Title: Impronta ecologica e alimentare
1Impronta ecologica e alimentare
- e le più note
- diete alimentari!
2Impronta Ecologica
- Cosè?
- Quando nasce?
- Quali previsioni ci permette di effettuare lo
studio dellimpronta ecologica rispetto al mondo
attuale? - Come calcolarla?
- Come ridurla?
3Cosè?
- Limpronta ecologica è un indicatore - aggregato
e sintetico -Â che mette in relazione gli stili
di vita di una popolazione con la quantità di
natura necessari per sostenerli.Un indicatore
concettualmente semplice e ad elevato contenuto
comunicativo in quanto rappresenta tale relazione
con un parametro di facile comprensione larea
(espressa in ettari/procapite) di superficie
naturale produttiva utilizzati per soddisfare i
nostri consumi e per assorbire i nostri rifiuti. - In parole povere, essa misura l'area
biologicamente produttiva di mare e di terra
necessaria per rigenerare le risorse consumate da
una popolazione umana e per assorbire i rifiuti
corrispondenti. - Utilizzando l'impronta ecologica, è possibile
stimare quanti pianeta Terra servirebbero per
sostenere l'umanità , qualora tutti vivessero
secondo un determinato stile di vita.
Confrontando l'impronta di un individuo (o
regione, o stato) con la quantità di terra
disponibile pro-capite (cioè il rapporto tra
superficie totale e popolazione mondiale) si può
capire se il livello di consumi del campione è
sostenibile o meno. - Limpronta ecologica é un indicatore della
sostenibilità  dei consumi di una certa
popolazione.I dati sulla nostra impronta
ecologica sono dati che inducono al
cambiamento.Un cambiamento mirato a farci
vivere, quanto più possibile, in armonia con il
mondo della natura del quale siamo parte
integrante e senza il quale, fino a prova
contraria, non possiamo vivere.
4Quando nasce?
- LImpronta Ecologica nasce nel 1990 da Mathis
Wackernagel e William Rees della University of
British Columbia. Si tratta di uno strumento di
misurazione dellimpatto che lattività di
uomini, città , aziende, nazioni ha sullambiente,
sulle risorse non rinnovabili, su quelle
rinnovabili e sulla naturale capacità di
rigenerazione del Pianeta. - In Italia limpronta ecologica viene regolarmente
calcolata non solo per il territorio nazionale,
ma anche per singole regioni e province. Tale
compito, nel nostro paese, spetta al CRAS (Centro
Ricerche Applicate per lo Sviluppo Sostenibile)
che ha valutato limpronta ecologica di Calabria,
Basilicata, Campania, Puglia, Liguria, Toscana,
Sardegna e Sicilia, e dallIstituto Ricerche
Interdisciplinari sulla Biodiversità , che si è
occupato, fra laltro, delle province.
5Quali previsioni ci permette di effettuare lo
studio dellimpronta ecologica rispetto al mondo
attuale?
- Una prima, importante osservazione è che il
valore dellimpronta ecologica è aumentato
drasticamente durante la seconda metà degli anni
settanta, superando di gran lunga la capacità del
pianeta di rigenerare le risorse attinte da esso.
Ciò ha portato alla luce il problema del
sovraconsumo umano, in termini specifici ciò che
viene indicato col termine overshoot. Nel 2011,
ad esempio, il Global Footprint Network ha
stimato che il budget naturale a disposizione per
questo anno è stato superato nella prima metà di
Settembre e che da questo momento in avanti il
pianeta sarà in rosso in altre parole le
risorse estratte dal pianeta hanno superato il
limite oltre il quale la biosfera è in grado di
rigenerare ciò che le è stato sottratto. Facendo
un paragone con leconomia, è come se luomo
avesse speso tutto il denaro posseduto e fosse
costretto ad indebitarsi per poter tirare avanti,
utilizzando una ricchezza che non gli appartiene. - Gianfranco Bologna, direttore scientifico del
WWF, fa notare che Oggi estraiamo e utilizziamo
circa 60 miliardi di tonnellate di materie prime
lanno è il 50 in più rispetto a 30 anni fa. E
come se mettessimo in circolazione ogni anno 40
miliardi di automobili che per essere
parcheggiate richiederebbero uno spazio delle
dimensioni di Italia e Austria messe insieme.
