Title: Dalla Resistenza agli anni Settanta. Societ
1Dalla Resistenza agli anni Settanta. Società
italiana e processi di democratizzazione
- Maurizio Gusso
- (IRIS, Milano, 22 novembre 2010)
2Legenda dei colori utilizzati nelle diapositive
- - In verde gli elementi caratterizzanti nel
modo più esplici- - to il processo di unificazione nazionale
- - In rosso gli elementi caratterizzanti nel modo
più esplicito - i processi di democratizzazione
- - In marrone le resistenze conservatrici e
autoritarie ai pro- - cessi di democratizzazione
- - In grassetto nero forme di negazione estrema
della - democrazia e dei diritti fondamentali (es.
totalitarismi) - - In giallo elementi di divisione/differenziazion
e, ostacoli ai - processi di unificazione nazionale e
democratizzazione - - In blu limiti dei processi di
democratizzazione
3Indice della comunicazione
- 1. Premessa
- 2. Unipotesi di periodizzazione storica
- 3. Alcune conquiste dei processi di unifica-
- zione e democratizzazione
- 4. Limiti dellazione delle forze democratiche
- 5. Forze antidemocratiche e spinte antiunita-
- rie
- 6. Riferimenti bibliografici
41. Premessa
- 1.1 Struttura di questa relazione
- 1.2 Che cosa significa processi di democra-
- tizzazione?
- 1.3 Perché intrecciare processi di unificazio-
- ne nazionale e di democratizzazione?
- 1.4 Utilità e limiti delle categorie e dei colori
- usati
51.1 Struttura di questa relazione
- Questa relazione si articola in quattro parti.
- La prima (1.) è una premessa metodologica.
- La seconda (2.) è unipotesi di periodizzazione
in- - terna allepoca storica considerata (1943-1980).
- La terza (3.-5.) è una sua sintesi tematica,
incen- - trata sulla problematicità dei processi di
democra- - tizzazione/unificazione nel periodo esaminato.
- La quarte (6.) è una bibliografia essenziale.
61.2 Che cosa significa processi di
democratizzazione?
- Si tratta di un concetto usato in modo consa-
- pevolmente convenzionale per indicare per-
- corsi non irreversibili di costruzione di una
- società più giusta, inclusiva e solidale, ri-
- spettosa dei beni comuni, delle regole de-
- mocratiche, delle differenze e delle respon-
- sabilità e dei diritti fondamentali di tutti gli
- esseri viventi.
71.3 Perché intrecciare processi di unificazione e
democratizzazione?
- 1.3.1 Necessaria ridefinizione del concetto
- di identità
- 1.3.2 Necessaria ridefinizione dei concetti di
- nazione e identità nazionale
- 1.3.3 Unificazione nazionale e democratiz-
- zazione
81.3.1 Necessaria ridefinizione del concetto di
identità
- Identità personale/sociale come combinatoria
- globale di differenti tratti di identità
individuali/so- - ciali (di specie, età/generazione, genere, ruolo,
- geoambientali, socioeconomici, politici,
culturali) - B) Lidentità personale/sociale non è unessenza
- pura, statica, astorica, decontestualizzata e
asso- - luta, ma un complesso processo storico, contrad-
- dittorio/conflittuale, dinamico, non lineare,
relativo, - contestuale, inevitabilmente meticcio
91.3.2 Occorre ridefinire i concetti di nazione e
identità nazionale
- Concetti come nazione, etnia, popolo,
- patria, carattere nazionale, identità nazio-
- nale e identità etnica sono usati per lo più
- in modo non scientifico, ma ideologico, as-
- soluto/decontestualizzato e astorico.
- Occorre, quindi, o sostituirli con categorie
- più scientifiche, o almeno riconvenzionarne i
- significati in modo critico e trasparente
101.3.3 Unificazione nazionale e democratizzazione
- Per evitare interpretazioni ideologiche (es.
