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AMBIENTE

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Title: Presentazione Author: Altea S.p.A Last modified by: avalentini Created Date: 2/1/2005 4:48:15 PM Document presentation format: Presentazione su schermo (4:3) – PowerPoint PPT presentation

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Title: AMBIENTE


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AMBIENTE
  • Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
  • Parte quarta - Norme in materia di gestione dei
    rifiuti

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Obiettivo principale
  • Il principale obiettivo è acquisire i principi
    base della legislazione speciale in materia di
    RIFIUTI (ad esempio il concetto di rifiuto, la
    classificazione, la gestione dei rifiuti) e
    chiarire il quadro generale del sistema
    sanzionatorio del D. Lgs. 152/2006

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Parole chiave
TUTELA
Cosa è un rifiuto?
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Definizioni
5
Definizione giuridica di ambiente
  • Dir. CEE 85/337 del 27.06.1985
  • Lambiente è un sistema biologico complesso
    interrelato di risorse naturali ed umane
    comprensivo, oltre che degli elementi
    dellecosistema, anche dei beni materiali e del
    patrimonio culturale, nonché delle componenti
    socio-economiche provocate dallinterazione fra
    attività antropiche ed ambiente naturale.

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Definizione giuridica di ambiente
  • Sentenza Corte Cost. 28.05.1987 n. 210
  • Lambiente è bene immateriale, unitario che
    lordinamento prende in considerazione come
    valore primario ed assoluto, riconosciuto e
    tutelato dalle norme come bene giuridico.
  • Comprende la conservazione, la razionale
    gestione ed il miglioramento delle condizioni
    naturali, lesistenza e la preservazione dei
    patrimoni genetici terrestri o marini, di tutte
    le specie animali o vegetali che in esso vivono
    allo stato naturale ed in definitiva la persona
    umana in tutte le sue estrinsecazioni.

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Definizione giuridica di ambiente
  • Sentenza Corte Cost. n. 183 del 1987
  • Si è creato un ministero (quello dellAmbiente)
    che per le funzione attribuitegli assurge come
    centro di riferimento dell. interesse pubblico
    ambientale.
  • Sentenza Corte Cost. n. 183 del 1987
  • allo Stato è affidato in via principale, se non
    esclusiva, la cura e la tutela degli interessi
    che riguardano . un bene assoluto e primario
    lambiente
  • Sentenza Corte Cost. 30.12.1987 n. 641
  • bene immateriale unitario, anche se formato da
    varie componenti, ciascuna delle quali può anche
    costituire, isolatamente e separatamente, oggetto
    di cura e tutela.

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Definizioni
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Definizione Giuridica di Inquinamento
  • Sentenza Corte Cost. n. 641 del 1987
  • Lalterazione della componente inorganica tale
    da renderla indisponibile per la componente
    organica prende il nome di . inquinamento.
  • Art. 183 comma 1 lett. bb) del D.lgs. 152/06
  • Inquinamento atmosferico ogni modifica
    atmosferica dovuta allintroduzione nellaria di
    una o più sostanze in quantità e con
    caratteristiche tali da ledere o costituire un
    pericolo per la salute umana o per la qualità
    dellambiente oppure da ledere i beni materiali o
    compromettere gli usi legittimi dellambiente

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Definizioni
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Evoluzione normativa in campo ambientale
  • Principali
  • tappe
  • nellevoluzione
  • normativa
  • ambientale
  • in Italia

4. D.M 471/99 D. lgs. 152/99
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Evoluzione dei principi ispiratori della
normativa in campo ambientale
  • Esempio nel SETTORE ACQUE 
  • UTILIZZO DEL BENE OPERE IDRAULICHE, PESCA,
    IMPIANTI ELETTRICI
  • INCOLUMITA PUBBLICA AVVELENAMENTO,
    ADULTERAZIONE, COMMERCIO
  • PATRIMONIO DANNEGGIAMENTO
  • INQUINAMENTO SCARICHI PUBBLICI, PRIVATI,
    DIRETTI, INDIRETTI, FOGNATURE
  • SALUTE PUBBLICA BALNEAZIONE, ACQUE DESTINATE AL
    CONSUMO UMANO
  •  RISORSA PUBBLICA SALVAGUARDIA, RISPARMIO
  •  