Ogni essere umano utilizza in media oltre 8
tonnellate di risorse naturali lanno, 22 chili
al giorno. Se si includono i materiali di
estrazione inutilizzati, il conto sale a 40 chili
pro-capite al giorno.
6Come calcolarla?
-
- Esistono due metodi Il metodo teorico e il
metodo pratico. - Il metodo teorico
- Il calcolo dell'impronta ecologica può essere
effettuato individualmente con misurazioni
dirette dei consumi personali o familiari, oppure
può essere applicato a comunità  ampie di
individui (nazioni, regioni, città ) ricavando il
consumo individuale medio partendo da dati
statistici regionali o nazionali aggregati che
vanno poi divisi per il numero di abitanti - consumo netto produzione importazione -
esportazione - Il passo successivo consiste nel calcolare la
superficie pro-capite necessaria per la
produzione di ciascuno dei principali beni di
consumo, dividendo il consumo medio annuale
pro-capite di quel bene (espresso in
kg/pro-capite) per la sua produttività , cioè per
la superficie di terreno necessaria a produrre
quel bene (espressa in kg/ha) - superficie necessaria per un certo bene consumo
medio annuale pro-capite / produttività media
annuale per ettaro
7- I dati riflettono non solo le superfici
direttamente occupate dai consumi, ma anche il
territorio usato per la loro produzione e
mantenimento. Le abitazioni, ad esempio,
comprendono il terreno su cui la casa è stata
costruita (inclusa una percentuale proporzionale
di area urbana occupata dalle infrastrutture) il
territorio necessario per produrre i materiali da
costruzione e i territori per l'energia per il
riscaldamento. Poiché parecchi beni di consumo
(ad esempio, il vestiario e l'arredamento)
incorporano input diversi (es. tessuti, legno), è
necessario identificare gli input primari e
calcolare la superficie necessaria alla
produzione di ciascuno di essi ad esempio per
produrre un chilo di pane sono necessari 24 m² di
terreno agricolo per coltivare il grano e 31 m²
di terreno "energetico" per i concimi, i
pesticidi, i macchinari usati per la
coltivazione, la lavorazione ed il trasporto.
L'impronta ecologica complessiva è la somma di
tutte le superfici necessarie per la produzione
della totalità dei beni consumati da una persona.
L'impronta dell'intera popolazione si ottiene
moltiplicando l'impronta ecologica pro-capite per
la popolazione totale - Impronta ecologica totale impronta ecologica
pro-capite x popolazione
8- Il metodo pratico
- Disponendo di una quantità sufficiente di dati, è
possibile calcolare con precisione l'impronta di
gruppi di consumatori (ad esempio una città , una
famiglia, tutte le persone appartenenti ad una
specifica classe di reddito) e fare dei confronti
da cui partire per discussioni, riflessioni
critiche e stimoli al cambiamento del
proprio stile di vita. Bisogna sottolineare che
il risultato ottenuto non è qualcosa di statico,
di immutabile, ma è provvisorio e necessariamente
approssimato, perché cerca di fotografare una
realtà in continuo mutamento. Nell'esempio
esposto si è fatto un accenno di calcolo
approssimato ed esemplificativo dell'impronta
ecologica di una generica produzione agricola
introducendo implicitamente due categorie
strettamente specifiche la categoria di consumo
"alimentare" e la categoria territoriale
"agricola". Queste sono solo due delle categorie
a cui il modello matematico dell'impronta
ecologica può fare riferimento. Le "categorie di
consumo" normalmente usate per il calcolo
dell'impronta ecologica sono le seguenti - Alimenti
- Abitazioni
- Trasporti
- Beni di consumo
- Servizi (flussi di energia e di materia necessari
per istruzione, sanità , ecc).
