Title: VMI - Visuo Motor Integration Test
1Associazione Italiana Dislessia Sezione di
Mantova
VISSUTI PSICOLOGICI e DISLESSIA Mantova, 5
maggio 2010 Elena Rubini psicologa
2- LOMS CLASSIFICA LA DISLESSIA E GLI ALTRI
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - COME DISABILITÀ, PER CUI NON E POSSIBILE
APPRENDERE LA LETTURA, LA SCRITTURA O IL CALCOLO
ARITMETICO NEI NORMALI TEMPI E CON I NORMALI
METODI DI INSEGNAMENTO. - (Wikipedia, lenciclopedia libera)
3UN PO DI STORIA...
4CRESCERE CON UNA DISABILITÀ INVISIBILE
- IL FATTO CHE LA DISLESSIA NON SIA LEGATA AD UNA
MENOMAZIONE VISIBILE HA DETERMINATO E DETERMINA
LA SCARSA TENDENZA A RICONOSCERLA COME
DISABILITÀ.
5E IN ITALIA?
6ANALFABETA DEL 2000
- FACCIO LA TERZA MEDIA E LA PROF. HA DETTO CHE
NON MI PORTA ALLESAME PERCHÉ SONO UN ANALFABETA
DEL 2000. - LEI DICE CHE NON PUO CREDERE CHE IO NON RESCA A
SCRIVERE E LEGGERE COME GLI ALTRI, NON CI CREDE
CHE SONO DISLESSICO, HA DETTO CHE SONO SCUSE E
CHE IO HO SOLO POCA VOGLIA DI STUDIARE. - PERCHÉ I PROF. NON CREDONO MAI AI RAGAZZI!...
(RENATO, 14 anni) - Tratto da Storie di dislessia, G. Stella,
Libri Liberi (2007)
7I DISTURBI EMOTIVI CAUSANO LA DISLESSIA?
8LA MAGGIOR PARTE DEI DISLESSICI NEL PERIODO
PRESCOLARE E FELICE E BENE ADATTATA (Orton,
1925)
I DISTURBI EMOTIVI COMPAIONO CON IL PRIMO
APPROCCIO ALLA SCUOLA E AUMENTANO CON GLI ANNI,
ACCOMPAGNATI DA UN FORTE SENSO DI FRUSTRAZIONE
9IO SRIVO I PARIGRAFI
- QUANDO IO SCRIVO E SCRIVO I PARIGRAFI IL MIO
CERVELO È CONFUSO E FA MALE E IO TROVO PAROLA
GUSTA MA CUANDO SCENDE PER IL MIO BRACIO SPARICSE
PRIMA CHE ECSE DALLA MIA MANO E AVOLTE PIANGO.
(Alessandro, 7 anni)
10PERCHÉ LA DISLESSIA È COSÌ SCORAGGIANTE E
FRUSTRANTE?
11- INCAPACE DI SODDISFARE LE ASPETTATIVE DEGLI
ADULTI (osserva però che la maggior parte dei
compagni si inserisce con serenità nelle attività
proposte ed ottiene buoni risultati) - SENTE SU DI SÉ CONTINUE SOLLECITAZIONI DA PARTE
DEGLI ADULTI (stai più attento!, Impegnati di
più!, hai bisogno di esercitarti molto)
12- METTE IN ATTO COMPORTAMENTI PARTICOLARI PER
ATTIRARE LE ATTENZIONI DEI COMPAGNI (ad esempio
quello di fare il buffone di classe) - per non percepire il proprio disagio, mette in
atto meccanismi di difesa che non fanno che
aumentare il senso di colpa, come il FORTE
DISIMPEGNO (Non leggo perché non ne ho voglia!,
Non eseguo il compito perché non mi interessa)
o lattacco (aggressività) - talvolta il disagio è così elevato da annientare
il soggetto ponendolo in una condizione emotiva
di forte INIBIZIONE E CHIUSURA
13LE INCOERENZE DELLA DISLESSIA PONGONO SERIE SFIDE
ALLA VITA DEL BAMBINO
- EFFETTO MONTAGNE RUSSE
- ERRORI INCONSISTENTI
- ANDAMENTO INTERMITTENTE
14EMOZIONI.
