Dalla Resistenza agli anni Settanta. Societ - PowerPoint PPT Presentation

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Dalla Resistenza agli anni Settanta. Societ

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Title: Dalla Resistenza agli anni Settanta. Societ italiana e processi di democratizzazione Author: Maurizio Last modified by: Maurizio Created Date – PowerPoint PPT presentation

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Title: Dalla Resistenza agli anni Settanta. Societ


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Dalla Resistenza agli anni Settanta. Società
italiana e processi di democratizzazione
  • Maurizio Gusso
  • (IRIS, Milano, 22 novembre 2010)

2
Legenda dei colori utilizzati nelle diapositive
  • - In verde gli elementi caratterizzanti nel
    modo più esplici-
  • to il processo di unificazione nazionale
  • - In rosso gli elementi caratterizzanti nel modo
    più esplicito
  • i processi di democratizzazione
  • - In marrone le resistenze conservatrici e
    autoritarie ai pro-
  • cessi di democratizzazione
  • - In grassetto nero forme di negazione estrema
    della
  • democrazia e dei diritti fondamentali (es.
    totalitarismi)
  • - In giallo elementi di divisione/differenziazion
    e, ostacoli ai
  • processi di unificazione nazionale e
    democratizzazione
  • - In blu limiti dei processi di
    democratizzazione

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Indice della comunicazione
  • 1. Premessa
  • 2. Unipotesi di periodizzazione storica
  • 3. Alcune conquiste dei processi di unifica-
  • zione e democratizzazione
  • 4. Limiti dellazione delle forze democratiche
  • 5. Forze antidemocratiche e spinte antiunita-
  • rie
  • 6. Riferimenti bibliografici

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1. Premessa
  • 1.1 Struttura di questa relazione
  • 1.2 Che cosa significa processi di democra-
  • tizzazione?
  • 1.3 Perché intrecciare processi di unificazio-
  • ne nazionale e di democratizzazione?
  • 1.4 Utilità e limiti delle categorie e dei colori
  • usati

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1.1 Struttura di questa relazione
  • Questa relazione si articola in quattro parti.
  • La prima (1.) è una premessa metodologica.
  • La seconda (2.) è unipotesi di periodizzazione
    in-
  • terna allepoca storica considerata (1943-1980).
  • La terza (3.-5.) è una sua sintesi tematica,
    incen-
  • trata sulla problematicità dei processi di
    democra-
  • tizzazione/unificazione nel periodo esaminato.
  • La quarte (6.) è una bibliografia essenziale.

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1.2 Che cosa significa processi di
democratizzazione?
  • Si tratta di un concetto usato in modo consa-
  • pevolmente convenzionale per indicare per-
  • corsi non irreversibili di costruzione di una
  • società più giusta, inclusiva e solidale, ri-
  • spettosa dei beni comuni, delle regole de-
  • mocratiche, delle differenze e delle respon-
  • sabilità e dei diritti fondamentali di tutti gli
  • esseri viventi.

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1.3 Perché intrecciare processi di unificazione e
democratizzazione?
  • 1.3.1 Necessaria ridefinizione del concetto
  • di identità
  • 1.3.2 Necessaria ridefinizione dei concetti di
  • nazione e identità nazionale
  • 1.3.3 Unificazione nazionale e democratiz-
  • zazione

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1.3.1 Necessaria ridefinizione del concetto di
identità
  • Identità personale/sociale come combinatoria
  • globale di differenti tratti di identità
    individuali/so-
  • ciali (di specie, età/generazione, genere, ruolo,
  • geoambientali, socioeconomici, politici,
    culturali)
  • B) Lidentità personale/sociale non è unessenza
  • pura, statica, astorica, decontestualizzata e
    asso-
  • luta, ma un complesso processo storico, contrad-
  • dittorio/conflittuale, dinamico, non lineare,
    relativo,
  • contestuale, inevitabilmente meticcio

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1.3.2 Occorre ridefinire i concetti di nazione e
identità nazionale
  • Concetti come nazione, etnia, popolo,
  • patria, carattere nazionale, identità nazio-
  • nale e identità etnica sono usati per lo più
  • in modo non scientifico, ma ideologico, as-
  • soluto/decontestualizzato e astorico.
  • Occorre, quindi, o sostituirli con categorie
  • più scientifiche, o almeno riconvenzionarne i
  • significati in modo critico e trasparente

