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le barbare, l'

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le barbare, l' tranger : images de l'autre – PowerPoint PPT presentation

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Title: le barbare, l'


1
le barbare, l'étranger images de l'autre "
PRODOTTO FINALE POSEIDON Marina Marino
(corsista)
  • TUTTO IL PERCORSO è VISIBILE ALLINDIRIZZO
  • http//cid-bf971b50d5e00c1b.spaces.live.com /
  • Oppure
  • CLICCANDO SUL TITOLO

2
La prospettiva del labirinto
IL LABIRINTO DELLA
DIVERSITA Basta seguire per poco la traccia dei
percorsi ripetuti dalle parole per scoprire, in
una visione sconcertante, la struttura
labirintica dell'essere umano.                    
                            GEORGE BATAILLE, Il
labirinto.
Marina Marino, corsista.
3
Un labirinto ed i suoi meandri
Vi è la ricerca di uno scopo finale, il
ritrovamento del percorso che porta all'uscita
per raggiungere questi obiettivi è necessario
scovarne il filo logico. Rete e labirintoLa
nostra società stenta a far proprie le
caratteristiche di fondo della Rete viste le
tendenze alla sintesi, alla linearità, dominanti
nella nostra cultura e difficilmente disposta ad
un'apertura verso la multidirezionalità. Una
dimostrazione di questa nostra impostazione può
essere l'abitudine ad impostare lo studio sulla
Rete come organizzazione che ci porta alla
desiderata "chiusura del cerchio", ad un esito
certo, concreto. Dovremmo invece rimanere aperti
ad una molteplicità di conclusioni. (Magister,
Plinsky 1991) La Rete è un concetto antichissimo
strettamente correlato all'"utopia" ed in qualche
modo all'agora della polis greca. L'agora si
attiva nel momento in cui la piazza si popola e
dunque si creano le condizioni per lo scambio e
quando ciò accade essa si tramuta in una rete a
tutti gli effetti, una rete di relazioni
intersoggettive. Nella piazza greca si
contaminano identità diverse, si forma una
comunità in continuo movimento difficilmente
rappresentabile in forme lineari.(Ibidem) Un
ipertesto di storie diverse accomunate unicamente
da un'appartenenza ad una "comunità temporanea".
La Rete dell'ipertesto lancia una sfida
all'attuale impostazione culturale, per aprirla
verso nuove possibilità di contributi molto più
ampi. Ragionando di ipertesti e della loro
struttura a rete, ritorna d'attualità a distanza
di secoli, il concetto di labirinto. Il gusto
dell'esplorazione, l'aumento delle possibilità di
scelta e la convinzione di trovare il proprio
percorso nella massa dei dati, sono le
caratteristiche che possono accomunare i due
concetti. Accettando la classificazione di
Rosenstiehl riportata da Lughi, i labirinti si
possono suddividere in tre grandi categorie
unicursali, arborescenti e ciclomatici.
Unicursale è un labirinto dove non ci si può
perdere, si può immaginare come una fune avvolta
su se stessa. L'esploratore entrerà da una parte
e uscirà dall'altra senza possibilità di
errore. Il labirinto arborescente ha una
struttura simile a quella di un albero. Qui si
incontrano vari rami, ed il navigatore terminata
l'esplorazione del ramo dovrà tornare indietro,
proseguire fino al prossimo bivio, eventualmente
esplorare il nuovo ramo e così via. Ilabirinto
ciclomatico si presenta con la struttura della
Rete. Rispetto al precedente ha dei passaggi
trasversali da un ramo all'altro. In questo
labirinto ci si può perdere, l'esploratore
rischia di rimanere intrappolato. Si vede come i
tre tipi di labirinto possano essere paragonati
alle tre forme di strutture ipertestuali
(gerarchica, multisequenziale e libera)
. Evidentemente il terzo modello rappresenta
meglio di ogni altro il concetto di ipertesto.
4
Il Labirinto si aggroviglia, si complica, è una
serie di illusioni e ingannevoli camminamenti che
non danno più la certezza di arrivare al Centro
e, una volta arrivati, non danno più la certezza
di raggiungere l'Uscita. Il Labirinto diventa,
allora, il luogo della perdizione, dell'errore,
del mistero e dell'avventura ma anche della
curiosità,della motivazione,della prova. Tutte le
certezze vengono meno le conoscenze acquisite
sono in crisi ma fortissimo è il desiderio di
uscire, la spinta a misurarsi e ad
interrogarsi. E così come Teseo esce dal
Labirinto e scopre la Verità nel nostro percorso
del Diverso vissuto nella Rete come in un
labirinto,lo studente,come chialtro vi
entri,Scopre che, dopo aver tutto esplorato, ha
finito per ritrovarsi al punto di
partenza. Questo percorso didattico vuole essere
dunque labirintico Il mondo è pieno di
labirinti manifesti o celati, proprio come in una
chat Ciascuno costruisce il proprio labirinto
entrando ed uscendo da porte e sentieri ( i
links) in cui può avanzare o perdersi.,errando,
nel dedalo della realtà virtuale. Ecco perché
allinizio del mio segmento pedagogico ho scelto
di proporre agli studenti un gioco virtuale di
labirinto La dimensione astratta con cui
crescono le nuove generazioni è proprio quella di
una fiaba giocata attraverso lo schermo di un
computer. L'essere è proiettato nel mondo
surreale dell'immagine del gioco tridimensionale
e l'iniziazione contemporanea di un adolescente
(nato nella parte ricca del pianeta) risiede
nella sua capacità di superare i quadri del
videogame. Questi giochi tridimensionali sono
spesso studiati in funzione di un vero e proprio
percorso labirintico nel quale l'eroe (il
giocatore) deve scoprire la strada e trovare gli
oggetti fatati.() Il gioco proviene da un
passato perduto nel tempo, dalle danze e dai
giochi del Labirinto di Cnosso. La sola
differenza tra mondo archeologico e mondo
contemporaneo è la modalità con cui la partita
viene giocata non più, solamente, danze tribali
e salti sul toro, ma interazione con lo svolgersi
dell'avventura attraverso la tastiera di un
computer o un joystick.
5
È presente, nel gioco, una sostanziale
affermazione del principio di insufficienza
dell'Essere che sperimenta nuove metodologie di
confronto con la propria mente. Il rituale
mantiene la sua forza mutando le sue
caratteristiche esterne. Vincere una partita
computerizzata diviene rito contemporaneo, un
culto pagano in cui l'esistenza perde la sua
materialità per confondersi nell'immagine
mentale. Ma lo status psichico di coinvolgimento
proietta il nostro essere, nel gioco, dentro lo
schermo del computer (Marco Maria Sambo
LABIRINTI Da Cnosso ai videogames)Alla Fine del
mio percorso lo studente ritroverà la domanda
iniziale (BARBARI, NOI? ) ma
nutrita,completata da da un percorso pedagogico
individuale e collettivo fatto consapevolmente in
cui si sarà. arricchito .
6
Home page
  • Labirinto
  • Obiettivi
  • Obiettivi generali
  • Obiettivi specifici
  • Obiettivi disciplinari (francese)
  • La didattica
  • Oggetti di studio
  • Griglie di valutazione

7
OBIETTIVI   PREMESSA
ho voluto immaginare e realizzare un percorso
didattico che,partendo e centrandosi sul FRANCESE
( la disciplina che io insegno) si articolasse
come leit motiv durante un intero anno scolastico
intorno al tema dell'ALTERITA' .Tale percorso (
non esaustivo)  vorrebbe suggererire un'idea di
attività che  partendo dal tema possa declinarsi
in  numerose sfaccettature  che coinvolgano in
modo più o meno diretto se non tutte le
discipline di un ipotetico consiglio di
classe,almeno una buona parte di esse .
