Norme di Comportamento in Laboratorio - PowerPoint PPT Presentation

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Norme di Comportamento in Laboratorio

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ASUR Zona Territoriale 7 Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Rischio Biologico A.S. Cancellieri Francesca - A.S. Olivi Cinzia – PowerPoint PPT presentation

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Title: Norme di Comportamento in Laboratorio


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Norme di Comportamento in Laboratorio In
laboratorio è necessario osservare rigorosamente
alcune norme di comportamento e seguire gli
accorgimenti che garantiscono la vostra
sicurezza. Per evitare incidenti, infortuni e
danni alle attrezzature, è necessario rispettare
alcune precise norme di sicurezza. UN
LABORATORIO PUÒ ESSERE ESTREMAMENTE PERICOLOSO
PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ E PER QUELLA DEGLI
ALTRI SE NON SI PRESTANO LE DOVUTE CAUTELE
2
Le cause principali degli incidenti nei
laboratori sono molteplici, tuttavia possono
essere sostanzialmente ricondotte alle seguenti
1) Distrazione 2) Ignoranza 3) troppa
sicurezza 4) Incoscienza 5) Cause impreviste
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  • Abiti e capelli. In laboratorio è opportuno
    indossare un camice rappresenta una protezione
    da eventuali sostanze pericolose. I capelli
    lunghi devono essere raccolti dietro la nuca per
    minimizzare il pericolo di impigliarsi, o per
    evitare che entrino in contatto con qualche
    reattivo o che cadano in qualche recipiente o si
    brucino (quando si lavora con la fiamma del becco
    Bunsen)
  • Non prendere mai iniziative isolate ed
    alternative a ciò che l'esperimento prevede
    qualunque modifica va discussa preliminarmente
    col docente.
  • Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone
    in cui sono presenti i mezzi antincendio. In caso
    di emergenza si potrebbe verificare di dover
    abbandonare velocemente i locali.

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  • Avere ben chiaro ed in forma scritta tutto lo
    schema delle operazioni da svolgere prima di
    iniziare qualunque esperienza non iniziare alcun
    esperimento se si ha qualche dubbio in merito
    programmare tutta la sequenza delle operazioni da
    svolgere e preparare ordinatamente ed in tempo
    tutta l'attrezzatura da usare.
  • Non cercare di nascondere gli effetti di un
    incidente anche se ritenuto di lieve entità. La
    persona che subisce un infortunio talvolta lo
    sottovaluta per motivi psicologici. Avvertire
    sempre il docente ed i colleghi vicini.
  • Indossare guanti protettivi quando si opera con
    sostanze pericolose di solito sono fatti in
    lattice di gomma e sono monouso. Attenzione che,
    soprattutto se sono bagnati, possono risultare
    scivolosi per cui è più facile perdere la presa.

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  • Leggere sempre con molta attenzione le etichette
    dei recipienti prima di usarne il contenuto.
    Essere assolutamente certi dellidentificazione
    della sostanza presente nel recipiente.
    Manipolare o mescolare sostanze incognite può
    essere estremamente pericoloso. Ogni recipiente
    deve portare una etichetta che identifichi
    inequivocabilmente il suo contenuto almeno con il
    nome e/o la formula e le precauzioni d'uso.
  • Non consumare cibi o bevande in laboratorio il
    pericolo maggiore deriva dalla possibile
    contaminazione del cibo o della bevanda con
    sostanze tossiche.
  • Non fumare può essere causa di incendi dato che
    molti solventi organici sono infiammabili.
  • Non assaggiare, né toccare assolutamente i
    reattivi con le mani né annusarli numerose
    sostanze sono irritanti, caustiche, velenose e
    possono anche essere assorbite dalla pelle. Gli
    effetti possono manifestarsi anche dopo qualche
    tempo.

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  • Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani
    spesso inavvertitamente, nonostante le
    precauzioni, si tocca qualche residuo che poi
    potrebbe venire a contatto con la bocca o gli
    occhi dando irritazioni o peggio
  • Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di
    lavoro lasciare sul banco solo l'attrezzatura
    indispensabile per lo svolgimento dell'esperienza
    in corso. Alla fine dell'esperienza riporre
    l'attrezzatura usata dopo averla pulita.
    Accertarsi di aver chiuso il rubinetto dell'acqua
    e del gas, se sono stati usati.
  • Rimanere al proprio posto e muoversi solo lo
    stretto indispensabile, evitando atteggiamenti
    scorretti Ciò vale soprattutto se è in corso una
    reazione chimica e se si sta riscaldando
    qualcosa. Non girare tra i banchi e non toccare
    la strumentazione che non si conosce oltre ad
    esser pericoloso e dannoso per sè e per gli
    altri, questo può causare inconvenienti agli
    altri frequentatori del laboratorio.