9Come ridurre limpronta ecologica
- Dagli approfondimenti fatti in classe e dalle
nostre ricerche su internet abbiamo stabilito che
le proposte da sviluppare sono -  Ridurre i consumi usando lenergia in modo più
razionale e intelligente - Costruire macchine e apparecchi con alti
rendimenti a basso consumo energetico - Promuovere lo sfruttamento delle energie
rinnovabili - Investire nella ricerca nucleare ( fissione di
nuova generazione, fusione) - Informazione corretta ai cittadini su tutte le
problematiche energetiche e ambientali con un
apposito sportello presso la scuola e il comune - Quelle adattabili e realizzabili alla realtà del
nostro paese sono - Efficenza e risparmio energetico
- Solare termico
- Fotovoltaico a film sottile
- In particolare la prima proposta è quella più
fattibile la seconda e la terza un po meno per
gli alti costi di realizzazione(nonostante gli
incentivi statali) e viste anche le difficoltÃ
economiche attuali.
10Impronta ecologica della classe 4BT
11- ..Quindi se tutti avessero lo stile di vita
della nostra classe, ci vorrebero 2.6 volte le
risorse del pineta!!
12Percorso Riassuntivo
13Impronta Idrica
- Lacqua, o meglio la scarsità di questo
indispensabile elemento naturale, trova sempre
più spazio nel dibattito economico e politico,
come dimostra il 6 Forum mondiale dell'acqua
tenuto a Marsiglia, dove hanno partecipato i
rappresentanti di 150 Paesi. - Che si tratti di un bene sempre più prezioso
ormai lo sanno tutti, anche perché lacqua dolce
rappresenta solo il 2 di quella a disposizione
sul pianeta. Ma capire come viene utilizzata
questa risorsa non è facile. Per questo è stato
ideato un indicatore che contabilizza il consumo
idrico riferito sia allacqua che esce dai
rubinetti e che utilizziamo tutti i giorni sia
quella destinata alla produzione di alimenti e
prodotti. - Questo indicatore  si chiama water
footprint (impronta dellacqua) e serve per
calcolare il volume annuo di acqua dolce
utilizzata per produrre beni e servizi. Il
calcolo può essere riferito alla persona singola,
oppure a una comunità o a unimpresa. Si tratta
di un metodo che valuta il livello di
sostenibilità delle nostre abitudini e
soprattutto dei nostri acquisti.
14- Nello specifico l'impronta idrica o water
footprint viene suddivisa in tre categorie - impronta blu risorse idriche superficiali e
sotterranee che vengono utilizzate o sono
evaporate - impronta verde acqua piovana conservata nel
relativo suolo - impronta grigia acqua occorrente per diluire
quella inquinata e farla tornare a certi livelli
qualitativi.
15- Questo concetto è stato creato nel 2002 da Arjen
Hoekstra, esperto di Water Management
alluniversità di Twente, nei Paesi Bassi. In un
suo recente studio, il professore fissa
limpronta ecologica pro capite media a 1.385
metri cubi () lanno. Un dato che tuttavia
presenta variabili molto ampie, perchè i valori
di un cittadino italiano o statunitense risultano
essere quasi il doppio (rispettivamente 2.332 e
2.842). - Cosa incide sul consumo, reale e virtuale, di
acqua? Tra i fattori che determinano la
sostenibilità delle nostre abitudini, gioca un
ruolo fondamentale l'approvvigionamento
alimentare. A livello globale, il settore
dell'agricoltura richiede infatti il 70 di tutta
l'acqua utilizzata dalle diverse attivitÃ
dell'uomo. - Partendo da questo elemento le scelte alimentari
diventano un fattore decisivo. Limpronta idrica
di un vegetariano corrisponde a 1.500/2.600
litri, contro i 3.000/5.000 litri di una persona
con unalimentazione a base di carne. Il motivo
di questa disparità è che la filiera della carne
e dei derivati richiede una quantità maggiore di
acqua, soprattutto per produrre foraggio. È
quindi molto più vantaggioso, dal punto di vista
delle risorse idriche ottenere calorie, proteine
e grassi direttamente dai vegetali.
