Title: Programma di lavoro
1Programma di lavoro
- La Parola (introduzione al testo)
- La madre (Cana e ai piedi della Croce)
- La Samaritana (la legge)
- Ladultera (il giudizio)
- Maria di Betania (ai piedi dellamore)
- La Maddalena
- approfondimento
2Approfondimenti
- A lezione verrà trattata in modo approfondito la
figura della Maddalena. Il lavoro svolto in aula
servirà da saggio per lelaborato che lo studente
dovrà presentare al colloquio sul modulo A. - Si richiede un testo scritto di almeno 5 cartelle
che illustri un approfondimento di una delle
figure femminili trattate. Sono ben accetti
richiami e confronti con altri linguaggi e forme
espressive che possano contribuire ad una
migliore trattazione del soggetto scelto.
3N. B.
- Della possibilità di scegliere UNA sola delle
figure femminili come argomento di discussione
del colloquio riguardante il modulo A - NON
- potranno usufruire coloro che decideranno di
presentarsi ai colloqui senza aver frequentato o
direttamente allesame ufficiale. Per questi
ultimi largomento di discussione verrà scelto
dal docente.
4(No Transcript)
5La Parola
- Ogni testo trova la sua ragione desistere nel
bisogno di comunicare dellautore, - che esprime il suo mondo, le sue idee ad un
determinato pubblico - attraverso due mezzi fondamentali la lingua,
possibilmente la stessa del lettore - e la scrittura, come chiave daccesso.
6temi
- I temi sono stati legati a parole chiave, secondo
il loro significato etimologico e il loro uso
nella cultura ebraica, in quella - greca classica ed ellenistica, da cui prende le
mosse il cristianesimo.
7La centralità della parola
- Il privilegio della parola è assoluto in
Giovanni. - In una sintassi semplice e scorrevole essa è
investita di un significato che si arricchisce a
mano a mano che levangelista la impiega nel suo
racconto. - Ad ogni parola fa eco una precisa realtà umana,
un mondo di idee e di esperienze concrete, che
richiamano il lettore ad un confronto con se
stesso e il suo modo di vivere.
8Immagine/simbolo
- La parola è unimmagine, perfetta e conclusa, che
costituisce il contesto entro cui collocare i
vari scenari che si susseguono nellevangelo. - È simbolo delle contraddizioni delluomo, che può
agire animato dalla luce o dalle tenebre.
9Una scelta
- La parola rappresenta una scelta o meglio le
- possibilità di una scelta
- questa dinamica degli opposti governa la realtà,
solo prendendo una posizione si può arrivare ad
ununità interiore. - Tuttavia scegliere significa non solo conoscere e
vagliare, ma anche creare una nuova realtà, dare
inizio ad un nuovo percorso.
10Una creazione
- La parola giovannea così intesa è un atto
creativo, pari a quello di dare un nome alle
cose. - La creazione originaria era stata scandita da
questa dinamica ad ogni opera il divino dava un
nome e solo allora esisteva. - La dinamica neotestamentaria vede la Parola farsi
carne, divinamente concepita, umanamente
partorita, chiamata con un nome che lavrebbe
resa conoscibile agli uomini.
11Parola/evento
- Nella storia dIsraele la Parola di Jahweh,
proclamata su un monte e urlata nel deserto,
doveva essere pensata per essere compresa,
ascoltata per diventare fatto e quindi vera. - In questo mondo i profeti avevano saputo
percepire tale parola come un evento.
12fattività
- Il Logos giovanneo riprende ancora una volta
questidea della fattività per spiegare la
parola divina - essa si fa carne,
- si fa tempo,
- si fa spirito,
- si fa vita e verità.
13La Parola è
- Per Giovanni la parola è
- un corpo che conosce e vince il dolore,
- è un cuore che illumina ogni tenebra,
- è una voce che ammonisce e consola,
- è una Croce che si staglia sul monte delle paure
umane, - è un sepolcro vuoto e libero da ogni fetore di
morte, - è la corsa di una donna liberata,
- è la speranza di unumanità sofferente in ogni
tempo.
14La parola di Gesù
- La parola rappresenta in sintesi il divino fatto
carne, spiegandone la volontà di comunicarsi
attraverso il mezzo più naturale, - da uomo a uomo.
- Il personaggio di Gesù è una voce che parla, che
chiama a sé, rimprovera, consola - perfino il dolore parla dalla Croce, perché ogni
esperienza umana - diventi un dono da comunicare agli altri.
15Al posto giusto
- È davvero difficile trovare un solo significato o
isolare tutti quelli propri di ogni parola del
Quarto Vangelo nulla è mai detto a caso, ma
esattamente al momento giusto e nel posto giusto,
fedele ad una perfetta coerenza. - È una parola che parla sempre solo a chi sceglie
di ascoltarla, si arricchisce solo se qualcuno
soffre per comunicarla.