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1.3.3 Unificazione nazionale e democratizzazione
  • Per evitare interpretazioni ideologiche (es.
  • nazionaliste) dei processi di unificazione na-
  • zionale, occorre verificarne il grado di effet-
  • tiva democraticità. Si tratterà, quindi, di esa-
  • minare in che misura i processi di unificazio-
  • ne nazionale producano società più demo-
  • cratiche sul piano locale, nazionale e inter-
  • nazionale

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1.4 Utilità e limiti delle categorie e dei colori
usati
  • Le categorie e i colori sono usati in modo
    consapevolmente
  • convenzionale. I fenomeni storici, per la loro
    complessità,
  • contraddittorietà e ambivalenza, sfuggono alle
    classificazio-
  • ni troppo rigide e alle colorazioni troppo nette
    e univoche.
  • Tuttavia, se usate con prudenza, relativismo e
    ironia, cate-
  • gorizzazioni, classificazioni e colorazioni
    possono servire a
  • esplicitare e rendere trasparenti alcune
    categorie e ipotesi
  • interpretative. Un gioco interessante potrebbe
    essere quel-
  • lo di salvare in nero il PowerPoint e provare a
    colorarlo, e-
  • splicitando categorie e legenda relative ai
    colori introdotti.

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2. Unipotesi di periodizzazione
  • 2.1 Dalla Resistenza alla Costituzione
    (1943-1947) la transizione dal
  • fascismo e dalla monarchia alla democrazia
    repubblicana e lavvio del-
  • la Ricostruzione
  • 2.2 Guerra fredda, rottura dellunità
    antifascista e centrismo a guida
  • DC, fra Ricostruzione e Boom (1947-1960 ca.)
  • 2.3 Da uneconomia primaria-secondaria-terziaria
    a una secondaria-
  • terziaria-primaria il Boom (1958-1963)
    passaggio dal Centrismo al
  • Centro-sinistra
  • 2.4 Dalla Congiuntura (1963-1964) e dalla crisi
    del Centro-sinistra al
  • 68-69
  • 2.5 Dalla strage di Piazza Fontana (1969) e dalla
    crisi petrolifera
  • (1973) alla sconfitta delle Brigate Rosse e alla
    ripresa economica degli
  • anni 80 strategia della tensione, stragismi,
    terrorismi, decentra-
  • mento produttivo e sorpasso del terziario sul
    secondario

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2.1 Dalla Resistenza alla Costitu-zione
(1943-1947) (I)
  • La Resistenza come fenomeno complesso e
    unitario/differenziato
  • - lotta per lindipendenza nazionale dalla
    Germania nazista, conflitto di classe,
  • guerra civile, scelta etico-politica e solidale
    di persone di classi, generazioni,
  • provenienze geografiche e generi diversi
  • - complessi rapporti fra Resistenza armata
    (minoranze), Resistenza civile (più
  • diffusa), CLN, Alleati, Chiesa cattolica e Regno
    del Sud
  • - patriottismo (interpretazione della Resistenza
    come secondo Risorgimento),
  • interclassismo (operai, contadini, intellettuali,
    studenti ecc.), classismo, euro-
  • peismo (cfr. Altiero Spinelli), internazionalismo
    e Stati guida o paesi allegorici
  • (USA, URSS, Gran Bretagna)
  • - la svolta di Salerno e il partito nuovo
    togliattiano (trasformazione del Partito
  • Comunista dItalia, sezione italiana della Terza
    Internazionale, in Partito Comu-
  • nista Italiano)
  • - complesso apprendistato democratico e problema
    della violenza

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2.1 Dalla Resistenza alla Costitu-zione
(1943-1947) (II)
  • B) La transizione dal fascismo e dalla monarchia
    alla democrazia re-
  • pubblicana governi di unità nazionale
    antifascista, unità sindacale, suf-
  • fragio femminile, referendum istituzionale (ma
    nel Sud prevale il voto
  • per la monarchia) gli elementi di continuità con
    il fascismo
  • C) La Costituzione come frutto maturo di fine
    stagione e di un accordo
  • fra componenti politiche e ideali diverse
    dellAssemblea Costituente,
  • accomunate dalla pregiudiziale antifascista e
    repubblicana
  • D) Alcune questioni di frontiera (le questioni
    adriatica e altoatesina e
  • lintreccio fra separatismo siciliano e mafia) e
    la perdita delle colonie.
  • Listituzione della Regione Siciliana (1946)
  • E) Il Neorealismo nel cinema, nella letteratura e
    nelle arti