16- Ma ogni alimento richiede una diversa quantità di
acqua per la sua produzione. Il Barilla Center
for Food Nutrition, ha elaborato una doppia
piramide Alimentare Ambientale che mette in
relazione laspetto nutrizionale con l'impatto
ambientale, e ribadisce la grande quanità di
acqua necessaria a realizzare alimenti di origine
animale. - Per aiutare i consumatori a ridurre l'impronta
idrica, alcune organizzazioni hanno messo a
disposizione sui siti internet dei calcolatori in
grado di valutare i consumi alimentari (e non
solo) e di migliorarli. La più nota è la
piattaforma Water Footprint network.
17Impronta Idrica della Piramide Alimentare
18L impronta agricola - alimentare
- L' impronta alimentare è l'estensione media
di terra coltivabile necessaria a sostenere i
consumi alimentari diretti (prodotti vegetali) e
indiretti (mangime per animali) di un essere
umano.
- A differenza dell'impronta ecologica è riferita
solo alla terra coltivabile e non tiene conto dei
consumi energetici. - L impronta agricola-alimentare è una realtÃ
fisica ben precisa, dal momento che in qualche
luogo del pianeta esistono parcelle di terra che
provvedono in modo diretto o indiretto al nostro
nutrimento.
19Oltre il 90 del nostro nutrimento viene dalla
terra
- In Italia nel 2007 i prodotti della terra hanno
fornito, direttamente o indirettamente il 98 del
consumo alimentare e il 94 delle proteine
(FAOSTAT)
20In Italia non abbiamo abbastanza terra
e quindi ce la prendiamo allestero!
21Prodotti coltivati all estero
22Lagricoltura biologica fa bene alluomo e
allambiente
- rispetta gli ecosistemi
- non utilizza fertilizzanti e pesticidi chimici
- mantiene la naturale fertilità del suolo con
concimi naturali (sovescio) - promuove la biodiversitÃ
- è assolutamente contraria agli organismi
geneticamente modificati - produce alimenti di migliore sapore e qualitÃ
23La sostenibilità del biologico
24Alimentazione e Diete Alimentari
25La piramide alimentare
-
- La Piramide è il simbolo della "sana ed
- equilibrata alimentazione" ci deve
- guidare nella scelta giornaliera degli
- alimenti. La Piramide è formata da 6
- sezioni
- contenenti vari gruppi di alimenti.
- Ciascun gruppo deve essere presente
- nella nostra dieta in modo proporzionale
- alla grandezza della sua sezione. Alla base
della Piramide troviamo gli - alimenti che possiamo utilizzare più l
- iberamente mentre al vertice troviamo
- quelli che è meglio limitare.Â
26- È importante ricordare cheÂ
- Nessun alimento, preso singolarmente, è in grado
di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo - Nessun alimento è, di per sè, indispensabile e
quindi può essere sostituito da altri cibi con
caratteristiche analoghe - Gli alimenti sono stati suddivisi in 7 gruppi
nutrizionali ognuno dei quali apporta specifici
nutrienti. È importante che almeno un alimento
di ciascun gruppo sia presente nella nostra dieta
quotidiana. Gruppo 1 CARNE, PESCE,
UOVAÂ Proteine nobili, Ferro, alcune Vitamine del
gruppo B, Lipidi Gruppo 2 LATTE E
DERIVATIÂ Proteine nobili, Calcio, Fosforo,
alcune Vitamine del gruppo B, Lipidi Gruppo
3Â CEREALI E PATATEÂ Carboidrati, Proteine di
medio valore biologico, alcune Vitamine del
gruppo BÂ Gruppo 4Â LEGUMIÂ Proteine di medio
valore biologico, Ferro, alcune Vitamine del
gruppo B, Carboidrati, Fibra Gruppo 5 GRASSI
DA CONDIMENTOÂ Lipidi, Acidi grassi essenziali,
Vitamine Liposolubili Gruppo 6 ORTAGGI E
FRUTTAÂ Vitamina A ed altre Vitamine, Minerali,
Fibra, Acqua, Zucchero Gruppo 7 ORTAGGI E
FRUTTAÂ Vitamina C ed altre Vitamine, Minerali ,
Fibra, Acqua e Zucchero
27La suddivisione dei vari alimenti
- CARNE
- Preferire le carni magre tipo pollo, tacchino,
vitello, coniglio, manzo magro, maiale
magro. Non è vero che le carni bianche
contengono meno Ferro delle carni rosse.
