Title: Norme di Comportamento in Laboratorio
1Norme di Comportamento in Laboratorio In
laboratorio è necessario osservare rigorosamente
alcune norme di comportamento e seguire gli
accorgimenti che garantiscono la vostra
sicurezza. Per evitare incidenti, infortuni e
danni alle attrezzature, è necessario rispettare
alcune precise norme di sicurezza. UN
LABORATORIO PUÒ ESSERE ESTREMAMENTE PERICOLOSO
PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ E PER QUELLA DEGLI
ALTRI SE NON SI PRESTANO LE DOVUTE CAUTELE
2Le cause principali degli incidenti nei
laboratori sono molteplici, tuttavia possono
essere sostanzialmente ricondotte alle seguenti
1) Distrazione 2) Ignoranza 3) troppa
sicurezza 4) Incoscienza 5) Cause impreviste
3- Abiti e capelli. In laboratorio è opportuno
indossare un camice rappresenta una protezione
da eventuali sostanze pericolose. I capelli
lunghi devono essere raccolti dietro la nuca per
minimizzare il pericolo di impigliarsi, o per
evitare che entrino in contatto con qualche
reattivo o che cadano in qualche recipiente o si
brucino (quando si lavora con la fiamma del becco
Bunsen) - Non prendere mai iniziative isolate ed
alternative a ciò che l'esperimento prevede
qualunque modifica va discussa preliminarmente
col docente. - Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone
in cui sono presenti i mezzi antincendio. In caso
di emergenza si potrebbe verificare di dover
abbandonare velocemente i locali.
4- Avere ben chiaro ed in forma scritta tutto lo
schema delle operazioni da svolgere prima di
iniziare qualunque esperienza non iniziare alcun
esperimento se si ha qualche dubbio in merito
programmare tutta la sequenza delle operazioni da
svolgere e preparare ordinatamente ed in tempo
tutta l'attrezzatura da usare. - Non cercare di nascondere gli effetti di un
incidente anche se ritenuto di lieve entità. La
persona che subisce un infortunio talvolta lo
sottovaluta per motivi psicologici. Avvertire
sempre il docente ed i colleghi vicini. - Indossare guanti protettivi quando si opera con
sostanze pericolose di solito sono fatti in
lattice di gomma e sono monouso. Attenzione che,
soprattutto se sono bagnati, possono risultare
scivolosi per cui è più facile perdere la presa.
5- Leggere sempre con molta attenzione le etichette
dei recipienti prima di usarne il contenuto.
Essere assolutamente certi dellidentificazione
della sostanza presente nel recipiente.
Manipolare o mescolare sostanze incognite può
essere estremamente pericoloso. Ogni recipiente
deve portare una etichetta che identifichi
inequivocabilmente il suo contenuto almeno con il
nome e/o la formula e le precauzioni d'uso. - Non consumare cibi o bevande in laboratorio il
pericolo maggiore deriva dalla possibile
contaminazione del cibo o della bevanda con
sostanze tossiche. - Non fumare può essere causa di incendi dato che
molti solventi organici sono infiammabili. - Non assaggiare, né toccare assolutamente i
reattivi con le mani né annusarli numerose
sostanze sono irritanti, caustiche, velenose e
possono anche essere assorbite dalla pelle. Gli
effetti possono manifestarsi anche dopo qualche
tempo.
6- Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani
spesso inavvertitamente, nonostante le
precauzioni, si tocca qualche residuo che poi
potrebbe venire a contatto con la bocca o gli
occhi dando irritazioni o peggio - Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di
lavoro lasciare sul banco solo l'attrezzatura
indispensabile per lo svolgimento dell'esperienza
in corso. Alla fine dell'esperienza riporre
l'attrezzatura usata dopo averla pulita.
Accertarsi di aver chiuso il rubinetto dell'acqua
e del gas, se sono stati usati. - Rimanere al proprio posto e muoversi solo lo
stretto indispensabile, evitando atteggiamenti
scorretti Ciò vale soprattutto se è in corso una
reazione chimica e se si sta riscaldando
qualcosa. Non girare tra i banchi e non toccare
la strumentazione che non si conosce oltre ad
esser pericoloso e dannoso per sè e per gli
altri, questo può causare inconvenienti agli
altri frequentatori del laboratorio.