8
Sono convinta che tutte le discipline possono 
esprimere  gli stessi obiettivi, gli stessi
ideali e possano lavorare insieme liberandosi dal
"programma" e dal " manuale" per  divenire ,come
tessere di un puzzle, gli elementi di un unico
percorso di crescita culturale ed al tempo stesso
umana degli alunni. Non ho osato coinvolgere la
matematica per delle mie oggettive carenze, ma
auspicherei di incontrare un/una collega di
matematica che partendo dall'idea di DIVERSITA' 
costruisse un percorso nella propria 
disciplina...sono certa...che volendo..si può!
Ovviamente, il mio percorso è solo un'idea!
Sottolineo che la scelta di usare un sito per
presentare il mio "Prodotto finale" non è
casuale proporre ad una vera classe questo o un
altro percorso che si articoli su un blog
permetterebbe una vera , ricca interazione tra
discenti e tra docente e discenti facendo
immediatamente del "sapere" un "fare" la
motivazione ne  sarebbe accresciuta enormemente e
la scuola comincerebbe ad avvicinarsi al mondo
dei nostri adolescenti proponendo loro un
utilizzo delle nuove tecnologie a scopo didattico
e formativo.
9
Aggiungo altresì che prevedrei l'uso di un wiki
per i lavori di gruppo sia a casa che a scuola in
aula multimediale e  di una piattaforma elearning
del tipo CLAROLINE come spazio condiviso di
lavoro. Tale metodologia che fa delle tic un
mezzo e non un fine ,tende,tra l'altro, a fare
veramente  del singolo discente  il fulcro
dell'azione didattica sdottolineo solo (tra le
innumerevoli possibilità) come il recupero
individuale  ,in itinere,possa essere facilitato
sia dall'uso di una piattaforma elearning che di
blog,wiki,ecc con notevoli vantaggi per gli
alunni ed un minore dispendio di energie e denaro
da parte dell'amministrazione... IL percorso
che segue è pensato per una terza media e biennio
superiore.
10
  •  
  • OBIETTIVI GENERALI  
  • Affrontare in un percorso pedagogico (Italiano,
    francese,latino, storia e geografia,musica,arte..)
    dei temi di grande attualità. 
  • Far Riflettere sullidea di ALTERITA per
    favorire la creazione di unEuropa delle nuove
    generazioni che si arrichisca  con la conoscenza
    reciproca delle genti e con la loro integrazione
    in una società ed in una Scuola sempre più
    multiculturali e multietniche. 
  • Far comprendere che accettare lidea di Alterità
    e di Differenza implica che ci si astenga dal
    giudicare le differenze in termini di superiorità
    o inferiorità. 
  • Sensibilizzare i  giovani allidea di Ingiustizia
    e Sottosviluppo. 
  • Ritrovare nelle radici comuni della cultura le
    nostre analogie e le nostre differenze ma anche i
    "suggerimenti" per una presa di coscienza 
    dell'importanza di una Europa "in comune" per il
    nostro futuro.
  • Acquisire la consapevolezza che è nella diversità
    culturale e religiosa che l'Europa si è costruita
    lungo i secoli.
  • Diventare coscienti che  questo tema" ci riguarda
    tutti".
  •  

11
 LHumanité cest la pluralité des cultures.   
Lautre, femme ou homme, de la même espèce que
moi, et pourtant différent, comment le regarder ?
Comment me comporter face à lui ?Si je vois en
lui un ennemi qui me menace, qui me fait peur, je
ne songe quà me défendre contre lui, et pour
mieux me défendre, à lattaquer. Cest cela le
racisme.Si je vois en lui un obstacle qui gêne
ma progression, je ne cherche quà le dépasser, à
léliminer. Cest cela la compétition qui
transforme la vie de chacun en une suite de
batailles parfois gagnées, en guerre toujours
perdue.Pour être réaliste, je dois voir en
lautre une source qui contribuera à ma propre
construction. Car je suis les liens que je tisse
me priver déchanges cest mappauvrir. Le
comprendre, cest participer à lHumanitude. Al
bert Jacquard   
12
  • OBIETTIVI  Specifici
  • Creazione di una cultura personale e di un
    pensiero autonomo.
  • Accrescere le competenze linguistiche.
  • Portare gli alunni a ben  cogliere i significati
    profondi di testi,opere e documenti.
  • Raggiungere il livello A2 del Quadro di
    riferimento europeo
  • Pur mantenendo la specificità delle singole
    discipline e senza alterare la specificità di
    ciascuna di esse, alcuni insegnanti   hanno
    deciso di seguire il tema dell'ALTRO  comme leit
    motiv tematico .
  • Favorire l'interdisciplinarietà ed il lavoro di
    gruppo

13
OBIETTIVI  DISCIPLINARI ( FRANCESE) Classe III e
Biennio Superioire - Pour la maîtrise de la
langue, le but est damener les élèves, en fin
dannée, à rédiger un texte composé, écrit dans
une syntaxe et une orthographe correctes et avec
un vocabulaire approprié, et de les conduire à
exprimer clairement leur pensée à loral.- Pour
la connaissance de la littérature, des extraits
dœuvres intégrales seront lues (étudiées en
lecture analytique, ou abordées en lecture
cursive. Des groupements de textes complèteront
ces lectures. Ces textes sont étudiés parce
quils représentent des formes dexpression qui
mettent en jeu les  thèmes choisis, parce quils
appartiennent à des périodes significatives de
lhistoire littéraire et culturelle, et quils
révèlent des enjeux de lexpérience humaine et
participent de débats didées importants. En fin
de parcours , les élèves doivent disposer ainsi
dun ensemble de lectures constituant des
références essentielles.- Pour la constitution
de leur culture, les élèves devront, en fin
dannée, pouvoir se repérer dans le cadre 
thématique , en sappuyant sur les textes et les
documents abordés dans cette classe . - Pour la
formation dune pensée critique autonome, , les
lycéens devront être en mesure de lire,
comprendre et commenter par eux-mêmes un texte,
en repérant les questions de langue, , de
contexte, dargumentation et desthétique, qui
peuvent être pertinentes à son sujet ils
devront être capables, à partir de leurs
lectures, de formuler un jugement personnel
argumenté, notamment dans un commentaire ou dans
une prise de parole..  
14
LA DIDATTICA La metodologia didattica  è
quella della "Pédagogie de projet", DIDATTICA
PER SCOPERTA, in un'ottica COSTRUTTIVISTA.
15
Se la conoscenza è legata al contesto ed
allattività dellindividuo, non cè mai un solo
modo giusto di fare qualcosa, non esistono quindi
procedure di insegnamento fisse, meccaniche e
standardizzate. Se la conoscenza è unattiva e
personale costruzione di significato attraverso
meccanismi di assimilazione e accomodamento,
coerente con la storia individuale, un docente
può offrire allo studente stimolo ed
indirizzamento, ma non può influire direttamente
sul suo apprendimento listruzione non è causa
dellapprendimento, essa crea un contesto in cui
lapprendimento prende posto come fa in altri
contesti (Wenger, 1998, p. 266), quali la
famiglia o il gruppo dei pari.
Quindi linsegnante non determina meccanicamente
lapprendimento, che va visto piuttosto come un
processo continuo e pervasivo, che vede
linsegnamento come una delle tante risorse
possibili. In altre parole, il docente può
svolgere efficacemente e consapevolmente la sua
funzione, solo riconoscendo lillusorietà di un
rapporto diretto e causale tra insegnamento e
apprendimento, vedendolo invece come risposta,
possibile ma non predeterminabile e
pianificabile, alle finalità pedagogiche del
setting che ha predisposto.
