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VMI - Visuo Motor Integration Test

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Title: VMI - Visuo Motor Integration Test Author: Fondazione Stella Maris Last modified by: prof. Alessandro Muratori Created Date: 11/6/1998 2:08:06 PM – PowerPoint PPT presentation

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Title: VMI - Visuo Motor Integration Test


1
Associazione Italiana Dislessia Sezione di
Mantova
VISSUTI PSICOLOGICI e DISLESSIA Mantova, 5
maggio 2010 Elena Rubini psicologa
2
  • LOMS CLASSIFICA LA DISLESSIA E GLI ALTRI
    DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
  • COME DISABILITÀ, PER CUI NON E POSSIBILE
    APPRENDERE LA LETTURA, LA SCRITTURA O IL CALCOLO
    ARITMETICO NEI NORMALI TEMPI E CON I NORMALI
    METODI DI INSEGNAMENTO.
  • (Wikipedia, lenciclopedia libera)

3
UN PO DI STORIA...
4
CRESCERE CON UNA DISABILITÀ INVISIBILE
  • IL FATTO CHE LA DISLESSIA NON SIA LEGATA AD UNA
    MENOMAZIONE VISIBILE HA DETERMINATO E DETERMINA
    LA SCARSA TENDENZA A RICONOSCERLA COME
    DISABILITÀ.

5
E IN ITALIA?
6

ANALFABETA DEL 2000
  • FACCIO LA TERZA MEDIA E LA PROF. HA DETTO CHE
    NON MI PORTA ALLESAME PERCHÉ SONO UN ANALFABETA
    DEL 2000.
  • LEI DICE CHE NON PUO CREDERE CHE IO NON RESCA A
    SCRIVERE E LEGGERE COME GLI ALTRI, NON CI CREDE
    CHE SONO DISLESSICO, HA DETTO CHE SONO SCUSE E
    CHE IO HO SOLO POCA VOGLIA DI STUDIARE.
  • PERCHÉ I PROF. NON CREDONO MAI AI RAGAZZI!...
    (RENATO, 14 anni)
  • Tratto da Storie di dislessia, G. Stella,
    Libri Liberi (2007)

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I DISTURBI EMOTIVI CAUSANO LA DISLESSIA?
8
LA MAGGIOR PARTE DEI DISLESSICI NEL PERIODO
PRESCOLARE E FELICE E BENE ADATTATA (Orton,
1925)
I DISTURBI EMOTIVI COMPAIONO CON IL PRIMO
APPROCCIO ALLA SCUOLA E AUMENTANO CON GLI ANNI,
ACCOMPAGNATI DA UN FORTE SENSO DI FRUSTRAZIONE
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IO SRIVO I PARIGRAFI
  • QUANDO IO SCRIVO E SCRIVO I PARIGRAFI IL MIO
    CERVELO È CONFUSO E FA MALE E IO TROVO PAROLA
    GUSTA MA CUANDO SCENDE PER IL MIO BRACIO SPARICSE
    PRIMA CHE ECSE DALLA MIA MANO E AVOLTE PIANGO.
    (Alessandro, 7 anni)

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PERCHÉ LA DISLESSIA È COSÌ SCORAGGIANTE E
FRUSTRANTE?
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  • INCAPACE DI SODDISFARE LE ASPETTATIVE DEGLI
    ADULTI (osserva però che la maggior parte dei
    compagni si inserisce con serenità nelle attività
    proposte ed ottiene buoni risultati)
  • SENTE SU DI SÉ CONTINUE SOLLECITAZIONI DA PARTE
    DEGLI ADULTI (stai più attento!, Impegnati di
    più!, hai bisogno di esercitarti molto)

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  • METTE IN ATTO COMPORTAMENTI PARTICOLARI PER
    ATTIRARE LE ATTENZIONI DEI COMPAGNI (ad esempio
    quello di fare il buffone di classe)
  • per non percepire il proprio disagio, mette in
    atto meccanismi di difesa che non fanno che
    aumentare il senso di colpa, come il FORTE
    DISIMPEGNO (Non leggo perché non ne ho voglia!,
    Non eseguo il compito perché non mi interessa)
    o lattacco (aggressività)
  • talvolta il disagio è così elevato da annientare
    il soggetto ponendolo in una condizione emotiva
    di forte INIBIZIONE E CHIUSURA

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LE INCOERENZE DELLA DISLESSIA PONGONO SERIE SFIDE
ALLA VITA DEL BAMBINO
  • EFFETTO MONTAGNE RUSSE
  • ERRORI INCONSISTENTI
  • ANDAMENTO INTERMITTENTE