166 ritratti di donna
- Sei donne rappresentate in altrettanti quadri
pensati e costruiti con maestria. - Sei storie ambientate in
- - un LUOGO
- - in un TEMPO
- ben precisi.
176 tappe
- Ogni capitolo è strutturato secondo un percorso
metodologico coerente - Testo greco (Nestle-Aland 27a ediz.)
- Traduzione letterale
- Nota critico-filologica
- Commento al testo secondo uno sviluppo tematico
18Le nozze di CanaLa madre(Giovanni 2,1-12)
Giotto, Le nozze di Cana, Cappella degli Scrovegni
19Il racconto di una festa
- È una festa a cui viene meno lingrediente
fondamentale, garanzia di gioia e leggerezza
danimo nei convitati il vino. - Una madre capisce lesigenza non appagata,
- un figlio trasforma lacqua della
purificazione giudaica nel vino dei
festeggiamenti. - Nessuno si accorge del segno compiuto, ma il
maestro di tavola si congratula con lo sposo per
la generosità inusitata nel garantire un vino
buono soprattutto alla fine del banchetto. -
- Il risultato è raggiunto
- i discepoli, visto quello che era accaduto,
a differenza degli altri, credettero in Gesù.
20Il terzo giorno
- E il giorno in cui culmina la settimana
paradigmatica costruita dallevangelista - Mercoledì la testimonianza di Giovanni Battista
(1, 19-8) - Giovedì il Battista testimonia il ruolo di Gesù
(1, 29-34) - Venerdìla sequela dei primi due discepoli (1,
35-39) - Sabato-Domenica Simon Pietro si reca da Gesù (1,
40-42) - Lunedì lincontro di Filippo, Natanaele e il
viaggio in Galilea - Martedì, uno dei giorni impliciti per la
plausibilità del viaggio - Mercoledì, le nozze di Cana (2, 1-11).
21A Cana di Galilea
22Invitati ad una festa di nozze
Tintoretto, Le nozze di Cana
23Un gámos
- Il tema del banchetto nuziale è comune allAntico
e al Nuovo Testamento
Questa scenografia reinterpreta quanto è narrato
anche dai Sinottici, dove Gesù stesso ricorre
alle immagini dello sposo, del banchetto di nozze
e del nuovo vino (Mt 9, 14-17 Mc 2, 18-22 Lc 5,
33-39). Alcune parabole di Matteo utilizzano
questo linguaggio simbolico e parlano delle nozze
del figlio del re o dello sposo atteso dalle
vergini (Mt 22, 1-14 25, 1-13 Lc 14, 15-24).
Pr 9, 1-6 la Sapienza ha imbandito la sua
tavola, ha attinto il suo vino, ha inviato le sue
ancelle sulle alture del villaggio per invitare
tutti a mangiare del suo pane e a bere il vino
che ha preparato. Nelle vesti di una ricca
signora, secondo una lettura cristiana e
allegorica della scena descritta,
rappresenterebbe Cristo, la sua casa è la Chiesa,
la mensa è la Parola di Dio, le ancelle i
ministri, che la annunciano a tutti gli uomini.
24Il banchetto omerico
- E io ti dico che non esiste momento più amabile
di quando la gioia regna fra il popolo tutto, e i
convitati in palazzo stanno a sentire il cantore,
seduti in fila vicino son tavole piene di pane e
di carni, e vino al cratere attingendo, il
coppiere - lo porta e lo versa nei calici
- questa in cuore mi sembra
- la cosa più bella.
- (Odissea IX, 5-11)
25e la madre di Gesù era là
- La figura femminile che apre la scena è
designata dallevangelista Giovanni per ben tre
volte col titolo di madre di Gesù. - Il personaggio appare esemplificato dal suo
ruolo in luogo di un nome che lo identifichi. - LAntico Testamento propone numerosi esempi
di donne-madri del popolo, che in se stesse
racchiudono i mali e le mancanze di unumanità da
loro originata e in cerca del suo Dio.
26Il vino
- Nelle nozze di Cana il vino rappresenta un
ingrediente fondamentale per la festa, il segno
della gioia, il simbolo dellamore fra lo sposo e
la sposa, come appare chiaramente nel Cantico. - Le nozze di Cana prive di vino rappresentano
un ordine antico, che si è esaurito ed ha bisogno
di rinnovarsi per garantire una nuova
celebrazione dellamore tra Dio e luomo. - Lantica alleanza deve essere superata, deve
nascere un nuovo amore, esuberante di gioia,
capace di ubriacare tutti coloro che sono
invitati a prenderne parte.
27Le parole della madre
Non hanno Vino. (2,3)
Gesù Che cosa importa a me e a te, donna?
(2,4)
Qualunque cosa dica, fatela. (2,5)
28Le donne omeriche