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  • Lavorare sotto la cappa aspirante indossando se
    necessario gli occhiali di sicurezza soprattutto
    quando si usano sostanze pericolose, tossiche,
    solventi organici, acidi e/o basi concentrati, o
    si seguono reazioni che sviluppano gas tossici o
    maleodoranti
  • Non rivolgere l'apertura dei recipienti verso
    altre persone perché il liquido potrebbe
    schizzare.

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  • Usare con attenzione la vetreria
  • 1) si possono prendere forti scottature perché la
    vetreria calda non è visivamente distinguibile da
    quella fredda
  • 2) il vetro può facilmente rompersi in frammenti
    molto taglienti. Se la vetreria è calda,
    prenderla con le apposite pinze o con dei guanti
    sufficientemente grossi
  • Non tenere in tasca oggetti appuntiti o taglienti
    come forbici, coltelli o tubi di vetro in caso
    di urto o caduta possono diventare pericolosi.
  • Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o
    apparecchiature vicino al bordo del tavolo
    quando meno uno se lo aspetta tendono a cadere
    giù.
  • Prestare attenzione alle apparecchiature sotto
    tensione elettrica non toccare le strumentazioni
    elettriche con le mani bagnate, assicurarsi che
    non ci siano fili scoperti
  • sotto tensione.

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Istituto di Istruzione SuperioreVanvitelli
Stracca Angelini Ancona INDIRIZZO BIOLOGICO
  • PROFILO PROFESSIONALE
  • Fondamentalmente lindirizzo assicura una
    preparazione flessibile e dinamica, a forte
    spessore culturale, che permette allalunno di
    acquisire la capacità di rispondere in modo
    qualificato alle modificazioni del contesto sia
    culturale che professionale. In particolare la
    professionalità biologica è riconducibile a due
    tipi di operatività la prima spendibile in
    laboratorio la seconda sul campo ed ha
    prevalentemente per oggetto organismi e ambienti
    che provvedono a tutelare la salute delluomo e
    lequilibrio degli ecosistemi.

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OMS
  • Quando si parla di salute (o sanità), è
    opportuno fare riferimento alla Costituzione
    dellOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
    agenzia dell ONU istituita nel 1948 con
    l'obiettivo di operare per far raggiungere a
    tutte le popolazioni il livello di salute più
    elevato possibile. La salute, definita nella
    Costituzione dellOMS, come "stato di completo
    benessere fisico, psichico e sociale e non
    semplice assenza di malattia", viene considerata
    un diritto e come tale si pone alla base di tutti
    gli altri diritti fondamentali che spettano alle
    persone. Questo principio assegna agli Stati e
    alle loro articolazioni compiti che vanno ben al
    di là della semplice gestione di un sistema
    sanitario. Essi dovrebbero farsi carico di
    individuare e cercare, tramite opportune
    alleanze, di modificare quei fattori che
    influiscono negativamente sulla salute
    collettiva, promuovendo al contempo quelli
    favorevoli.

Prevenzione
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Professioni Sanitarie ed Arti Ausiliarie
riconosciute dal Ministero della Salute
  • FARMACISTA
  • MEDICO CHIRURGO
  • ODONTOIATRA
  • VETERINARIO
  • PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E
    PROF.SANITARIA OSTETRICA
  • Infermiere
  • Ostetrica /o
  • Infermiere Pediatrico
  • PROFESSIONI SANITARIE RIABILITATIVE
  • Podologo
  • Fisioterapista
  • Logopedista
  • Ortottista Assistente di Oftalmologia
  • Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età
    Evolutiva

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Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro
(SPSAL)
  • L' obiettivo principale è quello di PROMUOVERE
    la prevenzione delle malattie e degli infortuni
    sul lavoro e di TUTELARE la sicurezza e la salute
    dei lavoratori dai RISCHI
  • derivanti dal lavoro.