16
Anche la comunicazione e lazione del docente
possono essere considerate un oggetto tra gli
altri oggetti a disposizione per apprendere.
Infatti, ciò che linsegnante dice e propone,
viene sempre e comunque interpretato dallo
studente e le interpretazioni quasi mai
coincidono con quello che si voleva trasmettere,
in quanto il significato viene ricostruito a
partire dalle conoscenze pregresse e dagli scopi
personali linsegnante e i materiali
distruzione diventano risorse per
lapprendimento in molti modi complessi,
attraverso le loro intenzioni pedagogiche
(Varisco, 2002, p. 176).
Tuttavia, non ci troviamo di fronte studenti
privi di idee o di spiegazioni sui diversi domini
di conoscenze che affrontano a scuola. Al
contrario, essi sviluppano precocemente teorie
ingenue sulla realtà, microteorie utilizzate
come cornici interpretative, come paradigmi
validi fin quando non vengono smentiti modelli
mentali anche fortemente strutturati che tendono
a modificarsi a fatica. Lapprendimento, allora,
va considerato come un processo di modifica e
ristrutturazione di questi schemi
rappresentativi, un progressivo adeguamento delle
strutture cognitive che si rivelano inadeguate
alle nuove situazioni che si presentano. Il
docente fornisce assistenza allinterno del
processo per facilitare la rielaborazione
dellesperienza individuale che resta, comunque,
compito e fatica dellalunno.
17
OGGETTI DI STUDIO (sottoTemi in cui declinare
il tema pricipale) Thème 1 les relations avec
les autres  Thème 2) Changement du visage de
l'autre Thème 3 Les contacts avec les autres
civilisations Thème 4  les expériences sociales
et/ou  politiques Thème 5  L'Europe en mutation

18
TEMA 1. LE RELAZIONI CON L'ALTRO   in questa 
tappa del percorso saranno presentati una serie
di documenti che coinvolgono anche  le  altre
discipline ( inglese, tedesco,italiano,storia,geo
grafia,latino). tutti i documenti saranno presi
in esame  dall'intero gruppo classe ma su alcuni
i  gruppi più piccoli di 4 o 5 alunni
sceglieranno in seguito di realizzare il proprio
"prodotto" ( utilizzazione delle schede contratto
di cui sopra)  
19
UNITI NELLA DIVERSITA'!

20
Lautre, femme ou homme, de la même espèce que
moi, et pourtant différent, comment le regarder ?
Comment me comporter face à lui ?Si je vois en
lui un ennemi qui me menace, qui me fait peur, je
ne songe quà me défendre contre lui, et pour
mieux me défendre, à lattaquer. Cest cela le
racisme.Si je vois en lui un obstacle qui gêne
ma progression, je ne cherche quà le dépasser, à
léliminer. Cest cela la compétition qui
transforme la vie de chacun en une suite de
batailles parfois gagnées, en guerre toujours
perdue.Pour être réaliste, je dois voir en
lautre une source qui contribuera à ma propre
construction. Car je suis les liens que je tisse
me priver déchanges cest mappauvrir. Le
comprendre, cest participer à lHumanitude
21
Prima di avanzare nel nostro percorso  guardiamo
questo video che dal passato ( è  cantato in
LATINO) ci proietta  verso il futuro (è Music
Dance) e ci permette di formulare un AUGURIO...
CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO CLIP PER
LEGGERE IL TESTO IN LATINO cliccare qui
ATTIVITA Dopo aver letto questo documento
cercando di coglierne il significato generale, a
gruppi,  Scriviamo dei MESSAGGI IN BOTTIGLIA,
piccoli desideri,auspici, ciò che vorremmo che 
si realizzasse per il nostro futuro
comune,piccole frasi in FRANCESE ITALIANO LATINO
INGLESE metteremo questi bigliettini in  piccole
mongolfiere che...spediremo in ..cielo.
22
Ton voisin est étranger
Ton Christ est juifTes chiffres sont arabesTon
écriture est latineTa pizza est italienneTa
démocratie est grecqueTa voiture est
japonaiseL'anis de ton pastis est égyptienTon
essence est moyen-orientaleTa télé est
coréenneTes fringues sont chinoisesTon
hamburger est allemandTon whisky est
écossaisTon thé est indienTon café est
brésilienTa choucroute est chinoiseTon shit est
marocainTes capotes sont anglaisesTon chocolat
est suisseTon coca est américainTes frites sont
belgesTes vacances sont espagnolesTon sucre est
martiniquais Et tu reproches à ton voisin
d'être un étranger ! (Julos Beaucarne Marina
Missier) 
23
Questa poesia ci è servita da entrée en
matière ora guardiamo questo film e facciamo
le attività. La couleur de la verité FILM ET
ACTIVITE'S (cliccare qui per vedere le attività)
ATTTIVITA' ed ESERCIZI SUL FILM ( cliccare qui)
24
Né quelque part....
  • GUARDIAMO IL VIDEO CLICCANDO QUI SOPRA (testo
    italiano)
  • CANZONE IN FRANCESE

25
LE TEXTE
  • La ballade des gens qui sont nés quelque part
  • 01C'est vrai qu'ils sont plaisants, tous ces
    petits villages,
  • 02Tous ces bourgs, ces hameaux, ces lieux-dits,
    ces cités
  • 03Avec leurs châteaux-forts, leurs églises, leurs
    plages,
  • 04Ils n'ont qu'un seul point faible, et c'est
    d'être habités,
  • 05Et c'est d'être habités par des gens qui
    regardent
  • 06Le reste avec mépris du haut de leurs remparts,
  • 07La race des chauvins des porteurs de cocardes,1
    -
  • 08Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part,
  • 09Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part.
  •  
  • 10Maudits soient ces enfants de leur mère patrie
  • 11Empalés une fois pour tout's sur leur clocher,2
  • 2Qui vous montrent leurs tours, leurs musées,
    leur mairie,
  • 13Vous font voir du pays natal jusqu'à loucher
  • 14Qu'ils sortent de Paris ou de Rome ou de
    Sète 3
  • 15Ou du Diable Vauvert ou bien de Zanzibar,4
  • 16Ou même de Montcuq,5 il s'en flattent,
    mazette,6
  • 17Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part,
  • 28C'est pas un lieu commun (11) celui de leur
    naissance,
  • 29Ils plaignent de tout coeur les pauvres
    malchanceux,
  • 30Les petits maladroits qui n'eur'nt pas la
    présence,
  • 31La présence d'esprit de voir le jour chez eux.
  • 32Quand sonne le tocsin (12) sur leur bonheur
    précaire,
  • 33Contre les étrangers tous plus ou moins
    barbares,13
  • 34Ils sortent de leur trou pour mourir à la
    guerre,
  • 35Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part,
  • 36Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part.
  •  
  • 37Mon Dieu, qu'il ferait bon sur la terre des
    hommes
  • 38Si l'on n'y rencontrait cette race incongrue,
  • 39Cette race importune et qui partout foisonne
  • 40La race des gens du terroir, des gens du cru.
