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Corso di "Economia ed Organizzazione Aziendale

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Conoscere l impresa UNIVERSITA DI NAPOLI FEDERICO II Facolt di Ingegneria A.A. 2005-6 Indice Definizione e concetto d impresa Definizione di mercato ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Corso di "Economia ed Organizzazione Aziendale


1
Corso di "Economia ed Organizzazione
Aziendale Conoscere limpresa
UNIVERSITA DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di
Ingegneria A.A. 2005-6
2
Indice
  • 1.1 Definizione e modellazione del concetto di
    impresa
  • 1.2 Costi e obiettivi di impresa
  • 1.3 Criteri di classificazione delle imprese
  • 1.4 Limpresa e lambiente
  • 1.5 Limpresa e il mercato

3
Definizione e concetto dimpresa
Impresa complesso organizzato di beni e persone
/ acquisizione e impiego di risorse / determinato
periodo di tempo / produzione di beni e servizi /
obiettivi di tipo economico Impresa istituto
economico / svolgimento attività (processo
trasformazione di risorse) / produrre beni
economici (beni o prodotti) / acquisiti da
mercato (prezzo)
  • necessita organizzazione specializzata e
    coordinata / mezzi e persone
  • non costituisce il fine ultimo,
  • è solo un mezzo per produrre risultati economici
    soddisfacenti (reddito).

4
Definizione di mercato
Mercato incontro di persone per lacquisto /
vendita di beni (prodotti / servizi) complesso /
in date e luoghi prefissati Mercato il
complesso degli atti di scambio che si realizzano
in relazione ad un prodotto / servizio, in un
determinato periodo e specifico ambito
territoriale.
Il volume di scambi determina la dimensioni di un
mercato, che si definisce per territorio e
periodo Quota di mercato (da qualcuno, per
qualcosa, in un dato periodo) valore
percentuale del rapporto tra vendite effettuate
rispetto al totale delle vendite di tutto il
mercato.
5
Schematizzazione di impresa (1/2)
Schematizzazione di impresa
6
Schematizzazione di impresa (2/2)
  • I macro-processi sono
  • Processo tecnico - commerciale comprende le fasi
    di produzione e vendita di determinati prodotti
    e/o servizi
  • Processo economico - finanziario relativo alle
    attività finalizzate a
  • acquisizione risorse finanziarie per realizzare
    il processo tecnico commerciale (impianti.
    materie prime, personale, ecc.)
  • controllo economico dellimpresa verifica
    continua tra risultati attesi e risultati
    conseguiti.

I macro-processi sono scomponibili in specifiche
attività, raggruppate in base a criteri di
omogeneità (conoscenze, tecnologie, obiettivi,
ecc), e svolte in unità organizzative
dellimprese, denominate funzioni aziendali, la
cui responsabilità è demandata a specifici
individui.
7
Domande (cap. 1.1)
8
Costi e obiettivi di impresa la funzione
produzione (1/3)
  • Attività principale impresa trasformazione di
    fattori produttivi in prodotti / servizi
  • (impianti, attrezz., materiali, servizi,
    manodopera, ecc.)
  • In economia semplificati a 2 lavoro (L) e
    capitale (K)
  • La funzione produzione Q f(L, K) permette di
    valutare la quantità Q delloutput prodotto, data
    una certa combinazione di fattori produttivi,
    classificati in
  • FP Fissi utilizzo invariato al variare di Q
    producono costi fissi
  • FP Variabili utilizzo varia al variare di
    Q producono costi variabili
  • Lungo periodo FP Fissi 0
  • Nel breve periodo Q f(L, K0) K0 valore
    fissato di capitale (nel breve periodo).