- nazionaliste) dei processi di unificazione na-
- zionale, occorre verificarne il grado di effet-
- tiva democraticità. Si tratterà, quindi, di esa-
- minare in che misura i processi di unificazio-
- ne nazionale producano società più demo-
- cratiche sul piano locale, nazionale e inter-
- nazionale
111.4 Utilità e limiti delle categorie e dei colori
usati
- Le categorie e i colori sono usati in modo
consapevolmente - convenzionale. I fenomeni storici, per la loro
complessità, - contraddittorietà e ambivalenza, sfuggono alle
classificazio- - ni troppo rigide e alle colorazioni troppo nette
e univoche. - Tuttavia, se usate con prudenza, relativismo e
ironia, cate- - gorizzazioni, classificazioni e colorazioni
possono servire a - esplicitare e rendere trasparenti alcune
categorie e ipotesi - interpretative. Un gioco interessante potrebbe
essere quel- - lo di salvare in nero il PowerPoint e provare a
colorarlo, e- - splicitando categorie e legenda relative ai
colori introdotti.
122. Unipotesi di periodizzazione
- 2.1 Dalla Resistenza alla Costituzione
(1943-1947) la transizione dal - fascismo e dalla monarchia alla democrazia
repubblicana e lavvio del- - la Ricostruzione
- 2.2 Guerra fredda, rottura dellunità
antifascista e centrismo a guida - DC, fra Ricostruzione e Boom (1947-1960 ca.)
- 2.3 Da uneconomia primaria-secondaria-terziaria
a una secondaria- - terziaria-primaria il Boom (1958-1963)
passaggio dal Centrismo al - Centro-sinistra
- 2.4 Dalla Congiuntura (1963-1964) e dalla crisi
del Centro-sinistra al - 68-69
- 2.5 Dalla strage di Piazza Fontana (1969) e dalla
crisi petrolifera - (1973) alla sconfitta delle Brigate Rosse e alla
ripresa economica degli - anni 80 strategia della tensione, stragismi,
terrorismi, decentra- - mento produttivo e sorpasso del terziario sul
secondario
132.1 Dalla Resistenza alla Costitu-zione
(1943-1947) (I)
- La Resistenza come fenomeno complesso e
unitario/differenziato - - lotta per lindipendenza nazionale dalla
Germania nazista, conflitto di classe, - guerra civile, scelta etico-politica e solidale
di persone di classi, generazioni, - provenienze geografiche e generi diversi
- - complessi rapporti fra Resistenza armata
(minoranze), Resistenza civile (più - diffusa), CLN, Alleati, Chiesa cattolica e Regno
del Sud - - patriottismo (interpretazione della Resistenza
come secondo Risorgimento), - interclassismo (operai, contadini, intellettuali,
studenti ecc.), classismo, euro- - peismo (cfr. Altiero Spinelli), internazionalismo
e Stati guida o paesi allegorici - (USA, URSS, Gran Bretagna)
- - la svolta di Salerno e il partito nuovo
togliattiano (trasformazione del Partito - Comunista dItalia, sezione italiana della Terza
Internazionale, in Partito Comu- - nista Italiano)
- - complesso apprendistato democratico e problema
della violenza
142.1 Dalla Resistenza alla Costitu-zione
(1943-1947) (II)
- B) La transizione dal fascismo e dalla monarchia
alla democrazia re- - pubblicana governi di unità nazionale
antifascista, unità sindacale, suf- - fragio femminile, referendum istituzionale (ma
nel Sud prevale il voto - per la monarchia) gli elementi di continuità con
il fascismo - C) La Costituzione come frutto maturo di fine
stagione e di un accordo - fra componenti politiche e ideali diverse
dellAssemblea Costituente, - accomunate dalla pregiudiziale antifascista e
repubblicana - D) Alcune questioni di frontiera (le questioni
adriatica e altoatesina e - lintreccio fra separatismo siciliano e mafia) e
la perdita delle colonie. - Listituzione della Regione Siciliana (1946)
- E) Il Neorealismo nel cinema, nella letteratura e
nelle arti
152.2 La rottura dellunità antifascista e il
Centrismo (1947-1960) (I)
- A) Scissione del PSI (9 gennaio 1947) e nascita
del PSLI (poi PSDI) - B) Dottrina Truman (marzo 1947), Piano
ERP/Marshall (1947) e inizio - della fase più acuta della guerra fredda
(1947-1953) - C) Esclusione delle Sinistre (PCI e PSI) dal
primo governo centrista De - Gasperi (31 maggio 1947)
- D) Sconfitta del Fronte democratico popolare
(PCI-PSI) e vittoria della - DC nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948
- E) Scissione sindacale del 1948 e nascita di
CISL, UIL e CISNAL - F) Governi a guida DC di centro o centro-destra
(1947-1962) - G) Scomunica dei comunisti da parte del papa Pio
XII - H) Adesione dellItalia alla NATO (1949) e alla
CEE (1957) - I) Repressione delle occupazioni delle terre a
opera di agrari, polizia - e mafie riforma agraria (Legge-stralcio Segni
1950) e Cassa per il - Mezzogiorno (1950) crisi del mondo contadino
- L) Limitazione dei diritti sindacali nelle
fabbriche (es. reparti-confino)
162.2 La rottura dellunità antifascista e il
Centrismo (1947-1960) (II)
- M) Ripresa delle migrazioni interne e
dellemigrazione europea e trans- - oceanica per motivi economici e/o politici (es.
