Title: NATURALISMO E VERISMO
1Naturalismo e Verismo
2NATURALISMO e VERISMO
- Il Verismo è un movimento letterario italiano che
si sviluppa a Milano alla fine degli anni
settanta del secolo XIX e che si ispira, seppur
con sensibili divergenze, al Naturalismo che si
diffonde in Francia fra il 1865 e il 1870. - Il Naturalismo e il Verismo si configurano come
gli esiti letterari del pensiero positivista, che
domina la cultura europea nella seconda metà
dellOttocento, pertanto si propongono di
descrivere la realtà psicologica e sociale con
gli stessi metodi usati dalle scienze. - Lo scrittore deve descrivere la realtà in modo
oggettivo ed impersonale, rappresentando tutti i
gradini della scala sociale, muovendo dai più
bassi per arrivare ai più elevati (procedendo dal
semplice al complesso come prevede il metodo
scientifico).
3I FONDAMENTI TEORICI DEL NATURALISMO
- Tra i fondamenti teorici del naturalismo vi è la
concezione che lambiente eserciti una profonda
influenza sui fenomeni sociali e psicologici e
che questi debbano essere considerati alla stessa
stregua dei fenomeni naturali perché sottoposti
alle stesse leggi di causa ed effetto. - Non venivano messe in discussione le finalità
sociali e morali dellarte, ma si riteneva
necessario, per migliorare veramente la società,
basarsi sulla ricerca del vero lunico genere
letterario che può seguire il metodo scientifico
è il romanzo, che deve diventare un romanzo
sperimentale. - Il Naturalismo rifiuta la letteratura romantica
perché idealisticamente basata sulla fantasia e
sul sentimento, e concepisce il romanzo come uno
strumento di indagine lobiettivo è quello di
svelare, attraverso le trame, i meccanismi
deterministici che regolano la società umana.
Prevedendo gli effetti si può intervenire sulle
cause alla base cè una concezione ottimistica
che prevede la possibilità di miglioramento delle
condizioni di vita.
4Il Positivismo domina la cultura europea fra il
1849 e il 1890 circa. Si diffonde prima nelle
nazioni economicamente più avanzate (Inghilterra,
Francia, Germania), successivamente in Italia.
Presupposti del Positivismo sono lo sviluppo del
capitalismo industriale e le importanti
scoperte (nel campo della chimica, delle
termodinamica, dellelettromagnetismo, della
fisiologia ) Il Positivismo si pone in linea di
continuità con lIlluminismo e, ancor prima, con
il metodo induttivo di origine galileiana.
5August Comte
- Affermava che levoluzione umana ha avuto tre
stadi - - Teologico
- - Metafisico
- - Positivo
- Solo il moderno procedere dellanalisi
scientifica consente di individuare le leggi
invariabili che guidano la natura e la società
umana, dopo che la teologia e la metafisica
avevano tentato in vano, nel passato, di spiegare
la realtà naturale e sociale ora è necessario
procedere attraverso un sapere positivo - Si tratta ora di fondare la sociologia, la
scienza più difficile perché ha come oggetto
luomo
6Lideologia del progresso assumerà però, fra gli
anni 50 e 60, una connotazione di tipo
evoluzionistico assente in Comte
7Charles Darwin
- Nel 1859 viene pubblicata The Origin of Species
nella quale sostiene che - a) la lotta per lesistenza e la selezione
naturale distruggono le specie deboli, ma ne
creano anche di nuove o rafforzano quelle che
sopravvivono rendendole più resistenti - b) allinterno di ciascuna specie si realizzano
variazioni organiche prodotte dal rapporto con
lambiente, se vincenti tendono a consolidarsi
per via ereditaria. - Nel 1871 pubblica la sua opera più
rivoluzionaria The Descent of Man La
discendenza delluomo.
8Herbert Spencer
Spencer non fu scienziato ma filosofo, infatti dà
allevoluzionismo uninterpretazione filosofica e
sociale. Inaugura il darwinismo sociale
secondo cui le regole dellevoluzione sono eguali
nel mondo naturale e nel mondo sociale e sono
segnate dal passaggio dal semplice al complesso,
dallomogeneo alleterogeneo. Proprio perché si
tratta di unevoluzione naturale, dunque lenta e
graduale, non è possibile pensare di risolvere i
problemi sociali con la rivoluzione occorre
lasciare che, sotto la spinta dei bisogni
materiali del singolo e del libero conflitto fra
le classi, il progresso si realizzi da solo
tramite la selezione.
