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La dislessia: problemi e strategie educative

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La dislessia: problemi e strategie educative Come definire la dislessia: una malattia, una disabilit , un ritardo dell'apprendimento? Si tratta di una disabilit ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: La dislessia: problemi e strategie educative


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La dislessia problemi e strategie educative
  • Come definire la dislessia una malattia, una
    disabilità, un ritardo dell'apprendimento?
  • Si tratta di una disabilità della lettura un
    disturbo specifico nell'apprendimento della
    decodifica di lettura. Non implica problemi a
    livello cognitivo. Per dislessia occorre
    intendere uno specifico disturbo
    nell'automatizzazione(velocità) e nella
    correttezza della lettura. Disturbi di lettura e
    scrittura sono spesso legati il bambino
    disortografico non è semplicemente lo studente
    che non conosce le regole ma è lo studente che ha
    delle difficoltà processuali sottostanti, per
    esempio fatica ad analizzare la composizione
    fonologica delle parole e a passare da un codice
    fonetico ad uno grafemico. Questo disturbo può
    accompagnarsi anche dalla disgrafia che è una
    specifica difficoltà nella realizzazione manuale
    dei grafemi e quindi nel grafismo(di cui la
    calligrafia rappresenta un'esemplificazione
    emblematica)
  • Si parla di dislessia solo quando il disturbo di
    transcodifica è isolato e non può essere messo in
    relazione con altri disturbi

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Le cause?
  • La dislessia è classificata tra i disturbi
    specifici dell'apprendimento
  • Le cause sono di tipo neurobiologiche e
    genetiche ultimamente si insiste molto sulle
    cause neurobiologiche (il neurologo americano
    Albert Galaburda aveva scoperto , attraverso
    l'esame autoptico condotto sui cervelli di
    soggetti che in vita avevano sofferto di
    difficoltà di lettura, l'esistenza di piccole
    alterazioni delle aree cerebrali coinvolte
    nell'elaborazione del linguaggio. Ha descritto
    alcune piccole esfoliazioni del tessuto
    corticale). Gli studi di risonanza magnetica
    funzionale e di microbiologia hanno ulteriromente
    precisato la natura di queste piccole
    alterazioni). Oggi se vi è accordo sul perché
    della dislessia (natura neurobiologica del
    deficit) e sul come si trasmette(origine genetica
    prevalente) , non vi è altrattanto accordo sul
    dove (le sedi)o le funzioni che sono responsabili
    del disturbo della lettura)
  • Ma vi è solo una spiegazione di tipo
    neurobiologica? La domanda rimane aperta
  • Vi sono due tipi di dislessia la dislessia
    evolutiva e quella acquisita

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Dislessia evolutiva e dislessia acquisita
  • La dislessia evolutiva si manifesta all'inizio
    del processo di apprendimento della lettura. Il
    bambino mostra difficoltà a riconoscere le
    lettere dell'alfabeto, a fissare la
    corrispondenza fra i segni grafici e i suoni, e
    ad automatizzarle cioè a compierle in modo rapido
    e senza sforzo apparente. Il primo segno
    riconoscibile della dislessia evolutiva è il
    lento e faticoso apprendimento della lettura ad
    alta voce
  • La dislessia acquisita un soggetto che leggeva
    normalmente comincia ad avere difficoltà , queste
    sono la conseguenza di qualche evento patologico
    che ha determinato delle lesioni nelle aree
    corticali che sono coinvolte nel processo di
    transdecodifica(danno neurobiologico)
  • Nel caso della dislessia evolutiva si parla di
    tecniche di educazione assistita poiché il
    soggetto deve acquisire una funzione che ancora
    non possiede. Non vi è nulla da riparare o
    reintegrare ma si tratta piuttosto di mettere in
    atto misure per aiutare l'acquisizione del
    processo di transdecodifica e la sua
    automatizzazione
  • Nel caso della dislessia acquisita è più corretto
    parlare di rieducazione poiché si tratta di
    reintegrare la funzione persa o danneggiata