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  • PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE

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RISCHIO
si intende la probabilita che un pericolo si
verifichi
qualsiasi causa che possa compromettere la salute
dei pazienti e/o degli operatori sanitari
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TIPOLOGIE DI RISCHIO in ambito sanitario
  • Movimentazione manuale dei carichi
  • Biologico
  • Chimico
  • Fisico
  • Videoterminali
  • Lavoro notturno
  • Stress psichico

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RISCHIO CHIMICO
RISCHIO CONNESSO ALLUSO PROFESSIONALE DI
SOSTANZE O PREPARATI IMPIEGATI NEI CICLI DI
LAVORO, CHE POSSONO ESSERE INTRINSECAMENTE
PERICOLOSI O RISULTARE PERICOLOSI IN RELAZIONE
ALLE CONDIZIONI DIMPIEGO
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CANCEROGENI
Agenti chimici,fisici o biologici in grado di
alterare il materiale genetico di una cellula
rendendola capace di sviluppare un tumore in
seguito ad una esposizione più o meno prolungata
nel tempo. Le sostanze ed i preparati che, per
inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,
possono produrre difetti genetici ereditari o
aumentarne la frequenza
MUTAGENI
TOSSICI PER IL CICLO RIPRODUTTIVO
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione,
ingestione o assorbimento cutaneo, possono
provocare o rendere più frequenti effetti nocivi
non ereditari nella prole o danni a carico della
funzione o delle capacità riproduttive maschili o
femminili.
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Rischio Fisico
E connesso allimpiego di strumenti che
raggiungono alte temperature (fiamma del becco
Bunsen), di radiazioni elettromagnetiche (es
radiazioni UV) e di sostanze radioattive.
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Rischio biologico Probabilità che, in seguito a
contatto o ad esposizione con materiali vari
infetti (soprattutto da sangue o altri fluidi) un
soggetto possa infettarsi e poi ammalarsi.
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  • Rischio Biologico

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Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Agente biologico
Suscettibilità dellospite
infezione
Modalità di trasmissione
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Infezione
  • Si intende la penetrazione e la
    moltiplicazione di microrganismi(virus, batteri,
    miceti, protozoi, metazoi) in un macrorganismo
    (pianta, animale, uomo). L'infezione è la
    premessa per una malattia infettiva.

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Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
Infezione
Modalità di trasmissione
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Definizioni Agente biologico qualsiasi
microrganismo, anche se geneticamente modificato,
coltura cellulare ed endoparassita umano che
potrebbe provocare infezioni, allergie o
intossicazioni. Microrganismo qualsiasi entità
microbiologica, cellulare o meno, in grado di
riprodursi o trasferire materiale
genetico. Coltura cellulare il risultato della
crescita in vitro di cellule derivate da
organismi pluricellulari.
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  • Classificazione degli agenti biologici
  • Gli agenti biologici sono ripartiti in quattro
    gruppi a seconda del rischio di infezione
    derivante dalle caratteristiche di
  • INFETTIVITÀ capacità di un microrganismo di
    penetrare e moltiplicasi nellospite.
  • PATOGENICITÀ capacità di produrre malattia a
    seguito di infezione.
  • TRASMISSIBILITA capacità di un microrganismo
    di venire trasmesso da un soggetto infetto ad uno
    suscettibile.
  • NEUTRALIZZABILITA disponibilità di efficaci
    misure profilattiche, per prevenire la malattia,
    o terapeutiche per la sua cura.

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Classificazione degli agenti biologici art. 75
D.Lgs.626/94
  • GRUPPO 1 Lactobacillus casei
  • GRUPPO 2 C. Tetani, B. Pertussis
  • GRUPPO 3 GRUPPO 4
  • virus Ebola
  • HBV, HCV, HIV