esodo giuliano-istriano- - dalmata)
- N) Congelamento o rallentamento della attuazione
della Costitu- - zione (istituzione della Corte Costituzionale nel
1955) e denigrazione - della Resistenza
- O) Sconfitta del progetto di premio maggioritario
(Legge truffa 1953) - P) Dopo il trauma del XX Congresso del PCUS e dei
fatti di Ungheria - (1956) e il passaggio dal disgelo (1953-1956)
alla coesistenza pacifi- - ca, il PSI, a partire dal Congresso di Venezia
(1957), abbandona lunità - frontista col PCI per unipotesi di
Centro-sinistra con DC, PSDI e PRI - Q) Costituzione delle Regioni autonome Sardegna,
Trentino-Alto Adige - e Valle dAosta (1948)
- R) La TV affianca rapidamente radio e cinema
- S) La crisi del Neorealismo nel cinema, nella
letteratura e nelle arti
172.3 Il sorpasso del secondario sul primario
il Boom (1958-1963)
- A) Durante il Boom leconomia italiana si
trasforma da primaria-secon- - daria-terziaria (censimento del 1951) in
secondaria-terziaria-primaria - (censimento del 1961) un modello di sviluppo e i
suoi limiti (aggravarsi - degli squilibri ambientali e territoriali come il
dualismo Nord Sud) - B) Coesistenza pacifica Krusciov (1953-64) e
Kennedy (1961-63) - C) Papato di Giovanni XXIII (1958-1963) e
Concilio Ecumenico Vatica- - no II (1962-1965)
- D) Fatti del luglio 1960 caduta del governo di
centro-destra Tambroni - E) Primo governo di centro-sinistra Fanfani, con
lappoggio esterno del - PSI (febbraio 1962-aprile 1963)
nazionalizzazione dellenergia elettrica - e riforma della scuola media
- F) Istituzione della Regione autonoma
Friuli-Venezia Giulia (1963) - G) Unificazione linguistica ad opera di
industrializzazione, società dei - consumi, media (TV), scolarizzazione e intense
migrazioni interne - H) Rappresentazioni critiche (letterarie,
filmiche e musicali) del Boom
182.4 Dalla Congiuntura e dalla crisi del
Centro-sinistra al 68-69 (I)
- A) La Congiuntura (1963-1964) favorisce il
boicottaggio delle spinte - riformiste più avanzate del Centro-sinistra e
progetti di golpe (cfr. Pia- - no Solo del generale De Lorenzo e del SIFAR
1964), - B) Culmine di un ciclo di lotte operaie nella
riunificazione sindacale, - nellautunno caldo del 1969 e nella conquista
dellabolizione delle - gabbie salariali (1968) e della pensione
sociale (1969) - C) Culmine di un ciclo di lotte studentesche nel
68 - D) Solidarietà internazionalista e
antimperialista con - - i movimenti di decolonizzazione, la rivoluzione
cubana (1959), la rivo- - luzione culturale cinese (1966), i vietnamiti
contro gli USA (1963-73) - - gli oppositori alla dittatura militare greca
(golpe del 1967) e ai regimi di - Franco in Spagna e di Salazar e (dal 1968)
Caetano in Portogallo - - la Primavera di Praga (specie dopo
loccupazione della Cecoslovac- - chia iniziata il 21-22 agosto 1968 dalle truppe
del Patto di Varsavia) - ma anche influenza di modelli mitizzati
(terzomondisti, maoisti, castristi, - terzinternazionalisti, marxisti volgari,
leninisti, stalinisti)
192.4 Dalla Congiuntura e dalla crisi del
Centro-sinistra al 68-69 (II)
- E) Movimenti antiautoritari in molti settori
socioeconomici e - culturali (pubblico impiego, servizi, industria
culturale ecc.) - e istituzioni (famiglia, Chiesa, magistratura,
ospedali, eser- - cito, manicomi, carceri ecc.)
