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DISTURBI GENERALIZZATI dello SVILUPPO

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DISTURBI GENERALIZZATI dello SVILUPPO Dalla valutazione del livello di sviluppo alla redazione del piano di intervento rieducativo a cura di gianni panebianco e della ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: DISTURBI GENERALIZZATI dello SVILUPPO


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DISTURBI GENERALIZZATI dello SVILUPPO
  • Dalla valutazione
  • del livello di sviluppo
  • alla redazione
  • del piano di intervento rieducativo
  • a cura di gianni panebianco e della sua equipe
  • (associazione
    lalbero di andrea onlus giarre)

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  • Quando mi trovo in un posto nuovo, poiché noto
    ogni cosa, è come quando un computer sta
    elaborando troppi dati contemporaneamente e il
    processore si blocca e non cè più spazio per
    pensare ad altre cose...
  • Qualche volta quando mi trovo in un posto nuovo
    e ci sono tante persone intorno è come se il
    computer andasse in palla e devo chiudere gli
    occhi e mettermi le mani sulle orecchie comincio
    a gemere, che è come premere CTRLALTCANC e
    chiudere tutti i programmi e spegnere il computer
    e riavviare in modo da ricordare ciò che sto
    facendo e dove devo andare
  • Dal Libro Lo Strano Caso Del Cane Ucciso A
    Mezzanotte Mark Haddon

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PROGRAMMA RIABILITATIVO INDIVIDUALIZZATO
  • Nel processo di abilitazione\riabilitazione è
    opportuna una modalità che consideri
  • gli aspetti psicologici e biologici
  • il contesto relazionale, ambientale e sociale
  • la diagnosi differenziale.

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PROGRAMMA RIABILITATIVO INDIVIDUALIZZATO
  • OBIETTIVO
  • ATTIVITA FUNZIONALI
  • per un miglior adattamento del soggetto nei
    CONTESTI DI VITA ed una sua maggiore AUTONOMIA
  • PRINCIPI FONDAMENTALI
  • Tener conto del LIVELLO DI SVILUPPO nelle diverse
    aree
  • Adattare lambiente, strutturando TEMPO e SPAZIO
  • Condividere il PROTOCOLLO

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PROGRAMMA RIABILITATIVO INDIVIDUALIZZATO
  • OPERATORE
  • Non deve mirare a costruire abilità , quanto ad
    evocarle e successivamente organizzarle.

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Presa in carico globale
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GENITORI CO-TERAPISTICOINVOLGIMENTO ATTIVO
DELLA FAMIGLIA
  • Superare sensi di colpa ed inadeguatezza
  • Diventare una risorsa
  • Ricevere supporto ed informazioni attinenti la
    gestione educativa quotidiana, nonché la gestione
    delle problematiche

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GENITORI CO-TERAPISTI
  • Isolamento e chiusura
  • nel proprio guscio familiare

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GENITORI CO-TERAPISTIOBIETTIVI
  • Trasferire ai familiari informazioni e competenze
    tecniche necessarie per la loro partecipazione
    allintervento ri-abilitativo
  • Studiare le possibili applicazioni del programma
    nel contesto familiare, fornendo specifiche
    indicazione sulla strutturazione degli ambienti e
    sulle strategie per svolgere il trattamento in
    ambito familiare

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Le FASI del PROGRAMMA INDIVIDUALIZZATO
  • Valutazione diagnostica e funzionale
  • Definizione di obiettivi in collaborazione con
    famiglia e scuola
  • Individuazione di percorsi abilitativo-educativi
    e loro condivisione
  • Loro separazione in step
  • Distribuzione delle attività nei vari momenti
    della presa in carico e quindi con i diversi
    operatori
  • Valutazione periodica delle unità
  • Correzione, modifica e riproposizione dellunità
  • Controllo a medio e lungo termine

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LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA E FUNZIONALE
  • DIAGNOSI
  • CATEGORIALE ED
  • EZIOLOGICA
  • Poiché non esistono esami di laboratorio,
    standardizzati, la diagnosi è dovuta alla
    compresenza di un certo numero di sintomi.
  • DIAGNOSI
  • FUNZIONALE
  • Ha lo scopo di rilevare e descrivere le
    minorazioni strutturali e/o funzionali, per
    accertare il grado di disabilità.