9
Costi e obiettivi di impresa la funzione
produzione (2/3)
Funzione produzione nel breve periodo
  • Proprietà
  • bassi di L, cresce rapidamente al crescere di
    unità di lavoro (cat. mont.)
  • Per valori medi di L, cresca più lentamente
    (incrementi decrescenti)
  • max di L, descesce
  • legge dei rendimenti marginali decrescenti
    risorse sfruttabili fino a un certo punto

10
Costi e obiettivi di impresa la funzione
produzione (3/3)
  • Come produrre di più?
  • innovazione dei processi produttivi
  • innovazione tecnologica
  • scala di produzione f(Q) - piccola scala
    / grande scala (prob di lungo periodo)
  • Le economie (rendimenti) di scala della funzione
    produzione possono essere
  • gt
  • f(mQ, mL) mf(Q,L)
  • lt m num. intero
  • crescenti / decrescenti - loutput cresce /
    decresce in modo più che esponenziale rispetto
    allimpiego dellimput
  • costanti i rapporti rimangono invariati


11
Costi e obiettivi di impresa i costi (1/2)
Costi totali CT CF CV K0 wL w
costo unitario di L Essendo L f(Q), il costo
variabile è rappresentato da CV wL
Curve dei costi
12
Costi e obiettivi di impresa i costi (2/2)
Costo marginale CMA ?CT/?Q ?(CFCV)/?Q
?CV/?Q pari allincremento di costo che una
impresa deve sostenere se vuole produrre una
unità in più di prodotto Graficamente la
pendenza della tangente alla curva CV in un dato
punto Q. Costo medio CME CT/Q CF/Q CV/Q
CMEF CMEV Costo opportunità costo della
rinuncia
13
Costi e obiettivi di impresa obiettivi
economici di impresa (1/2)
Ricavi di vendita RT PQ P prezzo
unitario Reddito aziendale differenza tra
ricavi e costi profitto o utile remunerazione
del capitale investito - perdita bisogna
investire altro capitale Nel breve, lobiettivo è
ottenere un reddito soddisfacente (profitto
contabile) In microeconomia, lobiettivo
dellimpresa è massimizzare il profitto economico
? RT CT PQ CV CF (per
CT costi contabili costi opportunità)
Obiettivo dellimpresa aumentare il proprio
profitto (come?) Massimizzare del profitto d?/dQ
0 dRT/dQ dCV/dQ RMA CMA RMA ricavo
marginale, profitto che limpresa riceve per la
vendita di ununità in più di bene Limpresa
produce fino a che RMA CMA, il ?MA diventa
negativo
14
Costi e obiettivi di impresa obiettivi
economici di impresa (2/2)
  • Per la legge dei rendimenti marginali
    decrescenti, al crescere di Q anche il costo
    marginale tende a crescere
  • Nel lungo periodo, limpresa si pone i seguenti
    obiettivi
  • aumentare la propria quota di mercato
  • aumentare il numero dei prodotti / servizi
    offerti (diversificazione)
  • ampliare lestensione geografica dei propri
    mercati
  • migliorare la qualità dei prodotti / servizi
    offerti
  • Ossia, cercare di perpetuare la capacità di
    ottenere livelli di profitto soddisfacenti
  • Dicotomia tra obiettivi nel breve e nel lungo

15
Costi e obiettivi di impresa analisi del punto
di pareggio
Si raggiunge il break-even point (punto di
pareggio) quando RT (Q) CT (Q) (Q
valore di output minimo da produrre
per pareggiare i costi) ? 0
Punto di pareggio punto B di ascissa Q Nel
caso di rette RT(Q) CT(Q) PQ CMEV Q
CF Q (P - CMEV)/CF
16
Domande (cap. 1.2)
17
Criteri di classificazione delle imprese
  • Le imprese possono essere classificate secondo
    vari criteri, in base
  • alloggetto della produzione
  • al settore di attività (merceologica)
  • al tipo di processo produttivo
  • alle dimensioni
  • al soggetto giuridico

18
Criteri di classificazione delle imprese
produzione, attività, processo produttivo
  • Le imprese classificate in base alloggetto della
    produzione, si distinguono in
  • Imprese manifatturiere (beni tangibili)
  • Imprese di servizi (es. banche, assicurazioni,
    trasporti, ecc.)
  • Per le imprese classificate in base al settore di
    attività, si fa riferimento al settore
    industriale in cui si opera tessile, chimico,
    elettronico, siderurgico, ecc.
  • Le imprese classificate in base al tipo di
    processo produttivo, si distinguono in
  • quelle per progetto realizzano il bene su
    commessa (es. costruzioni, ICT, spazio)
  • quelle per modello si rivolgono a segmenti di
    mercato (totalità dei potenziali acquirenti),
    definiti su base geografica, per fasce di
    reddito, per classe di prodotto, per variabili
    demografiche, culturali, psicologiche (es.
    abbigliamento, automotive).