  • 41Que la vie serait belle en toutes circonstances
  • 42Si vous (14) n'aviez tiré du néant ces jobards,
  • 43Preuve peut-être bien de votre inexistence
  • 44Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part,
  • 45Les imbéciles heureux qui sont nés quelque
    part.15

26
NOTE     1 CocardeInsigne circulaire au
couleurs nationales.Qui vient de l'ancien
Français Coquart "Coq" au sens figuré 'sot,
vaniteux'. 2ClocherAvoir l'esprit de clocher,
c'est avoir un esprit étroit, être chauvin, ne
pas voir plus loin que le bout de sa rue. Quand
on sait ce qu'empalé, ou empaffé, veut dire,
l'image est à la fois terrible et à hurler de
rire (un rire un peu douloureux quand même). 3En
citant Sète, Brassens s'inclut un peu dans ces
imbéciles heureux un peu trop chauvins
cfr.(Supplique pour être enterré à la plage de
Sète ) où il fait exactement ce qu'il critique
ici) . Terre à terreIl faut bien voir que
Brassens défend toujours la simplicité
terre-à-terre. Ici, il se prononce contre ceux
qui "se gonflent d'orgueil" et associent le
hasard de leur naissance à un sentiment de
supériorité par rapport au reste du monde - ceux
qui enfoncent soit la tête dans cette terre pour
ne pas voir plus loin que le bout de leur nez,
soit se gonflent à tel degré qu'ils planent en
Dieu au-dessus des têtes d'autrui. Dans la
Supplique pour être enterré à la plage de Sète,
Brassens reste terre-à-terre, car il ne parle que
du corps et non de l'âme. La Supplique n'est pas
du tout gonflée d'orgueil, au contraire
Brassens réduit l'importance de la ville de
naissance au corps sans aucune prétention
d'âme... Il en est de même de La mauvaise
réputation, où "le cul-terreux se retrouve par
terre", ce qui dit tout.
27
4 Diable VauvertVoici une expression dont
l'origine est mystérieuse. Pour d'aucuns il
s'agirait du château de Vauvert, situé dans
l'ancien Gentilly, où des apparitions de diables
auraient été constatées pour d'autres ce
château, abandonné, serait devenu un repaire de
brigands. Toujours est-il que cette expression
est très ancienne puisqu'on la trouve chez
Rabelais "Je vous chicanerai en diable de
Vauvert" ZanzibarZanzibar est utilisée pour la
rime mais aussi pour dire que les chauvins, il n'
y en a pas qu'en France (bien qu'elle en ait la
réputation) mais partout. ZanzibarÎle de
l'océan Indien, près de la côte d'Afrique 1 658
km2 310 000 h. Ch.-l. Zanzibar (125 000 h.).
Zanzibar et l'île voisine de Pemba forment la
Tanzanie insulaire. Larousse. 5
MontcuqMontcuq 46800, Lot, France "Sortir de
mon cul"Pour ne pas oublier l'homophonie ! 6
Mazette ! Expression un peu démodée, équivalent
de notre actuel "Eh b'en dis donc!" marquant
l'étonnement ou une admiration ironique. Le
Robert nous dit qu'à l'origine une mazette était
un mauvais petit cheval, et par la suite un
maladroit ou un incapable. ComplémentExpression
échiquéenne une mazette est un mauvais joueur
d'echecs. S'il on veut chercher un rapport avec
la chanson, cela risque d'être difficile.
28
L'expression des joueurs "quand mazette voit
échec, mazette fait échec" veut dire que ce
sublime amateur ne voit pas plus loin que le bout
de son nez, se précipite vers le plus attirant a
priori. ComplémentUn mauvais joueur, mais pas
seulement aux échecs... Je note en particulier
que l'expression revient souvent chez Jean Ray
pour désigner un mauvais golfeur (Contes Noirs du
golf). Mais dans la chanson de GB c'est bien une
expression d'étonnement. Voir aussi Cyrano de
Bergerac, d'Edmond Rostand ... Ne découvrir du
talent qu'aux mazettes 7 AutruchesLa légende dit
que les autruches s'enfouissent la tête dans le
sable pour ne pas voir le danger. On peut
comprendre que les autruches ici sont les
"imbéciles heureux" qui trouvent à tirer gloire
même de leur lâcheté, ou de leur aveuglement
volontaire. 8 BaudrucheLa baudruche, ce ballon
de couleur qu'on gonfle pendant les fêtes, est
depuis longtemps l'image de la vanité. La
Fontaine s'y réfère indirectement dans La
Grenouille qui veut se faire aussi grosse que le
Boeuf. Comme la bulle de savon, la baudruche est
éphémère et ne dure que le temps d'une fête.
Vanité des vanités... Quand au souffle divin,
c'est littéralement l'Esprit Saint. La racine
gréco-latine du mot esprit, dans ce sens,
signifie littéralement "souffle". C'est aussi le
souffle divin qui donne la vie à Adam, poupée de
glaise façonnée par Dieu qui s'ennuyait.Non
seulement, donc, les "imbéciles heureux" sont
vaniteux, mais ils justifient leurs prétentions
en faisant appel à la Divinité.
29
9 Se monter le cou...ou encore "se hausser du
col", c'est aussi faire preuve de prétention ou
de vanité, "péter plus haut que son cul", voire
"poéter plus haut que son luth" comme disait,
sans doute, un poète. 10 ProtectionnismeLorsque
l'on possède quelque chose dont on pense les
autres jaloux, on a tendance à pratiquer le
protectionnisme, à vouloir le défendre contre le
pillage des gens qui ne le mériteraient pas.
Vers 23-24-25, Brassens semble parler de
paranoïa qui mène à la protection du territoire
contre l'immigration. 11.Lieu communJeu entre
la locution "un lieu commun" une idée très
(voire trop) répandue,et le lieu de naissance
(qui n'est donc chez ces gens-là pas commun, mais
d'un intérêt exceptionnel). 12 TocsinLes
cloches des églises sonnaient autrefois le tocsin
("sonnerie répétée et prolongée", dit le Robert)
pour signaler un incendie (c'était avant les
sirènes électriques) ou annoncer la guerre, comme
l'implique le reste du couplet. 13 Plus ou moins
barbaresIci, Brassens joue certainement sur
l'étymologie du mot "barbare", qui signifie
"étranger" en grec. Il souligne donc
humoristiquement ce pléonasme masqué, puisque de
ce point de vue, tout étranger est finalement un
barbare, et vice-versa.
30
Bien entendu, l'acception commune du mot
"barbare" est également entendue il va de soi
que les étrangers ne sont pas forcément cruels...
ComplémentPour les Grecs de l'antiquité, les
barbares sont aussi les personnes qui portent la
barbe (ou la moustache). Il est intéressant de
noter que Brassens ayant porté sa luxuriante
moustache pendant presque toute sa vie, il
pouvait donc être de ces barbares. 14 VousVotre
inexistence. Il s'agit de ce "Mon Dieu" que GB
invoque au début du couplet. Les preuves de
l'existence de Dieu ont été pendant des siècles
âpremement disputées par des tas de théologiens
et de philosophes, Descartes entre autres. 15
Nés quelque partMaxime Le Forestier avait, à la
fin des années 80 il me semble, fait une réponse
à GB dans sa chanson Nés Quelque Part (On choisit
pas ses parents - On choisit pas sa famille...)
où l'on peut entendre au refrain de magnifiques
choeurs sud-africains. Il est d'ailleurs assez
paradoxal que Brassens, sa pipe et ses chats,
silhouette plutôt casanière, se déclare ici
implicitement citoyen "de la terre des hommes",
quand Le Forestier, avec son image de hippie
voyageur, un peu exotique (San Francisco, Passer
Ma Route, Ambalaba, Bille de Verre) réclame le
droit d'appartenir à un terroir Je suis né
quelque part, laissez-moi ce repère ou je perds
la mémoire. Nuance
31
Je ne suis pas sûr que Brassens fustige ici les
"gens du terroir" ou même l'attachement que l'on
peut avoir (peut-être que l'on doit avoir) pour
ses racines mais plutôt les "imbéciles heureux"
qui en font état à tout bout de champ et qui
méprisent les racines des autres (cf. premier
couplet). Brassens était discret, aimait la
discrétion et aimait avec discrétion. Il écrit la
"Supplique pour être enterré à la plage de Sète
"et achète une maison en Bretagne, la Supplique
prône le retour aux racines "post-mortem" sans
pour autant glorifier Sète, d'ailleurs on n'y
parle que de la plage...Je ne pense pas donc
qu'il puisse y avoir contadiction entre ces deux
chansons même si GB semble s'en excuser, le moins
que l'on puisse dire c'est que la Supplique ne
semble pas être l'oeuvre d'un imbécile, fût-il
heureux.ComplémentA ce propos, Michel Barlow,
dans Chansons Brassens (Profil d'une oeuvre,
1981) "Il est une catégorie de bêtise qui sert
souvent de cible aux sarcasmes de Brassens, on
pourrait l'appeler la bétise géographique. Certes
tout homme a ses racines et ne saurait les
mépriser. Mais ce qui est grave, c'est de chérir
les racines au point d'en oublier les branches,
les fleurs ou les fruits d'être plus soucieux
de ses origines que de sa destination, de se
préocuper tant de sa patrie qu'on en oublie
d'être soi-même .... Tout cela ne serait que
ridicule si la bêtise ne s'alliait souvent à
l'agressivité. Les querelles de clocher
dégénèrent vite en incidents de frontière et
l'on s'étripe héroïquement pour "l'Amour sacré de
la partie".  
32
ATTIVITA' A GRUPPI DA DOVE VENIAMO? iL "
Métissage" è una realtà riscopriamo le nostre
origini,quelle dei nostri genitori,nonnni.. Che
lingue,che dialetti parlavano? Cosa mangiavano?
Che usanze sono arrivate a noi? Che
proverbi? Prodotti differenziati e liberi per
ogni gruppo.
33
TEMA2.  CHANGEMENT DU VISAGE DE L'AUTRE 
(insieme a francese,le altre lingue straniere,
arte,italiano,storia,geografia,latino)  
34
UNE ETUDE D'IMAGE Dans l'album intitulé Astérix
et les Normands, les deux héros se trouvent
confrontés à une invasion d'"hommes du Nord"
exaspérés de ne pas connaître la peur qui,
paraît-il, "donne des ailes" ils décident alors
de partir "vers les rivages où l'on connaît la
peur" et débarquent ainsi non loin du "petit
village que nous connaissons bien". Après maintes
péripéties, ils découvrent enfin la peur en
écoutant le récital d'Assurancetourix, le
barde....     INSERER IMAGE DES NORMANDS
SAUTANT D'UNE FALAISE, EN ESSAYANT DE VOLER,
TANDIS QUE LE BARDE S'EGOSILLE, ET QU'ASTERIX
COMMENTE DU HAUT DE LA FALAISE "EN TOUT CAS, ILS
SAURONT QU'EN GAULE, TOUT FINIT PAR DES CHANSONS
!"
35
a) Questions de repérage 1) Sur quel procédé
comique repose le propos du Normand ? 2) A
partir de là, étudiez la façon dont l'étranger
est ici présenté (propos mais aussi attitude des
personnages, couleurs) à quel registre précis
se rattache cette image ? 3) Observez la
situation des personnages, Gaulois d'un côté,
Normands de l'autre qu'en déduisez-vous?   b)
Question de synthèse a) Jérôme Garcin, dans un
article intitulé "La France d'Astérix", paru dans
L'Evénement du Jeudi en 1989, affirme "Astérix,
c'est une certaine idée de la France. On y
résiste à l'ennemi avec une opiniâtreté(1)
exemplaire (...). Cette sempiternelle (2) liste
des stéréotypes nationalistes a d'évidence offert
aux Français l'occasion rêvée de prendre une
revanche symbolique et ludique sur les années 40,
et noires, d'entente semi-cordiale avec l'ennemi
teuton (3)." En vous appuyant entre autres sur
les propos et l'attitude prêtés ici à Astérix,
vous vous demanderez en quoi cette opinion sur le
chauvinisme d'Astérix peut s'appliquer à l' image
étudiée (vous pourrez étendre votre réflexion à
d'autres albums) (1) ténacité, résistance(2)
constante, répétée(3) allemand b) Ce type
d'images, délivrant un message implicite,
vise-t-il à convaincre ou à persuader ? Justifiez
et cherchez d'autres types de documents
iconographiques reposant sur le même principe.
36
Le barbare cest celui qui pense que tous les
peuples qui ne vivent pas comme lui sont des
barbares. A peine avons-nous conscience de la
profondeur de ce préjugé, de la superficialité de
cette pensée, de la puissance dune telle
illusion. Ce pourquoi Lévi-Strauss nous explique
que les barbares, ce ne sont pas les autres, mais
nous-mêmes, avec nos instincts stupides et nos
réactions aveugles. cest celui qui pense que
tous les peuples qui ne vivent pas comme lui sont
des barbares. A peine avons-nous conscience de la
profondeur de ce préjugé, de la superficialité de
cette pensée, de la puissance dune telle
illusion. Ce pourquoi Lévi-Strauss nous explique
que les barbares, ce ne sont pas les autres, mais
nous-mêmes, avec nos instincts stupides et nos
réactions aveugles.
37
cest celui qui pense que tous les peuples qui ne
vivent pas comme lui sont des barbares. A peine
avons-nous conscience de la profondeur de ce
préjugé, de la superficialité de cette pensée, de
la puissance dune telle illusion. Ce pourquoi
Lévi-Strauss nous explique que les barbares, ce
ne sont pas les autres, mais nous-mêmes, avec nos
instincts stupides et nos réactions aveugles.
Mais cela revient en réalité à nier la diversité
culturelle. Penser que certains sont moins
évolués, quils sont attardés par rapport aux
acquis de notre civilisation, cest
subrepticement penser quil ny a quune culture
possible, quune seule évolution de lhumanité
possible. Ceux qui sont en retard appartiennent à
un stade antérieur de notre évolution. Peut-être
que plus tard, avec le temps, ils y viendront En
attendant, cest croire fermement quil ny a
quune évolution, une seule civilisation. Les
autres ne constituent pas de véritables
civilisations
38
Mais le vrai paradoxe est ailleurs en pensant
que les autres cultures sont sous-évoluées, cest
à elles que nous nous mettons à ressembler. En
voulant nous en distinguer, nous nous en
rapprochons. -Car ces cultures que nous
stigmatisons sont celles qui justement ont du mal
à concevoir lidée dhumanité. Les cultures les
plus primitives pensent être les seules cultures,
ignorantes des autres hommes et des autres
coutumes. Nous ne sommes donc jamais autant
inférieurs que lorsque nous affirmons notre
supériorité.   Ce fut dabord extra, l"en
dehors" latin. Extra, extraneus, estrange,
étrange, étranges étrangers, bizarres,
extraordinaires. Lancien français avait un terme
(juridique)  désignant une personne originaire
dun pays étranger et vivant en France cétait
aubain. Doù venait laubain ? Encore et encore
et encore du latin du Moyen Age alibanus,
cétait celui qui était sous la domination (ban)
dun seigneur autre (ali). Tous les autres
sappellent ali... Cela dit, ça nétait pas
vraiment une aubaine dêtre ali les ali étaient
soumis au droit daubaine. A leur mort, leur
héritage revenait au seigneur du lieu. Un petit
souvenir de létranger.