9 Gustave Courbet pittore realista
francese
10Hippolyte Taine (p. 200 del Vol. E)
- Il critico e storico positivista Hippolyte Taine
è considerato il primo teorico del Naturalismo
sia per l'uso del termine stesso - che venne da
lui usato in un saggio dedicato a Honoré de
Balzac e pubblicato sul "Journal de débats"
nell'anno 1858 -, sia per aver affermato che i
fenomeni spirituali sono prodotti dalla
fisiologia umana e sono determinati dallambiente
fisico in cui luomo vive. - Sulla base di un rigoroso materialismo
deterministico, Taine sosteneva che luomo è il
risultato di tre elementi - - race, fattore ereditario
- - milieu, ambiente sociale
- - moment, momento storico
- che lo determinano nei suoi tratti
psicologici e ne generano il comportamento,
sicché anche il vizio e la virtù sono dei
prodotti come e il vetriolo e lo zucchero
(scriveva nel 1864).
11Honoré de Balzac (p. 310 Vol. D)
- Taine considerava Honoré de Balzac , autore de
La Comédie humaine, uno dei precursori del
Naturalismo. Balzac, nella Prefazione al suo
ciclo narrativo 1842, aveva stabilito i canoni
del Realismo (il romanziere deve ispirarsi alla
vita contemporanea, studiando l'uomo quale appare
nella società) e anticipato le teorie
naturaliste tracciando una similitudine fra
società umana e regno animale La società non fa
delluomo, secondo gli ambienti dove si svolge la
sua azione, tanti uomini diversi quante sono le
varietà in zoologia? Le differenze fra un
soldato, un operaio, un avvocato, un marinaio, un
povero, ecc. sono altrettanto notevoli che quelle
tra il lupo, il leone, il corvo. - Procedendo su questa linea e rafforzandola con le
idee positivistiche, il Naturalismo si era
proposto come uno studio scientifico della
società e della psicologia dell'uomo, rigettando
ogni idealismo e studiando di preferenza i ceti
più umili, che, per le loro reazioni psicologiche
elementari, meglio sembravano prestarsi a
un'analisi scientifica oggettiva.
12Gustave Flaubert
- Gustave Flaubert, autore di Madame Bovary (1857),
è lo scrittore che i naturalisti indicheranno
come loro precursore per la sua teoria
dell'impersonalità che fa largo uso del discorso
indiretto libero. - Flaubert, con i suoi romanzi, aveva
impresso una svolta radicale alla tradizione del
realismo romantico. Nel 1857, a proposito della
sua teoria dell'impersonalità, scrive - L'artista deve essere nella sua opera come Dio
nella creazione, invisibile e onnipotente, sì che
lo si senta ovunque, ma non lo si veda mai. E poi
l'Arte deve innalzarsi al di sopra dei sentimenti
personali e delle suscettibilità nervose. È ormai
tempo di darle, mediante un metodo implacabile,
la precisione delle scienze fisiche. - Tramonta con il capolavoro flaubertiano
il narratore onnisciente (modello consacrato da
Scott, Manzoni, Balzac e Stendhal). - Il narratore invisibile e la
focalizzazione sul personaggio (tramite il
ricorso al discorso indiretto libero) creano un
effetto di ambiguità e di problematicità
nellinterpre-tazione (non cè più un narratore
onnisciente che funga da guida al lettore, la
prospettiva è del personaggio).
13Edmond e Jules de Goncourt (p. 212 Vol. E)
I fratelli de Goncourt furono fra gli iniziatori
della narrativa naturalista (anche se nelle loro
opere emergono cospicue venature di decadentismo,
come in Zola). La Prefazione a Germinie Lacerteux
(1864) è uno dei primi e più significativi
manifesti del Naturalismo francese. Il romanzo è
ispirato a una storia vera (quella della
domestica dei due fratelli) una serva malata di
isteria si degrada progressivamente, fino alla
morte, per una passione amorosa. Nel ricostruire
la vicenda essi si basano su una rigorosa
documentazione si tratta di un documento
umano, formula che verrà molto usata dai
naturalisti.