15ANSIA
- LANSIA È IL PIÙ FREQUENTE SINTOMO EMOTIVO
RIPORTATO DAI DISLESSICI ADULTI. - LANSIA FA SÌ CHE GLI ESSERI UMANI EVITINO TUTTO
CIÒ CHE LI SPAVENTA. - POICHÉ I DISLESSICI HANNO LA TENDENZA AD
ANTICIPARE IL FALLIMENTO, VIVERE NUOVE SITUAZIONI
PUÒ PROVOCARE UNA FORTE ANSIA. - SPESSO SI INTERPRETA QUESTO COMPORTAMENTO COME
PIGRIZIA.
16RABBIA
- LA FRUSTRAZIONE SPERIMENTATA A SCUOLA E A CASA
GENERA RABBIA.
17DEPRESSIONE
- ANCHE SE MOLTI DISLESSICI NON SONO DEPRESSI, I
BAMBINI CON QUESTO TIPO DI DISABILITÀ DI
APPRENDIMENTO SONO AD ALTO RISCHIO DI PROVARE
INTENSI SENTIMENTI DI DOLORE E SOFFERENZA.
18- TENDENZA AD AVERE UNIMMAGINE DI SÉ NEGATIVA
- TENDENZA AD AVERE DIFFICOLTA AD IMMAGINARE
QUALCOSA DI BUONO NEL FUTURO
19EMOZIONALITÀ POCO CONTROLLATA
- LEMOTIVITÀ PUÒ RISULTARE POCO CONTROLLATA ED
ESPRIMERSI CON ALTERAZIONI DELLA CONDOTTA,
PASSAGGI ALL'ATTO O CON MANIFESTAZIONI DI ANSIA
E/O DI UMORE DEPRESSIVO - SI POSSONO INDIVIDUARE MODALITÀ DI RELAZIONI
SOCIALI DESCRIVIBILI COME INIBITE,
IPERCONTROLLATE, SUPERFICIALI O TIMOROSE. - DI NORMA QUESTI ULTIMI COMPORTAMENTI VENGONO
ATTRIBUITI ALLE BAMBINE, MENTRE I MASCHI SONO PIÙ
SPESSO DESCRITTI COME RIBELLI, IPERCINETICI E
DISTURBANTI.
20IMMAGINE DI SÈ
- IMMAGINE GLOBALE VISIONE COMPLESSIVA,
COMBINAZIONE DI GIUDIZI E CONVINZIONI, CHE UNA
PERSONA HA SU SÉ STESSA - MMAGINI DEL SÉ DIFFERENZIATE PER SPECIFICHE AREE
- ASPETTO FISICO
- CAPACITÀ DI RELAZIONE CON I COETANEI
- CAPACITÀ SPORTIVE
- RAPPORTI CON L'ALTRO SESSO
- LE ABILITÀ SCOLASTICHE - SÉ ACCADEMICO INSIEME
DI CREDENZE E CONVINZIONI SULLE PROPRIE
COMPETENZE SCOLASTICHE
21IMMAGINE DI SÉ
- SECONDO LO STUDIOSO ERIK ERIKSON DURANTE I PRIMI
ANNI DI SCUOLA OGNI BAMBINO DEVE RISOLVERE I
CONFLITTI TRA UNIMMAGINE DI SÈ POSITIVA E I
SENTIMENTI DI INFERIORITÀ. SE I BAMBINI VANNO
INCONTRO A INSUCCESSI E FRUSTRAZIONI ESSI SI
FANNO LIDEA DI ESSERE INFERIORI AGLI ALTRI E CHE
I LORO SFORZI FACCIANO POCA DIFFERENZA. SI
SENTONO INADEGUATI E INCOMPETENTI E ATTRIBUISCONO
IL PROPRIO SUCCESSO ALLA FORTUNA. - DOPO I 10 ANNI DIVENTA DIFFICILE AIUTARE IL
BAMBINO A SVILUPPARE UNIMMAGINE POSITIVA DI SÉ.
22UN DISTURBO DI APPRENDIMENTO PUÒ RAPPRESENTARE
UNA ESPERIENZA TRAUMATICA IN GRADO DI INDEBOLIRE
IL SÉ COGNITIVO, E QUINDI LO SVILUPPO EMOTIVO,
INTELLETTIVO, SOCIALE, FAMILIARE.