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Definizioni
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Definizioni
  • Definizione comune di Rifiuto
  • Dal dizionario Zanichelli (ed.1994)
  • 4. Avanzo, cosa o persona rifiutata di nessun
    valore mettere o buttare tra i rifiuti
    sbarazzarsi dei rifiuti rifiuti della società
  • Non è il concetto giuridico di Rifiuto.
  • Definizione filosofica di Rifiuto
  • Da LEcosistema Rifiuti ed. Enrico Guazzoni
    Hoepli (1991)
  • I rifiuti sono le sostanze di risulta del
    metabolismo sociale .
  • Non è il concetto giuridico di Rifiuto.
  • Definizione di rifiuto del DPR 915/82
  • qualsiasi sostanza o oggetto derivante da
    attività umana o da cicli naturali, abbandonata o
    destinata allabbandono.

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Definizioni
  • Definizione di rifiuto del Ronchi
  • D. lgs. 05/02/1997 n.22 art. 6 comma 1, lettera
    a)
  • RIFIUTO qualsiasi sostanza o oggetto che
    rientra nella categorie riportate nellallegato A
    e di cui il detentore si disfi, abbia deciso o
    abbia lobbligo di disfarsi.
  • È il primo concetto GIURIDICO di Rifiuto

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Definizioni
  • Testo Unico Ambientale
  • D. lgs. 3 aprile 2006 n. 152 art. 184 comma 1
  • RIFIUTO qualsiasi sostanza od oggetto che
    rientra nella categorie riportate nellallegato A
    alla parte quarta del presente Decreto e di cui
    il detentore si disfi, abbia deciso o abbia
    lobbligo di disfarsi.
  • È lattuale concetto giuridico di Rifiuto.

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NON SONO RIFIUTI
  • Emissioni di effluenti gassosi in atmosfera
    Parte Quinta D.Lgs. 152/06 (Art. 183 c. 1 lett.
    z)
  • Acque reflue di scarico Parte Terza D.Lgs 152/06
    (Art. 74 comma 1 lettera g), h), i)
  • Rifiuti radioattivi D.Lgs 230/95 (Euratom)
  • Rifiuti da prospezione, estrazione, trattamento
    ammasso di risorse minerali o dallo sfruttamento
    di cave
  • Carogne D.Lgs. 508/92
  • Rifiuti agricoli materie fecali ed altre
    sostanze naturali non pericolose utilizzate
    nellattività agricola, in particolare materiali
    litoidi o vegetali e terre di coltivo, anche
    fanghi da pulizia e lavaggio prodotti vegetali
    riutilizzati nelle normali pratiche agricole e di
    conduzione dei fondi rustici ecc)

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NON SONO RIFIUTI
  • Residui ed eccedenze derivanti dalle preparazioni
    nelle cucine di qualsiasi tipo di cibi solidi,
    cotti e crudi, non entrati nel circuito
    distributivo di somministrazione, destinati alle
    strutture di ricovero di animali di affezione di
    cui alla Legge 14/10/1991, n. 281, e successive
    modificazioni, nel rispetto della vigente
    normativa
  • Esplosivi in disuso
  • Materiali vegetali, provenienti da alvei di scolo
    ed irrigui, utilizzabili tal quale come prodotto
    purché non contaminati da inquinanti in misura
    superiore ai limiti stabiliti da D.M. Ambiente da
    emanarsi entro 90 gg dallentrata in vigore della
    parte quarta del D. Lgs. 152/06 fino
    allemanazione del suddetto decreto si applicano
    i limiti di cui al D.M. 25.10.99 n. 471

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NON SONO RIFIUTI
  • Coke da petrolio utilizzato come combustibile per
    uso produttivo
  • Materiale litoide estratto da corsi dacqua,
    bacini e alvei per manutenzione disposta da
    Autorità
  • Sistemi darma, mezzi, materiali e infrastrutture
    direttamente destinate alla difesa militare e
    alla sicurezza nazionale individuati con decreto
    dal Ministero della Difesa
  • Materiali e infrastrutture non ricompresi nel
    succitato decreto , finchè non viene emanato il
    provvedimento di dichiarazione di rifiuto ai
    sensi del D.P.R. 5/06/1976 n. 1076 recante il
    regolamento per lamministrazione e la
    contabilità degli organismi dellesercito, della
    marina e dellaeronautica.