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Cosa succede ad un bambino dislessico?
  • I bambini dislessici sono bambini che, pur avendo
    buone capacità intellettive, hanno limitate
    capacità di riconoscimento visivo o limitate
    capacità di analisi fonologica delle parole
  • L'impatto che le difficoltà in lettura e in
    ortografia hanno nella vita di tutti i giorni con
    particolare attenzione non solo alle
    problematiche presenti nello studio e nella
    riuscita scolastica, ma anche alle possibili
    ripercussioni sul piano emotivo e relazionale
  • Nascono ansie, angosce e paure possono condurre
    ad atteggiamenti aggressivi o anche di
    ripiegamento su se stesso senso d'insicurezza e
    costruzione di una immagine negativa di sé
  • La disabilità di lettura provoca conseguenze
    importanti sull'apprendimento scolastico
    instabilità sia degli errori che delle
    acquisizioni(il sistema di controllo è sempre al
    limite), lentezza, instabilità delle
    prestazioni(confusione tra lettera o sillabe
    simili , scambio di lettere con suono simile,
    omissioni)
  • I dislessici non sono in grado di apprendere il
    corsivo e riescono invece ad utilizzare con più
    facilità lo stampatello maiuscolo in quanto più
    stabile e più facile da discriminare dal punto di
    vista percettivo

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Conoscere per comprendere ed accompagnare
  • La dislessia è una disabilità invisibile per
    questo i genitori ed insegnanti spesso non
    comprendono le difficoltà dei bambini dislessici
    e tentano semplicemente di forzarli a impegnarsi
    di più provocando frustrazioni, umiliazioni e un
    forte senso d'insicurezza
  • La conoscenza del disturbo è anche uno strumento
    di comprensione e la comprensione favorisce
    l'intervento centrato sui bisogni specifici e le
    caratteristiche del bambino dislessico
  • Esistono alcuni metodi di educazione assistita e
    di riabilitazione(educatori preparati, insegnanti
    specializzati e logopedisti devono
    collaborare)Metodo Tomatis , Metodo Bakker e
    Metodo Geiger-Lettvini
  • L'approccio deve essere integrato e rendere
    complementare metodi e strumenti nonché
    l'interazione tra contesti e figure professionali
    cioè fra competenze diverse

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Alcuni Metodi
  • Metodo Alfred Tomatis metodo per il trattamento
    dei disturbi del linguaggio e del comportamento.
    Alfred Tomatis è un medico francese(Mulhouse)
    oto-rino-laringoiatrico. Si tratta di un matodo
    audio-psico-fonologico che fa interagire
    orecchio, linguaggio e psiche. La sua pedagogia è
    una pedagogia integrata dell'udito e del
    linguaggio. Che permette al soggetto ipo-acustico
    di ritrovare il desiderio di comunicare. Tomatis
    afferma che la lettura, sia silenziosa o ad alta
    voce, è correlata con l'analisi e l'elaborazione
    del suono. Se la coclea non ha la possibilità di
    analizzare i suoni in maniera accurata, può
    apparire la dislessia. Lavora anche sulla
    coordinazione tra orecchio ed occhio
    orecchio-voce, udito e comunicazione.
  • Metodo Bakker o falsh-word programma questo
    metodo s'ispira dal Balance Model che interpreta
    la lettura come frutto di un equilibrio tra i
    contributi dell'emisfero cerebrale destro e
    quello sinistro. Il trattamento consiste nel
    ripristinare un minimo di equilibrio. Propone
    l'utilizzo del computer vengono presentate al
    bambino parole di diversa lunghezza e complessità
    e con una frequenza variabile, che lui deve
    leggere il più velocemente possibile.(sedute di
    45 minuti). Stimolazione dell'emisfero
    debole(stimolazione tachistoscopica rivolta ad un
    solo dei due emisferi cerebrali)

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Altri metodi
  • Metodo Geiger-Lettvini un trattamento che si può
    eseguire a casa. Prevede l'utilizzo di una
    mascherina che si fa scorrere sul testo e che
    permette di focalizzare la parola da leggere,
    nascondendo quello che si trova intorno. A questo
    si associano esercizi di coordinazione
    occhio-mano cucire, infilare perline, dipingere,
    modellare la plastilina
  • Esercizi e apprendimenti con ausili tecnologici
    gli ausili sono strumenti compensativi per
    esempio il testo digitale/orale l'uso di un
    software particolare con un riconoscitore ottico
    di caratteri e la sintesi vocale(converte il
    testo digitale in parlato permettendo quindi di
    ascoltare il brano). Software educativo-didattico-
    abilitativo per quanto riguarda le difficoltà di
    letto-scrittura.
  • Altri ausili il libro digitale, l'audio-libro o
    libro parlato(formato audio dei testi). Questi
    strumenti permettono diversi interventi
    fonologici sulla percezione visiva e sulle
    abilità visuo-motorie, sulle abilità
    sublessicali, arricchimento lessicale e di
    produzione di testo. Favorisce le abilità di
    studio.