39
STRANIERO A ROMA Rome Nous sommes tous des
Barbares. Nous descendons tous de Barbares. Même
la très civilisée Rome antique l'avait accepté,
qui fondait ses origines sur une étrange
légende... Tarchetius, souverain cruel, voit
plusieurs jours durant un sexe géant lui
apparaître du fond de son âtre. Il consulte un
oracle, qui exige qu'une vierge s'unisse à ce
sexe. En naîtra un héros invincible. Commise à
cet office, une esclave donne naissance à des
jumeaux (Romulus et Remus), que Tarchetius,
inquiet, ordonne de tuer. Mais les bébés sont
juste abandonnés auprès du Tibre par une âme
compatissante. Une louve les nourrit, un berger
les adopte. On se souvient de la suite adultes,
Romulus et Remus tueront Tarchetius, et fonderont
Rome avant de s'entre-tuer.Ainsi la Ville
éternelle dont se réclame notre culture
occidentale revendiquait sans complexes des
racines métissées ce sont les esclaves, les
étrangères ramenées d'on ne sait quelle bataille,
qui engendrent ici les rois mythiques. Des rois
qui eurent à coeur, ensuite, d'ouvrir davantage
les horizons, de peupler leur ville nouvelle
d'autres milliers d'étrangers. A peine Rome
fondée, Romulus et Remus y délimitent une
enceinte sacrée, où accueillir et mettre sous la
protection du dieu Asile n'importe quel fugitif.
Sans plus de questions. Là-bas, l'esclave n'était
plus rendu à son maître, ni le pauvre à ses
créditeurs, ni l'assassin à ses juges. Rome se
remplit vite...
40
Alors que les Grecs ont toujours été jaloux de la
pureté de leurs origines divines, et peu enclins
à accorder le droit de cité à des étrangers (le
terme barbare , d'ailleurs imaginé par eux à
partir de méprisantes onomatopées, signifie
étranger à la culture grecque ), les Romains,
plus pragmatiques, plus politiques, se sont
d'emblée construits dans l'intégration ethnique
et sociale. Habile moyen de décupler leur
puissance, de recruter des armées immenses ? Ils
vaincront les Grecs dès le IIe siècle avant
Jésus-Christ et imposeront bientôt leur empire...
 Les Grecs décrétaient confortablement que tous
ceux qui ne PARLAIENT pas grec ne parlaient pas ,
produisaient tout au plus des borborygmes,
BARBARES.. Ainsi, une des premières façons de
gérer le plurilinguisme a été de convertir la
différence en INÉGALITÉ létranger, celui qui
ne parle pas grec, sera pour les citoyens
dAthènes le BARBARE, et lhistoire est remplie
dexpressions qui montrent que lon napprécie
guère la langue de lautre SPEAK WHITE, arrête
de BARAGOUINER, quest ce que ce CHARABIA
(lorsque les Français se moquent des Arabes),
cest quoi cette langue des SPAGHETTIS (tjrs
Arabe), ce PETIT NÈGRE lorsquon se moque des
langues de lAfrique noire. Cest donc la Grèce
antique qui a vu émerger dans létymologie un mot
toujours présent dans les langues modernes,
BARBARE pour la forme française. Comme je lavais
mentionné en haut, les Grecs avaient trouvé une
façon confortable de diviser le monde en classant
tous ceux qui ne parlaient pas grec, les
Étrangers donc, dans la catégorie des barbares,
BARBAROI.
41
 Une fois l'habitude prise de qualifier ainsi de
barbares tous les gens à prononciation lourde et
empâtée, les idiomes étrangers, j'entends ceux
des peuples non grecs, ayant paru autant de
prononciations vicieuses, on appliqua à ceux qui
les parlaient cette même qualification de
barbares, d'abord comme un sobriquet injurieux,
puis abusivement comme un véritable nom ethnique
pouvant dans sa généralité être opposé au nom
d'Hellènes  (Géographie, XIV). Comme l'indique
Strabon, qui écrit au Ier siècle, le barbare est
donc avant tout celui qui ne parle pas grec  le
mot même retranscrit les onomatopées imitatives
que les Grecs entendaient dans la bouche de ces
étrangers Celse, est contre les Chrétiens, et
Tertullien,  est  pour eux.Selon Celse, ils sont
d'une nouvelle race, qui na ni patrie, ni
traditions. Ce sont des gens simples qui
constituent la clientèle des charlatans et des
imposteurs. Puisque ils se refusent de rendre
hommage à qui preside, alors ils ne doivent ni se
marier, ni faire ce que quelquun d'autre ferait.
Tertullien dit, par contre, que on est tous égaux
parce quon vit ensemble, on a la meme
nourriture, les memes vetements et le meme genre
de vie En général ils réconnaissent lautorité
dun empereur sur les autres, mais lun voit les
Chrétiens differents négativement et lautre voit
les Chrétiens au meme niveau que tout le monde.
42
La Lecture de Cornelio Nepote nous fait
comprendre comment les Romains considéraient "
les différences" (Un'attività  proposta dalla
professoressa Angela Guiducci,insegnante di
Latino, nella mia stessa classe) Quando Cornelio
Nepote scrive il De viris illustribus, Roma è la
potenza più importante del Mediterraneo domina
da Oriente a Occidente, raccoglie al suo interno
popoli,culture, usi, religioni, lingue diversi.
La piccola città stato delle origini è ora
caput mundisignora del mondo. Se politicamente
Roma non è disposta ( almeno per ora, perché in
seguito sarà diverso e uomini provenienti da
province lontane diventeranno addirittura
imperatori) a cedere ad altri la guida e il
comando, è però pronta ad accogliere e a
connettere gli altri popoli in una sterminata
civiltà globale. Piero Citati in un suo articolo
apparso su La Repubblica afferma che noi, figli
della civiltà globale, dovremmo imparare
moltissimo dallarte con cui i Romani
amministravano le differenze. La romanità si
caratterizzerebbe dunque come secondarietà cioè
lattitudine del ricevere e del trasmettere, del
farsi umilmente veicolo di trasmissione culturale
(P. Brague, Il discorso dellOccidente. Nel
modello romano la salvezza dellEuropa Milano
1998).Ecco dunque il senso da attribuire a
queste pagine di Cornelio Nepote che, pur nella
scarsa scientificità di storico ( questa è
laccusa che comunemente gli viene mossa) getta
uno sguardo sulla vita dei grandi condottieri
stranieri, trattando di ciascuno aspetti solo
apparentemente banali o irrilevanti, in realtà
significativi per il nuovo punto di vista che
introducono, per comprendere che una civiltà va
giudicata non in base a categorie morali assolute
e che la virtù in un contesto può diventare vizio
in un altro o viceversa.M.me Angela Guiducci,
Professeur de Latin classe IIIC Ln
43
Géographie XIV SRABONLes Scythes crèvent les
yeux à leurs esclaves, afin de les employer à
traire le lai tdont ils font leur boisson
ordinaire. Il sont des soufflets dos qui
ressemblent à de sflûtes ils les mettent dans
les parties naturelles des juments les esclaves
soufflent dans ces os avec la bouche, tandis que
dautres tirent le lait. Ils se servent, à ce
quils disent , de ce moyen parce que le souffle
fait enfler les veines et baisser leur mamelle.
Lorsquils ont tiré le lait, ils versent dans des
vases de bois autour desquels ils placent leurs
esclaves pour ls remuer te lagier. Ils enlèvent
la partie du lait qui surnage , la regardant
comme la meilleure et le plus délicieuse, et
celle de dessous comme la moins estimée. Cest
pour servir à cette fonction que les Scythes
crèvent les yeux à tous leurs prisonniers car
ils ne sont point cultivateurs mais
nomadesHistoire HERODOTE Livre IV Melpomène
44
ATTIVITA Relevez ce qui caractérisait le
Barbare et écrivez un texte bref décrivant
comment les Grecs se représentaient . EN
CLIQUANT SUR LE TITRE CI DESSUS VOUS POURREZ VOIR
ET ECOUTER LE PHILOSOPHE EDGAR MORIN A' CE SUJET
ACTIVITE D'ORAL   "(...) un honnête homme,
c'est un homme mêlé", affirme Montaigne.