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  1. Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti
    quattro gruppi a seconda del rischio di
    infezione
  2. agente biologico del gruppo 1 un agente che
    presenta poche probabilità di causare malattie in
    soggetti umani
  3. agente biologico del gruppo 2 un agente che può
    causare malattie in soggetti umani e costituire
    un rischio per i lavoratori è poco probabile che
    si propaghi nella comunità sono di norma
    disponibili efficaci misure profilattiche o
    terapeutiche
  4. agente biologico del gruppo 3 un agente che può
    causare malattie gravi in soggetti umani e
    costituisce un serio rischio per i lavoratori
    l'agente biologico può propagarsi nella comunità,
    ma di norma sono disponibili efficaci misure
    profilattiche o terapeutiche
  5. agente biologico del gruppo 4 un agente
    biologico che può provocare malattie gravi in
    soggetti umani e costituisce un serio rischio per
    i lavoratori e può presentare un elevato rischio
    di propagazione nella comunità non sono
    disponibili, di norma, efficaci misure
    profilattiche o terapeutiche.
  6. Nel caso in cui l'agente biologico oggetto di
    classificazione non può essere attribuito in modo
    inequivocabile ad uno fra i due gruppi
    sopraindicati, esso va classificato nel gruppo di
    rischio più elevato tra le due possibilità.

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Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
infezione
Modalità di trasmissione
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Suscettibilità dellOspite
  • Meccanismi di difesa ( cute e mucose)
  • Risposta immunitaria
  • Immunità acquisita ( precedenti infezioni e/o
    vaccinazioni)

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Fattori che influenzano linsorgenza di infezioni
Suscettibilità dellospite
Agente biologico
Infezione
Modalità di trasmissione
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Diretto
Indiretto (cute, mucose, contatto sessuale)
(droplet)
Via aerea Veicoli
Vettori -biancheria sporca,
-aghi
usati, -cibo contaminato
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Principali agenti biologici in ambito sanitario
  • Epatiti Virali
  • Epatite A
  • Epatite B
  • Epatite C
  • Epatite D
  • HIV
  • Tubercolosi

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Virus dellepatite A (HAV)
  • Infezione da enterovirus (gastrointestinale)
  • Epatite per necrosi delle cellule del fegato
  • Si trasmette per contatto diretto o tramite
    alimenti contaminati (mitili, acqua, cibo) o
    trasfusione di sangue
  • Guarigione completa nel 100 dei casi
  • Non esiste lo stato di portatore cronico

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Categorie a rischio HAV
  • Viaggiatori e militari diretti in zone ad
    elevata endemia per periodi prolungati

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Virus dell epatite B (HBV)
  • HepaDNAvirus che viene trasmesso per via
    parenterale punture,tagli, trapianti,uso di
    siringhe tra tossicodipendenti, rapporti
    sessuali, tatuaggi, materno - fetale, .
  • Il serbatoio è il paziente ammalato di epatite
    acuta ma soprattutto
  • i 300 milioni di portatori cronici del virus
    presenti nel mondo, tutti i soggetti HBsAg
    positivi sono potenzialmente infettanti
  • Periodo incubazione30-180 gg. Media 60-90 gg

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Virus dell epatite C (HCV)
  • Virus RNA trasmesso per via parenterale
    punture,tagli, trapianti,uso di siringhe tra
    tossicodipendenti, tatuaggi, rapporti sessuali,
    materno-fetale.
  • Il serbatoio è il paziente ammalato di epatite
    acuta ma soprattutto gli oltre 400 milioni di
    portatori cronici del virus presenti nel mondo

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Virus dell epatite D (HDV)
  • Ribovirus (RNA)
  • Si moltiplica solo in presenza di HBsAg
  • Trasmissione per via parenterale come il HBV
  • Incubazione 30-180 gg.

Questa epatite, come le precedenti B e C, possono
evolvere in EPATITE CRONICA, CIRROSI e
CARCINOMA EPATICO
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AIDS
  • HIV, Retrovirus con particolare trofismo per i
    linfociti T-helper, macrofagi
  • Scarsamente resistente in ambiente esterno, è
    sensibile allipoclorito di sodio
  • Lessiccazione provoca una drastica riduzione
    della carica virale
  • Periodo di incubazione da pochi mesi ad un anno
  • Da 2 mesi a 10 anni linfezione HIV vira in
    malattia conclamata (AIDS)
  • La trasmissione avviene per via parenterale
    rapporti sessuali, tossicodipendenza,
    gravidanza-parto, tatuaggi, manicure

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Categorie professionali a rischio per Epatiti B
-C- D ed HIV
  • Personale sanitario
  • Lavoratori residenti allestero in zone ad alta
    endemia
  • Attività di studio, lavoro e volontariato nel
    settore sanitario
  • Personale di custodia nelle carceri, polizia,
    ecc.
  • Addetti ai servizi di raccolta, trasporto e
    smaltimento dei rifiuti
  • Operatori in comunità
  • Operatori obitoriali e cimiteriali