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VALUTAZIONE DIAGNOSTICAI fase
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OSSERVAZIONE STRUTTURATA
  • Prassie orali e manuali
  • Goffaggine
  • Tono muscolare
  • Tic motori e/o vocali
  • Stereotipie e/o iperselettività
  • ADHD
  • Codifica e decodifica verbale
  • Reciprocità
  • Intersoggettività primaria e secondaria
  • Funzioni esecutive (pianificazione,
    anticipazione, ecc.)
  • Gioco
  • Attenzione
  • Abilità grafo-motorie
  • Sistemi di comunicazione spontanea (contesti,
    scopi, persone)
  • Etero-autoaggressività
  • Interazione dello sguardo

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OSSERVAZIONE STRUTTURATA
  • Condurre la visita come in un gioco, proponendo
    attività adeguate
  • Rispettare i tempi e gli spazi del bambino
  • Tempi brevi di relazione diretta
  • Tentare di proporre scambi affettuoso-amichevoli
  • Modulare la voce

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VALUTAZIONE DIAGNOSTICAII fase
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VALUTAZIONE DELLIVELLO DI SVILUPPO
  • Abilità deficitarie sviluppare
  • Abilità emergenti potenziare
  • Abilità possedute generalizzare

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LIVELLO DI SVILUPPO
AREE PRIORITARIE DINTERVENTO
STESURA DEL PROGRAMMA RIABILITATIVO
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IL METODO
  • INTEGRAZIONE

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INTEGRAZIONE DI METODI
  • intesa come luso di metodi che hanno punti forti
    in comune
  • Ricerca della motivazione in un contesto naturale
    o artificiale
  • Riferimento alla psicologia dello sviluppo
  • Adattamento dellambiente o no

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INTEGRAZIONE
  • DIFFICOLTA
  • DEL PROFESSIONISTA
  • Lasciare un indirizzo coltivato a lungo
  • Condivisione con i colleghi
  • Identificazione con la terapia
  • Diffidenza nel decifrare nuovi metodi
  • VANTAGGI
  • Linteresse del paziente è quello del
    professionista
  • Lesperienza passata può essere filtrata e
    ricomparire in nuova forma
  • Può portare ad una maturazione più vasta

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PROGRAMMI
  • Programmi per lincremento di abilità
  • Programmi basati su dati fisiologici
  • Programmi misti
  • Interventi basati sulle relazioni interpersonali
  • Altri interventi

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  • PROGRAMMI PER
  • LINCREMENTO DI ABILITA
  • Metodo delle storie sociali
  • Comunicazione facilitata
  • Comunicazione aumentativa ed alternativa
  • Comportamentismo di Loovas
  • ABA (Applied Behavior Analysis)
  • Stimolazione cognitiva

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COMUNICAZIONE FACILITATA
  • Diversa dalla Comunicazione Aumentativa ed
    Alternativa in quanto il facilitatore (operatore)
    aiuta il bambino con deficit comunicativo
    attraverso guide manuali.

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COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ED ALTERNATIVA
  • A causa di difficoltà o ritardo nella codifica
    verbale, i soggetti comunicano in maniera
    alternativa con
  • Segni manuali
  • Segni grafici
  • Codice morse
  • Scrittura
  • Altro
  • Può essere
  • Con aiuti (ausilii tecnologici), i segni vengono
    selezionati
  • Senza aiuti, i segni vengono prodotti.

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COMPORTAMENTISMO
  • CONDIZIONAMENTO
  • Rinforzo positivo
  • Alimentare
  • Sociale (applausi, complimenti, gratificazioni
    verbali, sguardo, ecc.)

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ABAApplied Behavior Analysis
  • Intervento intensivo (20/40 h)
  • Intervento precoce (lt 5 anni)
  • La modalità principale e quella dellinsegnamento
    attraverso
  • - Prove distinte o insegnamento senza
  • errori ,
  • - Insegnamento incidentale
  • I principi fondamentali sono luso corretto di
  • - rinforzi,
  • - aiuti o prompt.

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PROGRAMMI BASATISU DATI FISIOLOGICI
  • Metodo Delacato
  • Tecniche di integrazione sensoriale (Tomatis,
    Touch Therapy, ecc.)
  • Trattamento psicofarmacologico

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METODO DELACATO
  • Il comportamento dei soggetti autistici è il
    risultato di una percezione alterata della
    realtà,essi si comportano conformemente al
    proprio modo di percepire lambiente.
  • Tale metodo mira a ridurre le alterazioni
    percettive ed a determinare cambiamenti nelle
    connessioni sinaptiche, fornendo al soggetto con
    autismo una serie di stimoli sensoriali specifici
    per intensità, durata e frequenza.

