Title: Dematerializzazione e semplificazione dei procedimenti: l'innovazione possibile
1Dematerializzazione e semplificazione dei
procedimenti l'innovazione possibile
- Prof. Antonino Mazzeo
- Dipartimento di Informatica e Sistemistica
- Università degli Studi di Napoli Federico II
- (E-mail mazzeo_at_unina.it)
2La P.A. sta modificando la propria struttura
organizzativa
- aprendosi e riorganizzandosi
- ricorrendo a un salto tecnologico nellICT
- impiegando standard internazionali
- facendo evolvere i propri sistemi informativi con
riferimento a nuove e specifiche normative
3Perché cambiare?
- Forte necessità di sburocratizzare e semplificare
i procedimenti per fornire trasparenza allazione
amministrativa pubblica e privata - Aumento della qualità dei servizi offerti e
percepiti - Ridurre i costi dellorganizzazione e aumentarne
lefficienza
4Il Cambiamento
- Dai sistemi basati su procedure informatiche,
spesso centralizzate e a supporto di
unorganizzazione basata su documenti cartacei e
processi manuali (risorse umane), - ai sistemi informativi incentrati su processi,
spesso totalmente automatici, e basati su
documenti elettronici.
5Le leve del cambiamento
- Il documento elettronico e la dematerializzazione
- La necessità di realizzare processi inter-intra
organizzazione - Cooperazione e Interoperabilità
- La tecnologia a basso costo
- Levoluzione delle reti di trasmissione
- La sicurezza a tutti i livelli
6Gli strumenti principali
- Firma elettronica per dare validità giuridica ai
documenti - Firma elettronica per dare validità giuridica ai
processi documentali interni - Conservazione a norma dei documenti
- Protocollo elettronico
- Posta certificata
- Marcatura temporale
7Dematerializzazione
- linformazione prima memorizzata sotto forma di
segni grafici, su supporti materiali quasi sempre
cartacei , viene resa immateriale ricorrendo a
rappresentazioni codificate della stessa,
memorizzate su supporti elettronici quali memorie
RAM/ROM, dischi magnetici e ottici , nastri e
altre tecnologie oggi in uso
8Perchè dematerializzare ?A che costo? Si
possono dematerializzare tutti i documenti
cartacei presenti negli archivi?Conviene sempre
dematerializzare?
9Dematerializzare
- una sfida prevalentemente organizzativa che
coinvolge risorse umane oltre che le tecnologie - Si stanno facendo i primi passi ma molto resta da
fare - la trasformazione di una organizzazione basata
sulla carta in una basata su documenti
elettronici non è facilmente generalizzabile e
implica una profonda conoscenza dei processi in
essere, delle tecnologie e delle norme - Per dematerializzare occorre anche cooperare
10La Dematerializzazione implica la gestione della
trasformazione da destrutturato a strutturato
- documenti cartacei ? resi in ?elettronici
destrutturati (formato text) mediante tecniche di
OCR /(resa daforma grafica PIC, TIFF, JPEG, ecc.) - documenti elettronici destrutturati ? strutturati
(difficile da fare, è un problema aperto!!) e
implica il trattamento sintattico-semantico dei
documenti - Ricorso ad Ontologie appartenenti a specifici
domini giuridici, a supporto della strutturazione
documentale
11Trattamento semantico dei documenti
- Molti problemi sono di natura semantica
- Problemi di ricerca applicata ancora aperti e
tipici del trattamento del linguaggio naturale - Ricorso a XML per la rappresentazione degli
aspetti sintattici - Ricorso a ontologie per aspetti di
rappresentazione semantica
12Ipotesi Architetturale di un prototipo
13Un prototipo di trattamento semantico
14Modelli Architetturali per la cooperazione
- cooperazione applicativa due applicazioni
operanti su sistemi informatici differenti e con
obiettivi differenti, riescono a scambiarsi
informazioni reciproche necessarie allevoluzione
del loro iter, senza avere alcuna cognizione
delle architetture informatiche su cui ciascuna
di esse opera - cooperazione a livello dati tramite i servizi
evoluti oggi messi a disposizione dai DB
commerciali le applicazioni possono condividere
in sicurezza opportuni domini di dati e su essi
effettuare, nellambito di ben precise viste,
operazioni di lettura/scrittura e aggiornamento
15Modello del singolo nodo del sistema di
Interoperabilità e Cooperazione basata su servizi
- Definizione di interfacce standard
- Wrapping di applicazioni legacy
- Gestione della busta di e-gov
Porta di Dominio Porta Applicativa/Porta Delegata
16Cooperazione applicativa eIntegrazione
- realizzare un ambiente distribuito nel quale
diversi Enti possano interagire prescindendo
dalle piattaforme e dai linguaggi utilizzati - realizzare applicazioni che coinvolgono più Enti,
che definiscono reciproci vincoli di cooperazione
per garantire la realizzazione di meccanismi di
accesso alle risorse. - affidare ad ogni Ente la sola esposizione e
gestione dei servizi di propria competenza con la
definizione di eventuali politiche di accesso.