23- MI SONO SEMPRE CHIESTO PERCHÉ GLI ADULTI
DISLESSICI, ANCHE QUELLI CHE SONO RIUSCITI A
RAGGIUNGERE IL SUCCESSO PROFESSIONALE, CONTINUANO
A MANTENERE RANCORE VERSO GLI ADULTI DELLA LORO
INFANZIA, IN PARTICOLARE GLI INSEGNANTI. LA
DISLESSIA, O LA DISORTOGRAFIA, O QUALSIVOGLIA
PICCOLO PROBLEMA PUÒ MINACCIARE LA MIA IDENTITÀ,
MINARLA NEL PROFONDO, ANCHE SE È MINUSCOLA COME
UNA GOCCIA. LA GOCCIA, SE CADE CONTINUAMENTE
SULLO STESSO PUNTO, ERODE ANCHE LA ROCCIA. Tratto
da Storie di dislessia, G. Stella, Libri Liberi
(2007)
24CONDIZIONI PSICOPATOLOGICHE ASPECIFICHE
- RAPPRESENTANO L'ESPRESSIONE DI UN DISTURBO DEL
SÉ COGNITIVO. NELLA PRATICA CLINICA DIAGNOSI NON
CATEGORIALE (SINTOMI PSICOPATOLOGICI) TRATTI
ANSIOSO-FOBICI, DEMORALIZZAZIONE, DISISTIMA DI
SÉ, LEARNEAD HELPLESSNESS, DISAGIO
PSICO-AFFETTIVO, INIBIZIONE, SOMATIZZAZIONI,
TRATTI AGGRESSIVI, OPPOSIVITÀ, ISOLAMENTO
SOCIALE, DIFFICOLTÀ RELAZIONALI.
25LA STORIA DI ALESSANDRO
- LA NOTTE NON DORMIVA E SPESSO VOMITAVA, AVEVA
CONTINUI PROBLEMI DI STIPSI, ANSIA E COSÌ VIA,
TANTO CHE LO ABBIAMO DOVUTO SOTTOPORRE A UNA
LUNGA SERIE DI ESAMI FRA CUI ANCHE
LELETTROENCEFALOGRAMMA CON IL RISULTATO CHE AL
LIVELLO PATOLOGICO NON CERA NIENTE. QUELLO CHE
NON CAPIVO ERA PERCHÉ LUI STESSE MALE SOLO DA
SETTEMBRE A GIUGNO E NELLESTATE I SINTOMI
SPARIVANO. - UNA VOLTA AFFRONTATO IL PROBLEMA E FATTO CAPIRE
AL RAGAZZO DI COSA SI TRATTAVA, SONO CESSATI I
DISTURBI FISICI SOPRA DESCRITTI. Tratto da
Storie di dislessia, G. Stella, Libri Liberi
(2007)
26FUNZIONAMENTO COGNITIVO SUPERFICIALE
- IL FUNZIONAMENTO COGNITIVO SPESSO VIENE DESCRITTO
OPERARE CON UNA MODALITÀ PASSIVA E/O SUPERFICIALE
CHE EVIDENZIA UNIDEA STATICA E NON INCREMENTALE
DELLA PROPRIA INTELLIGENZA
27EVITAMENTO DELLA RIFLESSIONE COGNITIVA
- LEVITAMENTO DEL COMPITO E I COMPORTAMENTI DI
AUTO SABOTAGGIO SONO MODALITÀ CHE TROVANO
RISONANZE NEGATIVE SIA NELLAMBIENTE FAMIGLIARE
CHE IN QUELLO SCOLASTICO
28BASSA AUTOSTIMA
- LAUTOSTIMA RISULTA ABBASSATA E, SPECIE PER
QUANTO RIGUARDA IL SÉ ACCADEMICO, VENGONO SPESSO
ESPRESSE IDEE NEGATIVE, DI AUTOSVALUTAZIONE E DI
INSUCCESSO
29ERRATO SISTEMA DI ATTRIBUZIONE
UNO STUDENTE CHE OTTIENE UN GIUDIZIO POSITIVO
POTREBBE ATTRIBUIRE IL SUCCESSO ALLIMPEGNO
PERSONALE, CIOÈ AL FATTO DI AVER STUDIATO, ALLA
PROPRIA ABILITÀ, ALLA FACILITÀ DEL COMPITO, AL
CASO O AD ALTRE CAUSE ANCORA E ANCHE A PIÙ CAUSE
CONTEMPORANEAMENTE.
30GLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, HANNO
IN GENERE STILI ATTRIBUTIVI ESTERNI (MEAZZINI,
2005), CIOÈ ATTRIBUISCONO LESITO DEI RISULTATI
NEI COMPITI A FATTORI QUALI IL CASO, LA FORTUNA,
LE DIFFICOLTÀ DEL COMPITO, LAIUTO ESTERNO, TUTTI
FATTORI NON DIRETTAMENTE CONTROLLABILI DAL
SOGGETTO. TALVOLTA VENGONO UTILIZZATE ANCHE
ATTRIBUZIONI INTERNE, DIRETTAMENTE COLLEGATE AL
SOGGETTO, COME IL POSSESSO O IL NON POSSESSO DI
ABILITÀ NON RIESCO A FARE IL COMPITO PERCHÉ NON
SONO INTELLIGENTE, NON POSSIEDO QUESTA ABILITÀ
OPPURE SONO TONTO.
31IMPOTENZA APPRESA
- QUANDO LA TENDENZA AD ATTRIBUIRE ALLABILITÀ
PERSONALE INNATA SIA I SUCCESSI CHE GLI
INSUCCESSI DIVENTA UNO STILE ATTRIBUTIVO
CONSOLIDATO, IN CASO DI RIPETUTI FALLIMENTI, LA
PERSONA PUÒ RISCHIARE DI RITROVARSI IN UNA
SITUAZIONE IN CUI, CONVINTA DI NON POSSEDERE LE
ABILITÀ NECESSARIE PER RIUSCIRE IN QUELLA
DETERMINATA SITUAZIONE O IN ALTRE SIMILI, PENSA
CHE NON CE LA FARÀ MAI E CHE QUALUNQUE COSA
FACCIA PER RIUSCIRE SARÀ INUTILE.
32TI DEVI IMPEGNARE DI PIÙ!
- LAZIONE DI ORIENTAMENTO DELLO STILE DI
ATTRIBUZIONE È IMPORTANTE PER COLLEGARE I
RISULTATI DI UNA DETERMINATA PRESTAZIONE AL
FATTORE IMPEGNO - IMPEGNO INTESO NON COME TI DEVI IMPEGNARE DI
PIÙ MA COME QUESTIONE DI STRATEGIE
33I VISSUTI DELLA FAMIGLIA
QUANDO LA DISLESSIA COLPISCE DIFFICILMENTE
RISPARMIA, NELLE SUE CONSEGUENZE, ANCHE LA
FAMIGLIA
34- DIVERGENTE LETTURA DELLA SITUAZIONE ALLINTERNO
DELLA COPPIA GENITORIALE - IMMAGINE CONFLITTUALE DEL FIGLIO
- GESTIONE DEI COMPITI A CASA A CASA DIVENTANO
MOTIVO DI CONFLITTO PERCHÉ METTONO IN LUCE LE
ISTANZE DI AUTONOMIA E DI IDENTITÀ DEL BAMBINO O
DEL RAGAZZO E INSIEME QUELLE DI DIPENDENZA, CHE È
PROPRIO LA DISLESSIA A DETERMINARE E IMPORRE
35FATTORI PROTETTIVI
36- UNA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL PROBLEMA E UN
TEMPESTIVO INTERVENTO
37UN AMBIENTE FAMIGLIARE E MODALITÀ EDUCATIVE
CHE RISULTINO ADEGUATI
- INSEGNANTI E GENITORI DOVREBBERO OFFRIRE
INCORAGGIAMENTO E SOSTEGNO CONTINUI E PRESTARE
ATTENZIONE AI LORO SENTIMENTI
38UN ADEGUATO AMBIENTE DIDATTICO
- SALVAGUARDARE LAUTOSTIMA OLTRE
ALLINTRODUZIONE DI STRUMENTI TECNOLOGICI, IL
BAMBINO PUÒ ESSERE AIUTATO CON RINFORZI DI TIPO
EMOTIVO IL DISLESSICO È INFATTI MOLTO SPESSO UN
ALLIEVO DEMOTIVATO, CON SCARSA TOLLERANZA NEI