14Edmond e Jules de Goncourt, da Germinie
Lacerteux, Prefazione
- ... questo è un romanzo vero ... Ed ora questo
libro venga pure calunniato poco importa. Oggi
che il Romanzo si allarga e ingrandisce, e
comincia ad essere la grande forma seria,
appassionata, viva, dello studio letterario e
della ricerca sociale, oggi che esso diventa,
attraverso l'analisi e la ricerca psicologica, la
Storia morale contemporanea, oggi che il Romanzo
s'è imposto gli studi e i compiti della scienza,
può rivendicarne la libertà e l'indipendenza.
Ricerchi dunque l'Arte e la Verità mostri
miserie tali da imprimersi nella memoria dei
benestanti di Parigi faccia vedere alla gente
della buona società ... la sofferenza umana,
presente e viva - LEGGERE il T2 a p. 212 Un manifesto del
Naturalismo
15Émile Zola
- Il saggio Il romanzo sperimentale ("Le roman
expérimental") del 1880 raccoglie gli scritti
teorici di Zola e viene considerato il Manifesto
del Naturalismo, egli definisce il romanzo una
conseguenza dell'evoluzione scientifica del
secolo esso è, in una parola, la letteratura
della nostra età scientifica, come la letteratura
classica e romantica corrispondeva a un'età di
scolastica e di teologia e aggiunge che Il
romanziere muove alla ricerca di una verità... È
innegabile che il romanzo naturalista, quale ora
lo intendiamo, sia un vero e proprio esperimento
che il romanziere compie sull'uomo, con l'aiuto
dell'osservatore. - Queste concezioni prendono corpo nellopera
fondamentale di Zola I Rougon Macquart un ciclo
di 20 romanzi (pubblicati fra il 1871 e il 1893)
in cui, rifacendosi alla Commedia umana di Balzac
, traccia un quadro della società francese del
secondo impero attraverso le storie dei membri di
una famiglia. Il principio di interpretazione di
tutte le vicende è la legge dellereditarietà.
LEGGERE il T3 a p. 218 Il Romanzo sperimentale,
Prefazione
16La poetica di Zola (pp. 201-202)
- La poetica naturalista deriva dalla concezione
deterministica della vita e dell'uomo e il
romanzo non è altro che una piccola parte di vita
analizzata con il metodo sia delle scienze
naturali sia sociologiche. - Il romanziere-scienziato ha il compito di
individuare, tramite uno studio attento della
realtà, le leggi deterministiche che regolano
tanto la sfera biologica quanto quella
spirituale secondo Zola due principi si possono
già affermare lereditarietà biologica e
linflusso esercitato dallambiente sociale. - Questi principi sono già enunciati nella
Prefazione ai Rougon gli accidenti nervosi e
sanguigni che si rivelano in una razza
determinano, a seconda degli ambienti in cui vive
ciascun individuo di tale razza, i desideri, le
passioni, insomma le manifestazioni umane che
prendono i nomi convenzionali di virtù e vizi
al centro dei romanzi sono le tare patologiche
che condizionano ereditariamente i personaggi
(come ad es. la protagonista di Germinal) - Il romanzo sperimentale diventa quindi uno
strumento di indagine il fine è quello di
aiutare le scienze politiche ed economiche nel
regolare le società umana ed eliminare le
storture. - Secondo Zola il lavoro dello scrittore-scienziato
si può svolgere solo in un regime repubblicano e
democratico, in cui sia possibile utilizzare gli
strumenti della scienza moderna per realizzare il
progresso e il benessere degli uomini.
17I temi della narrativa naturalista
- I temi preferiti della narrativa
naturalista furono antiidealistici e
antiromantici in modo che la narrazione portasse
con sé una forte carica di denuncia sociale che
doveva risultare dalla descrizione scientifica ed
obiettiva dei fatti. Tra i temi principali vi
erano dunque - la vita quotidiana con le sue banalità, le sue
meschinità e le sue ipocrisie - le passioni morbose che dovevano rasentare il
limite della patologia psichiatrica, come la
follia e il crimine - - le condizioni di vita delle classi
subalterne, soprattutto del proletariato urbano
che, con le sue miserie (prostituzione,
alcolismo, delinquenza minorile) potessero dare
un chiaro esempio di patologia sociale.