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La Tubercolosi (TBC)
  • Il Mycobacterium tubercolosis o bacillo di Koch
    presente nei droplet, nei granuli di polvere
    possono conservare linfettività per 8-10 giorni
  • Serbatoio uomo
  • Contagio interumano mediante droplet ( meno
    importante il contagio da alimenti,oggetti, feci,
    urine,ecc.)
  • Incubazione 1-3 mesi
  • Evoluzione in malattia polmonare o guarigione
    spontanea con positività al tine- test
  • Viene inattivato in poche ore dalla luce solare
    diretta

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Rischio biologico nel personale sanitario Il
personale sanitario rappresenta una categoria
professionale molto numerosa, ad alto rischio, a
contatto non solo con i malati ma anche con la
popolazione generale e per tale motivo le misure
di igiene, prevenzione, sicurezza e la formazione
devono essere continuamente aggiornate.
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Un programma di prevenzione per la riduzione del
rischio biologico si fonda su
  • Attenta valutazione del rischio
  • Attuazione di misure tecniche, organizzative e
    procedurali per evitare lesposizione ad agenti
    biologici
  • Assicurare misure igieniche idonee
  • Prevedere di misure di emergenza
  • Informazione e la formazione permanente degli
    operatori
  • Sorveglianza sanitaria del personale esposto

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Informazione e formazione
  • Rischi per la salute
  • Misure igieniche da osservare
  • Precauzioni universali (Smaltimento corretto di
    aghi e taglienti, lavaggio delle mani ecc)
  • Utilizzo dei DPI (guanti,camici,maschere e
    mascherine, occhiali, facciali ecc)
  • Procedure da seguire
  • Visite mediche preventive e periodiche e messa a
    disposizione di vaccini

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Precauzioni Universali Lavaggio delle Mani
  • I Centers for Disease Control (Atlanta)
    classificano il lavaggio delle mani come la
  • misura più importante nel controllo delle
    Infezioni Ospedaliere in grado da sola di ridurre
    il tasso delle infezioni
  • Un rigoroso intervento sul lavaggio delle mani è
    in grado di prevenire circa il 40 di tutte le
    infezioni nosocomiali.

La mano riceve da La mano contamina e infetta
cute, ferite infette, materiale organico, DEL PAZIENTE mani, faccia, corpo, vestiti, DEL PERSONALE SANITARIO pazienti personale sanitario attrezzature presidi materiali vari ambiente
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Lavaggio delle mani
Rappresenta una misura essenziale per prevenire
la trasmissione delle infezioni agli operatori
sanitari e ad altre persone.
  • Le mani devono essere lavate
  •    prima del contatto con un paziente,
  •   dopo qualsiasi contatto diretto con un
    paziente,
  •   dopo il contatto con secrezioni, escrezioni,
    liquidi biologici,
  •   dopo il contatto con oggetti contaminati
    (maschere, teli usati, inalatori, ecc.)
  • immediatamente dopo la rimozione dei guanti e
    di altri dispositivi di protezione
  • Metodo
  • con acqua e sapone liquido,
  • con prodotti antisettici
  • con prodotti antisettici a base di alcol, da
    utilizzare senza il lavaggio in acqua. Questa
    ultima opzione non è raccomandata quando le mani
    sono visibilmente sporche in questo caso è da
    preferire il lavaggio con acqua e sapone o acqua
    e antisettico.
  • E importante educare i pazienti al corretto
    lavaggio delle mani

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D.P.I.Dispositivi di Protezione Individuale
Guanti monouso
Schermo facciale e mascherina
Occhiali
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Prevenzione
  • In campo sanitario la Prevenzione è
    fondamentale per mantenere lo stato di salute ed
    è efficace solo attraverso limpegno di tutti
    operatori e cittadini
  • Grazie per lattenzione!!!

48
(No Transcript)
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Rischio Fisico Durante il lavoro in un
laboratorio microbiologico si è esposti anche a
rischi connessi con agenti fisici come radiazioni
ultraviolette, il gas del becco bunsen, gli
apparecchi elettrici
Il becco di Bunsen (o becco Bunsen o, ancora più
semplicemente, Bunsen) è un bruciatore a gas
usato nei laboratori
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