- F) Concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965),
papati di - Giovanni XXIII (1958-1963) e Paolo VI (1963-1978)
e radi- - calizzazione di molti cattolici progressisti
(ACLI, FUCI, Cri- - stiani per il socialismo teologia della
liberazione) - G) Rappresentazioni letterarie, filmiche e
musicali delle lot- - te operaie e dei movimenti giovanili,
studenteschi, antimpe- - rialisti e antiautoritari
202.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (I)
- A) Con la strage di Piazza Fontana (12.12.1969)
la strategia della - tensione sfocia nella stagione degli stragismi
e terrorismi di estre- - ma destra/estrema sinistra cfr. la strage di
Piazza della Loggia (1974), - luccisione di Moro (1978) e la strage alla
Stazione di Bologna (1980) - B) Le lotte operaie, studentesche (cfr. il 77),
antimperialiste, antiautori- - tarie, tuttavia, proseguono, intrecciandosi col
neofemminismo, e favori- - scono varie conquiste es.
- - lo Statuto dei lavoratori (1970) e le 150 ore
(1973) - - la legge sullobiezione di coscienza (1972) e
le vittorie dei no allabro- - gazione delle leggi sul divorzio (1970) e
sullaborto (1978) nei referen- - dum del 1974 e 1981, il nuovo Codice di famiglia
(1975), lanticipo a 18 - anni della maggior età (1975) e la legge sulla
parità di trattamento lavo- - rativo tra uomini e donne (1977)
- - la Legge Basaglia (1978) e il Servizio
Sanitario Nazionale (1978) - ma a sinistra si accentuano le divisioni fra PSI,
PSIUP, PCI e gruppi - extraparlamentari e le derive pansindacali/massima
liste/corporative - C) Istituzione delle Regioni a statuto ordinario
(1970)
212.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (II)
- D) La solidarietà internazionalista prosegue a
favore - - degli oppositori alle nuove dittature (Cile
1973 Argentina 1976 Uru- - guay 1976), nonostante una mitizzazione
eccessiva della guerriglia - - dei processi di democratizzazione in Spagna
(dalla morte di Franco - nel 1975 alle prime elezioni democratiche nel
1977), Portogallo (rivo- - luzione dei garofani dellaprile 1974) e Grecia
(1974-1975 inizio del - ritorno alla democrazia con la crisi del regime
dei colonnelli) - - delle vittime dellinasprirsi dei conflitti nel
Vicino Oriente (quarta guer- - ra arabo-israeliana nel 1973 dirottamenti aerei
e attentati dellOLP - guerra civile libanese nel 1975-1978) e
nellIrlanda del Nord (1969- - 1976), nonostante una certa mitizzazione di IRA e
OLP - E) Il censimento del 1971 certifica il sorpasso
del settore terziario nei - confronti del secondario lItalia si sta
trasformando in una società - post-industriale
222.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (III)
- F) Risposta capitalistica alle lotte e alla