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Come hanno fatto i famosi dislessici?
  • Leonardo da Vinci
  • Albert Einstein
  • Wiston Churchill
  • J.F Kennedy
  • Mozart
  • Walt Disney
  • Napoleone
  • Pablo Picasso

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Ovide Decroly e Maria Montessori
  • O.Decroly e la globalità degli apprendimenti
    l'uso di tutti i sensi , la centralità della
    sfera affettiva e i centri d'interesse.
  • Metodo ideo-visivo importanza del disegno
    metodo ideo-tattile
  • Partire dalla globalità dei sensi e dal
    significato delle cose nel vissuto del bambino
  • Il concetto di Mente assorbente in Maria
    Montessori Importante per chi lavora con un
    bambino dislessico. Come tutti gli altri assorbe
    tutto quello che lo circonda e lo elabora
    mentalmente. Concetto di pedagogia emendativa
    ripresa dal lavoro di Sante De Sanctis.

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Alcune considerazioni di Sante De Sanctis e
Edouard Séguin
  • Il nostro procedimento consiste
    nellinsegnamento degli elementi alfabetici
    mediante tavolette mobili che portano traforate
    le diverse lettere. In dette tavolette nere o di
    colore noce, le lettere, oltre che traforate,
    appaiono quasi in rilievo, essendone colorate
    tutto il contorno. Il colore della lettera
    differisce dal colore delle tavolette e il colore
    delle consonanti è diverso da quello delle
    vocali. Abbiamo alfabeti interi, diversamente
    colorati. (Sante de Sanctis)
  • Molti bambini parlano male, e anche molti
    uomini la maggioranza degli idioti parla in un
    modo incomprensibile e molti neanche parlano. Le
    ragioni del mutismo o del quasi mutismo, quando
    non hanno per causa lassenza della parete del
    palato, la paralisi o la sordità, sono
    innumerevoli, le sfumature che separano il muto
    dallindividuo che parla sono infinite. Bisogna
    esaminare con attenzione lo stato degli organi
    produttori della voce e larticolazione delle
    parole. (Edouard Séguin)
  • Il correlato della scrittura, è la lettura
    scrivere, è rappresentare unidea con dei segni,
    leggere è ritrovare unidea in un segno. Ogni
    segno è una convenzione, ma tutte le convenzioni
    grafiche non si assomigliano, le prime furono
    delle immagini, le seconde delle analogie, le
    terze delle astrazioni. I geroglifici furono
    tutte delle rappresentazioni sia dirette, sia per
    analogie, sia per causalità. Gli alfabeti, al
    contrario, sono una collezione, un arrangiamento
    di segni astratti, ma convenuti e consentiti. Per
    di più, la scrittura, questa materializzazione
    del pensiero, accettò per prima la materia,
    queste tre dimensioni fu scolpita, fu impressa,
    dipinta e più tardi disegnata si finì per
    stamparla, e il galvanismo ci prepara da questo
    punto di vista nuovi miracoli. Questo doppio
    passaggio dalla rappresentazione della cosa alla
    rappresentazione del nome, e dal carattere solido
    al carattere lineare, costituisce
    incontestabilmente la storia dei segni grafici. È
    così che lo spirito umano, per arrivare
    allastratto, doveva passare attraverso tutte le
    fasi del concreto. (Edouard Séguin)