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NON SONO RIFIUTI
  • Terre e rocce da scavo, anche di gallerie, e i
    residui della lavorazione della pietra destinate
    alleffettivo utilizzo per reinterri,
    riempimenti, rilevati e macinati sono esclusi
    dallambito di applicazione della parte quarta
    del D. Lgs 152/06 solo nel caso in cui, anche
    quando contaminati, durante il ciclo produttivo,
    da sostanze inquinanti derivanti dalle attività
    di escavazione, perforazione e costruzione siano
    utilizzati, senza trasformazioni preliminari,
    secondo le modalità previste nel progetto
    sottoposto a VIA o nel progetto approvato
    dallautorità amministrativa competente sempre
    che la composizione media dellintera massa non
    presenti una concentrazione di inquinanti
    superiore ai limiti massimi previsti dalle norme
    vigenti.
  • Materiali, sostanze od oggetti che, senza
    necessità di operazioni di trasformazione, già
    presentino caratteristiche delle MPS, dei
    combustibili o dei prodotti individuati da art.
    181 D.Lvo 152/06, a meno che il detentore se ne
    disfi, abbia deciso o abbia lobbligo di
    disfarsene

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NON SONO RIFIUTI
  • Sottoprodotti prodotti dellattività di impresa
    che, pur non costituendo loggetto dellattività
    principale, scaturiscono dal processo industriale
    e di cui limpresa non si disfi, non sia
    obbligata a disfarsi, non abbia deciso di
    disfarsi, impiegati direttamente dallimpresa che
    li produce o commercializzati a condizioni
    economicamente favorevoli per limpresa stessa
    direttamente per il consumo o per limpiego,
    senza la necessità di operare trasformazioni
    preliminari in un successivo processo produttivo.
  • In questo contesto ceneri di pirite, polveri di
    ossidi di ferro, provenienti dal processo di
    arrostimento della pirite per la produzione
    dellacido solforico (Art. 183 comma 1 lett. n)
    D.Lvo 152/06.

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Normativa sui rifiuti. perchè?
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D.lgs. 152/06 - Parte Quarta
  • Disciplina la gestione rifiuti e bonifica siti
    contaminati, anche in attuazione di direttive
    comunitarie sui
  • Rifiuti
  • Rifiuti pericolosi
  • Oli usati
  • Batterie esauste
  • Rifiuti di imballaggio
  • PCB (policlorobifenili)
  • Discariche
  • Inceneritori
  • Rifiuti elettrici ed elettronici
  • Rifiuti portuali
  • Veicoli fuori uso
  • Rifiuti sanitari
  • Rifiuti contenenti amianto
  • Fa salve disposizioni specifiche, particolari o
    complementari, conformi al decreto, adottate in
    attuazione di direttive comunitarie che
    disciplinano particolari categorie di rifiuti

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D.lgs. 152/06 - Parte Quarta
  • Struttura
  • TITOLO I Gestione dei rifiuti
  • TITOLO II Gestione imballaggi
  • TITOLO III Gestione particolari categorie di
    rifiuti (veicoli fuori uso, prodotti contenenti
    amianto, rifiuti elettrici ed elettronici,
    sanitari, pneumatici fuori uso, CDR, rifiuti
    dalle attività di manutenzione delle
    infrastrutture, rifiuti prodotti dalle navi e
    residui di carico)
  • TITOLO IV Tariffa per la gestione dei rifiuti
    urbani
  • TITOLO V Bonifica dei siti contaminati
  • TITOLO VI Sistema sanzionatorio e disposizioni
    transitorie e finali

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D.lgs. 152/06 - Parte Quarta, Titolo I
  • Struttura
  • Capo I Disposizioni generali (campo
    dapplicazione finalità, criteri di priorità e
    definizioni) artt. 177 - 194
  • Capo II Competenze artt. 195 - 198
  • Capo III Servizi di gestione integrata dei
    rifiuti artt. 199 - 207
  • Capo IV Autorizzazioni, Iscrizioni artt. 208 -
    213
  • Capo V Procedure semplificate artt. 214 - 216