crisi petrolifera del 1973 (es. - repressione, licenziamenti, decentramento, nuove
forme di organizza- - zione del lavoro) marcia dei quarantamila FIAT
a Torino (1980) - G) La crisi del 73 mette a nudo alcuni processi
degenerativi della so- - cietà italiana (borghesia di stato
divaricazione fra le tre Italie ecc.) - H) La strategia del segretario (1972-1984) del
PCI Berlinguer (Com- - promesso storico 1973 governo di solidarietà
nazionale dopo il se- - questro Moro) viene contestata sia dal movimento
del 77, sia dal se- - gretario (1976-1992) del PSI Craxi lavanzata
elettorale del PCI (ele- - zioni politiche del 1976) non si conferma nelle
elezioni del 1979 - I) Mentre lo stragismo di Stato e fascista resta
impunito, sindacati e - Sinistra storica contrastano il terrorismo di
estrema sinistra, culmi- - nante nelluccisione di Moro (1978), ma destinato
alla sconfitta (a. 80) - L) Graduale soffocamento delle aperture del
Concilio Ecumenico Vati- - cano II, specie durante il papato di Giovanni
Paolo II (1978-2005)
233. Alcune conquiste dei processi di unificazione
e democratizzazione
- A) Liberazione dalloccupazione tedesca e dal
nazifascismo - B) Repubblica e Costituzione partecipazione a
ONU e CEE - C) Diritti umani adesione dellItalia alle Carte
internazionali dei diritti - D) Diritti delle donne e nuovo diritto di
famiglia diritto di voto per le - donne (1945) nuovo Codice di famiglia (1975)
leggi su divorzio (1970) - e aborto (1978) parità di trattamento lavorativo
donne/uomini (1977) - E) Diritti dei minori asili nido, riforma della
scuola media ecc. - F) Diritti dei lavoratori libertà sindacali,
Statuto dei lavoratori (1970), - 150 ore (1973)
- G) Diritti civili e politici libertà sindacali,
di opinione, informazione plu- - ripartitismo suffragio universale Senato
elettivo obiezione di coscien- - za (1972) riduzione della maggior età da 21 a 18
anni (1975) ecc. - H) Welfare State pensione sociale (1969)
Servizio Sanitario Nazionale - (1978)
- I) Istituzione della Corte Costituzionale (1955)
e delle Regioni a statuto - speciale (1946-1948 e 1963) e ordinario (1970)
244. Limiti dellazione delle forze democratiche
(I)
- A) Divisioni interne alle forze sociali e
politiche democratiche (es. fra - riformisti e rivoluzionari, fra PC, PSIUP,
PSI e gruppi) e debole po- - litica delle alleanze
- B) Limiti della defascistizzazione
- C) Limiti della difesa della laicità dello Stato
e lenta o mancata attuazio- - ne della Costituzione e delle Carte
internazionali dei diritti - D) Eccessiva dipendenza della DC da Vaticano e
USA e del PCI dal - PCUS
- E) Limiti delleuropeismo italiano (intrecciati
con la debolezza della - CEE)
- F) Mitizzazione di USA e/o URSS e/o Cuba, Cina,
Vietnam, OLP, IRA - ecc.