19
Criteri di classificazione delle imprese
dimensioni (1/3)
  • Le imprese sono classificate in base a
    definizioni quantitative (es. addetti,
    fatturato), funzione del tempo e spazio (le
    definizioni qualitative hanno il limite
    dellambiguità)
  • Grandi Imprese
  • es. SpA
  • Società di capitali, suddiviso in azioni
  • Processo decisionale distribuito a vari livelli
    dellorganizzazione (AD, BU) Strumenti di
    gestione formali (sistemi di valutazione)
  • Organizzazione articolata e ruoli definiti
    (gerarchie e deleghe) e distinti (tecnici e
    gestionali) Cultura aziendale
  • Controllo indipendente da proprietà e gestione
  • Costi fissi elevati Capacità di investire
    (risorse economiche, RD)
  • Competenze da Prime Contractor o System
    Integrator per attività/progetti di grandi
    dimensioni

20
Criteri di classificazione delle imprese
dimensioni (2/3)
  • PMI
  • es. Srl, Snc, ecc.
  • Rappresentano il più importante soggetto
    economico in Italia circa il 90 del totale
    delle imprese, impiegando circa il 50 degli
    addetti
  • Proprietà e controllo (incidenza di
    caratteristiche soggettive)
  • Accentramento decisionale
  • Sovrapposizione tra ruoli gestionali e ruoli
    tecnici Cultura aziendale
  • Scarsa formalizzazione
  • Costi fissi bassi Incapacità di investire
    (risorse economiche, RD)
  • Competenze di nicchia o per attività/progetti di
    piccola dimensione

21
Criteri di classificazione delle imprese
dimensioni (3/3)
Definizione di impresa
  • Si considerano Piccole e Medie Imprese (PMI) le
    imprese aventi le seguenti caratteristiche (che
    soddisfino, quindi, i criteri enunciati nella
    Raccomandazione della Commissione Europea del 6
    maggio 2003 (2003/361/CE) entrata in vigore il 1
    gennaio 2005)
  • meno di 250 persone occupate (50 per le piccole
    imprese e 10 per le microimprese)
  • fatturato annuo non superiore a 50 milioni di
    euro (10 per le piccole imprese e 2 per le
    microimprese) oppure
  • bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro
    (10 per le piccole imprese e 2 per le
    microimprese).

Non esiste una definizione univoca di impresa di
grandi dimensioni (Grande Impresa). Si definisce
in tal modo, in genere, l'impresa che non
risponde a nessuno dei criteri indicati nella
definizione di piccola e media impresa.
22
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (1/7)
Definizione di soggetto giuridico la persona,
il gruppo di persone o lente nel cui nome
lazienda è esercitata e che sono titolari di
diritti ed obblighi derivanti dalla costituzione
e dal funzionamento dellimpresa (Manca 2000).
23
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (2/7)
  • Aziende individuali
  • Sono costituite da un imprenditore singolo
    (professionista, artigiano, ecc.) con
    responsabilità illimitata. Questo opera
    generalmente nel campo professionale o delle
    attività agricole o artigiane.
  • Società semplice (C.C. art. 2251)
  • E rivolta esclusivamente alle attività non
    commerciali, senza la possibilità di poter
    svolgere attività commerciali. Essa opera
    soprattutto nel campo di attività agricole e
    similari ed ha come scopo il conseguimento di
    utili.
  • Società in nome collettivo (CC art. 2291)
  • I soci rispondono solidalmente ed
    illimitatamente per le obbligazioni (debiti,
    impegni assunti, ecc.) della società. E'
    consigliabile che siano competenti nell'attività
    economica scelta come oggetto sociale. Inoltre,
    non esiste un limite minimo di capitale sociale e
    le formalità previste per la gestione aziendale
    sono limitate.
  • Società in accomandita semplice (c.c. art. 2313)
  • La caratteristica fondamentale è l'esistenza di
    due tipi di soci
  • soci accomandatari che rispondono solidalmente ed
    illimitatamente delle obbligazioni della società
  • soci accomandanti che invece rispondono soltanto
    per la quota da loro conferita (responsabilità
    limitata).

