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La crisi del

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Title: La crisi del


1
La crisi del 900
  • La narrativa e il teatro
  • Realizzato da Ada Fortuna

2
Le idee
  • Nel primo ventennio del 900 levoluzione del
    romanzo fu accompagnata da una vivace discussione
    sulla validità del genere ma anche da una crisi
    caratterizzata dal superamento dei modelli
    culturali e da una insofferenza e disagio
    esistenziale accompagnata anche dalle
    problematiche anche economiche relative alla
    guerra e al dopoguerra.
  • Il rinnovamento del romanzo italiano non avviene
    attraverso gli esaltatori della parola e dellIO
    come DAnnunzio, bensì attraverso personalità che
    vivono il dramma della crisi in modo poco
    appariscente e individuale.
  • Lo scrittore vuole indagare la crisi delluomo
    con occhio attento ma non incline a perdersi
    dietro una prosa accattivante e mistificante la
    scrittura deve essere semplice chiara ,la lingua
    comune.
  • Le innovazioni più significative del romanzo del
    primo novecento
  • la concentrazione su un solo personaggio spesso
    in funzione di antieroe (inetto- malato)
  • meno descrizioni dettagliate dellambiente e più
    caratterizzazione psicologica
  • il tempo del racconto è subordinato allattività
    interiore del personaggio
  • un impianto della storia molto debole
  • impiego di strategie narrative in forma diretta
    come il monologo interiore o il flusso di
    coscienza
  • uso frequente della prima persona narrante.
  • Insomma il narratore parte da una realtà
    soggettiva che non ha nessuna pretesa di essere
    una verità universale, il lettore è però chiamato
    ad essere attivo e cioè a riflettere sulla realtà
    che gli viene presentata.

3
ITALO SVEVOHector Schmitz1861-1928
  • Nasce a Trieste da una agiata famiglia borghese
    di origine ebraica. Compie in Germania gli studi
    di indirizzo commerciale. La sua aspirazione era
    però la letteratura, ma nel 1880 lattività
    paterna fallisce e la famiglia conosce
    lesperienza del declassamento.
  • Svevo trova lavoro in banca ma nel tempo libero
    continua a leggere i classici italiani e compone
    e pubblica il primo romanzo.
  • Nel 1896 sposa Livia Veneziani figlia di un
    facoltoso imprenditore. Per lo scrittore
    rappresenta una svolta nella vita.
  • Dopo circa due anni pubblica il secondo romanzo.
  • Sebbene lavori assiduamente nellindustria della
    moglie come dirigente e abbandoni inizialmente
    la scrittura , continua a sentire la necessità di
    raccontare. Altro evento importante è lincontro
    con la psicoanalisi intorno al 1910 in quanto il
    cognato si era sottoposto ad una terapia con
    Freud a Vienna.
  • Allo scoppio della guerra la fabbrica fu
    requisita e Svevo potè dedicarsi del tutto alla
    scrittura.
  • Nel 1919 pubblica lultimo romanzo.
  • Nel settembre del 1928 ebbe un incidente dauto
    a Treviso in seguito al quale muore due giorni
    dopo.

4
Le tappe della vita
  • 1880
  • Fallisce lattività paterna, Svevo passa
    dallagiatezza borghese a ristrettezze economiche
  • 1888
  • Esce il primo romanzo UNA VITA
  • 1896
  • Sposa Livia Veneziani dalla quale avrà una figlia
    Letizia
  • 1898
  • Fa pubblicare di nuovo a sue spese il romanzo
    SENILITA
  • 1899-1910
  • Incontra lo scrittore Joice con il quale instaura
    una forte amicizia
  • Conosce la Psicoanalisi di Freud
  • 1919
  • Pubblica lultimo romanzo LA COSCIENZA DI ZENO

5
Il pensiero
I
  • Svevo vive in prima persona il dramma delluomo
    che non ha più sicurezze.
  • Allesterno non trova più i valori tradizionali e
    deve scavare dentro di se per indagare sul
    disagio interiore che avverte nella sua
    esistenza.
  • laver raccontato questa crisi delluomo del
    novecento non giovò ai suoi primi romanzi.
  • Pubblicati a sue spese furono quasi del tutto
    ignorati dalla critica letteraria e rimasero
    invenduti.
  • Solo dopo il 1925 Svevo ottenne un certo successo
    letterario.