18TECNICHE NARRATIVE DI ZOLA
- I. Interesse di indagine verso la REALTÀ
CONTEMPORANEA - II. LAMBIENTE deve essere ricostruito in modo
preciso e oggettivo - III. I PERSONAGGI sono calati in un determinato
contesto sociale che ne condiziona i
comportamenti e ne determina le caratteristiche
fisiche e morali - IV. LESSICO DELLA LINGUA PARLATA ma il
linguaggio gergale (dei ceti proletari parigini)
appartiene solo ai personaggi nei dialoghi e
nel discorso indiretto libero il narratore usa
invece un linguaggio colto, letterario - V. IMPERSONALITÀ il narratore assume un punto di
vista esterno e osserva dallalto i fatti
narrati, è impersonale ma a volte emerge il suo
giudizio (borghese colto, democratico e
progressista).
19LASSOMOIR (Ammazzatoio) di EMILE ZOLA
- Il primo romanzo sul popolo che non mentisca e
che abbia odor di popolo (Zola) - Vicenda Gervaise dalla provincia giunge a Parigi
giovanissima con il suo amante, da cui ha due
figli e da cui viene poi abbandonata sposa un
operaio che subisce un infortunio sul lavoro e
diviene alcolizzato. Anche la protagonista
diventa unalcolizzata e si prostituisce, morendo
sola in un sottoscala, la figlia Anna
(protagonista del successivo romanzo) subirà le
stesse leggi ereditarie e ambientali. - Lingua realistica, cruda e corposa, costruita per
dare voce al popolo (discorso indiretto libero ed
espressioni gergali).
20Situazione politico-economica italiana
- 1861-1876 Destra storica, erede del liberalismo
cavouriano Stato accentratore, suffragio
censitario, ostilità allo sviluppo industriale,
libero-scambismo per favorire lesportazione di
prodotti agricoli e limportazione dei prodotti
industriali, colture estensive dei latifondi - 1876 Sinistra, erede del mazzinianesimo e del
partito dazione inasprimento delle tariffe
doganali, pressione fiscale, Triplice Alleanza
(1882) e corsa agli armamenti, avvio
all'industrializzazione, crisi agraria ,
questione meridionale, crisi dei ceti medi
tradizionali, nuovo ceto medio impiegatizio, leva
militare obbligatoria
21IL VERISMO (pp.226-229)
- Il Verismo è una corrente letteraria italiana
nata sotto la diretta influenza del clima del
positivismo. - il Verismo si ispira in maniera evidente al
Naturalismo francese. - Si sviluppa a Milano, la città dalla vita
culturale più feconda e aperta maggiormente alle
influenze straniere, fra il 1875 e il 1895. - Le opere veriste però rappresentano soprattutto
le realtà sociali dell'Italia centrale,
meridionale e insulare la Sicilia è descritta
nelle opere di Giovanni Verga, di Luigi Capuana e
di Federico de Roberto Napoli in quelle di
Matilde Serao e di Salvatore di Giacomo la
Sardegna nelle opere di Grazia Deledda. - Il primo fervente sostenitore di Zola fu il
critico di tendenze democratico radicali Felice
Cameroni che nei suoi articoli difendeva lautore
francese perché professava le teorie più
radicali repubblicano in politica, materialista
in filosofia, realista in arte. - Una teoria coerente ed un nuovo linguaggio furono
invece elaborati da due galantuomini
meridionali Luigi Capuana, come critico del
Corriere della Sera ha una funzione
fondamentale nel far conoscere lopera di Zola
(in particolare, recensisce lAssomoire nel
1877) Verga intraprese la strada del verismo con
la raccolta di novelle Vita dei campi e infine
col primo romanzo del Ciclo dei Vinti, I
Malavoglia, nel 1881.
22Nella recensione a I Malavoglia (1881) Capuana
scrive
- Senza dubbio lelemento scientifico sinfiltra
nel romanzo contemporaneo ma la vera novità
non istà in questo. Né sta nella pretesa di un
romanzo sperimentale . Se il romanzo non
dovesse far altro che della fisiologia o della
patologia, o della psicologia comparata in azione
... il guadagno non sarebbe né grande né bello.