- G) Scarsa coscienza del problema della violenza e
scarsa diffusione - della cultura di pace e della gestione
costruttiva dei conflitti e dei pro- - cessi partecipati
- H) Limiti della lotta contro le mafie e la
degenerazione partitocratica
254. Limiti dellazione delle forze democratiche
(II)
- I) Scarsa democratizzazione di settori chiave
(imprenditoria, finanze, - commercio, università, media, Chiesa, esercito,
forze dellordine ecc.) - L) Insufficiente lotta contro levasione fiscale,
il clientelismo, la specula- - zione edilizia, gli omicidi bianchi, la
disoccupazione ecc. - M) Insufficiente cultura dello sviluppo
sostenibile (cfr. Icmesa a Seveso - 1976), del dialogo interculturale e delle
politiche sociali e migratorie - N) Maschilismo e limiti di diffusione del
neofemminismo - O) Ritardo culturale nella comprensione delle
grandi trasformazioni - (industrializzazione, terziarizzazione, nuovi
media e tecnologie) e nella - capacità di opporre alla manipolazione
dellimmaginario forme efficace- - mente democratiche di elaborazione del simbolico
265. Forze antidemocratiche e spinte antiunitarie
- A) Continuità fascismo neofascismo
- B) Condizionamenti della politica estera italiana
da parte di USA e - NATO (guerra fredda) e della politica del PCI da
parte del PCUS - C) Egemonia USA nei media e nei modelli di
consumo e culturali - D) Condizionamento della politica interna
italiana da parte del Vaticano - e della Chiesa cattolica soffocamento delle
aperture del Concilio Ecu- - menico Vaticano II ad opera di papa Giovanni
Paolo II (1978-2005) e - dellintegralismo cattolico
- E) Le mafie come AntiStato nello Stato
- F) Blocco storico formato da rendita fondiaria
e urbana, interesse e - profitto
- G) Degenerazione clientelare del sistema dei
partiti (incline alla partito- - crazia)
- H) Tentativi di golpe, strategia della tensione,
stragismi/terrorismi - I) Crisi del Welfare State in seguito alla crisi
petrolifera - L) Derive corporative e trasformistiche di alcune
lotte sociali
276. Riferimenti bibliografici
- 6.1 Testi su alcuni campi semantici e con-
- cetti chiave
- 6.2 Scritti su identità nazionale e carattere
- degli italiani
- 6.3 Testi storiografici chiave sulla storia ita-
- liana fra 1943 e 1980
286.1 Testi su alcuni campi semantici e concetti
chiave
- 6.1.1 Democrazia e processi di democratiz-
- zazione
- 6.1.2 Etnia, nazione, patria, identità naziona-
- le/etnica
296.1.1 Democrazia e processi di democratizzazione
(I)
- - Aa.Vv., Rapporto 2002 su Lo sviluppo umano. 13.
La qualità della - democrazia, United Nations Development Programme
Rosenberg - Sellier, Torino, 2002 (ed.or. 2002)
- - N.Bobbio, Il futuro della democrazia, Einaudi,
Torino, 2005 (III ed. I - ed. ivi, 1984)
- - Id., Liberalismo e democrazia, Simonelli,
Milano, 2006 (I ed. Angeli, - Milano, 1985)
- - R.A.Dahl, I dilemmi della democrazia
pluralista, Il Saggiatore, Milano, - 1988 e 1996 (ed.or. 1982)
- - Id., Poliarchia. Partecipazione e opposizione
nei sistemi politici, Ange- - li, Milano, 1997 (VII ed. I ed. ivi 1981
ed.or. 1971) - - Id., Politica e virtù. La teoria democratica
nel nuovo secolo, a c. di S. - Fabbrini, Laterza, Roma-Bari, 2001 (ed.or. 1997)
306.1.1 Democrazia e processi di democratizzazione
(II)
- - Id., Sulla democrazia, ivi, 2010 (II ed. I
ed. ivi, 2000 ed.or. 1998) - - S.P.Huntington, La terza ondata. I processi di
democratizzazione alla - fine del XX secolo, Il Mulino, Bologna, 1995 e
1998 (ed.or. 1991) - - H.Kelsen, La democrazia, a c. di M.Barberis,
ivi, 2010 (nuova ed.) - - J.J.Linz A.Stepan, Transizione e
consolidamento democratico, ed.it. - a c. di L.Morlino, ivi, 2000 (ed.or. 1996)
- - G.Sartori, Democrazia cosa è, Rizzoli, Milano,
2007 (nuova ed. ag- - giornata I ed. ivi, 1993)
- - J.A.Schumpeter, Capitalismo, socialismo,
democrazia, ETAS, Milano, - 2009 (V ed. I ed. Edizioni di Comunità, Milano,
1955 ed.or. 1943) - - G.Zagrebelsky, Imparare democrazia, Einaudi,
Torino, 2009 (VIII ed. - I ed. ivi, 1995)
- - D.Zolo, Il principato democratico. Per una
teoria realistica della demo- - crazia, Feltrinelli, Milano, 1996 (II ed. riv. I
ed. ivi, 1992)
316.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (I)
- - B.Anderson, Comunità immaginate. Origini e
fortuna dei nazionalismi, - Manifestolibri, Roma, 2009 (nuova ed. I ed.