Qu'apporte, d'après vous, le contact avec les
autres, qu'ils soient étrangers ou simplement
différents ? Que risque-t-on à refuser
systématiquement l'autre ? Votre argumentation
comprendra une introduction dans laquelle vous
poserez clairement votre thèse, puis au moins
quatre arguments disposés suivant un ordre
logique (pensez aux connecteurs) et étayés par
des exemples précis vous vous attacherez à
convaincre votre destinataire rencontrés au cours
de la séquence. ( Gli alunni potranno scegliere
come realizzare il prodotto podcast,scenetta,...f
ilm..,movie maker..)
45
TEMA3 "Contacts avec d'autres
civilisations"     La controverse de Valladolid
46
Obiettivi Generali aborder une autre manière de
voir le monde, découvrir un univers culturel et
linguistique différent de sa culture dorigine.
La perception des autres, la compréhension, les
repères personnels sont remis en question
.   Obiettivi Specifici Étudier l'argumentation
  comment convaincre, persuader et délibérer.
Étudier le dialogue dans sa visée délibérative,
son rôle dans l'éclaircissement des enjeux et la
prise de position. Après la Vision du film
réalisé par Jean-Daniel Verhaeghe, daprès un
scénario de Jean-Claude Carrière qui s'inspire de
faits réels (v. La Controverse de Valladolid). on
a analysé en classe un extrait du roman La
controverse de Valladolid Jean-Claude Carrière
47
du film réalisé par Jean-Daniel Verhaeghe,
daprès un scénario de Jean-Claude Carrière qui
s'inspire de faits réels (v. La Controverse de
Valladolid). on a analysé en classe un extrait du
roman La controverse de Valladolid TEXTE (
CLICCARE QUI ) ATTIVITA'(cliccare qui)
48
CHI SONO I DIVERSI? NOI? Barbari
dOccidente.? ISMAEL LO LA FEMME SANS
HAINE Dans cette chanson, les "barbares" de
l'Occident ont "volé" une femme à son aimé un
changement de perspectives... La peur d'un homme
de ne plus rien pouvoir contre " ceux qu'il n'a
pas su combattre avec les armes" et que
maintenant il ne peut plus arreter avec ses
pleurs.. Une chanson qui nous a fait beaucoup
penser... Cliccare qui per vedere il video
della canzone e leggere il testo
49
UN ALTRO DOCUMENTO Donne,diverse, . Damarys
Maa est présidente et fondatrice de l'association
IFAFE Initiatives de Femmes Africaines en France
et en Europe.Fondée en 1993 à Paris, son
objectif est d'aider les personnes étrangères et
leurs familles à mieux s'intégrer en France et en
Europe et de lutter contre toutes les formes de
discrimination, notamment contre l'image négative
imputée aux populations africaines en général et
aux femmes en particulier. Cliccare qui per
vedere il video ed ascoltare lintervista
50
ATTIVITA
  • Attivita'
  • progettazione e realizzazione di un manifesto
  • Si può parlare di razzismo e discriminazione in
    generale. Si possono mostrare dati, informazioni
    sociologiche e storiche. Tutto questo è possibile
    e a volte importante. Ma nulla di tutto ciò può
    avere la forza pedagogica del racconto di una
    singola storia trovare sui giornali una -storia
    di razzismo-e...( a scelta,per gruppi)
  • _raccontarla con un fumetto
  • _raccontarla drammatizzandola (creazione di un
    piccolo film, un podcast,un movie maker..altro)
  • -inventarene l'epilogo
  • -modificarne l'intreccio
  • tali attivitàpossono essere svolte in comune
    dalla differenti discipline.
  •  

51
Thème 4  Les expériences sociales et/ou
 politiques
52
Obiettivi Quel avenir pour les jeunes issus
des classes populaires ? Des pistes pour
apprendre à vivre ensemble. La découverte de
lautre et lailleurs à travers la ville .
53
Toi / Qui que tu sois / Je te suis bien plus
proche qu'étranger". Andrée Chedid, romancière
et poétesse française née au Liban en 1920
54
Poésie urbaine VITA DI PERIFERIA/ BANLIEUE
Abd Al Malik n'est pas un slameur, pas vraiment
un rappeur non plus. Il trouve aussi ses
références dans la chanson française des années
passées. Par exemple, Ces gens-là, de Jacques
Brel, qu' il interprète à sa manière. La qualité
des textes justifierait déjà qu'on en parle, mais
il s'agit de chansons, et donc aussi de musique.
Abd Al Malik "LES AUTRES"    Cliccare sul
titolo per vedere il video della
canzone (paroles ici)  cliccare qui a fianco
55
CLIQUER ICI pour lire le texte) Étranges
étrangers - Jacques Prévert ( STRANI
STRANIERI) CLIQUER ICI pour lire le texte)
VOIR LA VIDEO CLICCARE QUI
56
De la difficulté d'être jeune aujourd'hui
De la difficulté d'être jeune aujourd'hui
De la difficulté d'être jeune aujourd'hui
De la difficulté d'être jeune aujourd'hui
57
De la difficulté d'être jeune aujourd'hui
  •  Travaux (ATTIVITA')
  • l'attention, l'observation et la mémorisation
    .Atelier    lire par l'image, l'image pour lire
       Les signes iconiques bénéficient d'une
    première couche d'intelligibilité qui n'a aucun
    équivalent dans les langues Discussion en
    groupe .
  • Travail de recherche, de partage et de
    mémorisation
  • Atelier recréation de texte.
  • Ecrire, c'est lireAtelier peinture, écriture
     Comprendre que les mots ont un ordre pour faire
    sens. Les mots sont des images écrites et
    véhiculent des émotions.

58
CREAZIONE DI UN SONDAGGIO E PUBBLICAZIONE SUL
TEMA DELL'AMICIZIA cliccare qui per vedere il
power point
59
ACTIVITE SCRIVERE UNA LETTERA A IL
Presidente della Repubblica ad un giornale
d'informazione per DARE CONSIGLI SUL
PROBLEMA. ACTIVITE Creare un blog su cui
discutere del disgio giovanile con i giovani
della scuola (italiano,inglese,framcese...)  
60
"J'avais vingt ans. Je ne laisserai personne dire
que c'est le plus bel âge de la vie."Paul Nizan
- Aden Arabie.
61
ENFANTS EXPLOITES Bambini sfruttati..diversi,debo
liindifesi
62
ENFANTS EXPLOITES ACTIVITE AOUTOUR DU POEME
"Mélancholia"de Victor Hugo (extrait des
Contemplations, 1857), Où vont tous ces enfants
dont pas un seul ne rit ?Ces doux êtres pensifs,
que la fièvre maigrit ?Ces filles de huit ans
qu'on voit cheminer seules?Ils s'en vont
travailler quinze heures sous des meules Ils
vont de l'aube au soir faire éternellementDans
la même prison le même mouvement.Accroupis sous
les dents d'une machine sombre,Monstre hideux
qui mâche on ne sait quoi dans l'ombreInnocents
dans un bagne, anges dans un enfer,Ils
travaillent.Tout est d'airain, tout est de
fer.Jamais on ne s'arrête et jamais on ne
joue.Aussi quelle pâleur ! La cendre est sur
leur joue.Il fait à peine jour, ils sont déjà
bien las.Ils ne comprennent rien à leur destin,
hélas !Ils semblent dire à Dieu "Petits comme
nous sommesNotre père, voyez ce que nous font
les hommes !"Oh servitude infâme imposée à
l'enfant !Rachitisme ! Travail dont le souffle
étouffantDéfait ce qu'a fait Dieu qui tue,
oeuvre insensée,La beauté sur les fronts, dans
les coeurs, la pensée,Et qui ferait _ c'est là
son fruit le plus certain !_D'Apollon un bossu,
de Voltaire un crétin !Travail mauvais qui prend
l'âge tendre en sa serreQui produit la richesse
en créant la misèreQui se sert d'un enfant ainsi
que d'un outil.Victor Hugo (XIXe siècle)
63
SUR L'AUTEURVictor Hugo est un auteur engagé.