Consumare con moderazione frattaglie (fegato,
cuore ecc...) in quanto ricchi di
colesterolo. Metodi di cottura alla griglia, in
umido, tipo scaloppine, al forno. - SALUMI
- Preferire prosciutto crudo o cotto magri e
bresaola. Evitare salame, coppa, mortadella ecc. - PESCE
- Preferire pesci freschi o surgelati tipo
sogliola, merluzzo, nasello, dentice, orata,
rombo, trota. Consumare molluschi e crostacei
(cozze vongole, gamberi ecc.) con moderazione in
quanto ricchi di colesterolo.Metodi di
cottura alla griglia, al forno, al
vapore. Evitare i fritti. - UOVA
- Preferire le uova sode o alla coque o in frittata
cotta al forno o in padelle antiaderenti.Evitare
le uova fritte. Non è vero che le uova fanno
male al fegato. - LATTE E DERIVATI
- Preferire latte parzialmente scremato e yogurt
magro. Ricordare che non esistono formaggi magri.
Preferire i formaggi freschi tipo ricotta di
vacca o mozzarella o scamorza fresca. - CEREALI E PATATE
- Se possibile preferire cereali integrali (pane,
pasta, riso...). Limitare il consumo di pasta
fresca ripiena (tortellini, agnolotti, ravioli)
in quanto ricca di grassi animali. Evitare il
consumo di pane conservato, pane all'olio, pane
al latte per il loro elevato contenuto di lipidi.
Le patate non sono verdure e devono essere
assunte in sostituzione del pane o della pasta.Â
28- LEGUMI
- Possono essere consumati da soli oppure assieme
ai cereali (es. pasta e fagioli) tale
combinazione permette di assumere proteine simili
a quelle della carne (contenenti cioè tutti gli
aminoacidi essenziali). Essendo ricchi di fibra
aiutano a regolarizzare l'intestino. - GRASSI DA CONDIMENTO
- Preferire olio extravergine d'oliva o di semi di
mais o di soia o di vinacciolo. Per friggere
utilizzare olio extravergine d'oliva. Evitare il
consumo di burro, lardo e strutto. - ORTAGGI E FRUTTA
- Variare ogni giorno i tipi di verdura e di frutta
ricordando che quelli colorati in
giallo-arancione e verde scuro sono ricchi di
Vitamina A (albicocche, carote, zucca, spinaci,
bieta) mentre sono ricchi di Vitamina C gli
ortaggi tipo pomodori, cavolfiori, broccoli e la
frutta di sapore acidulo (limoni, arance, kiwi,
fragole..).
29Quante volte alla settimana bisogna mangiare i
vari alimenti?
- CARNE 3-4 volte alla settimana
- INSACCATI 1-2 volte alla settimana
- PESCE 3 volte alla settimana
- UOVA n.2 alla settimana
- LATTE E YOGURT ogni giorno
- FORMAGGIO 2-3 volte alla settimana
- VERDURA E FRUTTA tutti i giorni
- PANE, PASTA ECC. tutti i giorni
- PIATTO UNICO (es. pasta e fagioli) 1-2 volte
alla settimana.