24
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (3/7)
  • Associazioni e fondazioni
  • Nell'ordinamento giuridico italiano, le
    associazioni sono una delle forme aggregative
    riconosciute dalla legge, che ne tutela la
    libertà costitutiva e le forme di attività. Le
    associazioni, assieme alle associazioni
    riconosciute, ai comitati, alle fondazioni, sono
    gruppi di persone liberamente costituite, che
    svolgono la loro attività prevalentemente
    attraverso prestazioni, volontarie o meno, degli
    aderenti (associati).
  • L'ordinamento italiano identifica nel codice
    civile due principali filoni nei quali ricondurre
    le associazioni
  • associazioni riconosciute - in questa categoria
    rientrano la maggior parte delle associazioni. Si
    tratta di organismi che godono di una limitata
    capacità giuridica, che non hanno piena
    autonomia. Si tratta di enti privi di personalità
    giuridica, le cui responsabilità in sede civile,
    amministrative, penale ed economico-finanziarie
    ricadono sugli iscritti tuttavia, da alcuni anni
    la giurisprudenza tende a limitare le
    responsabilità alle persone che operano in nome e
    per conto dell'associazione stessa.
  • associazioni non riconosciute - sono quelle
    associazioni con personalità giuridica, vale a
    dire quegli organismi che sono soggetti giuridici
    pienamente capaci. L'acquisizione della
    personalità giuridica implica l'acquisizione
    dell'autonomia dell'organismo rispetto agli
    associati sia nei confronti degli associati
    stessi, che di terzi estranei.

25
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (4/7)
Società per azioni E il tipo più diffuso di
società di capitali. Caratteristiche
fondamentali per le obbligazioni sociali,
risponde soltanto la società con il proprio
patrimonio e inoltre la quota di partecipazione
di ciascun socio nella società è rappresentata da
azioni. Il capitale minimo, attualmente
richiesto, per la sua costituzione (per atto
pubblico) è di 100 mila , suddiviso in azioni.
Gli organi sociali sono assemblea dei soci
(approvano il bilancio e nominano/revocano gli
amministratori gli amministratori (gestione
ordinaria) il collegio sindacale (controllo).
Società a responsabilità limitata Caratteristic
a fondamentale i soci rispondono delle
obbligazioni sociali limitatamente alla quota da
essi sottoscritta. La quota di partecipazione dei
vari soci non è rappresentata da azioni o da
altri titoli. Il capitale minimo richiesto per la
sua costituzione è di 10 mila . Le nuove norme
(direttiva CEE n. 89/667 del 21/12/89) consentono
da parte di un unico socio la costituzione di una
società a responsabilità limitata che permette di
tenere separato il patrimonio personale del socio
da quello della società e quindi di rischiare
soltanto il capitale conferito alla società
stessa e non tutto il patrimonio personale del
socio. Questa novità è diretta a consentire anche
a piccoli imprenditori individuali la limitazione
del rischio d'impresa.
26
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (5/7)
Società in accomandita per azioni Usato
rarissimamente nel nostro Paese. Esistono due
categorie di soci, come nella società in
accomandita semplice soci accomandatari e soci
accomandanti. La quota di partecipazione è
rappresentata da azioni. Il capitale minimo,
attualmente richiesto, per la sua costituzione è
di 100 mila . Società non-profit Non hanno
fini di lucro soggettivo, nel senso che, pur
potendo realizzare dei risultati economici e
finanziari positivi, questi non vengono
distribuiti al soggetto economico. È lecito che
svolgano una qualche attività commerciale
inerente all'oggetto sociale, purché essa sia
solo marginale o rientri all'interno di finalità
di utilità sociale. Un discorso particolare
vale per le ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative
di Utilità Sociale). Si tratta di una qualifica
che incide sulle modalità di pagamento delle
imposte - che possono assumere le aziende non
profit che operano in uno dei seguenti settori
assistenza sociale e socio-sanitaria, assistenza
sociale, assistenza sanitaria, beneficenza,
istruzione, formazione, sport dilettantistico,
tutela e promozione dei beni storici e artistici,
tutela dell'ambiente, promozione culturale ed
artistica, tutela dei diritti civili, ricerca
scientifica. Tali società devono essere iscritte
all'anagrafe delle ONLUS, presso la Direzione
Regionale delle Imprese per avere diritto a
particolari vantaggi fiscali (non sono soggette a
tassazione).
27
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (6/7)
  • Società cooperative
  • Sono state introdotte nel nostro ordinamento
    dalla Costituzione (art. 45) al fine di
    consentire il raggiungimento di scopi
    mutualistici, ritenuti altrettanto importanti di
    quelli lucrativi e speculativi perseguiti con gli
    altri tipi di società. La caratteristica è
    rappresentata dal fatto che un individuo vi
    partecipa non per conseguire un profitto
    personale ma per ottenere beni, servizi o
    occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose
    rispetto a quelle praticate dal mercato.
    L'applicazione di tali migliori condizioni deriva
    dal passaggio diretto dei beni o servizi dal
    produttore al consumatore, eliminando i costi dei
    passaggi intermedi.
  • E' necessario che il fine della mutualità sia
    anche solo prevalente e non esclusivo
    dell'attività sociale a tal fine occorre
    distinguere tra
  • lucro oggettivo è quello della società. E'
    consentito e anzi è auspicabile considerando che
    la società può vendere anche a terzi i propri
    beni o servizi e raggiungere in questo modo,
    elevati livelli di competitività e di efficienza.
    Si prevede tuttavia che il 20 degli utili netti
    annuali sia destinato a riserva legale (mentre
    nelle società di capitali tale riserva è del 5
    annuo e va effettuata solo fino a quando la
    riserva non abbia complessivamente raggiunto il
    20 del capitale sociale) il 3 degli utili
    netti annuali sia destinato ad appositi fondi
    mutualistici per la promozione e lo sviluppo
    della cooperazione presso le associazioni
    nazionali di rappresentanza legalmente
    riconosciute