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2.2 La rottura dellunità antifascista e il
Centrismo (1947-1960) (I)
  • A) Scissione del PSI (9 gennaio 1947) e nascita
    del PSLI (poi PSDI)
  • B) Dottrina Truman (marzo 1947), Piano
    ERP/Marshall (1947) e inizio
  • della fase più acuta della guerra fredda
    (1947-1953)
  • C) Esclusione delle Sinistre (PCI e PSI) dal
    primo governo centrista De
  • Gasperi (31 maggio 1947)
  • D) Sconfitta del Fronte democratico popolare
    (PCI-PSI) e vittoria della
  • DC nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948
  • E) Scissione sindacale del 1948 e nascita di
    CISL, UIL e CISNAL
  • F) Governi a guida DC di centro o centro-destra
    (1947-1962)
  • G) Scomunica dei comunisti da parte del papa Pio
    XII
  • H) Adesione dellItalia alla NATO (1949) e alla
    CEE (1957)
  • I) Repressione delle occupazioni delle terre a
    opera di agrari, polizia
  • e mafie riforma agraria (Legge-stralcio Segni
    1950) e Cassa per il
  • Mezzogiorno (1950) crisi del mondo contadino
  • L) Limitazione dei diritti sindacali nelle
    fabbriche (es. reparti-confino)

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2.2 La rottura dellunità antifascista e il
Centrismo (1947-1960) (II)
  • M) Ripresa delle migrazioni interne e
    dellemigrazione europea e trans-
  • oceanica per motivi economici e/o politici (es.
    esodo giuliano-istriano-
  • dalmata)
  • N) Congelamento o rallentamento della attuazione
    della Costitu-
  • zione (istituzione della Corte Costituzionale nel
    1955) e denigrazione
  • della Resistenza
  • O) Sconfitta del progetto di premio maggioritario
    (Legge truffa 1953)
  • P) Dopo il trauma del XX Congresso del PCUS e dei
    fatti di Ungheria
  • (1956) e il passaggio dal disgelo (1953-1956)
    alla coesistenza pacifi-
  • ca, il PSI, a partire dal Congresso di Venezia
    (1957), abbandona lunità
  • frontista col PCI per unipotesi di
    Centro-sinistra con DC, PSDI e PRI
  • Q) Costituzione delle Regioni autonome Sardegna,
    Trentino-Alto Adige
  • e Valle dAosta (1948)
  • R) La TV affianca rapidamente radio e cinema
  • S) La crisi del Neorealismo nel cinema, nella
    letteratura e nelle arti

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2.3 Il sorpasso del secondario sul primario
il Boom (1958-1963)
  • A) Durante il Boom leconomia italiana si
    trasforma da primaria-secon-
  • daria-terziaria (censimento del 1951) in
    secondaria-terziaria-primaria
  • (censimento del 1961) un modello di sviluppo e i
    suoi limiti (aggravarsi
  • degli squilibri ambientali e territoriali come il
    dualismo Nord Sud)
  • B) Coesistenza pacifica Krusciov (1953-64) e
    Kennedy (1961-63)
  • C) Papato di Giovanni XXIII (1958-1963) e
    Concilio Ecumenico Vatica-
  • no II (1962-1965)
  • D) Fatti del luglio 1960 caduta del governo di
    centro-destra Tambroni
  • E) Primo governo di centro-sinistra Fanfani, con
    lappoggio esterno del
  • PSI (febbraio 1962-aprile 1963)
    nazionalizzazione dellenergia elettrica
  • e riforma della scuola media
  • F) Istituzione della Regione autonoma
    Friuli-Venezia Giulia (1963)
  • G) Unificazione linguistica ad opera di
    industrializzazione, società dei
  • consumi, media (TV), scolarizzazione e intense
    migrazioni interne
  • H) Rappresentazioni critiche (letterarie,
    filmiche e musicali) del Boom