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EMOZIONI.
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ANSIA
  • LANSIA È IL PIÙ FREQUENTE SINTOMO EMOTIVO
    RIPORTATO DAI DISLESSICI ADULTI.
  • LANSIA FA SÌ CHE GLI ESSERI UMANI EVITINO TUTTO
    CIÒ CHE LI SPAVENTA.
  • POICHÉ I DISLESSICI HANNO LA TENDENZA AD
    ANTICIPARE IL FALLIMENTO, VIVERE NUOVE SITUAZIONI
    PUÒ PROVOCARE UNA FORTE ANSIA.
  • SPESSO SI INTERPRETA QUESTO COMPORTAMENTO COME
    PIGRIZIA.

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RABBIA
  • LA FRUSTRAZIONE SPERIMENTATA A SCUOLA E A CASA
    GENERA RABBIA.

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DEPRESSIONE
  • ANCHE SE MOLTI DISLESSICI NON SONO DEPRESSI, I
    BAMBINI CON QUESTO TIPO DI DISABILITÀ DI
    APPRENDIMENTO SONO AD ALTO RISCHIO DI PROVARE
    INTENSI SENTIMENTI DI DOLORE E SOFFERENZA.

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  • TENDENZA AD AVERE UNIMMAGINE DI SÉ NEGATIVA
  • TENDENZA AD AVERE DIFFICOLTA AD IMMAGINARE
    QUALCOSA DI BUONO NEL FUTURO

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EMOZIONALITÀ POCO CONTROLLATA
  • LEMOTIVITÀ PUÒ RISULTARE POCO CONTROLLATA ED
    ESPRIMERSI CON ALTERAZIONI DELLA CONDOTTA,
    PASSAGGI ALL'ATTO O CON MANIFESTAZIONI DI ANSIA
    E/O DI UMORE DEPRESSIVO
  • SI POSSONO INDIVIDUARE MODALITÀ DI RELAZIONI
    SOCIALI DESCRIVIBILI COME INIBITE,
    IPERCONTROLLATE, SUPERFICIALI O TIMOROSE.
  • DI NORMA QUESTI ULTIMI COMPORTAMENTI VENGONO
    ATTRIBUITI ALLE BAMBINE, MENTRE I MASCHI SONO PIÙ
    SPESSO DESCRITTI COME RIBELLI, IPERCINETICI E
    DISTURBANTI.

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IMMAGINE DI SÈ
  • IMMAGINE GLOBALE VISIONE COMPLESSIVA,
    COMBINAZIONE DI GIUDIZI E CONVINZIONI, CHE UNA
    PERSONA HA SU SÉ STESSA
  • MMAGINI DEL SÉ DIFFERENZIATE PER SPECIFICHE AREE
  • ASPETTO FISICO
  • CAPACITÀ DI RELAZIONE CON I COETANEI
  • CAPACITÀ SPORTIVE
  • RAPPORTI CON L'ALTRO SESSO
  • LE ABILITÀ SCOLASTICHE - SÉ ACCADEMICO INSIEME
    DI CREDENZE E CONVINZIONI SULLE PROPRIE
    COMPETENZE SCOLASTICHE

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IMMAGINE DI SÉ
  • SECONDO LO STUDIOSO ERIK ERIKSON DURANTE I PRIMI
    ANNI DI SCUOLA OGNI BAMBINO DEVE RISOLVERE I
    CONFLITTI TRA UNIMMAGINE DI SÈ POSITIVA E I
    SENTIMENTI DI INFERIORITÀ. SE I BAMBINI VANNO
    INCONTRO A INSUCCESSI E FRUSTRAZIONI ESSI SI
    FANNO LIDEA DI ESSERE INFERIORI AGLI ALTRI E CHE
    I LORO SFORZI FACCIANO POCA DIFFERENZA. SI
    SENTONO INADEGUATI E INCOMPETENTI E ATTRIBUISCONO
    IL PROPRIO SUCCESSO ALLA FORTUNA.
  • DOPO I 10 ANNI DIVENTA DIFFICILE AIUTARE IL
    BAMBINO A SVILUPPARE UNIMMAGINE POSITIVA DI SÉ.

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UN DISTURBO DI APPRENDIMENTO PUÒ RAPPRESENTARE
UNA ESPERIENZA TRAUMATICA IN GRADO DI INDEBOLIRE
IL SÉ COGNITIVO, E QUINDI LO SVILUPPO EMOTIVO,
INTELLETTIVO, SOCIALE, FAMILIARE.
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  • MI SONO SEMPRE CHIESTO PERCHÉ GLI ADULTI
    DISLESSICI, ANCHE QUELLI CHE SONO RIUSCITI A
    RAGGIUNGERE IL SUCCESSO PROFESSIONALE, CONTINUANO
    A MANTENERE RANCORE VERSO GLI ADULTI DELLA LORO
    INFANZIA, IN PARTICOLARE GLI INSEGNANTI. LA
    DISLESSIA, O LA DISORTOGRAFIA, O QUALSIVOGLIA
    PICCOLO PROBLEMA PUÒ MINACCIARE LA MIA IDENTITÀ,
    MINARLA NEL PROFONDO, ANCHE SE È MINUSCOLA COME
    UNA GOCCIA. LA GOCCIA, SE CADE CONTINUAMENTE
    SULLO STESSO PUNTO, ERODE ANCHE LA ROCCIA. Tratto
    da Storie di dislessia, G. Stella, Libri Liberi
    (2007)

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CONDIZIONI PSICOPATOLOGICHE ASPECIFICHE
  • RAPPRESENTANO L'ESPRESSIONE DI UN DISTURBO DEL
    SÉ COGNITIVO. NELLA PRATICA CLINICA DIAGNOSI NON
    CATEGORIALE (SINTOMI PSICOPATOLOGICI) TRATTI
    ANSIOSO-FOBICI, DEMORALIZZAZIONE, DISISTIMA DI
    SÉ, LEARNEAD HELPLESSNESS, DISAGIO
    PSICO-AFFETTIVO, INIBIZIONE, SOMATIZZAZIONI,
    TRATTI AGGRESSIVI, OPPOSIVITÀ, ISOLAMENTO
    SOCIALE, DIFFICOLTÀ RELAZIONALI.

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LA STORIA DI ALESSANDRO
  • LA NOTTE NON DORMIVA E SPESSO VOMITAVA, AVEVA
    CONTINUI PROBLEMI DI STIPSI, ANSIA E COSÌ VIA,
    TANTO CHE LO ABBIAMO DOVUTO SOTTOPORRE A UNA
    LUNGA SERIE DI ESAMI FRA CUI ANCHE
    LELETTROENCEFALOGRAMMA CON IL RISULTATO CHE AL
    LIVELLO PATOLOGICO NON CERA NIENTE. QUELLO CHE
    NON CAPIVO ERA PERCHÉ LUI STESSE MALE SOLO DA
    SETTEMBRE A GIUGNO E NELLESTATE I SINTOMI
    SPARIVANO.
  • UNA VOLTA AFFRONTATO IL PROBLEMA E FATTO CAPIRE
    AL RAGAZZO DI COSA SI TRATTAVA, SONO CESSATI I
    DISTURBI FISICI SOPRA DESCRITTI. Tratto da
    Storie di dislessia, G. Stella, Libri Liberi
    (2007)

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FUNZIONAMENTO COGNITIVO SUPERFICIALE
  • IL FUNZIONAMENTO COGNITIVO SPESSO VIENE DESCRITTO
    OPERARE CON UNA MODALITÀ PASSIVA E/O SUPERFICIALE
    CHE EVIDENZIA UNIDEA STATICA E NON INCREMENTALE
    DELLA PROPRIA INTELLIGENZA

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EVITAMENTO DELLA RIFLESSIONE COGNITIVA
  • LEVITAMENTO DEL COMPITO E I COMPORTAMENTI DI
    AUTO SABOTAGGIO SONO MODALITÀ CHE TROVANO
    RISONANZE NEGATIVE SIA NELLAMBIENTE FAMIGLIARE
    CHE IN QUELLO SCOLASTICO

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BASSA AUTOSTIMA
  • LAUTOSTIMA RISULTA ABBASSATA E, SPECIE PER
    QUANTO RIGUARDA IL SÉ ACCADEMICO, VENGONO SPESSO
    ESPRESSE IDEE NEGATIVE, DI AUTOSVALUTAZIONE E DI
    INSUCCESSO