CONFRONTI DEL MINIMO INSUCCESSO, E TENDENZA A
GETTARE LA SPUGNA ALLE PRIME AVVISAGLIE DI
DIFFICOLTÀ. - ES, POSSIBILITÀ DI FARE DA TUTOR AI COMPAGNI IN
ALTRE DISCIPLINE O AI DISLESSICI PIU PICCOLI
39FAR SPERIMENTARE AI RAGAZZI IL SUCCESSO
- CON LINSEGNAMENTO DI STRATEGIE
- AUSILI INFORMATICI PER BYPASSARE LE DIFFICOLTÀ
DI DECODIFICA (UTILIZZO DELLA SINTESI VOCALE,) - MODALITÀ DI APPRENDIMENTO ALTERNATIVE (SCHEMI,
MAPPE,)
40- PRESENTARE COMPITI SEMPLICI, INCREMENTANDONE
GRADUALMENTE LA DIFFICOLTÀ, ED INSTAURANDO
RELAZIONI EMPATICHE, CHE ACCRESCANO LA SICUREZZA - COSTRUIRE PERCORSI PERSONALIZZATI CHE FACCIANO
SPERIMENTARE LEFFICACIA, IN PARTICOLARE MEDIANTE
LUSO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
- AUMENTARE IL LIVELLO DI FIDUCIA E AUTOSTIMA NELLE
PROPRIE CAPACITÀ SPERIMENTANDO UN SUCCESSO IN
AUTONOMIA E RISPARMIANDO FATICA
41AUTONOMIA
- INDIPENDENZA
- LIBERTÀ DI AGIRE E DI PENSARE
- MOTIVAZIONE
- CURIOSITÀ
- ..
42LEGGERE È UNA VERA E PROPRIA ROTTURA
- CIAOMI CHIAMO MARCELLO, MA TUTTI MI CHIAMANO
MARCI. ANCHIO SONO DISLESSICO VI POSSO GIURARE
CHE È VERAMENTE COMPLICATO, PERCHÉ PER STUDIARE
DUE PAGINE CI METTO UN POMERIGGIO, INVECE LE
PERSONE NORMALI CI METTONO CIRCA UNORA CIRCA. E
POI CÈ IL PROBLEMA CHE FACCIO FATICA A LEGGERE E
QUESTO COMPORTA CHE QUANDO SONO A SCUOLA E ARRIVA
UN PROFESSORE NUOVO DEVO MANDARCI MIA MADRE A
DIRGLI CHE FACCIO FATICA A LEGGERE ED È UNA VERA
E PROPRIA ROTTURA, PERCHÉ FA AVANTI E INDIETRO DA
SCUOLA A CASA. POI I MIEI GENITORI MI STANNO
TROPPO ADDOSSO PERCHÉ MI CHIEDONO SEMPRE SE HO
STUDIATO, QUANDO STUDIAMO, ECC. - IO PENSO CHE LA DISLESSIA SIA UNA BRUTTA
MALATTIA E CHE PER CURARLA CI VUOLE MOLTO TEMPO,
E IL BRUTTO È CHE NON ESISTONO MEDICINE, PERCHÉ
SE ESISTESSERO IO SARAI GIÀ GUARITO. BEH IO HO
DETTO LA MIA, E VOI COSA NE PENSATE DELLA
DISLESSIA? (MARCELLO, 18 anni) - Tratto da Storie di dislessia, G. Stella,
Libri Liberi (2007)
43UN BUON EQUILIBRIO PSICOLOGICO
-
- UNA BUONATENUTA PSICOLOGICA È IL FRUTTO DI UN
PERCORSO EVOLUTIVO CHE NASCE E CRESCE NELLA
RELAZIONE E NELLINTERAZIONE CON GLI ADULTI, IL
BAMBINO O RAGAZZO CON DSA DEVE INSERIRE IN QUESTO
PROCESSO LE CARATTERISTICHE DEL SUO DISTURBO
SENZA PER QUESTO IDENTIFICARSI IN TOTO NEL
PROBLEMA
44VISSUTI EMOTIVI O PSICOPATOLOGIA??