6
I primi romanzi
  • UNA VITA
  • 1888
  • Narra la storia di Alfonso Nitti , un inetto, che
    arriva dalla provincia a Trieste. Ma Alfonso non
    riesce ad adattarsi ai ritmi del lavoro e della
    città.
  • Neppure lamore per Annetta, figlia del suo
    ricco direttore riesce a farlo emergere dalla
    sua crisi.
  • Preso dallo sconforto per lincapacità di non
    sapersi adeguare il protagonista si suicida
  • SENILITA
  • 1898
  • Il protagonista è un impiegato delle
    assicurazioni, Emilio Brentani, che vive
    unesistenza squallida e incolore.
  • Si innamora di una popolana, sfacciata e volgare,
    Angioina pensando di poter vivere in modo
    diverso.
  • Il suicidio della sorella , innamorata del suo
    amico Belli, gli fa aprire gli occhi.
  • Si accorge della grettezza di Angioina e
    rinuncia alla vita tornando nel grigiore della
    quotidianità

7
Il capolavoro
  • LA COSCIENZA DI ZENO
  • 1923
  • Il romanzo fu accolto in Italia con la stessa
    indifferenza mostrata per le opere precedenti,
    solo lamico Joice al quale aveva inviato una
    copia si adoperò per la pubblicazione del
    romanzo in Francia avendo capito le novità del
    romanzo di Svevo . Solo dal 1925, dopo una
    critica favorevole del romanzo pubblicata da
    Montale si ebbe risvegliò un certo interesse per
    i romanzi di Svevo.
  • Il romanzo è lautobiografia di Zeno Cosini ricco
    commerciante triestino a riposo.
  • Il medico di Zeno gli ha consigliato di redigere
    questa autobiografia per capire meglio se stesso
    e per uscire da quella forma di apatia che gli
    impedisce di vivere.
  • Secondo il racconto è il medico che pubblica lo
    scritto dopo la morte del paziente Zeno.
  • Lo schema del romanzo si basa su sei blocchi
    tematici
  • Il fumo
  • La morte del padre
  • Il matrimonio
  • La moglie e lamante
  • La società commerciale
  • La psicoanalisi

8
LUIGI PIRANDELLO1867-1936
  • Nasce ad Agrigento e compie gli studi liceali a
    Palermo dove si iscrive anche allUniversità,
    alle facoltà di lettere e giurisprudenza. Si
    trasferisce all Unversità di Roma , ma a causa
    di un contrasto con il preside della facoltà è
    costretto a trasferirsi allUniversità di Bonn
    dove si laurea nel con una tesi in filologia sul
    dialetto di Agrigento.
  • Nel 1891 rientra a Roma dove conosce Capuana che
    lo introduce negli ambiente giornalistici e
    letterari. Tre anni dopo si sposa e stabilisce
    definitivamente la sua residenza nella capitale.
  • Dal 1897 comincia il suo insegnamento presso la
    facoltà del magistero di Roma.
  • Il 1903 fu lanno della rovina economica della
    famiglia Pirandello, la miniera di zolfo su cui
    la famiglia aveva investito tutto, si allaga.
  • In seguito a questo la moglie che già soffriva di
    depressione , manifesta i sintomi di schizofrenia
    e lo scrittore è costretto a rinchiuderla in una
    casa di cure.

9
La biografia dal 1915
  • Allinizio del conflitto il figlio Stefano è
    fatto prigioniero e rilasciato solo alla fine
    della guerra.
  • Intorno agli anni venti Pirandello scopre il
    teatro e lultima parte della sua vita sarà
    dedicata alle opere teatrali
  • Nel 1934 riceve il premio Nobel per la
    letteratura, sono gli anni in cui lautore
    viaggia tra Parigi, gli USA, Hollywood. Molte
    sue opere e romanzi diventano soggetto di
    sceneggiature cinematografiche e proprio mentre è
    impegnato nelle riprese di un film tratto dal
    romanzo Il fu Mattia Pascal si ammala di
    polmonite a dopo due mesi muore nel novembre del
    1936.

10
Le tappe della vita
  • Lallagamento della miniera del padre,
    nellimpresa Luigi aveva impegnato anche tutta la
    dote della moglie (DECLASSAMENTO)
  • I problemi psichici della moglie afflitta da una
    depressione che dopo il fallimento dellimpresa
    del suocero si trasforma in schizofrenia
  • La prigionia del figlio Stefano rilasciato solo
    alla fine della prima guerra mondiale
  • La passione per il teatro sul quale concentra
    tutta la sua produzione dagli anni venti in poi.