7- Lavorare sotto la cappa aspirante indossando se
necessario gli occhiali di sicurezza soprattutto
quando si usano sostanze pericolose, tossiche,
solventi organici, acidi e/o basi concentrati, o
si seguono reazioni che sviluppano gas tossici o
maleodoranti - Non rivolgere l'apertura dei recipienti verso
altre persone perché il liquido potrebbe
schizzare.
8- Usare con attenzione la vetreria
- 1) si possono prendere forti scottature perché la
vetreria calda non è visivamente distinguibile da
quella fredda - 2) il vetro può facilmente rompersi in frammenti
molto taglienti. Se la vetreria è calda,
prenderla con le apposite pinze o con dei guanti
sufficientemente grossi - Non tenere in tasca oggetti appuntiti o taglienti
come forbici, coltelli o tubi di vetro in caso
di urto o caduta possono diventare pericolosi. - Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o
apparecchiature vicino al bordo del tavolo
quando meno uno se lo aspetta tendono a cadere
giù. - Prestare attenzione alle apparecchiature sotto
tensione elettrica non toccare le strumentazioni
elettriche con le mani bagnate, assicurarsi che
non ci siano fili scoperti - sotto tensione.
9Istituto di Istruzione SuperioreVanvitelli
Stracca Angelini Ancona INDIRIZZO BIOLOGICO
- PROFILO PROFESSIONALE
- Fondamentalmente lindirizzo assicura una
preparazione flessibile e dinamica, a forte
spessore culturale, che permette allalunno di
acquisire la capacità di rispondere in modo
qualificato alle modificazioni del contesto sia
culturale che professionale. In particolare la
professionalità biologica è riconducibile a due
tipi di operatività la prima spendibile in
laboratorio la seconda sul campo ed ha
prevalentemente per oggetto organismi e ambienti
che provvedono a tutelare la salute delluomo e
lequilibrio degli ecosistemi. -
10OMS
- Quando si parla di salute (o sanità), è
opportuno fare riferimento alla Costituzione
dellOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
agenzia dell ONU istituita nel 1948 con
l'obiettivo di operare per far raggiungere a
tutte le popolazioni il livello di salute più
elevato possibile. La salute, definita nella
Costituzione dellOMS, come "stato di completo
benessere fisico, psichico e sociale e non
semplice assenza di malattia", viene considerata
un diritto e come tale si pone alla base di tutti
gli altri diritti fondamentali che spettano alle
persone. Questo principio assegna agli Stati e
alle loro articolazioni compiti che vanno ben al
di là della semplice gestione di un sistema
sanitario. Essi dovrebbero farsi carico di
individuare e cercare, tramite opportune
alleanze, di modificare quei fattori che
influiscono negativamente sulla salute
collettiva, promuovendo al contempo quelli
favorevoli.
Prevenzione
11Professioni Sanitarie ed Arti Ausiliarie
riconosciute dal Ministero della Salute
- FARMACISTA
- MEDICO CHIRURGO
- ODONTOIATRA
- VETERINARIO
- PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E
PROF.SANITARIA OSTETRICA - Infermiere
- Ostetrica /o
- Infermiere Pediatrico
- PROFESSIONI SANITARIE RIABILITATIVE
- Podologo
- Fisioterapista
- Logopedista
- Ortottista Assistente di Oftalmologia
- Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età
Evolutiva
12Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro
(SPSAL)
- L' obiettivo principale è quello di PROMUOVERE
la prevenzione delle malattie e degli infortuni
sul lavoro e di TUTELARE la sicurezza e la salute
dei lavoratori dai RISCHI - derivanti dal lavoro.
13- PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE
14RISCHIO
si intende la probabilita che un pericolo si
verifichi
qualsiasi causa che possa compromettere la salute
dei pazienti e/o degli operatori sanitari
15TIPOLOGIE DI RISCHIO in ambito sanitario
- Movimentazione manuale dei carichi
- Biologico
- Chimico
- Fisico
- Videoterminali
- Lavoro notturno
- Stress psichico
16RISCHIO CHIMICO
RISCHIO CONNESSO ALLUSO PROFESSIONALE DI
SOSTANZE O PREPARATI IMPIEGATI NEI CICLI DI
LAVORO, CHE POSSONO ESSERE INTRINSECAMENTE
PERICOLOSI O RISULTARE PERICOLOSI IN RELAZIONE
ALLE CONDIZIONI DIMPIEGO
17CANCEROGENI
Agenti chimici,fisici o biologici in grado di
alterare il materiale genetico di una cellula
rendendola capace di sviluppare un tumore in
seguito ad una esposizione più o meno prolungata
nel tempo. Le sostanze ed i preparati che, per
inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,
possono produrre difetti genetici ereditari o
aumentarne la frequenza
MUTAGENI
TOSSICI PER IL CICLO RIPRODUTTIVO
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione,
ingestione o assorbimento cutaneo, possono
provocare o rendere più frequenti effetti nocivi
non ereditari nella prole o danni a carico della
funzione o delle capacità riproduttive maschili o
femminili.
18Rischio Fisico
E connesso allimpiego di strumenti che
raggiungono alte temperature (fiamma del becco
Bunsen), di radiazioni elettromagnetiche (es
radiazioni UV) e di sostanze radioattive.
19Rischio biologico Probabilità che, in seguito a
contatto o ad esposizione con materiali vari
infetti (soprattutto da sangue o altri fluidi) un
soggetto possa infettarsi e poi ammalarsi.
20 21Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Agente biologico
Suscettibilità dellospite
infezione
Modalità di trasmissione
22Infezione
- Si intende la penetrazione e la
moltiplicazione di microrganismi(virus, batteri,
miceti, protozoi, metazoi) in un macrorganismo
(pianta, animale, uomo). L'infezione è la
premessa per una malattia infettiva.
23Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
Infezione
Modalità di trasmissione
24Definizioni Agente biologico qualsiasi
microrganismo, anche se geneticamente modificato,
coltura cellulare ed endoparassita umano che
potrebbe provocare infezioni, allergie o
intossicazioni. Microrganismo qualsiasi entità
microbiologica, cellulare o meno, in grado di
riprodursi o trasferire materiale
genetico. Coltura cellulare il risultato della
crescita in vitro di cellule derivate da
organismi pluricellulari.
25- Classificazione degli agenti biologici
-
- Gli agenti biologici sono ripartiti in quattro
gruppi a seconda del rischio di infezione
derivante dalle caratteristiche di - INFETTIVITÀ capacità di un microrganismo di
penetrare e moltiplicasi nellospite. - PATOGENICITÀ capacità di produrre malattia a
seguito di infezione. - TRASMISSIBILITA capacità di un microrganismo
di venire trasmesso da un soggetto infetto ad uno
suscettibile. - NEUTRALIZZABILITA disponibilità di efficaci
misure profilattiche, per prevenire la malattia,
o terapeutiche per la sua cura.
26Classificazione degli agenti biologici art. 75
D.Lgs.626/94
- GRUPPO 1 Lactobacillus casei
-
- GRUPPO 2 C. Tetani, B. Pertussis
-
-
-
- GRUPPO 3 GRUPPO 4
- virus Ebola
- HBV, HCV, HIV
-
27- Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti
quattro gruppi a seconda del rischio di
infezione - agente biologico del gruppo 1 un agente che
presenta poche probabilità di causare malattie in
soggetti umani - agente biologico del gruppo 2 un agente che può
causare malattie in soggetti umani e costituire
un rischio per i lavoratori è poco probabile che
si propaghi nella comunità sono di norma
disponibili efficaci misure profilattiche o
terapeutiche - agente biologico del gruppo 3 un agente che può
causare malattie gravi in soggetti umani e
costituisce un serio rischio per i lavoratori
l'agente biologico può propagarsi nella comunità,
ma di norma sono disponibili efficaci misure
profilattiche o terapeutiche - agente biologico del gruppo 4 un agente
biologico che può provocare malattie gravi in
soggetti umani e costituisce un serio rischio per
i lavoratori e può presentare un elevato rischio
di propagazione nella comunità non sono
disponibili, di norma, efficaci misure
profilattiche o terapeutiche. - Nel caso in cui l'agente biologico oggetto di
classificazione non può essere attribuito in modo
inequivocabile ad uno fra i due gruppi
sopraindicati, esso va classificato nel gruppo di
rischio più elevato tra le due possibilità.
28Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
infezione
Modalità di trasmissione
29Suscettibilità dellOspite
- Meccanismi di difesa ( cute e mucose)
- Risposta immunitaria
- Immunità acquisita ( precedenti infezioni e/o
vaccinazioni)
30Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
Infezione
Modalità di trasmissione
31 Diretto
Indiretto (cute, mucose, contatto sessuale)
(droplet)
Via aerea Veicoli
Vettori -biancheria sporca,
-aghi
usati, -cibo contaminato
32Principali agenti biologici in ambito sanitario
- Epatiti Virali
- Epatite A
- Epatite B
- Epatite C
- Epatite D
- HIV
- Tubercolosi
33Virus dellepatite A (HAV)
- Infezione da enterovirus (gastrointestinale)
- Epatite per necrosi delle cellule del fegato
- Si trasmette per contatto diretto o tramite
alimenti contaminati (mitili, acqua, cibo) o
trasfusione di sangue - Guarigione completa nel 100 dei casi
- Non esiste lo stato di portatore cronico
34Categorie a rischio HAV
- Viaggiatori e militari diretti in zone ad
elevata endemia per periodi prolungati
35Virus dell epatite B (HBV)
- HepaDNAvirus che viene trasmesso per via
parenterale punture,tagli, trapianti,uso di
siringhe tra tossicodipendenti, rapporti
sessuali, tatuaggi, materno - fetale, . - Il serbatoio è il paziente ammalato di epatite
acuta ma soprattutto - i 300 milioni di portatori cronici del virus
presenti nel mondo, tutti i soggetti HBsAg
positivi sono potenzialmente infettanti - Periodo incubazione30-180 gg. Media 60-90 gg
36Virus dell epatite C (HCV)
- Virus RNA trasmesso per via parenterale
punture,tagli, trapianti,uso di siringhe tra
tossicodipendenti, tatuaggi, rapporti sessuali,
materno-fetale. - Il serbatoio è il paziente ammalato di epatite
acuta ma soprattutto gli oltre 400 milioni di
portatori cronici del virus presenti nel mondo
37Virus dell epatite D (HDV)
- Ribovirus (RNA)
- Si moltiplica solo in presenza di HBsAg
- Trasmissione per via parenterale come il HBV
- Incubazione 30-180 gg.
Questa epatite, come le precedenti B e C, possono
evolvere in EPATITE CRONICA, CIRROSI e
CARCINOMA EPATICO
38AIDS
- HIV, Retrovirus con particolare trofismo per i
linfociti T-helper, macrofagi - Scarsamente resistente in ambiente esterno, è
sensibile allipoclorito di sodio - Lessiccazione provoca una drastica riduzione
della carica virale - Periodo di incubazione da pochi mesi ad un anno
- Da 2 mesi a 10 anni linfezione HIV vira in
malattia conclamata (AIDS) - La trasmissione avviene per via parenterale
rapporti sessuali, tossicodipendenza,
gravidanza-parto, tatuaggi, manicure
39Categorie professionali a rischio per Epatiti B
-C- D ed HIV
- Personale sanitario
- Lavoratori residenti allestero in zone ad alta
endemia - Attività di studio, lavoro e volontariato nel
settore sanitario - Personale di custodia nelle carceri, polizia,
ecc. - Addetti ai servizi di raccolta, trasporto e
smaltimento dei rifiuti - Operatori in comunità
- Operatori obitoriali e cimiteriali
40La Tubercolosi (TBC)
- Il Mycobacterium tubercolosis o bacillo di Koch
presente nei droplet, nei granuli di polvere
possono conservare linfettività per 8-10 giorni - Serbatoio uomo
- Contagio interumano mediante droplet ( meno
importante il contagio da alimenti,oggetti, feci,
urine,ecc.) - Incubazione 1-3 mesi
- Evoluzione in malattia polmonare o guarigione
spontanea con positività al tine- test - Viene inattivato in poche ore dalla luce solare
diretta
41Rischio biologico nel personale sanitario Il
personale sanitario rappresenta una categoria
professionale molto numerosa, ad alto rischio, a
contatto non solo con i malati ma anche con la
popolazione generale e per tale motivo le misure
di igiene, prevenzione, sicurezza e la formazione
devono essere continuamente aggiornate.