45PROBLEMI AFFETTIVI (PROBLEMATICHE
EMOZIONALI EFFETTO DEL DISTURBO) NORMALE
SOFFERENZA, SENSAZIONE DOLOROSA, CONFLITTO
INELUTTABILE
DISLESSIA
PSICOPATOLOGIA (DISTURBI DELLUMORE E DEL
COMPORTAMENTO) GENERALMENTE SCATENATI, MA NON
CAUSATI DAL FALLIMENTO SCOLASTICO, CHE AGISCE
SU UNA VULNERABILITÀ SOTTOSTANTE
46COMORBIDITÀ
- PRESENZA CONTEMPORANEA NELLA STESSA PERSONA DI
PIÙ PATOLOGIE CHE TRA LORO NON HANNO ALCUN NESSO
CAUSALE
47RAPPORTO BIDIREZIONALE
- UN DISTURBO DI APPRENDIMENTO PUÒ DETERMINARE (O
FAR EMERGERE) UN DISTURBO EMOTIVO
(DEPRESSIVO/ANSIOSO) E/O COMPORTAMENTALE - UN DISTURBO EMOTIVO E/O COMPORTAMENTALE PUÒ
DETERMINARE UNA INTERFERENZA CON I PROCESSI DI
APPRENDIMENTO, DETERMINANDO UNA DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO SECONDARIO. - AD ESEMPIO, UNA PARTE DEI BAMBINI CON DEPRESSIONE
PRESENTA PREVALENTEMENTE PROBLEMI SCOLASTICI, IN
QUESTO CASO LE DIFFICOLTÀ APPAIONO PERÒ
PREVALENTI NEI COMPITI A MAGGIOR INTEGRAZIONE
COGNITIVA E NON SONO PRESENTI LE CADUTE
NEUROPSICOLOGICHE TIPICHE DEL DSA.
48DISTURBI PSICOPATOLOGICI SPECIFICI
- GENERALMENTE SCATENATI, MA NON CAUSATI DAL
FALLIMENTO SCOLASTICO, CHE AGISCE SU UNA
VULNERABILITÀ SOTTOSTANTE - I DISTURBI PSICOPATOLOGICI PIÙ SPESSO ASSOCIATI
ALLA DISLESSIA EVOLUTIVA SONO I QUADRI
DEPRESSIVI, DISTURBI DANSIA, DISTURBI DA DEFICIT
DI ATTENZIONE (CON O SENZA IPERATTIVITÀ), I
DISTURBI OPPOSITIVO-PROVOCATORI E I DISTURBI
DELLA CONDOTTA - SOPRATTUTTO IL DISTURBO DANSIA GENERALIZZATO,
LANSIA DI SEPARAZIONE E LA FOBIA SCOLARE TENDONO
AD ACCOMPAGNARE LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO.
DISTURBI SOMATICI (VOMITO, ALGIE ADDOMINALI,
CELALEA TENSIVA, ECC.) INTERPRETABILI ANCHE COME
EQUIVALENTI DEPRESSIVI, CIOÈ COME CONDIZIONI
LEGATE AD ABBASSAMENTI DEL TONO DELLUMORE
49RICERCA
- IN UN GRUPPO DI 98 SOGGETTI CON DISLESSIA
EVOLUTIVA GIUNTI AL CENTRO REGIONALE DI BOLOGNA
DI ETÀ COMPRESA TRA I 7,6 E I 14 ANNI HANNO
STUDIATO LA RELAZIONE TRA DISTURBO DI
APPRENDIMENTO E PRESENZA DI UN PROBLEMA
PSICOPATOLOGICO. - ALLINTERNO DEL CAMPIONE LOSSERVAZIONE CLINICA
HA EVIDENZIATO - 38 SOGGETTI LASSENZA DI PROBLEMI PSICOPATOLOGICI
- 19 SOGGETTI PRESENTAVANO UN PROBLEMA ATTENTIVO
(DISTURBO DA DEFICIT DELLATTENZIONE), - 23 PRESENTAVANO UN QUADRO DEPRESSIVO (10
DEPRESSIONE FRANCA E 12 UNA INIBIZIONE), - 10 PRESENTAVANO UN DISTURBO DANSIA,
- 4 UN PROBLEMA DI COMPORTAMENTO (3 DISTURBO
OPPOSITIVO PROVOCATORIO, 1 UN DISTURBO DELLA
CONDOTTA), - 4 PRESENTAVANO BALBUZIE, TIC, ENURESI NOTTURNA
50GRAZIE PER LATTENZIONE