30Alcuni suggerimenti
- Controllare il peso corporeo.
- Ridurre l'assunzione giornaliera di grassi
soprattutto animali (burro, formaggi grassi,
carni grasse...) in quanto ricchi di acidi grassi
"pericolosi" e di colesterolo, e privilegiare i
grassi vegetali (olio d'oliva, di semi...) ad
elevato contenuto di acidi grassi che
contribuiscono a ridurre il colesterolo del
sangue. - Limitare l'assunzione di zuccheri semplici
(dolci, zucchero, bevande zuccherate) facilmente
assimilabili dall'organismo, a favore dei
carboidrati complessi (pane, pasta, patate,
legumi). - Aumentare l'assunzione di fibra alimentare
consumando giornalmente frutta fresca, legumi e
cereali integrali. Le fibre sono in grado di
regolare le funzioni intestinali e di dare senso
di sazietà . - Ridurre l'assunzione giornaliera di sale da
cucina. Aggiugere poco sale nella preparazione
dei cibi utilizzando per insaporire spezie ed
aromi. Limitare il consumo di alimenti conservati
in scatola (tonno, carne, legumi..) in quanto
ricchi di sale. - Consumare gli alcoolici con moderazione l'alcool
fornisce molte calorie.
31La Piramide Alimentare associata alla Dieta
Mediterranea
- Â
- Secondo la ripartizione della Piramide Alimentare
nella dieta mediterranea si possono individuare - - alla base pane, pasta, riso, patate, cereali
- Â
- - sopra frutta, verdura e legumi
- Â
- - più su olio di oliva, latte e latticini
- - ancora più su uova, carne bianca e pesce
- - alla sommità carne rossa e grassi.
- All'interno della struttura piramidale non
trovano rappresentazione - prodotti e ricette elaborate, formati
dall'unione di - molteplici nutrienti, dei quali va tenuto conto
singolarmente. - Solitamente alcuni di tali prodotti e ricette
complesse - possono essere considerati
32- Tantissime ricerche hanno stabilito e convalidato
il fatto che uno dei regimi alimentari
maggiormente indicato per un giusto ed
equilibrato fabbisogno di nutrienti è la
cosidetta Dieta Mediterranea. - Essa ha come alimenti caposaldo i carboidrati
provenienti da cereali come grano, farro, riso
orzo, così come quantità quotidiane di frutta,
verdura, legumi e vino. - Â
- Con minore frequenza si può consumare olio di
oliva (il condimento da preferire su tutti gli
altri), latte e derivati, pesce, carne bianca e
uova. - Â
- Infine con ancor più moderazione possono esser
introdotti carne rossa, dolci e grassi in
generale. - Comunque, al di là delle frequenze di consumo e
delle quantità consigliate, la Dieta Mediterranea
rappresenta uno dei regimi alimentari più
variegati, laddove tutte le varie sostanze
nutritive, ovvero Acidi grassi polinsaturi,
Carboidrati, Lipidi, Proteine, Sali minerali
(Magnesio, Potassio), Oligoelementi
(Selenio), Vitamine, sono alternate ed incluse. - Â
- In tal modo viene assicurato il giusto e completo
apporto di tutti quei diversi principi
nutrizionali in grado di accrescere e mantenere
il benessere e la salute sia psicologica che
fisica dell'individuo e di tenere lontani nel
tempo invecchiamento e possibili problemi o
disturbi psico-fisici.