28
Criteri di classificazione delle imprese
soggetto giuridico (7/7)
  • lucro soggettivo è quello dei singoli soci.
    Proprio per le particolari motivazioni dei soci,
    gli utili annuali sono distribuibili ad essi solo
    entro dei limiti ristretti (pari all'interesse
    legale). Fanno eccezione gli eventuali "soci
    sovventori" che, a differenza dei soci
    cooperatori, partecipano alla società
    esclusivamente apportando dei fondi, al fine di
    ottenere degli utili anche in questo caso sono
    tuttavia previste delle limitazioni sia di
    presenza nella società, che di partecipazione
    agli utili che di partecipazione alla gestione
    della società per evitare che tale categoria di
    soci possa prendere il sopravvento.
  • In relazione al tipo di attività svolta, a cui
    corrisponde una differente sezione per
    l'iscrizione nel Registro prefettizio e,
    talvolta, una disciplina in parte speciale, le
    cooperative possono essere distinte in
  • cooperative di consumo
  • cooperative di produzione e lavoro
  • cooperative agricole
  • cooperative edilizie
  • cooperative di trasporto
  • cooperative di pesca
  • cooperative sociali
  • cooperative miste in cui vengono iscritte le
    cooperative che svolgono più di una delle
    attività indicate sopra.

29
Domande (cap. 1.3)
30
Limpresa e lambiente (1/3)
Impresa sistema aperto verso lesterno, in
relazione con una pluralità di soggetti Lambiente
esterno può essere suddiviso in Ambiente
generale segmenti - ambiente fisico (risorse
naturali) - ambiente
culturale - ambiente istituzionale
(leggi, istit. ecc)
- ambiente tecnologico Ambiente di settore
concorrenti fornitori - clienti Impresa
ambiente esterno attraverso legami - legali e
amministrativi - legali e amministrativi
- sociali
31
Limpresa e lambiente (2/3)
Lambiente di una impresa
32
Limpresa e lambiente (3/3)
  • Elementi dellambiente di una azienda
  • Concorrenti
  • Fornitori
  • Risorse umane
  • Ambiente finanziario
  • Consumatori
  • Ambiente tecnologico
  • Ambiente macro-economico
  • Ambiente normativo
  • Ambiente culturale
  • Contesto internazionale