Il positivismo, il naturalismo esercitano una
vera e radicale influenza nel romanzo
contemporaneo, ma soltanto nella forma, e tal
influenza si traduce nella perfetta impersonalità
di questopera darte. - Da ciò consegue che per i veristi
- La scientificità non deve consistere nel
trasformare la narrazione in esperimento, per
dimostrare la validità di tesi scientifiche, ma
nella tecnica con cui il narratore presenta la
realtà (in modo oggettivo) ? la scientificità per
i veristi si manifesta solo nella forma,
attraverso il principio dellimpersonalità.
23Impersonalità e regressione
Nella prefazione al racconto Lamante di
Gramigna (T3 a p. 350) (che ha la forma di una
lettera inviata a Salvatore Farina, contrario
alle tendenze veriste) Verga espone i nuclei
teorici che sono alla base della sua
sperimentazione letteraria
- il vero il racconto deve esser storico
documento umano - la lingua colle medesime parole semplici e
pittoresche della narrazione popolare - veridicità preferirai trovarti faccia a faccia
col fatto nudo e schietto.. senza la lente dello
scrittore efficacia dellessere stato, delle
lagrime vere - legge causa-effetto sacrifichiamo volentieri
leffetto della catastrofe, allo sviluppo logico,
necessario delle passioni e dei fatti - eclissi dellautore la mano dellartista rimarrà
assolutamente invisibile, allora avrà limpronta
dellavvenimento reale, lopera darte sembrerà
essersi fatta da sé - ?
24Eclisse dellautore e regressione (LEGGERE T4
B) e D) a pp. 352-354 T8 a p. 384)
Lobiettivo principale di Verga è eliminare ogni
senso di artificialità letteraria, dare
lillusione completa della realtà, limpressione
di assistere direttamente ai fatti, senza alcun
intermediario. Per questo adotta la tecnica
della regressione la voce che racconta si
colloca tutta allinterno del mondo
rappresentato, allo stesso livello dei
personaggi. Il narratore si mimetizza nei
personaggi di un certo ambiente adottando il loro
punto di vista, esprimendo i loro giudizi, i loro
sentimenti, ecc. Lautore si eclissa nellopera
perché non ha diritto di giudicare la materia che
rappresenta se la voce narrante giudica non lo
fa secondo la visione colta dellautore (come il
narratore naturalista), ma in base alla visione
elementare e rozza del popolo, che spesso anzi,
non coglie le reali motivazioni psicologiche di
un personaggio o non è in grado di interpretare
correttamente un fatto, dunque si ha un effetto
di straniamento.
25Giovanni Verga (Catania 1840 Catania 1922)
- Opere preveriste
- Una peccatrice (1866)
- Al periodo fiorentino appartiene Storia di una
capinera (1871) - Nel 1872 Verga si trasferisce a Milano dove
pubblica Eva (già iniziato a Firenze), Tigre
reale ed Eros (1875) nel 1874 scrive la novella
Nedda, anche se il racconto resta estraneo
allimpersonalità verista, inaugura un nuovo
interesse per il mondo rustico e lambientazione
siciliana. - Opere veriste (dal 1878)
- La prima opera verista è la novella Rosso Malpelo
(1878) - Vita dei campi (1880) raccolta di novelle fra
cui Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La
lupa, Jeli il pastore, Fantasticheria, Lamante
di Gramigna - I Malavoglia (1881)
- Novelle rusticane (1883) fra cui La roba
- Mastro don Gesualdo (1889)
26Ideologia verghiana connessa al principio di
impersonalità
- Pessimismo la società umana è dominata dal
meccanismo della lotta per la vita (lettera al
Verdura del 21 aprile 1878) gli uomini non sono
mossi da valori ideali, ma dallinteresse
economico, dallegoismo, dalla volontà di
sopraffazione - La lotta per la vita come legge di natura essa
è immodificabile, non ci sono alternative alla
realtà esistente, né nel futuro, né nel passato
(come ritorno a forme superate dal mondo
moderno), né in una dimensione trascendente ?
visione materialista ed atea - Lautore non ha diritto di giudicare Chi
osserva questo spettacolo la lotta per
lesistenza non ha il diritto di giudicarlo è
già molto se riesce a trarsi un istante fuori del
campo della lotta per studiarla senza passione e
rendere la scena nettamente, con i colori adatti
(Prefazione ai Vinti) ? limpersonalità è
espressione del pessimismo, lillegittimità del
giudizio è dovuto allimpossibilità di modificare
il reale - Conservatorismo Verga rifiuta le ideologie
progressiste contemporanee, democratiche e
socialiste, giudicandole fantasie infantili o
inganni capaci di provocare pericolosi
rivolgimenti sociali - Dissacrazione del mito populistico è assente
ogni forma di mitizzazione del mondo rurale come
anche latteggiamento di pietismo sentimentale
verso il popolo.