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PROGRAMMI MISTI
  • Portage
  • TEACCH
  • (Treatment and Education of Autistic and
    Communication Handicapped Children)
  • TED
  • (Thèrapie dEchange et Developpement)

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METODO PORTAGE
  • Consiste nel dare come riferimento ai familiari
    una scala strutturata in cinque settori, relativi
    a
  • Socializzazione
  • Linguaggio
  • Autonomia
  • Attività cognitive
  • Attività motorie
  • Per ognuno di questi settori vengono descritte
    alcune delle attività principali (carte
    distruzione) che, nello sviluppo di un bambino
    normale, si susseguono nellarco dei primi sei
    anni di vita.

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TEACCH
  • Organizzazione strutturata per via visiva
    dellambiente che tiene conto dei livelli di
    sviluppo in un contesto di educazione ritagliata
    individualmente.

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TED
  • Favorisce lo scambio e lo sviluppo della
    comunicazione. I principi fondamentali sono la
    disponibilità, la tranquillità e la reciprocità.
  • Consiste in un programma individualizzato di
    stimolazione precoce delle funzioni di base
    attenzione, imitazione, associazione, motricità,
    intenzione, percezione, tono, emozione, istinto,
    regolazione e cognizione.

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RELAZIONIINTERPERSONALI
  • Holding
  • Floortime
  • AERC
  • (Attivazione emotiva con reciprocità corporea)

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AERCAttivazione emotiva con reciprocità corporea
  • Criteri
  • Ricerca la motivazione nellambiente naturale
  • Da valore al corpo ed alle emozioni
  • Da una guida attiva finchè non fa da solo
  • Segue i principi della psicologia dello sviluppo
  • (la mente di un bambino per crescere ha
    bisogno di unaltra mente adulta che ne condivida
    i significati e dia a questi un senso)
  • Da rilievo allintersoggettività primaria.

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ALTRI INTERVENTI
  • Delfinoterapia
  • Ippoterapia
  • Musicoterapia
  • Arteterapia
  • Danzaterapia
  • Ludoterapia
  • Pet-therapy

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  • Negli ultimi anni gli approcci che si
    prediligono sono quelli basati sullo sviluppo del
    bambino e sulla relazione.
  • Se lapprendimento emotivo è linput per
    lapprendimento cognitivo, aiutando il b/no a
    stabilire collegamenti tra emozioni,
    comportamenti e parole lo si rende capace di dare
    inizio ad una interazione.

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OBIETTIVO
  • Discreta autonomia
  • Abilità e competenze
  • Corrette modalità di relazione e di comunicazione
  • Realizzare unindipendenza adattiva
  • Migliorare la qualità della vita

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OBIETTIVI DI SVILUPPOin ri-abilitazione
  • RIDURRE SCHEMATICAMENTE ALCUNE
  • CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
  • Disturbo globale della comunicazione e ridotta
    comprensione del linguaggio
  • Anormalità della postura e della motricità
  • Difficoltà a stabilire relazioni interpersonali e
    disturbi della socializzazione
  • Evitamento corporeo
  • Iperselettività e stereotipie
  • Anomalie ed evitamento dello sguardo
  • Mancanza di spontaneità
  • Viso apparentemente inespressivo
  • Reazioni di collera

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OBIETTIVI DI SVILUPPOin ri-abilitazione
  • Criteri per la formulazione
  • Facilità
  • Funzionalità
  • Possibilità di generalizzazione
  • Modularità
  • Economicità

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OBIETTIVI DI SVILUPPOin ri-abilitazione
  • Obiettivi educativi immediati
  • Aspettative intermedie (3 mesi, 1 anno)
  • Aspettative a lungo termine (oltre lanno)

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OBIETTIVI DI SVILUPPOnella scuola
  • Farsi uno scenario mentale (progressiva
    capacità di organizzare la propria azione in base
    a degli schemi sequenziali) attraverso
  • a) una precisa programmazione
    educativa-didattica,
  • b) un organizzazione articolata delle
    attività.
  • Fare con gli altri .
  • Comprendere le richieste dellinsegnante
  • a) ordini semplici,
  • b) ordini doppi,
  • c) ordini complessi (letto-scrittura e
    contare).
  • Trovare nuovi modi dutilizzo degli oggetti.

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OBIETTIVI DI SVILUPPOfuori dalla scuola
  • Fare con gli altri , capacità dinteragire con
    le altre persone nei diversi contesti di
    socializzazione.
  • Farsi uno scenario mentale nei diversi
    contesti per poter organizzare la sua vita.
  • Capacità di esprimere dei desideri e delle
    emozioni.
  • Capacità di comunicare in maniera concreta.
  • Trovare nuovi modi di utilizzo degli oggetti.