17La soluzione dipende da
- Bilanciamento risorse informatiche-organizzative
rispetto alle soluzioni (pacchettizzate
proprietarie/aperte, open source, ecc.) - Capacità di gestire lintero processo
organizzativo e non singole applicazioni - Vista dassieme del sistema informativo
(Uomini-macchine-applicazioni-processi) anche con
riferimento ad altri enti e rivolto alla
cooperazione
18Integrazione ed interoperabilità basate su
- Servizi di indicizzazione e ricerca
- Servizi di pubblicazione
- Servizi di presentazione
19- Meccanismi per la gestione della sicurezza
Indispensabili per operare con - sistemi aperti
- operanti in internet
- In logica C2B, B2B ecc. e assoggettati a un
rilevante numero di transazioni - Servizi di autenticazione, autorizzazione e
profilatura (Identity Management) - Identificazione ed autenticazione tra Enti
- controllo degli accessi (autorizzazione)
- auditing e monitoring (tracciabilità)
20Porta di Dominio
21Modello SPC per Dominio P.A.
22Principali forme di cooperazione
23Cooperazione basata sui dati
24Cooperazione basata sui dati (2)
25Interoperabilità e Cooperazione basata su
dati(modello di integrazione di dati in un
multidatabase )
26Modello di cooperazione misto (applicativo-dati)
27I Sistemi Informativi sono caratterizzati da
- Specifica organizzazione (caratterizzata da
specifici processi) - Soluzioni architetturali (ad es. architetture di
rete, sistemi distribuiti, architetture
cooperanti in logica servizi web, ecc.) - Affidabilità e Sicurezza.
- Tecnologia e realizzazione di specifiche
soluzioni applicative proprietarie o aperte - Standard impiegati rivolti sia allHw che al Sw
28Componenti principali di un Sistema Informativo
della P.A.
- Hw/Sw di base (S.O., D.B., ecc.) server e client
- Reti telematiche
- Applicazioni di base (protocollo, firma,
conservazione, archiviazione, ...) - Applicazioni specifiche degli enti e fra enti
- Risorse fisiche, logistiche e umane
- Sicurezza ambientale, telematica e applicativa
- Identity management
29I principali componenti tecnologici
- Architettura tre livelli (web, application e db
server) - Bpel e workflow management
- Identity Management (IAM)
- Sicurezza e firewalling e IDS
- Porta di dominio (SOA, XML, )
- Cooperazione Basi di dati
30La realizzazione di processi complessi
- richiede lintegrazione di servizi di competenza
di differenti strutture organizzative - I processi evolvono
- mediante lintervento di un operatore umano che
si collega ai diversi sistemi e, adattandosi alle
diverse modalità di presentazione, effettua le
transazioni richieste - o avvalendosi di applicazioni che favoriscono in
modo automatico laccesso e lintegrazione dei
servizi.
31Cosa cambia nello sviluppo del sistema informatico
- La logica di business e la logica di accesso e
identity management vanno tenute fuori dallo
sviluppo delle applicazioni - Ciò si traduce in aumento costi per software di
base ma in sensibili riduzioni di risorse
specialistiche per lo sviluppo e manutenzione
correttiva e evolutiva delle applicazioni - Conviene ricorrere a componenti pacchettizzati e
sviluppare meno applicativi specifici
32I sistemi informatici sono indipendenti dalla
posizione
- Gli enti devono rivedere radicalmente le
politiche di allocazione e di gestione degli
apparati informatici posizionandoli in modo
ottimo (costi, sicurezza, raggiungibilità,
connettività, ecc.) o ricorrendo a contratti di
hosting o outsourcing - Sempre maggiore attenzione a manutenzione, backup
e disaster recovery
33Cosa fare dei centri EDP?Come trasformarli?
Come gestirli? E che dire della foresta di PC e
server locali?