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2.4 Dalla Congiuntura e dalla crisi del
Centro-sinistra al 68-69 (I)
  • A) La Congiuntura (1963-1964) favorisce il
    boicottaggio delle spinte
  • riformiste più avanzate del Centro-sinistra e
    progetti di golpe (cfr. Pia-
  • no Solo del generale De Lorenzo e del SIFAR
    1964),
  • B) Culmine di un ciclo di lotte operaie nella
    riunificazione sindacale,
  • nellautunno caldo del 1969 e nella conquista
    dellabolizione delle
  • gabbie salariali (1968) e della pensione
    sociale (1969)
  • C) Culmine di un ciclo di lotte studentesche nel
    68
  • D) Solidarietà internazionalista e
    antimperialista con
  • - i movimenti di decolonizzazione, la rivoluzione
    cubana (1959), la rivo-
  • luzione culturale cinese (1966), i vietnamiti
    contro gli USA (1963-73)
  • - gli oppositori alla dittatura militare greca
    (golpe del 1967) e ai regimi di
  • Franco in Spagna e di Salazar e (dal 1968)
    Caetano in Portogallo
  • - la Primavera di Praga (specie dopo
    loccupazione della Cecoslovac-
  • chia iniziata il 21-22 agosto 1968 dalle truppe
    del Patto di Varsavia)
  • ma anche influenza di modelli mitizzati
    (terzomondisti, maoisti, castristi,
  • terzinternazionalisti, marxisti volgari,
    leninisti, stalinisti)

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2.4 Dalla Congiuntura e dalla crisi del
Centro-sinistra al 68-69 (II)
  • E) Movimenti antiautoritari in molti settori
    socioeconomici e
  • culturali (pubblico impiego, servizi, industria
    culturale ecc.)
  • e istituzioni (famiglia, Chiesa, magistratura,
    ospedali, eser-
  • cito, manicomi, carceri ecc.)
  • F) Concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965),
    papati di
  • Giovanni XXIII (1958-1963) e Paolo VI (1963-1978)
    e radi-
  • calizzazione di molti cattolici progressisti
    (ACLI, FUCI, Cri-
  • stiani per il socialismo teologia della
    liberazione)
  • G) Rappresentazioni letterarie, filmiche e
    musicali delle lot-
  • te operaie e dei movimenti giovanili,
    studenteschi, antimpe-
  • rialisti e antiautoritari

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2.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (I)
  • A) Con la strage di Piazza Fontana (12.12.1969)
    la strategia della
  • tensione sfocia nella stagione degli stragismi
    e terrorismi di estre-
  • ma destra/estrema sinistra cfr. la strage di
    Piazza della Loggia (1974),
  • luccisione di Moro (1978) e la strage alla
    Stazione di Bologna (1980)
  • B) Le lotte operaie, studentesche (cfr. il 77),
    antimperialiste, antiautori-
  • tarie, tuttavia, proseguono, intrecciandosi col
    neofemminismo, e favori-
  • scono varie conquiste es.
  • - lo Statuto dei lavoratori (1970) e le 150 ore
    (1973)
  • - la legge sullobiezione di coscienza (1972) e
    le vittorie dei no allabro-
  • gazione delle leggi sul divorzio (1970) e
    sullaborto (1978) nei referen-
  • dum del 1974 e 1981, il nuovo Codice di famiglia
    (1975), lanticipo a 18
  • anni della maggior età (1975) e la legge sulla
    parità di trattamento lavo-
  • rativo tra uomini e donne (1977)
  • - la Legge Basaglia (1978) e il Servizio
    Sanitario Nazionale (1978)
  • ma a sinistra si accentuano le divisioni fra PSI,
    PSIUP, PCI e gruppi
  • extraparlamentari e le derive pansindacali/massima
    liste/corporative
  • C) Istituzione delle Regioni a statuto ordinario
    (1970)

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2.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (II)
  • D) La solidarietà internazionalista prosegue a
    favore
  • - degli oppositori alle nuove dittature (Cile
    1973 Argentina 1976 Uru-
  • guay 1976), nonostante una mitizzazione
    eccessiva della guerriglia
  • - dei processi di democratizzazione in Spagna
    (dalla morte di Franco
  • nel 1975 alle prime elezioni democratiche nel
    1977), Portogallo (rivo-
  • luzione dei garofani dellaprile 1974) e Grecia
    (1974-1975 inizio del
  • ritorno alla democrazia con la crisi del regime
    dei colonnelli)
  • - delle vittime dellinasprirsi dei conflitti nel
    Vicino Oriente (quarta guer-
  • ra arabo-israeliana nel 1973 dirottamenti aerei
    e attentati dellOLP
  • guerra civile libanese nel 1975-1978) e
    nellIrlanda del Nord (1969-
  • 1976), nonostante una certa mitizzazione di IRA e
    OLP
  • E) Il censimento del 1971 certifica il sorpasso
    del settore terziario nei
  • confronti del secondario lItalia si sta
    trasformando in una società
  • post-industriale