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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
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LAllegato A
  • CATEGORIE
  • Q1 Residui di produzione o consumo in appresso
    non specificato
  • Q2 Prodotti fuori norma
  • Q3 Prodotti scaduti
  • Q4 Sostanze riversate, perdute o che hanno
    subito incidenti
  • Q5 Sostanze contaminate o insudiciate
    volontariamente
  • Q6 Elementi inutilizzabili
  • Q7 Sostanze divenute inadatte allimpiego
  • Q8 Residui di processi industriali



  • Continua..

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LAllegato A
  • CATEGORIE
  • Q9 Residui di procedimenti antinquinamento
  • Q10 Residui di lavorazione/sagomatura
  • Q11 Residui da estrazione e preparazione materie
    prime
  • Q12 Sostanze contaminate
  • Q13 Materie sostanze o prodotti il cui uso è
    vietato giuridicamente
  • Q14 Prodotti di cui il detentore non si serve più
  • Q15 Materie sostanze o prodotti contaminati da
    riattamento terreni
  • Q16 Materie sostanze o prodotti che non rientrano
    nelle categorie Q1/15

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LAllegato D
  • CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti)
  • LElenco riprodotto nellAllegato D è un elenco
    armonizzato, non esaustivo, oggetto a periodica
    revisione, contenente la nomenclatura di
    riferimento conforme alle direttive 75/442/CEE,
    91/689/CEE e 2000/532/CE
  • Il Catalogo originario (approvato con Decisione
    94/904/CE adottata in base allArt. 1 par. 4 Dir.
    91/689/CEE) è stato poi modificato in seguito a
    Decisioni Commissione Europea 2000/532/CE,
    2001/118/CE, 2001/119/CE, 2001/573/CE.
  • Dal 01/01/02 è in vigore una nuova nomenclatura
    nuovi CER 2002.
  • 20 classi differenti identificate da codice
    numerico di 6 cifre es. 17.00.00 rifiuti di
    costruzioni e demolizioni
  • I rifiuti pericolosi sono contraddistinti da un
    ASTERISCO  

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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
Seconda parte definizione
e di cui il detentore si disfi, abbia deciso o
abbia lobbligo di disfarsi.
Elemento Soggettivo che deve
essere verificato nelle tre previsioni
individuate
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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
  • Si disfi
  • Azione oggettiva (flagranza sostanziale)
  • Ai fini sanzionatori è determinante distinguere
    se
  • il soggetto sia privato cittadino o titolare di
    impresa o responsabile di ente
  • si tratta di rifiuti urbani di origine domestica
    o speciali (o assimilati agli urbani) derivanti
    da attività
  • se rifiuti siano pericolosi o non pericolosi
    (caratterizzazione, campionamenti e analisi)

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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
  • Abbia deciso di disfarsi
  • Onere della prova grava su organo accertatore
    elementi comportamentali soggettivi sono
    determinanti, ma almeno in via logica-induttiva
    vanno dimostrati in sede di accertamento e devono
    essere dimostrabili in sede di giudizio.
  • La decisione in atto deve essere manifesta
    azione
  • La dottrina rimanda allArt. 56 C.P. (delitto
    tentato)
  • Chi compie atti diretti in modo non equivoco a
    commettere un delitto, risponde di delitto
    tentato, se lazione non si compie o levento non
    si verifica

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Analisi della definizione giuridica di rifiuto
  • Abbia lobbligo di disfarsi
  • Esempi di obbligo giuridico
  • olii usati (ex Artt. 3, 6 e 7 D.Lgs. 95/92)
  • PCB usati (ex Art. 5 D.Lgs. 209/99)
  • sanitari pericolosi a rischio infettivo (ex Art.
    10 DM 219/00)
  • pile e accumulatori (ex Art. 4 c. 1 DM 194/03)

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Credits
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e le iconografie sono una produzione Altea
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Altea S.p.A. Strada Cavalli, 42 28835 Feriolo
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