
    sono probabilmente di fenolftaleina, poco
    solubile in acqua.

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Seconda Prova
  • abbiamo preso la sostanza nella quale le quantità
    erano precise, specificate nel piano di lavoro.
    Abbiamo preso il tutto in un becher contenente
    50 mL di acqua e abbiamo aggiunto una grande
    quantità di NaOH e non abbiamo ottenuto una
    colorazione. Abbiamo concluso che la
    fenolftaleina non era presente e questo è
    accaduto (o almeno speravamo) per un
    insufficiente riscaldamento.

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Terza prova
  • quindi abbiamo ripetuto di nuovo riscaldando più
    a lungo, sotto cappa, controllando la produzione
    di fumi. In effetti riscaldando in questo modo
    abbiamo ottenuto un'intensa colorazione
    arancio-bruna del miscuglio che ci faceva ben
    sperare sulla formazione del prodotto voluto.

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Riscaldamento sotto cappa
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  • Dopo ciò abbiamo separato con limbuto separatore
    sia la sostanza della prima prova sia quella
    della terza prova.
  • Abbiamo separato con circa 15 ml di diclorometano
    abbiamo fatto 3 estrazioni.
  • Abbiamo riunito gli estratti poi li abbiamo
    essiccati passandoli su un imbuto separatore con
    solfato di sodio anidro.
  • Dopo ciò li abbiamo fatti evaporare.
  • Il residuo era impercettibile e diluito e portato
    in ambiente basico diventava arancio.

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Tentativo in extremis fluoresceina
  • Per la sintesi della fluoresceina secondo lo
    schema seguente abbiamo provato lo stesso
    procedimento,
  • mantenendo le stesse moli di anidride ftalica e
    di meta-resorcina già usate per condensare il
    fenolo con lanidride, anche se una metodica
    migliore potrebbe essere questa (dove
    impropriamente si dice di usare la resorcina
    orto). Lacilazione Friedel-Crafts con cloruro di
    zinco è confermata anche da wikipedia
    http//en.wikipedia.org/wiki/Fluorescein

m-resorcina
Anidride ftalica
fluoresceina
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Quarta Prova
  • abbiamo preso 2 provette sulla provetta A abbiamo
    messo 232 mg di fenolo e 236 mg di anedride
    ftalica
  • piu abbiamo aggiunto 2 mL circa
    di H2SO4 concentrato.
  • Sulla provetta B abbiamo messo 275 mg di
    resorcina (meta) e 236 mg di anidride ftalica
  • piu abbiamo aggiunto 2 mL circa di acido
    solforico concentrato.
  • Abbiamo messo le due provette dentro un becher
    con dentro acqua calda circa 100C abbiamo esso
    le sostanze scaldate in 2 becher poi li abbiamo
    messi nel bagno a ghiaccio per formare i
    cristalli.
  • Abbiamo successivamente filtrato e messo a
    seccare.
  • Dopo ciò abbiamo analizzato la provetta A, per
    trovare il punto di fusione ma non è stato fatto
    perché non c'era la fenolftaleina (sarebbe stato
    comunque utile farlo per identificare la
    sostanza).

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Provette con fluoresceina e fenoftaleina, nel
beker dove sono state riscaldate.
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Abbiamo travasato in un beker in bagno a ghiaccio
25
Abbiamo filtrato e messo ad essiccare in stufa
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Reazione Antagonista
  • Abbiamo ipotizzato che sia avvenuta la reazione
    di formazione del fluorano, dove nella
    condensazione sono perse due molecole dacqua
    invece di una. La temperatura elevata potrebbe
    favorie questa reazione antagonista.
  • Quindi

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CONCLUSIONI E REVISIONI
  • Secondo noi si forma un po di fenoltaleina che
    poi cambia in fluorano diventando (arancione)
    questo può dipendere da
  • Non necessarie quantità stechiometriche dei
    reagenti forse qualche reagente deve essere in
    eccesso.
  • La temperatura di riscaldamento nellacido
  • Il tempo di riscaldamento.

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Ulteriori prove di ottimizzazione
  • Unire quantità crescenti di fenolo alla quantità
    fissa di anidride ftalica e acido solforico in
    provette diverse (esempio metà della quantità
    techiometrica, quantità stechiometrica, doppio
    della quantità stechiometrica).
  • Fare riscaldare il tutto a 50/60C e ogni 5
    minuti prelevare una piccola quantità di
    miscuglio dalle diverse provette e fare i test
    con NaOH.

29
Pampas!!!!!
Fine!!!!!!!!!
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