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2.5 Da Piazza Fontana e dalla crisi del 73 alla
ripresa del 1980 (III)
  • F) Risposta capitalistica alle lotte e alla
    crisi petrolifera del 1973 (es.
  • repressione, licenziamenti, decentramento, nuove
    forme di organizza-
  • zione del lavoro) marcia dei quarantamila FIAT
    a Torino (1980)
  • G) La crisi del 73 mette a nudo alcuni processi
    degenerativi della so-
  • cietà italiana (borghesia di stato
    divaricazione fra le tre Italie ecc.)
  • H) La strategia del segretario (1972-1984) del
    PCI Berlinguer (Com-
  • promesso storico 1973 governo di solidarietà
    nazionale dopo il se-
  • questro Moro) viene contestata sia dal movimento
    del 77, sia dal se-
  • gretario (1976-1992) del PSI Craxi lavanzata
    elettorale del PCI (ele-
  • zioni politiche del 1976) non si conferma nelle
    elezioni del 1979
  • I) Mentre lo stragismo di Stato e fascista resta
    impunito, sindacati e
  • Sinistra storica contrastano il terrorismo di
    estrema sinistra, culmi-
  • nante nelluccisione di Moro (1978), ma destinato
    alla sconfitta (a. 80)
  • L) Graduale soffocamento delle aperture del
    Concilio Ecumenico Vati-
  • cano II, specie durante il papato di Giovanni
    Paolo II (1978-2005)

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3. Alcune conquiste dei processi di unificazione
e democratizzazione
  • A) Liberazione dalloccupazione tedesca e dal
    nazifascismo
  • B) Repubblica e Costituzione partecipazione a
    ONU e CEE
  • C) Diritti umani adesione dellItalia alle Carte
    internazionali dei diritti
  • D) Diritti delle donne e nuovo diritto di
    famiglia diritto di voto per le
  • donne (1945) nuovo Codice di famiglia (1975)
    leggi su divorzio (1970)
  • e aborto (1978) parità di trattamento lavorativo
    donne/uomini (1977)
  • E) Diritti dei minori asili nido, riforma della
    scuola media ecc.
  • F) Diritti dei lavoratori libertà sindacali,
    Statuto dei lavoratori (1970),
  • 150 ore (1973)
  • G) Diritti civili e politici libertà sindacali,
    di opinione, informazione plu-
  • ripartitismo suffragio universale Senato
    elettivo obiezione di coscien-
  • za (1972) riduzione della maggior età da 21 a 18
    anni (1975) ecc.
  • H) Welfare State pensione sociale (1969)
    Servizio Sanitario Nazionale
  • (1978)
  • I) Istituzione della Corte Costituzionale (1955)
    e delle Regioni a statuto
  • speciale (1946-1948 e 1963) e ordinario (1970)

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4. Limiti dellazione delle forze democratiche
(I)
  • A) Divisioni interne alle forze sociali e
    politiche democratiche (es. fra
  • riformisti e rivoluzionari, fra PC, PSIUP,
    PSI e gruppi) e debole po-
  • litica delle alleanze
  • B) Limiti della defascistizzazione
  • C) Limiti della difesa della laicità dello Stato
    e lenta o mancata attuazio-
  • ne della Costituzione e delle Carte
    internazionali dei diritti
  • D) Eccessiva dipendenza della DC da Vaticano e
    USA e del PCI dal
  • PCUS
  • E) Limiti delleuropeismo italiano (intrecciati
    con la debolezza della
  • CEE)
  • F) Mitizzazione di USA e/o URSS e/o Cuba, Cina,
    Vietnam, OLP, IRA
  • ecc.
  • G) Scarsa coscienza del problema della violenza e
    scarsa diffusione
  • della cultura di pace e della gestione
    costruttiva dei conflitti e dei pro-
  • cessi partecipati
  • H) Limiti della lotta contro le mafie e la
    degenerazione partitocratica

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4. Limiti dellazione delle forze democratiche
(II)
  • I) Scarsa democratizzazione di settori chiave
    (imprenditoria, finanze,
  • commercio, università, media, Chiesa, esercito,
    forze dellordine ecc.)
  • L) Insufficiente lotta contro levasione fiscale,
    il clientelismo, la specula-
  • zione edilizia, gli omicidi bianchi, la
    disoccupazione ecc.
  • M) Insufficiente cultura dello sviluppo
    sostenibile (cfr. Icmesa a Seveso
  • 1976), del dialogo interculturale e delle
    politiche sociali e migratorie
  • N) Maschilismo e limiti di diffusione del
    neofemminismo
  • O) Ritardo culturale nella comprensione delle
    grandi trasformazioni
  • (industrializzazione, terziarizzazione, nuovi
    media e tecnologie) e nella
  • capacità di opporre alla manipolazione
    dellimmaginario forme efficace-
  • mente democratiche di elaborazione del simbolico