33
Domande (cap. 1.4)
34
Limpresa e il mercato Domanda e lofferta (1/2)
Perchè alcuni beni hanno un prezzo? perché sono
(micro-economia) Utili soddisfano il bisogno
espresso da qualcuno (almeno uno) Scarsi non
sono abbondanti e facilmente disponibili Chi
stabilisce il valore del prezzo?
Curva di domanda e offerta
35
Limpresa e il mercato Domanda e lofferta (2/2)
  • Misura del valore che un individuo è disposto a
    cedere per poter godere del bene
  • Incontro tra domanda e offerta (condizione di
    equilibrio raggiunta nel tempo QePe)
  • Curva della domanda
  • inclinata negativamente (prezzi alti, pochi
    consumatori, valore del prezzo a cui sono
    disposti, reddito limitato, ecc.)
  • Curva dellofferta
  • inclinata positivamente (quantità del bene
    disposti a vendere, massimizzare il profitto)
  • Condizione di equilibrio tra domanda e offerta

Equilibrio tra domanda e offerta
36
Limpresa e il mercato Forme di mercato (1/2)
  • Lequilibrio di mercato chi favorisce?
    Funzione delle forme di mercato
  • Utilizziamo le seguenti variabili
  • Omogeneità del prodotto (distinzione tra
    prodotti offerti)
  • Possibilità delle imprese di modificare la
    quantità (variare la produzione)
  • Mobilità dei fattori produttivi (facilità di
    accesso / uscita da un mercato)
  • Trasparenza del mercato (informazioni complete)
  • Valore del prezzo funzione di 4
    variabili
  • Prezzo f(omogeneità, quantità, mobilità,
    trasparenza)

37
Limpresa e il mercato Concorrenza perfetta
  • Forma estrema del mercato concorrenziale, con
    presenza simultanea delle seguenti condizioni
  • Elevatissima omogeneità (bene distinguibili)
  • Mancanza di possibilità di influenzare le
    quantità di prodotto (numerose aziende con quote
    di mercato piccole, con struttura dei costi
    simili)
  • Mobilità totale dei fattori (barriere basse)
  • Elevata trasparenza informativa (accesso
    informazioni)
  • Nessuno in grado di influenzare il mercato
    dominerà lequilibrio domanda / offerta del
    prezzo (tende nel lungo periodo ad essere uguale
    al costo medio minimo)

38
Limpresa e il mercato Monopolio
  • Unica impresa con ampi margini di manovra
    (prezzo, quantità, ecc.)
  • Cause del monopolio
  • Controlla o possiede lintera offerta della
    materia prima
  • Concessione ottenuta dal governo / brevetti
  • Costi medi di produzione molto bassi
  • Lazienda monopolista tenderà a produrre meno di
    quanto necessario e ad un prezzo più elevato
  • Le condizioni di mercato
  • Esiste un solo prodotto
  • Si produce tutta la quantità che si vende
  • Barriere di mobilità elevata
  • Trasparenza priva di significato

39
Limpresa e il mercato Oligopolio e Concorrenza
monopolistica
  • Oligopolio
  • Numero assai limitato di imprese con
    barriere in ingresso molto alte (brevetti,
    investimenti alti, RS, ecc.)
  • Mercati di largo consumo (auto, TLC, food)
  • Gestione delle imprese molto complessa (influenza
    di mercato, strategie, cartello)
  • Concorrenza monopolistica
  • Maggior parte delle imprese (forte potere
    negoziale nei confronti del consumatore, ma nei
    limiti della possibilità della sostituzione del
    bene es. moda)
  • Potere limitato sui prezzi,
  • Possibilità di differenziazione dei prodotti
    (confezionamento, distribuzione, pubblicità,
    originalità), per aumentare la fedeltà

40
Limpresa e il mercato Forme di mercato (2/2)
Caratteristiche delle principali forme di mercato
41
Domande (cap. 1.5)
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