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ERRATO SISTEMA DI ATTRIBUZIONE
UNO STUDENTE CHE OTTIENE UN GIUDIZIO POSITIVO
POTREBBE ATTRIBUIRE IL SUCCESSO ALLIMPEGNO
PERSONALE, CIOÈ AL FATTO DI AVER STUDIATO, ALLA
PROPRIA ABILITÀ, ALLA FACILITÀ DEL COMPITO, AL
CASO O AD ALTRE CAUSE ANCORA E ANCHE A PIÙ CAUSE
CONTEMPORANEAMENTE.
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GLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, HANNO
IN GENERE STILI ATTRIBUTIVI ESTERNI (MEAZZINI,
2005), CIOÈ ATTRIBUISCONO LESITO DEI RISULTATI
NEI COMPITI A FATTORI QUALI IL CASO, LA FORTUNA,
LE DIFFICOLTÀ DEL COMPITO, LAIUTO ESTERNO, TUTTI
FATTORI NON DIRETTAMENTE CONTROLLABILI DAL
SOGGETTO. TALVOLTA VENGONO UTILIZZATE ANCHE
ATTRIBUZIONI INTERNE, DIRETTAMENTE COLLEGATE AL
SOGGETTO, COME IL POSSESSO O IL NON POSSESSO DI
ABILITÀ NON RIESCO A FARE IL COMPITO PERCHÉ NON
SONO INTELLIGENTE, NON POSSIEDO QUESTA ABILITÀ
OPPURE SONO TONTO.
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IMPOTENZA APPRESA
  • QUANDO LA TENDENZA AD ATTRIBUIRE ALLABILITÀ
    PERSONALE INNATA SIA I SUCCESSI CHE GLI
    INSUCCESSI DIVENTA UNO STILE ATTRIBUTIVO
    CONSOLIDATO, IN CASO DI RIPETUTI FALLIMENTI, LA
    PERSONA PUÒ RISCHIARE DI RITROVARSI IN UNA
    SITUAZIONE IN CUI, CONVINTA DI NON POSSEDERE LE
    ABILITÀ NECESSARIE PER RIUSCIRE IN QUELLA
    DETERMINATA SITUAZIONE O IN ALTRE SIMILI, PENSA
    CHE NON CE LA FARÀ MAI E CHE QUALUNQUE COSA
    FACCIA PER RIUSCIRE SARÀ INUTILE.

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TI DEVI IMPEGNARE DI PIÙ!
  • LAZIONE DI ORIENTAMENTO DELLO STILE DI
    ATTRIBUZIONE È IMPORTANTE PER COLLEGARE I
    RISULTATI DI UNA DETERMINATA PRESTAZIONE AL
    FATTORE IMPEGNO
  • IMPEGNO INTESO NON COME TI DEVI IMPEGNARE DI
    PIÙ MA COME QUESTIONE DI STRATEGIE

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I VISSUTI DELLA FAMIGLIA
QUANDO LA DISLESSIA COLPISCE DIFFICILMENTE
RISPARMIA, NELLE SUE CONSEGUENZE, ANCHE LA
FAMIGLIA
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  • DIVERGENTE LETTURA DELLA SITUAZIONE ALLINTERNO
    DELLA COPPIA GENITORIALE
  • IMMAGINE CONFLITTUALE DEL FIGLIO
  • GESTIONE DEI COMPITI A CASA A CASA DIVENTANO
    MOTIVO DI CONFLITTO PERCHÉ METTONO IN LUCE LE
    ISTANZE DI AUTONOMIA E DI IDENTITÀ DEL BAMBINO O
    DEL RAGAZZO E INSIEME QUELLE DI DIPENDENZA, CHE È
    PROPRIO LA DISLESSIA A DETERMINARE E IMPORRE

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FATTORI PROTETTIVI
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  • UNA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL PROBLEMA E UN
    TEMPESTIVO INTERVENTO

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UN AMBIENTE FAMIGLIARE E MODALITÀ EDUCATIVE
CHE RISULTINO ADEGUATI
  • INSEGNANTI E GENITORI DOVREBBERO OFFRIRE
    INCORAGGIAMENTO E SOSTEGNO CONTINUI E PRESTARE
    ATTENZIONE AI LORO SENTIMENTI

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UN ADEGUATO AMBIENTE DIDATTICO
  • SALVAGUARDARE LAUTOSTIMA OLTRE
    ALLINTRODUZIONE DI STRUMENTI TECNOLOGICI, IL
    BAMBINO PUÒ ESSERE AIUTATO CON RINFORZI DI TIPO
    EMOTIVO IL DISLESSICO È INFATTI MOLTO SPESSO UN
    ALLIEVO DEMOTIVATO, CON SCARSA TOLLERANZA NEI
    CONFRONTI DEL MINIMO INSUCCESSO, E TENDENZA A
    GETTARE LA SPUGNA ALLE PRIME AVVISAGLIE DI
    DIFFICOLTÀ.
  • ES, POSSIBILITÀ DI FARE DA TUTOR AI COMPAGNI IN
    ALTRE DISCIPLINE O AI DISLESSICI PIU PICCOLI