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OBIETTIVIBambini che non parlano
  • Farlo comunicare meglio , sviluppando quei
    canali di comunicazione già disponibili.
  • Sviluppare lIntersoggettività Primaria
  • - orientamento,
  • - attivazione fisica ed emotiva,
  • - attenzione,
  • - interesse per il viso umano,
  • - capacità di alternanza dei turni,
  • - integrazione di diverse modalità
    sensoriali.
  • Sviluppare lIntersoggettività Secondaria
  • - attenzione, intenzione ed emozione
    congiunta,
  • - imitazione,
  • - scambio dei turni.
  • Sviluppare le Abilità motorie, grafiche,
    cognitive, sociali, altre.

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OBIETTIVIBambini che parlano
  • Sviluppare La Teoria della Mente
  • Apprendere la Letto-scrittura
  • Praticare Attività Sportive
  • Avviare al Lavoro
  • Incentivare LInterazione.
  • Aumentare le Competenze di Comunicazione
  • espressive
  • semantiche
  • grammaticali

  • pragmatiche

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ATTIVITAin ri-abilitazione
  • SONO ARTICOLATE IN SESSIONI DI LAVORO
  • Attività indipendenti (già acquisite, che il
    bambino deve eseguire da solo)
  • Attività di apprendimento
  • Attività motorie
  • Attività sociali
  • Attività espressive
  • Attività di tempo libero non organizzato
  • Comunicazione strutturata
  • Attività di autonomia di base.

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ATTIVITAnella scuola
  • Attività individuali
  • a) autonomia di base
  • b) apprendimento di abilità cognitive
  • Attività collettive
  • a) attività ludiche
  • b) attività motorie
  • c) attività verbali
  • d) attività emozionali ed interazionali

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IL GIOCO
  • COMPONENTI
  • I giocattoli
  • Lo spazio di gioco
  • Il tempo di gioco
  • I compagni di gioco
  • TIPOLOGIE
  • Gioco iniziale (interazioni mimico-espressive e
    vocali)
  • Gioco sensomotorio-esplorativo
  • Gioco imitativo
  • Gioco organizzato-costruttivo
  • Gioco con le regole

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INDICAZIONI GENERALIEspressione
  • SI
  • Modulazione della voce
  • Voce squillante e vivace
  • Parlare lentamente
  • Domande chiuse
  • Espressioni verbali chiare e dal significato
    esplicito
  • Uso di esempi concreti
  • Uso di gesti, oggetti, figure
  • Rispettare le ecolalie
  • Enfatizzare la risposta corretta
  • NO
  • Battute di spirito
  • Frasi ambigue
  • Critiche
  • Domande aperte
  • Salti semantici troppo difficili
  • Espressioni punitive

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INDICAZIONI GENERALIComportamento
  • Guida motoria
  • Espressione del viso
  • Anticipazione e contenimento comportamenti
    problema
  • Modalità poco intrusive
  • Modalità creative
  • Raggiungere il compito prima della frustrazione
  • Rinforzare quando fa bene
  • Introdurre graduali modificazioni
  • Far finta di essere poco interessato ai suoi
    comportamenti per alcuni momenti
  • Cogliere i cambiamenti
  • Attendere
  • Sguardo
  • Contatto corporeo

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INDICAZIONI GENERALILambiente riabilitativo
  • SI
  • Strutturare lambiente riabilitativo,
    organizzando spazio e tempo
  • gt tempo per osservazione,esplorazione, scoperta,
    elaborazione
  • gt intensità e brevi momenti di esposizione alla
    stimolazione mirata
  • spazio di rilassamento e spazio gioco-lavoro
  • tempo di gioco-lavoro, musica, rilassamento,
    attività motorie e di reciprocità corporea.
  • NO
  • Quantità intensiva di stimoli
  • Situazioni di confusione e di chiasso.

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INDICAZIONI GENERALI
  • Mediazione educativa da parte della mente più
    esperta
  • Strumento principale la persona (genitore,
    educatore, terapeuta)
  • Attivazione emotiva (modi di rapporto
    corporeo emotivo-affettuoso)
  • Reinterpretare il copione
  • Comprendere il mondo sensoriale del bambino
  • Sviluppare le aree forti
  • Rimediare le aree deboli.

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  • LA PERSONA
  • ECCESSIVA
    INDIFFERENZA
  • PRETESA
    RASSEGNAZIONE
  • FRUSTRAZIONE NON
    FARE
  • INSUCCESSO

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  • Ed è meglio sapere che sta per succedere una
    cosa bella
  • Ma è peggio sapere che sta per succedere
    qualcosa di brutto
  • Però credo che la cosa peggiore di tutte sia non
    sapere se sta per succedere qualcosa di bello o
    di brutto.
  • Dal Libro Lo Strano Caso Del Cane Ucciso A
    Mezzanotte Mark Haddon

54
  • GRAZIE
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