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5. Forze antidemocratiche e spinte antiunitarie
  • A) Continuità fascismo neofascismo
  • B) Condizionamenti della politica estera italiana
    da parte di USA e
  • NATO (guerra fredda) e della politica del PCI da
    parte del PCUS
  • C) Egemonia USA nei media e nei modelli di
    consumo e culturali
  • D) Condizionamento della politica interna
    italiana da parte del Vaticano
  • e della Chiesa cattolica soffocamento delle
    aperture del Concilio Ecu-
  • menico Vaticano II ad opera di papa Giovanni
    Paolo II (1978-2005) e
  • dellintegralismo cattolico
  • E) Le mafie come AntiStato nello Stato
  • F) Blocco storico formato da rendita fondiaria
    e urbana, interesse e
  • profitto
  • G) Degenerazione clientelare del sistema dei
    partiti (incline alla partito-
  • crazia)
  • H) Tentativi di golpe, strategia della tensione,
    stragismi/terrorismi
  • I) Crisi del Welfare State in seguito alla crisi
    petrolifera
  • L) Derive corporative e trasformistiche di alcune
    lotte sociali

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6. Riferimenti bibliografici
  • 6.1 Testi su alcuni campi semantici e con-
  • cetti chiave
  • 6.2 Scritti su identità nazionale e carattere
  • degli italiani
  • 6.3 Testi storiografici chiave sulla storia ita-
  • liana fra 1943 e 1980

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6.1 Testi su alcuni campi semantici e concetti
chiave
  • 6.1.1 Democrazia e processi di democratiz-
  • zazione
  • 6.1.2 Etnia, nazione, patria, identità naziona-
  • le/etnica

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6.1.1 Democrazia e processi di democratizzazione
(I)
  • - Aa.Vv., Rapporto 2002 su Lo sviluppo umano. 13.
    La qualità della
  • democrazia, United Nations Development Programme
    Rosenberg
  • Sellier, Torino, 2002 (ed.or. 2002)
  • - N.Bobbio, Il futuro della democrazia, Einaudi,
    Torino, 2005 (III ed. I
  • ed. ivi, 1984)
  • - Id., Liberalismo e democrazia, Simonelli,
    Milano, 2006 (I ed. Angeli,
  • Milano, 1985)
  • - R.A.Dahl, I dilemmi della democrazia
    pluralista, Il Saggiatore, Milano,
  • 1988 e 1996 (ed.or. 1982)
  • - Id., Poliarchia. Partecipazione e opposizione
    nei sistemi politici, Ange-
  • li, Milano, 1997 (VII ed. I ed. ivi 1981
    ed.or. 1971)
  • - Id., Politica e virtù. La teoria democratica
    nel nuovo secolo, a c. di S.
  • Fabbrini, Laterza, Roma-Bari, 2001 (ed.or. 1997)

30
6.1.1 Democrazia e processi di democratizzazione
(II)
  • - Id., Sulla democrazia, ivi, 2010 (II ed. I
    ed. ivi, 2000 ed.or. 1998)
  • - S.P.Huntington, La terza ondata. I processi di
    democratizzazione alla
  • fine del XX secolo, Il Mulino, Bologna, 1995 e
    1998 (ed.or. 1991)
  • - H.Kelsen, La democrazia, a c. di M.Barberis,
    ivi, 2010 (nuova ed.)
  • - J.J.Linz A.Stepan, Transizione e
    consolidamento democratico, ed.it.
  • a c. di L.Morlino, ivi, 2000 (ed.or. 1996)
  • - G.Sartori, Democrazia cosa è, Rizzoli, Milano,
    2007 (nuova ed. ag-
  • giornata I ed. ivi, 1993)
  • - J.A.Schumpeter, Capitalismo, socialismo,
    democrazia, ETAS, Milano,
  • 2009 (V ed. I ed. Edizioni di Comunità, Milano,
    1955 ed.or. 1943)
  • - G.Zagrebelsky, Imparare democrazia, Einaudi,
    Torino, 2009 (VIII ed.
  • I ed. ivi, 1995)
  • - D.Zolo, Il principato democratico. Per una
    teoria realistica della demo-
  • crazia, Feltrinelli, Milano, 1996 (II ed. riv. I
    ed. ivi, 1992)

31
6.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (I)
  • - B.Anderson, Comunità immaginate. Origini e
    fortuna dei nazionalismi,
  • Manifestolibri, Roma, 2009 (nuova ed. I ed.
    ivi, 1996 ed.or. 1983 e
  • 2006)
  • - É.Balibar, La forma nazione. Storia e
    ideologia, in É.Balibar I.Wal-
  • lerstein, Razza nazione classe. Le identità
    ambigue, Edizioni Associa-
  • te, Roma, 1990, pp.96-116 (II ed. riv. ivi,
    1996 ed.or. 1988)
  • - W.Connor, Etnonazionalismo. Quando e perché
    emergono le nazioni,
  • Dedalo, Bari, 1995 (ed.or. 1994)
  • - U.Fabietti, Lidentità etnica. Storia e critica
    di un concetto equivoco,
  • Carocci, Roma, 2010 (nuova ed. I ed. La Nuova
    Italia Scientifica, Ro-
  • ma, 1995)
  • - E.Gellner, Nazioni e nazionalismo, Editori
    Riuniti, Roma, 1997 (III ed.
  • I ed. ivi, 1985 ed.or. 1983)
  • - F.Goio, Teorie della nazione, Quaderni di
    Scienza Politica, 1994, n.
  • 2, pp.181-255

32
6.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (II)
  • - E.J.Hobsbawm, Nazioni e nazionalismi dal 1780.
    Programma, mito e
  • realtà, Einaudi, Torino, 2002 (nuova ed. I ed.
    ivi, 1991 ed.or. 1990 e
  • 1992)
  • - E.J.Hobsbawm Th.Ranger (a c. di),
    Linvenzione della tradizione, ivi,
  • 2002 (I ed. ivi, 1987 ed.or. 1983)
  • - J.G.Kellas, Nazionalismi ed etnie, Il Mulino,
    Bologna, 1993 e 2000
  • (ed.or. 1991 e 1998)
  • - S.Lanaro, Patria. Circumnavigazione di unidea
    controversa, Marsilio,
  • Venezia, 1996
  • - J.J.Linz, Costruzione dello stato e costruzione
    della nazione, in J.J.
  • Linz, Democrazia e autoritarismo. Problemi e
    sfide tra XX e XXI secolo,
  • ed.it. a c. di M.Tarchi, Il Mulino, Bologna,
    2006, pp.61-94 (ed.or. 1993)
  • - A.Melucci M.Diani, Nazioni senza Stato. I
    movimenti etnico-naziona-
  • li in Occidente, Feltrinelli, Milano, 1992 (I
    ed. Loescher, Torino, 1983)

33
6.1.2 Etnia, nazione, patria, identità
nazionale/etnica (III)
  • - D.Petrosino, Stati, nazioni, etnie. Il
    pluralismo etnico nella teoria so-
  • ciologica contemporanea, Angeli, Milano, 1991
  • - G.Pollini, Appartenenza nazionale. Tra
    localismo e cosmopolitismo,
  • Studi di sociologia, 1991, n.2, pp.27-38
  • - P.Scarduelli, Stati, etnie, culture, Guerini e
    Associati, Milano, 1996
  • - A.D.Smith, Il revival etnico, Il Mulino,
    Bologna, 1984 (ed.or. 1981)
  • - Id., Le origini etniche delle nazioni, ivi,
    1992 e 1998 (ed.or. 1986)
  • - Id., Le origini culturali delle nazioni.
    Gerarchia, alleanza, repubblica,
  • ivi, 2010 (ed.or. 2008)
  • - M.Viroli, Per amore della patria. Patriottismo
    e nazionalismo nella sto-
  • ria, Laterza, Roma-Bari, 1995 e 2001

34
6.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (I)
  • - A.Abruzzese G.Scurti, Lidentità mediale
    degli italiani. Contro la repubblica
  • degli scrittori, Marsilio, Venezia, 2001
  • - W.Barberis, Il bisogno di patria, Einaudi,
    Torino, 2002 e 2004
  • - G.Bechelloni, Diventare italiani. Coltivare e
    comunicare la memoria collettiva,
  • Ipermedium, Napoli, 2003 (II ed. riv. e ampliata
    I ed. Diventare italiani, ivi,
  • 2001)
  • - R.Bodei, Il noi diviso. Ethos e idee
    dellItalia repubblicana, Einaudi, Torino,
  • 1998
  • - G.Bollati, Litaliano. Il carattere nazionale
    come storia e come invenzione, ivi,
  • 1996 (I ed. ivi, 1983)
  • - G.Calcagno (a c. di, Bianco, rosso e verde
    lidentità degli italiani, Laterza, Ro-
  • ma-Bari, 1993 e 2005
  • - U.Cerroni, Lidentità civile degli italiani,
    Manni, Lecce, 1997 (II ed. ampliata I
  • ed. ivi, 1996)
  • - M.De Giorgio, Le italiane dallUnità a oggi.
    Modelli culturali e comportamenti
  • sociali, Laterza, Roma-Bari, 1993 (II ed. I ed.
    ivi, 1992)