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FAR SPERIMENTARE AI RAGAZZI IL SUCCESSO
  • CON LINSEGNAMENTO DI STRATEGIE
  • AUSILI INFORMATICI PER BYPASSARE LE DIFFICOLTÀ
    DI DECODIFICA (UTILIZZO DELLA SINTESI VOCALE,)
  • MODALITÀ DI APPRENDIMENTO ALTERNATIVE (SCHEMI,
    MAPPE,)

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  1. PRESENTARE COMPITI SEMPLICI, INCREMENTANDONE
    GRADUALMENTE LA DIFFICOLTÀ, ED INSTAURANDO
    RELAZIONI EMPATICHE, CHE ACCRESCANO LA SICUREZZA
  2. COSTRUIRE PERCORSI PERSONALIZZATI CHE FACCIANO
    SPERIMENTARE LEFFICACIA, IN PARTICOLARE MEDIANTE
    LUSO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
  3. AUMENTARE IL LIVELLO DI FIDUCIA E AUTOSTIMA NELLE
    PROPRIE CAPACITÀ SPERIMENTANDO UN SUCCESSO IN
    AUTONOMIA E RISPARMIANDO FATICA

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AUTONOMIA
  • INDIPENDENZA
  • LIBERTÀ DI AGIRE E DI PENSARE
  • MOTIVAZIONE
  • CURIOSITÀ
  • ..

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LEGGERE È UNA VERA E PROPRIA ROTTURA
  • CIAOMI CHIAMO MARCELLO, MA TUTTI MI CHIAMANO
    MARCI. ANCHIO SONO DISLESSICO VI POSSO GIURARE
    CHE È VERAMENTE COMPLICATO, PERCHÉ PER STUDIARE
    DUE PAGINE CI METTO UN POMERIGGIO, INVECE LE
    PERSONE NORMALI CI METTONO CIRCA UNORA CIRCA. E
    POI CÈ IL PROBLEMA CHE FACCIO FATICA A LEGGERE E
    QUESTO COMPORTA CHE QUANDO SONO A SCUOLA E ARRIVA
    UN PROFESSORE NUOVO DEVO MANDARCI MIA MADRE A
    DIRGLI CHE FACCIO FATICA A LEGGERE ED È UNA VERA
    E PROPRIA ROTTURA, PERCHÉ FA AVANTI E INDIETRO DA
    SCUOLA A CASA. POI I MIEI GENITORI MI STANNO
    TROPPO ADDOSSO PERCHÉ MI CHIEDONO SEMPRE SE HO
    STUDIATO, QUANDO STUDIAMO, ECC.
  • IO PENSO CHE LA DISLESSIA SIA UNA BRUTTA
    MALATTIA E CHE PER CURARLA CI VUOLE MOLTO TEMPO,
    E IL BRUTTO È CHE NON ESISTONO MEDICINE, PERCHÉ
    SE ESISTESSERO IO SARAI GIÀ GUARITO. BEH IO HO
    DETTO LA MIA, E VOI COSA NE PENSATE DELLA
    DISLESSIA? (MARCELLO, 18 anni)
  • Tratto da Storie di dislessia, G. Stella,
    Libri Liberi (2007)

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UN BUON EQUILIBRIO PSICOLOGICO
  • UNA BUONATENUTA PSICOLOGICA È IL FRUTTO DI UN
    PERCORSO EVOLUTIVO CHE NASCE E CRESCE NELLA
    RELAZIONE E NELLINTERAZIONE CON GLI ADULTI, IL
    BAMBINO O RAGAZZO CON DSA DEVE INSERIRE IN QUESTO
    PROCESSO LE CARATTERISTICHE DEL SUO DISTURBO
    SENZA PER QUESTO IDENTIFICARSI IN TOTO NEL
    PROBLEMA