34... e dellOpen Source ?
- Deve essere unopportunità e non
- un argomento di scontro,
- di scelta di parte,
- o solo una filosofia
35e che dire di XML?
- Tutti ne parlano, tutti lo usano ma non è la
Panacea ma un utile strumento!! - La sintassi dei dati
- La semantica dei dati
- Il futurole basi ontologiche/dominio applicativo
- ma occorre ancora tanta ricerca e tanta
tecnologia
36Gli elementi di criticità
- Le risorse umane e i tempi del cambiamento
- Formazione e comunicazione
- Introduzione tecnologie va pianificata e
metabolizzata dallorganizzazione - Le tecnologie non risolvono da sole i problemi di
sistema (macchine-uomini-processi-utenza)
37... elementi di criticità
- Lo stato dei dati spesso sporchi e inconsistenti
- Schemi di basi di dati legacy da rivedere e
integrare - Storico cartaceo, parzialmente informatizzato e
sporco - Politiche e manuali operativi per accesso e
trattamento spesso inesistenti, regole da prassi
consolidata spesso inconsistenti e confuse
38Un caso concreto
- Sistema Informativo dellarea Penale del
- Ministero della Giustizia
39Sistema Informativo Giustizia
- Sistemi della Fase di Cognizione
- Sistemi della Fase di Esecuzione
- Casellario
- Cassazione
- Penitenziario
40Architettura del Sistema Informativo Giustizia
(SIG) Distrettualizzato
41Nodi Nazionali del SIG
- Nodi Nazionali
- Casellario
- Cassazione
- Penitenziario
- Sistema di Gestione delle Identità
- Politiche di accesso,
- Definizione dei Ruoli,
- Sicurezza funzioni dati e rete
- Disaster Recovery
- Back Up
- Servizi Desk
- Gestione della Rete
- Gestione dei Sistemi
- Gestione degli aggiornamenti
- Manutenzione.
Cassazione
42Nodi Distrettuali e Locali del SIG
43Architettura IAM-OID-AD
44I macro processi del
- Sistema Informativo dellarea Penale del
- Ministero della Giustizia
45Sistema Informativo Area Penale Giustizia (SIAPG)
- Da una informatizzazione basata su specifiche
applicazioni (Rege, ecc.) -
- alla realizzazione del sistema informativo del
Ministero della Giustizia basato - su dati e funzioni condivisi in sicurezza
- sui processi organizzativi
- sulla gestione documentale a norma
46Flusso Informativo Principale
47Fase di Cognizione
48Esecuzione e Sorveglianza
49Principali sottosistemi e flussi di interscambio
dati
50Modello per linterscambio di dati nel medio
periodo tra REGE, CASELLARIO e SIES
51SICUREZZA ACCESSO ALLE INFORMAZIONI
- Particolare attenzione è dedicata allaccesso a
dati e funzioni - sia ai fini dellattuale normativa sulla Privacy
- sia per la sicurezza del sistema informatico
nella sua interezza (reti, software di base,
applicazioni e dati)
52Conclusioni ...
- I sistemi informativi delle Pubbliche
Amministrazioni centrali e periferiche sono,
inesorabilmente, avviati verso una profonda
trasformazione, operazione complessa in quanto
impatta sullorganizzazione. - Le Norme per le-gov cominciano ad essere mature
per avviare il Cambiamento verso concrete forme
di dematerializzazione - La connettività nazionale, regionale e
provinciale è ben avviata con SPC verso
lerogazione non solo di banda ma di servizi a
qualità controllata - Il Digital divide differenzia ancora laccesso e
interessa i cittadini nel loro complesso
(dipendenti delle PP.AA e usufruitori di servizi)
53... Conclusioni ...
- Le tecnologie abilitanti dellICT sono mature e a
costi accessibili - Le organizzazioni, i processi, i protocolli
inter e fra enti, sono nella fase iniziale della
trasformazione - La comunicazione massiva e deve favorire la
cultura del cambiamento - Le aziende private devono innovare e investire in
applicazioni di e-gov specifiche per lItalia - I dati storici sono un vero problema, spesso
sottovalutato, ma centrale per pervenire a forme
di e-gov
54... Conclusioni
- Per lazione di e-gov lICT è unopportunità e
non un fine - Senza adeguate risorse umane competenti e
motivate non si realizza alcun cambiamento - La formazione (giuridica, tecnica e gestionale)
deve essere una componente costante e
significativa del cambiamento