Il défend la cause des plus faibles, à travers
ses oeuvres. Dans les Misérables, il décrit les
malheurs de Fantine et de sa fille Cosette,
victimes des Thenardiers. Fantine travaille à
l'usine, elle s'épuise 17 heures par jour puis
est est forcée de se prostituer pour survivre et
donner de l'argent aux Thenardier qui gardent sa
fille, tandis que Cosette est utilisée comme
servante dès son plus jeune âge. Victor Hugo
dénonce également l'exploitation des enfants à
l'usine dans "Melancholia".
64
SUR LE SUJET ET SON ACTUALITE
Aujourd'hui encore, beaucoup d'enfants des pays
les moins avancés sont exploités. Par exemple, en
Chine, des enfants travaillent dans le textile.
En Inde, au Vietman, en Thaïlande ou en Roumanie,
on trouve des enfants vendus et prostitués, des
orphelins sont kidnappés pour enrichir les
trafics d'organe également.   EXTENSION A
D'AUTRES ARTS Des chanteurs s'engagent
aujourd'hui également pour défendre des causes
dans la société.En France, Maxime le Forestier a
écrit sa chanson anti militariste "Le
parachutiste", contre la guerre Daniel
Balavoine dans les années 80 s'est engagé contre
le racisme avec "La Ziza" Renaud plus récemment
a écrit sa chanson "Petit pédé" contre
l'homophobie. Le rap parle souvent de sujets de
société comme dans la chanson "Ferme les yeux et
imagine toi" de Blacko Soprano qui parle de la
paix et "lettre du front" de Sefyu
65
ACTIVITE EN EQUIPES ( A GRUPPI) Après avoir
présenté l'auteur, le texte et son sujet,
présenté le plan de l'étude, les élèves composent
un commentaire répondant aux trois questions
suivantes I- En quoi ce texte donne-t-il une
description réaliste détaillée du monde de
l'usine au XIXe siècle?II- Cependant le tableau
s'écarte aussi du réalisme pour aller vers le
fantastique. Comment Victor Hugo crée-t-il un
univers étrange ? (Etudiez les figures de
style)III-Qui Victor Hugo tient il pour
responsable, qui dénonce-t-il et comment ? Selon
le BIT (Bureau International du Travail) à Genève
(Suisse),88 millions de jeunes âgés de 15 à 24
ans sont actuellement privés d'emploi, sur une
population mondiale des 15-24 ans estimée à 238
millions. Par ailleurs, près de 60 millions de
ces jeunes (un quart) vivent avec moins de deux
dollars par jour, qu'ils soient au chômage ou
qu'ils travaillent. Cette situation pourrait
empirer à l'échelle planétaire avec une
perspective de 660 millions de 15-24 ans en
situation de travail ou à la recherche d'un
emploi à l'horizon 2015, soit une augmentation de
7,5 par rapport à 2003.
66
cliccare sul titolo per entrare nel sito) era un
giovane ,diverso ROSSO MALPELO CLICCARE PER
LEGGERE LA PAGINA DI VERGA   "Accroupis sous
les dents d'une machine sombre,Monstre hideux
qui mâche on ne sait quoi dans l'ombreInnocents
dans un bagne, anges dans un enfer,Ils
travaillent."Victor Hugo
67
http//www.unicef.org/photoessays/30048.html
http//www.unicef.org/french/photoessays/30556.h
tml BAMBINI SOLDATO (ITALIANO/INGLESE)
Diversi..bambini
68
Thème 5  Thème 5  L'Europe en mutation
69
OBJECTIFS de CONNAISSANCES Rythmes et
contrastes de  la socété actuelle OBJECTIFS DE
SAVOIR- FAIRE  Etude d'une série  de documents
70
lasciano pensare che lEuropa e ciascuno dei
nostri Paesi, siano tentati di chiudersi in se
stessi, come per un riflesso meccanico, dinanzi
alle difficoltà che stiamo sperimentando. Ma vi
sono anche aspetti -e la crescente mobilità,
soprattutto da parte dei giovani, sia nella fase
di compimento degli studi che nellavvio
professionale ne sono un chiaro esempio- che
lasciano intravedere che quel che abbiamo
costruito in Europa, negli ultimi cinquantanni,
è un quadro di forte apertura e di reale
integrazione.
71
SITUATION PÉDAGOGIQUE Un module de une heure en
salle multimédia. Travail par groupes de 2, guidé
par une fiche. DÉMARCHE ET PRODUCTION à partir
d'une série de données 1. Construire un indice
simple. 2. Construire le  produit  le plus
adapté.( article,texte,lettre...) 3. Rèaliser
unpeit  mroman photo ou une vidéo   4.Commenter
l'ensemble.Chaque groupe constitue un dossier
comprenant le travail des autres. 
72
PREMESSA Il razzismo può essere paragonato ad un
virus, in perenne mutazione a seconda dei
cambiamenti ambientali e che, allo stesso tempo,
assume forme più complesse e ricorre a mezzi più
elaborati per resistere alle minacce
esterne. Nell'Europa di oggi, il razzismo non è
correlato, o almeno solo marginalmente, alla
condivisione di teorie biologiche sulla
superiorità o linferiorità delle razze. Negli
ultimi decenni, si è assistito ad una progressiva
evoluzione che ha segnato il passaggio da un
razzismo fondato sullattribuzione di valori
differenzianti alle singole razze, ad un
razzismo basato su differenze culturali e sulla
cosiddetta preferenza naturale degli esseri umani
per il gruppo culturale di appartenenza. Una
serie di documenti da analizzare insieme e poi a
gruppi prepareranno lattività a
seguire. DOCUMENTO 1 Cliccare qui per leggere
il doc.
73
"Nous aurons un atout, la diversité.""On vit
ensemble, on vibre ensemble."DOCUMENT
2 Dautres aspects du racismes. CLICCARE QUI
PER VEDERE IL VIDEO n1 CLICCARE QUI PER VEDERE
IL VIDEO n2 (Italians vs. Europeans Bruno
Bozzetto ) CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO n.3(
Il razzismo nel calcio) DOCUMENT n3 L'idée
d'intoléreance, d'incompréhension, de rivalité
est également à la base de la "vendetta" dans la
nouvelle " "UNE VENDETTA" de MAUPASSANT nous le
fait comprendre....  
74
Document n4 L'émargination... La periferiaghetto
moderno Emarginazione,diversità CLICCARE QUI PER
VEDERE IL PRIMO ESTRATTO DEL FILM
LESQUIVE Cliccare qui per VEDERE IL SECONDO
ESTRATTO DEL FILM LESQUIVE REGIA    Abdellatif
KECHICHE PRODUZIONE  Francia   -   2003   -  
Drammatico DURATA  117' INTERPRETINanou
Benhamou, Sara Forestier, Osman Elkharraz,
Sabrina Ouazani, Hafet Ben-Ahmed, Aurelie Ganito
SCENEGGIATURA Abdellatif Kechiche
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L'adolescenza è il tema di questo film.. La
schivata è una delle più vere, vicine alla
realtà, con una morale forte e non esageratamente
didascalica. L'opera seconda di Kechiche (Leone
d'oro nel 2000 come esordiente con Tutta colpa di
Voltaire) fotografa lo spaccato di un sobborgo
parigino scegliendo come protagonista una ragazza
carina e smaliziata, Lydia, che frequenta un
corso di teatro, e si muove fra amici e
spasimanti. Lei è amica d'infanzia di Krimò, un
giovane introverso di origine maghrebina, ma lui
è convinto che fra loro ci dovrebbe essere
qual
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