33(No Transcript)
34La Dieta Vegan o Vegetariana
Chi segue questo tipo di dieta, definita
anche latto-ovo-vegetariana, non mangia alcun
tipo di carne, compresi pesci e crostacei, ma
include nell'alimentazione tutti i sottoprodotti
animali, come le uova, il miele, il latte e i
suoi derivati. Si tratta di una dieta equilibrata
nei suoi componenti, che non espone a nessun
rischio di carenza alimentare perché garantisce
l'assunzione di tutti i nutrienti necessari
all'organismo. Questa scelta di vita non violenta
viene fatta dai cosiddetti animalisti contrari
all'uccisione degli animali, ma anche da chi
desidera seguire un'alimentazione sana, che eviti
i problemi derivanti dalle moderne abitudini
alimentari, ricche di grassi saturi animali e
povere di frutta e verdura.
35La Dieta Vegan
- I vegan, chiamati anche vegetaliani, seguono una
dieta restrittiva che prevede un'alimentazione esc
lusivamente vegetale, che elimina tutti i
prodotti di origine animale (latte, formaggio,
uova e miele). I fondamenti di questa scelta sono
sia di ordine etico che di tipo igenico i vegan
rifiutano ogni tipo di sfruttamento animale e
sono convinti che l'organismo umano non sia
adatto a consumare e a digerire prodotti di
origine animale. Dal punto di vista medico
un'alimentazione esclusivamente vegetale può
portare a gravi squilibri, a causa della carenza
di vitamine del gruppo B (in particolare B12) e a
causa della difficoltà di assorbimento degli
aminoacidi essenziali e del ferro.
36La Dieta Crudista
- I crudisti rifiutano ogni tipo di cottura e si
nutrono esclusivamente di frutta e vegetali
crudi, germogli e semi. Come i vegan mangiano
solo vegetali, ma escludono dalla loro dieta
molti degli alimenti che devono essere cotti
(quasi tutti i legumi e molti cereali). I
crudisti sostengono che la cottura sia un
procedimento recente nella storia evolutiva
dell'uomo e che non sia adatto all'apparato
digerente umano, inoltre ritengono che le alte
temperature raggiunte durante la
cottura deteriorino gli alimenti, disperdendo le
vitamine e i sali minerali. Alcuni crudisti
consumano anche carne cruda.
37La Dieta Fruttarista
- I fruttariani, o fruttivori, consumano esclusivame
nte frutta cruda (raramente è ammessa la cottura)
e in alcuni casi frutta secca, ad esempio noci,
pistacchi, mandorle, ma anche miele e oli
vegetali. Gli alimenti devono preferibilmente
provenire da coltivazioni biologiche ed essere di
stagione. Le ragioni della scelta fruttariana
risiedono in un ritorno alla natura e a un tipo
di alimentazione che si basi sui modi e sui mezzi
semplici e originari che essa stessa ci ha
fornito.
38La Dieta Macrobiotica
- Le diete macrobiotiche non rientrano pienamente
tra le diete vegetariane perché non prevedono la
totale eliminazione dalla carne, permettendo, ad
esempio, il consumo di pesce. Nella dieta
macrobiotica vengono utilizzati esclusivamente
alimenti non trattati, non raffinati, coltivati
con metodi tradizionali e senza additivi chimici.
39La Dieta Steineriana
- La dieta steineriana elaborata agli inizi del
Novecento da Rudolf Steiner, filosofo e
pedagogista austriaco, prescrive l'assunzione di
alimenti vegetali ottenuti esclusivamente da
coltivazioni biologiche senza l'uso di concimi
chimici. Steiner consiglia un metodo di
coltivazione chiamato 'agricoltura
biologico-dinamica' che persegue la cooperazione
tra il suolo, l'acqua, l'irradiazione solare, la
vita animale e la crescita delle piante. Secondo
gli steineriani, infatti, le sostanze alimentari
non possiedono solo proprietà nutritive
biologiche, ma anche proprietà spirituali, che
possono essere sviluppate con un'agricoltura che
rispetti le leggi biologiche del mondo vegetale.
40Presentazione realizzata daBellanova ManuelaDe
Pasale PierluigiZizzi Dalila CarmenZizzi Daniela