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VISSUTI EMOTIVI O PSICOPATOLOGIA??
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PROBLEMI AFFETTIVI (PROBLEMATICHE
EMOZIONALI EFFETTO DEL DISTURBO) NORMALE
SOFFERENZA, SENSAZIONE DOLOROSA, CONFLITTO
INELUTTABILE
DISLESSIA
PSICOPATOLOGIA (DISTURBI DELLUMORE E DEL
COMPORTAMENTO) GENERALMENTE SCATENATI, MA NON
CAUSATI DAL FALLIMENTO SCOLASTICO, CHE AGISCE
SU UNA VULNERABILITÀ SOTTOSTANTE
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COMORBIDITÀ
  • PRESENZA CONTEMPORANEA NELLA STESSA PERSONA DI
    PIÙ PATOLOGIE CHE TRA LORO NON HANNO ALCUN NESSO
    CAUSALE

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RAPPORTO BIDIREZIONALE
  • UN DISTURBO DI APPRENDIMENTO PUÒ DETERMINARE (O
    FAR EMERGERE) UN DISTURBO EMOTIVO
    (DEPRESSIVO/ANSIOSO) E/O COMPORTAMENTALE
  • UN DISTURBO EMOTIVO E/O COMPORTAMENTALE PUÒ
    DETERMINARE UNA INTERFERENZA CON I PROCESSI DI
    APPRENDIMENTO, DETERMINANDO UNA DIFFICOLTÀ DI
    APPRENDIMENTO SECONDARIO.
  • AD ESEMPIO, UNA PARTE DEI BAMBINI CON DEPRESSIONE
    PRESENTA PREVALENTEMENTE PROBLEMI SCOLASTICI, IN
    QUESTO CASO LE DIFFICOLTÀ APPAIONO PERÒ
    PREVALENTI NEI COMPITI A MAGGIOR INTEGRAZIONE
    COGNITIVA E NON SONO PRESENTI LE CADUTE
    NEUROPSICOLOGICHE TIPICHE DEL DSA.

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DISTURBI PSICOPATOLOGICI SPECIFICI
  • GENERALMENTE SCATENATI, MA NON CAUSATI DAL
    FALLIMENTO SCOLASTICO, CHE AGISCE SU UNA
    VULNERABILITÀ SOTTOSTANTE
  • I DISTURBI PSICOPATOLOGICI PIÙ SPESSO ASSOCIATI
    ALLA DISLESSIA EVOLUTIVA SONO I QUADRI
    DEPRESSIVI, DISTURBI DANSIA, DISTURBI DA DEFICIT
    DI ATTENZIONE (CON O SENZA IPERATTIVITÀ), I
    DISTURBI OPPOSITIVO-PROVOCATORI E I DISTURBI
    DELLA CONDOTTA
  • SOPRATTUTTO IL DISTURBO DANSIA GENERALIZZATO,
    LANSIA DI SEPARAZIONE E LA FOBIA SCOLARE TENDONO
    AD ACCOMPAGNARE LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO.
    DISTURBI SOMATICI (VOMITO, ALGIE ADDOMINALI,
    CELALEA TENSIVA, ECC.) INTERPRETABILI ANCHE COME
    EQUIVALENTI DEPRESSIVI, CIOÈ COME CONDIZIONI
    LEGATE AD ABBASSAMENTI DEL TONO DELLUMORE

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RICERCA
  • IN UN GRUPPO DI 98 SOGGETTI CON DISLESSIA
    EVOLUTIVA GIUNTI AL CENTRO REGIONALE DI BOLOGNA
    DI ETÀ COMPRESA TRA I 7,6 E I 14 ANNI HANNO
    STUDIATO LA RELAZIONE TRA DISTURBO DI
    APPRENDIMENTO E PRESENZA DI UN PROBLEMA
    PSICOPATOLOGICO.
  • ALLINTERNO DEL CAMPIONE LOSSERVAZIONE CLINICA
    HA EVIDENZIATO
  • 38 SOGGETTI LASSENZA DI PROBLEMI PSICOPATOLOGICI
  • 19 SOGGETTI PRESENTAVANO UN PROBLEMA ATTENTIVO
    (DISTURBO DA DEFICIT DELLATTENZIONE),
  • 23 PRESENTAVANO UN QUADRO DEPRESSIVO (10
    DEPRESSIONE FRANCA E 12 UNA INIBIZIONE),
  • 10 PRESENTAVANO UN DISTURBO DANSIA,
  • 4 UN PROBLEMA DI COMPORTAMENTO (3 DISTURBO
    OPPOSITIVO PROVOCATORIO, 1 UN DISTURBO DELLA
    CONDOTTA),
  • 4 PRESENTAVANO BALBUZIE, TIC, ENURESI NOTTURNA

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GRAZIE PER LATTENZIONE
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