ivi, 1996 ed.or. 1983 e - 2006)
- - É.Balibar, La forma nazione. Storia e
ideologia, in É.Balibar I.Wal- - lerstein, Razza nazione classe. Le identità
ambigue, Edizioni Associa- - te, Roma, 1990, pp.96-116 (II ed. riv. ivi,
1996 ed.or. 1988) - - W.Connor, Etnonazionalismo. Quando e perché
emergono le nazioni, - Dedalo, Bari, 1995 (ed.or. 1994)
- - U.Fabietti, Lidentità etnica. Storia e critica
di un concetto equivoco, - Carocci, Roma, 2010 (nuova ed. I ed. La Nuova
Italia Scientifica, Ro- - ma, 1995)
- - E.Gellner, Nazioni e nazionalismo, Editori
Riuniti, Roma, 1997 (III ed. - I ed. ivi, 1985 ed.or. 1983)
- - F.Goio, Teorie della nazione, Quaderni di
Scienza Politica, 1994, n. - 2, pp.181-255
326.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (II)
- - E.J.Hobsbawm, Nazioni e nazionalismi dal 1780.
Programma, mito e - realtà, Einaudi, Torino, 2002 (nuova ed. I ed.
ivi, 1991 ed.or. 1990 e - 1992)
- - E.J.Hobsbawm Th.Ranger (a c. di),
Linvenzione della tradizione, ivi, - 2002 (I ed. ivi, 1987 ed.or. 1983)
- - J.G.Kellas, Nazionalismi ed etnie, Il Mulino,
Bologna, 1993 e 2000 - (ed.or. 1991 e 1998)
- - S.Lanaro, Patria. Circumnavigazione di unidea
controversa, Marsilio, - Venezia, 1996
- - J.J.Linz, Costruzione dello stato e costruzione
della nazione, in J.J. - Linz, Democrazia e autoritarismo. Problemi e
sfide tra XX e XXI secolo, - ed.it. a c. di M.Tarchi, Il Mulino, Bologna,
2006, pp.61-94 (ed.or. 1993) - - A.Melucci M.Diani, Nazioni senza Stato. I
movimenti etnico-naziona- - li in Occidente, Feltrinelli, Milano, 1992 (I
ed. Loescher, Torino, 1983)
336.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (III)
- - D.Petrosino, Stati, nazioni, etnie. Il
pluralismo etnico nella teoria so- - ciologica contemporanea, Angeli, Milano, 1991
- - G.Pollini, Appartenenza nazionale. Tra
localismo e cosmopolitismo, - Studi di sociologia, 1991, n.2, pp.27-38
- - P.Scarduelli, Stati, etnie, culture, Guerini e
Associati, Milano, 1996 - - A.D.Smith, Il revival etnico, Il Mulino,
Bologna, 1984 (ed.or. 1981) - - Id., Le origini etniche delle nazioni, ivi,
1992 e 1998 (ed.or. 1986) - - Id., Le origini culturali delle nazioni.
Gerarchia, alleanza, repubblica, - ivi, 2010 (ed.or. 2008)
- - M.Viroli, Per amore della patria. Patriottismo
e nazionalismo nella sto- - ria, Laterza, Roma-Bari, 1995 e 2001
346.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (I)
- - A.Abruzzese G.Scurti, Lidentità mediale
degli italiani. Contro la repubblica - degli scrittori, Marsilio, Venezia, 2001
- - W.Barberis, Il bisogno di patria, Einaudi,
Torino, 2002 e 2004 - - G.Bechelloni, Diventare italiani. Coltivare e
comunicare la memoria collettiva, - Ipermedium, Napoli, 2003 (II ed. riv. e ampliata
I ed. Diventare italiani, ivi, - 2001)
- - R.Bodei, Il noi diviso. Ethos e idee
dellItalia repubblicana, Einaudi, Torino, - 1998
- - G.Bollati, Litaliano. Il carattere nazionale
come storia e come invenzione, ivi, - 1996 (I ed. ivi, 1983)
- - G.Calcagno (a c. di, Bianco, rosso e verde
lidentità degli italiani, Laterza, Ro- - ma-Bari, 1993 e 2005
- - U.Cerroni, Lidentità civile degli italiani,
Manni, Lecce, 1997 (II ed. ampliata I - ed. ivi, 1996)
- - M.De Giorgio, Le italiane dallUnità a oggi.