42Un programma di prevenzione per la riduzione del
rischio biologico si fonda su
- Attenta valutazione del rischio
- Attuazione di misure tecniche, organizzative e
procedurali per evitare lesposizione ad agenti
biologici - Assicurare misure igieniche idonee
- Prevedere di misure di emergenza
- Informazione e la formazione permanente degli
operatori - Sorveglianza sanitaria del personale esposto
43Informazione e formazione
- Rischi per la salute
- Misure igieniche da osservare
- Precauzioni universali (Smaltimento corretto di
aghi e taglienti, lavaggio delle mani ecc) - Utilizzo dei DPI (guanti,camici,maschere e
mascherine, occhiali, facciali ecc) - Procedure da seguire
- Visite mediche preventive e periodiche e messa a
disposizione di vaccini
44Precauzioni Universali Lavaggio delle Mani
- I Centers for Disease Control (Atlanta)
classificano il lavaggio delle mani come la - misura più importante nel controllo delle
Infezioni Ospedaliere in grado da sola di ridurre
il tasso delle infezioni - Un rigoroso intervento sul lavaggio delle mani è
in grado di prevenire circa il 40 di tutte le
infezioni nosocomiali.
La mano riceve da La mano contamina e infetta
cute, ferite infette, materiale organico, DEL PAZIENTE mani, faccia, corpo, vestiti, DEL PERSONALE SANITARIO pazienti personale sanitario attrezzature presidi materiali vari ambiente
45Lavaggio delle mani
Rappresenta una misura essenziale per prevenire
la trasmissione delle infezioni agli operatori
sanitari e ad altre persone.
- Le mani devono essere lavate
- prima del contatto con un paziente,
- dopo qualsiasi contatto diretto con un
paziente, - dopo il contatto con secrezioni, escrezioni,
liquidi biologici, - dopo il contatto con oggetti contaminati
(maschere, teli usati, inalatori, ecc.) - immediatamente dopo la rimozione dei guanti e
di altri dispositivi di protezione
- Metodo
- con acqua e sapone liquido,
- con prodotti antisettici
- con prodotti antisettici a base di alcol, da
utilizzare senza il lavaggio in acqua. Questa
ultima opzione non è raccomandata quando le mani
sono visibilmente sporche in questo caso è da
preferire il lavaggio con acqua e sapone o acqua
e antisettico. - E importante educare i pazienti al corretto
lavaggio delle mani
46D.P.I.Dispositivi di Protezione Individuale
Guanti monouso
Schermo facciale e mascherina
Occhiali
47Prevenzione
- In campo sanitario la Prevenzione è
fondamentale per mantenere lo stato di salute ed
è efficace solo attraverso limpegno di tutti
operatori e cittadini - Grazie per lattenzione!!!
48(No Transcript)
49Rischio Fisico Durante il lavoro in un
laboratorio microbiologico si è esposti anche a
rischi connessi con agenti fisici come radiazioni
ultraviolette, il gas del becco bunsen, gli
apparecchi elettrici
Il becco di Bunsen (o becco Bunsen o, ancora più
semplicemente, Bunsen) è un bruciatore a gas
usato nei laboratori