27TECNICHE NARRATIVE di VERGA
- I. IMPERSONALITÀ E NARRATORE POPOLARE Pare quasi
che lautore non ci sia e che non esprima
giudizio alcuno, anzi, vi è il punto di vista dei
personaggi allinterno . Lautore usa il
linguaggio corale che da globalmente il giudizio
implicito - II. ARTIFICIO DELLA REGRESSIONE Per adottare il
punto di vista del popolo, rinuncia alla sua
intellettualità ed assume la prospettiva
(cultura, etica) popolare - III. PRINCIPIO DELLO STRANIAMENTO La tecnica
dello straniamento consiste nell'adottare, per
narrare un fatto e descrivere una persona, un
punto di vista completamente estraneo all'oggetto
e questo procedimento narrativo lo troviamo usato
in larga misura nelle opere veriste del Verga - IV. DISCORSO INDIRETTO LIBERO Non vi sono segni
grafici, il discorso è in 3 persona. Manca il
verbo reggente e nel linguaggio popolare vengono
riferite idee proprie del personaggio - V. LA CONCATENAZIONE Questa può essere per
identità o per convinzione. In quella per
identità consiste nel porre a poca distanza
parole di significato analogo, in quella per
convinzione di mettere una parola e subito dopo
il suo contrario - VI. RIPETIZIONE Rientro significativo a dettagli
descrittivi che ritornato per dare ununità
organica. Queste possono essere a distanza di
pagine ma anche nella frase successiva - Il linguaggio di Verga non è colto ma non vi è
neppure poco dialetto. Vi si trovano espressioni
popolari, ha una sintassi del modo parlato.
28Scrittori naturalisti Scrittori veristi
- Descrizione ambienti cittadini
- ottimismo (conoscere la legge dellereditarietà e
del condizionamento sociale per modificare le
condizioni esterne e conseguire la felicità) - Fiducia nel progresso
- Scrittori borghesi che vivono a Parigi in
contesto democratico e socialista Zola è
portavoce delle istanze progressiste denunciando
la miseria della condizione operaia - il positivismo influenza il romanzo facendolo
diventare sperimentale, importanza del contenuto
che è oggetto di esperimento - La letteratura denuncia uno stato e contribuisce
a modificarlo - Impersonalità a parte subiecti
- descrizione ambienti contadini
- Pessimismo (la legge dellereditarietà e i
condizionamenti ambientali sono immodificabili
luomo non può migliorare il suo destino) - Sfiducia, anzi impossibilità di progresso
- Scrittori meridionali formatisi al nord (nel
clima socialista e repubblicano di Milano,
Firenze) che parlano del sud arretrato, sono
intellettuali conservatori galantuomini
meridionali - Il romanzo deve essere sperimentale nella forma
che ovviamente è impersonale, nella tecnica
utilizzata - La letteratura non modifica la realtà, può solo
studiarla - Impersonalità a parte obiecti
29Opere naturaliste e veriste
Opere simboliste ed estetiste
- 1865 Edmund e Jules de Goncourt, Germinie
Laceteux - 1877 Zola, LAssomoir
- 1880 Verga, Vita dei campi Zola, Il romanzo
sperimentale - 1881 Verga, I Malavoglia
- 1889 Verga, Mastro don Gesualldo
- 1873 Rimbaud, Una stagione allinferno 1874,
Verlaine, Romanze senza parole 1876 Mallarmé, Il
pomeriggio di un fauno - 1884 Verlaine, I poeti maledetti 1884 Huysmans,
Controcorrente 1889 DAnnunzio, Il piacere - 1891 Wilde, Il ritratto di Dorian Gray 1897
Mallarmé, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso