PROGETTI DI SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

PROGETTI DI SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI

Description:

Title: SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI Author: bolisani Last modified by: DTG Created Date: 1/26/2004 6:13:17 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:94
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 11
Provided by: bolisani
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: PROGETTI DI SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI


1
PROGETTI DI SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI
2
I punti chiave del progetto di un sistema
informativo direzionale sono
  • Organizzazione del database direzionale
  • scelta delle informazioni elementari
  • definizione di ipercubi e dimensione
  • Selezione di indicatori appropriati per i vari
    manager
  • quali informazioni per quali manager
  • aggregazioni di dati elementari e calcolo degli
    indicatori
  • Implementazione dei motori di elaborazione e
    quindi degli strumenti di presentazione e
    interazione appropriati
  • rapporti, cruscotti, sistemi di interrogazione,
    analisi statistica, simulazione, ecc.

3
IL DATABASE DIREZIONALE E I DATI ELEMENTARI
  • Il database direzionale può essere visto come un
    insieme di tabelle che contengono dati
    elementari, i quali sono in sostanza la misura
    di un certo evento o fenomeno (ad es. quantità di
    un certo prodotto venduto in un certo tempo) o
    lindicatore dello stato di una certa parte
    dellazienda (ad es. le giacenze di magazzino di
    quel prodotto).
  • Sulla base degli obiettivi del SID e delle fonti
    disponibili si deve scegliere quali sono tali
    dati elementari, il loro formato, il grado di
    aggiornamento possibile e richiesto.
  • Per tali dati è opportuno definire le proprietà
    fondamentali, quali ad es.
  • tipo di valore indicato (ossia il significato,
    ad es. un dato a consuntivo piuttosto che a
    budget riferito a un certo periodo, la
    rilevazione di una quantità in un certo istante,
    ecc.)
  • metrica (unità di misura)
  • fonte (il s.i. operativo da cui il dato
    provviene, oppure se è stato caricato
    manualmente, ecc.)
  • modalità di calcolo (come tale valore viene
    ottenuto dai dati originari)
  • grado di aggiornamento (ogni quanto il dato viene
    aggiornato)
  • I dati elementari nel database direzionale
    vengono solitamente organizzati in ipercubi

4
IPERCUBOciascun dato elementare rappresenta una
cella in un ipercubo n-dimensionale
5
LE PROPRIETA DIMENSIONALI
  • DIMENSIONE un vettore di elementi appartenenti
    allo stesso dominio
  • ad es. date in un anno tipi di prodotti
    dellazienda (codici prodotto) clienti (codici
    cliente), ecc.
  • la cardinalità di una dimensione è il numero di
    diversi valori che essa può assumere (ad es. se
    abbiamo 100 clienti questa è la cardinalità della
    dimensione clienti)
  • si può aggregare le variabili dimensionali
    secondo criteri utili al fine di creare
    indicatori per i diversi dirigenti

6
DIMENSIONI TIPICHE NEI SID UTILIZZATI DALLE
AZIENDE
  • A seconda dei dati elementari disponibili e dei
    fabbisogni informativi direzionali è possibile
    identificare molte dimensioni diverse. Vi sono
    alcuni esempi tipici (ossia dimensioni
    tipicamente utilizzate nelle aziende
    industriali), fermo restando che ogni settore e
    ogni azienda avrà in generale le proprie
    esigenze- dimensione tempopuò assumere
    valori con diversi gradi di granularità
    (singolo giorno, settimana, mese ecc.) si
    possono anche effettuare selezioni o
    segmentazioni (ad es. considerare i soli giorni
    feriali, ovvero dei giorni di apertura, ecc.). Se
    il dato elementare si riferisce alle vendite (in
    valore), la dimensione tempo potrà allora
    indicare ad es. le vendite in una certa data o
    periodo- dimensione struttura (o area di
    responsabilità o unità aziendale, ecc.)sulla
    base della scomposizione dellorganizzazione, in
    parti di interesse, questa dimensione identifica
    ciascuna di tali parti (ad esempio le filiali
    le aree mercato gli agenti di vendita i
    punti vendita, ecc.). Ad esempio, la dimensione
    punti vendita consente di indicare le vendite
    per un dato punto vendita- dimensione
    prodottoindica i diversi prodotti di interesse
    per lazienda e/o il problema specifico trattato
    dal SID. Ad esempio, la dimensione prodotto
    consente di indicare le vendite riferite a un
    dato prodotto- dimensione cliente o
    mercatoelenca i vari clienti (o gruppi di
    clienti, o mercati, o ancora aree geografiche,
    ecc.) cui sono venduti i prodotti. Quindi,
    potremo avere vendite per un dato cliente

7
Tutto ciò consente di costruire indicatori,
tabelle, rapporti diversi (e per dirigenti
diversi)
  • LA SINGOLA CELLA di un ipercubo identifica
    LINCROCIO di tutte le dimensioni scelte. Ad
    esempio, in un ipercubo a tre dimensioni
    (prodotto/tempo/filiali) in cui il dato
    elementare sono vendite in valore, ciascuna
    cella indica le vendite per un certo prodotto in
    un dato tempo in una certa filiale
  • Aggregando e ricombinando celle, o effettuando
    operazioni e analisi sulle singole celle e su
    gruppi di celle si può costruire vari tipi di
    indicatori e tabelle.
  • Utile spesso ricorrere a GERARCHIE DI
    AGGREGAZIONE si tratta di riferirsi a come è
    organizzata lazienda in termini di livelli
    gerarchici (riferimenti tipici organigramma,
    struttura in termini di centri di costo, di
    centri di responsabilità, ecc.). Si associa a
    ogni livello dellorganizzazione una gerarchia di
    aggregazione diversa dei dati elementari,
    partendo dal presupposto che aggregazioni diverse
    riguardano parti dellorganizzazione diverse e
    quindi interessano ai relativi dirigenti
    responsabili

8
GERARCHIE DI AGGREGAZIONE UN ESEMPIO
9
PROGETTARE TABELLE, RAPPORTI, INDICATORI
possibili approcci
IL PROBLEMA DIVENTA QUINDI COME SCEGLIERE GLI
INDICATORI E LE TABELLE DA COSTRUIRE, LE ANALISI
DA REALIZZARE, ECC. Qui si deve considerare
lanalisi dei fabbisogni dellorganizzazione e in
particolare, in questo caso, i fabbisogni
informativi dei dirigenti.
10
Approccio Management Accounting
  • Organizzazione delle informazioni del sistema
    informativo direzionale secondo schemi
    direttamente contabili (o paracontabili)
  • I dati elementari degli ipercubi e le dimensioni
    di classificazione degli ipercubi sono riferiti
    ai dati di tipo contabile e a come sono
    tipicamente organizzati in azienda (ad es.
    fatturati, costi, tempi, centri di costo, aree
    mercato, funzioni aziendali, ecc.). Anche le
    gerarchie di aggregazione gli indicatori e le
    tabelle prodotte si riferiscono alla struttura
    contabile).

Approccio pragmatico
  • In combinazione o in alternativa allapproccio
    precedente dati e indicatori sono scelti sulla
    base dellesperienza dei manager coinvolti,
    delle indicazioni di un consulente, o anche
    semplicemente del direttore dei sistemi
    informativi
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com