35
6.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (II)
  • - F.Ferrarotti, LItalia tra storia e memoria.
    Appartenenza e identità, Donzelli,
  • Roma, 1998 (nuova ed. I ed. ivi, 1997)
  • - J.Foot, Fratture dItalia, Rizzoli, Milano,
    2009 (ed.or. 2009)
  • - E.Galli Della Loggia, Lidentità italiana, Il
    Mulino, Bologna, 2010 (I id. ivi,
  • 1998)
  • - E.Gentile, La Grande Italia. Il mito della
    nazione nel XX secolo, Laterza, Ro-
  • ma-Bari, 2006 e 2009 (cfr. La grande Italia.
    Ascesa e declino del mito della na-
  • zione nel ventesimo secolo, Arnoldo Mondadori,
    Milano, 1997 e 1999)
  • - E.Gentile, Né Stato né Nazione. Italiani senza
    meta, Laterza, Roma-Bari,
  • 2010
  • - M.Isnenghi (a c. di), I luoghi della memoria,
    ivi, voll.3, 2010 (nuova ed. amplia-
  • ta I ed. ivi, voll.3, 1996-1997)
  • - S.Patriarca, Italianità. La costruzione del
    carattere nazionale, ivi, 2010
  • - P.Pezzino, Senza Stato le radici storiche
    della crisi italiana, ivi, 2002
  • - R.Romano, Paese Italia. Venti secoli di
    identità, Donzelli, Roma, 1997 (II ed.
  • riv. e ampliata I ed. ivi, 1994)

36
6.2 Scritti su identità nazionale e carattere
degli italiani (III)
  • - R.Romano C.Vivanti (coord.), Storia dItalia,
    vol.I (I caratteri origina-
  • li), Einaudi, Torino, 1989 (I ed. ivi, 1972)
  • - G.Ruffolo, Un paese troppo lungo. Lunità
    nazionale in pericolo, ivi,
  • 2009
  • - G.E.Rusconi, Se cessiamo di essere una nazione
    tra etnodemocrazie
  • regionali e cittadinanza europea, Il Mulino,
    Bologna, 1993
  • - Id., Patria e repubblica, ivi, 1997
  • - A.Schiavone, Italiani senza Italia. Storia e
    identità, Einaudi, Torino,
  • 1998
  • - C.Tullio-Altan, La coscienza civile degli
    italiani. Valori e disvalori nella
  • storia nazionale, Gaspari, Udine, 1997
  • - Id., Italia una nazione senza religione
    civile. Le ragioni di una demo-
  • crazia incompiuta, ivi, 1995
  • - M.Viroli, La libertà dei servi, Laterza,
    Roma-Bari, 2010

37
6.3 Testi storiografici chiave sulla storia
italiana fra 1943 e 1980
  • - C.Pavone, Una guerra civile. Saggio storico
    sulla moralità nella Resi-
  • stenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1991
  • - S.Peli, La Resistenza in Italia. Storia e
    critica, Einaudi, Torino, 2004
  • - P.Ginsborg, Storia dItalia dal dopoguerra a
    oggi. Società e politica
  • 1943-1988, Einaudi, Torino, 1989
  • - M.Revelli, Movimenti sociali e spazio politico,
    in F.Barbagallo (coord.),
  • Storia dellItalia repubblicana, Einaudi, Torino,
    1995, vol.II, tomo I, pp.
  • 383-476
  • - G.Crainz, Storia del miracolo italiano.
    Culture, identità, trasformazioni
  • fra anni cinquanta e sessanta, Donzelli, Roma,
    1996
  • - Id., Il paese mancato. Dal miracolo economico
    agli anni ottanta, ivi,
  • 2003 (2005)
  • - Id., Autobiografia di una repubblica. Le radici
    dellItalia attuale, ivi,
  • 2009
  • - F.Barbagallo, LItalia repubblicana. Dallo
    sviluppo alle riforme manca-
  • te (1945-2008), Carocci, Roma, 2009
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