Modelli culturali e comportamenti - sociali, Laterza, Roma-Bari, 1993 (II ed. I ed.
ivi, 1992)
356.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (II)
- - F.Ferrarotti, LItalia tra storia e memoria.
Appartenenza e identità, Donzelli, - Roma, 1998 (nuova ed. I ed. ivi, 1997)
- - J.Foot, Fratture dItalia, Rizzoli, Milano,
2009 (ed.or. 2009) - - E.Galli Della Loggia, Lidentità italiana, Il
Mulino, Bologna, 2010 (I id. ivi, - 1998)
- - E.Gentile, La Grande Italia. Il mito della
nazione nel XX secolo, Laterza, Ro- - ma-Bari, 2006 e 2009 (cfr. La grande Italia.
Ascesa e declino del mito della na- - zione nel ventesimo secolo, Arnoldo Mondadori,
Milano, 1997 e 1999) - - E.Gentile, Né Stato né Nazione. Italiani senza
meta, Laterza, Roma-Bari, - 2010
- - M.Isnenghi (a c. di), I luoghi della memoria,
ivi, voll.3, 2010 (nuova ed. amplia- - ta I ed. ivi, voll.3, 1996-1997)
- - S.Patriarca, Italianità. La costruzione del
carattere nazionale, ivi, 2010 - - P.Pezzino, Senza Stato le radici storiche
della crisi italiana, ivi, 2002 - - R.Romano, Paese Italia. Venti secoli di
identità, Donzelli, Roma, 1997 (II ed. - riv. e ampliata I ed. ivi, 1994)
366.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (III)
- - R.Romano C.Vivanti (coord.), Storia dItalia,
vol.I (I caratteri origina- - li), Einaudi, Torino, 1989 (I ed. ivi, 1972)
- - G.Ruffolo, Un paese troppo lungo. Lunità
nazionale in pericolo, ivi, - 2009
- - G.E.Rusconi, Se cessiamo di essere una nazione
tra etnodemocrazie - regionali e cittadinanza europea, Il Mulino,
Bologna, 1993 - - Id., Patria e repubblica, ivi, 1997
- - A.Schiavone, Italiani senza Italia. Storia e
identità, Einaudi, Torino, - 1998
- - C.Tullio-Altan, La coscienza civile degli
italiani. Valori e disvalori nella - storia nazionale, Gaspari, Udine, 1997
- - Id., Italia una nazione senza religione
civile. Le ragioni di una demo- - crazia incompiuta, ivi, 1995
- - M.Viroli, La libertà dei servi, Laterza,
Roma-Bari, 2010
376.3 Testi storiografici chiave sulla storia
italiana fra 1943 e 1980
- - C.Pavone, Una guerra civile. Saggio storico
sulla moralità nella Resi- - stenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1991
- - S.Peli, La Resistenza in Italia. Storia e
critica, Einaudi, Torino, 2004 - - P.Ginsborg, Storia dItalia dal dopoguerra a
oggi. Società e politica - 1943-1988, Einaudi, Torino, 1989
- - M.Revelli, Movimenti sociali e spazio politico,
in F.Barbagallo (coord.), - Storia dellItalia repubblicana, Einaudi, Torino,
1995, vol.II, tomo I, pp. - 383-476
- - G.Crainz, Storia del miracolo italiano.
Culture, identità, trasformazioni - fra anni cinquanta e sessanta, Donzelli, Roma,
1996 - - Id., Il paese mancato. Dal miracolo economico
agli anni ottanta, ivi, - 2003 (2005)
- - Id., Autobiografia di una repubblica. Le radici
dellItalia attuale, ivi, - 2009
- - F.Barbagallo, LItalia repubblicana. Dallo
sviluppo alle riforme manca- - te (1945-2008), Carocci, Roma, 2009