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Il pensiero
  • Quando luomo scopre il contrasto tra forma e
    essere può reagire in tre modi
  • Reazione passiva
  • È quella della rassegnazione ad indossare una
    maschera e non vive ma si vede vivere con il
    dolore della frattura tra ciò che è e ciò che
    vorrebbe essere
  • Reazione ironico umoristica
  • Chi non si rassegna alla maschera ma non
    potendosene liberare la indossa con ironia e
    aggressività.
  • Reazione drammatica
  • Chi non si rassegna ne riesce a ironizzare e
    allora si chiude in se stesso in una disperazione
    che lo porta al dramma, alla pazzia o al suicidio

12
Lumorismo
  • Con questo saggio lo scrittore teorizza il
    relativismo conoscitivo, la realtà coesiste
    insieme alla riflessione e lartista non è colui
    che compone il reale in una visione unitaria ma
    anzi lo scompone e ne mette in luce le
    contraddizioni
  • Per Pirandello lumorismo è il sentimento del
    contrario, esso nasce dallo scontro tra realtà e
    finzione ,tra vita e apparenza.
  • Esso provoca sentimenti opposti come riso e
    pianto è come una lumaca gettata nel fuoco,
    sembra che rida e invece piange.

13
Novelle e racconti
  • Novelle per un anno
  • La raccolta doveva contenere 365 novelle ma
    Pirandello ne scrisse solo 246, in questa
    raccolta confluiscono anche le precedenti
    raccolte di novelle.
  • La carriola
  • Il treno ha fischiato
  • La patente

14
I romanzi
  1. UNO NESSUNO E CENTOMILA
  2. QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO
  3. IL FU MATTIA PASCAL
  4. LESCLUSA
  5. IL TURNO
  6. SUO MARITO
  7. I VECCHI E I GIOVANI

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Analisi della narrativa pirandelliana
  • Pirandello come scrittore si forma su i testi
    veristi di Verga e Capuana dai quali prende gli
    iniziali modelli narrativi ma poi supera questa
    visione dallesterno allinterno della vita
    psichica del personaggio per scoprirne la
    fragilità e lincoerenza.
  • In tutta la narrativa è evidente il disagio
    esistenziale e la crisi di identità che
    attraversano i personaggi.
  • Nel grande caos della vita luomo cerca di
    affermare se stesso indossando una maschera che
    lo inchioda ad una fissità che non è più vita.
  • Noi spesso siamo ciò che gli altri vogliono che
    noi fossimo, incastrandoci nella trappola delle
    convenzioni sociali.
  • Nel momento in cui egli getta via la maschera per
    ritrovare se stesso rimane trascinato dal caos
    primordiale ed è come se cominciasse a morire.
  • Se la vita è un continuo fluire e trasformarsi
    luomo può solo illudersi di comunicare e di
    conoscere.
  • Lo stesso stile di Pirandello è lopposto della
    scrittura di D Annubnzio, personaggi di bassa
    estrazione sociale, senso di frustrazione, crisi
    dellio, difetti fisici.
  • La lingua è scarna e senza retorica, vicina al
    parlato ancora una volta in antitesi con
    DAnnunzio.

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Il teatro
  • MASCHERE NUDE
  • LA MORSA
  • LUMIE DI SICILIA
  • L UOMO DAL FIORE IN BOCCA
  • SEI PERSONAGGI IN CERCA D AUTORE
  • ENRICO IV
  • IL BERRETTO A SONAGLI
  • QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO
  • CIASCUNO A MODO SUO
  • COSI E SE VI PARE
  • Il titolo sta ad indicare la possibilità di
    liberare i personaggi dalla cristallizzazione
    della forma per farli vivere una vita più
    dolorosa ma più autentica.
  • Spesso è la follia che ci rende liberi da ogni
    condizionamento.
  • I testi teatrali rispecchiano il conflitto tra
    attori e personaggi , tra attori e spettatori tra
    attori e regista.

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Pirandello
  • Poetica
  • Realismo conoscitivo
  • Passato/presente/futuro
  • Maschera
  • Famiglia e convezioni sociali
  • Interiorità/inconscio
  • Romanzo psicologico
  • Il Fu Mattia Pascal
  • Mattia / Adriano
  • Vita a casa della suocera,lavoro in biblioteca
  • In 1 persona
  • Interiorità Mattia
  • Memorie
  • Monologo interiore
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