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La lingua, le immagini, le parole e i vissuti
  • Vi è un abisso dipotesi tra le lettere scritte
    e le lettere parlate, nessun rapporto li lega, o
    li identifica, nessuna logica lega tale suono a
    tale figura piuttosto che ad unaltra. Nella
    scrittura geroglifica tra il nome e la cosa vi
    era solo limmagine, meraviglioso agente di
    comprensione e di ricordo nella scrittura
    alfabetica, invece, tra il nome e la cosa, vi
    sono dei segni bizzarri e arbitrari che non hanno
    nessun rapporto rispetto alla logica con il loro
    oggetto. (Edouard Séguin)
  • Séguin propone di partire dalle cose vissute dal
    bambino per imparare a scrivere e leggere
    l'apprendimento deve basarsi sui vissuti e sui
    vissuti che abbiano un senso e provocano un
    interesse nel bambino Ciò che importa è che il
    bambino non associ una sola parola senza
    comprenderla e perciò occorre che questa parola
    sia anzitutto un sostantivo, poiché la sostanza
    che questa parola rappresentata colpisce, con il
    nome, le facoltà percettive del soggetto.
  • La grammatica pratica Fare toccare con il dito
    e vedere con locchio il senso di ogni parola, è,
    come lo dice Sant'Agostino, non soltanto mettere
    nella memoria un gran numero di parole, ma anche
    fare osservare il senso di queste parole in
    particolare, cioè dare una idea precisa delle
    cose e di tutti i loro rapporti possibili è
    spiegare la vita in azione a dei bambini che
    rischiano di deperire nellinazione.

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Tatto, suono, disegno Maria Montessori
  • Si fanno pronunciare al bambino le lettere,
    quando già ha imparato a riconoscerle, e anche a
    scriverle allora lalfabeto si dispone per
    ordine fonico e si dispone diversamente secondo i
    difetti individuali, che si sono rilevati quando
    il bambino spontaneamente ripeteva il suono delle
    consonanti e delle vocali o la parola che si
    riferiva alle varie consonanti nei cartelloni
    illustrati. Cominceremo a presentare, a far
    leggere le lettere (prima a sillabe e parole) che
    il bambino sa pronunciare, per passare a grado a
    grado a quelle che pronuncia con maggior
    difficoltà o non pronuncia affatto (correzione
    del linguaggio) per la correzione del linguaggio
    col metodo fonominico è necessario un capitolo a
    parte nella scuola dei bambini è desiderabile
    per questo insegnamento anche una maestra a
    parte, come per la ginnastica, pei lavori
    manuali, pel canto. (Maria Montessori)
  • Si offre al bambino una pagina dove stanno
    delineati un cerchio e un quadrato si fa
    riempire col lapis colorato rosso, il cerchio
    col turchino, il quadrato (incastri). Si danno
    cerchi e quadrati, sempre più piccoli, cerchi e
    triangoli veramente combinati nella
    disposizione, e si fanno riempire coi lapis
    colorati. Poi si fa delineare, ripassando il
    segno nero sugli stessi modelli, coi lapis
    colorati il cerchio, il triangolo, il quadrato
    a ciò viene più facilmente il bambino educato a
    toccare con lasticina di legno le figure
    delineate sui cartelloni degli incastri. Alla
    scrittura direttamente passa dopo gli esercizi
    eseguiti con lasticina di legno sui cartelloni
    dellalfabeto scritto. Si potrà aiutare in
    principio il bambino, facendogli ricalcare il
    segno da noi fatto sul quaderno a lapis. Quando
    il bambino scrive, gli si fa osservare che egli
    scrive su un piano delimitato, che continua
    dallalto, che va da sinistra verso destra, che a
    poco a poco scende in basso, ecc. Il Séguin
    insegna la scrittura cominciando coi bastoncelli
    e le curve. Prepara i quaderni di bastoncelli
    disegnandoli così il bastoncello che il bambino
    deve eseguire è delimitato da due punti e segnato
    con una fine linea ai lati, come modello, ci
    sono due bastoncelli eseguiti dal maestro.
    Analogamente per le curve

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Il metodo globale Decroly e la pedagogia dei
centri dinteresse
  • Metodo globale globalità dei linguaggi e degli
    apprendimenti
  • Metodo integrato sfera affettiva, coordinamento
    sensi, corpo, gesti e simbolizzazione
  • Limportanza del disegno come preparazione alla
    scrittura e alla lettura(scrive i primi saggi di
    psicologia del disegno). Metodo ideao-visivo e
    ideo-tattile
  • Sviluppo globale e rispetto dei ritmi e tempi di
    apprendimento
  • La regola fondamentale è la seguente scoprire o
    svegliare dei bisogni, fare applicare i possibili
    movimenti alla soddisfazione di questi bisogni,
    ad aumentare gradualmente le difficoltà , via via
    che i movimenti divengono più facili
  • Individuare e creare dei centri dinteresse le
    molle dellapprendimento(sforzo, attenzione,
    memoria e concentrazione)
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